Quando eravamo embrioni

Dalla prefazione al libro di Stefano Angelini  Quando eravamo embrioni

Tante volte mi è successo di seguire le discussioni sulla natura umana dell’embrione, e di trovare risposte logiche e semplici in piena naturalezza, quasi che certi problemi neanche avrebbero dovuto esser posti. Sorgevano spontaneamente compromessi e soluzioni, e soffrivo nel non potermi cimentare con meticolosità esaustiva, nel non avere tra le mani un “corpus” organizzato da cui attingere per affrontare la casistica. Continua a leggere “Quando eravamo embrioni”

La banalità del male

di Francesco Amaduzzi

È ormai consolidata un’abitudine consapevolmente indotta dai media di descrivere fatti o situazioni non utilizzando semplicemente il sostantivo di riferimento ma aggiungendo un aggettivo; è un modo subdolo ed efficace di alterare la realtà.

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Dal crinale

di  Giovanni Lindo Ferretti
Avvemire  – 6 novembre 2011

Una giornata di pioggia è consolante dopo una lunga stagione arida. Mi dedico ai lavori di casa, di buon umore; lampi, tuoni, scrosci d’acqua mi hanno cullato nel sonno. Pioggia battente, raffiche di vento; il canale si ingrossa. Il cielo spazza e lava la terra pulendo ogni residuo della villeggiatura estiva, striglia i boschi per farli poi risplendere nei colori d’autunno. – Sì, ci voleva –. Cappello impermeabile stivali, scansati nel perdurare del secco, tornano al loro posto. continua a leggere

Il relativismo ha i neutrini contati

La mia adorabile esilarante coltissima amica Claudiasenzaneo, meglio nota come Claudia Mancini, ieri sulla Porzione ha pubblicato questo articolo. Ha fatto pelo e contropelo ai nostri amici Eco, Odifreddi e compagnia. Allora, per continuare il discorso iniziato con il post di ieri, lanciamo l’artiglieria pesante, e la pubblichiamo anche noi.

di Claudia Mancini          LaPorzione.it

Agnostici, atei, anticlericali del mondo, ri-unitevi! Riunitevi per spiegare, soprattutto a voi stessi, chi siete e cosa volete precisamente, perché alcuni episodi, avvenuti in queste ultime settimane, preconizzano un futuro per voi assai incerto. In occasione delle contestazioni alla JMJ e di quelle sulle presunte agevolazioni fiscali di cui godrebbe la Chiesa, potevate apparire ancora come nani sulle spalle di «giganti», dove – fuori di metafora – i «giganti» potevano essere le rivendicazioni di certa tradizione laica/laicista; oggi, invece, apparite, sempre più, come nani che tentano la scalata a Dio (eritis sicut dei), abbarbicati uno sulle spalle dell’altro. E il risultato è la Torre di Babele di tanti nani: non si capisce cosa dite, non vi capite tra di voi, non capite voi stessi. continua a leggere

Forza e onore

di Raffaella Frullone 

Per fortuna c’è sempre qualcuno che ci spiega la cosa giusta, da fare, da dire, da sapere, e ogni giorno, aguzzando la vista, ce ne è una nuova.

Pare che l’uomo quando diventa padre, perda parte della sua mascolinità, si ammorbidisca e  diventi incredibilmente accogliente per accudire il cucciolo appena nato. La tesi è contenuta nelle pagine del Proceedings of the National Academy of Sciences, notiziario on line dell’Accademia delle Scienze Americana. continua a leggere