Cirinnà vs. Cicerone

cicerone vs cirinna

 

Vi è certo una vera legge, la retta ragione conforme a natura, diffusa tra tutti, costante, eterna, che col suo comando invita al dovere, e col suo divieto distoglie dalla frode […] A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché né annullarla in blocco, e non possiamo esserne esonerati né dal senato né dal popolo […];

essa non sarà  diversa da Roma ad Atene o dall’oggi al domani, ma come unica, eterna, immutabile legge governerà tutti i popoli ed in ogni tempo, ed un solo dio sarà comune guida e capo di tutti: quegli cioè che ritrovò, elaborò e sanzionò questa legge; e chi non gli  obbedirà, fuggirà se stesso e, per aver rinnegato la natura umana, sconterà le più gravi pene, anche se sarà riuscito a sfuggire a quegli altri che solitamente sono considerati supplizi»

Marco Tullio Cicerone  (De re publica)

 

36 pensieri su “Cirinnà vs. Cicerone

  1. …non importa qui ricordare che a Roma già esistevano il divorzio, la schiavitù eccetra. eccetra.
    Era anche essa, la schiavitù, per legge divina?
    E perché ora non lo è più (teoricamente)?

    1. Alex

      Bisogna ricordare che Cicerone era a favore di una schiavitù moderata e fu uno dei soggetti che prima del cristianesimo aiutarono la situazione degli schiavi, bisogna ricordare che era contrario al divorzio e che lui stesso dice che la famiglia è il nucleo della società (ovviamente uomo donna, per lui era ovvio) bisogna ricordare che la schiavitù non implica nulla di antropologico, non è qualcosa di naturale è un costrutto sociale, che un bambino nasca da un uomo ed una donna è così dall’inizio dei tempi. Bisogna infine constatare che se per screditare un affermazione di tale autorità si arriva a dire che a Roma c’era la schiavitù si è proprio ridotti alla canna del gas…

        1. Cicerone non sta dicendo che tutto ed ogni l’ordinamento vigente a Roma in un particolare momento storico (per esempio, mentre scrive) sia eternamente valido. Dice “vi è”, e fa i casi positivo e negativo del dovere e della frode.
          Inoltre dice tangenzialmente che ci sono, ovviamente, ordinamenti sbagliati o riformabili: quelli “esonerati […] dal senato [e] dal popolo”.

    2. PaulBratter

      La schiavitù c’è anche oggi, però ai tempi di Cicerone gli schiavi li chiamavano schiavi non “donatrici”

  2. 61angeloextralarge

    La Cirinnà, come me, fa colazione al bar con Cicerone, tutte le mattine. 😉

    Alvise: se è per questo… nell’antica Roma come nell’antica Grecia esisteva anche l’omosessualità… tra i ricchi ovviamente… i “purett” la subivano.

  3. Pierre

    Oggi non è facile parlare di diritto naturale, anche se è l’urgenza di questo tempo ritornare ai classici, come capirono autori fra i più disparati, da Leo Strauss ad Orestes Brownson. Oggi si pensa che la Costituzione abbia preso il posto del diritto naturale ma è una chiara riduzione. Certo è che “lo stato liberale secolarizzato si fonda su presupposti che esso stesso non è in grado di garantire” come diceva Böckenförde. Dobbiamo uscire dal nichilismo, anche quello giuridico. Andatevi a rivedere il dialogo Habermas-Ratzinger.

  4. Pierre

    Sia ben chiaro comunque che in questo caso il ddl Cirinnà cozza già con la Costituzione, perché estende ad un’altra cosa (due uomini, due donne, poi chissà, col gender e transgender) i diritti che la Costituzione riconosce solo in capo alla famiglia-società naturale (art.29).

  5. Fantastica risposta di padre Maurizio Botta all’intervista di Gigi De Palo su Avvenire:

    “Gigi De Palo risponde oggi al giornalista di Avvenire dicendo: “È giusto che una coppia dello stesso sesso possa avere stessi diritti sociali: alloggio, pensione di reversibilità, mutua.”
    No, Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle associazioni famigliari, non è giusto! Lo stesso riconoscimento della coppia omosessuale come soggetto di diritto è assolutamente contro la Nota dell’allora Cardinal Ratzinger prefetto della Dottrina della Fede quando disse ” …devono essere salvaguardate la tutela e la promozione della famiglia, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale. ”
    Nell’ultimo discorso alla Rota Papa Francesco non ha solo detto che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione.”
    Ha anche subito dopo aggiunto che ” quando la Chiesa, tramite il vostro servizio, si propone di dichiarare la verità sul matrimonio nel caso concreto, per il bene dei fedeli, al tempo stesso tiene sempre presente che quanti, per libera scelta o per infelici circostanze della vita,[2] vivono in uno stato oggettivo di errore, continuano ad essere oggetto dell’amore misericordioso di Cristo e perciò della Chiesa stessa.”
    Ovvero le persone che vivono queste forme di unione sono in una situazione di errore oggettivo e verso di esse occorre comunque avere misericordia.
    Se è cambiato il Magistero ce lo dica qualcuno. Ma ce lo dica lealmente non con interviste e mezze frasi.
    Qui sotto il link con il testo completo dal sito ufficiale del Vaticano. Finchè non diranno che è sbagliato e lo rimuoveranno a sbagliare è solo De Palo.”

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html

    Qui l’intervista di De Palo
    http://mobile.avvenire.it/Politica/Pagine/Al-Circo-Massimo-per-unire-il-Paese-.aspx?path=Pagine%2F

  6. Giusi

    Io non so se qualcuno di voi ha l’amicizia facebook con Galeazzi il vaticanista della Stampa. Non si può credere quello che scrive sul Family Day e quello che scrivono i suoi sodali! Ospita pure quelli del Lembo che suggeriscono di bannare gli indesiderati cioè me e altri. Quello che mi sconcerta non è tanto la Cirinnà ma tutti quelli che dovrebbero essere cattolici e remano contro (alcuni vescovi compresi tipo Bassetti e Mogavero postati dal Galeazzi a sostegno delle sue tesi)

    1. E’ in atto però un tentativo spregiudicato: quello di mons. Galantino che, oltre ad ‘Avvenire’ degli ultimi giorni, utilizza Gianluigi De Palo, neo-presidente del Forum delle Famiglie e fino a poco fa contrario al ‘Family Day’, per ‘commissariare’ mediaticamente il Comitato promotore, annacquando la manifestazione.

      http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/561-family-day-popolo-vuole-piazza-di-lotta-non-talk-show-sbadiglioso.html

        1. Pierre

          Papa Bergoglio lo ha talmente sabotato che ci ha dato l’assist alla Rota romana uscendo su tutti i media…

            1. Pierre

              Mi spieghi la differenza tra le unioni civili (disegno di legge Cirinnà) e matrimonio? A me sfugge.

              E comunque questo è il Papa:

              http://it.radiovaticana.va/news/2014/11/17/papa_bambini_hanno_diritto_a_famiglia_con_padre_e_madre/1111365

              http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/14/papa_differenza_uomo_donna_fa_crescere_figli/1151493

              http://www.avvenire.it/Papa_Francesco/Udienze/Pagine/udienza-del-16-settembre-2015.aspx

              Bisogna parlare di diritti individuali (=usufruibili da tutti), come ha detto il card.Scola, la famiglia e i diritti della famiglia vanno difesi, come ha detto Maroni: difendiamo la Costituzione e combattiamo la schiavitù dell’utero in affitto all’estero.

  7. Fabrizio Giudici

    Se può servire a smuovere all’ultimo momento qualche dubbioso che ancora valuta le posizioni dialoghiste galantinian-carroniste, riporto due citazioni. La prima di Don Giussani:

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    Loro obiettano: “Ma la fede non guarda il potere… così se siamo perseguitati è meglio!” Come “Se siamo perseguitati è meglio?” È una frase da intellettuali! Perché nella persecuzione chi ci lascia le penne sono i più deboli, i più poveri! Nelle catacombe, se Dio ci manda, noi invocheremo lo Spirito, ma andarci senza cercare di difendersi, è cretino!
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    E siccome l’idea di non scendere nell’agone politico, ma limitarsi ad evangelizzare in altri contesti, magari accettando di ritirarsi in qualche ridotta, è stata etichettata come “opzione Benedetto”, la seconda citazione è del card. Ruini:

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    Benedetto di Norcia si è ritirato dal mondo non perché disperasse di convertirlo, ma perché cercava soltanto Dio e riteneva di poterlo trovare nel modo migliore nella vita monastica. La sua è stata un’intuizione, o meglio, una vocazione estremamente feconda e determinante per la storia della nostra civiltà. Non si tratta di fare le “guerre culturali”, ma di esprimere la concezione cristiana dell’uomo, con le parole ma anche con la prassi di vita e con comportamenti concreti, tenendo sempre uniti la verità e l’amore al prossimo. Come non dobbiamo aggredire nessuno, così non dobbiamo assolutamente rinunciare a dire chiaramente la verità e a testimoniarla con la vita.
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    Esattamente: all’epoca Benedetto non disperava perché non ce n’era motivo: dopo la caduta dell’impero in realtà non c’erano forze anti-cristiane che cercavano di sopraffarci. C’era semplicemente il caos e l’anarchia dovuti alla progressiva dissoluzione del potere temporale. I barbari pagani arrivavano e spadroneggiavano, ma venivano convertiti.

    Oggi non è così: il potere temporale è ben organizzato, aggressivo e vuole eliminarci. Ritiriamoci in una ridotta e verrà a cercarci anche lì. Rileggete l’episodio biblico di Sodoma e Gomorra, eccellentemente rappresentato nel film “La Bibbia” di “John Huston”, e ricorderete che a Lot non è bastato rimanersene ritirato in casa: non paghi di aver preso le piazze, quelli volevano violare anche ogni abitazione privata. Il gender nelle scuole e la generale campagna di rieducazione è la riproposizione moderna del concetto. A Sodoma e Gomorra riuscirono nell’intento, tanto che Lot dovette andarsene. Come diceva Don Giussani: lasciare che si arrivi a quel punto è cretino!

    1. Pierre

      Bravo Fabrizio, qualcuno vuole già rinchiudersi nelle catacombe, per sbucare fuori solo quando serve la pagnotta…

    2. Attenzione Fabrizio, Lot non dovette andarsene perché i violenti e sodomiti riuscirono nel loro intento (quale intento?), ma come ben sai, Dio stesso attraverso le figure dei tre Angeli, preservarono Lot e la sua famiglia dal castigo divino, laddove neppure la presenza di Lot come segno di contraddizione, servì a far rinsavire i malvagi.

      Insomma le questione è un po’ diversa…

      Come poi essere “segno di contraddizione”? Certissimamente anche scendendo in piazza, ma sostanzialmente come Dio chiama ognuno di noi ad essere.

      Sconvolgente poi questo passaggio nel racconto biblico:

      “Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, disse: «No, fratelli miei, non fate del male! Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all’ombra del mio tetto».”

      Sconvolgente per più di un motivo, ma non mi metto qui a farvi un’ “omelia” 😉

      1. Fabrizio Giudici

        “Attenzione Fabrizio, Lot non dovette andarsene perché i violenti e sodomiti riuscirono nel loro intento (quale intento?), ma come ben sai,”

        Si Bariom, ti ringrazio molto per l’importante correzione: ho pensato una cosa e ne ho scritta un’altra. Riscrivo: i violenti e i sodomiti portarono la situazione ad un livello di corruzione insostenibile e i giusti rintanati in casa secondo una specie di “opzione Benedetto” dei tempi non riuscirono ad evitarlo. Tanto che, alla fine, in città non c’era neanche quella manciata di giusti che avrebbe potuto evitare la fine. Vediamo di non arrivare a quel punto.

  8. Alex:

    …volevo solo dire che Cicerone quello che dice Cicerone sul diritto naturale, non vale più per noi moderni.
    il diritto naturale è (più volte) cambiato. In meglio e/o in peggio. il che vuole dire che non esiste un diritto naturale.

    Un esempio classico è quello della Rupe Tarpea a Sparta, o della codificazione giuridica della schiavitù in Grecia e a Roma. Che gli schiavi (sotto altri nomi) esistano anche oggi non dimostra nulla, sommai ancora dimostra che non esiste un diritto naturale assoluto.

  9. Silvia

    Ma..usare misericordia non vul dire lasciare e far soccombere le persone nell’errore , ma aiutarle ” ad uscirne fuori, fornendo loro ogni tipo di dialogo ed aiuto concreto per comprendere….che, quello che deve essere vissuta è la “Legge di Dio, quindi sforzarsi con coraggio, non rimanere lontani da ciò che Gesù stesso, più che Cicerone, ci ha lasciato detto :” Io sono la Via la Verità e la Via,.. chi non è con Me e’ contro di Me,..e chi è contro di Me ..disperde “. Cosa disperde ? = la sua salvezza eterna, la salvezza dell’anima : è questo che si deve sempre tener presente .Tutto passa, ma Dio solo resta, LUI e a sua Parola sono eterni. Una settimana fa,..ho incontrato al Sanutario delle Grotta delle 3 Fontane ,..due “fratelli in Cristo “, due omosessuali,..che pregavano, la “lei” stava molto male..si vedeva, abbiamo parla-to con tanta dolcezza e comprensione: loro cercavano DIO,.e sono andati a trovarlo dalla sua Mamma, ma avevano compreso che in loro vivevano diverse cose ed idee sbagliate che li avevano allontanati dalla Verità. .

  10. Silvia

    Non esiste un diritto naturale ? Lei- filosifiazzero- ha il diritto dei esistere..ora che è nato ,..o no ? Ritengo di SI. Ci deve essere stato senza dubbio un motivo valido per la sua nascita: l’amore tra i suoi genitori= questo amore è stato un diritto naturale, AMARE, e lei è la conseguenza dei questo diritto. Mi dimostri il contrario. SM.

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