Perché spiegherò Darwin a cena da Costanza

 

di Enzo Pennetta

In questi giorni è stata sollevata prima sulla pagina Facebook di Costanza Miriano e poi con un articolo sulla Bussola Quotidiana la questione di come venga proposta la teoria dell’evoluzione sui manuali scolastici. Si tratta di un episodio che conferma di quanto vado sostenendo da sempre e cioè che la questione nata con la riforma Moratti che nel 2004 intendeva togliere l’insegnamento dell’evoluzione dalle scuole medie e con alcune iniziative come quella turca di toglierlo dalle scuole superiori dal 2019, è una falsa questione in quanto la teoria di Darwin di fatto già non viene insegnata. Continua a leggere “Perché spiegherò Darwin a cena da Costanza”

Omogenitorialità liberi di dissentire?

psichiatria1

di Tonino Cantelmi

La vicenda degli psicologi «zittiti» dai loro Ordini sul gender. La notizia: un certo numero di psicologi ha subìto o sta subendo procedimenti disciplinari dal proprio Ordine perché hanno espresso opinioni difformi sul tema del gender e dell’omogenitorialità e dintorni. Potrei entrare nel dettaglio per ogni singolo procedimento, ma nel complesso mi sembra di poter sostenere che i vari Ordini regionali degli psicologi si siano piegati al clima dominante. Lo sappiamo tutti: oggi le associazioni Lgbt possono far dimettere un politico, licenziare un manager, boicottare un’industria e rovinare la carriera di un ricercatore, ma questo non dovrebbe impedire la libertà di ricerca scientifica, il dibattito, il confronto delle opinioni. Continua a leggere “Omogenitorialità liberi di dissentire?”

#Ondegravitazionali… e a noi?

albert-einstein-alla-lavagna-da-linguaccia_596107

di Francesca Nardini    

In questi giorni si è sentito molto parlare di onde gravitazionali, ma solo pochi si sono avventurati a pubblicare inofmrazioni tecniche dettagliate sull’argomento. Tra questi pochi, spicca il pezzo di Serena Pizzi (Il Giornale) cioè l’intervista al prof. Giovanni Prodi, nella quale troviamo una spiegazione semplificata e abbastanza fruibile del fenomeno. Un altro valido supporto per chi mastica un po’ di inglese è un video abbastanza popolare su Youtube: in sintesi, lo spazio-tempo viene paragonato ad un materasso morbido ed i corpi celesti a palline che vi affondano deformandolo. I punti del materasso che si deformano condizionano il movimento di altri corpi e si hanno così le orbite ad esempio dei pianeti. Continuando nel paragone molto efficace, il video spiega come qualunque corpo dotato di massa influenzi la quantità e qualità di queste deformazioni (“increspature” nel linguaggio usato dagli addetti ai lavori, che non siamo noi). Continua a leggere “#Ondegravitazionali… e a noi?”

Utopia, desideri, scienza e le nuove superstizioni

totò-iettatore

di Roberto Brega

Ora, quando pensiamo a una persona superstiziosa siamo certamente abituati a figurarci qualche cliente del mago Otelma, qualcuno che evita di passare sotto le scale o indulge in altre simili stranezze. Qualcuno che si affida alla magia o al paranormale. Questo è il superstizioso; ma io mi accorgo spesso di pensare alla superstizione in un modo più ampio. Nella nostra epoca, sembra che il pensiero superstizioso non si rivolga tanto a una visione distorta della realtà sovrannaturale, quanto piuttosto a una visione distorta della realtà naturale. Il che non è strano, a ben pensarci, ma conseguenza del dilagante materialismo.

Continua a leggere “Utopia, desideri, scienza e le nuove superstizioni”

Ritirato uno studio Lgbt: ancora una volta avevano falsificato i dati

falsari4

dal sito UCCR Unione Cristiani Cattolici Razionali

Uno studio scientifico pubblicato un anno fa, che ha subito fatto il giro dei quotidiani internazionali, ha sostenuto che per far approvare il matrimonio omosessuale basterebbe una conversazione con un attivista omosessuale, la cui esperienza sarebbe in grado di influenzare positivamente le opinioni, rendendole durature anche oltre un anno. La tesi di fondo è che le obiezioni alle istanze Lgbt sono ideologiche e istintive, tanto che basta poco per cambiarle. Continua a leggere “Ritirato uno studio Lgbt: ancora una volta avevano falsificato i dati”

Tre tre, giù giù

marx

di admin

L’ultima frontiera è sparita, l’ultimo muro finalmente abbattuto: la giostra di ovuli venduti, uteri affittati e spermatozoi in comodato d’uso ha sancito la fine del romano principio per cui Mater semper certa est, e ora le donne si ritrovano a condividere l’amletico destino del pater autem incertus. La perfetta parità tra uomo e donna è raggiunta, segno X dunque, non vince nessuno, perde solo il buonsenso, ma tanto era già moribondo. E quasi per un gioco del destino è proprio un caso romano, quello dell’ospedale Pertini, ad aver sbattuto in prima pagina e in faccia agli italiani questa nuova fantastica realtà.

Ma l’ingegneria genetica è già pronta ad offrirci nuovi piccoli passi che diventeranno balzi da gigante per l’inumanità; Continua a leggere “Tre tre, giù giù”

La donna-cosa

miriam

di Miriam Mafai LaRepubblica 7 marzo 1997

“LA SCIENZA non obbedisce a nessuna autorità” ha scritto recentemente uno scienziato. E ancora: “per lo scienziato l’ uomo è un pezzo della sua ricerca. Allo scienziato più sensibile l’ uomo appare una cosa fragile e delicata ma sempre una cosa, tra le cose della sua indagine…”. E’ dunque una cosa, sia pure fragile e delicata, la donna nel cui ventre sono stati impiantati due embrioni di due coppie diverse. Continua a leggere “La donna-cosa”

Scienza padrona

sheentime

La superstizione del Progresso si impone nelle classi scolastiche. Questa superstizione confonde l’avanzamento meccanico con un miglioramento morale. Il progresso nelle ‘cose’ non è necessariamente un progresso nelle ‘persone’. Gli aeroplani andranno più veloci, ma l’uomo non diventa necessariamente più felice. Il progresso in campo medico non è necessariamente un progresso in campo etico. Il tempo non funziona sempre in favore di un miglioramento umano; poiché l’uomo è malato, il tempo non lo fa necessariamente stare meglio. Fino a quando il male non viene corretto, il tempo opera in favore della malattia, del decadimento e della morte. Continua a leggere “Scienza padrona”

La ricchezza della realtà

man

 

«La realtà è un’unità a molti livelli. Posso percepire un’altra persona come un aggregato di atomi, ma anche come un sistema biochimico aperto in interazione con l’ambiente, o come un esemplare di homo sapiens, come un oggetto di bellezza, o come qualcuno i cui bisogni meritano il mio rispetto e la mia compassione, o infine come un fratello per cui Cristo è morto.

Continua a leggere “La ricchezza della realtà”

La risposta cristiana al razionalismo

touch

di Raniero Cantalamessa  dai Sermoni di Avvento, 17 dicembre 2010

1. La ragione usurpatrice

Il terzo ostacolo, che rende tanta parte della cultura moderna “refrattaria” al Vangelo, è il razionalismo. Di esso intendiamo occuparci in questa ultima meditazione di Avvento.

Il cardinale, e ora beato, John Henry Newman ci ha lasciato un memorabile discorso, pronunciato l’11 Dicembre del 1831, all’Università di Oxford, intitolato The Usurpation of Reason, l’usurpazione, o  la prevaricazione, della ragione. In questo titolo c’è già la definizione  di ciò che intendiamo per razionalismo [1]. In una nota di commento a questo discorso, scritta nella prefazione alla sua terza edizione nel 1871, l’autore spiega cosa intende con tale espressione. Per usurpazione della ragione –dice– si intende “quel certo diffuso abuso di tale facoltà che si verifica ogni qual volta ci si occupa di religione senza una adeguata conoscenza intima, o senza il dovuto rispetto per i primi principi ad essa propri. Questa pretesa ‘ragione’ è chiamata dalla Scrittura ‘la sapienza del mondo’; è il ragionare di religione di chi ha la mentalità secolaristica, e si basa su massime mondane, che le sono intrinsecamente estranee” [2]. Continua a leggere “La risposta cristiana al razionalismo”

La grande meretrice

Beatus-Facundus-grande-meretrice-Apocalisse-1047-Madrid-Biblioteca-Nazionale

Articolo tratto dall’Osservatore Romano

Dieci questioni, intorno a cui un’opinione diffusa e “politicamente corretta” chiama la Chiesa a giudizio davanti al tribunale della storia: la sua infedeltà rispetto alle origini del movimento cristiano, l’imposizione del celibato ecclesiastico, i tribunali dell’Inquisizione, l’arretratezza cattolica rispetto al progressismo evangelico, l’antisemitismo, la sessuofobia, l’anti-scientismo, la svalutazione della donna, il dolorismo. Sette donne, storiche di professione, di diversa estrazione religiosa, si confrontano con questi stereotipi senza pregiudizi, con un linguaggio ampiamente accessibile, mai rinunciando al rigore storico-critico delle affermazioni. Continua a leggere “La grande meretrice”

Pre-persona

Qualche giorno fa un commentatore del blog, un medico che lavora in terapia intensiva neonatale, durante la discussione circa la “legittimità” di considerare l’embrione una persona, aveva accennato ad un racconto di fantascienza . Il racconto non lo pubblichiamo (ma è possibile leggerlo QUI ) ma questo articolo sì.

di Umberto Folena

«Walter stava giocando a nascondino quando vide il furgone bianco al di là della macchia di cipressi, e capì subito cos’era. Pensò: “È il furgone bianco dell’aborto. È venuto a prendere qualche bambino per un aborto post-partum. E forse”, pensò, “l’hanno chiamato i miei genitori. Per me”». È l’inizio agghiacciante del racconto The Pre-Persons (Le pre-persone), scritto nel dicembre del 1973 da… da chi? Da un fanatico pro-life? Da un reazionario neonazista? Continua a leggere “Pre-persona”

L’embrione, un uomo: etica e genetica (quarta parte)

di Jérôme Lejeune 

Ritengo che non si abbia il diritto di mettere gli uomini in un tempo sospeso. Il freddo a bassissime temperature non fa che rallentare la vita delle molecole. E quando ci si avvicina allo zero assoluto, tutto il movimento si ferma. Ciò che si ferma davvero è il tempo, il tempo locale non scorre più. Gli embrioni umani conservati nell’azoto liquido sono come rinchiusi in un tempo sospeso. Si possono ammassare a migliaia in un piccolo recipiente, un vaso di Darsonval che li mantenga nel freddo intenso. Come chiamare il fatto di ammassare uomini, di vietare loro di sapere che il tempo passi, di vietare loro ogni movimento, ogni libertà d’essere, salvo quella di sopravvivere a titolo precario in uno spazio estremamente ristretto dove sono concentrati? Questo si chiamava, fino a non molto tempo fa, campo di concentramento. Continua a leggere “L’embrione, un uomo: etica e genetica (quarta parte)”

L’embrione, un uomo: etica e genetica (terza parte)

di Jérôme Lejeune 

Vorrei rispondere alla critica sarcastica, molto antica e che crede d’aver detto tutto, ossia: la morale nei pantaloni è messa molto male! Io ho spesso sentito quest’osservazione nel corso della mia giovinezza, e mi sono domandato se, dopo tutto, le persone che la facevano non avessero ragione. C’è stato bisogno di molto tempo perché m’accorgessi che immaginare che la morale fosse posta male al di sotto della cintura non era che una cattiva conoscenza della neuro-anatomia. Bisogna che ve lo spieghi brevemente. Scusatemi, ma bisogna ben essere tecnici, ogni tanto. Continua a leggere “L’embrione, un uomo: etica e genetica (terza parte)”

L’embrione, un uomo: etica e genetica (seconda parte)

di Jérôme Lejeune 

Se è vero (e possiamo esserne sicuri) che lo spirito animi la materia, se è vero che gli uomini siano fatti in quel modo, allora esiste forse una specie di modo d’uso della natura umana, e forse un foglietto di spiegazioni?

Voi sapete che quando acquistate un’automobile, essa vi viene venduta con un ‘libretto d’istruzioni’ nel quale gli ingegneri hanno calcolato che quella vettura possa circolare su questo o quel terreno (se è una 4×4 potrete andare ovunque, se è una trazione anteriore o posteriore sarà meglio rimanere su strade già tracciate).

Continua a leggere “L’embrione, un uomo: etica e genetica (seconda parte)”

L’embrione, un uomo: etica e genetica (prima parte)

Un ringraziamento speciale all’amico SCRITERIATO che ha trovato, tradotto e proposto questo intervento di Jérôme Lejeune.

di Jérôme Lejeune 

Voi sapete che vi sono in Australia dei bipedi, grandi più o meno come noi, dal pelo rossastro che, abitualmente, abortiscono i loro piccoli al secondo mese. Si tratta dei canguri.

Abortito spontaneamente al secondo mese, il piccolo canguro assomiglia ad una piccola salsiccia che misuri circa 2,5 cm di lunghezza. Gli arti sono ridotti ad un piccolo unghione sulla zampa anteriore, uno su quella posteriore, ed esso conosce solo la sensazione della pesantezza.

Continua a leggere “L’embrione, un uomo: etica e genetica (prima parte)”

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: