In questi giorni è stata sollevata prima sulla pagina Facebook di Costanza Miriano e poi con un articolo sulla Bussola Quotidiana la questione di come venga proposta la teoria dell’evoluzione sui manuali scolastici. Si tratta di un episodio che conferma di quanto vado sostenendo da sempre e cioè che la questione nata con la riforma Moratti che nel 2004 intendeva togliere l’insegnamento dell’evoluzione dalle scuole medie e con alcune iniziative come quella turca di toglierlo dalle scuole superiori dal 2019, è una falsa questione in quanto la teoria di Darwin di fatto già non viene insegnata.
Questa affermazione potrà sembrare una provocazione ma non lo è, come prova riporto la spiegazione che viene data dell’evoluzione sul testo da me stesso adottato in quanto per altro è un ottimo manuale di scienze:
Ne L'origine delle specie Darwin dedica molto spazio a illustrare il modo in cui gli organismi si adattano all'ambiente, e introduce l'argomento portando esempi di piante e animali domestici. Fin dagli albori della civiltà gli esseri umani hanno modificato le specie selvatiche facendo riprodurre soltanto gli individui in possesso dei tratti desiderati: un processo chiamato selezione artificiale. Tutte le razze di cani, per esempi, derivano dal lupo attraverso incroci e selezioni successive. In natura, sostiene Darwin, si verifica un processo simile alla selezione artificiale, chiamato selezione naturale. Darwin prese ispirazione dal saggio dell'economista "Thomas Malthus, secondo cui gran parte delle sofferenze umane era l'inevitabile conseguenza di una crescita della popolazione umana più rapida rispetto a quella delle risorse disponibili per sostenerla. Darwin estese questa idea alle piante e agli animali, deducendo che la produzione di un numero di individui maggiore rispetto a quello che le risorse potevano sostenere portasse necessariamente a una “lotta per l'esistenza" dalla quale, a ogni generazione, solo parte della prole riusciva a sopravvivere. Della grande quantità di uova deposte, giovani nati e semi dispersi, solo una piccola percentuale di organismi completa lo sviluppo e arriva a sua volta a riprodursi. Tutti gli altri individui vengono uccisi dai predatori, muoiono di fame, si ammalano, non si accoppiano o non riescono a riprodursi per altri motivi. Questa differenza nella capacità riproduttiva degli individui di una popolazione è alla base del meccanismo di selezione naturale. Gli individui in possesso di tratti ereditari che conferiscono loro una maggiore capacità di sopravvivere e riprodursi in un dato ambiente tendono ad avere una prole più numerosa, passando queste caratteristiche adattative alle generazioni successive. Inoltre, secondo Darwin, se la selezione artificiale poteva causare cosi grandi modifiche in un periodo di tempo relativamente breve, allora la selezione naturale, operando nell'arco di centinaia o migliaia di generazioni, avrebbe potuto modificare le specie in maniera considerevole. In lunghissimi periodi di tempo si accumuleranno molti caratteri che renderanno una popolazione sempre più adattata al proprio ambiente; d'altra parte, se l'ambiente dovesse cambiare, o se gli individui si spostassero in un nuovo ambiente, la selezione naturale favorirebbe le caratteristiche più adatte alle nuove condizioni, determinando a volte cambiamenti tali da originare una specie interamente nuova.
A fronte di una pagina di premesse e considerazioni ideologizzate, la “spiegazione” della teoria di Darwin occupa solo una colonna nella quale si parla di selezione naturale e dell’analogia con le tecniche di allevamento. Secondo il manuale in questione quindi nella teoria di Darwin le specie evolvono per slittamento dei caratteri dovuto alla selezione che può spingere le specie ad una indefinita modificazione fino ad ottenere la varietà dei viventi. Punto.
La domanda posta dalla figlia di Costanza Miriano:
“Quelli con le braccia lunghe sopravvivono e fanno figli con braccia lunghe, ma com’è secondo lui che gli si dovrebbero allungare ancora di più?”
non trova risposta nel manuale di liceo tra i più adottati al mondo (la casa editrice da cui è tratto il brano è statunitense e leader a livello mondiale).
Se al posto delle braccia poniamo i colli delle giraffe il discorso è ricondotto nell’ambito più classico:
“Quelle con i colli lunghi sopravvivono e fanno figli con colli lunghi, ma com’è secondo lui che gli si dovrebbero allungare ancora di più?”
La risposta data è che le braccia crescono per selezione naturale, che non è una risposta e che comunque anche volendola interpretare come tale è errata. La teoria di Darwin non viene dunque spiegata ma di essa viene fornita una versione confusa e solo molto superficialmente accennata in modo tale che si resti con la sensazione che possa funzionare (chi può negare che negli allevamenti si possano ottenere delle variazioni?).
Nulla viene detto riguardo l’adesione di Darwin alla teoria della trasmissione dei caratteri acquisiti (condivisa con la teoria di Lamarck), nulla sulla smentita di questa ipotesi, nulla sulla crisi della teoria alla fine dell’Ottocento, nulla sul colpo di grazia inferto dalla riscoperta degli studi di Mendel.
Nelle pagine seguenti si parlerà di mutazioni ed altre cose senza chiarire il nesso con la teoria originale, come se tutto fosse andato liscio senza problemi, sempre con lo stesso metodo: spiegazioni generiche che danno la sensazione che sia tutto chiaro (tranne a chi legge con attenzione).
Ecco perché diventa necessario andare a spiegare ad una studentessa cosa dice la teoria di Darwin, perché nei manuali scolastici non viene spiegata e così non è possibile neanche criticarla. Da parte nostra faremo di tutto perché nelle scuole si insegni davvero la teoria di Darwin e la spiegazione che avrà la figlia di Costanza Miriamo potrà essere leggibile da tutti gli studenti. Senza dover invitare uno ‘scienziato’ a cena.
fonte: critica scientifica
LE TEORIE NON SONO ETERNE,SULLO STESSO ARGOMENTO SONO ACCREDITATE DALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA DIVERSE TEORIE. LE TEORIE CAMBIANO SI MODIFICANO, VENGONO FALSIFICATE E SI SOSTITUISCONO.
LA RELIGIONE SI BASA SULLA FEDE. SIAMO ANCORA QUI A METTERE FEDE CONTRO SCIENZA.
DARWIN HA FATTO SOLO UNA TEORIA. SPIEGHIAMOLA CHIARAMENTE, SERIAMENTE,
TROVIAMO I PUNTI DEBOLI. OGNI TEORIA HA DEI PUNTI INSPIEGABILI.NON FACCIAMOLA DIVENTARE UN’IDEOLOGIA.
LE TEORIE SONO UNA CREAZIONE UMANA.
Qual è il manuale di scienze di cui è pubblicato l’estratto? Se non si può scrivere, anche in privato, grazie
per cui veniamo tutti a cena a roma per sentire la spiegazione? 🙂
Diretta streaming! :o)
E’ comunque comprovato che chi si ciba del Santissimo, è fedele ai Sacramenti, alla preghiera, e si esercita nel combattimento spirituale, praticando le Virtù, tende ad evolversi in una persona santa e non di rado questa caratteristica si trasmette alla progenie… talvolta persino per simbiosi, ad individui non appartenenti allo stesso ceppo famigliare.
🙂 😀
Se poi statisticamente dovessimo malauguratamente constatare una diminuzione di questa particolare “specie”, ciò non è dovuto alla fallacia di detta teoria evolutiva, ma a consuetudini e modus vivendi che questa evoluzione inibiscono …anzi non di rado è possibile osservare un profonda involuzione della specie.
😐
L’evoluzionismo darwiniano è ampiamente superato, da considerazioni scientifiche prima ancora che filosofiche o trascendenti. Si veda qui: https://www.ingannati.it/2016/03/12/capitolo-sullevoluzionismo-bozza/
Oltretutto la visione evoluzionista rischia di essere altamente riduttiva e, di fatto, “manca” delle spiegazioni fondamentali, cioè dei principali passi o “salti”: 1) Dal NULLA non si genera alcunchè; 2) Dalla materia non vivente non si genera vita; 3) dalla vita animale non si genera Anima, o coscienza; Il processo deve essere per forza il contrario, come spiego qui: https://www.ingannati.it/2017/03/26/mondo-sottosopra-evoluzionisti/
Invece una ipotesi convincente potrebbe essere quella dell’involuzione umana, a seguito del peccato originale, come spiegato superbamente da questo libro: https://www.ingannati.it/2017/12/19/lorigine-delluomo-ibrido-daniele-luciano/
PS Costanza lo voglio io l’invito a cena (o se passate da Venezia vi invitiamo noi 😉 )
Non entro nella diatriba evoluzione si o no (però mi piacerebbe un confronto televisivo, o su youtube, serio, senza pubblico, e con tempi rigorosamente uguali fra gli interlocutori), ma non mi convince per niente il riferimento alle esperienze di premorte (nde), perché non si può provare qualcosa con qualcos’altro che è, a sua volta, controverso.
Primo, perché sono state date spiegazioni alternative di dette esperienze, secondo perché non è per niente vero che le nde siano tutte uguali.
Le uniche cose in comune sono il tunnel, la visione (quasi sempre) di esseri luminosi (quasi sempre), la rivisitazione della propria vita.
Ma c’è chi ha detto di aver visto qualche santo, chi ha detto di aver visto personaggi riferibili a religioni diverse dal cristianesimo, chi i parenti defunti.
Poi c’è chi dice di aver avuto, durante la nde, conferma della reincarnazione, chi il contrario.
Poi alcuni parlano di aver subito un giudizio non severo e che prescinde da questa o quella religione, altri il contrario. Altri infine non sembrano nemmeno far riferimento ad un “giudizio” propriamente detto.
Le esperienze pre morte sono la prova incontrovertibile dell’esistenza di una coscienza, o anima, che sopravvive al corpo. E questo un evoluzionista come lo spiega?
Sono anch’io un po’ perplesso sulle esperienze di pre-morte. Se fossero veramente collegate all’anima, tutti dovrebbero riferire una esperienze compatibili con il cristianesimo, unica religione vera; ne consegue che un non cristiano che ha avuto una tale esperienza dovrebbe convertirsi, una volta rientrato. Ma non mi pare che questi casi siano molto frequenti (in realtà non ne conosco neanche uno): in realtà mi pare che ognuno testimoni un’esperienza che è coerente con il suo credo. Allora ho i miei dubbi che siano legate all’anima (per lo meno tutte), quanto ad un’attività ancora del tutto corporale, legata alle proprie esperienze terrene, che semplicemente non è rilevabile dagli strumenti medici.
Ci sono moltissimi argomenti contro l’evoluzionismo, ma questo mi pare debole.
OK, allora dammi qualche altro esempio di PROVA INCONTROVERTIBILE di vita oltre la vita, di sopravvivenza al corpo.
(e non si tratta di illusioni, sogni o errori nei nostri strumenti di misurazione che ci fanno magari ritenere che il corpo sia morto ma in realtà esisteva una attività che non eravamo n grado di misurare: se uno, al ritorno della sua esperienza, racconta di cose viste e sentite a km di distanza, che poi si sono rivelate esatte, non è forse questa la prova di esistenza di un QUALCOSA – che io chiamo Anima, uno può chiamare Coscienza, Spirito, fate voi – che sopravvive al corpo?)
Io non ne conosco (e parlo di cose da sottoporre a non credenti, agnostici ed atei, non argomentazioni che puoi portare a quelli che come te me credono già).
Ora, assodato questo, come si spiega questa “anima” in chiavr rvlouzionista? Non si può!
Un conto sono le NDE, un conto è l’evoluzionismo. Le esoerienze di NDE, di per se, non sono una prova perchè possono essere spiegate diversamente, e, com’è noto sono parecchio controverse.
Se si vuole negare l’evuluzionismo lo si faccia con altre argomentazioni più specificamente attienti alla biologia, alla genetica e alla paleontologia.
E, mi sembra che Lei, nei link cui rinvia, tenti effettivamente di farlo. Io non ho le conoscenze di biologia, di genetica e di paleontologia per affrontare la questione.
I miei interessi, come i frequentatori del blog sanno bene, sono sopratutto storici e politici.
Delle NDE, però me ne interessai in modo abbastanza approfondito e SU QUELLE mi sento in grado di rispondere.
Una delle cose che manda in tilt i darwinisti è l’origine del linguaggio, che loro credono (con Chomsky) di aver spiegato, ma non è vero. Inutile che io ripeta cose ben scritte p.es. qui:
https://www.ilfoglio.it/cultura/2016/09/12/news/e-wolfe-brucio-darwin-103890/
Esatto.
Questo è uno dei punti in cui il “salto” richiede un AUMENTO di informazione che, se uno / una specie non ce l’ha, non può darsela da solo. Lo stesso tipo di salto IMPOSSIBILE che gli evoluzionisti non sanno (perchè non possono) spiegare:
1. dal NULLA al QUALCOSA: come me lo spieghi?
2. Dalla MATERIA al VIVENTE: come me lo spieghi?
3. Dal VIVENTE all’ANIMA che sopriavvive dopo la morte del corpo: come me lo speghi, in chiave evoluzionista?
E nei vari passaggi intermedi, come da una specie all’altra (mai dimostrato, checchè ne dicano gli evoluzionisti e sia un concetto dato per assodato, come anche scrive qualcuno fra questi commenti, o dagli animali NON PARLANTI alla PAROLA, come evidenziato bene da Chomsly (che pure è ateo).
L’evoluzione, intesa come successione nel tempo di nuove e sempre più complesse specie, è un fatto incontrovertibile, ci sono i fossili a provarlo. Il problema è la spiegazione del meccanismo che sta alla base della comparsa di nuove specie.
Quello che manca alla “teoria di Darwin” ed ai successivi ulteriori sviluppi della teoria (leggi “sintesi estesa”) è la spiegazione del meccanismo che porta alla comparsa di nuovi caratteri, tali da determinare l’emersione di una nuova specie.
Il meccanismo della “selezione naturale” è un meccanismo pacificamente accertato e che funziona benissimo favorendo la comparsa di (apparentemente) nuove caratteristiche che permettono ad una specie di meglio adattarsi alle mutate condizioni. Il problema è che la “selezione”, come dice il termine stesso, seleziona cioè sceglie tra una serie di caratteri che, evidentemente, sono già presenti nel genoma, ma non ha alcun ruolo nel far sorgere nuovi caratteri (tali da determinare l’emersione di una nuova specie).
Che l’evoluzione sia un fatto incontrovertibile lo dici tu ed è tutto da dimostrare. Al massimo, la presenza di fossili che non hanno riscontro in specie attualmente conosciute indica la SCOMPARSA di alcune specie, ma non certo l’evoluzionismo.
Ho detto: “L’evoluzione, intesa come successione nel tempo di nuove e sempre più complesse specie, è un fatto incontrovertibile, ci sono i fossili a provarlo”.
In effetti, oggi esistono tantissime specie che non esistevano un miliardo di anni fa; un miliardo di anni fa esistevano specie che non esistono oggi. Insomma, nel corso del tempo, si è verificata una successione di specie, alcune comparse prima, altre dopo; alcune scomparse, altre tuttora presenti. Questi sono fatti.
Ora, se non vogliamo spiegare la comparsa di nuove specie con l’intervento diretto di Dio, dobbiamo ammettere che le nuove specie derivano per forza (quindi evolvono), in qualche modo, da specie preesistenti. Come questo avvenga ancora non lo sappiamo, neanch’ io credo alla “spiegazione” data dai darwinisti. Ma l’evoluzione è un fatto.
“Questi sono i fatti”.
No, queste sono ipotesi. Mi sai citare almeno una evoluzione PROVATA, DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE?
Mi sai citare almeno una evoluzione PROVATA, DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE?
No, ovviamente. Nessuna evoluzione è provata scientificamente. Ma è un fatto che le specie compaiono e poi scompaiono nel corso di milioni di anni. Questo è assolutamente certo. Ad esempio, i dinosauri sono comparsi sulla terra circa seicento milioni di anni fa e sono scomparsi circa settanta milioni di anni fa. Questo un fatto. Ora, come sono comparsi sulla terra? L’unica congettura possibile è che siano derivati, in qualche modo, da una specie pre-esistente. Possiamo provarlo scientificamente? No, almeno per ora. Ma se volessimo escludere la derivazione (quindi l’evoluzione) da una specie pre-esistente, non resterebbe che la creazione diretta da parte di Dio, oppure la comparsa dal nulla.
Appunto.
“Il meccanismo della “selezione naturale” è un meccanismo pacificamente accertato e che funziona benissimo favorendo la comparsa di (apparentemente) nuove caratteristiche”
Sì, ma senza che si sia mai potuto dare un solo caso in cui questa variazione di caratteristiche abbia portato alla nascita di una nuova specie.
Proprio il professor Pennetta, recentemente, aveva demolito senza nemmeno troppe difficoltà il patetico tentativo di far passare un fringuello per altro da quel che è: un fringuello, appunto.
C’è all’origine un baco fondamentale, in quella che viene spacciata come “teoria dell’evoluzione” nelle scuole, sui giornali, in TV.
Essa non è una teoria scientifica, ma un dogma di fede.
Dogma che si condensa nel fondamentale asserto – quello che alla fine nove persone su dieci ricordano – che l’uomo discenda dalla scimmia.
Con il corollario implicito che, di conseguenza, è la Scimmia che si deve adorare.
Ciao.
Luigi
Bravo. La “Sssiensa” che in realtà diventa dogma.
Bisogna usare i termini giusti: “assodato” e “incontrovertibile” non sono opportuni.
Detto questo, concordo con Fra’ sul punto dei fossili: faccio presente che essi non solo dimostrano che in passato esistevano specie oggi estinte, ma indicano anche in modo sufficientemente netto che specie che oggi esistono non esistevano prima; infatti non si trovano p.es. mammiferi precedentemente ad una data epoca.
Le teorie non si devono necessariamente accettare o rifiutare in blocco, specialmente quelle complesse come l’evoluzione delle specie. É ragionevole accettare alcune affermazioni delle teorie evoluzionistiche, perché supportate sufficientemente dalle prove scientifiche, e contemporaneamente rigettarne altre (come quelle citate sopra) perché non provate e/o incompatibili con la fede. Quello che è inaccettabile del mainstream evoluzionistico è che invece c’è la pretesa che la scienza relativa sia consolidata, che spieghi benissimo tutto e che sia inattaccabile (cosa che peraltro è un concetto estraneo al corretto metodo scientifico).
Delle esperienze pre-morte con visioni di fatti lontani so poco: tuttavia, mi pare che si tratti di casi rari che si possono assimilare, come frequenza, ai miracoli (p.es. Lourdes). Effettivamente sono punti che la scienza dovrebbe spiegare, e non ne è capace, ma dal punto di vista pratico noto che, grazie al sistema culturale che ci viene imposto, è perfettamente in grado di ignorarli. Dunque, penso che non sono argomenti forti da portare in un dibattito, essendo molto più convincenti i punti di cui si parlava prima.
Sì, ma senza che si sia mai potuto dare un solo caso in cui questa variazione di caratteristiche abbia portato alla nascita di una nuova specie.
Questo è vero, ma si può obiettare che il meccanismo avvenga così lentamente che, nei due secoli scarsi in cui si è iniziato ad osservare le specie animali, non si sia verificato, ma che avvenga su scala temporale più lunga. Ripeto il punto sui fossili.
Però, come tu mi insegni (cit.), la scienza moderna si vuole sperimentale.
Ovvero se l’esperimento porta a (e conferma, anche. Non vale l’una tantum) determinate conclusioni, queste vengono accolte e accettate fino a che nuove evidenze, magari per semplice progresso degli strumenti di misura, non conducano ad altre conclusioni (il che significa che queste evidenze via via raccolte non sono da considerarsi la verità, ma semplicemente un modello della realtà; tranquillamente sostituibile con un altro, che meglio spieghi i dati raccolti).
Bene.
Se in due secoli scarsi non si è arrivati a dimostrare quanto asserito, onestà intellettuale vorrebbe che non si continuasse a diffondere come assodato ciò che non lo è. Tanto meno a trattare come un idiota demente chi nutre dubbii in merito.
E invece tanti colleghi di Pennetta (è professore di liceo, se non erro) formano generazioni di studenti nel senso che sopra ricordavo: l’uomo discende dalla scimmia. Punto.
Per tacere dei giornalisti televisivi, sempre a caccia di fake news degli altri dimenticando le proprie.
Quanto ai fossili, essi dicono che sono esistite specie oggi non più esistenti; e viceversa.
Temo manchi però qualsiasi nesso diretto con l’evoluzione… da qui i tentativi grotteschi di costruire anelli mancanti, accrocchiando ossa delle più varie provenienze (la famosa opzione IPCC: se le prove non esistono, si inventano). Non a caso Roberto Fondi è un paleontologo.
Troppo pochi due secoli scarsi? Bene, ne riparliamo fra un paio di millenni allora.
Ma fino a che i dati non ci sono, credere all’evoluzionismo è un atto di fede, non un assunto scientifico.
Osservo infine come, anche qualora fosse dimostrata la possibilità del “salto di specie”, questo non comporterebbe però che:
1) ciò avvenga per “caso”;
2) ciò sia comunque un fatto positivo (il mito evoluzionista è infatti profondamente collegato a quello progressista…).
Ciao.
Luigi
Sì, la scienza è sperimentale. Quando si parla di teoria scientifica (e, ricordiamoci, che tutto è teoria scientifica, anche la teoria della gravitazione universiale, la relatività ristretta, l’elettromagnetismo, ecc..) bisogna anche capire che alcune teorie che tengono conto di fenomeni di larga scala, o che implichino spazi, tempi o energie elevate, non implicano una sperimentabilità semplice e ripetibile come per i problemi spiccioli.
Ad esempio alcune conferme sperimentali alla teoria della relatività di Einstein sono avvenute a posteriori, proprio perché si tratta di fenomeni non riproducibili in laboratorio.
Poi, tutte le teorie scientifiche sono falsificabili, e quindi anche l’evoluzionismo, ed è inoltre vero che l’evoluzionismo è stato ANCHE portato avanti come “arma ideologica”, tuttavia quando si scende nel campo delle teorie scientifiche bisogna portare argomenti potenti e pertinenti, e non frasi ad effetto tipo “bene, ne riparliamo tra un paio di millenni allora” che sono però prive di alcun contenuto metodologico.
“tuttavia quando si scende nel campo delle teorie scientifiche bisogna portare argomenti potenti e pertinenti, e non frasi ad effetto tipo “bene, ne riparliamo tra un paio di millenni allora” che sono però prive di alcun contenuto metodologico”
Argomento più potente del fatto che spetta a chi afferma la dimostrazione, non se ne danno.
Questo almeno in base alla logica classica.
Ma anche questa volta hai dimostrato di non sapere cosa fartene; della logica, intendo.
Ciao.
Luigi
“Ma anche questa volta hai dimostrato di non sapere cosa fartene; della logica, intendo.”
Caro (si fa per dire) Luigi, l’unica cosa dimostrata qui è l’ignoranza degli argomenti di cui presumi di sapere, e di cui discetti con la tua solita auto-compiaciuta arroganza.
D’ora in poi smetto di interloquire con te. Parlare coi sordi non ha alcuna utilità.
Oh oh ohhh… Qui spira un gran spirito natalizio 😝 Fare ibbbravi (lo dico a entrambi) 🎄 non ho l’icona Presepe, ci metto l’albero 😉
Esatto Bariom. Non solo: nessuno si auto-silenzi per qualche temporaneo scazzo con l’interlocutore di turno. Ognuno dica quel che pensa, che a silenziarci già ci si mettono gli altri…
“Fare ibbbravi (lo dico a entrambi)”
Va bene, signora maestra 😛
“l’unica cosa dimostrata qui è l’ignoranza degli argomenti di cui presumi di sapere, e di cui discetti con la tua solita auto-compiaciuta arroganza.”
Medaglia-medaglia-medaglia… 😇
Ciao.
Luigi
Almeno non farmi cambiare di sesso… 😛
Vabbé che oggi sembra quasi una nota di merito 😉
“Almeno non farmi cambiare di sesso…”
“Femmina è bello” (cit.) 😂
(in realtà si tratta di un riflesso condizionato. Ai miei tempi c’erano solo le maestre, per i maestri bisognava risalire almeno al Perboni di Edmondo De Amicis. Però i maschietti erano ancora zeppi di pregiudizi – sai “la cortesia, la cavalleria, il rispetto, e poi le donne sono più brave coi bambini” – per cui ben si guardarono dal chiedere le quote azzurre. Pensavano che le femminucce sarebbero state sportive. E infatti… quote rosa per legge! ma solo dove ci sono soldi e potere, mi raccomando… 😳)
Se fosse chiaro il meccanismo che permette l’emersione di una nuova specie, il passaggio da una specie pre-esistente ad una nuova dovrebbe essere tracciabile e riscontrabile, anche se avvenuto milioni di anni fa. Il problema è che questo meccanismo è ancora sconosciuto… ma deve esistere.
Se in due secoli scarsi non si è arrivati a dimostrare quanto asserito, onestà intellettuale vorrebbe che non si continuasse a diffondere come assodato ciò che non lo è. Tanto meno a trattare come un idiota demente chi nutre dubbii in merito.
Il problema è considerare la scienza come fonte di verità. La scienza è fonte di rappresentazioni più o meno approssimate della realtà, perfezionabili. Se non vedo un fenomeno in duecento anni, non posso affermare che la rappresentazione sia così convincente come la legge di gravitazione universale, che posso dimostrare quando voglio con una mela (si fa per dire). Quindi, in massima parte sono d’accordo con te e Alberto Medici: l’evoluzionismo è presentato come un dogma.
Però, se non ho visto il fenomeno intero, ma ho una serie di conferme parziali, non declasso neanche la teoria alla totale irrilevanza. Per esempio: abbiamo modelli cosmologici che non creano particolari problemi (Big Bang), spiegano piuttosto bene l’evoluzione dell’universo, ci fanno fare previsioni che vengono confermate da esperimenti, tuttavia certi fenomeni come la nascita di una stella e un sistema planetario da un disco di polveri non lo vedremo mai e poi mai sotto i nostri occhi dall’inizio alla fine. Però vediamo un sacco di esempi di processi a vari stati di evoluzione che, indirettamente confermano la bontà del modello.
Il punto chiave è quello di “modello approssimativo”: permette di uscire dalla trappola “teoria vera”, e quindi la devo accettare in toto (proprio come un dogma), “teoria falsa”, e quindi la devo rifiutare in toto. Il secondo punto chiave è quello di “falsificabilità”, citato nei primi commenti: se c’è una cosa buona che disse Popper è che non può concettualmente esistere una teoria scientifica definitiva, inattaccabile. Può essere che prima o poi il salto di specie venga osservato, e non me ne farò un dramma. Così come può essere che qualcuno prenda l’evoluzionismo e ci innesti sopra spiegazioni più convincenti, ma non oggi prevedibili, così come successe quando la fisica classica si sviluppò in qualcosa di totalmente inaspettato.
@Fabrizio Giudici: sono perfettamente d’accordo con te.
A medicialberto PER LE NDE
………………..
“OK, allora dammi qualche altro esempio di PROVA INCONTROVERTIBILE di vita oltre la vita, di sopravvivenza al corpo.
(e non si tratta di illusioni, sogni o errori nei nostri strumenti di misurazione che ci fanno magari ritenere che il corpo sia morto ma in realtà esisteva una attività che non eravamo n grado di misurare: se uno, al ritorno della sua esperienza, racconta di cose viste e sentite a km di distanza, che poi si sono rivelate esatte, non è forse questa la prova di esistenza di un QUALCOSA – che io chiamo Anima, uno può chiamare Coscienza, Spirito, fate voi – che sopravvive al corpo?)
Io non ne conosco (e parlo di cose da sottoporre a non credenti, agnostici ed atei, ecc.”
…………..
Come diceva Fabnrizo i fatti di descrizione di fatti lontani e ascrivibili ad altri sono rari nelle, già rare,esperienze di premorte.
Come ha detto lei, la scienza per ora non può spiegare tanti fenomeni e non può essere esclusa una persistenza di attività cerebrale non rilevabile dai nostri strumenti, nè, allo stato, può escludersi l’attività di una coscienza collettiva (da molti teorizzata) e di qualche forma, a certe condizioni, di telepatia. Non conosciamo ancora molto della mente e delle sue potenzialità
Il fatto poi che le NDE di soggetti di varie nazionalità e culture siano diversificate (a parte un’intelaiatura comune) nel contenuto, la dice lunga.
Poi, mi dispiace sig. medici, ma l’esitenza di un indefinibile creatore può, invero, essere argomentata razionalmente, ma che quel Creatore sia effettivamente il Dio di Abramo e del cristianesimo,e, l’esistenza e l’immortalità dell’anima (separata dal corpo), si dimostrano con la FEDE, non altro (almeno per ora).
Se ne faccia una ragione: non è, al momento, possibile dimostrare quanto sopra con prove scientifiche, incontrovertibili..All’equazione che dimostra che la Verità è quella del cattolicesimo, non ci siamo ancora arrivati, c’è ancora tanto spazio per l’irrazionalità (e grazie a Dio che c’è!)..
Si contenti di portare la sua testimonianza. La testimonianza di un cristiano che cerca di vivere sul serio la sua Fede, è una gran cosa e, in molti casi, è un buon argomento, forse migliore di tanti ragionamenti scientifici.
Divaghi. Non parlo nè di NDE come
1) esperienze uguali per tutti e in tutte le culture
2) Nè a riprova della veridicità della unica fede cattolica, come vorrebbro alcuni
3) nè tantomeno a sostegno della’esistenza di un Creatore
(ma perchè devo rispondere di cose che non ho detto? E vabbeh…. )
Dico solo che sono, e lo ripeterò alla noia, PROVA INCONTROVERTIBILE DELL’ESISTENZA DI UN QUALCOSA (che io chiamo anima voi chiamatela come volete) CHE SOPRAVVIVE AL CORPO, è slegata dal corpo, e non può essere spiegata con a teoria evoluzionista.
Spero ci essere stato cniaro e di non dover tornare a rispondere di obiezioni ad affermazioni che mi vengono attribuite ma che NON ho fatto.
Ebbene: le NDE non sono quella prova lì., perché potrebbero essere spiegate senza ricorrere ad un’entità extracorporea.
rovane un’altra di prova dell’esistenza di quello che viene comunemente chiamato “anima”. Non ho detto che non esiste, ma che non è stata (nemmeno da te) fornita la prova incontrovertibile della sua esistenza.
rovane = trovane
Perché, caro medici, ad affermare l’esistenza di un’anima immortalre, non ci si arriva con le NDE ne’ con la scienza in generale, ma tramite Colei che è destinata a guidare i credenti: la “vecchiarella cieca”, di cui parlava Trilussa, ossia la Fede. Quello è il giusto mezzo per arrivare all’obiettivo di cui parliamo!
Ok, alora ad un ipotetico dibattito con Dawkins (autore de: “L’illusione di Dio”) sull’evoluzionismo gli direi:
“potrei smontare la sua teoria dell’evoluzionismo da pura selezione naturale con l’esistenza di un’anima extracorporea, ma per fare questo lei dovrebbe avere la Fede, come dice un tale che si firma exdemcristianononpentito; e, siccome non ha la Fede, continui pure a credere alla teoria evoluzionista.”
😀
Ma non capite che le esperienze NDE (alcune) vi danno una evidenza che solo chi NON VUOLE vedere riesce a trascurare?
NO; se continua a dire questo vuol dire che non le conosce.
non ho capito bene: insomma, discendiamo dalle scimmie o no?
Alcuni dalle scimmie, alcuni dagli “scimmioni”! 😛 😀
Alcuni dalle scimmie, alcuni dagli “scimmioni”! 😛 😀
Qualcuno, poi, ha più voglia di regredire a quello stato che di evolvere…
46 cromosomi derivando da 48?
… QUALCOSA (che io chiamo anima voi chiamatela come volete) che … non può essere spiegata con [l]a teoria evoluzionista.
Qui partiamo da una posizione teologica incontrovertibile: che gli uomini hanno l’anima, gli animali no, e un ente senz’anima non può evolvere in un ente con l’anima.
Ma tutti i nostri interlocutori sono d’accordo con questi presupposti? Se uno sostenesse che tutti gli animali – e magari anche le cose inanimate – hanno l’anima, questo tornerebbe – nella loro prospettiva – compatibile con la teoria evoluzionista dell’origine umana.
Non è neanche che ci vuole tanto sforzo a trovare questo tipo di posizione: basta andare alle eresie di Teilhard de Chardin (che infatti sosteneva sia l’esistenza dell’anima, sia l’evoluzione dell’uomo dalle scimmie).
Ripeto: perché andare ad infilarsi in un ginepraio, dovendo controbattere su tesi erronee sia dal punto di vista scientifico che teologico, se con gli altri argomenti si rimane su terreno meno accidentato?
Perchè, a quale principio evolutivo risponderebbe la “gemmazione” di un’anima?
Quando si vuol tenere un dibattito, non si può prescindere da tre cose fondamentali. La prima è il tipo di arbitraggio, ovvero se ci troviamo almeno in campo neutro, oppure se dobbiamo anche giocare anche contro l’arbitro. Di questi tempi mi pare evidente che noi cattolici ci troviamo quasi sempre anche contro l’arbitro. La seconda cosa, più sottile, è che per sostenere una tesi esistono due tipi di argomenti: quelli che rafforzano nelle loro convinzioni le persone che già ci credono e quelli che invece riescono a far cambiare idea alle persone che non ci credono. La terza cosa è che è meglio darsi un obiettivo concreto e raggiungibile nell’immediato invece di cercare di strafare; ovvero, sull’evoluzionismo, meglio puntare a convincere un non credente che ci sono incongruenze scientifiche e finirla lì, invece che tentare di fargli cambiare _ANCHE_ idea sulla metafisica. Quello semmai si potrà fare in un secondo momento, una volta che è stata demolita l’idea che l’evoluzionismo è totalmente provato ed è incompatibile con l’esistenza di Dio.
Fatte queste premesse: quante persone si sono convinte dell’esistenza dell’anima dopo aver letto un libro o seguito un servizio televisivo sulle NDE? Io è un po’ che non seguo più l’argomento, magari mi sbaglio, ma sono pochissime, per non dire quasi nessuno. Eppure l’argomento non è affatto censurato, anzi – se si allarga il panorama a chi se ne occupa in modo puramente sensazionalistico, roba tipo Kazzenger – direi che se ne parla molto, e da quando ero ragazzino almeno, ovvero più di trent’anni. Ma non vedo molte conversioni. Dimmi se sbaglio, con qualche fonte ai dati. Le NDE sono semmai citate da chi già crede, ricadendo nella catagoria di argomenti che confermano nelle proprie posizioni. Allora, come si può pensare di usarle in modo efficace in un contesto ostile, magari pure con l’arbitro contro? Il fatto è che l’esistenza di un “qualcosa” oltre la vita è perfettamente compatibile con le convinzioni “new age” della maggior parte delle persone, che hanno “visioni del mondo” totalmente emozionali e non strutturate in modo razionale, pertanto non c’è modo di sollevare un ragionevole dubbio basato sul principio di non contraddizione (la stessa predicazione della Neochiesa degli ultimi anni dimostra che ormai manco i cattolici badano più al principio di non contraddizione, figuriamoci gli altri).
Perchè, a quale principio evolutivo risponderebbe la “gemmazione” di un’anima?
Ho fatto l’esempio di De Chardin prima, qui puoi trovare una lista coincisa delle sue elucubrazioni (opportunamente contestate):
http://isoladipatmos.com/circa-la-smania-di-proclamare-certi-nuovi-santi-osservazioni-sulla-teologia-di-teilhard-de-chardin-ed-il-suo-pensiero-poetico-pericoloso/
Ovviamente era matto, aveva una concezione del mondo spirituale totalmente distorta, ma nonostante questo ha ancora il suo seguito (anche dentro la Chiesa, tant’è che ora Sua Vanità il card. Ravasi brega per riabilitarlo).
Se tiri fuori l’argomento NDE con Dawkins, quello non può che gioirne: perché ti dirà subito davanti a tutti che il motivo reale per cui tu attacchi l’evoluzionismo è il tuo convincimento religioso; se è in buona serata ti dirà che ti lascia il diritto di credere in quello che vuoi, ma che tu non puoi pretendere che gli altri credano in cose “non provate” (è la solita tiritera). A questo punto sei tu sulla difensiva, e hai voglia di ribaltare l’accusa, che è lui che spaccia per provate convinzioni dogmatiche. Se l’arbitro è contro, fine dell’incontro.
Se invece ti limiti a pochi argomenti che con la fede non c’entrano, ovvero argomenti puramente scientifici, e per di più sostenuti da scienziati e pensatori atei (come p.es. Wolfe), non gli dai la possibilità di attaccarti su quel fronte; semmai metterai lui sulla difensiva; e le persone del pubblico saranno più facilmente portate a seguirti, non essendo posta loro la sfida aggiuntiva di cambiare le proprie convinzioni metafisiche.
Personalmente ho l’impressione che le NDE nel mondo moderno generano per lo più quelle visioni spiritual-parapsicologiche, newage-metafisico-superstiziose, assimilabili e in parte collegate alla “moda degli angeli” su cui si è fatta tanta pseudo letteratura, sino a serie TV ecc., collegata a sua volta a varie visioni dell’aldilà che nulla hanno di cristiano. Poi per carità ci si può convertire anche difronte ad una esperienza di NDE secondo quanto la Provvidenza Divina dispone.
salve
suggerisco la lettura del libro, di Enzo Pennetta. Inchiesta sul darwinismo .. merita ampiamente
un saluto
Piero e famiglia
Nel 2007 a Padova (accanto al centro commerciale Ikea) è stato inaugurato il “Ponte Darwin”.
Nel ponte vengono rappresentate (tra l’altro nel mediocre modo errato ampiamente in uso) le varie fasi dell’evoluzione umana in nove silhouette, dalla scimmietta ricurva al bipede umano odierno. Così, tanto per ribadire… come fosse fatto accettato/incontrovertibile!
L’evoluzione se vuoi negarla devi smontarla con argomentazioni relative alla biologia, alla genetica e alla paleontologia. Le NDE sono un fenomenom che non dimostrano l’esistenza di un’anima extracorporea di per se.
Ma non capisci che l’evoluzione è un fatto indipendente dalle NDE e indipemdenti sono le dimostrazioni dell’una e delle altre? Uno può credere all’una e alle altre o a nessuna delle due?
A Dawkins diovresti provare con studi genetici, biologici e con i fossili che l’evoluzione non è vera (se ne sei capace).
Ma se hai necessariamente bisogno delle NDE, vuol dire che argomenti decisivi nelle materie di cui sopra non ce l’hai………………?!
Senza NDE non puoi smontare l’evoluzione dunque?!
A proposito dell’impasse dogmatica nella quale da tempo è impelagata la scienza “ortodossa”, ho trovato interessante il testo “Le illusioni della scienza” del biologo-biochimico Rupert Sheldrake.
Al netto delle sue teorie sui campi morfici, Sheldrake punta il dito contro la deriva materialistica/meccanicistica, che riduce tutto a fisica e chimica, soprattutto in campi come quello della biologia, della medicina e delle neuroscienze, dove invece certe evidenze dell’esperienza restano ampiamente in ombra («Anche se comprendiamo come occhi e cervello rispondono alla luce rossa, l’esperienza del rosso non trova una spiegazione»).
Per questo scienziato organicista, l’importanza della genetica nella spiegazione dell’evoluzione è ampiamente sopravvalutata, infatti “i geni spiegano una parte dell’ereditarietà, ma solo una relativamente piccola” (e spiega il perché).