di Costanza Miriano
Nei giorni scorsi, quelli successivi alla manifestazione contro la violenza sulle donne, si sono succedute alcune voci che secondo me meritano una reazione seria. Sentendo la Finocchiaro declamare (a dei bambini, peraltro) da Rai 3 che gli uomini sono tutti dei pezzi di m…, o la Murgia dire che nascere maschio in un sistema patriarcale è come essere figlio di un mafioso, anche io ho pensato che non fossero degne di attenzione o, che, come ha scritto qualche illustre pensatore sui social, mettersi a rispondere a questo livello è come fare a gara di rutti. Si potrebbe replicare con affermazioni dello stesso spessore speculativo, tipo che le sarde sono tutte basse e brutte (e pazienza che ne conosco di bellissime, come Silvia e Annamaria – scusa Elisabetta Canalis, ho le mie preferenze – ma l’ideologia non considera i fatti, sennò magari è costretta a cambiare). Si potrebbe scherzare come il mitico Lercio (“Partorisce un maschio: Murgia arrestata per associazione mafiosa”), che comunque fa molto più ridere della Finocchiaro.
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