Caro Presidente, andare nelle parrocchie non le servirà a molto

#renziciricorderemo

Caro Presidente,

mi chiamo Costanza Miriano e sono del Comitato che ha organizzato gli ultimi due family day, una specie di sua collega, visto che lei era tra le anime di quello del 2007. C’è una differenza, però, rispetto a voi. Il nostro è un popolo che si è convocato da solo, non siamo gente che è stata chiamata in piazza dalla Cei (e sì che la cosa ci sarebbe piaciuta moltissimo, e ci avrebbe risparmiato un bel po’ di fatica), né ha ricevuto un centesimo di finanziamento per i pullman, il palco, lo schermo come nel 2007. Il nostro è stato un popolo che si è formato spontaneamente a un solo cenno, una fiumana per noi inattesa di persone che si è materializzata, grazie a una rete di cristiani. Molti venivano dal cammino neocatecumenale, è vero, lo saprà anche lei, ma non solo. C’erano tutti i movimenti, e semplici cattolici diocesani come me. Continua a leggere “Caro Presidente, andare nelle parrocchie non le servirà a molto”

Ponti, muri e porte in faccia

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di Costanza Miriano

Le critiche, anche asperrime, da quelli che non la pensano come noi non fanno alcun male, neanche quando sono condite di insulti e cattiverie: quelle sono messe in conto. Più dolorose invece tutte quelle che sto, stiamo, ricevendo per la questione del Family day da quelli che sarebbero amici, o meglio compagni di fede, cioè molto più che amici (rilevo per la cronaca che quelli che parlano sempre di ponti e misericordia, i cultori del dubbio, sono di solito quelli che menano più forte, mentre quelli che parlano di Verità quando ti incontrano sono invece i più teneri con la debolezza umana).

Mi dispiace dunque quando i cultori dei ponti dicono più o meno che non ha avuto senso scendere in piazza perché il mondo non si cambia così, opponendosi a chi lo vuole “sbagliato”, perché chisiamonoipergiudicare, perché l’opposizione frontale allontana i fratelli, perché il lavoro si fa persona per persona, incontrando, parlando, mettendosi a fianco, e via obiettando e dando lezioni di umanità. Continua a leggere “Ponti, muri e porte in faccia”

Considerazioni di un giovane prete sul Family day

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di don Francesco Pio Morcavallo

Sabato 30 gennaio, come ben sapete, si è tenuto al Circo Massimo il Family day. La Provvidenza ha disposto che si tenesse proprio a ridosso della 4° domenica del Tempo Ordinario dell’anno C; potremmo dire che – per la coincidenza degli orari – l’evento romano ha aperto la domenica (liturgicamente parlando). Proprio in questa domenica, ogni tre anni, viene proclamata come Seconda Lettura il meraviglioso “inno alla Carità (o “inno all’Amore”, che dir si voglia).

Leggendo questo testo, si viene rapiti da dalla bellezza della descrizione che San Paolo fa di quella che è la regina delle virtù teologali: “La Carità è magnanima, benevola è la Carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio…” e va avanti con la descrizione finché dice: “non gode dell’ingiustizia ma SI RALLEGRA DELLA VERITÀ.” Continua a leggere “Considerazioni di un giovane prete sul Family day”

I diritti civili c’entrano poco con la battaglia piagnona del mondo Lgbt

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di Costanza Miriano  articolo uscito in forma ridotta anche su IL FOGLIO

Di cosa parliamo veramente quando parliamo di diritti civili?
Quando si combatte una battaglia – lo so, i paladini del dialogo non apprezzano il vocabolario guerresco ma io credo sia in gioco qualcosa di così grande da giustificarne l’uso – sarebbe bello combatterla in modo leale. Dicendo quali sono le parti in campo, quale la posta davvero in gioco, chi sta dalla parte di chi. À la guerre comme à la guerre, è vero, ma non con trucchetti patetici. Per favore, siate uomini.
La crociata che il mondo lgbt ha lanciato nel mondo intero ha deciso di puntare sul piagnisteo, ha scelto di usare l’espressione “diritti civili”. Usurpando un’espressione che nel nostro immaginario collettivo richiama immediatamente le lotte degli afroamericani, quelle sì, per i diritti civili, il movimento lgbt compie però una profonda scorrettezza ideologica.

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Un no al pensiero unico che si fa legge

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L’ottimo intervento del senatore Gaetano Quagliariello  in Senato sulle unioni civili.

Signor Presidente, colleghi senatori,

sgomberiamo innanzi tutto il campo da un equivoco: non stiamo discutendo delle unioni civili come vengono intese dal senso comune; non stiamo discutendo del riconoscimento di diritti di mutua assistenza e solidarietà ai conviventi indipendentemente dalla natura sessuale della loro convivenza. Soprattutto non stiamo discutendo di un provvedimento finalizzato a stabilire una condizione di uguaglianza tra i cittadini italiani a prescindere dalle loro scelte sessuali.
Se infatti fosse così, signor Presidente, oltre che con l’uguaglianza questa legge avrebbe a che fare con la libertà. Con la libertà di scegliere senza avere per questo minori diritti personali rispetto a chi ha compiuto scelte differenti dalle mie. Con la libertà di scegliere senza che lo Stato entri nella mia camera da letto per stabilire quali siano i miei diritti e quali non lo siano; se posso contrarre una unione civile o debba limitarmi a stipulare un contratto, o se non abbia accesso a nulla di tutto ciò. Avrebbe a che fare con la laica libertà di scegliere senza pretendere che la mia scelta comporti il diritto di contraddire la natura, comprimere i diritti dei più deboli, mercificare il corpo e la dignità altrui. Continua a leggere “Un no al pensiero unico che si fa legge”

Io non cambio canale: non sarà Elton John a farmi cambiare idea sulla famiglia

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di Francesca Nardini

In questi giorni su whatsapp gira un messaggio in cui si invita a spegnere il televisore durante l’esibizione di Elton John stasera, all’apertura del Festival di Sanremo 2016. La motivazione addotta è semplice: le sue scelte personali vanno in senso opposto rispetto a quanto ribadito con il FamilyDay dalla piazza del Circo Massimo, pertanto meglio boicottarlo e schiacciare il pulsantino rosso del telecomando. Si dà per scontato (e forse ci si azzecca pure) che sfrutterà l’occasione per farsi portavoce della battaglia #adozionigay un po’ come fece Antonacci durante lo show di Panariello sotto Natale.

Ora, ammesso e non concesso che Elton John farà un comizio dopo averci cantato qualcosa, la mia domanda è: ma perché devo spegnere la televisione? Cosa ci può essere di così inascoltabile ed offensivo nelle parole di un riccone con orientamenti personali rispettabili tanto quanto i miei che, tra l’altro, canta pure benissimo? Continua a leggere “Io non cambio canale: non sarà Elton John a farmi cambiare idea sulla famiglia”

Io scrittore omosessuale vi voglio raccontare una speranza

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di Giorgio Ponte

Mi chiamo Giorgio Ponte ho trentun anni e faccio lo scrittore. Molti in questi giorni avranno sentito parlare di me come persona con tendenze omosessuali che si è esposta in difesa della famiglia naturale. Alcuni sicuramente sapranno che sono cattolico e che nella vita, con la fatica e le difficoltà di tutti, cerco di vivere come tale. Continua a leggere “Io scrittore omosessuale vi voglio raccontare una speranza”

Family Day, Costanza Miriano: “Cristo è la verità dell’uomo”

L’intervento di Costanza al Family Day del 30 gennaio 2016 al Circo Massimo di Roma

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di Costanza Miriano

Sono sicura che se siete venuti qui partendo di notte, attraversando il mare e le montagne, rinunciando magari ai soldi per un vestito nuovo, non è solo per dire no a una legge sbagliata. Siamo qui perché la vita è una cosa seria, e quando è minacciata abbiamo il dovere di alzarci in piedi, non con rabbia ma da risorti.

Siamo qui a dire che la famiglia è il vero bene dell’uomo, di ogni uomo, è un patrimonio di tutti, e le leggi che la feriscono sono una sconfitta per l’umanità, tutta. Continua a leggere “Family Day, Costanza Miriano: “Cristo è la verità dell’uomo””

Noi ci alzeremo in piedi, da risorti, per amare annunciando lo splendore della Verità

Carissimi che partecipate o avreste voluto partecipare oggi al Family Day del Circo Massimo, grazie. Ve lo ripeto con tutto il cuore, grazie, perché state dicendo al Governo, al Parlamento e all’Italia che la vita è una cosa seria. La vostra presenza è la netta e inoppugnabile affermazione che nessuno ha il diritto di travestirla da Bacio Perugina, non importa se gay-friendly o no. Continua a leggere “Noi ci alzeremo in piedi, da risorti, per amare annunciando lo splendore della Verità”

Il diario del Family day


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Foto e notizie di un popolo colossale e straordinario che ha attraversato l’Italia per arrivare a Roma, con le proprie risorse e senza finanziamenti di alcun tipo, anzi beccandosi per la propria ostinazione a voler sempre testimoniare la verità senza compromessi e senza infingimenti l’irrisione quando non la violenza. Sono persone, donne, uomini, giovani, anziani, bambini che sono stati descritti con aggettivi dispregiativi: bigotti, medievali, retrogradi, ottusi. Sono invece la spina dorsale di questa Italia malandata, sono l’Italia migliore a cui il paese tutto, e i governanti in primis, dovrebbe rendere omaggio.

Questo è il diario continuamente aggiornato con i vostri video e le vostre foto di una girornata indimenticabile. Continua a leggere “Il diario del Family day”

Noi reagiremo

(1979 - foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).
(1979 – foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).

dall’ OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II  Washington, Capitol Mall. 7 ottobre 1979

Reagiremo ogni volta che la vita umana è minacciata.

Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi reagiremo per proclamare che nessuno ha il diritto di distruggere la vita prima della nascita.

Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell’amore.

Quando l’istituzione del matrimonio è abbandonata all’egoismo umano e ridotta ad un accordo temporaneo e condizionale che si può rescindere facilmente, noi reagiremo affermando l’indissolubilità del vincolo matrimoniale.

Quando il valore della famiglia è minacciato da pressioni sociali ed economiche, noi reagiremo riaffermando che la famiglia è necessaria non solo per il bene privato di ogni persona, ma anche per il bene comune di ogni società, nazione e stato. Continua a leggere “Noi reagiremo”

Cirinnà vs. Cicerone

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Vi è certo una vera legge, la retta ragione conforme a natura, diffusa tra tutti, costante, eterna, che col suo comando invita al dovere, e col suo divieto distoglie dalla frode […] A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché né annullarla in blocco, e non possiamo esserne esonerati né dal senato né dal popolo […];

Continua a leggere “Cirinnà vs. Cicerone”

Jennifer Lahl, l’attivista che denuncia il «business riproduttivo» parlerà al Family Day

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Parlerà anche Jennifer Lahl (foto a fianco) al Family Day che si terrà a Roma, il 30 gennaio, al Circo Massimo. L’ex infermiera americana si batte da anni per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini in tutto il mondo, realizzando inchieste e filmati sui pericoli nascosti dietro alle pratiche come “donazione” di ovuli, fecondazione assistita e utero in affitto.< Continua a leggere “Jennifer Lahl, l’attivista che denuncia il «business riproduttivo» parlerà al Family Day”

Domine, quo vadis?

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Narra la leggenda che all’apostolo Pietro in fuga da Roma per scampare alla persecuzione di Nerone, sia apparso sulla via Appia Gesù con la Croce. Alla domanda di Pietro “Domine, quo vadis?”, Gesù avrebbe risposto: “A Roma, per essere di nuovo crocifisso”. Pietro, compreso il rimprovero, tornò sui suoi passi ed affrontò il martirio.

Ecco mi piace immaginare Pietro percorrere a ritroso la via Appia Antica, passare sotto Porta San Sebastiano e, sempre dritto, continuare per via delle Terme di Caracalla fino ad arrivare lì, proprio di fronte al Circo Massimo. Continua a leggere “Domine, quo vadis?”

Giorgio Ponte, scrittore omosessuale: “Sarò al Family Day

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di Marata Moriconi  per Intelligo news
E’ un romanziere milanese Giorgio Ponte, omosessuale, e attento al dibattito sulle unioni civili. Per lui il Ddl Cirinnà non deve proprio passare, “già oggi il cosiddetto affido in prova è di fatto una prassi per qualsiasi bambino resti senza genitori” e non è d’accordo “sul fatto che dire che due uomini non possono crescere un bambino sia omofobo”. Attraverso IntelligoNews fa anche un appello agli omosessuali perché vadano al Family Day: “Facciano sentire la loro voce”.
Giorgio, domanda secca: parteciperà al Family Day?
“Sì, assolutamente. Ci vado con alcuni amici delle Sentinelle e della Manif. Per quanto le adesioni siano numerosissime, la mia presenza è significativa come quella di tutti: una sola goccia può far traboccare il vaso in senso positivo. È importante che ci siamo tutti”.

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Vegliamo nella vita, in piedi nelle città, a Roma per il Family Day

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 23-24 gennaio in piazza per la famiglia

Il momento è arrivato. Il prossimo 28 gennaio è previsto l’inizio della discussione al Senato del testo sulle cosiddette “unioni civili”, un disegno di legge che demolisce l’istituto del matrimonio. Con questo testo il matrimonio diventa la legittimazione di una mera unione sentimentale, fondata sull’emotività e il figlio diventa un diritto, un oggetto da possedere legittimamente. Questo testo dunque smantella la famiglia, cellula base della nostra società, quindi smantella le nostre radici e il nostro futuro.

Di fronte a questo, in questo momento storico, ciascuno di noi è interpellato personalmente e chiamato ad una presa di posizione pubblica.  Stare a guardare significa legittimare la dittatura del sentimentalismo spinto che ogni giorno ci viene già propinato dai media, piegati alla cultura dominante. Oggi siamo di fronte al passo successivo, alla legittimazione, alla nobilitazione, di un’unione unicamente sentimentale, la legge italiana certificherà che questo è buono, e lo farà per altro sulle basi di una menzogna.

Non c’è legge infatti che renda uguali due realtà differenti. Illudere che questo possa avvenire in nome di un “sentimento” è una presa in giro innanzitutto di chi crede, in questo modo, di trovare la felicità, ma soprattutto di chi comincerà a pensare che il matrimonio sia un istituto basato sulle emozioni o le preferenze sessuali, perdendo il senso dell’impegno permanente, della fedeltà e della responsabilità, vero scopo del matrimonio a garanzia della continuità delle generazioni. Continua a leggere “Vegliamo nella vita, in piedi nelle città, a Roma per il Family Day”