Si può sfuggire alle feste commerciali, oppure le si può festeggiare in un altro modo, ricordando da Chi viene all’uomo la capacità di dire “ti amo”.
A Roma per esempio lo spiegherà S.E. il cardinal De Donatis, alla Basilica di Santa Sabina, dove celebrerà una messa per le coppie.
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La Croce e le rose
di Costanza Miriano
Sarà che sono di Perugia, e san Valentino è il patrono di Terni, e si sa che il campanilismo provinciale raggiunge agilmente le vette del ridicolo; sarà che ero la ragazzina secca e lunga a cui nessuno regalava cioccolatini; sarà che Mister Right per lunghi anni è sembrato introvabile, dovendo rispettare canoni di perfezione elevatissimi – leggermente più affascinante del Grande Gatsby, leggermente più bravo a scrivere di Michel Houellebecq, leggermente più brillante dei fratelli Marx messi insieme…
Insomma, San Valentino io non l’ho mai festeggiato. Mi sono chiesta cosa c’entri una cosa molto seria come l’amicizia con il Dio incarnato che muore in croce per noi con le rose, i cioccolatini, gli apostrofi rosa tra le parole ti amo. Continua a leggere “La Croce e le rose”
Tra Maria De Filippi e Tinder: perché abbiamo così tanta paura di amare davvero?
di Tonino Cantelmi
Tremate, tremate! San Valentino, la festa fashion degli innamorati, si avvicina e con lei un mucchio di iniziative, più o meno commerciali, più o meno smielate, ma soprattutto decisamente tragicomiche. E sì, perché l’amore romantico, ai tempi della postmodernità tecnoliquida, oscilla fra due estremi: da un lato il modello proposto dalla trasmissione “Uomini e Donne” di Maria De Filippi e dall’altro il modello tecnomediato delle app come Tinder. Insomma, a mio parere l’amore romantico è gravemente malato, direi moribondo e il San Valentino ai tempi di Maria De Filippi e di Tinder ne celebra il quasi-funerale.
L’amore s’impara
di monsignor Riccardo Mensuali*
Gentile Costanza,
ti chiedevi, opportunamente, alla vigilia dell’Udienza che Papa Francesco ha concesso ai fidanzati in preparazione al Matrimonio, che cosa mai potesse avere a che fare il giorno di San Valentino col percorso di preparazione al Sacramento del Matrimonio. È evidente, tanto più ai nostri giorni, l’esagerato scarto tra il Sacramento della fedeltà e dell’eternità, cammino quotidiano tra gioie e dolori alla luce della Passione e Resurrezione del Signore e, se va bene, una cena pseudoromatica in un caotico ristorante della durata di due ore, al più.
La Croce e le rose
di Costanza Miriano
Sarà che sono di Perugia, e san Valentino è il patrono di Terni, e si sa che il campanilismo provinciale raggiunge agilmente le vette del ridicolo; sarà che ero la ragazzina secca e lunga a cui nessuno regalava cioccolatini; sarà che Mister Right per lunghi anni è sembrato introvabile, dovendo rispettare canoni di perfezione elevatissimi – leggermente più affascinante del Grande Gatsby, leggermente più bravo a scrivere di Michel Houellebecq, leggermente più brillante dei fratelli Marx messi insieme…