Amare oltre misura non può essere un dovere stabilito per legge

Pentecoste di Duccio di Buoninsegna

di Costanza Miriano

Sono circa due anni che scrivo questo articolo. Lo scrivo, lo sottopongo a mio marito, a qualche amico, ne parlo con qualche sacerdote, poi lo butto. E sì che di solito scrivo senza quasi rileggere, per il mio blog. Ma qui siamo su un campo minato. Qualunque cosa si dica su questo tema viene letta subito in chiave politica, o meglio partitica, che è quanto di più lontano dal mio intento.

In attesa di andare a messa per celebrare la Pentecoste e chiedere lo Spirito Santo, ci riprovo.

Io credo che ci sia una grande confusione in merito alla questione della solidarietà, e provo a spiegarla così come l’ho spiegata alle mie figlie più piccole, ché magari, semplificando le cose e togliendo i riferimenti a polemiche e partiti che loro neanche conoscono, la cosa viene meglio, e si ripassa anche il Catechismo.

L’uomo è ferito dal peccato originale, e tende al male, per questo esistono le leggi, la Legge. Perché mi impedisce di fare i miei comodi quando questi danneggiano i diritti di qualcun altro. Se l’uomo fosse solo ricolmo di Spirito Santo non ci sarebbe bisogno di legge, tutti faremmo il bene senza sforzo, tutti condivideremmo i nostri beni, il tempo, tutto quello che abbiamo, facendo a gara nello stimarci gli uni con gli altri, e nessuno sfrutterebbe le risorse dei paesi poveri per arricchirsi, tutti avrebbero la possibilità di vivere nel paese dove nascono, tra i propri cari, con le proprie risorse, che sono sufficienti a far vivere bene tutti, se si studia e si progredisce, e si impara a usare bene quello che la natura ci dà. Chi si impegnasse di più, chi avesse più capacità e fosse più serio degli altri, avrebbe più risorse, ma grazie alla pienezza dello Spirito Santo sarebbe anche più capace di condividerle.

La legge però non ha questo compito, la legge e la politica devono solo garantire il rispetto dei diritti, fino a che non ledono quelli degli altri, insomma, mettere ordine, costruire una società armoniosa e organizzata in modo intelligente, sconfiggere il caos al quale ci consegna il nostro mondo interiore ferito dal peccato originale.

La Chiesa fa bene a invitarci ad andare oltre la legge, ma può farlo solo se prima ci ha insegnato a pregare, pregare senza interruzione, chiedendo, mendicando lo Spirito Santo perché ci faccia incontrare Cristo. Allora, pieni della gioia di questo incontro, pazzi del suo amore, risorti già adesso in questa vita perché abbiamo scommesso tutto sul Risorto, su quello che ha vinto la morte, allora possiamo nel sacrario intimo e inviolabile del nostro cuore decidere di andare oltre la legge, e di amare anche quando non è giusto, perché questo è l’amore. Di amare i nemici, di amare chi si prende quello che è nostro, di dare anche la tunica a chi ci prende (e non “ci chiede”, il vangelo dice proprio “ci prende”) il mantello. Solo da Cristo può venire la grazia di questo amore. Solo se hai incontrato Cristo puoi andare in missione, puoi aiutare una famiglia anche se non hai niente o quasi da parte per la tua, puoi fare un passo che – per l’uomo – non è “giusto”, ma è oltre la giustizia e la ragionevolezza.

Non credo che sia compito di un governo stabilire che questo modo di amare “pazzo” sia la legge, non lo può fare perché questo lo fa solo lo Spirito Santo, che non può agire se noi non lo mendichiamo giorno e notte, pregando senza interruzione come dice san Paolo. San Francesco lo aveva ottenuto, ma tutti si dimenticano che dopo l’incontro con Cristo lo aveva chiesto a forza di digiuni e preghiere e penitenze che lo hanno portato alla morte precoce.

Quindi hanno ragione i governi che cerchino di stabilire una società ordinata, che tuteli e protegga se stessa nel rispetto delle leggi, che siano ordinate a una gerarchia del bene. I paesi dove è altissima la disoccupazione e bassissima la natalità devono investire anche per aumentare il lavoro e le nascite (che poi le due cose sono correlate).

Contemporaneamente hanno lo stesso ragione i nostri pastori a ricordarci di pregare e digiunare per chiedere la grazia di saper fare la volontà di Dio, perché quando saremo pieni di Spirito Santo, abitati solo da lui, sapremo andare oltre la gerarchia del bene. Ma questa condotta non può essere una cosa imposta dalla legge (abbiamo visto cosa è successo con il comunismo), perché va contro la natura umana quando priva della grazia, bensì solo scelta e abbracciata per grazia, individualmente (questo sono i santi) e non imposta per legge statale.

Amare oltre misura non può essere un dovere stabilito per legge.

La stragrande maggioranza di sacerdoti che conosco, e che amo come una figlia, quelli che vogliono appartenere solo a Cristo, e danno la vita nel silenzio, senza curarsi delle polemiche mediatiche e politiche, hanno molto chiaro tutto questo. Pochi altri, quelli che hanno manie di protagonismo politico, no. Non parlano di peccato orginale e di preghiera, di come solo Dio ci possa dare la miracolosa possibilità di essere buoni. Hanno dimenticato che il solo loro compito è stare con Cristo e farcene innamorare.

Ecco, perdonate la semplificazione, ma le mie figlie almeno hanno capito, e io mi sono tolta un peso dallo stomaco.

167 pensieri su “Amare oltre misura non può essere un dovere stabilito per legge

  1. Corinna Sabella

    Nella confusione che regna, quando i nostri pastori, non tutti per grazia di Dio, dimenticano di parlarci di Gesù e ci accusano di settarismo se vogliamo mantenere la nostra identità, le tue sono parole benedette. Grazie

  2. Anna maria miron

    Buona giornata, io cerco di invocare lo spirito Santo perché rinnovi la faccia della terra e il cuore degli uomini , perché mi sembra che ora ci sia una gran confusione , che manchi il rispetto, tutti si sentono di esprimere quello che capita loro in mente ( di pancia come si usa dire). Senza un minimo di empatia, anche in chi si professa cristiano, basta leggere certi commenti sui social ! Noi cristiani siamo chiamati ad essere radicali, ma come dici tu ci vuole un cammino di conversione. Il governo è chiamato a fare leggi che migliorino la vita dello stato del quale sono democraticamente diventati responsabili, hanno anche il dovere di testimoniare rettitudine, onestà e capacità sopratutto di ” guardare ” con occhi illuminati e non miopi i bisogni del paese . Noi italiani singolarmente siamo persone solidali, gentili, amiamo la bontà ed il bello. Invece alle volte nel lavoro, nei rapporti civili, con le istituzioni diventiamo astiosi senza rispetto ,come ho scritto . Forse i nostri pastori recepiscono questo e cercano di insistere pubblicamente nel tema della solidarieta e si rivolgono anche ai non cristiani. Per noi “non resta che la preghiera” vieni Santo Spirito , vieni a rinnovare i cuori di tutti gli uomini. Grazie

  3. Elisa

    Mi viene davvero da piangere a leggere certe cose. Continuate pure tutti a rincorrervi su questo argomento gettando comodo fumo negli occhi delle persone. Quando poi si accorgeranno quali sono le vere emergenze e quali sono i veri pericoli, sarà troppo tardi. Credo proprio che questa sia propaganda politica e partitica e mi dispiace moltissimo, perché nutro profonda stima nei confronti di chi ha scritto questo articolo. Peccato.

    1. Costanza Miriano

      Puoi spiegarmi in che modo questo pezzo che dice che siamo in grado di amare solo grazie allo Spirito Santo sarebbe politico?
      Inoltre la mia storia parla: mi sono dimessa dal Comitato il giorno dopo l’ultimo family Day, e la mia “carriera” in rai, dove sono per concorso, è più che immobile da sempre. Se avessi voluto sfruttare la mia posizione per fini politici o per promuovere qualche partito, non sarei qui, ferma al palo. orgogliosamente al palo.

      1. mikael

        Carissima Costanza.non hai nulla da giustificarti.chi ti accusa sta facendo politica,mentre tu parli da credente che cerca di capire e di aiutare noi a comprendere.io sono con te al 100% e ti ringrazio di tutto ciò che fai e soprattutto di ciò che sei.perché è proprio la tua vita che dimostra ciò che dici

      2. Io invece vorrei sapere “quali sono le vere emergenze e quali sono i veri pericoli” secondo Elisa. Per me, per esempio, uno è questo:

        Introdurre in un territorio centinaia di migliaia di maschi oltretutto nullafacenti, senza la dignità e la stanchezza che dà un lavoro, sradicati dal proprio contesto, privi di controllo sociale, mantenuti in una situazione di irresponsabilità, di impunibilità e di non rintracciabilità, è un crimine che può portare solo in una direzione: l’annientamento di un popolo.
        (Silvana de Mari)

        1. Kosmo

          ma è chiaro no? Il ritorno del fascismo e l’odio che esso semina per i “poVerI miKranti!!11!!!”

        2. Elisa

          Signor Giudici, per me l’emergenza è la continua mancanza di lavoro, il futuro negato ai giovani, mancata creazione di politiche economiche, la procedura di infrazione che potrebbe cadere sulle nostre teste, invece bisogna preoccuparsi solo ed esclusivamente dei migranti.
          La scorsa notte ho fatto il pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto e nell’omelia il cardinal Bassetti ha parlato proprio di questo.
          https://www.pellegrinaggio.org/press/2230-discepoli-missionari-del-papa-cosi-mi-piace-avanti-e-coraggio

            1. Luigi

              “eh sì anch’io non ci dormo la notte per la procedura d’infrazione…”

              Siamo in due, allora 😀

              Io vado oltre il titolo.
              Non solo “amare oltre misura”, ma “amare” tout court non può essere un dovere stabilito per legge.
              Perché significherebbe “stato etico”, ma in una misura tale da far impallidire Calvino (l’eretico, non lo scrittore), Robespierre, Hitler, Stalin e Bonino “grande d’Italia” messi assieme.
              Certo il puzzo che sale sempre più fetido è indubbiamente quello (i draghi puzzano da morire, è cosa risaputa).

              Mit brennender sorge, dice nulla?
              Cito ad esempio questo passo:

              “Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell’ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l’ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme”

              Ora noi non siamo più nemmeno all’idolatria del politico, come persona e come categoria; no, la terra che un tempo fu Europa – ovvero la Cristianità – è ridotta a farsi dire cosa sia legale e cosa no dai banchieri (sic! rectius: usurai istituzionalizzati), dai kommissari, dalle troike – il fetore del comunismo decomposto ammorba ogni angolo – che nelle loro spelonche non fanno altro che contare danaro, illudendosi che questo possa figliare.
              Mentre esso è ineluttabilmente e mortalmente sterile; sterilità che non a caso – il caso non esiste – è lo stigma e il simbolo della civiltà occidentale. Di quell’Occidente cui ben si attagliano le parole di Barbalbero su Saruman: “ha un cervello fatto di metallo e d’ingranaggi: nulla gli importa di ciò che cresce, se non gli serve in un’occasione immediata”

              Ma nessuno ha mai letto T. S. Eliot o il suo impresentabile amico e allievo Ezra Pound? Nessuno ha mai visto “Excalibur” di John Boorman? Dice niente la “desolazione di Smaug”?
              Il Cristiano non teme che crolli la torre di Babele, il Cristiano spera (in seconda battuta) che ciò avvenga.
              Il Cristiano che ha paura di procedure d’infrazione che potrebbero caderci sulla testa!?! Ma non insegna san Francesco che l’unica cosa da temersi è la morte dell’anima?
              Allora meglio Asterix e i suoi Galli, che almeno paventavano, sulla testa, la caduta del cielo… 😀

              Ciao.
              Luigi

          1. giovi

            Scusa, Elisa, accusi, con malagrazia e sul nulla, Costanza di fare propaganda politica e partitica e parti lancia in resta con vera propaganda politica e partitica ? L’effetto risulta comico, abbi pazienza.
            Per quanto riguarda il cardinale Bassetti alla Macerata-Loreto, quella specie di comizio sulla disoccupazione giovanile mi è sembrata una nota stonata.
            Molto, ma molto meglio, la sua invocazione a Maria sul sagrato della basilica di Loreto all’arrivo di noi pellegrini: l’ho trovato mille volte più appropriato e convincente.

            1. Il card. Bassetti è l’ennesimo prelato fallito che ha sbagliato mestiere, avrebbe dovuto fare il sindacalista. Ormai il piano trascendente per certa gente non esiste più. Invece del Giudizio Divino parlano del giudizio dell’EU. Peccato per loro che alla fine della vita terrena non sarà la Commissione Europea a giudicarli.

              Comunque, torniamo per un attimo a terra. Parliamo del lavoro. L’emergenza disoccupazione è seria: ma importare masse di giovani africani non la peggiora? Se il nostro paese non è capace di garantire il lavoro agli italiani, come potrà farlo per gli stranieri? E non venite a dirmi che ci sono lavori che gli italiani non vogliono fare: sono i lavori da schiavitù, come quella gestita dal caporalato nelle campagne.

              1. Ciao Fabrizio, pur non obiettando nella sostanza, credo bisognerebbe essere un po’ più critici sulla volontà di lavoro dei nostri giovani…
                Non è difficile scoprire quante aziende fatichi o e tanto a trovare personale giovane per lavori tutt’altro che da caporalato, solo perché ci sono da fare 50 km in più al giorno o perché si deve lavorare in turni o anche di Sabato…

                1. credo bisognerebbe essere un po’ più critici sulla volontà di lavoro dei nostri giovani…

                  Sono in gran parte d’accordo. Dico “in gran parte” e non totalmente perché questa tendenza – nota da molto tempo – negli ultimi anni si è parzialmente ridotta, vista la crisi. Comunque rimane la mia conclusione: quei posti mancanti non vengono certo coperti dagli immigrati, se non in minima parte.

              2. Andrea

                Come ti permetti di parlare così del presidente della CEI? Hai mai sentito parlare di umiltà?

                1. @Andrea
                  Mi permetto. E tu chi sei, il kapò di turno? Vai a studiare: l’umiltà non contrasta né con la franchezza né con l’amore per la verità. La storia della Chiesa è piena di santi che, in tutta umiltà, hanno criticato anche con parole pesanti i prelati che se lo meritavano. Io non sono santo, ma faccio del mio meglio.

                  @vale
                  La pubblicità all’Islam su Avvenire è il primo frutto del documento di Abu Dhabi…

              3. Francesco Paolo Vatti

                “Ormai il piano trascendente per certa gente non esiste più. ”

                Già! Ieri sera mia moglie mi ha mostrato un articolo apparso su Noi Genitori e Figli (supplemento di Avvenire) che parla dell’accoglienza agli omosessuali, dove viene intervistato un prete che tutto pare fuorché cattolico….

                Oramai sono vecchietto e per me pazienza, ma cosa impareranno mai i nostri figli?

                1. vale

                  @vatti
                  beh,che ti aspetti da “avvenire” ( forse il sol dell’avvenire), ieri, in prima pagina-in basso a destra- pubblicità del libro “guida all’islam per persone pensanti.l’essenza dell’islam in 12 versetti del corano” edizioni dehoniane. scritto dal principe giordano ghazi bin muhammad.

                  1. Francesco Paolo Vatti

                    Oramai non mi aspetto più molto, ma ogni pugnalata mi ferisce e mi stupisce (mia moglie dice che sono il re degli ingenui…).

        3. Pat61

          A Elisa.
          Anche io ero alla Macerata Loreto e non mi sono piaciute alcune cose dell’omelia del cardinal Bassetti. Ma mi sembra che Costanza sia stata molto chiara, concreta e illuminante in questo articolo come sempre.
          E non mi sembra che abbia detto chiaro e tondo che bisogna accogliere tutti i migranti ma discernere solo e solo con la preghiera e l’aiuto dello Spirito Santo.
          E magari puoi dopo un commento del genere rispondere a quanto ti chiede Costanza prima che a Fabrizio.

      3. luigi

        @bariom, mi sarebbe piaciuto leggere anche poche parole di Costanza: non credo abbia bisogno di paladini. Ciao

        1. Non ne ha bisogno infatti, ma se commenti qui, non ti lamentare se non ottieni risposte da persona a persona… Scrivigli una mail piuttosto.

          Noto poi che non hai avuto altro da aggiungere, quindi pur nella tua libertà di non rispondere, accetta quella di altri di intervenire in dialogo che si fa pubblico quando pubblichi commento o, come detto sopra, cambia sistema.

      4. Elisa

        Cara Costanza, ho trovato lo spirito politico in questo articolo perché non ne posso più di sentir parlare di migranti. Né nel bene né nel male. Continuo a pensare che non siano la nostra vera emergenza e come ho già detto temo siano un modo di distrarre le persone dai problemi reali. Il signor Bratter non perde il sonno dietro alla procedura di infrazione? Io sì, perché purtroppo se tutto questo avverrà sarà sulle tasche nostre. È questo solo un esempio dei veri problemi che ci affliggono secondo me. Mi dispiace se io per prima ho dato l’imp Di essere schierata politicamente, non lo sono, in Italia non esiste nessun partito che rappresenti appieno ciò in cui credo, quindi….
        Vi domando un’ ultima cosa, secondo voi cosa dovrebbe dire un uomo di chiesa? Non dovrebbe essere sempre e comunque dalla parte dei sofferenti? Italiani, sudanesi, francesi o chissà cosa? Ecco ciò che a me fa soffrire è che certe persone cerchino di farci fare la guerra dei poveri ed è talmente tanto squallido e triste.

        1. @Elisa, certo che siamo chiamati ad essere “dalla parte” (essere prossimi) dei sofferenti… ma è lecito, anzi doveroso fare un discernimento su queste (talvolta supposte) “sofferenze”.

          Esempio, tralasciando migranti o simili, come essere prossimo ad un figlio che fa uso di droghe, magari ad un stadio di dipendenza insostenibile?
          Diversamente certo da un figlio che vive una grave malattia…

          Ho reso l’idea?

          1. Tanto per essere chiari: che i “migranti” siano un problema è un fatto, non un’opinione. È sufficiente vedere come sono conciati i francesi, gli inglesi, gli svedesi e ora anche i tedeschi. Anche la gente che vive fuori dai quartieri chic e deve aver paura di girare per la strada è il nostro prossimo. A questo proposito basta leggersi qualche rapporto – documentato – del Gatestone Institute sulla Svezia per farsi un’idea di come le cosiddette “società modello” siano piombate nel caos grazie ai “migranti”. Noi siamo qualche passo indietro, perché siamo stati coinvolti dopo, e possiamo ancora limitare i danni. Non gestire questo problema vuol dire arrivare ad una guerra civile, e allora non credo proprio che il lavoro sarebbe una priorità.

            La procedura d’infrazione è un problema nel senso che è un problema l’Unione Europea e la nostra sudditanza nei suoi confronti.

            Per quanto riguarda cosa dovrebbero dire i nostri pastori, ho scritto un lungo commento stamattina.

        2. blaspas59

          Ma se l`articolo di Costanza è polìtico anche la lettera dei vescoci è polìtica. Il discorso di Bergoglio è polìtico. E quello che dice Costanza è che religione e politica si muovono su due piani diversi con obbiettivi diversi. O almeno cosi dovrebbe essere.

        3. Leonardo

          Se c’è qualcuno che è fissato, ossessionato, con i temi migratori, sono le gerarchie ecclesiastiche che praticamente ormai non parlano d’altro, mettendo all’indice chiunque abbia anche solo delle perplessità sull’accoglienza incondizionata, senza se e senza ma, in un’epoca in cui alla Chiesa, non mancherebbero certo le problematiche e le minacce, spesso tragiche da fronteggiare. In nome di questo principio, sono scesi nell’agone politico italiano, appoggiando in maniera esplicita e spesso spudorata, le forze che da sempre hanno avuto (e continuano ad avere) nello smantellamento dei valori cattolici un pilastro della loro azione politica…e in tale contesto, i cattolici che continuano pervicacemente a lottare per la difesa di quei valori, sono stati completamente abbandonati a se stessi, quando non guardati con palese fastidio. In un tale quadretto, mi pare davvero il minimo che ci sia in tanti cattolici sconcerto e smarrimento e Costanza si fa interprete di questi sentimenti diffusi e lo fa con una pacatezza davvero ammirevole, visti gli attacchi e le ingiurie che da anni continuano a pioverle addosso. Se solo avesse voluto, non credo le sarebbe mancata l’occasione per sedere ora tranquillamente (e del tutto legittimamente) in Parlamento, ma invece ha sempre avuto cura, da ultimo in occasione del Congresso di Verona, di evitare qualsiasi forma, anche indiretta, di endorsement politico, per cui accusarla di fare strumentalizzazione politica mi pare come minimo ingeneroso.
          Ah… riguardo la paventata procedura d’infrazione, non pretendo che si debba tornare al denaro sterco del demonio, ma magari due paroline su un’istituzione che antepone il rigore finanziario alla stessa vita delle persone (per non parlare dei valori etici che promuove) si sarebbero anche potute spendere…

        4. Matteo

          Ciao Elisa. La prendo un po’ larga e magari, facendolo, sbando.

          Ti domando: davvero credi che “la continua mancanza di lavoro, il futuro negato ai giovani, mancata creazione di politiche economiche e la possibile procedura di infrazione” siano le cose massime che potremmo aspirare di risolvere?

          Capiamoci: non sono un “sognatore” che crede che le bollette si paghino con le belle parole e sono morbosamente 😉 attaccato al mio reddito annuale (che mi aiuta a contribuire alle spese della mia famiglia). Sicuramente alcuni temi che ti preoccupano sono importanti e spero siano, prima o poi, risolti. Anche perchè, ovviamente coinvolgono anche me.
          Secondo me, però, le preoccupazioni riguardo il lavoro e i soldi o, più in generale, riguardo la precarietà della vita terrena, sono una costante ineliminabile della condizione umana.
          ES: Oggi la preoccupazione potrebbe essere non avere il lavoro. Domani di perdere il lavoro. Dopodomani di perdere i risparmi accumulati dopo una vita di lavoro ecc ecc
          Sempre secondo me, tale precarietà dovrebbe essere “pacificata” e risolta dall’annuncio cristiano, che non ha niente a che vedere con le ricette economiche e/o politiche. L’annuncio eventualmente influisce sulle ricette suddette, ma contemporaneamente le travalica e le supera completamente.

          Cmq, senza perderci in chiacchiere, facciamo la controprova e capovolgiamo il discorso: davvero pensiamo che se questi problemi (disoccupazione ecc), problemi sicuramente veri, pressanti e attuali, fossero risolti saremmo tutti contenti e soddisfatti? Oppure, anche nella ricchezza e nel benessere, avremmo sempre un’imperfezione (chiamata peccato originale) che ci rende profondamente insoddisfatti, a prescindere dalla situazione materiale in cui viviamo?
          Se riconosciamo che, effettivamente, una qualche “imperfezione” esiste (cosa che dovremmo fare se ci definiamo cristiani), allora la domanda è: questa “insoddisfazione” viene placata dal posto di lavoro, dalle politiche economiche, dal futuro per i giovani ecc o dall’incontro con Cristo?
          Secondo me, sono due piani talmente diversi che non si contraddicono neppure tra di loro, da quanto un argomento è infinitamente superiore all’altro. Certo un lavoro ci vuole, nessuno dice di non occuparsi di questi gravi problemi, ma è altrettanto certo che se si pensa di trovare la soddisfazione e la felicità vera nel lavoro (o in qualsiasi altra cosa simile, magari anche spesso utile), le delusioni sono inevitabili. Proprio perché l’uomo è soddisfatto completamente solo tramite l’incontro con Cristo. Almeno questo dice la Chiesa.
          Te lo dice, ripeto, uno che è affezionatissimo al suo stipendio. Che non pensi che sono meglio.

          Quindi, dopo tutta ‘sta storia (magari ho inforcato una serie di stupidate colossali), tornando alla tua domanda (cosa dovrebbe dire un uomo di Chiesa?) e non sapendo minimamente cosa si sia detto o scritto al pellegrinaggio di cui parlavi, mi permetto di rispondere: annunciare Cristo. Facendolo, credo, si andrebbe ad incidere sulla radice del problema e si inizierebbe a risolverlo.

          1. elisa

            Gentilissimo Signor Matteo (e come lei tutti gli altri che non hanno colto il senso della mia risposta, perché evidentemente non sono stata sufficientemente chiara), provo a spiegarmi nuovamente. Per me il centro della vita non sono i soldi, né la procedura di infrazione, né il lavoro, ma altrettanto non lo sono i migranti.
            Il mio post era di risposta ad uno Stato in cui ci sono persone come il sig. Giudici che hanno paura ad uscire per strada (non so dove abiti il signore, io non abito in una zona chic ma non ho MAI avuto paura ad uscire per strada né di giorno né di sera), di risposta a chi si professa cristiano baciando il rosario in pubblico e poi (per usare un eufemismo) si volta dall’altra parte se delle persone (sottolineo persone) muoiono perché qualcuno deliberatamente non ha voluto salvarle.
            Dato che in questo articolo si parla di politica, io dico che i politici di oggi potrebbero occuparsi di cose ben più gravi (come la mancanza del lavoro ad esempio) invece di sbandierare il problema dei migranti come unico ed insormontabile problema delle nostre vite, per evitare di risolvere problemi ben più gravi per i quali non sono affatto preparati e per cui gli unici che pagheranno le conseguenze saremo noi cittadini.
            Infine, prima di parlare a sproposito sul pellegrinaggio al quale io ed altre 80 mila persone abbiamo partecipato, provi a documentarsi qui https://www.pellegrinaggio.org/ e poi mi dica ancora se non è stato annunciato Cristo.

            1. Matteo

              Buongiorno Elisa

              Non voglio parlare di politica. Quindi, evito di parlare di lavoro, migranti, Ue ecc Ti invito a fare altrettanto visto che in tutti i tuoi commenti ne parli. Ovviamente se vuoi rispondermi, bene. Altrimenti continua pure a commentare senza problemi. Io credo che la smetterò.

              Secondo me, il nocciolo della questione di questo articolo è il peccato originale – e torno a domandarti:
              l’uomo è macchiato dall’imperfezione chiamata peccato originale?
              Se si, questa imperfezione impedisce all’uomo di amare nella dimensione della croce, ossia, tra le altre cose, impedisce di adempiere al comandamento di Gesù “amate i vostri nemici”? Bada bene, non ci viene chiesto di amare i “bisognosi” o gli amici. Quello è abbastanza facile (fintanto che non ci disturbano). Si parla dei NEMICI. E non ci viene chiesto di sopportarli o di ignorarli, nè tantomeno di giustificarli, ma di AMARLI.
              Allora, chiarito questo, ti domando ancora: ti sembra una cosa umanamente possibile?
              Secondo te è possibile imporre, tramite un decreto legge, questo Comandamento?
              Ne consegue un’altra domanda: cosa soddisfa in profondità l’uomo, lo redime dal peccato originale e lo rende capace di amare in questa dimensione? Cristo o qualsiasi altra cosa terrena (magari utilissima come il lavoro, gli affetti, il benessere, la salute, la politica, la gestione economica, il debito pubblico, la disoccupazione ecc)?
              Se è l’annuncio di Cristo che redime l’uomo e lo fa elevare ad una statura “morale” capace di amare in quella dimensione, secondo te, chi è depositario e custode di questa rivelazione così preziosa e risolutiva, cosa dovrebbe fare innanzitutto?

              Infine, ti faccio notare che nel mio commento precedente avevo scritto apposta “non sapendo minimamente cosa si sia detto o scritto al pellegrinaggio di cui parlavi,”, proprio per chiarire, fin da subito, che quello che stavo dicendo non era riferito a quel pellegrinaggio o a qualsiasi altro caso specifico, ma era un discorso più generale, a fronte dei tuoi commenti in cui ti chiedevi cosa avrebbe dovuto dire un uomo di Chiesa. Tutto qui.
              Gli uomini di Chiesa, al giorno d’oggi, annunciano Cristo senza tentennamenti e con una chiarezza adamantina? ottimo. Benissimo. Sono contento.

              PS: questo non esclude in alcun modo che gli esponenti cattolici (clero o laici) possano e debbano esprimersi anche su temi più pratici, quotidiani e, addirittura, politici. Dico solo che se la Chiesa concentra la sua attività su quei temi (magari importantissimi) perde forza e ragione d’essere. Al contrario, se invece si concentra solo sull’annuncio del Vangelo, indirettamente, risolvere anche i problemi “pratici” / “politici”.
              Almeno, a me pare sia così. Magari sbaglio in pieno.

              1. elisa

                Buon pomeriggio Matteo,
                cito testualmente un suo passaggio per essere certa di aver ben compreso: “Se è l’annuncio di Cristo che redime l’uomo e lo fa elevare ad una statura “morale” capace di amare in quella dimensione, secondo te, chi è depositario e custode di questa rivelazione così preziosa e risolutiva, cosa dovrebbe fare innanzitutto?”
                Con questa sua domanda, sta forse intendendo che la Chiesa non sta annunciando Cristo come dovrebbe? Perché per me. nessun altro oltre Cristo potrebbe farmi guardare con occhi diversi chi magari non vorrei sempre guardare con benevolenza.
                Mi sento davvero retorica nel fare questa citazione, ma è solo per dimostrare che la Chiesa non potrebbe fare e dire nulla di diverso da ciò che sta dicendo e facendo.
                “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna.”
                Mt 25,31-46

                1. Matteo

                  Elisa…provo a tagliare la testa al toro…

                  Secondo te, qual’è il compito della Chiesa?

                2. Erano “CAPRI” e non “CAPRE” figlie di una PESSIMA traduzione che in nome di una più semplice comprensione (comprensione di che?) toglie un significato profondo a questa Parola.

                  Cristo è stato CAPRO espiatorio o “capra” espiatoria”?

                  Però visto che parliamo di funzione della Chiesa e dell’Annuncio, oggi purtroppo e troppo spesso (non dico sempre né che il “ciuore” sia perduto), si edulcora il senso profondo delle cose pensando di avere più ascolto, quando è vero esattamente il CONTRARIO.

                  1. the_punisher_020

                    “Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.”
                    Ma che c’entra il Cristo con i capri e le capre?🤔

  4. Silvia

    Concordo su tutto cara Costanza!
    Quello che hai scritto ritengo che sia semplicemente Vero!
    E chiunque abbia fatto anche solo un po’ di esperienza di questo Amore folle e della felicità che ne scaturisce, non può non essersi reso conto che è qualcosa che supera le capacità dell’uomo per quanto paziente, buono e bravo possa essere.
    Oltre la solidarietà, oltre la giustizia, oltre la filantropia, oltre la legge… è un dono dello Spirito Santo, dono dell’Amore di Dio.
    Chiediamolo oggi a Pentecoste e ogni giorno. Chiediamolo incessantemente e con umiltà per noi e per i nostri pastori.
    Nessuna legge può convertire il cuore, solo lo Spirito Santo può.

  5. Gianfranco Falcone

    D’accordissimo. Le leggi in base al diritto, le nostre azioni secondo l’amore, nella misura in cui ne siamo capaci in base alla Grazia dataci dallo Spirito.

    1. luigi

      In questo bel pezzo, scritto con entusiasmo, c’è solo un cosa minuscola, che stona. Non hai accennato ad un momento, un piccolo episodio, un istante, in cui hai davvero sperimentato quello che descrivi minuziosamente.
      È allora rimane, in chi legge, l’atroce dubbio di Pavese nei Dialoghi con Leuco’: che sia solo un racconto.

      1. @luigi, non credo affatto che quanto scritto da Costanza abbia bisogno del racconto di un fatto personale per avere una maggiore concretezza.

        Il fatto, il momento, il piccolo istante, può divenire testimonianza anche senza una più o meno lunga esposizione di un pensiero.
        L’esposizione di un pensiero articolato come quello qui di Costanza, va oltre il suo singolo vissuto e chiunque ha fatto esperienza anche piccola di ciò che ha scritto, sa che è vero al di là e al di sopra di ciò che ha vissuto chi scrive o parla.

        Anche perché ciò che Costanza ha scritto è solo un modo diverso e personale di dire ciò che già Cristo ci ha detto, di ciò che San Paolo ha detto, di ciò che la Chiesa insegna e chi già conosce queste cose, sa che quanto scritto da Costanza NON è solo un “racconto”.

        Quindi mi dispiace dirlo, ma il tuo commento suona solo come inutile provocazione che delle due l’una: o no credi a quanto scritto da Costanza perché non la ritieni credibile – ci può stare, Costanza comunque non è obbligata a rendersi credibile ai tuoi occhi; o la tua è solo una scusa per dire che quanto scritto è pura fantasia, ma anche questo è un problema tuo e “l’altroce dubbio” rimane in te che hai letto, non direi genericamente “in chi legge”.

  6. Simonetta

    Cara Costanza, tocco con mano questa cosa da quando cerco una conversione seria. Nella preghiera, nell’invocazione allo Spirito Santo, nella confessione, nell’Eucaristia. Del resto, anche dai messaggi di Medjugorje vengono sempre più o meno ripetute queste cose. Più sei vicino a Dio, più il tuo cuore rischia meno di deviare e sbandare. Lo sento, quando inizio ad incattivirmi sento il bisogno di confessarmi, quando ho troppo sonno per pregare come sento è come se perdessi quel contatto, quella Grazia che mi aiuta sempre. Perché sono fragile, sono una peccatrice e da sola non ce la faccio, anche se cerco di fare la mia parte. Spesso con la testa riconosco che dovrei amare di più, perdonare, ma ci vuole un po’ perché anche il cuore sia ben disposto. E in questo ci aiuta il Signore, non la legge. Grazie per questa bella riflessione.

    1. @Simonetta il fatto è che la disposizione del cuore solo Dio può concederà e a Lui va chiesta… Se pensiamo che la nostra testa prima o poi convinca il nostro cuore, stiamo freschi!

      Anche perché ci sono cose come il perdono a chi ci ha fatto del male (che poi è una delle forme di amore al nemico) che non passano dal nostro cuore ma nemmanco per la nostra testa… 😉

  7. Bradamante

    Sicuramente sbaglio per radicata ignoranza, ma sono certa ci sia un motivo se Dio ci ha dato solo la Legge e non una „carta dei diritti“ modello ONU. I diritti non esistono in quanto tali, per il semplice fatto che „il mio finisce dove inizia il tuo“ è una limitazione inefficace. Chi è disposto ad ammettere spontaneamente dove inizia di un altro? Per questo abbiamo solo doveri (e divieti): dal mio dovere derivano i diritti degli altri. Se mi è proibito uccidete, l‘altro vive. Se ho il dovere di sfamare i miei figli, questo hanno diritto a mangiare. Se esistono i diritti fini a se stessi, l‘unico modo per farli rispettare diventa per forza la violenza (anche sotto forma di legge, ma anche ricatto morale).

  8. Maria Rita Marinetti

    Poi diciamo anche che i miracoli esistono. Se il comunismo ha fallito è perché era di origine umana e pure di derivazione satanica mentre il cristianesimo, che è il ‘quid” del perché l’occidente sia più avanti da duemila anni è di origine Divina. In other words, con le leggi e i comportamenti giusti ne vedremmo delle belle e inaspettati ganci appesi in mezzo al cielo….

  9. Grazie di cuore Costanza…..condivido il tuo pensiero, grazie grazie, è meglio obbedire a Dio che agli uomini.
    Buona giornata e che Dio ti Benedica insieme ai tuoi cari.

    1. Lucia

      Caro Vale sembra che il vaticano abbia di mira soprattutto la Francia , ben sapendo che le comunita cristiane e gli ordini sopravvissuti in quella nazione sono come dicono oggi i padroni del vaticano ” tradizionalisti” , mentre per le realta che dialogano con il pensiero laicista i numeri sono ancora piu negativi che da noi come vocazioni e consistenza . L ‘ obiettivo evidentemente e distruggere quello che potrebbe essere il germe di una rinascita spirituale che ovviamente come anche la nascita dei gilet gialli non puo che essere fondata su famiglia, patria e ovviamente Dio e non certo sul multiculturalismo che e il totem attuale secondo me dei padroni del vaticano che non per nulla hanno accettato i 650 mila dollari da parte del padrone del mondo soros.Che tristezza , fino ad un paio di anni fa non avrei mai immaginato di affermare queste considerazioni, ma questa e la situazione odierna che temo e destinata solo a peggiorare .Buona giornata .

      1. Roberto

        Mi permetto un piccolo off-topic per rispondere a Lucia. Vivo in Francia ormai da 15 anni. Paese devastato da molti più anni di laicismo sfrenato, e non a caso campione e apripista di tutte le peggiori tendenze, devianze, catastrofi sociali attuali o future prossime. Eppure questo popolo incazzoso, a volte sgradevole, ma fondamentalmente generoso, indomito e dal cuore cattolico si sta rialzando. Torno oggi dal Pellegrinaggio di Chartres : 100 km _a piedi_, in tre giorni, dormendo in tenda e sacco a pelo, assistendo OGNI GIORNO alla messa tridentina, comunicando in ginocchio e sulla lingua, confessandosi con i preti che punteggiavano un corteo di 6km che si snoda per l’immensa e stupenda campagna francese. Eravamo 14.000. Ripeto: 14.000. Età media : 22 anni (io ne ho giusto il doppio). Ragazzi e quasi bambini spossati ma inarrestabili, forti e disciplinati, gioiosi e fieri, animati da amore viscerale per la patria terrena (la Francia e l’Europa cristiana) ma ancora di più per quella del Cielo.

        Si, gentile Lucia, non mi sorprende affatto che “una certa” gerarchia si scagli, aizzata dal cornuto, contro questo paese martire dei propri e/orrori. Perché, ne sono convinto più che mai, è da qui, da questo piccolo esercito, da questa armata Brancaleone (lo dico con affetto) di bambini (nel senso evangelico) che ricomincerà la riconquista della società europea. Quando, possiamo solo pregare perché succeda il prima possibile. Di sicuro, non sarà una cosa indolore.

        Spero, per l’anno prossimo, di vedere sventolare la bandiera italiana su un drappello ancora più numeroso.

        Questo è un bel video fatto dagli americani, che come sempre ci sanno fare in queste cose:

        1. Roberto

          Piccola precisazione preventiva, a scanso di equivoci. Nei 14.000 non c’era nessun lefebvriano, perché loro fanno il pellegrinaggio nel senso inverso (ovvero, Chartres-Parigi, non chiedetemi perché).

  10. Andrea

    Quindi dobbiamo pregare e stare in chiesa e non occuparci di chi è emarginato? Lo chiedo per sapere se ho colto bene il senso di quanto scritto

    1. Costanza Miriano

      No, non hai colto! Il fine di tutto è amare Dio e i fratelli, ma non ne siamo capaci se non per grazia.

  11. Dunque, visto che Andrea mostra che molti hanno difficoltà a capire, mi permetto un breve riassunto della situazione. Mettiamo insieme Cristo, la Madonna, il lavoro, ma anche tutto quello che manca.

    La Madonna ci ha mai parlato di lavoro? In qualche modo sì: a La Salette, in un’epoca in cui il lavoro era sostanzialmente tutto nei campi, disse:

    Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi […] “Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere”: è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio […] se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l’anno scorso con le patate, ma voi non l’avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Continueranno a marcire e quest’anno, a Natale, non ce ne saranno più. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno…Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi.

    La Madonna parlava di gravi offese a Cristo, di società che si ribellavano alla sua Legge e del tradimento che covava all’intero della Chiesa.

    Tradotto per i duri di comprendonio:

    “Se mi ubbidite, vi darò pace; prospererete; la benedizione verrà sui tuoi granai; avrai pace dai tuoi nemici, allontanerò la peste ed ogni tribolazione. Ma se non avessero ubbidito oggi, dico oggi, Dio avrebbe mandato sopra loro tutte le maledizioni”(Deuteronomio).

    Non siate in ansietà solleciti per cosa alcuna, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e supplicazioni accompagnate da ringraziamenti. (Filippesi)

    E ci sono molte altre citazioni, Vangeli inclusi, che ometto per ragioni di spazio. Questo non vuol dire: pregate e non fate niente. Vuol dire che è totalmente assurdo pensare di costruire la pace sociale in una società che rifiuta Cristo, per giunta con una Chiesa che non la corregge o, peggio, la asseconda.

    Il rifiuto di Cristo è arrivato a livelli impensabili se si tengono presente cose come: aborto, eutanasia, famiglie sfasciate, lussuria, sodomia, per di più accompagnate dalla pretesa di essere accettati da Dio senza conversione. La Chiesa gerarchica è più o meno totalmente assente in tutti questi campi (sì, anche per l’aborto: le chiacchiere stanno a zero, e dunque non valgono uscite estemporanee, per quanto chiare, se poi p.es. alla Marcia per la Vita gli alti prelati sono tre, e italiani uno solo, oltretutto emerito); anzi, per molte sozzure la Chiesa gerarchica è addirittura schierata dalla parte sbagliata (ultima notizia: il card. Tobin, membro della lobby sodomita – e ci sono tre indizi che suggeriscono sia egli stesso sodomita -, è stato appena nominato membro della Congregazione per l’Educazione Cattolica). In questi giorni Cristo e la Madonna vengono bestemmiati pubblicamente in tutto il mondo (non posto immagini perché mi fanno schifo, ma se non mi credete basta cercarle) e non sento un “cattolico progressista” come Elisa o Andrea esprimere il proprio dolore per questa vergogna. Il card. Bassetti ha condannato queste bestemmie a Loreto? Non c’ero, magari me lo son perso. Ma non mi risulta. Chi sta organizzando i necessari atti di riparazione per queste offese sono laici con uno sparuto gruppo di preti, e al massimo c’è stato un vescovo che “non ha disapprovato”. Gli altri zitti (se va bene).

    Pensare di risolvere un qualsiasi problema sociale, come la disoccupazione, con queste fondamenta mancanti è demenziale.

    1. PS Le citazioni corrette della Scrittura sono queste (ho il computer in manutenzione e la Bibbia in PDF non accessibile; le citazioni precedenti non sono quelle ufficiali CEI):


      1 Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra; 2 perché tu avrai ascoltato la voce del Signore tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: 3 Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. 4 Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 5 Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. 6 Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. […] 15 Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: 16 sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. 17 Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. 18 Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 19 Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. 20 Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi abbandonato.

      6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

    2. Francesco Paolo Vatti

      Fabrizio Giudici, una riflessione a latere delle sue: sono nato negli anni ’60 del ‘900 e, quando ero piccolo, a Milano, c’erano preti dissidenti (quello che mi diede la prima Comunione si spretò, si sposò e divenne comunista), ma la Gerarchia era per lo più sana. Oggi siamo nella situazione opposta…..

  12. vale

    @andrea

    dall’articolo de “la bussola”si evince, forse, che una cosa escluda l’altra?

    a me non pare.

  13. Andrea

    Vi saluto…continuate pure a sentirvi più cattolici del Papa. Auguri. Io vado a respirare aria più pura.

    1. Bravo: vai, vai, e fanne anche scorta, perché a seguire certa gente ti troverai ad un certo punto a respirare aria sulfurea.

      PS Siete patetici. A sentire i vostri “maestri”, dovreste essere i paladini del dialogo. Invece battete in ritirata appena qualcuno tira fuori giusto un paio di argomenti.

    2. Costanza Miriano

      Io non ho mai detto una parola contro il Papa e non mi sento più cattolica di lui!

  14. admin @CostanzaMBlog

    Caro Andrea ci ha già salutato due volte dicendo che andava altrove a “respirare aria più pura” e poi si lamenta se non pubblico più i suoi commenti? Lo faccio per lei e per il suo delicato olfatto.
    Saluti.

  15. Sara

    Grazie Costanza, non riuscivo a mettere in fila le mie idee in proposito e ci sei riuscita tu…grazie per il coraggio che hai avuto nell’esprimerti su questo superando la paura che ti affibbiassero appartenenze inesistenti, timore che conosco bene e che allegerisci anche a me…

  16. Barbara

    Solidarietà piena a Costanza! Grazie per tener viva l’attenzione sull’Amore Vero!!
    Non a tutti e’ chiesto di fare i “S.Francesco” e di privarsi di tutto… Ci sono carismi diversi… O S.Martino è meno santo di S.Francesco perché si tenne metà mantello per non morire di freddo?
    Dunque che ne sappiano noi? preghiamo per discernere senza dare nulla per scontato (neanche le modalità del Vero Amore!!) ed evitiamo davvero di “dividerci fra noi”: perché solo UNO e’ Buono! Grazie Costanza.

  17. Antonio Spinola

    E’ idea comune che il cristiano debba “comportarsi” in un certo modo, reprimendo, tra i molteplici desideri e interessi dell’io naturale, quelli sbagliati e incentivando quelli giusti, fondati sulla retta coscienza. Seguendo questa idea, la Chiesa e le istituzioni interessate al progresso civile, pretendono la “bontà”, promuovendo politiche “caritatevoli” che avanzano pretese sempre maggiori riguardo al comportamento sociale dei cittadini.

    Ma sorge un problema…:

    “Più obbedite alla vostra coscienza, più la coscienza esigerà da voi.
    E il vostro io naturale, affamato, ostacolato e tartassato a ogni piè sospinto, cadrà in preda a una rabbia crescente. Alla fine, o smetterete di tentare di essere buoni, oppure diventerete una di quelle persone che, come si suol dire, «vivono per gli altri»: ma sempre scontente… E una volta diventati così, sarete per chiunque debba vivere con voi un tormento molto peggiore che se foste rimasti francamente egoisti.
    La via cristiana è diversa: più difficile, e più facile. Cristo dice: «Dammi tutto. Io non voglio un tanto del tuo tempo e un tanto del tuo denaro e un tanto del tuo lavoro: voglio te. Non sono venuto a tormentare il tuo io naturale, ma a ucciderlo. Le mezze misure non servono.”
    (C.S.Lewis – Il cristianesimo così com’è)

    1. Molto interessanti varie risposte che sto leggendo, ma in particolare quella di Antonio Spinola con la citazione di Lewis (che poi dice le stesse cose di Bariom, in altro modo).

      Utili comunque anche le risposte dei troll che mostrano dove stanno davvero i “legalisti”. Ovviamente, quando ne hanno un tornaconto.

  18. vale

    scusate,sono un po’ tardo.

    ma davvero il de cuius al quale ha risposto l’admin si riferiva al post della miriano? aveva equivocato o cercava la polemichetta?

    1. Francesco Paolo Vatti

      Chi sarebbe morto? O con de cujus intende qualcosa di diverso dal suo più solito significato?

  19. Francesco Paolo Vatti

    L’ho riletto una seconda volta e lo trovo perfetto. Un vescovo che avevo sentito durante una festa di Paese parlava del rischio di trasformare la Chiesa in una onlus e di come il mondo queste cose le faccia meglio. Analogamente, si ha il rischio di trasformarci in partito politico. Anche in questo caso, si crede, nel complesso, di poter “correggere” il mondo grazie alle nostre buone idee, alle nostre forze e alla nostra buona volontà. Mi ricordo mia madre che diceva che una delle differenze fra cristianesimo e comunismo era che il primo ti dice: “se hai due tuniche, danne una a chi non ne ha” e il comunismo: “Se hai due tuniche, lo Stato te ne leva una!”. Si rischia, così, di eliminare l’aspetto di volontà nell’aiuto del prossimo, quello di simpatia (nel senso greco di soffrire insieme) con chi si aiuta. Peraltro, questa deriva porta spesso a considerare che solo chi propone questo tipo di politica sia cristiano, trascurando altri problemi, magari più gravi (come aborto, eutanasia, sfascio della famiglia, ecc.).

  20. ola

    Perfetto! Di fatto una spiegazione del sintetico ma cristallino CCC 2241 (da leggere *per intero*).

    1. Esatto. Per intero e comprendendo bene i passaggi:

      … lo straniero alla ricerca della sicurezza e delle risorse necessarie alla vita, che non gli è possibile trovare nel proprio paese di origine.

      Che non gli è possibile trovare vuol dire che non siamo tenuti ad accogliere chi semplicemente vuol migliorare il suo tenore di vita, ma non soffre la fame nel suo paese, né è in pericolo. Che la stragrande maggioranza di chi arriva ricada in questa categoria ormai è evidente persino al Corriere della Sera…

      https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/migranti-barconi-classe-media-poveri-africa-reddito/0534a0f8-74cd-11e9-972d-4cfe7915ecef-va.shtml

      … e ho detto tutto.

      1. ola

        Grazie per l’articolo, interessante e sorprendentemente sensato sia per analisi che per soluzioni proposte. 🙂

        1. Sulle soluzioni proposte ho qualche dubbio… A parte che importare p.es. infermieri perché là costano meno è trattare la gente come della merce su uno scaffale, la conseguenza – come da tempo fanno notare molti vescovi africani – sarebbe impoverire l’Africa di infermieri. Con conseguenze paradossali: oggi quando ci sono gravi epidemie bisogna intervenire dall’Occidente perché in Africa non c’è abbastanza personale; domani sarebbe la stessa cosa, con l’aggravante che il personale avrebbe potuto esserci ma si sarebbe trasferito in Europa. Sembra il gioco delle tre carte? Persino per le merci ce lo stanno menando con i km 0, invece masse di persone vanno dislocate in massa?

          1. ola

            Parlavo del suggerimento di cercare di migliorare le infrastrutture direttamente sul posto, il tanto vituperato “aiutarli a casa loro”.
            Io personalmente penso che con migliori infrastrutture gli infermieri sarebbero i primi a *non* voler partire – e perche’poi, se le prospettive ci fossero anche su luogo?
            Anche trovo corretto il suggerimento che i sostegni al reddito incrementano solamente la propensione a partire.

            1. Oltre che i sostegni al reddito ci sarebbe da investigare sui microcrediti. Secondo certe stime, in Italia ci sarebbero 50.000 immigrati arrivati grazie ad un microcredito – forse il numero non è altissimo in proporzione, ma potrebbe essere sottostimato. Da ricordare che il sistema dei microcrediti è stato sponsorizzato anche dal sig. Soros.

              1. Lucia

                Signor Giudici condivido e da tempo la sua preoccupazione per l ‘ uso improprio del microcredito che come tutti sanno era stato ideato per consentire alle famiglie di avviare una propria attivita imprenditoriale che permettesse alle famiglie di vivere decentemente e adesso invece viene usato da ong e banche nei Paesi poveri per sovvenzionare quelli che io definisco i viaggi in cerca dell ‘ eldorado europeo , illudendo masse di giovani medio – borghesi .Il problema e enorme , lessi tempo fa che ong e congregazioni religiose assicurando cure e studi gratis ai bambini e famiglie delle bidonvilles africane avevano finito per assecondare uno spirito parassitario e innescato ovviamente un sistema assistenzialista .Mia zia suora mi ha detto che in Camerun dove hanno le missioni , anche le famiglie piu povere devono contribuire agli studi dei figli , magari con una gallina o un sacco di riso all ‘ anno , proprio perche le famiglie non pensino in pratica ” tanto ci sono le suore….” .Ho letto sulla rivista Fides un articolo che parlava della tratta delle schiave nei vari Paesi del mondo , tra le altre testimonianze quelle di una suora camerunense che sosteneva come nel giro di pochi anni la prostituzione da fenomeno quasi inesistente e praticamente tabu era diventato il mestiere piu gettonato tra le donne , comprese le 60enni .Il motivo ? Il diffondersi del consumismo e del diffondersi della tv in tutte le baracche e della connessione internet anche nei villaggi sperduti che mostrando immagini patinate di lusso e ricchezza europei inducevano le giovani e non solo ad avere un briciolo di quella ricchezza senza farsi troppi scrupoli.Questo per me e stata una conferma a quello che era gia il mio pensiero riguardo alla strana immigrazione africana e non solo che si e abbattuta negli ultimi anni sul nostro Paese .Siamo nei guai , anche perche se il vaticano invece di sostenere i leaders religiosi e politici africani contrari a quest ‘ immigrazione che sta privando l ‘ Africa dei suoi giovani piu determinati e intraprendenti urla ” Venite , vi accogliamo ” come ne possiamo uscire visto che i poteri forti vogliono che i giovani africani vengano qui per impoverire noi europei e continuare a tenere sotto controllo le popolazioni africane ?Ciao

                1. Francesco Paolo Vatti

                  Bellissimo quello che scrive sul fatto che si richiedesse un prezzo, anche piccolo! Mi ricorda un’istituzione benefica a cui avevo lasciato dei mobili per ufficio in una città italiana, che mi diceva che faceva lo stesso: basso perché potessero permetterselo, ma prezzo perché lo tenessero da conto. Che poi è anche un modo per dare dignità alle persone!

                2. @Lucia, condivido.

                  Soprattutto ma non solo, il concetto basilare della “partecipazione” da contrapporre a quello della “sovvenzione” quando diventa puro assistenzialismo.

                  Anche se qui parliamo di problematiche molto più grandi e complesse, il concetto pedagogico rimane il medesimo, cioè quello che dovremmo usare anche per l’educazione dei nostri figli…

                  Forse non passa come “assistenzialismo”, ma la tendenza secondo la quale si debba dare tutto e subito ai nostri figlie e soprattutto tutto quello che possono desiderare e anche di più, magari come premio solo per aver assolto al loro dovere*, solo perché abbiamo un benessere medio che ce lo consente o per non sfigurare rispetto altri quando non lo abbiamo, è quanto di più deleterio si possa fare per la loro crescita di persone.

                  *Amarcord da “vecchione”: quando io e i miei fratelli venivamo promossi a scuola, mio padre ci diceva sempre: “Bravo, hai fatto il tuo dovere… cosa vuoi adesso una medaglia?!” 😉
                  E se desideravamo altro (il motorino, io una tromba, ecc): “Va bene… intanto portami metà della cifra, poi ne riparliamo.”

                  1. Lucia

                    Signor Bariom sono perfettamente d ‘ accordo con lei per il problema educativo .Io sono figlia di contadini e il mio premio e sempre stato a scuola da parte dei miei genitori : Brava , buon per te .Devo purtroppo dire vedendo parenti e amici che pur non volendo viziare i propri figli un regalo sia per una promozione e per ricorrenze varie non puo mai mancare perche i figli se si comportano bene lo considerano qualcosa di obbligato .I tempi sono cambiati , il consumismo e l ‘ individualismo ormai regnano sovrani come dicevo anche in Africa ed e questo il problema vero secondo me dietro al fenomeno inconsueto di questa immigrazione.Invito tutti a leggere su Il Giornale on line di oggi l’ intervista ad una scrittrice libanese che parla di cio che stiamo dicendo su Occidente e immigrazione dal Terzo mondo e purtroppo anche lei mi sembra pessimista .Ma gari la leggessero anche in vaticano e alla cei.Ciao

                    1. Lucia

                      Preciso la mia definizione di inconsueta relativa all ‘ immigrazione .E la scrittrice di cui parlavo che la definisce in questo modo.

                    2. “Brava , buon per te”.

                      Idem. D’altronde ho avuto modo di vedere, perlomeno dall’esterno, molti esempi opposti e le loro conseguenze. Purtroppo l’occidentale medio (incluso quello progressista, anzi, anche peggio) ormai non ha più nessuna consapevolezza di queste cose. Pensa che tutto sia dovuto – per l’appunto, di avere “diritto” a tutto. Così si va a schiantarsi. Anch’io non penso sia ormai possibile invertire il trend: noi dobbiamo invece mantenere in piedi delle isole capaci di tenersi in piedi reggendosi sui valori buoi. Tuttavia, ci sono grossi problemi da risolvere per trovare il modo di tenerle in piedi e difenderle; sia dai nemici esterni che da quelli interni.

                    3. @Lucia, non sono pessimista… forse realista.

                      Lasciamo stare il “Signor”, Bariom va bene (Mario nome di battesimo)

                  2. Simonetta

                    Condivido tutto. La bicicletta grande, da donna, è stato il regalo più prezioso e costoso che mi hanno fatto i miei. Era necessaria per andare a scuola alle medie, regalo per la promozione. Comunque sì, mi hanno detto tante volte ‘Hai fatto il tuo dovere’. Difficile educare i tuoi figli quando gli altri genitori non fanno così, anzi, sempre peggio.

                    1. Ecco @Simonetta, tocchi un punto non da poco: “Difficile educare i tuoi figli quando gli altri genitori non fanno così, anzi…”

                      Certo ci porterebbe molto fuori del seminato (ma forse anche no), ma questo ci dice quanto sia importante non essere soli, avere famiglie con altri figli che condividano scelte e stili di vita che sono oggi a dir poco impopolari e che fanno sentire i nostri figli “mosche bianche” (o tirassegni per le freccette).

                      Ma bisogna anche dire un’altra cosa: se ci troviamo isolati, se viviamo in una realtà particolarmente “ostica”, dobbiamo forse mimetizzarci o nasconderci?
                      Non credo proprio, forse per difficile che sia la situazione, non è un caso se ci siamo, non è un caso che il Padreterno che tutto dispone, ci ha portati anche fisicamente là piuttosto che qua.

                      In più ti posso assicurare che i figli, imparano e assumono lo stile di vita della famiglia e in primis dei genitori. Comprendono le difficoltà, ma se Padre e Madre sono per primi uniti tra loro e uniti a Cristo, i figli ameranno e ammireranno i propri genitori e vedranno la verità delle loro scelte (che i Genitori Cristiani sanno motivare alla luce del Vangelo), le faranno proprie e sapranno difenderle soprattutto se la famiglia è nucleo fatto di più fratelli e o sorelle (come la Provvidenza dispone).

                      Poi per carità, non dico sia una passeggiata, o che non ci sarà da combattere, magari anche con qualche figlio ribelle, ma quel che si semina a suo tempo da frutto.

          2. Francesco Paolo Vatti

            Fabrizio Giudici, infatti, mi pare che i missionari scoraggino le partenze dall’Africa….

            1. @Vatti
              Come si può vedere anche dalla risposta di Lucia… Ne ha parlato spesso il card. Sarah; e poi c’è il recente documento dei vescovi, che ha una valenza ufficiale. Ma gli intelligentoni occidentali ne sanno sempre di più, e il bello è che pontificano in nome di un presunto decentramento culturale…

              Da notare che se non fosse per la popolarità del card. Sarah, queste prese di posizione sarebbero praticamente introvabili non solo nei giornali principali, ma anche nei media e nei circoli cattolici.

  21. Cara Costanza, pur condividendo sostanzialnente l’articolo, dissento nella parte conclusiva in cui asserisce che “siamo in grado di amare solo grazie allo Spirito Santo”.
    Certamente essere toccati dalla grazia aiuta ma non è garanzia per il “salto di qualità”, ossia il compimento del passo gigantesco verso quella radicalità evangelica che ci permetta di anteporre Cristo a tutti i nostri interessi materiali e morali.
    Lo Spirito Santo può solo consigliare e non imporre alcunché; ne và della libertà dell’uomo. Affinché l’amore diventi totalizzante e legge per noi stessi, è necessario che “Il credere all’amore diventi tutt’uno con noi stessi”; il medesimo principio a cui giunse il Cristo dalla Croce quando, pur vacillando ed arrivando a dubitare dell’amore di Dio, rimise la Sua volontà nelle mani del Padre.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Dunque, i Vescovi vanno in direzione opposta a questo intervento…. Arridatece Ruini!

  22. Davide

    Ci riprovo, vediamo se stavolta non vengo censurato.
    La tesi è: la Legge (con la L maiuscola, giusto. Cosi rendiamo il confronto impossibile tra le leggi di uno stato e la legge cristiana…) non si può imporre.
    Ma per l’aborto e l’eutanasia invece va imposta.
    Buona autoassoluzione (ma non erano i protestanti?)
    Usi per giustificare la tua tesi (in buona fede, su questo faccio come Scevola) argomentazioni inattaccabili.
    Basta vedere i commenti. Leggi con L maiuscola, Verità con V chilometriche……

    Posso partecipare alla discussione o sarò ancora censurato?

    1. admin @CostanzaMBlog

      signor Davide
      non era stato censurato ma ieri non ho avuto tempo per approvare i commenti e ce n’erano molti in attesa, ma solo lei ha urlato alla censura e questo, per esperienza, di solito indica che il commentatore interviene in modo provocatorio e con pregiudizi. Infatti il suo commento ha proprio il tono non di chi vuol capire ma di chi vuole attaccare, se questi sono i presupposti le rispondo che no, non ho piacere che intervenga nella discussione.
      Saluti

    2. blaspas59

      Un cattolico si oppone alle leggi per l`aborto e l`eutanasia non per evitare che altri pecchino ma per contribuire al bene della società, perchè una società senza aborto legale e senza eutanasia è più buona.
      Un buon cattolico che pensa che l`immigrazione debba essere controllata non lo fa per cattiveria o mananza di solidarietà, ma perchè crede che in quel modo si fa un bene a chi è tentato a rischiare la vita cercando un illusione è alla comunità in cui vive che più ordinata è più puo fiorire.

  23. alessandro faustini

    “Amare oltre misura non può essere un dovere stabilito per legge”(???!!!)
    Per un cristiano sì!!! E con amore pure!! Ti immagini un cristiano che dice: crocifiggetemi pure come il Maestro ma amare per legge no eh? Ah… no …no..no… Ti immagini? Ma che cristiani siamo?

    1. Francesco Paolo Vatti

      Sicuramente non cristiani perché ce lo imponga una versione cristiana della Sharia….

    2. Assolutamente. Non ha proprio compreso cosa volesse significare Costanza Miriano. Amare oltre misura, significa amare il prossimo come Cristo ci ha amato, e questo amore cosi’ gratuito che non chiede contropartite di sorta, non puo’ derivare dalla legge ma solo dalla grazia. Certo e’ che lo Spirito Santo propone soltanto: solo quando, toccati dalla grazia, avremo con la nostra disciplina e forza di volonta’ interiorizzato la legge nella nostra carne, potremo amare oltre misura ed essere cristiani veraci, perche’ non chiunque che dice “Signore Signore” entrera’ nel regno dei cieli, ma colui che fa la volonta’ del Padre che e’ nei cieli. (Mt.7,21).
      E’ possibile fare questo solo se la carne e’ un tutt’uno con lo Spirito. Ma questa status, questa vita spirituale, non puo’ essere imposto da nessuna legge.

    3. Maria Cristina

      Mi pare sig. Alessandroche non abbia capito il nocciolo della questione.
      Il Vangelo chiede al cristiano di amare oltre misura, di amare anche contro il proprio interesse, fino a dare la vita , ma lo Stato laico e la politica non possono imporre per Legge azioni che vanno contro l’ interesse dei cittadini, la loro incolumita’ , non possono imporre la santita’ per Legge
      Io cristiano posso rinunciare al mio interesse ( se mi prendi la tunica ti do’ anche il mantello) ma uno Stato che IMPONESSE questo per Legge sarebbe uno stato che va contro l’ interesse dei propri cittadini. Cioe’ un ‘utopia.Provi lei caro Alessandro Faustini a fare uno Stato in cui per Legge a chi ti ruba tu devi dare non solo quello che ti ruba ma anche altro , oppure a cui ti percuote tu devi lasciare che ti percuota ancora di piu’ a chi ti espropria la casa in citta’ devi dare anche la casa al mare.
      ? Sarebbe realistico, fattibile uno Stato simile caro Alessandro Faustini?
      Ecco perche’ Gesu’ non ha fondato uno Stato e non ha cambiato le leggi dello Stato. Gesu’ ha predicato la conversione dei cuori e la santificazione personale, l’ altruismo basato sulla conversione e sull’ amore di Dio non imposto.
      Le utopie politicheinvece che pretendevano fondare uno Stato “ etico” che ci sono state nella storia sono tutte finite male, vedi il comunismo, perche’ non si puo’ Imporre per Legge quello che va contro l’ interesse del singolo cittadino. Lo Stato non puo’ obbligare ad essere santi.Se poi tu, come San Francesco, vuoi spogliarti di tutto dare la tua casa ai rom e devolvere il tuo conto in banca ai nigeriani, e rinunciare a tutto per amore di Cristo buon per te sei arrivato alla perfezione!Sei un santo! Sarai ricompensato nei cieli.

    4. @Alessandro tu cadi (mi pare) nell’equivoco di pensare che se è Legge (ammesso lo sia), allora – per coerenza e obbligo di Cristiano – tu o chiunque altro possa “amare oltre misura”.

      Amare il nemico, il perdono dell’imperdonabile, il Martirio, non te li possono dare nessuno sforzo e nessuna umana coerenza ad una “legge” che condividi o a cui decidi di aderire e la dimostrazione lo sono TUTTE le innumerevoli “leggi” (o meglio ideologie) che l’Uomo a cercato di darsi per amare o per lo meno annullare ingiustizie e disuguaglianze.
      Leggi (o ideologie) che si sono trasformate nell’esatto contrario delle buone (non sempre) premesse da cui partivano.

      Se siamo Cristiani che pensano che la giustificazione verrà dall’osservanza della Legge siamo da compiangere «Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.» (Romani 3,20).

      E infatti prova sulle tue forze ad “amare oltre misura” e sperimenterai il tuo fallimento (io vedo che fatico ad amare anche coloro che dovrei per logica amare – mia moglie, i miei figli, quando mi sono “nemici”, cioè NON fanno la MIA volontà).

      Così pure ci illudiamo se crediamo che il nostro sforzo ci consenta di compiere la Legge, perché è lo Spirito del Risorto che ci rende possibile compiere e andare oltre la Legge: «Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.» (Romani -, 3-4)

      E tanto altro troviamo nelle lettere di Paolo sul tema.

      La nostra prima “Legge”, il nostro Primo Comandamento è Amare Dio e convertirci, implorare il suo perdono e il Suo Spirito, credere in Cristo… tutto il resto ci verrà donato in abbondanza, per la nostra gioia e la Sua Gloria.

      1. Francesco Paolo Vatti

        Bariom, questo mi ricorda quanto disse una volta Davide Rondoni: “Le grandi dittature hanno sempre cercato di fare in modo che non ci fosse bisogno che l’uomo fosse buono”!

        1. Perché c’era un solo grande “buono”… il PARTITO (o il dittatore di turno)

          Anche il Cristiano ha un solo grande “Buono”… il Padre Nostro che è nei Cieli.

          La differenza è che gli “altri” non erano altro che tristemente uomini, mortali, deboli, peccatori come e non di rado più di noi almeno quanto a crudeltà.

          Il Nostro è veramente DIO, Dio dell’Universo.

          E mentre gli altri poveri uomini si ergevano, si credevano, venivano creduti come dei, il Nostro Dio è “sceso” sino a noi e si è fatto Uomo, spogliò se stesso e si fece Servo sino a dare la Sua Vita per noi.

      2. Valeria Fusetti

        È infatti prova sulle tue forze ad ” amare oltre misura” e sperimenterai il tuo fallimento… Mentre leggevo il bellissimo articolo di Costanza ne ringraziavo il Signore perché, tra le altre cose, stava funzionando anche da “catalizzatore” e alcuni pensieri che, ultimamente, non riuscivo a mettere ben a fuoco, stavano prendendo corpo. È da ieri che leggo e rifletto, oggi rileggendo questa frase di Bariom mi è tornata in mente Ester, la mia mamma spirituale che ora è con il Signore. Ero confusa ed arrabbiata, non riuscivo a perdonare una persona che mi aveva fatto molto male. Che cristiana mai ero ? Mi sentivo inadeguata, umiliata, e perciò ne parlai con Ester. La prima cosa che mi disse fu : ” Preghi ?” Ero stupita, quasi offesa ” Certo ! Non passa giorno che non preghi che il Signore mi dia la forza di perdonarla ! So che io da sola non ce la faccio” Vedo il suo leggero sorriso e la sua espressione affettuosa “No Valeria, devi pregare per lei.. Non per te. Dimenticati di te e vedrai che il Signore ti sarà più vicino e ti darà quello di cui hai veramente bisogno. E prima di perdonarla il Signore deve portarti a volerle bene.” Ci misi del tempo a darle retta, il mio cuore era chiuso. Volevo fare a modo mio. Volevo essere io il centro dell’ attenzione… e non tirai fuori un ragno dal buco… sinche’ non diedi retta ad Ester .

    5. Paolo da Genova

      Sig. Alessandro,
      Se lei avesse una seconda casa (magari ce l’ha), quale sarebbe allora il suo dovere di cristiano, se la regola dell’amare senza misura è obbligatoria? Non dovrebbe forse darla in comodato d’uso gratuito a una famiglia povera (italiana o straniera non importa), invece che andarci in villeggiatura con la sua famiglia, o magari affittarla a una famiglia benestante per le vacanze, traendone un giusto utile per la sua famiglia?
      P.S. Questo quesito mi fu posto anni fa da una consacrata, che io scandalizzai, dicendole che avrei affittato la casa o l’avrei goduta con la mia famiglia, invece di darla in comodato d’uso gratuito come invece avrebbe fatto lei (che non aveva una seconda casa, quindi parlava in pura teoria).

      1. Se poi il Signore ci ispira a questo gesto, benedetto sia il Signore e noi se rispondiamo con un SI (personalmente so di persone che la casa l’hanno donata, altro che comodato d’uso), ma se questa fosse la legge….

        Poi ci sarebbe un altro distinguo.
        C’è chi è mosso al dono dallo Spirito Santo in modoautonomo

        1. Scusate, proseguo qui…

          Dicevo chi è mosso dallo SS in modo autonomo e chi è interpellato dagli avvenimenti… “che vuole questo povero che bussa alla mia porta?”

          Il più delle volte abbiamo mille scuse x non rispondere (io per primo) dimenticando la domanda prima da porsi: “Che vuole il Signore da me? Perché mi interpella con questo fatto?”

    6. Il comando di dare a Cesare quel che è di Cesare (dello stato), e a Dio quel che è di Dio l’ha impartito Gesù stesso, e non si riferisce chiaramente alle sole, mere tasse; ma al ruolo stesso che tutti gli ordinamenti socio-giuridici esistenti hanno verso i propri tutelati, e viceversa alla nostra posizione rispetto al sistema che ci governa.
      Laicità del resto, nella sua accezione propria e corretta, significa appunto questo, laddove l’espulsione forzata della religione dalla vita comune ne rappresenta la degenerazione in laicismo e, all’inverso, la pretesa (che anche tu avanzi) di imporre il bene “totale”, senza restrizioni, come fatto legale e non personale è, prima di qualsiasi altra definizione… anticristiana.

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  25. Lucia

    Cara Cristina hai perfettamente ragione sullo Stato etico di hegeliana memoria che e inaccettabile filosoficamente e praticamente .Io so bene che molti non avendo studiato la storia del pensiero filosofico non possano comprendere la pericolosita della stessa idea del pensiero utopistico , ma mi meraviglio un po che ci sia qualcuno che non abbia chiara la differenza tra sfera temporale ( Stato ) e sfera religiosa (Chiesa) per cui le regole del primo non possono coincidere con quelle della seconda .Lo Stato si fonda sul patto tra cittadini e si esplica con la forza delle leggi NON dell ‘ Amore che invece riguarda esclusivamente la Chiesa .La cosa grave e inaccettabile pero e che a non accettare la separazione dei due poteri sia la gerarchia ecclesiastica .Questa e la novita di questo Pontificato e temo che quando i poteri forti avranno scaricato la figura di Papa Francesco noi cattolici pagheremo anche per quest ‘ invasione di campo .Ciao

    1. vale

      @lucia

      studiare la storia del pensiero filosofico?

      cito da “il sole 24 h.” riportato da “la verità” pag.27 di oggi:

      “la scuola italiana non boccia quasi più. tra il 2013-14 ed il 2017-18 gli alunni promossi delle superiori sono passati dal 65,1 al 71,1.
      i ripetenti scesi dal 9,2 al 7,4. ( nota mia: a sentire in giro parlare i ggiovani ( voluto con 2 g),non si direbbe…).
      la tendenza è imputabile all’allentamento dei criteri di valutazione. si può essere ammessi alla maturità anche con una insufficienza mentre ai professori degli istituti professionali viene chiesta maggiore clemenza al primo anno” (e.bruno e c.tucci il sole 24h.)

  26. Sottoscrivo Bariom delle 18:30 – non ho esperienza come genitore, ma ce l’ho come figlio.

    Il problema è l’ossessione della socializzazione. In realtà è un problema che in parte è stato anche peggiorato da certe pastorali.

    1. Infatti la questione non è la “socializzazione”, semmai è costruire e condividere tra famiglie una esperienza comunitaria (da comunione), dove, tanto per capirci, se io dovessi affidare per breve o più lungo termine, uno dei miei figli, potrei dire che i punti fondamentali, i paletti, le preghiere, le regole, la morale e anche i motivi di benedizione, sono gli stessi (fatte salve le peculiarità di ognuno e di ogni nucleo famigliare).
      Il problema semmai oggi e che, anche tra famiglie che vivono “all’ombra del campanile” come usava dire un tempo o se vogliamo, appartenenti alla stessa parrocchia, gli “stili di vita” concreta e spirituale, sono troppo diversi e talvolta contrastanti (ho detto talvolta… non voglio generalizzare).

      1. Ci intendiamo. Il problema non è solo sotto il campanile, ma anche fuori. In particolare quando i ragazzi vanno a scuola e non puoi selezionare i compagni. D’altronde, non siamo del mondo, ma nel mondo: dunque il contatto è inevitabile, ma bisogna saperlo gestire.

        Quando parlavo di “socializzazione ossessiva” mi riferivo all’atteggiamento che molti hanno per cui non sono capaci di stare fuori da un gruppo – qualsiasi gruppo, basta che sia un gruppo. Ho visto caratteri introversi forzarsi all’essere all’opposto per paura di essere isolati, con pessime conseguenze. Gente che si è sposata in tutta fretta – qui parlo specialmente di ragazze – per uscire di casa, con buona parte dei matrimoni che poi ovviamente sono andati a remengo.

        Qui ci sarebbe un aforisma – credo di Pascal – che spiega bene il concetto, ma non me lo ricordo mai. Comunque: è normale socializzare, ma prima uno deve essere saldo in sé stesso, ovvero in Cristo (il “sé stesso” di questi tempi è pericoloso e va sempre spiegato). Dev’essere consapevole che Cristo non lo abbandona mai, dunque non deve aver paura di restare da solo e quindi non deve cedere ai compromessi per questa paura.

        Ricordo un’amicizia, cattolica e ben educata. Una volta, questa persona andò con il gruppo di amici ad una manifestazione “teatrale” che seppi essere blasfema (in confronto ad oggi, era roba da educande, ma in termini assoluti lo era). Chiesi spiegazioni a questa persona: “ah, ma non posso rinunciare agli amici”.

        Molti genitori soffrono della stessa patologia e dunque “temono” che educare sanamente i figli poi ne faccia degli esclusi (qui ci sarebbe da parlare della Croce e della Grazia, evidentemente).

        Dicevo che è un problema anche pastorale perché certi preti – ne so qualcosa – dove i genitori sono prudenti spingono oltre ogni prudenza. Tempo fa ebbi uno scambio di battute con un greco-ortodosso, che mi disse che era una fisima tutta cattolica e tutta recente, dovuta ad influenze di teorie sociologiche.

        È vero che nessuno si salva da solo, ma prima di tutto quel “non da solo” è un corpo mistico, la Comunione dei Santi e quella dei vivi.

        1. “Il problema non è solo sotto il campanile, ma anche fuori.”

          Certo, ma dell’ “anche fuori” non ci sarebbe neppure da meravigliarsi.
          Il problema è sempre il compromesso e cosa si mette in gioco (o si rischia) “compromettendosi” 😉

          1. Francesco Paolo Vatti

            Questo è un problema che sento tantissimo, avendo due figli di 19 e 16 anni. Paradossalmente,, nell’ara dei cellulari e degli smartphone, è più difficile fare amicizia, la frase che mi sento ripetere più spesso è: “Tutti si conoscono già, come posso diventare loro amico?”, frase che per me alla loro età era impensabile. Questo crea loro grosse difficoltà. Mia figlia ci ha raccontato che suo fratello era andato con certi amici, portato dal padre di uno di questi. Uno degli amici ha proposto cose che a mio figlio (e a noi!) non sarebbero andate e mio figlio ha chiesto al padre del suo amico di riportarlo a casa. Il figlio di quel signore ha detto al mio che non sarebbe andato neanche a lui quello che andavano a fare, ma che non voleva ritrovarsi solo….
            Purtroppo, il confronto è inevitabile e in certe realtà sconfortante (tante volte mi chiedo banalmente da dove la gente prenda i soldi per queste cose…) ed è difficile motivare ai figli certe rinunce (peraltro a cose per nulla necessarie, neppure piacevoli…). Purtroppo, come diceva Bariom, tutto questo avviene anche, e in larga misura, sotto l’ombra del campanile.

  27. marcoventinove

    Lo Stato non deve occuparsi del Bene ma dell’utile. Ma Dio pretende da noi molto di più. A volte disapprovo la condotta di certi cristiani che si curano eccessivamente dei provvedimenti legislativi e delle azioni governative. La legge fa quel che può, un cristiano è chiamato a qualcosa di più grande.

    1. Maria Cristina

      Bisogna pero’ capire che quel “ qualcosa di piu’ grande” a cui il cristiano e’ chiamato e’ la santificazione personale, non certo accogliere piu’ immigrati clandestini islamici possibile per
      una sostituzione etnica dell’ Italia, modello Riace. Ormai l’ unico dovere del cristiano, secondo i nostri vescovi , e’ quello di cooperare al programma di Soros dell’ Open society, un mondo senza piu’ stati nazionali ne’ confini, un mondo fluido, con un Governo Unico Mondiale. Mi pare che questo sia stato sempre il programma della massoneria , piu’ che del Cristianesimo. E che vada ad unico vantaggio dei poteri forti sovranazionali piuttosto che dei popoli.
      Il compito del cristiano e’ santificare se stesso nell’ amore per Dio e il prossimo. E l’ amore e il rispetto per la propria patria, la propria cultura , la propria civilta’ non sono peccati da dover stigmatizzare, ma anzi sono la base per una societa’ armonica e non dis-armonica e appiattita come quella che ci vogliono imporre oggi. Nessuno e’ felice nel mondo di oggi ne’ i migranti, sradicati e buttati in una cultura che non e’ la loro , ne’ i cittadini che si vedono stravolti i loro luoghi , nessuno e’ al suo posto. Tranne forse i burattinai del Bilderberg che tirano le leve.
      La Torre di Babele e’ l’ immagine della societa’ di oggi.

  28. Luthien

    Grazie, Costanza perché ci ricordi l’essenziale: la preghiera incessante, la necessità di mendicare la grazia e di accoglierla. Solo Gesù cambia il cuore e rende capaci di amare. Questo dovrebbe essere il senso ed il cuore della predicazione e dell’operare dei sacerdoti , dei vescovi , dei religiosi perché questo insegnamento ce lo può dare solo la Chiesa : è il suo specifico ( perché spesso, per coltivare la dimensione dello spirito non resta che ricorrere a guru più o meno orientaleggianti ?)
    Dovrebbe esserci ricordato : “cercate il regno di Dio e La Sua Giustizia , il resto vi sarà dato in sovrappiù” e la distinzione tra sfera spirituale e sfera temporale. IL sovrappiù’ è in dono e non può essere imposto dallo stato il cui primo compito è mantenere , nella giustizia, l’ordine pubblico. Non a caso un tempo si distinguevano le virtu’ cardinali e quelle teologali. Se mi si permette , le prime costituiscono il cardine della personalità e della vita civile, le seconde sono soprannaturali e sono infuse in noi dall’intervento divino.
    Cara Elisa, non preoccuparti eccessivamente di un possibile procedura d’infrazione, non idolatrare l’unione europea che è solo un a costruzione umana.
    Mi piace ricordare le parole di due pontefici , a me molto cari , : Non abbiate paura, spalancate le porte a Cristo” ” Egli tutto dona e niente toglie di ciò che è bello e buono”

  29. JR

    Costanza,
    Premesso che, leggendo il tuo articolo, condivido tutto quello che dici: solo l’Incontro con Gesù, ci può dare la forza per donarci oltre “l’umanamente razionale”, sia in termini di disponibilità economiche che affettive. Davvero Ti ringrazio, è, sinceramente il più bell’articolo che abbia letto recentemente. Vorrei chiederti un parere: secondo te, come blogger, non ritieni sia anche il caso, di ricordare, contestualmente, che il cristiano, apostolo per definizione (i.e. volente o nolente si è sempre e comunque pietra di scandalo, se si cerca di vivere secondo il vangelo), debba essere, oltrechè puro come una colomba, prudente come un serpente? Personalmente, oltre a ritenere che la gestione di fenomeni che impattino le masse (i.e. Immigrazione, lavoro, welfare, informazione, politiche economiche e commerciali non ultima la gestione della giustizia) dovrebbero essere competenza esclusiva della classe politica del nostro paese, sulla carta laico, che debba adottare strategie di lungo periodo e non secondo i più immediati criteri dettati dalla “captatio benevolentiae”. Sono parimenti convinto che, come da quanto si evince nel suo articolo, sia dovere di un cristiano l’amare il prossimo suo come se stesso. Mi perdoni, non ho visto un forte e marcato riferimento al fatto che si debba parimenti considerare l’altruismo con un pizzico di pragmatismo che permetta di riconoscere che, essendo sia a livello nazionale che sul piano individuale le risorse limitate, si debbano sempre preventivamente considerare gli effetti che le scelte adottate avranno nel lungo periodo. Credo che sia il discernimento che il conseguente invito alla sua costante pratica, sia un atto doveroso, per evitare spiacevoli “effetti secondari” sicuramente non inizialmente considerati. Grazie mille.

  30. Laura

    Cara Costanza resta sempre la difficoltà di porre piani diversi (quello umano e laico con quello religioso e di fede) per questioni che coinvolgono la vita e le scelte politiche di cittadini credenti e non credenti.
    Forse dovremmo avere un po’ più memoria e ricordare che per prima la nostra Carta Costituzionale ha saputo coniugare con equilibrio e spessore etico proprio una scala di valori umani sui quali convergere senza riserve e senza bisogno di ricorrere a credi religiosi.
    Su questi valori dovremmo concentrarci senza arretrare di un millimetro, poi l’incontro con Gesù (personale ed autentico) porterà altri frutti nella nostra vita ed in quella delle persone che incontreremo.

  31. @ola
    Aggiungo una cosa. Purtroppo l'”aiutiamoli a casa loro” è facile da dire, ma praticamente impossibile da fare oggi. Fino a qualche tempo fa lo dicevo anch’io, poi mi sono reso conto di gravi problemi. Sostanzialmente, se devi aiutare uno che è comunque indipendente, sono necessarie due condizioni (lapalissiane):

    + quello deve farsi aiutare nel modo corretto;
    + tu lo devi aiutare nel modo corretto.

    Il primo punto va notoriamente in vacca, per via della corruzione dei politici di questi paesi. È noto che la pioggia di soldi raccolta negli ultimi decenni per “solidarietà” ha ingrassato soprattutto satrapi ed affini.

    Il secondo punto va pure in vacca… sono decenni che istituzioni che dovrebbero guidare i programmi di sviluppo fanno scemenze. Guarda un po’ come è stata “aiutata” la Grecia. Io vedo ricchi ciechi che guidano poveri ciechi… La ricchezza non compensa la mancanza di vista. Il problema, ovviamente, è la crisi spirituale dell’Occidente. Se non siamo in grado di fare il bene per noi, figuriamoci per gli altri.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Temo che, effettivamente, l’unica cosa che possiamo fare sia di finanziare privatamente i missionari….

        1. E ONG che abbiano un “DNA Cristiano” (se ce ne sono), perché anche se finanziamo una precisa attività caritatevole/assistenziale buona e poi le stesse promuovono campagne di controllo delle nascite che prevedano sistemi abortivi (solo per fare un esempio)… direi che non ci siamo.

            1. Lucia

              Gentile Fabrizio Giudici come ho detto di recente io le mie piccole offerte le dono ad Acs , per un certo periodo prima di conoscere Acs a gruppo India di padre Mario Pesce e alla caritas , quest ‘ ultima prima che diventasse un ‘ organizzazione politica pro – migranti che antepone quelli che per me sono i cacciatori dell ‘ eldorado e moltissime volte veri e propri schiavi agli italiani .Io NON intendo essere complice di TRATTA di schiavi in nessuna maniera a costo di passare per razzista e di andare persino all ‘ inferno …..visto che ormai vescovi e cardinali minacciano l ‘ inferno per questo e solo per questo.La penso cosi .Poi avendo una zia suora do a lei qualcos’ altro per le loro missioni.Si tratta di una congregazione religiosa sana che con scuole e dispensari serve veramente con devozione il prossimo in nome di Gesu e non che so dell ‘ armonia universale o qualche altra trovata new- age sorosiana e senza fare le assicuro politica di sorta .Di certo non darei soldi a salesiani , gesuiti, comboniani e purtroppo anche francescani vista ormai la loro svolta politica ( senza contare lo scandalo finanziario di questi ultimi) .E vero , purtroppo sta diventando sempre piu difficile valutare le organizzazioni da sostenere , di certo e meglio sostenere realta piu piccole dove forse la politica e meno rilevante, almeno si spera .Attenzione pero , non dobbiamo neanche dare le colpe solo ad onlus e missioni se l ‘ Africa e certi Paesi asiatici sembrano non progredire mai e neanche incolpare solo i leaders , purtroppo come si evince da cio che ha raccontato Padre Di Gualdo su Isola di patmos anche la gente comune ha le sue responsabilita , soprattutto per motivi culturali.Vi racconto qualcosa che probabilmente pochi di voi sanno.In Camerun c ‘ e una specie di guerra civile tra le province anglofone e la capitale di cultura francese .Ebbene le scuole dove servono le suore di mia zia e appartenenti alla diocesi per il terzo anno consecutivo sono chiuse .Il motivo ? Una frangia estremista dei ribelli ha minacciato alunni e docenti di dare fuoco alle scuole se vi si fossero presentati .Qualche scuola ha osato ad un certo punto riaprire , la risposta non si e fatta attendere , infatti sono state date alle fiamme, in una scuola ci fu un blitz e furono portati via oltre un centinaio di alunni per fortuna poi liberati dall ‘ esercito di Yaounde.Faccio presente che li allievi e docenti ammazzati o sequestrati NON sono quelli ” francesi ” ma gli stessi anglofoni.Parafrasando Padre di Gualdo ” Vi risulta che in Catalogna gli indipendentisti abbiano dato fuoco alle scuole CATALANE e ammazzato e rapito bambini e docenti CATALANI per ottenere l ‘ indipendenza dalla Spagna? A me no .Ah , pensate che mia zia che per via del suo ruolo vi si e recata piu volte mi ha detto che gli anglofoni sono quelli di mentalita piu aperta , attivi , imprenditoriali rispetto ai piu indolenti e passivi ” francesi ” . Non ho potuto fare a meno di osservare” Meno male che sono i piu aperti…….” .Per chi si chiedesse che cosa ne e stato degli allievi della scuola di mia zia , i piu fortunati o meglio quelli che se lo potevano permettere sono andati a studiare nella capitale, gli altri a casa .Ecco secondo me , non dobbiamo sentirci troppo in colpa se i risultati di decenni di aiuti ai Paesi poveri non hanno portato a cio che forse gli stessi volontari e missionari pensavano di ottenere .Ciao

              1. Lucia

                Vorrei specificare che quando ho affermato che non darei soldi a comboniani & co.mi riferivo agli ordini religiosi tout court non ai singoli missionari.Se venissi in contatto con un comboniano non mondialista e razzista verso gli italiani poveri lo sosterrei molto volentieri.

            2. Lucia

              Signor Fabrizio Giudici , Bariom avevo fatto un commento alla vostra discussione riguardo a quale ong e meglio donare o meno, ma temo si sia perso.Lo riassumo , io dono le mie piccole offerte ad Acs e do qualcosina anche alla congregazione di mia zia che e …cattolica e non ” sorosiana “come la caritas .Vorrei pero invitare tutti noi a non sentirci troppo in colpa se nonostante i decenni di aiuti ai Paesi del terzo mondo non sembra sortiscano troppi risultati e non solo per la corruzione dei leaders politici in Africa e Asia .Se avete letto l ‘ articolo di Padre Levi di Gualdo su Isola di Patmos saprete che ci sono motivazioni anche CULTURALI.La congregazione di mia zia ha delle missioni in Camerun .In quel Paese le province anglofone vogliono l ‘ indipendenza dalla capitale ” francese ” Yaounde .Ebbene nelle province anglofone le scuole sono chiuse da molto tempo , quelle della congregazione di mia zia da ben 3 anni.Il motivo ? Una frangia estremista minaccia di dare fuoco alle scuole che dovessero riaprire, cosa che in effetti e stata fatta nei confronti di qualcuna che aveva osato disobbedire .Attenzione , questi ribelli non minacciano di ammazzare gli alunni di lingua francese che se anche in qualche scuola ci fossero stati se ne sono ovviamente scappati , ma queli ANGLOFONI , quindi i propri figli .Vi risulta che gli indipendentisti CATALANI abbiamo dato fuoco e rapito bambini e professori CATALANI ? Certamente NO .Aggiungo che gli anglofoni sono piu aperti , attivi e industriosi dei ” francesi ” .Meno male vien da dire…..Ciao

    2. Luigi

      “Purtroppo l’”aiutiamoli a casa loro” è facile da dire, ma praticamente impossibile da fare oggi.”

      Mi permetto una chiosa non troppo politically correct.

      Quando l’aiutarli a “casa loro” era possibile – giacché e la vera religione e le conseguenti strade-ospedali-acquedotti- scuole-etc. sono in Africa e anche in Asia esclusiva lascito europeo – i popoli autoctoni dissero a un certo punto “facciamo da noi”.

      Bene.

      (Astraggo ovviamente dal discutere quanto questa decisione fosse consapevolmente presa piuttosto che “spintanea”.
      La storia dei milioni e milioni di africani e asiatici che avrebbero continuato a preferire la guida europea rispetto a quella “km zero”, magari combattendo perché ciò avvenisse, non l’ha ancora scritta nessuno).

      In Asia bisogna dire che più o meno ci sono riusciti, a fare da sè. All’asiatica, certo (si veda il caso cinese), ma io sono con Monaldo Leopardi un fautore del principio di legittimità: la Cina ai Cinesi (e l’Europa agli Europei, magari).

      In Africa, piaccia o meno, no. Anche quelle rare isole dove qualcosa di civile aveva preso piede, stanno prepotentemente scomparendo.
      A questo punto i casi, per me, sono solo due.
      Il figliol prodigo ritorna a casa. Perfetto, macelliamo il bue grasso, ma poi si agisca di conseguenza.

      Altrimenti, secondo il detto popolare, “voluta la bicicletta? Ora pedalare”.
      Perché qualsiasi altro comportamento, pur con tutta la buona volontà (che spesso non c’è), rischia solo di perpetuare una costante, paternalistica inferiorità dei popoli che hanno avuto a disposizione dal buon Dio un intero continente da far fiorire.

      L’alternativa “andiamo in Europa che tanto ci mantengono” non deve aver il minimo terreno, come invece purtroppo accade (anche perché tale alternativa viene sempre declinata nascondendo la clausola in piccolo: “il ventre delle nostre donne è la nostra arma più forte. Allah akbar!”).

      Ciao.
      Luigi

      P.S.: a chi volesse cominciare a leggere qualcosa di vero in tema, consiglio articoli e libri della professoressa Anna Bono.

      1. ola

        Sono sostanzialmente d’accordo, ma senza dimenticare che:
        1. Senza assolutamente fomentare nessun tipo di razzismo all incontrario o assurdi complessi di colpa che non hanno nessun tipo di senso, ma chiunque non voglia chiudere gli occhi sulla realta’si puo’render conto che insieme alla vera religione e agli acquedotti c’erano e ci sono anche problemi nella presenza degli Europei (in realta’attualmente principalmente di Americani e Cinesi, vedi caso del Madagascar su cui ho notizie di prima mano) in Africa.
        2. Benissimo, oltre alla alternativa 1 scartiamo pure la alternativa 2, ma cosa facciamo allora? Fare niente non e’contemplato, anche di fronte a CCC 2437 e seguenti.

        1. D’accordo con Luigi ed ola. La questione da aggiungere, ed esplicitare, è la seguente: a differenza delle ideologie di sinistra, sappiamo che tutti gli uomini sono diversi e le culture anche. Il che vuol dire, a volte, che si muovono a velocità diverse. Le culture dominanti, come è stata quella occidentale prima di decadere, hanno un dovere che deriva dalla posizione di supremazia, che è l’evangelizzazione. In sintesi il colonialismo avrebbe potuto essere incentrato su Cristo: il che vuol dire due cose, che avrebbe dovuto favorire prima di tutto l’evangelizzazione, e in secondo luogo avrebbe dovuto guidare la politica. Così è stato solo in parte, poi sono prevalsi interessi di bottega, e in qualche modo si potrebbe dire che stiamo pagando una punizione (questo però va letto in senso totalmente diverso da chi, riducendo il pensiero a sinistra, dice che è giusto che ci invadano per risarcimento).

          Credo che come cattolici l’unica cosa da fare sia applicare Monaldo Leopardi e mantenere le distanze, favorendo solo i contatti che sviluppino l’evangelizzazione in Africa, senza la quale non si potrà ottenere niente. Tra parentesi, che l’arretratezza africana sia dovuta anche culturalmente alle credenze pagane è sostenuto anche da antropologi e sociologi. Fortunatamente non partiamo da zero: abbiamo un po’ di vescovi bravi e competenti, e uno di loro ha spicco e fama internazionale. Dunque: sosteniamo loro e poi lasciamoli lavorare.

          PS “Mantenere le distanze” è reciproco: impedire l’invasione degli africani in Africa da una parte, e impedire l’invasione culturale delle lobby occidentali dall’altra (finanziarie, industriali, omosessualiste, neomaltusiane, eccetera). Questo è un fenomeno che i citati vescovi hanno già denunciato più volte. A complicare le cose c’è l’invasione della Cina, sempre sottaciuta, per la quale però non so proprio che dire, visto che dobbiamo difenderci noi in primis.

          1. Lucia

            Fabrizio Giudici lei ha confermato cio che dicevo io, ci sono cause antropologiche e culturali dietro l ‘ arretratezza, ma temo che siano motivo anche dell ‘ arretrare di quelle realta positive che c ‘ erano fino a qualche anno fa di cui parlava Luigi , una di queste era il Camerun , una delle pochissime nazioni che non avevano mai conosciuto guerre , poi il sorgere di boko haram sia pure in una piccola porzione della nazione e poi da 2- 3 anni la lotta per l ‘ indipendenza delle province anglofone ha tarpato le ali alla crescita di queste popolazioni che adesso si ritrovano con profughi interni ed esterni in Nigeria e adesso li c ‘ e una grave crisi umanitaria.Non so cosa dire , mi sembra che l ‘ Africa sia su un’ altra dimensione o in un ‘ altra epoca e sta sprofondando ancora di piu , il guaio e che sta trascinando anche noi europei e Italia in primis .Lei sembra ottimista per via dei vescovi locali , io nutro invece meno speranze .Il consumismo spiccio li sta facendo sempre piu disastri come dimostrano le storie delle ragazze vittime di tratta , molte delle quali partono sapendo o sospettando cio che le aspetta , ma sognano di poter comprare almeno una lavatrice , un frigo nuovi per il futuro.E cosa dire dei ragazzi 15- 16 enni che stanno bersagliando le donne anziane in Italia e non solo via web dall ‘ Africa con le truffe sentimentali usando le identita di generali , attori famosi e che alla domanda di un attore azero del motivo per cui facessero questo gli hanno risposto ” Grazie alla tua foto ci siamo comprati una moto? ” .Poi sulla vita spirituale di preti , vescovi e suore stanno emergendo parecchie ombre come dimostra lo scandalo delle suore” abusate” , che in realta sarebbero rapporti in gran parte consenzienti , perche sempre per ragioni culturali non viene considerato ” sano ” un uomo casto .Mia zia in effetti mi ha detto che in Camerun le persone non hanno un ‘ idea positiva di preti e vescovi , stanno sul chi va la .Comincio a chiedermi se certi racconti idilliaci di missionari su quelle popolazioni soprattutto in passato non siano come il mito del buon selvaggio.Ciao

            1. @Lucia
              Hai ragione sul fatto che spesso cadiamo nell’errore “l’erba del vicino è sempre più verde” e ci dipingiamo mentalmente quadretti idilliaci sui cristiani dell’Est Europa, dell’Africa, eccetera, semplicemente perché abbiamo ben presente lo sfascio dell’Occidente.

              Io non voglio dirmi ottimista sull’Africa; però che si sia evidenziato un gruppo di vescovi solidi (certo non tutti) è un fatto – ed è un gran passo in avanti rispetto a non tanto tempo fa, quando o non emergeva nessuna personalità, oppure si evidenziavano balordi oltre ogni limite.

              Tuttavia, un motivo per essere ottimisti c’è: purtroppo, è il sangue dei martiri. Anche questo è un fatto e sappiamo bene che ogni volta che viene sparso, dopo un po’ appaiono i frutti. Questo vale per l’Africa, per il Medio Oriente e per l’Estremo Oriente, tre scenari dove la conversione a Cristo è l’unica via di uscita delle gravi crisi che li affliggono.

          2. I vostri ragionamenti sono giusti in teoria, ma di fatto non vedo come un discreto e sano isolazionismo possa essere messo in pratica. Le aziende occidentali (e ora cinesi) non rinunceranno mai a sfruttare le risorse minerare ad esempio di un Congo, né i consumatori nell’insieme sarebbero disposti a spendere il doppio per apparecchiature elettroniche ‘a filiera controllata’. I fairphone sono rimasti un prodotto di nicchia. E neppure le nostre fabbriche di armi sarebbero disposte a perdere la clientela delle guerre africane. Se anche una forte mobilitazione popolare arrivasse ad imporre un bando totale, oggi è troppo facile per una multinazionale delocalizzare o controllare aziende sussidiarie per fare affari loschi.

            Anche sul piano umano ed educativo sono abbastanza pessimista, soprattutto considerando i paralleli storici: se in 150 non si è risolto il (relativo) gap economico e culturale con il nostro sud, quanti secoli ci vorranno per colmare quello con l’Africa?
            Senza considerare il gap tra nord e sud America che si è addirittura aggravato (e in questi ultimi due casi c’è, c’era, anche un sostrato culturale cristiano).
            Il futuro più probabile per l’Africa al momento sembra quello di riempirsi di stato fantoccio della Cina. Chissà se ad un certo punto le autorità di Pechino cercheranno di esportare anche il loro sistema politico (nel qual caso la vedo dura anche per quei pochi stati dove il cristianesimo ha radici storiche (Etiopia, forse Sudafrica) o si sta affermando con successo (Kenia).

              1. Lucia

                Gentile Zimisc condivido .C ‘ e poco di cui rallegrarsi .Mi permetto di specificare che l ‘ Etiopia e gia perduta , e diventato un protettorato dei Paesi del golfo, il governo ha cominciato a perseguitare i cristiani e a favorire sfacciatamente i mussulmani.Ho letto proprio di recente un articolo a riguardo.Il Sudafrica sembra in pieno genocidio , il governo sta sfrattando i bianchi e questo significa che la nazione puo solo precipitare .Per il Congo sapevo che gia da tempo c ‘ e una forte infiltrazione di islamisti , se si dovessero saldare con i cinesi ALLELUIA.No , io la vedo nera , scommettiamo che prossimamente avremo altri flussi di ” disperati “, intesi come altri giovani che magari fino ad adesso non pensavano di trasferirsi in Europa, di fronte all ‘ avanzare dell ‘ islam politico e della repressione ” cinese” si presenteranno in Italia .Siamo spacciati .Temo che alla fine davvero succedera come dice il Papa che i migranti non li potremo trattenere nei loro Paesi , per colpe non nostre come invece sembra pensare lui ma succedera .Spero di sbagliarmi .

                1. Lucia

                  ZIMISC le segnalo anche il Laboratorio missionario Beato Mazzucconi che si occupa di adozioni a distanza di bambini e di ” adozioni” di seminaristi , non ne ho una conoscenza diretta ma un signore ne ha parlato su un altro blog come di un ‘ opera seria .In passato sovvenzionavo ” gruppo India ” fondato da padre Mario Pesce , quest ‘ associazione aiuta i missionari soprattutto in Asia e Africa di varie congregazioni realizzando vari progetti che andavano dalla costruzione di scuole , pozzi alla microimprenditoria con il microcredito.Adesso pero non saprei dire se ha mantenuto la sua missio di non entrare in argomenti ” politici ” .Ancora buona fortuna

              2. @Zimisce Il futuro più probabile per l’Africa al momento sembra quello di riempirsi di stato fantoccio della Cina.

                Vie di uscita umane non ne vedo, e non solo per l’Africa…

                È anche documentato che la Cina sta silenziosamente creando grandi insediamenti urbani in certi paesi africani, che si pensa siano destinati a masse di cinesi che verranno spedite come manodopera prevista da trattati commerciali… Anche loro stanno programmando una sostituzione etnica a proprio vantaggio.

                La Cina la possono contrastare solo USA e Russia. Noi almeno possiamo evitare di renderci dipendenti: e qui ritorna la faccenda AGW e “conversione elettrica”, perché tutte le tecnologie elettriche, dalle batterie alle cellule fotovoltaiche, richiedono “terre rare” ancor più dei cellulari, e la Cina è la più grande esportatrice mondiale (queste risorse ce l’avrebbero pure gli USA, ma sono in territori sacri pellerossa e dunque non sono sfruttabili – perché ovviamente le cose sacre cristiane le buttano a mare, quelle pagane le esaltano).

                Noi dobbiamo sforzarci a fare le cose giuste anche se sembrano inutili. Poi ci penserà il Padreterno.

  32. fra' Sereno

    Carissima Costanza,
    Capisco che ti sia stato difficile scrivere questo articolo. Non solo per timore di fare politica partitica ma perché mi sembra che tu stessa sia molto confusa e molto in discussione. Dopo due anni a scrivere rileggere e buttare io non vedo che la tua confusione si sia diradata.

    Vorrei fare qualche domanda:
    Non si capisce: chi sono questi preti con manie di protagonismo politico? Io non ne conosco. È brutto vedere attaccato qualcuno senza poter verificare la sua posizione. Andrebbero fatti nomi visto che l’articolo è scritto per loro, contro di loro. E un articolo che ha un punto di partenza vago non chiarisce.

    Ma sopratutto sul fondo:
    Metti in titolo: Amare oltre misura… Da quale Vangelo tiri questa espressione? Non mi ricordo che sia scritto così. Eppure gli evangelisti se ne intendevano. Forse da qualche padre della Chiesa, ma non mi viene in mente quale
    Non chiarisci bene il tuo concetto di legge. Parli solo delle leggi statali o della Torah, della legge divina? Dici “le leggi” e sullo stesso piano “la Legge”. Hanno punti di contatto ma non hanno la stessa prospettiva. Mi spiego: le leggi del Diritto positivo non hanno l’intenzione di stabilire veramente la giustizia, ma solo di definire un ordine e preservare degli interessi, spesso con dei compromessi. In particolare, le leggi degli Stati, anche quelle che fanno senz’altro riferimento a dei valori veri, indicano un minimo da rispettare (quello che non lede i diritti degli altri come dici tu) e non un cammino pedagogico verso la perfezione. È tutto il problema dei “vuoti legislativi”. Se lo Stato non ha legiferato su un punto, posso fare quello che voglio in quel vuoto. Non è questo lo Spirito dell’Alleanza con Dio. Infine le leggi statali nostre non fanno riferimento a Dio, all’Alleanza con Lui. Questi punti sono essenziali. Forse comprendi la Legge divina, la Torah, come si possono comprendere le leggi di uno Stato. Questo era una opinione comune tra i cattolici. Ma è un’errore di prospettiva inammissibile per chi vuole parlare di Dio e della Scrittura. Tutto il suo discorso diventa fuorviante.
    In ogni caso, dici che se tutti fossero virtuosi non ci sarebbe bisogno delle leggi. No!, se tutti fossero virtuosi, magari non ci sarebbe bisogno della polizia, della repressione, ok. Ma ci sarebbe bisogno della legge per ordinare e chiarificare i rapporti. Gesù non è venuto ad abolire la Legge e i precetti ma a compierli. (Vangelo di oggi: Matteo 5,17-19).
    E questo è il problema. Se i diritti di cui parli sono quelli di chi si appoggia su un sistema che nega il principio di diritto naturale che c’è un solo pianeta che è di tutti e che i beni hanno una destinazione universale, questa persona e questo popolo vive nell’ingiustizia. Se le leggi non tendono a prendersi cura della casa comune e dei giusti rapporti tra tutti gli esseri umani, dai più poveri alle vite indifese, ancora non nate o esposte ad ogni sorta di abuso, sono imperfette e talvolta criminali. Ora la semplice retta ragione vieta di fare leggi criminali. L’aborto è sempre un crimine anche per chi è sotto l’impero del peccato originale. L’omissione di soccorso a persona in pericolo di morte è di per sé sempre criminale anche se non mi dedico a cercare queste persone. La distruzione ambientale è sempre un peccato contro la ragione, anche per chi non vive nella grazia. Gesù espone le beatitudini a gente che non ha ricevuto ancora lo Spirito Santo ma le sue stesse parole sono Spirito e Vita!
    A proposito san Francesco non ha fatto digiuni e penitenze per ottenere lo Spirito Santo. Ha fatto digiuni e penitenze per essere in modo sempre più costante e perfetto allo Spirito Santo che gli era dato, come a tutti i cristiani viene dato: gratuitamente. Anche questo è qualcosa che mi ferisce molto nella tua impostazione. A Piazza san Giovanni hai detto che per la prima volta hai ricevuto il kerigma. Ed eri già Costanza Miriano. Ma sembra che tu l’abbia dimenticato in fretta.
    Ti chiedo scusa ma invece di correre sempre (sfuggire? Da che cosa?) di scrivere di fretta, perché non ti fermi davvero per un buon periodo e comincia a mangiare veramente la Scrittura per quello che è?
    Papa Francesco è un ottimo maestro della Scrittura. Ti consiglio “Parole di Vita”, ed paoline, che raccoglie tutte le sue catechesi del mercoledì sui dieci comandamenti, ossia “Dieci Parole di Vita”. Parte dal giovane ricco. Bravo borghesino che osservava la legge, le leggi e i precetti ma non era soddisfatto, perché gli mancava qualcosa e questo lo turbava. Forse anche lui scriveva e poi buttava. Scelse in un primo tempo di non accettare la proposta di Gesù perché difendeva il suo sistema (mezzo) borghese. Conosco qualcuno che, anni fa, disse ad un prete: quel giovane ricco sono io e se ne andò, ma poi ritornò.

    chiaramente quello che ho scritto sono solo appunti.
    Con affetto
    fra’ Sereno

    1. Papa Francesco è un ottimo maestro della Scrittura.
      Mo’ me lo segno.

      A questo proposito, visto che comunque si parla anche di “migranti”, riporto l’eccellente lettera che Don Morselli (grazie a Dio c’è anche qualche prete sano) ha scritto a Papa Francesco e che oggi Valli ha pubblicato – infatti Don Morselli fa un paragone eccellente con i “migranti”:


      Santo Padre, una nuova Professione di fede è stata redatta da alcuni cardinali e vescovi[1]; dopo i dubia dei cardinali, dopo le richieste di udienza dei medesimi, dopo tanti altri appelli e dopo il Manifesto della Fede del cardinale Müller, nuovamente alcuni vostri Figli e fratelli nell’episcopato si sentono in coscienza di ribadire le più elementari verità di fede, di cui oggi molti uomini di Chiesa pubblicamente dubitano.

      […]

      Anche oggi, in questo inverno, ci sono i senzatetto, senza il tetto del Vostro studio per quella paterna udienza — non concessa — richiesta dai cardinali dei dubia. Lei ha chiuso per essi Santa Marta più di quanto Salvini non abbia fatto con i porti. Con i cardinali Lei ha applicato il decreto sicurezza.

      Non c’è solo la fame di quel senzatetto da Lei citato: i pastori, che continuamente La interpellano, rivelano la fame del popolo di Dio, fame di certezze dottrinali e di dissipazione dei dubbi.

      Così scrivono i vescovi che hanno emesso l’ultima Professione: «La nostra epoca è caratterizzata da un’acuta fame spirituale dei fedeli cattolici di tutto il mondo, fame di una riaffermazione di quelle verità che sono offuscate, minate e negate da alcuni degli errori più pericolosi del mondo attuale. I fedeli che soffrono una tale fame spirituale si sentono abbandonati in una sorta di periferia esistenziale».

    2. Sai fra’ Sereno, mi viene in mente un libro (un bellissimo libro):

      “Uomo e donna lo creò” chissà l’autore da dove ha tratto simile espressione?
      Eppure era uno che di Scrittura e di Teologia ne masticava, Giovanni Paolo II

      Forse perché un titolo è un TITOLO è ha una precisa funzione… oppure come titoli di libri, articoli, post, nonché alcuni Documenti della Chiesa, usiamo solo citazioni letterali dalla Bibbia.

    3. Antonio Spinola

      Tanto per chiarire, prendersi cura della casa comune include, per esempio, “lottare contro i cambiamenti climatici”?
      Il Pontefice infatti si è lanciato di peso sulla questione dell’AGW, criminalizzando chi lo nega. Peggio ancora, trattandoli da peccatori impenitenti e ostinati.
      Quando il Pontefice dice “Vai avanti, Greta!” e attacca chi nega che l’uomo abbia una responsabilità nel cambiamento climatico, affermando perentoriamente: “…l’uomo e’ uno stupido, un testardo che non vede…”, il Papa non si astiene dal far propria una congettura scientifica che vanta un ampio seguito (più politico-mediatico che scientifico), esprime dunque un’opinione e diventa politicamente e pastoralmente”divisivo”.
      E a un cattolico come me dunque tocca anche lo scorno di stare “contro” il Papa.
      Questo non è accettabile.
      E tutto solo perché sono fermamente convinto che “I modelli climatici computerizzati, sui quali si basa l’idea del ‘riscaldamento globale causato dall’uomo’, hanno sostanziali incertezze e sono palesemente inattendibili.”(Lindzen).

      1. ola

        Sinceramente non sono ancora riuscito a spiegarmi tutta questo spiegamento di forze globale su una teoria non provata. Se l’obiettivo fosse semplicemente che so il controllo delle nascite, non sarebbe piu’semplice battere sull’inquinamento, quello si’incontrovertibilmente di origine antropica? Ci deve esser qualcos’altro sotto che evidentemente mi sfugge.

        1. L’AGW è una specie di jolly che vale per tutto. Il trucco è: obiettivo a massima priorità (salvare il pianeta), traguardo temporale molto lontano (decenni). Dunque, se mi intesto la battaglia sono un benefattore dell’umanità, ma se dico scemenze queste si vedranno quando la mia carriera (di politico, imprenditore, predicatore, …) sarà già abbondantemente finita. Serve a tutti. Piove e si rompe l’argine di un fiume? Mica è colpa di chi doveva manutenerlo: colpa della CO2 e di Trump. C’è un periodo di siccità? Mica è colpa di chi non ha fatto costruire invasi artificiali per trattenere l’acqua. Le auto elettriche? Chissà se inquinano veramente di meno (in realtà: producono polveri sottili, nessuno ha mai fatto uno studio serio sulla filiera delle batterie, che contengono metalli inquinanti, per non dire poi di come produciamo l’energia elettrica e di che impatti avrebbero le necessarie infrastrutture di produzione). Chissenefrega: producono zero CO2 e va bene così. Il sig. Tesla non è un genio dell’auto, ma un abile creatore di schemi Ponzi? Ha l’azienda in rosso? Chissenefrega: ora i produttori di auto convenzionali gli devono pagare le “quote di riparazione” per la CO2 che producono le loro auto, eccetera. Farà letteralmente i soldi sul lavoro altrui.

          Nella tua domanda dici: bastava l’inquinamento. No, perché mica ci giustifichi la pioggia, il sole, la neve, il caldo e il freddo. Inoltre i motori termici moderni inquinano veramente pochissimo e ci sono ancora molti margini di miglioramento. Ma non possono non emettere CO2 per questioni fisiche ineludibili. Dunque, un’ampia e variegata lobby può camparci ed alimentare il massimo bombardamento mediatico necessario.

          1. Francesco Paolo Vatti

            Giudici: perfetto! Aggiungo che pare che le polveri sottili vengano in larga misura dalle gomme delle automobili e non dai loro motori; che il diesel rende di più dell’Otto e dunque produce meno scarichi; che oltre a non sapere dove e come si produce energia elettrica, l’idrogeno, per essere economicamente abbordabile, viene prodotto da carbone o idrocarburi e acqua, dando come prodotto finale idrogeno e CO2.
            Per cosa possono avere utilità motori elettrici e a idrogeno, per la sola guida in città, perché spostano i sottoprodotti più dannosi dai centri abitati e li rilasciano altrove. Per il resto, si tratta di bufale….

        2. blaspas59

          L`inquinamenti si risolve con intelligenza, tennica è disciplina. Il AGW ha una sola soluzione ridurre ad un settimo la popolazione attuale.
          Credo sia chiaro perchè.

          1. vale

            @blaspas59

            su “la verità” di oggi. prima pagina e poi a pagg.10 e 11.

            “la carica delle multinazionali: l’aborto fa bene all’economia” sul NYT appello firmato da 180 amministratori delegati di grandi aziende contro qualsiasi iniziativa pro vita” danneggiano gli affari e anche la salute dei dipendenti” ” e secondo uno studio l’interruzione di gravidanza diminuisce i reati”

            la follia del ceocapitalismo ( dixit l’ex manager fiat renato ruggeri) allo stadio terminale.

            “gli scienziati ( si fa per dire) americani donohue e levitt,già ampiamente smentiti nel 2001, ora ci riprovano pubblicando ina nuova versione del loro allucinante studio. in cui spiegano che eliminare i figli indesiderati fa diminuire la delinquenza” ( a pa.11)

      2. vale

        @Spinoza
        Che il pontefice x i cambiamenti climatici,antropico x meno del 5%,a esagerare, se la prenda con le tempeste solari, i vulcani, i meteoriti (l’ultimo a dicembre,sullo stretto di Bering ci ha scaricato nell’atmosfera 1400 tonnellate di detriti ferrosi e rocciosi. Con la deriva dei continenti.con lo spostamento dell’asse terrestre ((ha presente xké si parla di precessione degli equinozi?,col moto epicicloidale dell’asse terrestre( dal quale le micro ere glaciali. È posso continuare.
        Che noia.

    4. “In ogni caso, dici che se tutti fossero virtuosi non ci sarebbe bisogno delle leggi. No!, se tutti fossero virtuosi, magari non ci sarebbe bisogno della polizia, della repressione, ok. Ma ci sarebbe bisogno della legge per ordinare e chiarificare i rapporti. Gesù non è venuto ad abolire la Legge e i precetti ma a compierli. (Vangelo di oggi: Matteo 5,17-19).”

      Ma allora qui sei tu che mischi assieme leggi umane (per cui polizia e se vogliamo ordinare i rapporti) e poi accosti il compimento della Legge (Thorah o le Beatitudini?) da parte di Cristo e mi verrebbe da dire “che c’azzecca?”.

      Poi hai riassunto un po’ troppo parlando solo di “virtuosi”… ciò che io ho letto è:

      Se l’uomo fosse solo ricolmo di Spirito Santo non ci sarebbe bisogno di legge, tutti faremmo il bene senza sforzo, tutti condivideremmo i nostri beni, il tempo, tutto quello che abbiamo, facendo a gara nello stimarci gli uni con gli altri, e nessuno sfrutterebbe le risorse dei paesi poveri per arricchirsi, tutti avrebbero la possibilità di vivere nel paese dove nascono, tra i propri cari, con le proprie risorse, che sono sufficienti a far vivere bene tutti, se si studia e si progredisce, e si impara a usare bene quello che la natura ci dà. Chi si impegnasse di più, chi avesse più capacità e fosse più serio degli altri, avrebbe più risorse, ma grazie alla pienezza dello Spirito Santo sarebbe anche più capace di condividerle.

      C’è qualcosa che non funziona in questo ragionamento?

      E sulla legge (umana – possibilmente giusta) che è necessaria in società leggo:

      …la legge e la politica devono solo garantire il rispetto dei diritti, fino a che non ledono quelli degli altri, insomma, mettere ordine, costruire una società armoniosa e organizzata in modo intelligente, sconfiggere il caos al quale ci consegna il nostro mondo interiore ferito dal peccato originale.

      Anche qui non vedo confusione o sovrapposizione di piani, se non forse l’utopico desiderio che la legge umana possa “…sconfiggere il caos al quale ci consegna il nostro mondo interiore ferito dal peccato originale.”
      Credo nessuna legge umana possa sconfiggere il caos che deriva dal peccato originale, non sino a che il mondo non si sia convertito a Cristo (non entriamo nel merito se e quando…), l’Unico in grado di farlo e che ha dato la Sua Vita per questo.

      Quindi non so, personalmente e non per difesa alla nostra “gentil donzella”, anche il tuo intervento non mi pare brilli di chiarezza, ma sarò tardo io…
      Ho più l’impressione che qualcosa non ti sia andato giù (possibile e più che ammissibile) e tu abbia buttato giù come dici degli “appunti”, che però suonano un po’ come un “pistolotto” 😛

    5. Fra’ Sereno
      …[In ogni caso, dici che se tutti fossero virtuosi non ci sarebbe bisogno delle leggi. No!, se tutti fossero virtuosi, magari non ci sarebbe bisogno della polizia, della repressione, ok. Ma ci sarebbe bisogno della legge per ordinare e chiarificare i rapporti. Gesù non è venuto ad abolire la Legge e i precetti ma a compierli. (Vangelo di oggi: Matteo 5,17-19).]…

      Le disposizioni di legge in materia di diritto civile sempre serviranno, altrimenti mai sapremmo, ad esempio, la distanza da tenere dal podere confinante per piantumare il nostro giardino.
      Credo che Costanza Miriano, quando afferma che “se tutti fossimo virtuosi non ci sarebbe bisogno delle leggi” vada ben oltre, ed alluda a quel passo evangelico (Mc 2,27) in cui Gesù dice
      che “il Sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il Sabato” (Mc 2,27).
      Questo puo’ significare che chi è virtuoso come il Cristo, chi ha la grazia, chi ha interiorizzato la legge e perciò “è legge per se stesso”, può trasgredire il Sabato, può violare la lettera “che uccide”.
      Chi ama oltre misura, fino in fondo, pur violando la lettera ne compie però lo spirito.
      Ecco perché se tutti fossimo virtuosi da amarci gli uni con gli altri come il Cristo ci ha amato, la legge (almeno quella penale) sarebbe superflua…

  33. Lucia

    M Roberto j ‘ ai toujours aime la culture francaise et j ‘ admire le courage et la resistence des cretiens devant les violences une fois des revolutionnaires et dans cette periode de…..macron .Penso anch ‘ io che il popolo cattolico in Francia sapra mantenere la fede in cio che ci aspetta nel prossimo futuro che ovviamente sara molto doloroso .Ho letto le profezie di La Salette e altre in cui si parla della Francia o meglio di guerre fra Francia e Italia. Sinceramente spero che non si avverino o che almeno siano a livello diplomatico …..tra Salvini e m Jupiter macron.Salut Roberto .Ps Ho scritto alcune frasi in francese in ricordo della scuola , purtroppo ormai l ‘ ho dimenticato.

  34. Luthien

    @ Bariom, Fabrizio, avete ragione su una distorta socializzazione.
    Scusate , non ho la fissa, ma si ritorna alla virtu’ che non è il santino con il giglio , ma come indica la parola, vuol dire valore e valore militare ed implica un combattimento, quantomeno, contro il male .
    nessuno, tantomeno larga parte del mondo cattolico , terrorizzata dall’ idea di essere divisiva e così desiderosa di andare d’accordo con tutti a qualsiasi costo ricorda ai giovani e ai meno giovani che siamo feriti dal peccato originale,insegna loro che Gesù , la verità , il bene è più importante del gruppo di amici, dell’opinione del mondo. e che non debbono/ dobbiamo
    tacere o spaventarsi/ ci se siamo soli .. E’ come se fossero mandati a percorrere una strada,
    senza informazioni, senza bussola, senza mappe ò applicazioni varie, senza avvertirli che il codice della strada sarà spesso violato,
    Del bene dobbiamo meravigliarci , non della nostra miseria.
    Inoltre non solo noi, italiani , europei , occidentali portiamo in noi le conseguenze del peccato originale, anche i migranti: ecco il peccato originale veramente è l’elemento comune tra tutti gli esseri umani perché tutti , eccetto Gesù e Maria ne siamo toccati.
    Descrivere il migrante come buono e migliore genera pericolose illusioni e , di fronte alla realtà .- persone a me vicine ne hanno fatto esperienza- rabbia e rancore, come se fossero state ingannate. Siamo chiamati ad amar in Cristo sostenuti dalla sua grazia e può non essere facile , ma doloroso , una croce, come sa bene chi sta vicino ai malati che, talvolta,proprio con chi li assiste sono ” cattivi”

    1. Francesco Paolo Vatti

      “Descrivere il migrante come buono e migliore genera pericolose illusioni”

      Il mito del buon selvaggio di Rousseau che ritorna…

  35. JR

    Ciao Frà Sereno,

    Ti saluto con la formula che originariamente riconosceva la massima autorità a chi la riceveva.
    Ciao da Sciao ossia schiavus in pratica ti saluto o mia potestà.
    Io riconosco la mia inferiorità, in quanto laico, ad ogni uomo che ha, nelle sue mani, a seguito della concessione fatta da Gesù, tra gli altri doni INEGUAGLIABILI, il potere di perdonare, a Nome e per conto Suo, i peccati in terra; garantendo così l’equivalente in cielo.
    Ho avuto modo a mia volta di vedere di persona Costanza in una conferenza svoltasi in una città del nord Italia anni addietro. La sua prosa simpatica, lineare, la sua dialettica in perfetto stile attico mi hanno conquistato e ti assicuro che, grazie a lei, ho capito, e tutt’ora ricordo, quasi tutti i suoi concetti da lei enunciati in quell’occasione; magari non condividendoli, forse perché, a mia volta, sono un uomo ben lontano dalla c.d. perfezione. Nel dopo conferenza c’è stato un simpatico effetto collaterale: ho potuto ascoltare persone che … parlavano di Dio e facevano progetti, che poi sono andati in porto: che grazia aver potuto assistere a quel momento!
    In merito alle perplessità della nostra amica nell’esporre l’insidiosa questione, spero ne converrai che, assumere posizioni che possano dare adito alla possibilità di poterla incasellare come vicina ad un “orientamento politico xyz” possa rivelarSi una scelta che possa portare a conseguenze gravose nel lungo periodo. Parimente, immagino ne converrai che, all’atto di dare la delega per la gestione della cosa pubblica (i.e. il voto), sia davvero arduo per un cristiano scegliere quale sia lo schieramento che meglio difenda i c.d. valori irrinunciabili e contemporaneamente tuteli al meglio gli interessi della nazione.
    Seguendo il tuo commento, mi sento di dissentire dal fatto che la proprietà privata sia un’ingiustizia. Inoltre, il c.d. “diritto naturale” prevede come norma cardine : “Pacta servanda Sunt”(=gli accordi vanno rispettati) non certo la coesistenza su uno stesso pianeta a pari diritti a prescindere da ogni altro canone; mi corregga se sbaglio. Se poi lei intende muovere una critica alla attuale distribuzione delle risorse,personalmente ritengo che l’unico discorso accettabile, di cui non ho mai sentito menzione da alcuno, sia che tutti i paesi debbano produrre con gli stessi standard, garantendo contestualmente compensi che permettano l’accesso a beni e servizi comparabili tra le diverse nazioni ( tradotto : Cina/India emerging markets in generale = nuovo polo industriale mondiale per la produzione di beni: dove sono gli stipendi “occidentali”, dove sono gli standard ecologici richiesti ai competitors dei developed countries?, dove sono tutti i movimenti nostrani pronti ad infiammarsi al minimo stormir di fronde? Dove sono i c.d. difensori degli ultimi? ).
    Inoltre ritengo che le esternazioni a senso unico, dell’attuale pontefice, indirizzate esclusivamente a determinate aree e settori, siano controproducenti e non corrette. Le chiedo, cortesemente, di ricordarmi una qualsivoglia reprimenda, indirizzata ai governanti di quei paesi che costringono la propria gioventù a lasciare le terre natie per cercare fortuna nel c.d. “florido occidente”, non credo che il progetto di Dio sia quello di far traslocare e accollare a carico di una sola parte, falsamente ritenuta più florida, l’universo mondo.
    Magari mi sbaglio, forse mi sono perso qualche enciclica o libro, ma le assicuro: leggendo i maggiori quotidiani e periodici, ho potuto notare, negli anni, una marea di perplessità evidenziate dalle più disparate testate giornalistiche come ad esempio la celebre copertina “Is the pope Catholic? Di Newsweek”. Le rivolgo una domanda, secondo lei quanti cosiddetti cristiani hanno il tempo, ma soprattutto la voglia di soffermarsi a leggere kili e kili di carta stampata? Non penso sia scorretto pensare che l’uomo medio, quasi del tutto a digiuno di c.d. argomenti religiosi, si ponga la seguente domanda : ma ha ragione l’attuale Pontefice oppure tutti i suoi predecessori erano in errore o omissione ?
    Preferisco passare il mio poco tempo libero pregando e soprattutto cercando cercando di restare al passo con i tempi per non trovarmi in mezzo ad una strada, perché le assicuro, il lavoro è sempre meno. Santa Notte.

  36. Alda

    OT per Fabrizio Giudici… Vai a vedere su Messa in latino cosa ci combina il nostro caro Bagnasco 👿

  37. @ Fabrizio
    Questa volta concordo quasi su tutto.

    Sul fare il possibile, credo che abbiamo una piccola percentuale di complicità ogni volta che compriamo una apparecchiatura elettronica (specialmente se non ci è strettamente indispensabile per lavorare). Non so se sia peccato, ma nel dubbio vorrei cominciare a fare ammenda facendo una piccola donazione ogni volta che cambio telefono o computer. Quindi se qualcuno può suggerirmi qualche onlus o missione ‘sana’ glie ne sarei grato.

    Sul fatto che il passaggio all’elettrico favorisca la Cina ci andrei cauto. Perchè i poteri forti nostrani dovrebbero spingere per una politica energetica che favorisce un loro concorrente. Voglio dire, è probabile che lo sfruttamento degli africani resti uguale o si intensifichi, ma immagino che le multinazionali euroamericane ne approfittetanno quanto quelle cinesi.

    Sull’opposizione alla Cina è difficile fare previsioni, ma non è male cominciare a pensare ai futuri schieramenti. Se il nostro scopo (di noi cristiani europei informati, come i lettori di questo blog) è preservare per quanto possibile la civiltà europea e cristiniana, il meglio che possiamo sperare è che Russia e Usa formino un alleanza anticinese, spingere in questo senso (a seconda delle capacità e dei ruoli che ognuni ha). Purtroppo al momento sembra che la Russia sia più disposta ad allearsi con la Cina, forse per ridimensionare definitivamente gli USA.

    D’altra parte, concentrandosi sulla ‘questione africana’ un dominio cinese in Africa potrebbe portare a quella stabilità di cui hanno bisogno, e non è detto che le comunità cristiane locali sarebbero più in pericolo con loro che nell’attuale situazione di fragili alleanze USA (che troppo spesso lasciano mani libere all’integralismo islamico).

    Forse le variabili sono ancora troppe per poter prendere decisioni. Resto però convinto che un’Europa unita (non necessariamente la UE di oggi) sarebbe fondamentale in questo scacchiere.

    1. Computer e telefonini, dovremmo comprarne in generale il meno possibile (certo, salvo chi è un professionista e purtroppo non può farne a meno…).

      Russia e Usa formino un alleanza anticinese, spingere in questo senso (a seconda delle capacità e dei ruoli che ognuni ha). Purtroppo al momento sembra che la Russia sia più disposta ad allearsi con la Cina, forse per ridimensionare definitivamente gli USA.

      L’asse USA-Russia è fondamentale per moltissime cose, tant’è che i progressisti cercano di sabotarlo in ogni modo. Non ancora tutto è perduto: per esempio la settimana scorsa è stata diffusa la notizia che un cacciatorpediniere giapponese è approdato a Vladivostok per esercitazioni congiunte. Putin si sta giocando più fronti. Io sono abbastanza certo che se Trump riuscirà a vincere il secondo mandato, l’asse si farà esplicitamente.

  38. Maria.LT

    Ogni tanto scorro questo blog, che a volte propone spunti interessanti anche se non sempre mi trovo d’accordo con la linea di alcuni articoli e molti interventi.
    Oggi ho letto, con un po di ritardo , una parte di questa discussione , che a dire il vero mi sembra un pò un muro contro muro più che un confronto reale. Sono fermamente convinta che tra i due estremi ideologici ci sia la realtà che è molto più complessa e variegata di quanto si vuole far percepire.
    Intervengo però per un punto specifico. I’utente Fra Sereno , tra le altre , ha usato una espressione che mi sembra lapalissiana : “La distruzione ambientale è sempre un peccato contro la ragione, anche per chi non vive nella grazia” . Ora la frase è generica ma ovviamente parla della distruzione inutile e non recuperabile della natura dell’ambiente. Si tratta di una cosa spero ovvia, per tutta l’umanità.
    Invece molti commentatori hanno cominciato ad introdurre il discorso l’AWG, dell’innalzamento del clima, etc, che è una teoria ben specifica, come se la distruzione ambientale sarebbe giustificabile se fosse falsa la teoria AWG sul clima. Ma ci sono ben altri motivi, (etici, religiosi e pratici) per quali la distruzione ambientale è da condannare! Peraltro i toni ed i modi sono sempre un po aggressivi.
    Perchè bisogna sempre cercare argomenti che dividono? A me sembra un atteggiamento distruttivo , molto poco cristiano. Devo dire che questo modo di intendere la discussione mi ha spesso tenuto lontano dal commentare, e credo che più di una persona sia a disagio di fronte a tanta aggressività di modi e toni.
    Buona Domenica. Maria

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