Che male c’è?

di Costanza Miriano

Quando sono arrivata a scuola di giornalismo il mio ideale di cronista era Erodoto, mentre l’ultimo evento politico di cui avevo avuto notizia era il crollo dell’impero romano. Il mondo dei giornali era per me del tutto nuovo, per cui quando mi hanno insegnato che i giornalisti raccontano la realtà me la sono bevuta.

Adesso, a diciotto anni dal passaggio da Tacito a Montanelli, le idee mi si sono un po’ chiarite: i giornali non raffigurano affatto la realtà. Se va bene raccontano le notizie, cioè quello che si discosta dalla norma (il famoso uomo che morde il cane, o nel mio caso, che so, una mattina che mi sveglio e trovo subito gli occhiali), ma il più delle volte cercano di plasmarla, la realtà.

Sui temi che mi stanno più a cuore – la vita, il suo fine e il suo inizio, la famiglia, l’identità maschile e femminile – circolano vagonate di bugie, e sono diffuse da talmente tante fonti, e con effetto più che stereo, dolby surround direi, che è quasi impossibile non venirne contaminati. E, per la famosa regola, una bugia a forza di ripeterla diventa vera.

Uno dei temi sui quali sembra si siano coalizzati quasi tutti i mezzi di comunicazione è quello dell’ideologia dell’identità di genere, che possiamo riassumere grosso modo così: maschio e femmina non sono identità naturali e donate dal Creatore, ma orientamenti fluidi che possono essere influenzati dalle nostre scelte, dalla cultura, dalle esperienze. Mi sfugge quale sia il disegno che rende così fissati i miei colleghi su questo tema, ma non c’è giorno in cui i giornali mainstreaming non buttino giù un pezzettino di muro, nel tentativo di distruggere qualche metro delle fondamenta naturali su cui si fonda la nostra civiltà. Non c’è giorno che non esca articolo per dire quanto siano dolci gli uomini che fanno cose da donne, allegre le famiglie allargate, magari con due sedicenti genitori dello stesso sesso, meritevoli le neomamme cinquantacinquenni, responsabili quelle che abortiscono se non è il momento, realizzate quelle che fanno carriera, simpatici gli omosessuali che fingono di andare contro i tabu (mentre l’ultimo tabu rimasto è al contrario dire che potrebbero essere persone che non hanno avuto uno sviluppo completamente armonioso della personalità – teoria ampiamente diffusa tra gli psichiatri – tanto che si voleva rendere addirittura un reato l’esprimere questa posizione).

Alla fine, insisti insisti, succede che ti trovi l’Internazionale con in copertina il titolo “Che male c’è se un bambino si veste da femmina”, e all’interno un articolo a mio avviso delirante tradotto dal New York Times, giornale non solo diffusissimo ma anche influente, letto dalla gente che conta e fa opinione. L’articolo racconta di genitori alle prese con bambini dall’identità sessuale incerta (come se non fosse normale che i bambini questa identità la vadano strutturando crescendo, e possano formarla solo rapportandosi a due genitori, maschio e femmina, che offrano modelli positivi dei due sessi), ed è talmente tendenzioso da rendere incredibile il fatto che la sua autrice insegni giornalismo alla Columbia University. Descrive i genitori che mandano i “figli rosa” (che nome orribile) in vacanza in campi per bambini di genere variante (che nome ridicolo), e li descrive come spaventati, assediati, criticati da noi orribili benpensanti che ancora pensiamo che un maschio sia un maschio e una femmina una femmina. Come se si trattasse degli unici illuminati in una società cattiva che, pensa, pretende addirittura di sostenere che ci sia una realtà, un bene oggettivo e assoluto, che ci sia qualcosa che non dipenda dalla nostra opinione. Solo a un certo punto, per sbaglio, sfugge all’autrice, Ruth Padawer, un barlume di verità: “quasi tutti i genitori che consentono ai figli di vivere nello “spazio intermedio” erano persone aperte (notare la tendenziosità) anche prima di avere un bambino rosa, pronti a difendere i diritti dei gay (parola che vuol dire contento, e dunque di nuovo tendenziosa) e l’uguaglianza (uguaglianza a che?) delle donne e a mettere in discussione il confine tradizionale (sei tu quella vecchia, cara Ruth) tra virilità e femminilità”. Questa per me è la chiave: sono i genitori a trasmettere l’identità sessuale, e se in loro questa non è armoniosa può succedere che anche il figlio non l’abbia chiara.

Il messaggio dell’articolo invece è “non li turbate, non li aiutate, lasciateli stare se sono incerti in un momento del loro sviluppo”. Io non so quanto funzionerà questo martellamento culturale, continuo, ossessivo. L’unica consolazione è che al momento, se guardo i miei figli e i loro amichetti, mi sembra che certi miei colleghi il mondo reale non lo vedano manco col cannocchiale.

A casa mia per esempio se una cosa è veramente brutta le bambine dicono: “ma che schifo, è da maschio!”, e i loro fratelli: “ma che schifo è da femmina!”, con espressione parimenti schifata. Anche noi in casa siamo per la parità.

106 pensieri su “Che male c’è?

  1. 61Angeloextralarge

    Ullallà che tema! Grazie Costanza! Leggerò con calma domani. Intanto… buona notte a tutti. 😉

  2. JoeTurner

    io ribalterei la domanda, che bene c’è? domandarsi che male c’è è già vivere al ribasso di chi ha rinunciato a cercare il bene. E’ la domanda di chi guarda in basso e non in Alto.

  3. “non li aiutate, lasciateli stare se sono incerti in un momento del loro sviluppo”
    ecco, qui c’è un mondo!!!

    Lasciateli soli, non fatte i genitori, non guidate, tutti persi…

  4. elisabetta

    La mia mamma -sia benedetta in Cielo- ripeteva spesso che non c’è domanda più diabolica di questa del “che male c’è”… è la chiave che usa il maligno per entrare nel cuore degli uomini…….

      1. Mario G.

        Condivido appieno… e per citare san Paolo (vado a memoria): tutto è lecito ma non tutto serve.

  5. Avrò avuto circa tredici anni quando i miei amici mi organizzarono uno scherzo di quelli che non si dimenticano. Mi hanno detto che si disputava una marcia non competitiva mascherata e alcuni di noi dovevano vestirsi da femmina. Quando ci siamo ritrovati al luogo di partenza ci siamo resi conto che la gara non era mascherata e noi eravamo lì con tacchi, vestiti e borsetta. Un’umiliazione incredibile. Sono ancora incazzato.
    Per quanto riguarda il post, è lo specchio della decadenza civile e morale cui sta andando incontro l’occidente, su questo punto credo che dovremmo contare sulla solidità dei costumi islamica.

  6. Mario G.

    Sono con te Costanza!
    Ti prego insisti a farci riflettere su ciò che è bene e ciò che è male…
    Mi auguro che anche la mia amica M* leggendo questo tuo post, si ricreda e magari inizi a vedere la realtà non come vogliono farcela vedere, ma per come è. Seppur piena di contraddizioni e fragilità.

  7. Bloccato a letto dall’influenza mi godo Costanza (rima involontaria, abbiate pietà del mio unico neurone funzionante) e annuncio a tutti un ritorno della “fontana” sebbene in altra forma, stiamo infatti studiando un blog collettivo della parrocchia di San Benedetto che potete trovare qui (ancora in cantiere): http://www.parrocchiasanbenedetto.org/
    Sul tema invece straquoto danicor e joe turner: la rinuncia ad educare è il vero male del secolo ed è la manifestazione di un colossale egoismo, però… però mi consola l’ultimo paragrafo di Costanza, la realtà per fortuna è assai più solida di come vorrebbero farci credere i profeti della società liquida

    1. 61Angeloextralarge

      don Fabio: per prima cosa. abbi cura di te! 😉
      Inserirò il sito nei “consigli utili” della rubrica. Non era mia intenzione farlo con siti parrocchiali, ma conoscendoti penso che il tuo ci starà mooolto bene, anche se sarà l’unico parrocchiale salvo futuri piacevoli “incidenti di percorso”. 😀
      Concordo conn il tuo commento, con Daniela e con Joe.

  8. “Non sapete voi che gli ingiusti non possederanno il regno di Dio? Attenti a non illudervi: né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né quelli che giacciono coi maschi, né ladri, nè avari , né ubriaconi, né maldicenti, né rapitori saranno eredi del regno di Dio, E tali eravate alcuni di voi,ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del signore Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del nostro Dio”

  9. alessandra

    bello quello che scrivete tutti!
    Io ne ho un po’ piene le scatole di questi vittimismi dei gay. Sono sicura che sono discriminati anche loro ma non sono gli unici ad esserlo. Quello che so per esperienza e’ che la gente si scandalizza molto di piu’ quando mi vede con tre monelli a 26 anni (mio marito 34). Lo scandalo aumenta quando dico che siamo sposati da 7 anni e che non ero incinta. A queste parole sono sempre pronta a svenimenti, col cellulare in mano a chiamare un’ambulanza 😉
    Eppure noi abbiamo solo ribaltato in positivo la paura che tutti hanno a fare il grande passo; abbiamo fatto il passaggio da – Perdiamo la nostra indipendenza, quante responsabilita’, mi voglio ancora divertire- a -Divertiamoci davvero, spendiamoci per qualcosa per cui ne vale la pena.

    Leggo sempre il blog, molto bello Costanza!

    1. Nicoletta

      Grande Alessandra! Mi aggrego a te anche se purtroppo per ora non ho nessun bimbo in arrivo. Ho 23 anni, mio marito 30, e siamo sposati da tre mesi. Mi mancano 4 esami per la tesi e ti assicuro che quando i primi giorni di questo mese sono tornata in facoltà, gli altri ragazzi mi guardavano come se fossi un alieno, tutti a puntare la fede!!! E forse la gente e’ più scandalizzata ora che prima, 1 perché non vedono la pancia crescere e nonostante il bustino strettissimo dell’abito da sposa, penso che qualcuno avrà sospettato un accenno di gravidanza. I miei suoceri oggi al 2 trenta in due settimane mi hanno detto:” certo che vai meglio ora all’università che prima!” come se uno non si potesse sposare prima della laurea!

      1. alessandra

        bello! non mi capita spesso di conoscere certi “scandali” in giro 🙂
        cmq io mi chiamo Alessandra Lucca. Cercami su facebook che mi fa piacere condividere la bellezza delle cose

        1. Nicoletta

          Il profilo facebook non ce l’ho, ma se vuoi ti do la mail, anzi forse riesci a vederla visto che prima di commentare bisogna inserirla. Angeloextralarge grazie dello smack! 🙂

    2. Alessandra:
      “Lo scandalo aumenta quando dico che siamo sposati da 7 anni e che non ero incinta. A queste parole sono sempre pronta a svenimenti, col cellulare in mano a chiamare un’ambulanza”

      puro stile mirianesco!!!

  10. Lorenzo

    ecco, poi bisognerà anche spiegare ai figli – dimodoché sia chiaro in seguito – che una cosa non fa schifo perché è da maschio/femmina.
    Non sono d’accordo che siano i genitori a trasmettere l’identità sessuale; i pochi miei amici omosessuali, più o meno quarantenni, hanno avuto enormi problemi a far accettare la propria omosessualità ai genitori, che evidentemente manco prendevano in considerazione l’ipotesi.
    Detto ciò, l’articolo (quello del NYT intendo) mi pare delirante.
    Un minuto di silenzio per chi conta sulla “solidità dei costumi islamica”; no, dico, hai presente?

  11. Claudio

    darwiniana, la rinuncia ad educare.
    Arrivata alla strada senza uscita, questa “civiltà” si suicida…

  12. alessandra

    volevo aggiungere da moglie-mamma-fra 10 esami laureata in scienze dell’educazione che il problema e’ la relazione madre/padre-figlio. Tutti i ragazzi gay che conosco hanno avuto mancanze ( di attenzione, di presenza, di stabilita’,ecc) dai loro genitori o subito violenza; quindi la cosa, se pur dolorosa, non e’ sicuramente genetica.
    E’ inutile che il padre si mette la gonna cosi’ dimostra solidarieta’ al figlio preso in giro a scuola (articolo uscito qualche giorno fa sui giornali), farebbe meglio a fare davvero il padre e ad aiutarlo ad uscire da queste situazioni

    1. Nicoletta

      Noooo, assurdo!!! Prima non avevo letto il tuo secondo commento, anche io faccio Scienze dell’Educazione!!!!

  13. annarita

    Quando leggo questi articoli mi si stringe il cuore, perchè da anni il mondo (e il demonio) si è accanito contro gli innocenti: i bambini: sterminati in grembo, i pochi sopravissuti perseguitati nella loro immacolatezza, sarà perchè siamo a corto di macine da legarci al collo che ci permettiamo di scandalizzare questi piccoli?
    E’ la strage degli Innocenti che si ripete, il demonio odia la bellezza, ormai il brutto ci assale: teschi ovunque, architetture grigie, chiese quadrate, quadri incomprensibili, sculture informi, e la bellezza di un cuore innocente insozzata, resa viziosa con il contributo anche della scuola.
    Mi si stringe il cuore e prego che dove non possiamo arrivare noi genitori, arrivi il Buon Dio con la sua grazia, per preservare questi cuori, per aiutarci a crescere i nuovi uomini e donne del domani, donne e uomini che dovranno poi popolare il Paradiso.

  14. Floriana

    E’proprio vero..” se guardo i miei figli e i loro amichetti, mi sembra che certi miei colleghi il mondo reale non lo vedano manco col cannocchiale” ….concordo in pieno guardando anche i miei figli e i loro amichetti….
    Mia figlia ha 3 anni ed ha un grande istinto materno, innato …considerando che ha un fratello più grande di 5 che proprio non gioca con le bambole ma solo con mostri vari e spade di tutti i tipi…ma lei quando vede il suo cuginetto piccolo piccolo diventa una mamma in miniatura…e con le sue amichette sono proprio delle “comarelle”….
    Ma perchè confondere a tutti i costi la nuova generazione? Che intento malsano c’è……davvero a volte, come madre sono sconvolta da ciò che leggo anch’io….invece di sostenere i genitori nell’educare i figli con regole, valori, principi….tutto sembra voler lasciare le cose allo sbando….
    Cara Costanza, hai tutta la mia stima per il coraggio ( oltre per la indubbia capacità) che hai di mettere nero su bianco queste idee spesso scomode a molti….. Floriana

  15. 61Angeloextralarge

    Costanza? Sei una delle poche giornaliste/i che apprezzo, proprio perché credo che “i giornali non raffigurano affatto la realtà”.
    Il “che male c’è” è il male più grande che conosco: tutto è lecito, tutto è permesso, non ci sono regole, w la libertà, l’importante è fare esperienze… provare tutto…
    Un suicidio educativo, psicologico, familiare ma soprattutto sociale.
    Siamo passati dall’eccesso opposto, ad esempio il reprimere anche a bacchettate nelle nocche delle dita, il fatto di essere mancini, quindi fuori dalle regole comuni, a “se non sei fuori delle regole sei sbagliato”. Esempio banale e vecchio ma è il primo che mi è venuto in mente, da mancina bacchettata sulle nocche ed ora ambidestra per forza di cose.
    Ai miei tempi, purtroppo, non ci sarebbe mai venuto in mente di fare cose maschili e/o viceversa: eravamo ancora poco eruditi!?!? 😉

  16. Alessandra:
    “A queste parole sono sempre pronta a svenimenti, col cellulare in mano a chiamare un’ambulanza ”
    …perfetta assimilazione dellla forma mentis e linguaggio mirianeschi!

  17. Quello di cui mi preoccuperei di più è (oggi) la forte spinta che viene dalla gay-lobby-intellighenzia sostenuta dalla sinistra-liberal-egalitè che non trova ostacoli nel debol-pauroso-conformista cattolico-politicoenon-soggetto, a vedere approvate leggi contro l’ “omofobia”. che non consistono nel perseguire chi dovesse bastonare fisicamente qualcuno (E CI MANCHEREBBE!!) per questo non servono leggi speciali, ma manderanno in galera – forse ce la caveremo con un’ammenda pecuniaria o vedendo negata la patria potestà – chi malauguratamente, in presenza di attegiamenti omosessuali di qualunque tipo, in presenza dei propri figli, dovesse affermare: QUELLO E’ MALE!

    Meditiamo gente, meditiamo.

    Vi rimando alla notizia dello scorso anno, dove una coppia di cristiani americani (non mi pare cattolici ma poco importa) da anni attivi nell’affido e con figli gia adottati, si è vista negare dalla Cuoncil Country, la possibilità di esserlo, perchè alla domanda se avrebbero, nell’educazione dei figli adottati, “discriminato” la realtà omosessuale, hanno risposto (ovviamente) che non avrebbero mai insegnato che “gay è bello”.

    Sono andato a memoria,,, chi cercasse i dettagli “googoloando” ci arriva. 🙂

  18. vale

    se ci aggiungete l’ultima del sindaco di milano( tuttovolutamenteminuscolo) sulle coppie di fatto ed adozioni agli omosessuali….

    ma è anche il sintomo, l’articolo su Internazionale( ma mi pare fosse già stato riportato da altri..)che una certa parte delle persone, in qualunque paese si trovi – coincidenze?- facciamo il parallelo con la Francia o Italia,per es. e si vedrà che i “quotidiani”progressisti dicono tutti le medesime cose-insomma: queste élite intellettuali continuano a martellare su cose che, probabilmente, la maggior parte delle persone,senza cotale martellamento,riterrebbe innaturali e ,cmq, fatti privati.
    la dittatura di una minoranza organizzata che quando si scontra con la realtà( l’evidenza del fatto che i bambini nascono dalla relazione tra uomo e donna) utilizza neolingue( come il polit.corr.) la falsificazione-meglio- il mischiare il falso al vero per renderlo verosimile ed accettabile-su una maggioranza in ordine sparso.

      1. vale

        non so se sia massonica.( ma ,per fare un esempio, sia a destra che a sinistra, molta parte dell’establishment francese sia di funzionarii che di politici, è apertamente massone.stessa cosa anche negli U.S.A. e non da oggi, visto che A.Pike, un generale sudista e satanista era uno dei gradi più elevati della massoneria internazionale al tempo della guerra civile americana)) ma che le “neolingue” fossero tra gli studi preferiti di quasi tutti i dittatori del ‘900( ed anche prima. Napoleone faceva falsificare sistematicamente i bollettini sia dell’armata d’Italia che della Grand Armée destinati alla pubblicazione sui bollettini) non è, purtroppo una mia invenzione.è un dato di fatto.
        d’altronde le “parole d’ordine” si generano attribuendo ad un termine un significato traslato funzionale allo scopo.e ripetendole continuamente, divengono una mezza verità( se non intera, visto l’ignoranza debordante nelle scuole ed università, il significato originario ,col tempo ,lo si perde)

        1. vale:
          “visto l’ignoranza debordante nelle scuole ed università”
          …giusto, di cui anche noi siamo il risultato!!! in verità in verità vi dico, meglio sarebbe che chi ha fatto l’Università si legasse una macina al collo etc. etc……..
          Mica come quelle belle Università che c’erano nel Medioevo…..

  19. JoeTurner

    l’altro giorno delle persone con dei volantini si sono avvicinate per chiedermi di firmare contro la chiusura dei mercati rionali; ben lieto mi avvicino al banchetto e scopro che avevano accorpato vari referendum su questioni “urgenti” come la richiesta del testamento biologico e il registro delle coppie di fatto. Beh, mi dispiace per il mercato….

  20. Nicoletta

    Questo tuo articolo mi rincuora! Due settimane da ho sostenuto un esame che si chiama “Metodologia della ricerca educativa” e oltre al manuale contenenti tutte quelle schifezze matematiche come variabili, indici, media aritmetica, aveva correlati altri tre libri che, a parere del prof, dovevano spiegare come si costruisce l’identità di ognuno di noi. Be’ io ho dovuto ripetere davanti al prof queste parole: l’identità e’ costituita da 4 caratteristiche: sesso biologico, determinato dall’unione dei cromosomi x e y che danno come risultato maschio, femmina o intersex. Gli individui intersex sono quelle persone per le quali non e’ possibile stabilire se appartengano totalmente al genere maschile o a quello femminile, ma non per dei comportamenti ma per qualcosa che non si vede tipo a livello cromosomico o dei caratteri sessuali secondari. L’estremizzazione degli intersex sono gli ermafroditi, persone che hanno i genitali esterni sia maschili che femminili. Poi altra caratteristica e’ l’identità di genere e il ruolo di genere, la prima indica il rapporto che ogni persona ha in rapporto al suo sesso biologico, la seconda indica le aspettative della società e della cultura verso ciò che e’ socialmente accettabile da un maschio o una femmina. Per ultimo abbiamo l’orientamento sessuale cioè l’attrazione erotica e affettiva verso persone dello stesso sesso, del sesso opposto o entrambi. Da questa definizione ne deriva che e’ assolutamente naturale per certe persone amare altre dello stesso sesso perché e’ un qualcosa di insito nel nostro codice genetico e dunque che tutti quelli che non considerano gli omosessuali come soggetti aventi pari diritti e dignità degli etero hanno dei pregiudizi.
    Sono rimasta sconvolta!

  21. speventapasseri

    Cari tutti
    Da tanto tempo leggo quotidianamente il blog di Costanza e le vostre riflessioni. Arrivo al lavoro mezz’ora prima per poter cominciare la giornata in vostra compagnia.
    Vorrei farvi una domanda:
    Quale sarebbe la vostra reazione se vostro figlio vi direbbe che è gay?
    Spesso ripenso a una frase che diceva (@) prima di tornare al Padre “ Si pensa sempre che l’oscurità debba cadere solo nella valle degli altri” ed io aggiungo che nella vita non dobbiamo mai dire “mai”.
    Tutti quanti ( tv, i giornali ) possiamo, dire e scrivere milioni di considerazioni ma solo quando viviamo le situazioni possiamo capire, e non lo dico a caso …

    1. Giusta giustissima osservazione…
      Appena ho un attimo, con calma,ti rispondo la mia… che non è detto sia l’unica o la sola 🙂

    2. 61Angeloextralarge

      spaventapasseri: a domanda provocatoria, anche se non sbagliata soprattutto quando dici che non dobbiamo dire “mai”… rispondo con un’altra domanda provocatoria: MA A TE CHE TE LO HA DETTO CHE QUALCUNO DEI COMMENTATORI DI QUESTO BLOG NON ABBIA UN FIGLIO/A GAY? O QUANTO ALTRO SI POSSA IMMAGINARE?
      Dal tono dei post e dei commenti (a meno che io sia “fuori”) non mi sembra che si sia mai sputato addosso ai gay, alle donne che abortiscono, etc. Certo che quello che si pensa (ed in fondo si desidera) è di non avere figlie/i gay o che ricorrano all’aborto, o che divorzion, etc. ma non credo proprio che qualcuno poi reagisca diversamente da un qualsiasi genitore: l’unica differenza (fondamentale) è la fiducia in Dio, ma non perché Lui “annulli” il problema di avere un figlio/a gay, bensì di poter essere comunque e sempre un genitore. Solo con l’aiuto di Dio, se ho fede, posso essere genitore come Lui lo è per me.

      1. @61Angeloextralarge non mi sembra il caso cmq di alzare troppo i toni… non mi pare che “spaventapasseri” abbia detto che qui qualcuno “sputa” su chichessia.

        La domanda (provocatoria o meno) invita ad una riflessione che a qualcuno potrebbe magari sfuggire, quindi direi ben venga 🙂

        1. 61Angeloextralarge

          Bariom: mi dispiace se il messaggio è passato con i “toni alti”, non era mia intenzione. Il termine “provocatorio” non è sempre un termine negativo, secondo me, infatti l’ho usato anche per la mia di domanda e chi un po’ mi conosce sa che non tirerei sassi a nessuno. Confermo quello che ho scritto, comunque, perché lo penso, in risposta, appunto, al suo invito alla riflessione. Tutto qua.

    3. Mario G.

      Benvenuta, Amica mia carissima…

      sarà un piacere tornati a leggere, seppur attraverso questi ed altri blog.

      Che Dio ti protegga e guidi il tuo cammino, sempre!

  22. renzo

    Grazie Costanza ti leggo quasi tutti i giorni e tutti i giorni condivido quello ke scrivi e ti assicuro non e’ per farti piacere che scrivo questo ma perchè vorrei combattere con voi questo tipo di qualunquismo che rischia di portarci alla disperazione ma noi siamo e vogliamo essere uomini di speranza quella con la ESSE maiuscola di cui ha bisogno l’umanità…………

  23. Maddalena

    La mia seconda, omonima, nipote, (oggi 21enne), aveva un compagno d’asilo e poi di scuola elementare. Questo ragazzo, fin dall’asilo diceva alle compagne:”Giochiamo a mamma e figlia. Io sono la mamma e voi le figlie”. Quando andava a studiare a casa sua, la mia nipote omonima, tornava contenta, ma sorpresa. A casa dell’amichetto (figlio UNICO, anzi, con la mamma, che, a chi la voleva sentire ed a chi NON la voleva sentire, faceva sapere che, questo figlio, lo aveva fatto per far contento il marito militare, ma poi si era fatta non legare le tube, ma se le era fatte proprio TAGLIARE) c’erano solo bambole e, comunque giocattoli da femmine. Ed anche dei più costosi. Mi riferisco a certe versioni di famose bambole, che sono state ritirate dal mercato, perchè non si vendevano, tanto erano care. Secondo me, una di queste, è stata comprata, oltre che dai protagonisti di queste vicende, solo dai famose ereditiere che amano farsi vestire dal dermatologo. Quando proprio vedeva lo sgaurdo sorpreso di qualcuno, la mamma commentatva:”Quelli sono i giocattoli che il ragazzo vuole”. Risultato? Oggi quel ragazzo ostenta dei modi “raffinati” e “leziosi”. STA SEMPRE CIRCONDAto da ragazzine. Vi meragliate se prego che gli si sveglino i sensi? E’ una preghiera “pagana”? Ditemi voi.

  24. spaventapasseri

    61Angeloextralarge: la mia non voleva essere una provocazione tutt’altro! Spesso mi capita di affrontare questo argomento e mi accorgo che tanti non ragionano come te, ma usano un tono cattivo e di disprezzo affermando che la causa è l’educazione dei genitori. Io non sono d’accordo, conosco dei genitori straordinari che stanno affrontando con i figli questa realtà non semplice, soprattutto perché nel nostro contesto, un piccolo paese,non sono aiutati ma emarginati.

    1. 61Angeloextralarge

      spaventapasseri: ho risposto in parte sopra, perché non avevo ancora letto questo tuo commento.
      Avevo capito il senso della tua domanda e ho voluto “rilanciare”. Probabilmente ho sbagliato il modo e mi dispiace.
      Mi dispiace poi per la situazione che porti come esempio qui sopra: purtroppo capita spesso e non solo in queste situazioni che avvengano emarginazioni. Un esempio banale: all’oratorio estivo di qualche stagione fa c’era una bambina (tra l’altro secondo me era bellissima, occhi azzurri, riccioli d’oro, anche se con una tristezza di fondo che mi lacerava il cuore). Questa bambina era evitata dagli altri, non veniva coinvolta nei giochi e dovevo sempre darmi da fare perché “entrasse” anche lei nelle attività con gli altri. Alla fine ho dovuto rinunciare perché era lei stessa che non voleva più “sentirsi” diversa ed ormai era tempo di chiusura dell’oratorio estivo. Beh, il motivo era che lei abitava nelle case popolari: erano i genitori stessi (ferventi parrocchiani) che dicevano ai loro figli di non dare confidenza a chi abita nelle case popolari, perché lì “ci stanno i delinquenti”.
      Nel nostro piccolo dovremmo cercare di cambiare qualcosa: Gesù è venuto per i malati e non per i sani, ma a volte ci si sente sani e non bisognosi del suo amore. La diversità ci spaventa, ci allontana dagli altri e questo è bruttissimo ma succede.
      “usano un tono cattivo e di disprezzo affermando che la causa è l’educazione dei genitori”: credo che l’educazione dei gentori sia fondamentale, anche se non credo possa essere la sola causa. Ma non userei mai un tono cattivo e di disprezzo per dirlo, spesso generalizzando e banalizzando il problema.

  25. vale

    @spaventapasseri:
    non so che direi al figlio/a – che non ho- omosessuale.
    ma il maschio lo farei vestire da maschio.( salvo che sia scozzese, allora il kilt è ammesso…)
    ma se il futuro prevede che lo si debba studiare -obbligatoriamente – anche all’università,il poliamore( di Hofer) non può che produrre il “che male c’è”della Miriano.
    Sociologia del diritto a Bari: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=553890&IDCategoria=1
    “La prefazione di questo testo è direttamente a firma del Governatore della Regione Puglia,( e finanziato dall’assesorato al mediterraneo della regione Puglia,nota mia) gli argomenti trattati altro non sono che le tesi ‘vendolianè relative ai diritti delle comunità Gay, comprese le adozioni, tesi anticlericali che mettono in discussione l’idea di famiglia sancita dalla Costituzione. Persino la presentazione del volume da parte della casa editrice – continua la nota dell’associazione studentesca – ne certifica la parzialità e la connotazione politica”.

    Il lavaggio del cervello del quale si discettava…..

    1. C’è chi l’ha lavato e chi no… c’è anche chi “gli puzza” 🙂 c’è chi giustamente asserisce che non è il suo, ma non nemmeno un assioma che tutti lavato ce lo abbiamo.

      Che poi ti dirò, se il mio fosse “lavato nel sangue di Cristo”, beato lavaggio!! 🙂

      1. Lavato/a nel/col sangue, detto per esempio di un torto di un offesa, questo l’avevo sentito, di lavaggio dei cervelli nel sangue mai )anche se (forse) riesco a intuire quello che vuoi dire….

  26. ….non è, che, alla fine tutti questi pareri pro e contro questo o quello, che si sente e si vede ripetuti dappertutto, non siano questi il vero lavaggio? O sono s-lavati solo quelli che usufruiscono della VERITA’ ASSOLUTA e stop!!!

    1. Però Alvise converrai sul fatto che negare il proprio genere è negare l’evidenza… Non si tratta di ritenersi depositari della Verità assoluta, ma di guardare la realtà così come si presenta, credenti o non credenti che siamo.

  27. Spaventapasseri, se mio figlio fosse gay?
    Il punto è che difficilmente ci si ritrova da un giorno all’altro un figlio gay. Se succede è perché non conosciamo abbastanza i nostri figli, non dialoghiamo, non cerchiamo di capirli.
    Quindi la disarmonia sessuale non è una cosa che compare da un giorno all’altro, è una cosa che cresce e matura con il tempo. Il problema di identità andrebbe eventualmente affrontato fin da piccoli. Credo che questa creatura avrebbe bisogno di molto amore, una dose massiccia perché se questo problema esiste, se è autentico dovrebbe causare delle insicurezze gravi ed è importante che possa contare sul nostro amore, che non vuol dire assecondare il suo problema ma risolverlo insieme per il suo bene.

  28. Per me la prima botta è stato leggere che i giornali non raffigurano affatto la realtà… Non che non ne fossi già convinto, ma se anche una giornalista professionista e seria come Costanza lo afferma così candidamente, allora la faccenda è inquietante… Per il resto, siamo alle solite… Si distorce la realtà per farla aderire alla propria ideologia… E mai una volta che qualcuno porti testimonianza di “frutti buoni” nati da queste piante… Chissà come mai… Intanto di frutti cattivi ne stiamo raccogliendo a bizzeffe, eccone uno tra tanti…

    http://www.salutefemminile.it/Template/detailArticoli.asp?IDFolder=176&IDOggetto=5789

  29. vale

    p.s. col blog ,l’autrice, cecra di fare , nel suo piccolo( o grande, visto il crescente successo) quel che Papa Benedetto XVI ha detto in Libano: «L’inoperosità degli uomini dabbene non deve permettere al male di trionfare. E il non far nulla è ancora peggio.» [Benedetto XVI, in Libano, ai membri del governo, delle istituzioni della repubblica, con il corpo diplomatico, i capi religiosi e rappresentanti del mondo della cultura).

  30. Tornando alla domanda posta da “spaventapasseri”: se tu genitore cristiano ti trovi un figlio/a gay (per sintetizzare).

    Credo qui valgano poco i discorsi sociologici masmedianici (pensiero di massa o dominante) o compagnia cantante.
    Forse possono servire quelli psicologici anche per capire il come e il perché… e statisticamente provato che in moltissimi casi
    (non in tutti) il figlio maschio che ha un padre che sistematicamente percuote la madre (o peggio) rifiuterà di assumere come
    sua l’identità di genere maschile e, dovendone assumere una assumerà – preferibilmente quella della madre.

    Ma saltiamo le casistiche o non arriviamo da nessuna parte…

    Sottoscrivo quanto scritto da exileye… non ci si ritrova un figlio/a gay dalla sera alla mattina.
    Aggiungo che non possiamo affermare quello che nessuno vuole più affermare (anche in molte parrocchie) l’omosessualità
    oltre ad un grave disturbo della persona, è un grave peccato. Grave in quanto incide profondamente sulla psiche e sulla vita dell’Anima, perché impedisce allo Spirito Santo di “coabitare” il nostro corpo con la nostra stessa Anima in quanto il corpo è (o dovrebbe essere) Tempio dello Spirito Santo.
    Val la pena ricordare che TUTTI i peccati che riguardano l’intimità del nostro corpo e quindi la sessualità producono questi effetti – non per nulla rientrano nella categoria dei PECCATI GRAVI, ma l’omosessualità è anche, sappiamo dalla Scrittura un “abominio” agli occhi di Dio.

    Perché questa premessa “catechistica” che farà sbellicare dalle risate i non credenti e indignare i fans della “libertà” dell’uomo?
    Perché la risposta alla domanda iniziale è (o potrebbe essere): come educo mio figlio/a al discernimento sul peccato e al combattimento spirituale?

    Perché di questo si tratta! Forse che se individuo in uno dei mie figli una negativa tendenza alla sessualità in genere, dagli spettacoli, agli atteggiamenti, alla masturbazione, non devo aiutarlo nella verità e nel combattimento?
    O se tende alla menzogna, o al furto, o alla violenza, o…, o… chiaro ci sono scale di valori diverse, ma qualunque di queste tendenze divenissero “croniche” o dominanti si otterrebbe una situazione finale simile.

    L’omosessualità, o meglio la spinta, la TENTAZIONE verso questo disturbo di carattere sessuale, può fare la sua comparsa, – peraltro a qualunque età (ogni tanto scopriamo di padri di famiglia con tanto di figli che scoprono la “loro vera natura” – SIC!) – va messa nella giusta prospettiva: quella SALVIFICA DELLA POTENZA DI CRISTO, che ha vinto il peccato e la morte.

    Questa convinzione DEVE fare parte di ciò che i nostri figli trovano e sempre devono trovare, nella profondità di sé stessi, se questo abbiamo loro trasmesso e questo hanno visto REALIZZARSI nella vita nostra di genitori.

    In pratica, io vivrò la mia tendenza a questo peccato (l’omosessualità), come faccio per ogni altro (io sono un iroso tremendo, uno che senza la Grazia di Dio e il combattimento non sarebbe MAI stato fedele a sua moglie – e l’adulterio è un altro peccato di morte), combattendo sapendo che è la mia ALLEANZA con LUI che mi assicurerà la vittoria.

    Forse la vittoria sarà totale, forse avrò questa “spina nel fianco” tutti i giorni della mia vita e come S.Paolo “Ti basti la mia Grazia”.

    E voi abbiate pietà del mio esser logorroico 🙂

    1. “In pratica, io vivrò la mia tendenza a questo peccato (l’omosessualità), come faccio per ogni altro (io sono un iroso tremendo, uno che senza la Grazia di Dio e il combattimento non sarebbe MAI stato fedele a sua moglie – e l’adulterio è un altro peccato di morte), combattendo sapendo che è la mia ALLEANZA con LUI che mi assicurerà la vittoria.”

      Questo con te stesso e nella tua famiglia, ma nella società, che farai?
      Non potrai fare altro che cercare di persuadere le persone della indiscutibilità del tuo punto di vista, come anche sta cercando di fare, per esempio, Costanza Miriano, prendendo posizione contro questa nostra società in “liquefazione” o a favore del matrimonio in chiesa.

      1. Alvise, anche qui credo ci sia da cambiare il punto di vista…

        Nella società che farò? Quello che cerco di fare in famiglia. Non devo cercare di persuadere nessuno (educare i figli si), sono chiamato invece a dare ragione della Speranza che c’è in me.

        C’è? Se c’è si vedrà, saranno gli altri a giudicare. Se c’è… perche se non c’è nè me la posso dare, nè si potrà vedere.

        Io sento che c’è in me. E’ la stessa Speranza che mi ha sostenuto negli anni di malattia di mia moglie (e che ha sostenuto Lei), la stessa che mi ha sorretto quando mi hanno annunciato la fine delle cure possibili, quella che mi ha fatto benedire (pubblicamente) Dio, il giorno della sua (mia moglie) Nascita al Cielo e del suo funerale e ha continato a sostenermi nei giorni neri della solitudine e dello sconforto. La stessa che era nei miei tre figli, ancora molto giovani, che vestiti a festa (era una Domenica giorno di Pasqua e Resurrezione) hanno pregato al capezzale della mamma sino al suo ultimo terreno respiro… potrei continuare, ma non vorrei fosse scambiata per auto-celebrazione ciò che è Lode a Dio.

        Io non devo convincere nè convertire nessuno, ma se qualcuno mi chiederà darò ragione della Speranza, ma anche di tutto ciò che a questa Speranza mi ha portato: un cammino di conversione in Santa Romana Chiesa nel cui utero oggi Dio attraverso il sacrificio di Cristo, genera i suoi figli non più battezzati con la sola acqua (come anch’io ero ma di un Battesimo rimasto come seme in terra arida) ma nello Spirito Santo. Sacerdoti, Re e Profeti.

        Portando una Verità che il mondo non conosce e anzi dispezza… ma dirò più come un tempo che è verità ciò che non lo è, perchè so di dove sono venuto.

        Chi pensa sia stata forza di volontà s’inganna, chi pensa sia invasto, plagiato, lobotomizzato, pensi ciò che vuole… sinceramente Alvise, NO ME NE PUO’ FREGA’ DE MENO 😀

    2. sweety

      l’omosessualità in sé però non è peccato; lo è esercitare un’attività sessuale omosessuale. Un omosessuale che viva la propria condizione castamente, soffrendo per lottare è molto più santo di molti eterosessuali.

      1. “Un omosessuale che viva la propria condizione castamente, soffrendo per lottare è molto più santo di molti eterosessuali” … che non sostengono alcun combattimento epr il dominio di sè (aggiungerei io)

        Cmq VERISSIMO!

        1. Maddalena

          Scusate,
          non che per forza vi deve interessare, sia chiaro, ma ciò che ho narrato io, è stato almeno letto da qualcuno? Pregate per quella mia nipote omonima. Sta mettendo le basi per esporsi a dei grattacapi non dissimili da quelli che hanno infelicitato la mia vita. Vedo corsi e ricorsi che si ripresentano. Non vorrei che mio fratello debba subire gli stessi dispiaceri spezza-cuore, che ho fatto subire io ai miei a suo tempo.

          1. Maddalena rispondo visto che il tuo intervento è in coda al mio ultimo.
            Ho letto ciò che hai scritto, ma sinceramente ho capito poco (mea culpa) del fatto e dell’antefatto, per cui ammesso che qualcuno qui ti si debba rispondere, io non saprei cosa.

            Che “gli si risveglino i sensi” è una preghiera pagana? Non saprei… prega che incontri Gesù Cristo sulla sua strada e che i sensi che si risveglino siano quelli dell’Amore per Lui. Lì non ti sbagli 🙂

  31. spaventapasseri

    Vi ringrazio per aver risposto alla mia domanda. E’ molto bello lo scambio di opinioni!
    Leggere e ascoltare ci aiuta ad allargare le nostre vedute, ma non credo sia per noi un lavaggio del cervello, potrebbe esserlo per i giovani che devono ancora affermare la propria personalità. Per me e per alcuni di voi non c’è quel pericolo, abbiamo dei punti fermi non facili da influenzare. Noi facciamo parte del mondo ma non siamo il mondo, purtroppo spesso dobbiamo stare a guardare….

  32. Vorrei riprendere quanto diceva in chiusura @exileye intorno alla: “…decadenza civile e morale cui sta andando incontro l’occidente, su questo punto credo che dovremmo contare sulla solidità dei costumi islamica”. Affermazione per la quale @lorenzo ironicamente invocava un minuto di silenzio. A me pare invece una considerazione intelligente. Dell’islamismo per la verità conosco poco o niente (né mi interessa, per dirla con la padrona di casa), ma l’impressione è che il relativismo modernista non sia ancora minimamente riuscito a scardinare la morale islamica dai suoi fondamenti teologici. Non mi pare che ci sia (non ci sia ancora?) una “religione civile” mediorientale, una società islamica senza religione. In Occidente è da almeno tre secoli che tentano di laicizzare l’etica riducendola alla sua caricatura (diritti, ognunismo, uguaglianza, non-discriminazione, …). L’etica trasformata in etichetta … Ormai abbiamo proprio perso la bussola, il panorama è sempre più di abominio e desolazione, come messo in luce nei bei post di ieri e di oggi.

    1. JoeTurner

      personalmente ritengo che la cultura dei paesi islamici abbia semplicemente (e storicamente) “saltato” l’illuminismo con tutta la scia di falsità travestite da libertà che ha portato. Non è che siano migliori è che non hanno contratto il morbo.

      1. Grazie Franz per l’esatta interpretazione e puntualizzazione della mia affermazione. In effetti Joe, sono d’accordo ovviamente che i musulmani non siano meglio dei cristiani, ma noi occidentali su certe faccende ci stiamo dimostrando alquanto molli . L’illuminismo noi lo abbiamo subìto però poi poi ci abbiamo aggiunto molto altro: tolleranza scambiata per carità per esempio. Per dirla in francese se uno è frocio io lo posso anche tollerare ma non mi tirerò mai giù le brache.

        1. “Per dirla in francese se uno è frocio io lo posso anche tollerare ma non mi tirerò mai giù le brache.”

          Cristianamente parlando la frase ai francesi gliela lascio tutta volentieri.

          Il Cristiano è chiamato a NON tollerare il peccato, ma a compatire il peccatore (a esempio di Cristo) e compatire sta per “patire con…” (leggi misericordia)

          L’infelice frase “se uno è frocio” identifica una persona, non il peccato, ergo….

  33. franz

    Epperò il cattolicesimo piacione, sia quello schitarrone sedicente gggiovane sia quello liberal-loden-correct autodefinentesi adulto, se le tira giù ben bene le brache, sempre parlando in francese.

  34. Pingback: Che male c’è? « Una casa sulla roccia

  35. Si franz ma quella è altra cosa e un altro piano del discorso e in qualunque lingua lo decliniamo sarebbe molto grave fare confusione tre le due cose. Mon amie 🙂

    1. franz

      Vero. Chiedo scusa per la divagazione. Bella invece la tua sottolineatura della “compassione” come atteggiamento autenticamente cristiano verso il peccatore.

      1. E’ un uomo… ma con tutti questi “nick”… cmq grazie per la correzione, ho voluto strafare con il francese che non conosco. Ma siamo proprio sicuri senza “e”?

  36. vale

    sicuri.
    ed a proposito di calamento di brache:il ministroProfumo alla festa di sinistra ecologia e…” credo che l’insegnamento della religione nelle scuole così come è concepito oggi non abbia più molto senso.probabilmente l’ora andrebbe adattata, potrebbe diventare un corso di storia delle religioni ( tutte tutte,incluse ,che so quella dei sikh,e scientology?o di etica (nda: etica dde che?)

    1. Calamento di braghe… la stessa espressione che ho usato su fb per descrivere l’infelice intervento del Ministro Profumo… siamo in sintonia… e siamo anche OT 🙂 Ma un pochino si può, basta non esagerare, giusto admin?

  37. Concordo totalmente con il post, sebbene esso si muove su due piani. L’uno: la critica a un giornalismo che ha perso identità, l’altro la discussione in merito all’articolo del NYT.

    Poco mi interessa entrare nel merito dell’articolo. Tornando invece sul primo piano vorrei dire la mia sul fatto che sono convinto stiamo assistendo a una lotta silenziosa tra due fazioni opposte. Chiamali conservatori e pseudoprgressiti, bene e male, nord e sud. Non voglio cadere nel manicheismo, ma è chiaro si stanno destrutturando i valori di base della società civile finora conosciuta, anzi della società cristiana.

    Un saluto da Lordbad e dal blog Vongole & Merluzzi

    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/

  38. annarita

    Un attimo prima che l’Impero romano crollasse era invaso dal vizio e l’omosessualità dilagava, mi sa che questa nostra società è arrivata al traguardo, non so se gli sarà concesso ancora molto tempo prima del botto finale. Ma poi ci sarà il trionfo del Cuore Immacolato, innimmaginabile pensare che in mezzo a tutta questa sporcizia, il Cuore Immacolato di Maria trionferà, ma è una promessa e possiamo gioire di questa certezza.

  39. Scrive Langone:
    “San Paolo, potresti diventare il nuovo Rushdie. Tu hai scritto la Lettera ai Galati (“Se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema!”) e con san Pietro e san Giovanni hai messo in guardia dai falsi profeti, quindi se Erdogan riesce a far dichiarare l’islamofobia crimine contro l’umanità (ci sta provando con l’Onu) non sarai più leggibile pubblicamente. A meno che tu non venga definitivamente museificato, classificato come autore anacronistico: così, già prima di Erdogan, ti considerava quel cardinale recentemente defunto e così ti considera il vescovo di Pavia, monsignor Giovanni Giudici, un anticristiano che si dichiara in comunione di fede con i maomettani e definisce il Corano “Libro sacro disceso dal Cielo”.

    Sembrano parole di Alessandro! E’ questa la posizione ufficiale della Chiesa o c’è un’altra fonte (di Langone di Alessandro o di altri)che io non conosco?

    E così per tutte le questioni teo-politco-sociologiche affrontate nel blog….

    1. Lorenzo

      a esser corretti “c’è chi rischia la galera per diffamazione”. visto che due giudici – su due che si sono occupati del caso – hanno affermato che quella era diffamazione. poi si può discutere se sia giusto mandare in galera per diffamazione. ma metterla così è dire qualcosa di non vero.

  40. Cultura positivista post antropocentrismo di Cartesio…incarnata dal mitico Rousseau.
    Come sempre sorge la domanda: svolta di progresso o svolta di regresso?
    Ai nostri occhi oggi, e agli occhi dei nostri posteri l’ardua sentenza.

  41. giuly

    il post dice già tutto, non devo aggiungere altro, se non che guardando i miei figli capisco che l’identità sessuale è un dato biologico innegabile e che a noi genitori spetta “solo” lasciarlo emergere e guidarlo nella crescita con il nostro esempio.
    Sul giornalismo….che dire? Erodoto for president!

  42. Lorenzo

    “personalmente ritengo che la cultura dei paesi islamici abbia semplicemente (e storicamente) “saltato” l’illuminismo con tutta la scia di falsità travestite da libertà che ha portato. Non è che siano migliori è che non hanno contratto il morbo”

    un esempio tipico di discorso “suicida”.

  43. Raffaella

    Mia nonna (che tra l’altro diceva pure che se ti guardi troppo allo specchio “esce il diavolo”) diceva che la domanda “che male c’è” è assurda, bisogna chiedersi invece “che bene c’è” quando vuoi sapere su una cosa è meglio che tu la faccia oppure no. E non mi sembra che questi bambini indefiniti ne ricavino bene per loro, quasi come quelli che andranno all’asilo avendo due mamme o due papà. Non capisco che bene ne venga per i bambini, fatemeli vedere felici e poi se ne riparla.

  44. in Olanda anche se sei una single con gusti non eteri, puoi andare al “negozio”, leggasi clinica, e avere un figlio….io ho provato a spiegare che il padre è importante: il maschio, il cromosoma Y, l’uomo, VIR, chiamatelo come volete, e che un figlio maschio ha tanto bisogno di un padre. Ma la legge permette questo.
    Ho letto le parole di Costanza. Non le condivido proprio in toto. Esistono modi diversissimi di essere femmine e maschi. Mio marito è italiano, ma non vede il calcio, proprio non lo conosce , nè attivamente, nè passivamente….a me piacerebbe fare il falegname e mi affascina sentir parlare di automobili, modi di riparare guarnizioni, girare tubi, connettere cavi, insomma mi piacciono le cose che tradizionalmente piacciono a molti maschi…non per questo mi sento meno donna.
    Non vorrei che le esagerazioni e le trasgressioni odierne travalicassero…
    e non è vero che esistono pinguini omosessuali?
    vabbè che l’uomo (homo) è diverso…

  45. Pingback: Il deserto avanza - Pagina 4

  46. Dolce Costanza,
    ho terminato ieri sera di leggere il tuo libro per la prima volta (perché so che ce ne saranno molte altre), e voglio comunicarti la profonda commozione che mi ha attraversato il cuore leggendo i ringraziamenti finali. Ho davvero versato alcune lacrimucce, forse per esternare in qualche modo l’immenso amore che mi è entrato dentro leggendo le tue pagine.
    Non sono una moglie, e nella vita faccio molta fatica a sottomettermi, ti dico la verità.
    Sono una lunatica fidanzata, figlia, sorella, amica. Che nelle tue parole trova sempre la voglia di mettersi in gioco, di fare del dono di sé il cardine della propria vita pratica, ché altrimenti si rischia di soccombere dappertutto.
    Hai instillato in me il concime che va a far crescere il germe d’infinito che è in ognuno di noi, e quello che mi propongo è una vita d’esercizio costante, perché anch’io possa essere, un giorno, la sposa che tu descrivi, quella che abbraccia senza riserve suo marito, la sua famiglia, la sua casa, solo perché prima ha abbracciato con tutta la sua forza il suo vero Sposo, inizio e fine di ogni nostro gesto.
    Mi piace tantissimo quando dici che “L’amore vero è a forma di croce”, basterebbe crederci fermamente, fare propria questa tua frase perché la vita di colpo sia più serena, più riempita, meno catastrofica.
    Grazie, per ogni parola, per ogni pensiero, per ogni sorriso (Ho anche guardato tutti i video reperibili sul web che ti riguardano, e dal tuo volto emana una forza gioiosa fuori dal comune.).
    Prima o poi suonerò al tuo campanello, perché voglio sentire colle mie orecchie le frasi dei tuoi strampalati figliuoli.
    Con affetto, Vale.

  47. Valentina!!!! Non mi ero accorta di questo commento, sono stata avvisata da una talpa… Ma che bello, grazie!!! Vedrai che dopo un po’ che farai questo esercizio le persone cominceranno a cercarti, perché emanerai una luce a cui non sapranno resistere. La bontà e la mitezza sono rare, e se c’è una donna che si immola per viverle è una bomba atomica!! Guarderò dallo spioncino in attesa che suoni.

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