SOS Spirito Santo

Una grave emergenza si è abbattuta su di me. Mi hanno invitato alle Invasioni barbariche.

Innanzitutto sono spiritualmente impreparata: quando mi hanno chiamato non c’erano più i giorni sufficienti per fare almeno una novena allo Spirito Santo, che mi aiutasse a dire qualcosa di buono.

In secondo luogo sono intellettualmente impreparata: dire cose brillanti in spazi da quarantacinque secondi/un minuto è per me impossibile. Soffro della sindrome dell’escalier: le risposte migliori mi vengono sulle scale, quando me ne sto andando via. Lo so, venerdì farò una pessima figura, in compenso sabato sarò brillantissima. Peccato che nessuno mi sentirà.

Infine sono esteticamente impreparata: varie calamità minacciano la mia apparizione televisiva. Colpi di sole sbiaditi, mani trascurate, capi di abbigliamento sfiniti. Oltre ad altre imperfezioni innominabili alle quali dovrebbe provvedere un intero team di estetisti.

Peccato che nel frattempo devo lavorare e provvedere a quattro figli, anche sprovvisti di padre da domani (fuori per lavoro).

Le emergenze di carattere estetico, pertanto, verranno trascurate. A quelle di carattere intellettuale spero provvederà invece di sua spontanea iniziativa lo Spirito Santo. Chiedo a tutti i lettori una preghierina (la mia preferita è quella di Santa Caterina da Siena).

Nel frattempo devo rilevare un perfetto caso di eterogenesi dei fini: volevo scrivere una raccolta di lettere che facessero ritrovare alla donna l’orgoglio della sua missione altissima e misteriosa – dare la vita ai suoi figli e sostenere e accogliere tutti quelli che la circondano, compreso il marito – mentre invece ricevo messaggi di donne arrabbiate o critiche o dubbiose. L’unica spiegazione che mi do è che non hanno letto il libro.

p.s. Sarò in onda venerdì 4 intorno alle 22,40 su La7

10 pensieri su “SOS Spirito Santo

  1. claudia

    Tutto ciò non mi meraviglia…continua così!!!
    Affronta tutto come sei solita e conquisterai il mondo!

    P.S. Se fossi in te mi preparerei anche a ricevere due righe di elogio anche dal Primo interlocutore dell’Altissimo in cui si anticipa il consiglio a tutti i Parroci che svolgono i corsi prematrimoniali, di adottare la lettura del tuo testo!!!
    Mi sbaglierò….????…non credo!!!
    Intanto vai da Daria Bignardi Tranquilla!!!!!!!!!!!!!

  2. raffaella

    E’ vero, nel mio caso per esempio non ho ancora letto il libro ma solo i tuoi vari interventi, interviste ecc.E’ chiaro quindi che una più completa opinione me la potrò fare solo dopo una lettura attenta del testo. Mi chiedo però se un’altra spiegazione che potresti darti ai commenti negativi, critici o dubbiosi di chi magari il libro lo ha letto è semplicemente che qualcuno non è d’accordo con te

    1. claudia

      Certo che me lo chiedo, visto che sono una madre lavoratrice, nemmeno tanto vecchia e ci metto pure il carico….di Sinistra, nata e cresciuta a Sesto San Giovanni (Mi), in una famiglia Comunista, e non per questo
      non condivido la visione Cristiana di moglie e madre sottomessa, nella pura accezione del termine, in cui il primo posto della mia vita lo occupano mio marito e le mie figlie e ne sono Fiera!!!!
      Secondo me, il libro è un’elogio alle virtù della donna contenta di vivere sottomessa nel matrimonio.

  3. Livio Podrecca

    Cara Costanza, e cosa ti aspettavi? Il tabù che hai osato impunemente infrangere ti espone ad ogni tipo di strumentalizzazione. Ma quello che dovevi dire l’hai detto -e molto bene e chiaro- nel tuo libro e, soprattutto, nella tua vita che in modo così divertente ci racconti. Tu tratti in modo fresco e leggero temi scabrosi finora appannaggio di musi tesi e tristi che, negati i ruoli, vorrebbero condannare maschi e femmine a contendersi le stesse mete e lo stesso terreno un tempo battuto dal maschio cacciatore. Penso, anche riguardo alla Sacra Scrittura, che il maschio sia un po’ il facchino di turno, il personaggio tutto sommato meno interessante della famiglia (vedi San Giuseppe, di lui non si parla quasi mai nella Bibbia), quello che deve sgobbare per difendere le cose veramente importanti, la donna matrice della vita (ma anche genio sul lavoro ed in ogni sfera della sua libertà ed autonomia) ed i figli. Credo che la sottomissione (non quella stupidamente aziendale e gerarchica che parrebbe oggetto degli incubi di certo femminismo, ma quella, bella, autonoma e libera che tu ci racconti) sia quanto di più attivo ed autonomo si possa immaginare per la vita di una donna. Così come il maschio ha una sua sottomissione che è la fedeltà al servizio che compete al suo ruolo. Mia moglie, che credo abbia scelto di stare, come te (e nel senso libero e gioioso che tu intendi) sotto(messa), dal suo posto di comando ci dirige e ci governa tutti, marito e figli :-)! Coraggio, per quello che hai avuto il coraggio di dire dovrai, forse, soffrire un po’ (ma lo fai, in fondo, per Cristo), ma noi (e, soprattutto, Lui) siamo con te! Un abbraccio. Livio.

    1. costanza miriano

      Gentilissimo Livio, sottoscrivo ogni parola e mi piace molto il tuo modo di scrivere. Sappi che sto scrivendo degli appunti per cercare di raccogliere le idee, quello che cercherò di dire (inutilmente, so che non ci riuscirò), e ho fatto un copia incolla integrale del tuo post. Se riuscissi a dire che ci vogliono condannare a contenderci le stesse metee lo stesso terreno, il mio viaggio a Milano non sarà stato invano! Grazie!

  4. PaulBratter

    sono d’accordissimo con Livio, purtroppo non mi so esprimere così bene

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