Io non cambio canale: non sarà Elton John a farmi cambiare idea sulla famiglia

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di Francesca Nardini

In questi giorni su whatsapp gira un messaggio in cui si invita a spegnere il televisore durante l’esibizione di Elton John stasera, all’apertura del Festival di Sanremo 2016. La motivazione addotta è semplice: le sue scelte personali vanno in senso opposto rispetto a quanto ribadito con il FamilyDay dalla piazza del Circo Massimo, pertanto meglio boicottarlo e schiacciare il pulsantino rosso del telecomando. Si dà per scontato (e forse ci si azzecca pure) che sfrutterà l’occasione per farsi portavoce della battaglia #adozionigay un po’ come fece Antonacci durante lo show di Panariello sotto Natale.

Ora, ammesso e non concesso che Elton John farà un comizio dopo averci cantato qualcosa, la mia domanda è: ma perché devo spegnere la televisione? Cosa ci può essere di così inascoltabile ed offensivo nelle parole di un riccone con orientamenti personali rispettabili tanto quanto i miei che, tra l’altro, canta pure benissimo?

Secondo me, il popolo del #FamilyDay o una parte significativa di esso sta perdendo punti di fronte al mondo proprio per questo atteggiamento da bacchettoni. Siccome non sei d’accordo con me, e siccome la posta in gioco è alta, ti tolgo l’audio. Eppure è strano: è lo stesso comportamento che poi essi denunciano nei confronti dei sostenitori Lgbt, i dittatori del pensiero, i “taglia lingue”, quelli così tolleranti al punto da non tollerare chi non li tollera.

Io stasera me lo ascolto Elton John. Uno, canta benissimo. Due, non può smuovermi di un millimetro dalle mie convinzioni una persona che si appella ai nostri sindaci chiamandoli villani o che ci appioppa la nomea di retrogradi perché diciamo ancora “mamma” e “papà” e soprattutto, soprattutto, che bisticcia con due italiani geniali come Dolce & Gabbana perché si sono permessi di dire la loro in un mondo moderno, libero, come si dice che sia. Anzi, alzerò il volume: ho proprio voglia di vedere fino dove si spingerà e se non rilascerà dichiarazioni quasi quasi ci resterò male… Se ne parla da giorni di queste possibili dichiarazioni blasfeme, meno male perché iniziavo ad annoiarmi prima dell’inizio del Festival.

Non so se ascolterò invece Carlo Conti al termine. Ricordo di non aver digerito il batti cinque Antonacci-Panariello, quindi probabilmente è subito dopo Elton John che farò zapping per risparmiarmi il triste epilogo di un “eh, c’hai proprio ragione” o qualunque parafrasi di questo concetto: mi offende quando un conduttore non è super partes, quando decide  comodamente di assecondare i suoi ospiti per non essere tacciato di omofobia. Perché è a questo che siamo arrivati. Carlo, scusami, l’anno scorso avevi invitato una famiglia con 10 figli e inaspettatamente il padre aveva detto che con Cristo tutto è possibile. Quest’anno Elton dirà (ammesso e non concesso che parli) che basta ci sia l’amore tutto è possibile. L’anno prossimo mi aspetto Mary Poppins che mi ricorda che con un poco di zucchero tutto è possibile. E il dubbio atroce che mi assale è: siamo talmente narcotizzati da avere bisogno di rassicurazioni di questo tipo? Deve essere tutto possibile?

Un prete geniale una volta disse: ciò che rassicura destabilizza, ciò che destabilizza rassicura. La vita inizia da un sì ma cento, mille volte riparte da un no.

Qui non si tratta di difendere la famiglia, no. La famiglia è una realtà talmente potente, palese, accecante che non ha bisogno di un Day apposito. Qui si tratta di diventare bravi, esperti, nel non tremare di fronte agli attacchi, nel non innamorarsi di “tutto è possibile” (magari con Cristo lo è, ma non è il punto) e guardare gli altri con umiltà, al limite con ironia. E senza cambiare canale, specie se cantano da dio come Elton John.

123 pensieri su “Io non cambio canale: non sarà Elton John a farmi cambiare idea sulla famiglia

  1. marco tezza iol

    Il problema e che, cantando da dio, pensa di essere Dio ! Cordiali saluti Marco Tezza

  2. Johnny

    Ecco, io non avevo capito … Per spegnere la tv quando canta Elton John dovrei prima accenderla! Ah, dimenticavo, non ce l’ho!

  3. riccardo ciani

    opinione assolutamente interessante e piene di spunti condivisibili.
    Peraltro io personalmente non guardo più Sanremo da moltissimi anni, quindi …

    P.S. per mia curiosità (e scusate l’ignoranza): l’autrice dell’articolo chi è?

  4. Alberto Pinamonti

    Io non lo guarderò per il semplice fatto che non accetto che la televisione di stato mi voglia imporre il suo politically correct, tra l’altro a mie spese e senza la possibilità di poter controbattere. A questo mi ribellò come pure al fatto che il cantante in questione si è comprato un essere umano mediante l’abominevole pratica dell’utero in affitto.

    1. Barbara

      Concordo pienamente con te…..
      Non guardo Sanremo….come d altronde non lo guardo mai…..
      1….perché è una cagata
      2….perché non accetto mi venga imposto un ospite del genere…..stranamente il giorno prima del voto al ddl …..dalla TV di stato che mi ESTORTO pure il canone in bolletta….
      3 ….perché per par condito avremo altra ospite del calibro di Nicole Botox Kidman…..altra diva avvezza all utilizzo Dell altrui utero….
      4 perché non si possono vedere le quattro vecchiarde impellicciate in prima fila che dall alto della loro età si vede che non accettano certi abomini nel profondo del loro cuore perché sono state mamme e nonne e credono nell importanza della famiglia….ma applaudono e concordano ….spesso facendosi violenza…. con ogni cazzata venga loro vomitato dal palco…..
      4….perché anche tu Carletto…..ti sei inchinato. ….inginocchiato…..davanti ai poteri…….

      1. Barbara

        Ps….
        Dai però chi l ha guardato dica cosa è successo….. magari sbaglio su tutta la linea…..

        1. Così sappiamo chi boicottare perché l’ha guardato… 😛 😀

          Dai, era una battuta!

          Cmq cara Pausini, si “siamo tuti simili”, ma NON siamo tutti uguali!

  5. Continuiamo a testimoniare la bellezza della famiglia, questo è il nostro compito.
    Elton John canta benissimo, come Antonacci o la Pausini del resto, ad esempio, solo che potrebbero evitare, insieme ai conduttori, di influenzare il pubblico. La Rai, come ha scritto giustamente Gandolfini dovrebbe garantire la par condicio. Per quanto riguarda Sanremo, non lo vedo più da anni, come la tv in genere, quindi anche quest’anno posso farne a meno

  6. Francesco

    Essendoci un dibattito parlamentare in corso, sono sicuro che Elton John non approfittera’ di questa occasione per prendere posizione limitandosi a cantare. Conti sara’ stato avvertito dai funzionari Rai preposti di non prestarsi a operazioni propagandistiche trattandosi di Tv pubblica. Non ci saranno comizi.

  7. Giusi

    Io non lo guardo perché lo trovo di una noia mortale tanto se succede qualcosa degna di rilievo c’è internet.

  8. Fabrizio Giudici

    Questo post evidenzia due grossi limiti del cattolicesimo contemporaneo.

    1. Non sapere immedesimarsi nell’ingenuità altrui. Non ho problemi a capire che chi ha le idee ben salde non si farà convincere da un cantante. Ma molte altre persone sì. Quello che si sta facendo è appoggiare un meccanismo che si basa sulla popolarità e sui dati dell’audience. Escludo da questo ragionamento chi vorrà seguire il programma per essere informato, ma evidentemente alla nostra comunità basta una piccola quantità di persone che poi rendano conto.

    2. Avere perso ogni senso estetico. Mi è stato segnalato un commento da un altro forum tipo “E. John è un genio tale che gli si perdona tutto.”. Sant’Iddio… D’altronde, per millenni la fonte delle vette di bellezza di tutte le forme d’arte è stata la Chiesa; poi ha mandato tutto in vacca e queste sono le conseguenze.

    1. “…poi ha mandato tutto in vacca” o semplicemente l’arte (o la pseudo tale) e divenuta anch’essa “segno dei tempi”?

      1. Fabrizio Giudici

        “e divenuta anch’essa “segno dei tempi”?”

        Per il mondo è come dici: rinnegato Dio, rinnegata la fonte di ogni bellezza; e l’uomo, credendosi autosufficiente, non può che partorire aborti. Ma la Chiesa che aveva (e fortunatamente ha) un tesoro enorme in tutte le arti doveva continuare a proporlo. Siccome non tutti vanno nei musei, il tesoro poteva essere dispensato nel modo più diretto ed accessibile, durante la liturgia. Invece, “apertura al mondo”! E le canzonette in chiesa. E le chiese moderne che sembrano scatole da scarpe. È in questo senso che “ha mandato tutto in vacca”.

        Quella qua sotto sarebbe una rappresentazione della Madonna; che quel genio del card. Scola ha entusiasticamente accolto in Duomo (e da quel momento il card. Scola è finito nella mia lista di quelli in stato di confusione mentale).

        http://www.artslife.com/wp-content/uploads/2014/10/madonnina-cragg.jpg

        1. Ah si si, ho capito cosa intendevi… e non posso che darti ragione 😐

          E’ che credo che l’artista fosse piuttosto avanti… ha rappresentato la Madre come “concetto antropologico” (o forse metafisico) 🙁

    2. grazia

      Prime perle da Sanremo:
      La Ferilli dice che fra poco canterà Elton John , finalmente così Giovanardi si metterà il cuore in pace. Alla fine che sarà mai dice a Carlo Conti, è solo un uomo sposato con prole, proprio come te!

        1. grazia

          Richiesta di “standing ovation” per sir EJ prima dell’esibizione. Esibizione in corso ,a mio avviso mediocre.

          1. grazia

            Conti gli chiede come si fa a restare in sintonia col pubblico, a non deluderlo mai. Se ti guardi indietro come ti vedi ora?

            ELTON J. : oggi mi diverto molto, non avrei mai pensato di diventare papà… Mò sta cantando Sorry seems to be the hardest word. Giusto dillo ai tuoi figli per avergli tolto la mamma!

            1. grazia

              Qui finisco
              “……dobbiamo avere un approccio cristiano verso il mondo….” .
              Impariamo eh! impariamo da lui.

  9. PaulBratter

    non concordo neanche sul fatto che Elton John sia un grande artista, semmai lo è stato, credo che l’ultima canzone decente risalga al 1978.

    1. 61angeloextralarge

      Paul: smack! 😀
      Sanremo? Da circa 30 anni non lo guardo più anche perché poi toccherà rivederlo in tutte le salse… mi bastano quelle.
      Poi ultimamente ho un debole per San Remo quello con l’aureola.
      A parte questo, personalmente non ascolto da tanto Elton Jhon. Fa parte del mio vissuto. Ha accompagnato la mia prima giovinezza fino a quella tarda ma poi le nostre strade si sono divise perché, concordando con Paul non ho più sentito cose sue nuove che mi abbiano entusiasmato. Altri di quei tempi, al contrario, qualcosa hanno fatto.
      Inoltre: se il segnale che si vuol dare boicottando solo Elton Jhon è quello di far vedere quanti sono quelli che non condividono la sua idea di famiglia… mi sembra un segnale insufficiente. Che sia su una rete pubblica mi infastidisce, questo sì, come altre trasmissioni molto di parte.
      Se poi vogliamo fare le pulci… mi pare che a Sanremo, come sempre, ci siano parecchie cose che andrebbero ripulite, a cominciare dal fatto che è un festival canoro e non altro come lo si è trasformato negli ultimi 10 anni.

    2. Giusi

      Persino quella per Diana l’ha riciclata da se stesso: l’aveva infatti scritta anni prima per Marilyn Monroe. Ha cambiato il nome e l’ha girata a Diana: una cosa spontanea.

  10. giulia

    Eppure alle masse, per cambiare idea sono bastate qualche puntata di palese propaganda omosessualista, chi più chi meno, come Will & Grace, Sex and the city, E.R., Dawson Creek, Gre’s Anatomy, Ally MBeal, Ugly Betty, Glee, Buffy, Beautiful, Brothers & Sisters, Once upon a time, I Cesaroni, Un medico in famiglia, Paso Adelante, Pretty Lilttle liars,Private Practise, e della più recente Modern Family…
    Chi ne aggiunge altre?! l’elenco degli ultimi 10-15anni è infinito!!!

    1. @Giulia tutte quelle che hai citato, sono serie televisive che non sono servite a “far cambiare idea” (che chi l’aveva ben radicata credo poco abbia cambiato), lo scopo è piuttosto quello dell’imposizione di una mentalità e l’obiettivo era (ed è ancora) la de-formazione” delle menti giovani.

        1. Formare un’idea (nei giovani) non è la stessa cosa di “far cambiare idea”… ma non era una polemica la mia 😉

          1. giulia

            E invece io ne sento diversi di vecchi che hanno cambiato idea pur di non aver qualche contrasto con figli e nipoti soprattutto! gli stessi che solo pochi anni fa dicevano esattamente il contrario.
            Ma sia mai che li mollino soli all’ospizio o con qualche badante violenta, meglio vendersi l’anima e dirgli quello che i giovani vogliono sentirsi dire! Ce ne sono ce ne sono purtroppo, compresi gli abituè della D’Urso

            1. Ok, ma questa è un’altra cosa direi… mica hanno cambiato idea vedendo una soap.
              Cmq fa lo stesso. Ci sta tutto e il contrario di tutto, sono talmente tanti i casi della vita e i ragionamenti…

              1. Giusi

                Guarda Bariom io abitavo in un paesino del sud. Credimi ho visto con i miei occhi i guasti che ha fatto Beautiful. Quand’ero piccola la televisione era della serie: o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra. La gente, anche non acculturata (la maggior parte), si ritrovava a vedere i Fratelli Karamazov, i Demoni di Dostoevskij, il Teatro al venerdì, bei film il lunedì, e poi c’erano i varietà fatti bene, gli sceneggiati, i gialli curati con bravi attori. La televisione aveva una funzione educativa, trasmetteva cose di qualità. Poi sono cominciate le porcate, le trasmissioni spazzatura, le soap dove la protagonista si metteva prima con Ridge, poi con il padre di Ridge, poi col fratello di Ridge, poi col marito della figlia poi ho perso il conto. Tornando ogni tanto dal nord ho visto il mio paese trasformato: nel giro di pochi anni si sono persi tutti i valori. E ho capito che aveva ragione Padre Pio che era contrarissimo alla televisione: quando nelle case entrerà l’imperatrice (la televisione) uscirà la Regina (la Madonna).

                1. Mai pensato o sostenuto che la televisione sia “innocua”.
                  E da Beautiful a oggi è solo tragicamente peggiorata e al confronto quella sembra una soap per educande!

                2. cinzia

                  Anche guardare le soap ha aiutato fortemente persone “fragili” a cambiare atteggiamento. Io lo vedo in persone a me care e vicine, che purtroppo non hanno mai avuto una fede forte e che con una bassissima scolarizzazione hanno sempre letto poco ma hanno guardato tanta tv, soap comprese, e che ora mi guardano stralunati perché per loro “che male c’è se due uomini voglio farsi una famiglia” …. e tutto il resto!

  11. Aahahaaaah e noi che ci preoccupiamo di Elton John: pare che arisa abbia cantato con arcobaleni, noemi w i diritti lgbt e altro… praticamente il festival più schierato della storia!

  12. Anna

    Ho letto questo articolo solo ora. Ho visto dei pezzetti di festival mentre rivedevo una traduzione, alternando con il canale news e il programma di Rete 4 sulla strada dei miracoli. Confesso che quando hanno annunciato Elton John ho subito spontaneamente cambiato canale – ho comprato un disco suo quando avevo 15 anni ma è finita lì, non l’ho pìù seguito. Detto tra noi, neanche il marito di Elton John sembra troppo naturale!

  13. Fabrizio Giudici

    Segnalo la solita quinta colonna:

    http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/2/10/SANREMO-2016-Elton-John-ignora-gay-e-Family-day-Chi-vince-/677962/

    Il boicottaggio del Sussidiario io l’ho messo in pratica da parecchio. Solo oggi sono andato a vedere cosa avrebbero scritto e, come al solito, pensando male ci ho preso.

    Per quanto riguarda le cantanti che hanno fatto spottoni pro-Cirinnà: mi sembra ovvio che vadano messe nella stessa lista di boicottaggio di Ikea & co.

  14. Lovinski

    Un cantante-divo per me e` questo qui:

    https://www.youtube.com/watch?v=6EGy0OcURco

    Tra l`altro l`aria in questione e` anche contro il trans-specismo (prossima moda?).

    “Ma la gattina sta muta al discorso
    ché non capisce la lingua dell’orso.
    Egli alfin si spazientò,
    se la prese e la mangiò.
    E tornò nell’abituro
    con i piatti ed il tamburo.
    Viva l’orso-filosofo-amatore
    che divora l’amante per amore!”

  15. Giusi

    Ma che speranze abbiamo con questi cardinali? Che non sono emarginati anzi gli emarginati sono gli altri quelli cattolici! Ecco Pavonazzo Ravasi che twitta Noemi quella che più si è schierata con dichiarazioni ai giornali a favore dei diritti lgbt.

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xtp1/v/t1.0-9/12669468_1682550948680407_1541096282806926265_n.jpg?oh=2ab4112b11cab895e9369c7a2327a066&oe=572ED7BD

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/noemi-diritti-uguali-tutti-basta-attese-1222285.html

    Io ho un profondo senso di vomito che mi deriva non da chi sta dall’altra parte che da quelli te lo aspetti ma da tutti i finti servitori di Cristo!

      1. Giusi

        Si lo so: parlavo di speranze contingenti. Comunque qua non è questione di guardare o non guardare Sanremo tanto la sua audience la fa lo stesso. Il problema è che è vergognoso che il Festival della canzone italiana, una trasmissione che dovrebbe essere nazional popolare sia diventata un immenso spot per i diritti Lgbt. Tutti con le pezze colorate, Elton John….. Mi chiedo: ma se un cantante si presentasse con la maglietta della Manif cosa succederebbe? Apriti cielo! A parte che non lo farebbe mai perché decreterebbe la sua emarginazione. E non è una dittatura questa? E ci tocca pure pagare il canone che adesso va in bolletta. E ci chiamano pure abbonati. Abbonati un cavolo! L’abbonamento si può disdire! Cornuti e mazziati! Con la benedizione di Ravasi Presidente del Pontifico Consiglio della Cul…….tura! Ma che vada all’inferno! Astenersi buonisti che stamattina non è aria!

        1. Vada all’Infernmo mi pare eccessivo (sfido l’aria che tira…) 🙂

          Ma giusta l’osservazione sulla “maglietta manif”… ammesso e non concesso di trovarne uno che sia in linea di pensiero, tu dici: non la metterebbe perché, ecc, ecc. è una dittatura!

          In questo caso sarebbe solo e soltanto esser pusillanimi (come siamo in tanti) è pensare che la testimonianza qualcosa ci potrebbe farebbe mettere a rischio (che è vero), che ci rimetteremmo… in buona sostanza scegliere tra Dio e… quel che vi pare, e chi è causa del suo mal…

          Che poi non si sa più cosa inventarsi, perché anche solo indossare una croce, non significa più un bel nulla!!
          (sono stato abbastanza poco buonista? Si lo so, potrei fare di meglio…)

          1. “solo indossare una croce, non significa più un bel nulla!!” – esatto, Elton John aveva l’orecchino a forma di croce oltre alla fede in primo piano…

        2. Fabrizio Giudici

          “Mi chiedo: ma se un cantante si presentasse con la maglietta della Manif cosa succederebbe?”

          Traparentesi… mi confermate che Aldo, Giovanni e Giacomo erano ospiti? Giacomo Poletti è cattolico, ha scritto sui giornali ed è stato anche invitato da Scola in varie circostanze… com’è che non si è sentito di dare una testimonianza?

          1. Direi vedi sopra… anche se poi bisogna essere concreti… non è facile “inventarsi una testimonianza”.
            Adesso poi non ri-puntiamo di nuovo il dito verso chi non ha fatto quello che secondo noi poteva esser fatto e che ci fossimo trovati noi, non so se avremmo fatto 😛

            1. Giusi

              Si rischia di non lavorare, di essere emarginati, boicottati. Si è visto con Barilla, Dolce e Gabbana, il povero Povia…..

              1. Già… potremmo tranquillamente dire che si deve arrivare alla “virtù eroica”, che non è da tutti… o Dio te la concede o non te la inventi.

          2. Probabilmente a Sanremo non c’è stata occasione (non ho visto quindi non so), ma in passato lo ha fatto: https://ovvioedevidente.wordpress.com/2015/10/20/viva-la-famiglia-non-ogm/
            Io l’ho incontrato di persona alla presentazione del suo romanzo e alla mia domanda di quanto sia importante la testimonianza soprattutto in questo periodo (era qualche giorno prima del 30 Gennaio) lui ha risposto che è importantissima e che ognuno può renderla con le proprie capacità: lui ad esempio con l’ausilio dell’ironia.
            Poi se cambierà idea anche lui o meno, come hanno fatto altri, non so… spero di no.

  16. Denise Cecilia S.

    D’accordo, ma non mi sembra proprio la stessa cosa zittire violentemente (e politicamente, fosse anche solo nelle intenzioni), e spegnere il televisore (che si tratti di Elton John o di una noiosa pubblicità).
    Nel primo caso è una prevaricazione, nel secondo una normale e libera scelta personale, e commerciale, che non danneggia nessuno: una preferenza è una preferenza e non si può contestare.

  17. Fabrizio Giudici

    “Vada all’Infernmo mi pare eccessivo”

    Si dice metaforicamente. Anche perché certi personaggi non hanno certo bisogno di incoraggiamenti, sono già ben avviati 😛

  18. Fabrizio Giudici

    non è facile “inventarsi una testimonianza”.

    Bastava esibire un simbolo chiaro.

    “Adesso poi non ri-puntiamo di nuovo il dito verso chi non ha fatto quello che secondo noi poteva esser fatto e che ci fossimo trovati noi, non so se avremmo fatto ”

    E no, qui non sono proprio d’accordo. Seguendo questo principio saremmo tutti Pietro nel cortile del Sinedrio. La chiamata alla testimonianza è fondamentale, non ci si può nascondere dietro la vigliaccheria degli altri. Dici che non saremmo stati capaci? Può essere, nel qual caso sarebbe stato giusto stigmatizzarci. Ricordiamoci che abbiamo l’esempio dei martiri.

    1. Giusi

      Forse il problema è più quello di trovare nel mondo dello spettacolo qualcuno che non sia omologato. E naturalmente sono tutti cattolici e soprattutto tutti estimatori di Papa Francesco! Ah quegli strali rabbiosi contro Ratzinger! Come mi mancano! Almeno mi facevano sentire in compagnia sulla Croce!

      1. Ammazza oh, poi dici agli altri che hanno gli incubi (su Socci ad esempio)…
        Tu Papa Francesco se non lo infili dappertutto non sei contenta!

        E naturalmente solo a motivo del tuo cuore addolorato (io direi meglio dentino avvelenato) 🙁

        1. Giusi

          Non lo infilo io, lo infilano gli altri. Ti ho risparmiato le lodi a Papa Francesco di Scalfarotto e Concia alla stampa estera per aver incensato la Bonino appena lette. Altra pugnalata! Lo vedi che hai torto?

            1. Vanni

              Dice la sorella:

              “Il fatto di crescere con due donne o con due uomini non rappresenta nessun problema. Nel medioevo molti bambini crescevano in Monastero solo con donne o solo con uomini e molti di essi sono diventati santi.”

              A Firenze direbbero che c’entra come il culo con le quarant’ore. Ma io non lo dico perché è volgare.

              1. questa cosa dei bambini nei monasteri mi fa tornare in mente Marcellino pane e vino. Infatti il più grande desiderio di Marcellino è quello di conoscere la mamma

              2. Giusi

                Riporto questo bel commento trovato in rete sulla suora illuminata:

                Laura Ritter Povera suora… Nonostante la doppia laurea, poche idee e ben confuse. Quando dice per esempio che certi bambini nel medioevo sono cresciuti in convento solo con uomini o donne e alcuni sono diventati santi… Appunto. Evidentemente quelli erano uomini o donne senza peoblemi di personalita’ o di identificazione con uno dei due sessi. Persone di alto profilo morale. Non certo coppie lesbo o gay che affittano uteri per comprare un bambino come se fosse merce. E scartarlo se nasce “difettoso”, come e’ successo in australia. Ricordo anche alla reverenda madre che l’amore diviene sacramento, cioe’ segno della presenza di Dio, solo il giorno delle nozze fra un uomo e una donna che esprimono la loro volonta’ di amarsi e onorarsi per tutta la vita davanti a un sacerdote. Seguendo il ragionamento della reverenda, invece, sarebbe sacramento qualsiasi amore. Anche la poligamia? Anche quelli che hanno rapporti con gli animali? E’ proprio vero che Dio nega la sapienza agli intelligenti e la concede agli umili e ai bambini. E che a volte i religiosi sono quelli che fanno soffrire maggiormente il Cuore di Dio. Posso solo augurarmi che la giornalista abbia travisato con malizia le risposte della suora, altrimenti c’e’ davvero da mettersi a piangere.

    2. Dai Fabrizio, per favore!

      Che ne sappiamo noi della testimonianza degli altri e di come Dio chiama ognuno a renderla?!

      Ecco qua che secondo noi (te) Giacomo – ma giusto perché lo hai citato – doveva esibire un simbolo…quale poi, ma chi l’ha detto?
      Poi magari ne backstage c’ha messo la faccia con Tizio o Caio.
      Tu giri per la strada con un cartello al collo o agiti la bandierina “abbasso l’arcobaleno” ad ogni incontro pubblico che hai?

      O è perché Giacomo (o chi per lui) è più “pubblico” di noi?
      Ma che dobbiamo “stigmatizzare”? Semmai stigmatizzaremo sue eventuale dichiarazioni “pro” se mai ne dovesse fare.
      Diciamo che ha perso lui un’occasione? Forse… non lo so.
      E di un po’ Pietro chi l’ha stigmatizzato?
      Mi pare qui si arrivi alla lista di proscrizione…

      Io poi NON ho detto che NON ne saremmo stati capaci, ho invitato a domandarselo… poi vuoi che te la dica tutta? Io non confido né su me, né sul mio supposto coraggio. La testimonianza la sento si come un “dovere” e una “necessità”, ma se il Signore non mi sostiene io non testimonio proprio un tubo!

      I Santi erano e sono tali e sono dotati di coraggio sino al martirio prorpio e solo in virtù della loro comunione con Cristo, comunione e relativa santità a cui tutti dobbiamo tendere, ma io non presumo della mia santità, nè del mio derivante coraggio…

      1. Thelonious

        Concordo con Bariom, attenzione a non fare troppo i duri e puri: è il principio di tutte le rivoluzioni, salvo poi restarne vittime. Ciascuno deve essere attento a dare testimonianza per come può nel luogo dov’è, e secondo anche le circostanze e il temperamento di ognuno, perché anche questo fa parte dell’umanità.
        Inoltre ciascuno di deve domandare a Cristo la forza di essere testimone ogni giorno, perché la nostra testimonianza non si basa sulla nostra forza, ma sulla grazia.

  19. Fabrizio Giudici

    “Poi magari ne backstage c’ha messo la faccia con Tizio o Caio.”

    E chissenefrega! Nel nostro backstage lo facciamo tutti. Un personaggio televisivo (e ora non voglio più riferirmi direttamente a Giacomo Poretti: qui parliamo in generale) ha una responsabilità pubblica. Basta con queste scuse. Adinolfi – che è un personaggio pubblico – si prende merda in faccia ogni giorno, nella vita “reale” e su Facebook. Costanza s’è beccata delle denunce pesanti per i suoi libri. Cosa sono, capri espiatori? Solo loro devono subire questa sorte? Cacchio! E perché ci riempiamo la bocca con “no al proselitismo, si evangelizza per imitazione” se poi siamo lì a cercar scuse ogni volta che c’è da imitare qualcosa?

    “Tu giri per la strada con un cartello al collo o agiti la bandierina “abbasso l’arcobaleno” ad ogni incontro pubblico che hai?”
    Praticamente sì: nel senso che, per esempio, le mie idee campeggiano sul mio blog personale (che su internet ha pochissimi accessi, e non me ne frega niente, perché non sono un personaggio pubblico; ma praticamente tutti quanti hanno a che fare direttamente con me, visto che lavoro in ambito informatico, lo guardano). Dopo pochi giorni che uno ha a che fare con me, se esiste una possibilità di scambi personali (come alla macchina del caffé), è quasi certo che si sia fatto una chiara idea su quello che penso. Qualche commessa me la sarò persa, in questo modo. Di un paio, che non giudicavo morali, sono sicuro: le ho lasciate cadere apposta. E sono un libero professionista senza certezze, non ho certo il conto corrente milionario di un VIP dei media che non si porrebbe certo il problema di campare, ma di rinunciare a qualcosa. Il mio marketing è affidato alla Provvidenza praticamente da quando ho iniziato a fare questo lavoro. E dimenticavo: in passato ho tenuto varie conferenze: cosa che mi procurava ricadute professionali e soddisfazione personale. Ispirato da qualche collega americano, ad un certo punto ho aggiunto sulla biografia da pubblicare “Fabrizio is a Roman Catholic”: dopotutto, se nelle biografie ci si aspetta di parlare degli hobby, ha senso metterci una cosa più importante. Me l’hanno censurato, in Belgio, per la solita politically correctness. Croce sopra quella conferenza. Non è stata una rinuncia da poco.
    Non mi piace parlare di me: mi dispiace averlo fatto da un lato, e me ne scuso con tutti; ma me l’hai chiesto, ti ho risposto. Probabilmente se mi puntassero un coltello alla gola mi cagherei sotto. Ma almeno per quanto riguarda le parole, proprio non me ne sto zitto! E ci metto la faccia.

    ” se il Signore non mi sostiene io non testimonio proprio un tubo!”

    Certo. Ma il Signore sostiene tutti quelli che vogliono farsi sostenere; e non chiede a nessuno più di quanto non possa sopportare: quindi siamo tutti alla pari.

    1. Bene… rendiamo Grazie a Dio per Tommaso Moro, per Costanza, per Adinolfi, per … per… per… (senza nessuna ironia, spero nessuno dubiti)

      E anche per te e quel che Dio ti da di fare… (e ringraziamo Dio se non sbagli un colpo)

      Dopodiché?

      Ludibrio per tutti quelli che non sono così “bravi”? Così coraggiosi? Così “tosti”?
      Che vai dicendo?

      Questa gara a chi fa di più, e meglio e più s’informa e più si batte, l’ho già vista, ma sai che c’è? Siamo tutti perdenti se non abbiamo lo Spirito di Cristo che è quello dell’Amore al nemico, sino a dare la tua stessa vita.

      Ci aggiorniamo a quel momento, va bene?

          1. Ci sgozzeranno eventualmente per il solo fatto di essere Cristiani…
            La vita poi la si dà anche non necessariamente tramite sgozzamento.

            Ma se il solo dichiararsi cattolico debba diventare motivo di messa all’indice perché quel giorno non hai detto così o cosà, beh meglio cambiare religione.

            “Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare.”

            “Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi (piuttosto) di non cadere.”

            Se uno ha seriamente incontrato Cristo e ne ha fatto esperienza, certamente non riuscirà a tacere.
            Peggio del tacere o aver timore (Pietro per primo lo ha avuto e quando in lui qualcosa è cambiato?) è essere di scandalo perché quella diviene contro-testimonianza e in in attimo TUTTE le nostre belle prese di posizione pubbliche e private non divengono altro che maggior conferma di quanto la nostra Fede fosse utopia se non ipocrisia.

          1. Giusi

            Stai nervoso? Non avevo capito. Come al solito la fai tragica! Non c’è nulla di male ad aspettarsi una retta testimonianza da un fratello in Cristo. Se no rinchiudiamoci in una grotta a testa e ognuno preghi per conto suo.

      1. Tu, Bariom, dici:
        “Siamo tutti perdenti se non abbiamo lo Spirito di Cristo che è quello dell’Amore al nemico, sino a dare la tua stessa vita.”
        Ma Gesù Cristo non dice una cosa diversa?
        Ossia che la vita, uno che ha il Suo Spirito: è chiamato a darla per il fratello? Visto che il “Comandamento nuovo” è quello di amarsi tra fratelli come Lui ha amato noi?

        Laddove, invece, nei confronti del nostro nemico: Egli ci ha chiamato ad amare persino loro.
        Ma non a “dare la vita” per loro.

        Laddove, ancora, nei confronti del nostro “prossimo” (che è colui che almeno una volta nella vita c’ha alzato da terra, quand’eravamo sanguinanti: senza che avesse alcun obbligo “istituzionale” di farlo): siamo chiamati ad amarlo come noi stessi. Ergo, anche e anzitutto ad amare noi stessi: che siamo il nostro “primo prossimo”. E l’amare come noi stessi colui che ci è stato “prossimo” ha anche come necessario e logico corollario quello del farci “prossimi” a nostra volta: ma, anche qui, è essenziale discernere, per evitar di pensare che l’invito a farci “prossimi” sia quello di aprire casa nostra a chiunque, ossia a lupi, cinghiali, cani e porci. Che sarebbe, in definitiva: un atto di disamore nei confronti di noi stessi. E quindi un disattendimento della Legge di Dio. No: non è questo che ci dice Gesù, quando ci invita a farci “prossimi”. Farci “prossimi” significa fare come il samaritano: e quindi comportarsi come lui quando “per caso” (e nella consapevolezza che “il caso non esiste”: ma che invece esiste la Volontà di Dio, che plasma la Storia collettiva e personale, in una continua danza/lotta con il libero esercizio della volontà umana) incrociamo la nostra strada con quella di un moribondo, abbattuto dalle traversie delle vita, che nessuno raccoglie da terra. E anche qui c’è appunto “l’avvertenza”: poiché Gesù non c’invita a “raccattare” tutti coloro che per terra si buttano volontariamente, per predare e depredare il Buon Cuore altrui.

        Laddove, infine, l’Amore primo che siamo chiamati a vivere e a donare: è quello verso Colui che ci ha amati per Primo. E quell’Amore, frutto e risposta al Suo stesso Amore: come sai, siamo chiamati a viverLo e donarLo in modo TOTALE. Perché al nostro Dio è “cosa certa” che: le “mezze misure”, i “compromessi”, i “maleminoristi”, i “piedi in due staffe”, i “servi di due padroni”, gli “operatori di aratro col collo all’indietro”, i “né carne né pesce”, i “giovani ricchi”, i “donatori di superfluo”, i “tiepidi”… proprio non Gli vadano a Genio. E possiamo forse darGli torto, per la Sua “pretesa” di “volerci TUTTI”? Lui che Si è dato TUTTO, per noi? Io non Gli do per niente torto, Bariom… anzi: son proprio d’accordo, anzi d’accordissimo con Lui. E tu?
        Sei d’accordo anche tu che Egli ami essere ri-amato con TUTTO il nostro cuore, TUTTA lla nostra Anima, TUTTA la nostra forza e TUTTA la nostra mente?

        E se fino ad oggi l’hai travisato in questo modo, il Vangelo, al punto da esserti convinto che Gesù ci chiama a dare la vita per i nostri nemici… che quindi sono anche Suoi nemici, se noi siamo Suoi e veri e vivi membri del Suo Corpo: allora sarebbe nient’altro che una conseguenza necessaria di tale travisamento il fatto che tu abbia ancora difficoltà a sentirLo “chiaro&forte”, lo Spirito di Cristo.

        A meno che tu non ritenga possibile, e lecito: essere “più misericordiosi di Dio”.
        Ma non penso che sia il tuo caso.

        Grazie per l’attenzione.

        Maranathà

    2. Bri

      @FabrizioGiudici
      “un personaggio televisivo … ha una responsabilità pubblica”
      Vero. Ma tale fatto non è riconosciuto dai personaggi televisi (o sportivi o comunque visibili)
      Anzi, negli anni, è un’idea che è sempre più stata rifiutata e sempre meno coltivata

      Lo sottolineo, perchè questo è un problema dai molti risvolti negativi

  20. Giusi

    Forte questo nuovo dizionario:

    Marco Fasulo
    DIZIONARIO DEI SINONIMI ARCOBALENO
    Festival di Sanremo = festival dei nastri arcobaleno
    Elton John = moglie (“sono venuto qui con mio marito”)
    Elton John = papà (persona che ha comprato due figli)
    Mamma = concetto antropologico
    Madre e padre = genitore 1 e genitore 2
    Grembo materno = utero in affitto
    Figlio = OGGETTO della riproduzione
    Figlio strappato dalla madre = figlio ‘donato’ per solidarietà
    Matrimonio = pacs = dico = unioni civili = formazioni sociali speciali
    Famiglia tradizionale = unione triste, adultera, violenta, pedofila
    ‘Famiglia’ arcobaleno = unione gaia, fedele, sicura, protettiva
    Rapporto unitivo e procreativo = comportamento cattolico-oscurantista
    Rapporto contro natura = amore vero e celestiale

    1. sweety

      ma l’anno scorso hanno invitato la famiglia neo-catecumenale….secondo me, è più tutta pubblicità per Sanremo che oramai data la qualità della musica e di tutto il teatrino è scaduto assai che un programma politico…navigano a vista seguendo le mode. Un anno i 14 figli, un anno il cantante gay, chissà l’anno prossimo.

  21. Leonardo

    Non condivido il post…dice un insieme di cose vere partendo da un assunto sbagliato: Che saremo sempre in grado di essere quello che siamo…liberi, capaci di discernere, capaci di testimoniare ed evangelizzare, immuni dalla tentazione, etc…
    Purtroppo non e’ così…ogni parola, ogni immagine, che ci piaccia o no, fa cultura anche dentro di noi…e se la tv, personaggi famosi, etc…sdoganano quotidianamente il male, lentamente ne saremo assuefatti, e dopo il combattimento sarà maggiore e più duro, e più doloroso…e se possiamo evitare o fare qualcosa per provare ad evitare tutto questo prima, perché non farlo ?
    Politica e media conoscono principalmente la legge del profitto guidato dai numeri…quindi perché non usare questo strumento per rallentare o fermare la corsa ? E’ evidente che questo non convertirà, forse, nessuno…ma lo scopo non e’ quello.
    Saluti

  22. Fabrizio Giudici

    “Probabilmente a Sanremo non c’è stata occasione (non ho visto quindi non so), ma in passato lo ha fatto:”

    L’avevo letto a suo tempo. Per questo mi aspettavo qualcosa nel momento più importante.

    “(e ringraziamo Dio se non sbagli un colpo)”

    Bariom, questa tienitela per te. Mi hai fatto una domanda personale, ho risposto sinceramente. Dovevo risponderti con una bugia? Se anziché fare la domanda personale fossi rimasto sull’argomento, non ti avrei dato quella risposta. Detto francamente: quando non hai argomenti, la butti sul personale. Se l’interlocutore è in difetto di risposta, pensi d’averlo zittito. Se invece ha la risposta, allora lo accusi di presunzione.

    Avrei potuto parlarti di pasticcieri, fotografi, impiegati statali americani che hanno già pagato multe e fatto galera; ostetriche e inferimere europee e italiane che hanno perso il posto. Di avvocati canadesi che, essendo cattolici, forse è meglio che non facciano gli avvocati; o di medici obiettori di coscienza che prima o poi potrebbero perdere il posto. E così via. Gente che campa e mantiene la famiglia con quel lavoro. Tutto perché, qualche tempo prima, chi poteva parlare non ha parlato, e non avrebbe rischiato di finire sul lastrico.

    A questo proposito leggo che Adinolfi ha fatto esplicitamente appello al Papa su La Croce… e vediamo che succede.
    http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2016/02/10/politica/ddl-cirinna-si-vota-dal-16-febbraio

    “E aggiungo, personalissimo, il mio appello a Papa Francesco affinché faccia udire la sua determinante voce a sostegno non dei cattolici impegnati in questa battaglia, ma dei bambini a cui sarebbe negato per sempre il diritto ad avere un papà e una mamma.”

    “Ludibrio per tutti quelli che non sono così “bravi”? Così coraggiosi? Così “tosti”? Che vai dicendo?”
    Certo non lo dico io che i tiepidi faranno una brutta fine: lo dice l’Apocalisse.

    @Bri “Lo sottolineo, perchè questo è un problema dai molti risvolti negativi”
    E hai ragione. Ma non sarà forse il caso di rinfacciarglielo? Si prendono li onori, gli toccano anche gli oneri.

    1. “Bariom, questa tienitela per te. Mi hai fatto una domanda personale, ho risposto sinceramente. ecc”

      Hai ragione ti chiedo scusa, mi erano scappati un po’ i cavalli 😐
      Scusa ancora…

      1. Fabrizio Giudici

        Scuse non accettate… perché non necessarie. 🙂

        “Si può litigare soltanto con i propri fratelli e con gli amici più stretti; gli altri sarebbero troppo diversi.” (A. Einstein)

      1. Fabrizio Giudici

        “Se volete apro le scommesse sull’appello al Papa………”

        Come dice la pubblicità: ti piace vincere facile?

        PS Il Papa ha annullato la visita a Genova al prossimo Congresso Eucaristico. Questo dopo aver annullato l’udienza a Bagnasco due settimane fa.

    2. @fabriziogiudici
      Parole che cercano cuori non van mai risparmiate
      Il rinfacciare è destinato a trovare muri di gomma
      Purtroppo

  23. Pierre

    Sappiamo bene quale sia la strategia che i media seguono con Francesco: presentare il papa come un profeta solitario, sconnesso dal corpo della Chiesa. Dopo il 30 gennaio siamo a un bivio: o ci istituzionalizziamo, e allora avremo qualche speranza di resistere al paradigma tecno-economico, oppure regrediremo a setta di scalmanati, e saremo spazzati via in un baleno dalla sua potenza di fuoco. La storia insegna che chiunque nella Chiesa si sia separato dal Papa è diventato un settario.

    È folle perciò correre dietro alla smania di commentare le news di una stampa che sappiamo benissimo essere al soldo di potentati che hanno tutto l’interesse a farci diventare una setta di sciroccati. È solo uno sfogo infantile e infecondo, un modo di scaricare lo stress che però “contagia” anche chi ci legge. Ci vuole più freddezza e lucidità. Inutile e anche controproducente indugiare troppo su parole, mezze parole, giudizi opinabili, sbocconcellamenti più o meno interpolati o decontestualizzati. La Chiesa non è un partito politico. Il laico cattolico che si impegna nella sfera pubblica si ispira certamente ai principi dell’insegnamento sociale della Chiesa, ma quando si tratta di realizzarli concretamente risponde alla coscienza, non alle autorità ecclesiastiche. Più il giudizio entra nel particolare, più si fa soggettivo e contingente, il Papa non fa eccezione. È possibilissimo in questo senso che un Papa sbagli.

    Benedetto XVI ammise sinceramente di aver sbagliato a Regensburg, credendo, da vecchio professore quale egli è, che il contesto accademico fosse prevalente. Non considerò a sufficienza che ogni parola del Papa ha in potenza una ricaduta sociale, culturale e politica. Per cui le opinioni personali di papa Francesco sugli ordini di grandezza della politica italiana a maggior ragione possono essere fallibilissime tanto nel merito quanto per l’opportunità. Non per questo bisogna lasciarsi andare all’isteria collettiva.

    La Chiesa, lo insegna la storia delle insorgenze popolari del XVII-XIX secolo, non appoggia movimenti non strutturati, non incoraggia lo spontaneismo disordinato, per quanto possano essere nobili e giuste le sue ragioni (e le reazioni viscerali, di “pancia”, sono il contrassegno di questo movimentismo allo stato nascente, disorganizzato e indisciplinato). E ad ogni conto, al massimo si è servita di partiti strutturati ma senza mai identificarsi con essi, tanto che li ha lasciati andare alla rovina senza troppe remore.

    Il rapporto tra Chiesa e politica è improntato a un duro realismo. Bando al romanticismo politico. Leviamoci dalla testa l’idea ingenua che il Papa si metta a capo del Family Day. Prendiamoci le nostre responsabilità di fronte a Dio e alla coscienza – che poi è la stessa cosa – e andiamo avanti consci che non sono i nostri sforzi e il nostro impegno ad essere decisivi sebbene questo non ci esima dall’impegnarci come meglio possiamo.

    ORIGINALE: http://www.lafedequotidiana.it/i-cattolici-non-si-separino-dal-papa-di-emiliano-fumaneri/

    Dedicato agli amici Giusi & co.

    1. Giusi

      Ancora? L’hai già messo in un altro post. Basta! Io ripeto condivido il commento di Fabrizio

      Fabrizio Giudici
      Mah. I giornali manipolano, eccome, ma è piuttosto ingenuo pensare di ridurre tutto alla manipolazione dei giornali. Che dire poi di Avvenire ed Osservatore Romano: manipolati anche quelli? E se così fosse, comunque, sarebbe lo stesso un segnale di gravi cose che non vanno.

      È giustissimo ammonire i cattolici a non separarsi dal papato. No papato, no Chiesa. Ma papato non vuol dire questo o quel Papa che, come dice Fumaneri, può sbagliare. I papi passano, il papato resta.

      Infine, nessuno chiede che “il Papa si metta a capo del Family Day.”. Gli si chiede che faccia il suo mestiere e dica cose cattoliche, senza doppiezze gesuitiche. Né più né meno che quello che hanno fatto i suoi predecessori.

    1. Giusi

      Si lo sappiamo che ogni tanto dice qualcosa di cattolico. Ti sei dimenticato la lettera privata che scrisse alle suore quand’era cardinale…..

  24. Giusi

    Adinolfi che non è “socciano” ha fatto un appello al Papa:

    “E aggiungo, personalissimo, il mio appello a Papa Francesco affinché faccia udire la sua determinante voce a sostegno non dei cattolici impegnati in questa battaglia, ma dei bambini a cui sarebbe negato per sempre il diritto ad avere un papà e una mamma.”

    Adesso deve parlare perché adesso serve! Non nominare grandi d’Italia una che ha fatto aborti con le sue mani e il fautore del golpe che ci ha regalato il governo Renzi nonchè colui che decretò la morte di Eluana!

    1. Pierre

      Adesso deve? Chi coartava la volontà dei Papi nella storia non era molto amico del cristianesimo Giusi. Giusto l’appello, ma il Papa lo fa il Papa non Giusi…

      1. Giusi

        Il Papa è un Padre. Io in questo momento mi sento figliastra. Se potessi andrei da lui e gli direi: Padre stanno approvando una legge che grida vendetta davanti a Dio, una tua parola avrebbe un grosso peso…. Dilla! Ma che vuoi coartare? Neanche se mi incatenassi davanti a Santa Marta mi riceverebbe, non rientro nel target……

        1. Ottima la premessa poi con il tuo “non rientro nel target…” ironia da due soldi che rivela il cuore, mandi tutto alle ortiche 🙁

          1. Giusi

            Bariom che ne sai? So di cosa parlo. Potrei parlarti di pacchi di raccomandate con ricevuta di ritorno (ma centinaia!) che non hanno mai ricevuto una risposta! Lasciamo perdere che è meglio. Piuttosto riflettiamo su questo articolo: se Bagnasco non fosse solo, se non avesse contro Galantino, se si pronunciasse l’Ubi Maior questo pupazzo che abbiamo come presidente del consiglio si permetterebbe di parlare così?

            http://www.ilgiornale.it/news/politica/unioni-civili-renzi-contro-i-vescovi-sul-voto-segreto-decide-1223564.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=Unioni+civili%2C+Renzi+contro+i+vescovi%3A+%22Sul+voto+segreto+decide+il+Parlamento%22+-+IlGiornale.it+cla&utm_campaign=Facebook+Interna

            1. Beh, è questo il problema?
              Dove sta scritto che abbiamo “diritto” ad una risposta?

              Cmq la frasettina del “target” non espone un o il problema, ma dà una (tua) tranciante motivazione. Punto.

              1. Giusi

                Si certo hai ragione. Invece i trans, le autrici di libri gender, i divorziati risposati a cui (poverini!) non danno la Comunione quelli sì. Appunto. Come ho detto e lo ripeto pure: non rientro nel target. E non sono sola…. per fortuna!

  25. Fabrizio Giudici

    Comunque, secondo un giornalista russo cattolico, intervistato da Tempi, a proposito della dichiarazione congiunta con Kirill:

    “Dall’altra verranno affrontati temi molto dibattuti adesso in Europa occidentale e non solo: i matrimoni gay, la teoria del gender, tutto ciò che riguarda la vita e l’antropologia. La dichiarazione, direi, sarà “anti-liberale”.

    Speriamo. Va detto che lo stesso giornalista dice che in Russia gli ortodossi sono “entusiasti” di Francesco. Ieri ho letto un articolo, non mi ricordo dove, di un frate (?) cattolico esperto di ortodossia che diceva che in Russia continuano a vedere con scetticismo il cattolicesimo. Mah?

    1. Caro Fabrizio, al di là delle posizioni ufficali o dei singoli, è molto difficile dire con certezza come altre confessioni “vedano” il Cattolicesimo (e si potrebbero invertire i soggetti), anche perché, come per la realta dell’Ebraismo, queste sono spesse variegate e molto più differenziate nel concreto di quanto non siano ad esempio, le differenze tra i “tradi” e i “pro” cattolici (differenze molto più percepite eventualmente ad intra che non ad extra).

      Conosco più di una realtà sia della Chiesa Ortodossa di Russia, come della Comunità Ebraica, dove le diciamo, “aperture” verso il mondo Cattolico, sono piuttosto concrete e tangibili…
      A queste è bene guardare, perché se dovessimo soffermarci su posizioni e fazioni “ultra-ortodosse” o meglio oltranziste, speranza non se ne vede.
      Dovrebbe essere chiaro come, anche in una visione escatologica, una sempre più piena Comunione (per gli Ebrei si tratterebbe poi propriamente di una conversione) non è solo auspicabile ma desiderabile.

      1. Fabrizio Giudici

        “Caro Fabrizio, al di là delle posizioni ufficali o dei singoli, …”

        Penso che tu abbia ragione. D’altronde mi metto nei panni degli altri e mi chiedo se sia possibile definire una posizione unitaria dei cattolici su certe questioni… E ovviamente la risposta è no. Però il mio punto è: che senso ha che esperti rilascino interviste piuttosto assertive, con prospettive differenti? Se almeno avessero premesso quello che hai scritto tu sopra…

        1. Gli “esperti” non possono fare a meno di rilasciare interviste e/o affermazioni assertive, oppure… che esperti sarebbero (o sembrerebbero)? 😀

    2. Fabrizio Giudici

      Dunque, diceva quel giornalista russo: ““Dall’altra verranno affrontati temi molto dibattuti adesso in Europa occidentale e non solo: i matrimoni gay, la teoria del gender, tutto ciò che riguarda la vita e l’antropologia. La dichiarazione, direi, sarà “anti-liberale”.”

      Wishful thinking? Mi pare che sul punto la montagna ha partorito un topolino. “Ci rammarichiamo che altre forme di
      convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione” è deboluccia: siamo al livello di un Galantino qualsiasi. Dall’incontro di un Papa e un Patriarca Ortodosso mi attendevo qualcosa di più incisivo. Comunque, penso che dobbiamo dare risalto a questo passaggio.

      http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2016/B0112-XX01.pdf

      “19. La famiglia è il centro naturale della vita umana e della società. Siamo preoccupati dalla
      crisi della famiglia in molti paesi. Ortodossi e cattolici condividono la stessa concezione della
      famiglia e sono chiamati a testimoniare che essa è un cammino di santità, che testimonia la fedeltà
      degli sposi nelle loro relazioni reciproche, la loro apertura alla procreazione e all’educazione dei
      figli, la solidarietà tra le generazioni e il rispetto per i più deboli.
      20. La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una
      donna. È l’amore che sigilla la loro unione ed insegna loro ad accogliersi reciprocamente come
      dono. Il matrimonio è una scuola di amore e di fedeltà. Ci rammarichiamo che altre forme di
      convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternità e di
      maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla
      tradizione biblica, viene estromesso dalla coscienza pubblica.”

      1. Giusi

        “Altre forme di convivenza sono abominio gli occhi di Dio”: questo vorrei sentire. Tuttavia se torna in Italia, ferma Galantino e dice che la Cirinnà è una legge da cancellare e che i cattolici che la votano commettono peccato mortale mi accontento. E non mi si dica che pretendo troppo! E’ giusto il minimo sindacale per un Papa!

  26. Francesca

    Non credo che nessun aderente al Family Day abbia spento il televisore per paura di farsi “influenzare” da Elton John e di cambiare idea sulle proprie convinzioni.
    Sarebbe totalmente RIDICOLO.

    Il solo motivo per cui si è spenta la TV è per far calare lo share di questo scadentissimo spettacolo PAGATO DI TASCA NOSTRA mentre l’Italia è al collasso, e usato per fare propaganda durante la discussione del Ddl Cirinnà.

    Io non sono contenta di pagare il canone per vedere questa roba.
    Lo penso, lo dico e spengo la TV.

    È questo un modo “bacchettone” di agire ?
    MA FATEMI IL FAVORE…SVEGLIATEVI dal letargo.

    Gli italiani non hanno nessuna paura. Sono STUFI di farsi prendere in giro.

    STUFI. Punto finale.

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