Quel luogo in cui possiamo incontrarLo

di Costanza Miriano

Per un sacco di tempo mi sono detta che io no, non avevo paura di morire. Che siccome ero cattolica, ero serena sull’argomento. Poi mi sono resa conto che non era vero: in realtà un po’ facevo la spaccona, un po’ rimuovevo il pensiero, come credo faccia la maggior parte delle persone. È troppo grande per essere contenuto dalla nostra mente, questo pensiero.

Un corpo chiuso dentro una cassa, gli occhi che non vedono più le persone amatissime, l’immobilità, tutto quello che abbiamo toccato, costruito, plasmato, letto, sottolineato, posseduto che rimane qui, senza di noi, che invece ce ne andiamo (cioè, devo andare via senza borsa? E per l’eternità?). Hai voglia a dire che la fede ti spiega tutto, che rimette a posto, che ti dà la certezza di risorgere. Anche perché se credi davvero, sai che di risorgere puoi avere la speranza, non la certezza; sai che non te la meriterai mai questa cosa, ma potrai solo chiederla alla misericordia di Dio.

Insomma, la morte è una cosa grossa, enorme, e io ne ho paura. È una cosa grossa per tutti. È per questo che il fatto che quel sepolcro fosse vuoto ha segnato l’anno zero della storia del mondo. È per questo che con quel fatto tutti ci facciamo i conti: o ci crediamo, oppure non ci crediamo, e quindi quel bel tipo carismatico e pieno di belle idee era però anche un bugiardo che diceva che sarebbe risorto, ma poi invece è morto, si vede che qualcuno ha rubato il suo corpo, come hanno detto le autorità a Gerusalemme, pagando i soldati di guardia perché diffondessero la balla.

Io ci credo che è risorto, ma non è che questo mi abbia tolto automaticamente la paura della morte. E soprattutto, cosa vuol dire alla mia vita quella notizia, che il sepolcro era vuoto?

Qualche tempo fa ho fatto una mammografia di controllo (con solo un annetto di ritardo, dai, potevo fare di peggio). Dopo l’esame la dottoressa che doveva darmi il referto mi ha detto che c’era qualcosa che doveva vedere meglio, e mi ha chiesto di mettermi in una sala d’aspetto dell’ospedale. I minuti passavano, diventavano quarti d’ora e poi un’ora. Non avevo idea di cosa fosse quello che era da vedere meglio. I medici devono comportarsi come persone serie, e non possono dire cose simpatiche come “dai, aspetta qui, ma stai tranquilla che comunque al 100% non è niente”. Poteva essere anche un tumore grande come un’albicocca per quanto ne sapevo io (non molto di più perché porto la priva di reggiseno, copyright Elio), e potevano rimanermi due mesi da vivere. Be’, un tempo sarei morta di ansia, invece quel giorno di quasi sei mesi fa, è successo un piccolo miracolo. Ho cominciato a pregare, come faccio sempre per riempire il tempo dell’attesa, e di solito mi distraggo. Quella volta però, mentre aspettavo la mia sentenza di morte oppure una bella pacca sulla spalla, incredibilmente, piano piano, ripetendole, sono riuscita a dire davvero le parole “sia fatta la tua volontà”.

E ho pensato, ho davvero, ma davvero avuto la certezza che Dio mi ama. E ho capito che quello che vorrà per me, sarà il meglio. Ero incredibilmente contentissima in quel momento. Ho sperimentato che, se non si può superare la paura della morte (chi dice di non aver paura il più delle volte rimuove), si può però avere la certezza di essere amati, e forti di questo amore si può attraversare anche una valle oscura, “non temerei alcun male, perché tu sei con me”. Sarà una valle oscura, ma si potrà attraversare in qualche modo, in braccio a qualcuno.

Sono grata a quella dottoressa molto precisa, e anche alla sua scarsa loquacità, molto professionale, perché è stata l’occasione perché trovassi una via per passare attraverso la valle oscura. Non guardare il male, ma l’amore di Dio per noi. Nel sepolcro Gesù è risorto. Ha accettato liberamente di morire nel modo più doloroso e umiliante, e da quel momento è entrato nella vita eterna anche col suo corpo mortale.

È lo sguardo attraverso il quale guardare ogni male, ogni morte quotidiana, il nostro sepolcro che è il luogo nel quale incontriamo la risurrezione: quella fatica nel lavorare, quel figlio che proprio ti delude e sembra contraddire tutto, ma esattamente tutto quello che ti sembrava di avergli insegnato, quello spaesamento nei confronti di un pastore che ti sembra di non capire, quel dolore fisico, quei soldi che non bastano, quella malattia di un figlio, quella moglie a cui sembra non andare bene niente di te, quel marito che pare non avere mai un gesto di delicatezza nei tuoi confronti, quei soldi che non bastano mai. È lì che Dio ti viene a prendere e ti porta in un’altra vita, con la sua potenza che ci fa diventare “partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione”, come dice nella seconda lettera Pietro, un altro che pure all’inizio non ci aveva capito molto.

Non è una sfortuna, ma il luogo in cui possiamo incontrarlo. Un luogo prezioso, privilegiato, il luogo della conversione e del passaggio a un’altra vita. E’ vero, a volte siamo tentati di guardare a Dio secondo le categorie umane, e quindi di considerarlo un erogatore di favori – dal procacciatore di parcheggi al guaritore – ma tutto il Vangelo è il racconto del suo paziente lavoro su di noi, per cambiare la nostra immagine di Dio. Per spiegarci che il limite, quello che non ci accontenta, quello che ci addolora non è una fregatura ma una custodia. Comincia dalla Genesi questo lavoro, ed è un lavoro lungo migliaia di anni, perché l’uomo lo possa davvero interiorizzare. L’unica volta che davvero si arrabbia è con i mercanti, quelli che con Dio sono in questa modalità pagana dello scambio, del guadagnarci qualcosa. Secondo questa mentalità certo lui sarebbe uno a cui è andata malissimo, un povero fallito.

Il nostro sepolcro sono questi pochi soldi, questa fatica con i figli o questi figli che non arrivano, questa mancanza a volte lancinante di qualcosa che solo lui può colmare, questo grigiore e questo anonimato, oppure questo non essere mai abbastanza. La buona notizia è che siamo amati, e che lì, nel Sepolcro lui ci aspetta.

49 pensieri su “Quel luogo in cui possiamo incontrarLo

    1. Sì! Ho dimenticato di scriverlo. Sì, pare che per il momento sia tutto a posto. Grazie! Anche se, come una volta disse un sacerdote a una catechesi, “magari è già in circolo nel tuo sangue l’embolo che ti porterà alla morte”. Quindi stiamo pronti!

      1. Carlo

        Infatti, per me l’esito della biopsia prostatica è stato infausto; da una quindicina d’anni sono tornato alla fede, ne ho approfondito le ragioni, mi sono convinto del fatto che sia la croce il luogo di incontro con Gesù…ma, adesso,anche se grazie a Lui non posso dirmi disperato, certo non capisco più bene, che cosa significhi, in pratica, in verità, che questa tempesta in cui entro, sia il luogo di incontro con Lui…
        Carlo – 57 anni – Pisa

        1. Caro Carlo,
          due anni fa, dopo tribolazioni infinite per capire cosa non andava nella mia prostata, è emerso un tumore, carcinoma inoperabile in quanto già abbondatemente metastasizzato (ossa e linfonodi).

          Stranamente, la notizia non mi ha turbato eccessivamente; ho concentrato le mie energie piuttosto a tranquillizzare gli altri, mentre dentro di me sentivo crescere una forza misteriosa e una fiducia serena. Posso guarire, grazie alle cure; oppure no, e allora mi affido alla misericordia del Padre e all’intercessione di Gesù e Maria. Mi è stato consigliato spesso di rivolgermi Loro per invocare la guarigione, anche recandomi nei più rinomati santuari; ma non posso, non trovo giusto farlo! Prego si, soprattutto per gli altri, quelli che conosco e che incontro al Centro tumori, impetrandone la guarigione e il sollievo dal male. Per me chiedo serenità e forza, e ringrazio con tutto il cuore per i continui doni d’Amore che mi vengono elargiti e di cui forse prima non mi accorgevo…L’amicizia di chi mi è vicino, l’amore della mia sposa e della meravigliosa nipotina.

          Ho dovuto lasciare gli impegni di volontariato, cui mi ero dedicato con gioia tra le dimissioni incentivate e la pensione; purtroppo le molte medicine e i disturbi/dolori mi impediscono di proseguire in quel che facevo; e questo è il mio timore maggiore: come si legge in Matteo 25 “Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.”
          Ecco, spero ardentemente di non essere compreso tra costoro!

          Giancarlo 66enne
          Monza

  1. Andrea Franzese

    Chi sono e dove andrò? Le due domande fondamentali dell’uomo. Leggere il post mi ha riportato indietro negli anni. Fu proprio il salmista ricordando che avrei potuto percorrere una valle oscura, non da solo, che mi pacificò il cuore, che mi ricordò che i miei progetti non sono i Suoi progetti. Quando voglio sapere se il mio prossimo è una persona di fede gli faccio sempre la seconda domanda: dove andrai? Un anziano di solito non risponde e ha gli occhi lucidi. Uno più giovane risponde che c’è tempo (magari cerca del ferro in giro). Quando non c’è risposta mi vengono sempre in mente quelle parole: quando tornerò troverò la fede sulla terra?

  2. teresa mariani

    E’capitato anche a me… ma siccome non sono assolutamente capace di esprimere tutto questo, leggendo il tuo articolo mi sono detta: ecco come si dice!!!!! grazie ! Tutto regolare!

  3. Chiara

    Grazie per questa boccata d’aria in questi giorni in cui mi sembra di vivere in apnea . Lui mi aspetta nel sepolcro e fa rotolare quella pesante pietra col suo amore.

  4. Maddalena Fabbri

    Mi è successa una cosa simile. Compreso un ago aspirato ed intervento per poi scoprire che si trattava di un addensamento benigno.
    Ho avuto la stessa tua esperienza, durata giorni., prima di poter tirare un respiro di sollievo. È vero, sapere di essere amati fa la differenza. Sapere di non essere soli, che c’e Qualcuno che ci capisce e ci sta accanto. Sapere che la nostra vita è nelle Sue mani, con il conforto di Maria, sempre accanto , come sanno fare le Mamme.
    Bellissimo Costanza, grazie di cuore

  5. L’attesa di un responso…

    L’attesa che sembra quella di una sentenza senza appello, di vita o di morte!
    (Che poi così non è, perché tutto il tempo che ancora ci separa dalla nostra ora, è un tempo regalato e prezioso, solo che senza quel “responso” non ce ne rendiamo conto e viviamo sempre come se tutto fosse prorogabile a “domani”…)

    L’angoscia che ti attanaglia tutto intero – cuore mente forze – ricorda molto di più la croce che non il sepolcro… nel sepolcro non c’è più tempo per nulla, nè la preghiera può aiutare.

    Ma nell’angoscia si… la preghiera “da ingnorante”, come diceva un caro amico.
    Quella che “tira dritto”, senza se senza ma, che non vuol sentire ragioni e non si fa domande (che son terreno pericoloso), che si aggrappa a quell’unico apparentemente fragile “legno” in mezzo ad un oceano in tempesta…

    La preghiera che porta frutto, che placa l’animo e le onde di tempesta, che alontana i fantasmi e i sofismi del maligno… che ti porta all’abbandono di un “sia fatta la Tua Volontà”.

    E quando il responso non è positivo, si ricomincia… si ricomincia da capo… perché ad ogni giorno basta la sua pena e ogni giorno vede le sconfitte, ma conosce anche vittorie.

    Poi chiamiamolo “sepolcro” o chiamiamolo “croce”, laddove sei solo, nessun altro può stare con te se non Dio solo, ma lì il Signore ci aspetta per sperimentare se la resurrezione veramente esiste o è una pia speranza.

  6. 61angeloextralarge

    Grazie per come hai affrontato questo argomento un po’ indigesto alla maggioranza dell’umanità. Siamo nati per morire alla vita umana e vivere nella vita eterna ma non esserci più umanamente non piace a nessuno.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Come diceva un sacerdote umbro, amico di mio fratello: “Ma come ci lacrimo bene in questa valle!”

  7. Da Roit Silvano

    La morte puo’ far paura
    ma puo’ essere anche una liberazione,
    in fin dei conti, per chi crede, si va a star meglio,
    ovvero ,
    dopo questa valle di lacrime (alla quale purtroppo siamo cosi’ tanto attaccati),
    si va nella casa del Padre
    a vivere per sempre nella pace del Signore.

  8. Penso che sia normale avere paura della morte, questo passaggio che tutti noi sperimenteremo prima o poi,…
    e sicuramente una domanda me la farò, anzi me la faccio sempre……..quanto amo ???…..
    In questo vedo tutta la mia fragilità la mia incapacità a morire a me stessa, per amare…
    anche le persone cosi come loro sono.

    Posso dire che la considerò una croce, SI… credo che amare su questa terra è amaro, ma non è il fine.
    Credere contro ogni speranza, è un Dono da risorto che non viene da me… ma da Colui che mi Ha sempre amato e creata con un immenso Amore.

    Buona giornata e buona continuazione a tutti voi.

  9. massimocast.m@libero.it

    grazie per il tuo coraggio,si perchè ci vuole coraggio per parlare della “nostra” morte, che spesso viene rimossa o esorcizzata mentre invece è la nostra sorella morte, da cui nessuno può scappare, ma che dà l’avvio all’altra vita che Lui ci ha promesso. Massimo.

  10. Francesco Paolo Vatti

    Ricordo esattamente il momento in cui cominciai ad avere paura della morte: avevo nove anni e avevo rotto la gamba e parlavo con mio fratello due anni più giovane di me. Mi parlava della possibilità di morire in un incidente sciistico come quello che mi aveva bloccato. All’inizio, ricordo che gli dissi “tanto se muoio, vado in Paradiso”, poi, improvvisamente, il pensiero mi diede le vertigini e da allora ebbi paura. E, nonostante qualche guizzo di coraggio, direi che non mi abbia più abbandonato. Ho sempre sentito nostalgia della mia fede di bimbo…
    Ricordo quando mia madre stava per morire: un giorno il medico mi aveva detto: “da due a dodici settimane”. Ero riuscito a salutarla, dopo, tenendomi dentro tutto. Poi l’avevo raccontato a mia zia (sua sorella) ed ero partito, mio malgrado per Ancona, solo perché sapeva che avrei dovuto andarci, la voglia non c’era. La notte, ad Ancona, mi svegliai ogni 15-20 minuti, credendo di sentir squillare il telefono che mi diceva che era morta. Ero angosciato. Poi ebbi una grande grazia: la mattina dopo, parlai con lei al telefono e mi disse che era serena, non aveva paura. Allora, mi domandai, come cristiano e come figlio, cosa potevo chiedere di più per lei? Era giovane, so che fra 9 anni avrò la sua età (62), ma mi resi improvvisamente conto del fatto che il dolore che avrei provato allora, sarebbe stato lo stesso se avesse avuto un regalo di altri 20 o addirittura 40 anni, senza nessuno sconto. In quel momento, però, come già mio padre sei mesi prima, era pronta, vedeva il passaggio come un viaggio verso Qualcuno che ti aspetta per abbracciarti. Ripeto: potevo desiderare qualcosa in più per lei? Non dico di non aver sofferto (soprattutto, sentii tutto il dolore dal quale la stanchezza di un anno fra i più duri della mia vita mi aveva anestetizzato un mese dopo la sua morte), ma in un segno ne fui rassegnato e consolato. E, ancora oggi, ritengo di aver avuto una grande grazia.
    Scusate il fatto personale!

    1. fra' Centanni

      Che grande grazia farsi trovare pronti.

      Mia zia Anna è morta quasi un mese fa, il 6 marzo. Aveva quasi 102 anni. Un mese prima di morire, sua figlia (mia cugina) la sentì una notte mentre parlava. Allora si alzò ed entrò in camera sua per sentire quello che diceva. Si rese conto che stava parlando con la sua mamma (mia nonna Felicina), morta circa venticinque anni fa. Il tono era colloquiale e, mentre parlava, ogni tanto girava la testa come per seguire con gli occhi la mamma che, evidentemente, si muoveva nella stanza mentre proseguiva il colloquio. In sostanza mia zia si lamentava di dover restare ancora qui e voleva che sua madre la venisse a prendere per portarla con lei. Era stufa e non ce la faceva davvero più a stare qui: cieca, quasi completamente sorda e, ultimamente, rimasta inferma a letto a causa dei dolori alle gambe. Nessuna paura della morte, anzi il desiderio di ricongiungersi a i suoi cari quanto prima possibile.

      Mia cugina rimase molto colpita dal fatto, anche perché il “colloquio” andò avanti per ore.

      Credo che un aspetto molto, ma molto importante, nel prepararsi a morire, sia quello di riprendere i contatti con i nostri cari che ci hanno preceduto. Soprattutto pregando e facendo dire messe in loro suffragio.

    2. 61angeloextralarge

      Francesco Paolo: Grazie per la tua testimonianza!

      Poche ore fa sono stata ad un funerale e, anche se lo sapevo già, mi hanno colpito due cose che il sacerdote ha detto:”Non è questa morte che devo temere perché la vera morte, quella da temere, è quella eterna, a causa del mio peccato… Gesù non ha mai usato la parola morte. Ha sempre parlato di sonno, dell’addormentarsi”.

  11. Mariana

    Constanza:
    Te leo desde México.
    Busqué tu blog después de leer tu libro: Cásate y se sumisa. Cuando mi jefe me preguntó sobre el libro le respondí que era lo mejor que había leído en años. Que tenías el don de escribir con la ternura italiana y la doctrina clara. Entiendo por qué se dice que el italiano es el mejor idioma para hablar de amor.
    Tu libro y tus palabras irradian la verdadera esencia de la madre que entiende el carácter esponsal de la creación y entiende con claridad la intencionalidad de Dios al crear el mundo.

  12. Fabio

    Abbiamo bisogno dei tuoi articoli e della tua simpatia.
    Il Signore lo sa! Una preghiera per te!

  13. Cristina Morano da Oulu

    Grazie mille anche io ho provato qualche volta questa sensazione stupenda ma ora sono in un periodo difficile. Grazie per avermelo ricordato!!

  14. @Beatrice

    “Ti rispondo qui perché nell’altro post hanno chiuso i commenti. Ma perché dovete sempre contrapporre la testimonianza di vita personale alla difesa delle Verità di fede? Le due cose non sono in contrapposizione, ma proprio per niente! “

    APPUNTO.
    [Anch’io ti rispondo qui per lo stesso motivo. Avviso: siamo OT. Ma anche un po’ IT, perché “Quel luogo in cui possiamo incontrarLo” è un’espressione che sta ad indicare anche la Chiesa. Mi scuso per la lunghezza dell’intervento ma devo a Beatrice delle risposte in sospeso].

    “Ma tu a una Caterina da Siena saresti andata a dire “ma smettila di infangare la Chiesa e il Papa e pensa piuttosto a testimoniare con la vita”? E a Gesù saresti andata a dire “ma smettila di infangare i sacerdoti del sinedrio e pensa solo a testimoniare con la vita”? “

    NO. Perché Caterina e Gesù facevano ENTRAMBE LE COSE.
    Con la prevalenza della TESTIMONIANZA DI VITA – tanto è vero che Gesù non aveva ordinato di scrivere niente, né di andare “ad accusare” qualcuno.
    Gesù, come attività principale (core business), ha dato l’ordine di ANNUNCIARE IL VANGELO.
    La preminenza deve essere questa.
    Dio si è incarnato.
    Non poteva forse spedirci un “messaggio spirituale” , visto che è Spirito Santo (come ha fatto per secoli attraverso gli eventi che leggi nell’Antico Testamento) ?
    Non poteva perdonarci senza un’incarnazione?
    Certo che poteva! Ma ha scelto di FARE invece un’altra cosa, una cosa precisa.
    E così ci ha insegnato la Via: prima di parlare bisogna fare.
    [e ovviamente il fare proviene dall’essere].

    Caterina e Gesù non erano degli gnostici, questo è sicuro.
    Attualmente, in rete, quella che tu chiami “difesa delle Verità di fede” spesso non è altro che invito allo gnosticismo [tradizionalista o progressista non cambia la sostanza del fenomeno]. Gnosi, venduta come la vera fede.
    Come cattolica io combatto questo.

    ————–

    “No, perché i clericali di oggi, per cui non si può dire bah contro vescovi e Papa, si sarebbero strappati i capelli anche nel vedere nel 30 d.C. il figlio di un falegname rimbrottare aspramente i capi religiosi dell’epoca”.

    Rileggiti i vangeli. Integralmente. Non col colapasta a tuo piacere.
    E tieni presente che Gesù è il Figlio di Dio (cioè Persona della Santa Trinità = Dio). E che la maggior parte del suo tempo NON stava a rimbrottare i sacerdoti, come dici tu.
    E che ha dato il potere di legare e di slegare agli Apostoli.
    L’ha dato alla Chiesa.
    Non a te. Non a me.
    La Chiesa ha la GARANZIA dell’assistenza dello Spirito Santo. Non tu. Non io. E neanche nessun laico (o consacrato) fondatore di aggregazioni laicali, di movimenti o gruppi vari.
    Tutte queste realtà possono anche perdere la guida (e la potenza) dello Spirito se diventano disobbedienti nelle loro azioni e parole.
    Mentre la Chiesa NO. La Chiesa NON perde la guida dello Spirito neanche quando alcuni componenti facessero alcuni errori. Dovresti tenerlo presente.
    ————–

    “Insomma, tu che cosa ne sai di quello che fa Fabrizio nella sua vita per vivere al meglio gli insegnamenti del Vangelo? Cosa ne sai se ha mai spinto alla conversione qualcuno con la testimonianza della sua vita?”

    Non ne so niente. So solo quello che scrive. E ciò che scrive è capace di allontanare parecchia gente dal cristianesimo, anche solo a leggerlo in rete.
    Sarebbe più onesto intellettualmente se dicesse di non riconoscere Papa Francesco e la Chiesa Cattolica.
    C’è una bella differenza tra una critica costruttiva e una demolitrice. Non ho ben capito quale Chiesa e quale Popolo ami Fabrizio. Leggendolo io leggo solo tanta acidità verso tutti, e un disconoscimento della Chiesa Cattolica – come se spettasse a lui riconoscerla o meno.

    ——————-

    Il problema (di Fabrizio e di atteggiamenti similari al suo) è quello di CONCENTRARSI esclusivamente sulle negatività e sui cattivi esempi di alcuni uomini di chiesa. Sempre su quelli !
    E sono arcisicura che Caterina da Siena NON lo facesse – come NON lo faceva (e non lo fa tuttora) l’Ordine Domenicano di cui faceva parte.
    È sufficiente leggere ciò che scriveva la santa e ciò che ha lasciato come eredità spirituale/carismatica.

    Gesù NON attirava le folle perché fosse un predicatore incazzato e incazzoso.
    Tra i vari motivi divini, un motivo per il quale attirava la gente era perché li faceva sentire amati.
    (non nel senso di “ammorrreeeeee”).
    Poi, ogni tanto, giustamente si incazzava con chi lo faceva incazzare.
    Ha perfino fulminato un albero di fichi. Te lo ricordi? Leggi bene e cerca di capire PERCHÉ.
    Te lo anticipo: eravamo fuori stagione e quindi il fico non aveva frutti, ma quell’albero aveva “ingannato” Gesù perché aveva un sacco di foglie. Zac! Fulminato!
    (Eppure: povero fico… eravamo fuori stagione, no? Mica era colpa del fico.
    Ok, e allora se hai la scusa che adesso siamo fuori stagione non fare neanche le foglie, altrimenti inganni la gente. Per me significa: se non fai frutti, almeno taci che è meglio).

    Se per “salvare” la Chiesa tu la demolisci a parole e col continuo disprezzo di ogni sua azione significa che… Non te ne frega niente del TUO stesso POPOLO.
    Io non ho mai affermato che vada tutto bene e che tutti i preti predichino la retta dottrina, ma ben altra cosa è vivere con questo onnipresente pessismismo. Il pessimismo costante NON È cristiano.

    Mi spiace constatarlo, ma è davvero raro che io legga tra i commentatori di questo blog qualcuno che faccia dichiarazioni d’amore per la Chiesa , che è la sposa di Cristo. Gioia di far parte di questa Chiesa! Non solo una gioia egoistica di un rapporto intimistico con Gesù.
    Gesù ha voluto fermamente la Chiesa. Noi non siamo protestanti. (o almeno non dovremmo esserlo).

    [continua nel prossimo commento…]

  15. [Segue dal mio commento delle 14.45]

    @Beatrice

    “Noi semplici fedeli facciamo parte della Chiesa e abbiamo responsabilità non indifferenti, non possiamo far finta di niente di fronte a una delle crisi di fede peggiori dai tempi di Ario e di Lutero”.

    Peccato che però tu ragioni esattamente come Lutero.
    Da diversi anni io non faccio parte degli indifferenti, e anzi combatto [nella vita reale, come in internet, quando le incontro] alcune evidenti storture dottrinali e liturgiche (si tratta di due aspetti fortemente interconessi).

    Il risultato spesso è stato che alcune mie denunce esplicite sono state censurate nei siti cattolici (è accaduto in passato anche in questo sito) – presumo perché erano state TROPPO esplicite (cioè si comprendeva chiaramente a chi mi riferivo, e ciò non era gradito).
    Sembra che nei siti cattolici “in vista” si possa “urlare” solo su quello che dici tu e sui nomi/movimenti/correnti che dici tu.
    Non sulle eresie dottrinali né sugli abusi liturgici (leggi profanazioni) che denunciavo io.
    Perché? Perché riguardano anche un certo movimento prolife, del quale oggi non è permesso dire niente nei “salotti bene” – pena la censura appunto.
    Eppure, pensa, io NON sono tra quelle persone che vogliono l’ “espulsione” di tale movimento dalla Chiesa Cattolica. No. Io più volte ho espresso, con ogni cautela possibile, l’auspicio che sia avviato un processo di “conversione” all’interno di questo gruppo per il loro stesso bene (spirituale).
    È risaputo infatti che lo Spirito Santo continua ad agire solo su coloro che si conformano alla retta dottrina della Chiesa. Su tutta la dottrina. Non su quello che ti pare e piace, e il resto puoi essere eretico.
    [nota: ne ha parlato anche Padre Bellon di recente in tema di profanazioni, e facendo “nomi&cognomi” cioè citando il gruppo in questione].

    Il punto è: se tu (“tu” generico) disobbedisci alla Chiesa su determinate cose, poi non lamentarti se altri disobbediscono alla Chiesa su altre cose.
    Ognuno disobbedisce su quello che gli pare, no?
    Uno preferisce disobbedire sulla Liturgia (vedi Redemptionis Sacramentum) che è la RELAZIONE DIRETTA col Corpo di Cristo.
    E un altro preferisce disobbedire sul tema della relazione col proprio corpo (sessualità, contraccezione, ecc.).
    Quelli che combattono un’eresia mentre ne attuano un’altra sono eretici uguali.
    Vogliono distruggere tutti ugualmente la Chiesa.
    ——————

    “Noi semplici fedeli facciamo parte della Chiesa e abbiamo responsabilità non indifferenti, non possiamo far finta di niente di fronte a una delle crisi di fede peggiori dai tempi di Ario e di Lutero. Ci sono casi in cui abbiamo il dovere di intervenire a difendere la Verità”.

    Esattamente. Io lo faccio nella vita reale e in internet.
    In internet è molto più facile, ovviamente. Ricevere delle censure in rete per me è una quisquilia. È niente-zero.
    Ricevere persecuzioni nella vita reale perché affermo la retta dottrina è tutt’altro.
    È anche vero che poi vedere la gioia di chi finalmente accoglie la retta via… è una tale Grazia che neanche ce la faccio a lamentarmi delle ingiustizie subìte.
    Ecco perché NON comprendo tutta questa “lamentazione” di Fabrizio&Co.
    Se hai assistito ad UNA SOLA conversione in cui tu sei stata strumento di Cristo… onestamente non so da dove poi si tragga la possibilità di essere tristi o pessimisti.

    ————–

    “Adesso poi è sotto attacco l’Humanae Vitae, ma guai a dire qualcosa in merito, giusto? Altrimenti si infanga quella parte di Chiesa attualmente al potere che l’Humanae Vitae vuole rottamarla, giusto?”

    Assolutamente NO.
    È sbagliato.
    Ma a quanto pare Costanza la pensa come me (sulla testimonianza di vita) visto che ha proposto di raccogliere testimonianze personali innanzitutto di chi VIVE la Humanae Vitae.
    Non ha proposto la trattazione teologica o la Verità di fede.
    Quindi non capisco perché, per te Beatrice, questo discorso dovrebbe cambiare quando io parlo di testimonianza personale che dobbiamo proporre ai non-cristiani.

    ———

    “Ma secondo te ha più possibilità di cambiare le cose un Papa o un semplice laico senza alcun ruolo dirigenziale? “

    Mah, veramente avevi appena affermato che le azioni dei prolife hanno cambiato delle cose … e hai anche scritto:
    “Noi semplici fedeli facciamo parte della Chiesa e abbiamo responsabilità non indifferenti, non possiamo far finta di niente di fronte a una delle crisi di fede peggiori dai tempi di Ario e di Lutero”

    Comunque…

    “Ma secondo te ha più possibilità di cambiare le cose un Papa o un semplice laico senza alcun ruolo dirigenziale? “

    Non lo so. Però lo potresti chiedere a qualche famoso laico fondatore di movimenti, e a tutti i laici che ci vanno dietro.
    Se poi studi la storia della Chiesa… ti accorgi come il cattolicesimo sia sì un fenomeno gerarchico, ma col parallelo sostegno e cammino del popolo di Dio – sostegno non indifferente.
    In altri termini: sarebbe sufficiente, senza alcun manuale teologico, presentarsi tutti a Messa ed inginocchiarci davanti al Signore – perché il mondo capisca che non ci inginocchiamo davanti ad altri.
    (e te lo dice una che ama studiare la dottrina, la teologia e pure i cavilli dei dogmi – però sono consapevole che uno che prega in ginocchio fa interrogare la gente molto più dei miei amati libri).

    ————–

    “vicenda della lettera di Ratzinger è che non c’è continuità tra i due pontificati”

    Se neghi la continuità neghi la Chiesa.
    Se neghi la Chiesa non sei cattolica.
    Se non sei cattolica… Vabbè dai, sono in dialogo ecumenico con te (grazie al Vaticano II).

    [sulla continuità mi riferisco al Magistero di Benedetto, e a tutta la sua opera come teologo – dove lui spiega questo tema]

    ———

    “Morale della favola: non ti possono piacere sia Benedetto XVI che Francesco, visto che sono chiaramente agli antipodi per visione teologica e scelte pastorali oltreché liturgiche (vedi infatti il mobbing che sta subendo quel sant’uomo di Sarah)”.

    Allora sembra che ti stupirò. Amo alla follia (follia cristiana) gli scritti di Benedetto e quelli di Francesco. Il card. Sarah poi … mi piacerebbe come prossimo pontefice. (anche lui avrebbe qualche diffettuccio, come ogni papa della Storia della Chiesa, eccettuati simoniaci&Co che erano un po’ più di diffettucci… Ma i diffettucci, di destra o di sinistra, sono niente rispetto al dono che ci ha fatto Cristo con i successori di Pietro).
    Comunque se Sarah diventa Papa mi sa che deve chiudere i battenti un certo movimento che ha stravolto la liturgia in senso multi-sincretico e fai-da-te. La Liturgia è Fonte e Culmine della vita della Chiesa (cit. Vaticano II e Magistero infallibile della Chiesa).
    Se la distruggi, distruggi la vita (come un aborto).

    …non so se lo Spirito desidera Sarah come pontefice… Se lo desidera sarà un segno chiaro anche per certe questioni liturgiche, per quei gruppi che regolarmente attuano l’abuso liturgico a livelli preoccupanti (ne ha parlato anche Padre Bellon di recente in tema di profanazioni, facendo esplicitamente il nome del gruppo in questione. Profanazioni involontarie da parte dei semplici fedeli ma comunque profanazioni, in quanto realizzate per disobbedienza alla Chiesa, e letteralmente imposte in alcuni gruppi che si dicono “cattolici”). Comunque, il card. Sarah è un ottimo uomo di Chiesa. Sia lui che Francesco amano la Madre Chiesa. Non ho dubbi al riguardo.

    “dopo l’umiliazione pubblica inflitta a Sarah”

    A quale umiliazione pubblica ti riferisci? Perdonami ma ultimamente non l’ho seguito.
    Mi fai il riassunto di questa umiliazione pubblica? Grazie.

    “non ce la faccio più a sentirvi dire “smettetela di infangare la Chiesa”. “

    Guarda che infangare continuamente Papa e Vescovi (eccetto quei due o tre che piacciono a te) è proprio infangare la Chiesa.

    “Mi viene solo da rispondervi con le parole di Santa Caterina da Siena: “Avete taciuto abbastanza. È ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”.”

    Io non sto zitta. E infatti non taccio affatto contro tradizionalisti e progressisti che vogliono una chiesa-fai-da-te.
    Comunque… Osservo che il mondo era marcito anche ai tempi di Caterina.
    Se dai un’occhiata alla Storia della Chiesa vedrai che praticamente c’era sempre tanto marcio, fuori e dentro la Chiesa. Il fatto che sia ancora in piedi può avere solo due spiegazioni:

    – è ancora in piedi perché è marcia / corrotta , cioè scende a patti col mondo
    (lo sostengono tutti i protestanti e tutti gli anticattolici)

    – è ancora in piedi perché la Chiesa è Santa.

    La risposta che dai ti dirà se sei cattolica o se non lo sei.
    (non serve che rispondi a me. Non devi rispondere a me!).

    Ciao,
    Franncesca

    P.s. spero che il dialogo tra me e Beatrice possa essere utile anche alla riflessione di altri, e se qualche utente si trovasse nella vita reale (ecclesiale) in certe situazioni di discredito della sana dottrina, faccia presente che la Veritatis Splendor vale per TUTTA la vita della Chiesa, non solo su un tema.
    E che Magistero di Giovanni Paolo II – voluto fermamente nei suoi ultimissimi anni sulla terra – è anche:
    – Ecclesia de Eucharistia
    – Redemptionis Sacramentum
    Per favore leggete attentamente quei documenti, a partire dal primo, scritto col cuore. È Magistero che vale per tutti. Non ci sono eccezioni.
    [se qualcuno pretende eccezioni, beh: allora perché altri non possono pretenderle su Humanae Vitae?].
    Io credo che spesso non ci si rende conto di questo: l’Ingannatore e il Distruttore approfitta di ogni crepa e di ogni offesa alla Chiesa, per poi diffondere gli effetti funesti su altri aspetti. Dobbiamo vigilare su tutte le disobbedienze, e correggerle, e correggerci.

    Ciao.

    1. MenteLibera65

      Scusa Francesca, ma dato che per quanto legga non riesco a capire…ma a che gruppo della Chiesa ti riferisci ? Il Cammino Neocatecumenale? I Focolarini ? Altri ?
      Scusa…ma se devi fare critiche senza fare nomi forse è il caso che eviti anche le critiche, perchè tanto non si capisce nulla….e si da adito a mille interpretazioni…..

  16. @Francesca
    Il tuo commento è molto lungo e ci sarebbe da criticare un gran numero di punti, in cui riporti in modo molto parziale, se non deformato, l’atteggiamento di Cristo, di alcuni Santi, eccetera. Rispondo solo in questo passaggio dove vengo tirato in causa (ovviamente, non solo io):

    Sarebbe più onesto intellettualmente se dicesse di non riconoscere Papa Francesco e la Chiesa Cattolica.

    Siccome hai dimostrato di essere intelligente e di essere in grado di documentarti, si dovrebbe concludere che qui tu sia in totale mala fede: perché la distinzione tra il riconoscimento dell’autorità del Papa e la sua possibilità di commettere gravi errori, che hanno gravi conseguenze sulla salute del gregge che gli è affidato, è stata spiegata ormai infinite volte da un gran numero di persone, laici e anche alti prelati. Questa che riporto ora è solo l’ultima in ordine di tempo:

    http://www.lanuovabq.it/it/burke-correggere-il-papa-per-obbedire-a-cristo

    La mia posizione è perfettamente coincidente con quella del cardinal Burke, degli altri tre cardinali dei Dubia, incluso Caffarra, e molti altri; semplicemente perché è la posizione del Magistero di sempre. Quindi, smetti con il tuo tentativo di persuadere qualcuno, ammesso che tu ci riesca, che le critiche a questo pontificato, espresse nei commenti qui o in altri luoghi, siano frutto di posizioni personali.

    Ti do’ un’ultima volta il beneficio dell’ignoranza: studiati meglio queste cose e cerca di capirle. Se, come ritengo possibile, il problema è una tua guida spirituale che ti indirizza sulla strada sbagliata, fallo presente anche a lui.

    Sabato su questi temi faranno un convegno intero e penso che verrà prodotto materiale riassuntivo a sufficienza. Se rileggerò ancora da parte tua la solita solfa, dovrò concludere che sei in malafede.

    Ti faccio anche presente che gli inganni ormai crollano giorno dopo giorno, e se ne rende conto sempre un maggior numero di persone, cattoliche e non, incluso “fedelissimi”, che forse tra un po’ saranno “ex”. E rimarrai decisamente in pessima compagnia.

    CONCENTRARSI esclusivamente sulle negatività e sui cattivi esempi di alcuni uomini di chiesa. Sempre su quelli!
    Le correzioni sono necessarie solo dove è necessario: mi fai scrivere una tautologia. D’altronde, come vedi, ora ti ho segnalato un buon esempio di un ottimo gruppetto di uomini di Chiesa.

    1. @Fab.
      A me basta vedere come, in pratica terra-terra, un certo fronte tradizionalista (formalista osservante solo sui temi liturgici) si sia alleato con un certo fronte progressista (formalista osservante solo sui temi famiglia/life) – ed entrambi sorvolino a cuor leggero sulle gravi rispettive disobbedienze alla Chiesa pur di attaccare il papato. Entrambi sono inoltre bravissimi a contrapporre Cristo alla Chiesa, come fossero due realtà divise. E, ciliegina, contrappongono il popolo di Dio al suo pastore terreno.
      Questo mi basta per capire da quale parte stare. (cioè né con gli uni né con gli altri) . Scelgo la via stretta.

      “Ti faccio anche presente che gli inganni ormai crollano giorno dopo giorno, e se ne rende conto sempre un maggior numero di persone, cattoliche e non, incluso “fedelissimi”, che forse tra un po’ saranno “ex”. E rimarrai decisamente in pessima compagnia”.

      Io resterò nella Chiesa di Cristo, guidata da Papa Francesco. E credo che lo farà anche Costanza, sul cui blog siamo ospitati. Lo farà padre Maurizio Botta, don Andrea Lonardo, e una lista di santi sconosciuti.
      In ogni caso: se tu credi che ci preoccupino i numeri, questa non è mai stata una preoccupazione della Chiesa.

      ———
      Vangelo di Giovanni:
      Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
      Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarveneanche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

      ———–

      “Se, come ritengo possibile, il problema è una tua guida spirituale che ti indirizza sulla strada sbagliata, fallo presente anche a lui.”

      Prego chiarisci ciò che stai dicendo. Non faccio parte di gruppi particolari o movimenti. A chi ti stai riferendo?

  17. @Francesca

    Vedo che continui a comportarti come i catto-clericali-seppia (cit.): non rispondi a domande precise, dalle quali sgusci via, ma continui ad insinuare. Ora insinui che io uscirei dalla Chiesa. Dunque, abbi il coraggio di dire sì sì no no: ritieni che il card. Burke e gli altri dei dubia, e altri ancora che si sono in qualche modo associati alla loro posizione, siano usciti dalla Chiesa? Prima un sì e no secco, poi argomentalo. Sennò è l’ennesima calunnia gratuita al prossimo.

    Poi ti consiglio di non coinvolgere Costanza o altre persone che non hanno preso parte alla discussione, ed evidentemente non intendono farlo, né tanto meno di provare a proiettare su di loro intenzioni di qualsiasi tipo: è una caduta di stile non da poco. Vedi cosa vuol dire non voler vedere i fatti? Sennoò avresti imparato dalla figuraccia che mons. Viganò ha fatto tentando di mettere in bocca a Ratzinger cose che non ha detto: non solo non è una cosa bella, ma probabilmente si ritorce pure contro.

    Infine, mostri di non capire la differenza tra la Chiesa terrena e il Corpo Mistico (in realtà, penso che tu la sappia, ma faccia finta di niente). Grossomodo due terzi della Chiesa terrena, all’epoca dell’eresia ariana, faceva i tuoi stessi ragionamenti: il Papa ha sempre ragione, qualsiasi cosa faccia e dica. E il Papa in effetti aveva pure scomunicato Sant’Atanasio ed altri che mantenevano il punto: dunque i due terzi credevano che Atanasio aveva certamente torto. Atanasio e quelli come lui spesso non avevano neanche accesso alle chiese e celebravano all’aria aperta: dunque dovevano per forza avere torto. E invece erano Sant’Atanasio e gli altri ad essere rimasti nel Corpo Mistico, gli altri ne erano usciti essendo i veri eretici.

    E gli ortodossi erano la minoranza (grossomodo un terzo): così come lo saranno probabilmente in questo frangente. Io sopra ho scritto “sempre un maggior numero di persone”, che indica un trend, non un numero assoluto o relativo. Guarda che tutti i critici lo dicono chiaramente che presumono che troveranno in minoranza (probabilmente hanno ragione, io non ho certezze al riguardo), quindi non ha molto senso affrontare il discorso delle maggioranze. Certo è che Papa Francesco gode della maggioranza dei consensi mondani. Io sopra parlavo di qualità: infatti ho scritto “in pessima compagnia”, perché rischi di ritrovarti solo con i don Mauro Leonardi e i padre Martin.

    Prego chiarisci ciò che stai dicendo. Non faccio parte di gruppi particolari o movimenti. A chi ti stai riferendo?

    Io non so né chi sei, né come ti chiami realmente, né quale siano i tuoi luoghi virtuali o fisici. Spero solo che il tuo atteggiamento spesso pettegolo e velenoso, che è caratteristico di molti preti “zitelloni” (tipologia che conosco direttamente e indirettamente), ti derivi dall’insegnamento erroneo di qualcuno di loro, perché per te sarebbe una scusante. Se invece è farina tutta del tuo sacco… be’, è peggio.

    1. Kosmo

      sul blog di Berlicche ha accusato Beatrice di essere il solito Vincent Vega…
      Magari…
      La prima gallina che canta ha fatto l’uovo… 😉

      1. @kosmo.
        Sul blog di Berlicche ho spiegato bene la faccenda, e perché mi era venuto quel sospetto. Nessuna accusa. Anzi per ben 2 volte le mie scuse a Beatrice. E poi ho detto ok sia a Berlicche che a Luigi.
        Perché non lo scrivi visto che mi hai letta?
        Chi è qua la gallina? Ti piace tanto infangare gli altri, eh?
        Per me è la prova ulteriore che indica chi difende e chi infanga Cristo e la Sua Chiesa?
        È così bello per te scrivere di me che “accuso” e non scrivere proprio niente di me che, fin da subito, ho scritto “scusami Beatrice se mi sbaglio…” ?

        1. Errata corrige.
          Per me è la prova ulteriore che indica chi difende e chi infanga Cristo e la Sua Chiesa.
          [senza il punto interrogativo]

          Aggiungo: evidentemente ti piace portare divisione tra le persone, ed evidenziare gli errori altrui. Fango, fango, fango.
          Manco i bambini dell’asilo fanno così. Manco.

        2. Kosmo

          1) Non passo tutta la mia vita a leggere i commenti degli altri, o su Internet, quindi non ho letto tutto (anche perchè sospettosamente troppo lunghi)
          2) Allora basta fare delle scuse per far cadere dei sospetti?
          3) secondo me V.V. è uno in alto loco, (e con un sacco di tempo da perdere…)

          1. 3) secondo me V.V. è uno in alto loco, (e con un sacco di tempo da perdere…)

            Kosmo, siamo almeno in due a pensarlo. Solo che io non credo abbia tempo da perdere… credo che si dedichi allo scopo in modo ben pianificato.

          2. 1) le mie prime scuse stavano nel mio primo e breve commento, quello in cui alcune coincidenze (veramente particolari) mi avevano fatto sorgere il sospetto – e quindi mi scusavo, visto che per tale motivo interrompevo (momentaneamente) il dialogo.

            2) appunto. Se tu non puoi “stare a leggermi” e mi lanci fango – peraltro come OT di un OT ! – basteranno le tue scuse (che ancora non mi hai fatto) a far cadere l’opinione negativa su di me che hai creato nei lettori?
            3) Non credo che V. V. stia in alto loco. È solo un troll con tanto tempo.
            4) il tuo modo di argomentare mi ricorda quello dei “cattolici” che trovano i cavilli per negare Humanae Vitae (e usare i contraccettivi), che è lo stesso dei “cattolici” che trovano i cavilli per negare Ecclesia de Eucharistia + Redemptionis Sacramentum (e compiere abusi/profanazioni ad ogni Messa)

            5) se Papa Francesco si è sbagliato su Amoris Laetitia e/o sulla sua interpretazione – perché a negare ad altri di dire che Paolo VI si è sbagliato su HV e/o sulla sua interpretazione? Capite che state minando anche HV, mentre attaccate Papa Francesco e il suo Magistero?

            Ciao.

            1. Kosmo

              ) se Papa Francesco si è sbagliato su Amoris Laetitia e/o sulla sua interpretazione – perché a negare ad altri di dire che Paolo VI si è sbagliato su HV e/o sulla sua interpretazione? Capite che state minando anche HV, mentre attaccate Papa Francesco e il suo Magistero?
              Questo mi confermerebbe (e confermerebbe l’opinione di F. Giudici su di te) che sei un troll e/o V.V. il famigerato.
              Perchè Paolo VI con l’HV CONFERMEREBBE la Dottrina cattolica di sempre, mentre semplicemente Francesco con la AL NO.
              Ti è chiaro il concetto? Non è che se uno sbaglia allora hanno sbagliato tutti gli altri precedenti, ti pare?

              1. Senza entrare nel merito della diatriba che si sta trascinando con i soliti risvolti che divengono più ad personam che non di sostanza, posso assicurare che Francesca non è né un “troll”, né ennesima reincarnazione del famigerato V.V.

                1. E chi più di Bariom può confermare la mia identità? 😅😅😅😅
                  Quanto vorrebbe che fossi un troll !! 😁 . Quindi se lo dice lui, pure io sono rassicurata di essere me stessa 😄

                  (Grazie fratè. Per favore “studia” … previa preghiera… ciò di cui si parlava… Non per fare favori a me. Non nobis Domine, non nobis… )

                  1. @Francesca io non vorrei proprio tu fossi nulla di diverso da quel che sei…

                    Certo forse un po’ meno monotematica e assillante su temi “oggetto di studio” di cui sopra, ma la cosa (il tuo assillo) non è che mi tolga il sonno.

                    Ciao

                    1. Bariom. Cerco solo di riequilibrare i monotemi di altri. E oggi, secondo me, il mio monotema è purtroppo assente – eppure nella storia è sempre stato la chiave di volta per riunire e fortificare la Chiesa su ogni piano.
                      (Poi offline mi occupo di molti altri temi, non perdere il sonno, no, no, Lui vuole che dormiamo bene)

                2. Chiarisco che non credo che Francesca sia un troll. Il mio commento sopra si riferiva solo alla possibile natura di V.V. e di quelli che sappiamo essere troll appurati.

                  Detto questo, mi rendo conto di avere sopravvalutato Francesca. Perché dalle sue osservazioni – a cui Kosmo ha già risposto nel merito – emerge in continuazione una Chiesa che è modellata sul Papa, non su Cristo. Se si pensa alla Chiesa come Corpo Mistico non si pone il problema: se si segue Cristo, non si può cadere in contraddizione “per costruzione”; se invece si riduce ad un’organizzazione con un capo, si seguono gli uomini, e il rischio c’è. La tua osservazione, Francesca, poi proprio un capovolgimento totale della logica e dei fatti che sono evidenti e documentati: perché è proprio se si accettano insegnamenti come A.L. che contraddicono la Familiaris Consortio, la Caritas in veritatem, e tutto quello che veniva prima, che si apre la porta alle contraddizioni. Non a caso, la Humanae vitae è messa in discussione da questo pontificato, in modi diretti (l’ormai celeberrimo discorso di Chiodi) e negli ormai consueti modi obliqui, ben spiegati in questo articolo:

                  http://www.lanuovabq.it/it/il-papa-mi-ha-detto-si-fa-largo-il-magistero-privato

                  Non a caso è questo pontificato che, direttamente ed indirettamente, parla di “cambi di paradigma”, “rivoluzioni”, eccetera: tutti concetti chiaramente inaccettabili per un Magistero immutabile, perché sono chiari segni di storicismo che non possono essere compatibili con un Cristo che è lo stesso ieri, oggi e domani, e con una Legge immutabile, perché non è promulgata da Lui, ma perché Lui _è_ (anche) la Legge.

                  Ripeto il consiglio: hai bisogno di un bagno di realtà. Che tu faccia sempre finta di non vedere le copiose argomentazioni che demoliscono i tuoi ragionamenti è un chiaro segno del tuo problema.

              2. Kosmo. È opinione autorevole di molti autorevoli (tanto quanto i cardinali dei Dubia) che AL sia in linea con la dottrina, nonché tradizione, di sempre. Quindi, volente o nolente, affermare che un Papa ha emesso un documento praticamente “sbagliato” significa affermare che anche molti altri possono averlo fatto – visto anche che le “posizioni” di tali documenti rispetto al Magistero sono costantemente discusse.
                [e a me scoccia parecchio che siano così discusse tutte le decisioni della Chiesa, perfino le più lampanti].
                Senza contare che se metti in dubbio un documento come AL o come HV… tante altre decisioni di minor conto (come ad esempio le approvazioni dei carismi, gruppi, ecc.) possono essere considerate carta straccia. E allora ciao ad un qualsiasi ordine che viene dall’alto.

                Comunque mi risulta che neanche i cardinali dei Dubia affermassero inizialmente che AL fosse sbagliata. Ma che ci fossero delle interpretazioni sbagliate – da cui i “dubia”. Solo che adesso sembrano dire anche (dall’intervista di Burke) che Francesco proprio dà insegnamenti sbagliati… E allora qua secondo me si entra nel pericolo di scisma… Comunque se vuoi vai a leggere il link dove spiegavo i miei ragionamenti. E tranquillo: vedrai che sono tutti contro il mio ragionamento, quindi vinci tu. Non serve che mi “distruggi” sul web chiamandomi gallina.

                1. Kosmo

                  E tranquillo: vedrai che sono tutti contro il mio ragionamento, quindi vinci tu. Non serve che mi “distruggi” sul web chiamandomi gallina.

                  Ancora:
                  1) a me non interessa “vincere”. Non vinco un pupazzetto, come alle fiere, nè una fornitura a vita di birra (anche se mi piacerebbe ;-P )
                  2) Non ti ho certo chiamato gallina: forse sei straniera e non conosci certi modi di dire, ma, almeno dalle mie parti, è un modo di dire/proverbio, per indicare che che di solito, il primo che strilla che qualcuno ha fatto qualcosa, è egli stesso quel qualcuno.

    2. Ho appena argomentato al seguente link dove stiamo discutendo della stessa cosa. Fare copia-incolla qui sarebbe spam o simile. L’ho scritto poco fa:
      https://berlicche.wordpress.com/2018/03/27/i-coperchi-del-diavolo/#comment-87268

      Il fatto che scrivi che io coinvolgerei Costanza è solo il rilevare un dato di fatto: qui non siamo su un blog generico o su una chat qualunque. Siamo sul blog di Costanza Miriano che ha una sua posizione rispetto alla Chiesa. E non è la tua. È quella di padre Aldo, di padre Maurizio, eccetera. Molto semplicemente.

      Riguardo le altre tue offese verso di me: pensa ciò che ti pare.

  18. Maria Cristina

    Bellissima lettera di un nipote del card. Caffarra a famiglia Cristina , naturalmente non l’ha pubblicata , e riportata oggi da Marco Tosatti:

    http://www.marcotosatti.com/2018/04/06/chiesa-dove-vai-lettera-inedita-del-nipote-del-card-carlo-caffarra/

    Chiedo a Francesca: il card. Mariadaga , che ha offeso il card. Caffarra, definendolo “superficiale” e papa francesco che NON ha neppure risposto al card. Caffarra , dimostrandogli che non lo teneva neppure in consierazione, e Famiglia Cristiana rappresentano secondo te la “Chiesa” solo perchè oggi hanno il potere?
    dobbiamo piegarci a una concezione clerical-modernista e preferire gente come Maradiaga a gente come il compianto card. Caffarra?
    “Lui purtoppo se ne è andato -ne sono profondamente convinto- con il cuore sanguinante per la mancata risposta del Pontefice ai suoi dubia!”

  19. salvatore cannas

    Poiché ho variato indirizzo potrei avere i Suoi articoli su questo mittente? Grazie per tutto quello che scrive.

I commenti sono chiusi.