Profetica, coraggiosa, monumentale e sempre attuale: Humanae Vitae

di Costanza Miriano

Vedo oggi che i giornali si strappano i capelli per la drammatica denatalità italiana: ci stiamo allegramente e baldanzosamente estinguendo ed è abbastanza divertente leggere le ricette che vengono proposte per invertire la tendenza.

Peccato che quei giornali siano gli stessi che da decenni attaccano sistematicamente e ferocemente il luogo dove la vita nasce e può essere custodita fino all’indipendenza, la famiglia, e con quella attaccano una sessualità integrale (cioè non solo genitale) e fondata sulle relazioni profonde e vere, attaccano la responsabilità, l’identità sessuata come caratteristica ricevuta alla nascita e non autodeterminata (non decidi tu di che sesso sei), il maschile in generale, promuovendo una femminilità aggressiva e snaturata; gli stessi che si sforzano con ogni mezzo di convincere le donne a non farsi fregare dalla maternità, a rimandarla più possibile, a pretendere asili nido sempre e comunque, e possibilmente dal terzo mese (quando i neonati prendono solo il latte della mamma), salvo poi raccontare con toni melensi e struggenti l’impegno delle donne che non riescono ad avere figli perché ci pensano tardi, e peccato se nei tentativi vengono uccise tante vite, gli stessi giornali che blaterano di diritto all’aborto messo in pericolo, come se esistesse in Italia una sola donna che dal ’78 a oggi sia stata privata di questo “diritto”, per non contare le ragazzine che grazie a Speranza possono andare in farmacia dopo un rapporto sessuale a prendersi una bomba di veleno e uccidere il loro figlio senza la prescrizione richiesta invece per l’antibiotico, e senza che i genitori neppure sappiano che un loro nipotino sta morendo.

Questi media che si interrogano sulla denatalità fanno davvero ridere, perché sono loro che da decenni contribuiscono a costruire la cultura che ha prodotto questa desolazione.

E’ inutile proporre assegni e piccole misure, come cerottini da mettere su uno squarcio che ci sta dissanguando, e che ci porterà presto a morte certa. Il cambiamento che ci è chiesto è una conversione epocale dello sguardo. Una conversione innanzitutto alla realtà: siamo maschio o femmina, la sessualità ha alcune caratteristiche che non puoi cambiare (non puoi fare figli per tutta la vita, per esempio, ma solo per un periodo relativamente breve; se provi a manipolare la fertilità ti può andare bene, ma anche no; di sicuro non va bene a tutti quei bambini che vengono concepiti e non fatti nascere (uccisi o lasciati nei frigo).

La Chiesa la sua proposta coraggiosa l’ha fatta, nel ’68, e nonostante le voci contrarie anche da dentro continua a farla. Si tratta dell’enciclica Humane Vitae: profetica, coraggiosa, monumentale, nonostante le poche paginette. Parole vere e potentissime. Per vedere la ragionevolezza di Humanae Vitae non c’è bisogno di credere in Dio, perché tutto ciò che la Chiesa propone corrisponde alla verità profonda dell’uomo, che funziona così come la Chiesa annuncia, anche se lui non lo sa.

C’è un sacco di gente che ci ha scommesso la vita, su quella Parola della Chiesa, gente che si è fidata di Dio, e ha visto fiorire la sua vita, riempirsi di gioia la casa, moltiplicare le benedizioni. C’è anche chi non ha avuto il dono dei figli, o non così in abbondanza, ma quello che conta è avere un cuore e un corpo aperti e disponibili alla vita. È una grande rivoluzione, è un modo coraggioso e insieme responsabile di vivere, è una profezia per questo mondo stanco, depresso, disperato, sempre più alla ricerca di senso (in tutto il mondo occidentale il disagio psichico è alle stelle).

Il 19 e 20 maggio a Roma ci sarà un convegno, per ascoltare le storie di chi ha deciso di fidarsi di quella profezia della Chiesa, per rilanciare la certezza che la Chiesa non ci chiede mai niente che non sia per la nostra felicità piena, nessuno ci vuole fregare! Parleranno coppie di sposi, medici, filosofi, sacerdoti, giornalisti, teologi, proveranno a sussurrare al mondo (visto che tutti urlano) l’annuncio che questa bellezza è possibile! Il convegno è aperto a tutti, ci sarò anche io, e qualche amico (tra cui don Antonello Iapicca): parleranno uomini e donne di tutto il mondo (ho incontrato alcuni del convegno a un meraviglioso pranzo in cui ognuno parlava nella lingua dell’altro, è stato bellissimo, comunque “spaghetti alla carbonara” è international, uguale in tutte le lingue).

Iscrivetevi, portate amici, cugini, parenti, e magari tanto che venite a Roma ricordate che il sabato pomeriggio, dopo il convegno (che finisce all’ora di pranzo del sabato), c’è la manifestazione per la vita, è importante esserci!

QUI IL PROGRAMMA E LE ISCRIZIONI

29 pensieri su “Profetica, coraggiosa, monumentale e sempre attuale: Humanae Vitae

  1. Vale

    Ma come,messaggio introduttivo di zuppi, quello che alla festa del “domani” ha difeso la 194 (come racconta in più articoli la nuova bussolaquotidiana ) ?

    P.s.come si manda un contributo,eventualmente, visto che non posso venire?

    1. admin @CostanzaMBlog

      Sarà molto interessante ascoltare Zuppi, l’enciclica è Magistero e nessuno la può mettere in discussione! Intendi un contributo nel senso di testimonianza?

      1. Vale

        Danée.
        Mi pare che aprendo il link per iscrizioni,in fondo,si parlasse di costi molto elevati.
        ( tariffa di aiuto per chi vuole).

      2. Lucia Frigerio

        Anche a me il “pensiero” di Zuppi inquieta parecchio: cosa intende dire quando afferma che la Chiesa deve avere il coraggio di cambiare? È molto ben visto dal nostro papa, il quale continua a non pronunciarsi(ed il suo silenzio è veramente sconcertante, un po’ come quello che rimbombava con le sue NON risposte ai dubia sollevati da 4 quattro cardinali su Amoris Laetitia) sulle derive del sinodo tedesco. Anche io seguo spessissimo la Nuova Bussola Quotidiana, ed altri siti che hanno ancora una visione perfettamente cattolica(come la tua, Costanza) e non vengono risparmiate critiche e preoccupazioni sulla gerarchia ecclesiastica. Ben venga allora parlare di Humanae Vitae, e degli insegnamenti di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI: da loro mai nessun tradimento al Magistero, e sempre perfetta aderenza al messaggio evangelico, alla Verità, che è Cristo stesso. Grazie Costanza per il tuo parlare(ed agire) sempre in sintonia con questi giganti, appena sopracitati, nella Fede.

        1. Sara Sardelli

          Non si può proprio dire che questo Papa stia in silenzio su quello che accade in Germania , dove vivo da anni e vi assicuro che infatti neppure lui riscuote tutte queste simpatie,anzi . Eccome se il Papà interviene, dice e scrive, a volte col suo stile tranchant “non abbiamo bisogno di un’altra chiesa protestante!”, E sempre in modo molto chiaro,ma giustamente con la preoccupazione di una gradualità e di un tentativo di non rottura.Un po’ come un padre che non sbatte la porta in faccia al figlio ribelle,ma le prova tutte pur di tenerlo con sé. Ben sapendo che il figlio potrebbe sbatterla lui,la porta di casa,e sopportando anche le critiche del figlio bravo eubbidiente.Purtroppo giornali come la nbq,che io leggo quotidianamente perché hanno anche dei pregi,sono molto spesso più papisti del Papa e non partono da un tentativo di capire e da una stima e immedesimazione filiale,risultando così, anche quando proclamano cose vere, “perfettamente cattoliche”,davvero molesti e persino dannosi. Mi scuso,volevo soltanto fare un nota bene a questo commento che non c’entra direttamente con l’articolo e l’incontro in questione, entrambi pregevoli, ma sottolinea un problema di metodo importantissimo.

          1. Lucia Frigerio

            Carissima Sara, come spieghi che il vescovo belga di Anversa ha pubblicamente dichiarato che il papa li ha incoraggiati ad andare avanti per la loro strada, e loro già benedicono le coppie omosessuali? Se è una dichiarazione falsa, perché la Santa Sede non la smentisce? Visto l’importanza di una tale affermazione?

          2. Giovanna

            Ascoltiamo, siamo fedeli alla. Chiesa, alla voce dell’H V, alla. Parola di Gesù Cristo, senza incertezze e compromessi. La VERITÀ di DIO non accetta. LA MENZOGNA.

            1. Lucia

              Carissima Patrizia, il restare fedeli alla Chiesa intendi rimanere in Gesù Cristo e prestare ascolto e fede alla Sua Parola, nelle Sacre Scritture, giusto? Perché di confusione, creata ad arte dal Maligno, c’è n’è molta, e non fuori, ma dentro la Chiesa stessa, purtroppo. Il vostro parlare sia si’ si’, no no…

        2. Vittoria Alaibac

          Possibile che parlando di cose vitali si debba finire in questo tempo, a criticare il Papa e giudicarlo?Ma Dio ,forse pensate che stia dormerndo o capite tanto di più voi da dovergli suggerire , magari un papa di vostro gradimento?

        3. Al sinodo tedesco il Papa non risponde perché in autunno ci sarà il sinodo sulla sinodalità che darà risposte ed indicazioni a quello tedesco. La mia opinione è che si cercherà un compromesso in vecchio stile democristiano nel tentativo di accontentare tutti.

  2. Patrizia

    Una voce autorevole si fa strada in mezzo alle menzogne, Grazie per chi ha organizzato questo Convegno. Conosco l’Humanae Vitae, anche se mi ha procurato un po’ di persecuzione, Il Signore mi ha ricompensato con sei figli. Alleluia.

  3. Cristina Tosi

    Come si può affermare che “ tutto ciò che la Chiesa propone corrisponde alla verità profonda dell’uomo, che funziona così come la Chiesa annuncia, anche se lui non lo sa.” quando nei secoli la Chiesa ha tenuto nell’ignoranza, ha perseguitato e ucciso? Quando ancora oggi vive nei privilegi e nel potere temporale con lo Stato del Vaticano?

    1. Vale

      @tosi
      Ha dimenticato che i cristiani sono anche cannibali xchè mangiano corpo e bevono sangue.

  4. Brunella

    Ciao Costanza! Innanzi tutto: Gloria al Signore della Vita, il Risorto. E gloria a tutti gli uomini e donne che la onorano, dando credito alla sua Parola!
    Buona Pasqua a te e tutti voi.
    Questa lotta…perchè di lotta si tratta…alla sistematica eliminazione dell’ umanitá, prima di tutto dal DNA umano del pensiero e poi dal corpo di utero, è davvero durissima!
    Incredibile nella sua assurdità, visto che a questa alienazione si accompagna quella di prodursi i figli ” fai da te”!
    Da qui la prova, se dovesse servire, alla nostra alienazione in atto: da una parte rifiutiamo la vita nascente ( ci educano e aiutano a farlo!) e dall’ altra sviluppiamo la vita in provetta! Quale animale ci imiterebbe? A tutto ciò, grazie a Dio, resistono alcuni che continuano a credere e amare la vita, accogliendola in tutte le sue età e vicende! Resistenza silenziosa e operosa, che di certo avrá sempre l’ aiuto del vero Autore e Amante della Vita. Qui e ora e sempre!
    Saluti Brunella ( ci siamo finalmente conosciute alla Via Crucis al Palatino, qualche settimana fa!) Abbraccio

  5. Franco Vanzini

    Hai perfettamente ragione.
    Purtroppo oggi buon srnso e razionalità sono soffocati da ideologie e bugie

  6. Michelina

    Buongiorno sono Michelina Facchino prof. di religione in un Liceo Linguistico a Modena.
    È difficile oggi parlare di sacralità della vita a 360 gradi… io ci provo, anche se sempre più ascolto ragazze che non vogliono diventare mamme, che vogliono rincorrere carriere e il per sempre non esiste, vivono rapporti solo fatti di corpi senza affezione! Il vuoto è fuori di loro e lo respirano pienamente!
    Nonostante tutto…Ho però la speranza che qualche seme possa fiorire!
    Cordialmente

  7. Valeria Maria Monica

    Grazie Costanza, sempre lucide e platealmente vere le tue parole.
    Mi sale ancora la rabbia quando ripenso alla proposta del reddito di maternità, derisa con sufficienza e per la quale non si sarebbero ma trovati i soldi, quegli stessi soldi che, moltiplicati a valanga, poi si sono trovati a iosa per il reddito di cittadinanza, e per far diventare l’Italia
    terra di occupazione di stranieri che ignorano e disprezzano il nostro paese, e ne seppelliranno presto sotto una coltre di oblio quello che resta della sua civiltà e della sua cultura.
    Adesso che lo dice Elon Musk tutti a spalancare gli occhioni stupefatti: beh, se ne accorgono adesso di quello che la statistica prediceva da almeno dieci anni?
    Quanto al cardinale Zuppi, andrà al convegno, e dirà quello che gli estimatori dell’Humanae Vitae desiderano sentire dire, e poi uscirà dalla porta, e il giorno dopo dirà a un uditorio laico che la 194 è un baluardo intoccabile di civiltà.
    Vedi articolo su “Zuppi Zelig” di qualche giorno fa su la nuova bq a firma Andrea Zambrano.
    E in questo comportamento schizofrenico, Zuppi ricorda davvero tantissimo un altro personaggio, del quale del resto è acreditato come possibile successore.

  8. Lucia Frigerio

    E mi permetto di aggiungere: nel Catechismo della Chiesa Cattolica c’è un paragrafo che dice che prima della venuta di Cristo la Chiesa dovrà passare per una prova finale che scuotera’ la fede di molti credenti(art 7 del capitolo secondo, paragrafo 675). Collegandomi a Fatima, e a ciò che suor Lucia ha riferito, ossia che l’attacco più forte del Demonio sarà contro la famiglia, temo proprio che il gender, la benedizione delle coppie omosessuali, e quant’altro siano veramente le sfide più grandi che dovremo affrontare come membri della Chiesa(come citato da Benedetto XVI). Oltre che a testimoniare con tutte le nostre forze ciò che dice la Sacra Scrittura, credo che sia di estrema importanza prendere sul serio l’ultimo Messaggio di Medjugorje, nel quale Maria dice che questo sia per noi il tempo della preghiera. A mio avviso fondamentale sia per rimanere noi stessi saldi, nella bufera che si abbatterà, in ciò che Gesù ed i suoi amatissimi Apostoli hanno affermato, per rimanere perseveranti fino alla fine ed avere la salvezza eterna, sia affinché altri che sono nell’errore comprendano la gravità dei tempi e si convertano e credano al Vangelo.

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  11. exdemocristianononpentito

    c’è una cosa che mi stupisce e non mi spiego (e che forse nel convegno dovrebbe essere approfondita).
    In un primo momento pensavo che il calo delle nascite fosse dovuto, almeno in parte, ad una minore religiosità dei popoli, MA ho visto, su wikipedia, alla voce “demografia dell’ateismo”, che ci paesi dove l’ateismo e l’indifferentismo religioso sono più diffusi che in Italia, orbene, mi consta che alcuni di questi (Francia, Germania e, il più irreligioso di tutti, la Rep. Ceca), hanno un tasso di natalità più elevato del nostro! E non di poco!
    Risultano anche a voi questi dati? E se si, come si spiegano?

    1. Ago86

      L’ateismo è uno dei fattori, ma non l’unico. Sono rilevanti anche il tessuto sociale e i legami personali che si possono fare per essere sostenuti, il cuneo fiscale (in Italia è elevatissimo), i servizi offerti dal welfare e chissà quanti altri fattori (oltre a chiedersi quanti sono i figli di immigrati islamici e africani sul totale dei nati). Qui da noi siamo lasciati soli dallo Stato, i legami sociali sono al livello di “tutti contro tutti” come ha mostrato la recente esperienza della quarantena coatta. Il tutto sommato ad una pressione fiscale che ha distrutto la classe media…cosa ci aspettiamo? Ben presto però la situazione in Francia si allineerà a quella Italiana; lo descrive bene Houellebecq in una sua intervista: viviamo in un mondo dove tutto cambia, il mondo di mio figlio sarà completamente diverso dal mio, cosa potrei trasmettergli? Nemmeno il mestiere, visto che faccio l’impiegato. Perciò, si chiede Houellebecq, perché dovrei mettere su famiglia?

      1. Luigi

        Penso che il fattore economico sia piuttosto sopravvalutato.

        Per fare un esempio in Finlandia, dove i provvedimenti e i servizi statali sono alquanto più favorevoli, il tasso di fertilità è pari solo a 1,37. La stessa citatissima Francia si ferma all’1,83 (e sarei curioso di sapere a quale livello arrivano i Francesi “etnici”).

        Alla fine, in tutta Europa non mi risulta una sola nazione dove il tasso sia pari o superiore al “fatidico” 2,1.
        I giornali non si strappano i capelli, i giornali gongolano sotto i baffi per il successo ottenuto…

    2. Luigi

      Non so dire per Germania e Repubblica Ceca, ma per la Francia bisogna tenere conto del fatto che sia molto più “spaccata” dell’Italia; ovvero, gli atei sono più “atei” e i cattolici più “cattolici” di quanto mediamente non avvenga da noi.

      Le vicende recenti del film “Vaincre ou mourir” – anzi, il solo fatto che un simile film sia stato girato – ne sono testimonianza.

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