«La mia visione per una cultura della vita». La lettera pro life di Trump

Non sappiamo valutare le qualità politiche di Trump, al di là dei toni, dell’immagine e delle battute sul colore dei capelli. Però anche noi pensiamo come madre Teresa che uno, una, che non è capace di difendere la vita quando è più debole e indifesa, cioè il diritto più elementare, non potrà avere a cuore davvero i diritti di tutti. Non saremo pertanto noi a dare (o togliere) patenti di cristianità a nessuno. Donald Trunp ha avuto il merito di riportare nella campagna elettorale il tema della vita fino ad attaccare pubblicamente e duramente il suo avversario (una donna finanziata da Planned parenthood, struttura che produce aborti a ritmo industriale), sulla sua posizione più estrema: l’aborto a nascita parziale cioè la soppressione del bambino fino al nono mese di gravidanza.
Quindi tra chi  considera le religioni “strutture profonde che vanno scardinate”, magari con una nuova primavera (con una di quelle operazioni di cui gli Usa sono maestri nel mondo), e uno che dice che la vita è il più importante e inalienabile tra i diritti, beh, istintivamente tifiamo per lui. La storia ci dirà.the-new-yorker-who-is-donald-trump
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Questo è il breve ma incisivo articolo del neo-eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso, con il titolo «My vision for a culture of life» e letteralmente ignorato dalla stampa (traduzione di Marco Respinti).

di Donald Trump 

Consentitemi di essere chiaro. Io sono per il diritto alla vita. Ho questa posizione pur ammettendo eccezioni in casi di stupro, incesto o quando è a rischio la vita della madre. Non sempre l’ho pensata così, ma una esperienza personale assai significativa mi ha portato a riconsiderare il prezioso dono della vita. L’aneddoto è ben documentato e quindi non lo racconterò di nuovo ora (1). Tuttavia, nello spazio che mi rimane, voglio esprimere ciò che provo nei confronti della vita e della cultura della vita proprio mentre cade il 43° anniversario del caso Roe v. Wade (2).

Io sono un costruttore. Per costruire bisogna seguire un metodo. Ci si serve di molte arti di cui l’ingegneria è la più importante. Le regole per assemblare le strutture sono molto rigide proprio come lo sono le regole della fisica. Le regole hanno superato la prova del tempo e sono diventate il modo per assembleare le strutture che perdura e che produce bellezza. Gli Stati Uniti, quando sono al loro meglio, seguono un insieme di regole che funzionano sin dall’epoca della fondazione. Una di queste regole è che noi, come statunitensi, onoriamo la vita e questo abbiamo fatto sin da quando i nostri fondatori hanno fatto della vita il primo, e il più importante, dei nostri diritti «inalienabili» (3).

Con il tempo la cultura della vita di questo Paese ha preso a scivolare verso una cultura della morte. La prova forse più decisiva su cui si regge quest’affermazione è che dalla sentenza pronunciata dalla Corte Suprema nel caso Roe v. Wade 43 anni fa a oggi più di 50 milioni di statunitensi non hanno avuto la possibilità di godere delle opportunità che il nostro Paese offre. Non hanno avuto la possibilità di diventare dottori, musicisti, agricoltori, insegnanti, mariti, padri, figli e figlie. Non hanno avuto la possibilità di arricchire la cultura questa nazione o di contribuire con i propri talenti, le proprie esistenze, i propri affetti e le proprie passioni al tessuto di questo Paese. Mancano e ci mancano.

Nel 1973 la Corte Suprema fondò quella sentenza immaginando diritti e libertà che nella Costituzione non ci sono. Se prendessimo per vera la parola di quel tribunale, ovvero che l’aborto sia una questione di privacy, dovremmo logicamente concludere che è il denaro privato quello che deve finanziare questa scelta e non il mezzo miliardo di dollari erogato ogni anno dal Congresso federale ai procuratori di aborti. Il finanziamento pubblico dei procuratori di aborti è quanto meno un insulto alla coscienza delle persone e al meglio un affronto al buon governo.

Inoltre, come se usare il denaro dei contribuenti per agevolare lo scivolamento verso la cultura della morte non fosse già abbastanza, la sentenza del 1973 è diventata una pietra miliare nel dimostrare il disprezzo totale che quel tribunale riserva al federalismo e al Decimo Emendamento (4). Il caso Roe v. Wade ha infatti dato alla Corte Suprema una scusa per smantellare le decisioni prese dalle assemblee legislative dei diversi Stati dell’Unione e il voto espresso dalla gente. Un modo di fare, questo, che da allora la Corte ha ripetuto mille volte. La sentenza nel caso Roe v. Wade è quindi diventata solo l’ennesimo esempio dello scollamento tra il popolo e il suo governo.

Siamo nel pieno di un ciclo politico che porterà all’elezione di un nuovo presidente federale e fra pochi giorni si voterà. I cittadini di questo Paese avranno la possibilità di votare per il candidato che rappresenta la loro visione del mondo. Spero che sceglieranno il costruttore, l’uomo che ha la capacità d’immaginare la grandezza di questa nazione. Il prossimo presidente dovrà seguire i princìpi che meglio funzionano e che rafforzano la venerazione che gli statunitensi hanno nei confronti della vita. La cultura della vita è troppo importante perché la si lasci eclissare per convenienza o correttezza politica. È preservando la cultura della vita che Faremo Grandi Ancora gli Stati Uniti.

 

Note del traduttore

(1) Il 6 agosto 2015, durante il primo dibattito pubblico tra i candidati del Partito Repubblicano nelle primarie, rispondendo a una domanda relativa alle sue precedenti posizioni filoabortiste e sul cambiamento poi intercorso, Trump ha raccontato: «E quel che è successo è che anni fa dei miei amici aspettavano un bambino e che quel bambino avrebbe dovuto essere abortito. E invece non è stato abortito. E oggi quel bambino è una superstar assoluta, un bambino grande, davvero grande. E io questo l’ho visto. E ho visto altre cose così. E sono molto, molto orgoglioso di dire che io sono per il diritto alla vita».

(2) Il 22 gennaio 1973 la Corte Suprema federale concluse il caso Roe v. Wade con una sentenza che cancellò le precedenti norme a difesa della vita umana nascente approvate e vigenti nei singoli Stati dell’Unione, legalizzando così l’aborto in tutto il Paese. Il mondo pro-life considera la sentenza un abuso giacché la Corte Suprema, come sancisce la Costituzione federale, non ha alcun potere di legiferare, ma solo quello di vigilare sulla costituzionalità delle leggi e di esprimersi negli ambiti strettamente costituzionali dei casi che è chiamata a giudicare. Del resto, il caso Roe v. Wade si fonda su una grande menzogna: una ragazza dall’adolescenza rovinata, lesbica, coperta da anonimato, “Jane Roe”, alla terza gravidanza indesiderata, s’inventò di essere rimasta incinta a causa di uno stupro. Supportata da alcune avvocatesse fortemente politicizzate, “Jane” adì il Tribunale distrettuale del Texas e dopo tre anni giunse alla Corte Suprema. Intanto quel suo terzogenito era nato, era stato dato come gli altri due in adozione e “Jane” cambiò la versione dei fatti invocando la necessità dell’aborto a causa dello stato di povertà e di depressione in cui viveva. Anni dopo “Jane” rivelò di essere Norma Leah Nelson McCorvey: accadde quando si convertì prima al protestantesimo e poi al cattolicesimo con don Frank A. Pavone, che oggi è uno dei consiglieri cattolici di Trump.

(3) Sono le parole del preambolo della Dichiarazione d’indipendenza del 1776: «Noi asseriamo che queste verità sono per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono creati uguali, che sono dotati dal loro Creatore di determinati diritti inalienabili, che tra questi vi sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità».

(4) Il Decimo Emendamento alla Costituzione federale degli Stati Uniti, l’ultimo di quelli approvati nel 1791 e noti come Bill of Rights, sancisce che i poteri non delegati dalla Costituzione al governo federale o da essa non vietati agli Stati sono riservati agli Stati o al popolo.

 

144 pensieri su “«La mia visione per una cultura della vita». La lettera pro life di Trump

  1. Grazie Costanza per questo articolo…..quante persone si sono fatti ingannare per situazione di ogni tipo ….per la legge 194…..e oggi soffrono di essere statti ingannati….

  2. fra' Centanni

    Non avevo mai sentito parlare di questo articolo di Trump. Ora capisco perché Trump mi è stato simpatico fin dall’inizio. Secondo me è un grande e darà un grande contributo a cambiare le sorti del mondo nei prossimi anni. Spero solo di non sbagliarmi, di non restare deluso come quando ho capito chi era davvero Berlusconi. Spero davvero che non sia un nuovo Berlusconi formato planetario.

    …e comunque, sempre meglio un Berlusconi formato pianeta che un mostro come Hilary. Papa Francesco permettendo, ma anche se non permette.

    1. Giusi

      Berlusconi (che ha deluso anche me perché si è arreso) qualcosa di più avrebbe potuto fare senza la magistratura politicizzata, la persecuzione di decenni e i tradimenti di tutti quelli che aveva beneficato. In ogni caso sotto di lui non si è mai parlato di matrimonio gay e fece di tutto per salvare Eluana (decreto legge nottetempo). Ma Napolitano non controfirmò condannandola a morte. Poi è stato deposto con un colpo di stato e da allora abbiamo avuto tre governi nominati dalla massoneria che stanno attuando il programma………

  3. Pierangelo

    Ho già ascoltato un discorso molto simile in Italia una ventina di anni fa : un discorso ridondante, impregnato di retorica, pieno di buone intenzioni, probabilmente scritto da qualche esperto di comunicazione . Ormai la politica utilizza veri e propri spot pubblicitari , i cittadini vengono trattati come consumatori, le democrazie sono svuotate di contenuti reali :. è il trionfo del virtuale politically correct.

  4. Mauro

    Le altre affermazioni di Trump,principalmente su immigrazione e ambiente però sono quanto di più lontano da una posizione cristiana possa esistere.per non parlare dello stile di vita dissoluto,delle molestie sessuali,delle varie mogli ecc..detto questo non tifavo per la Clinton,ma tra i due continuo a non riuscire a decidere chi sia il meno peggio.

    1. Giusi

      Le molestie sessuali saltano fuori ad ogni elezione. Tutte le “molestate” improvvisamente si ricordano. Io non ci credo. Figuriamoci se uno come Trump ha bisogno di molestare.

    2. Luigi

      “Le altre affermazioni di Trump,principalmente su immigrazione e ambiente però sono quanto di più lontano da una posizione cristiana possa esistere”

      E dove, di grazia?
      Intendo le affermazioni reali, non quelle attribuite fittiziamente in stile padre Cavalcoli.

      Inoltre, per “posizione cristiana” immagino si intenda quella di dottrina cattolica.
      La quale, su immigrazione e ambiente, è alquanto differente dalle menzogne del politically correct; che tali rimangono, anche se a propalarle sono ampie porzioni del clero (di cui alcuni elementi invocano perfino i bombardamenti al napalm, non sapendo evidentemente di cosa stiano sproloquiando).

      In generale, anche a me sarebbe piaciuto che l’alternativa a Hillary Rodham, strega e genocida, fosse stata l’arcangelo Michele, principe delle Milizie Celesti.
      Non è così, purtroppo. O Trump o Rodham.

      Ciao.
      Luigi

      1. ola

        “In generale, anche a me sarebbe piaciuto che l’alternativa a Hillary Rodham, strega e genocida, fosse stata l’arcangelo Michele, principe delle Milizie Celesti.”
        Io mi sarei accontentato di un Adinolfi, ma evidentemente oltreoceano sarebbe stato gia’chiedere troppo ;P

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  6. elisa

    Sono molto delusa e ferita. Sulla pagina FB di Costanza mi sono permessa di chiedere come sia possibile credere che un uomo di dubbia moralità come Donald Trump pensi veramente queste cose, quando su argomenti altrettanto importanti come divorzio, tradimenti, rispetto delle donne, ecc…. mi pare che non faccia altrettanto. Bene, il mio commento è stato cancellato ed io sono stata bloccata. Non ho insultato nessuno e men che meno mi sono permessa di offendere nessuno, ho solo chiesto se è possibile essere così ingenui. Io che ho a casa tutti i libri di Costanza, che seguo questo blog da anni mi trovo a scrivere qui perché non ho nessun altro modi di comunicare questo mio pensiero. Mi sento tanto ferita, come se un’amica mi avesse chiuso la porta in faccia e lo trovo ingiusto, anche perché non sta scritto da nessuna parte che la si debba sempre pensare allo stesso modo, ci si può rispettare comunque.
    Probabilmente nemmeno questo mio commento verrà pubblicato, peccato… alle sue parole ci credevo, mi rifiuto di credere che appunto fossero solo parole. Spero davvero in un cenno, un chiarimento, qualcosa….

    1. Cavaliere di San Michele

      Visto che questo tuo commento e’ passato, credo proprio che possa essere stato un problema tecnico e basta.

      Ricordiamoci che la gestione del blog e’ familiare e non in tempo reale. Anche a me spari’ un commento anni fa del tutto innocuo e l’admin lo sta ancora cercando… Mai recuperato, eppure io lo avevo visto pubblicato. Non e’ un problema, non era da Pulitzer …

      Ma un po’ di fiducia, no? Agli amici si dovrebbe fare un po’ credito di buona fede!

    2. Piero

      Io ne ho veramente le scatole piene di tutti questi “cattolici” con il ditino alzato e la boccuccia a sedere di gallina e il sopracciglio alzato, con questa solfa del “ma voi veramente credete che **** pensi davvero certe cose?”.
      ECCHISSENEFREGA! L’importante e’ che le FACCIA, che poi ci creda veramente per tutto il resto della popolazione e’ ininfluente.
      Ma perche’, per ribaltare la cosa, veramente credi che alla Clinton (o chi per essa) interessi DAVVERO la condizione femminile, il benessere degli omosessuali, la sicurezza di un aborto (ma sicurezza per chi?), ecc ecc?
      Davvero credi che i maître à penser del progressismo laicista gliene importi qualcosa di tutto il resto della popolazione, quando e’ chiaro che vorrebbero sterminarne almeno il 6 settimi?

      1. Cavaliere di San Michele

        E comunque quello che mi ha colpito nel cambiamento di posizione di Trump sull’aborto e’ stata la semplicita’ della testimonianza: vedere vivo (e “grande”) un bambino che non ci sarebbe dovuto essere.
        Un arrendersi all’evidenza anziche’ accanirsi nell’ideologia che fa ben sperare. Chapeau!

    3. Pierangelo

      @elisa
      E’ successo anche a me. Ho scritto un commento tosto fuori dal coro di peani all’indirizzo di Trump. Mi è stato censurato, evidentemente la confraternita sta progressivamente scivolando verso il pensiero unico “cattolico”.

      1. Giusi

        Il pensiero unico è quello di chi si è inventato i sondaggi e ci ha ammorbato mesi con telegiornali pilotati sulle magnificenze della strega malefica. Che commento potevi aver fatto? Non hai mai detto niente nemmeno qua salvo qualche vuoto slogan….

      2. admin @CostanzaMBlog

        Il commento di Elisa è stato subito pubblicato, come anche quello di Pierangelo, sebbene in ritardo. Detto questo la “confraternita” ti saluta Pierangelo.

        Per quanto ti riguarda Elisa io non seguo le discussioni sulla bacheca fb di Costanza, e non so cosa avevi scritto e in che modo avevi esposto le tue contrarietà e dato a Costanza dell’ingenua, ma su certi post arrivano così tanti commenti offensivi e sprezzanti che può succedere a Costanza di cancellarne anche qualcuno di troppo.

        1. elisa

          Ho scritto né più né meno quello che ho scritto qui…. Continuo ad essere bloccata su FB….
          Mi sembra davvero eccessivo, anche perché ribadisco non ho né offeso né insultato nessuno.
          Non mi piacciono né Hillary né Trump, trovo che entrambi come presidenti degli USA sarebbero stati una disgrazia, quindi tutta questa esultanza la trovo quanto meno fuori luogo.

          1. admin @CostanzaMBlog

            Elisa mi dispiace, ma non puoi immaginare che stress siano certe giornate su facebook, può capitare di mettere nel mucchio delle persone realmente offensive, moleste, sprezzanti, stupide, anche qualcuno per sbaglio o per eccesso, se vuoi e mi scrivi in privato (sposatiesiisottomessa@gmail.com) il tuo nome su facebook ti faccio sbloccare.
            In ogni caso non c’è stata “esultanza” di Costanza né qui né su facebook, una certa soddisfazione sì, soprattutto nel non aver visto vincere Hillary Clinton (infatti sia su facebook che sul blog abbiamo focalizzato la questione soprattutto sul tema dell’aborto, per il resto, lo abbiamo scritto, si vedrà).
            Saluti

            1. Giusi

              Potrei postarti delle foto di santi sacerdoti con la scritta: chiedilo a loro (ma non si riferirebbe all’otto per mille). Evito perché loro non vorrebbero: portano la Croce.

                  1. Fabrizio Giudici

                    @Giusi “Don Capitani”

                    Ma ora vedrai che la Segreteria di Stato prenderà subito posizione.

                1. Luigi

                  Caro Bariom,

                  non so quale fondamento abbiano, né te li segnalo per spirito polemico, ma si diffondono sulla rete i cenni a casi di sacerdoti che, avendo proseguito la loro opera su certi sentieri (cattolici, si sarebbe detto un tempo), si sono trovati dall’oggi al domani privi di parrocchia, con quanto ne consegue.

                  Se è certo vero che una tale situazione può essere occasione di guadagno della vita eterna, è altrettanto vero che può essere anche istradamento alla perdizione.

                  Ciao.
                  Luigi

                  P.S.: ripensandoci, uno dei casi che citavo era una testimonianza diretta. Se la ritrovo te la riporto 😉

                  1. @Luigi, non ho dubbi che possa accadere quanto dici…

                    Ma torniamo sempre al punto: quando la prova si fa più dura, la Croce più pesante, la tentazione forte, è la Fede che deve maturare.
                    Tutti siamo passati la “crogiuolo” e nessuno è provato al di là delle proprie forze.

                    Questo vale anche quando negli accadimenti possiamo rilevare negligenze, omissioni, colpe, persino odio.

                    Non è stato così per Cristo Nostro Signore?

                    Dico questo solo per ricordarlo a me stesso, confidando nel Signore perché sino ad oggi quando la Croce si è presentata, non ha tolto la Sua mano dal mio capo, ma continuando a non scommettere un centesimo su me stesso e sulle mie forze.

                    Ciao

                  2. Giusi

                    Luigi è proprio così. E’ stata persino fondata un’associazione per sostenerli. Perseguitati perché cattolici. Non accadrà mai a Don Ciotti, a Don Buongiorno mondo, Don Farinella, Don Bigalli, Don De Capitani e compagnia cantando. Ponti d’oro per gli eretici, muri (ma non erano contrari ai muri? Ah già per gli immigrati!) per i cattolici.

                    La “Società di San Martino di Tours e di San Pio da Pietrelcina”. Un’associazione di beneficenza di fronte a una drammatica e attuale emergenza: aiutare i preti perseguitati

                    http://www.riscossacristiana.it/la-societa-di-san-martino-di-tours-e-di-san-pio-da-pietrelcina-unassociazione-di-beneficenza-di-fronte-a-una-drammatica-e-attuale-emergenza-aiutare-i-preti-perseguitati/

    1. Fabrizio Giudici

      @Zoe

      I started to re-think what it meant to be “pro-life,” and how I lived that out politically.

      I realized that thanks to Barack Obama—the guy I lamented in 2008—Henry would never have a lifetime cap for his medical care under any insurance, and he would never be denied insurance due to the condition he was born with, all a result of the Affordable Care Act.

      La signora, che scrive queste stronzate: o è scema, o è parte delle lobby clintoniane infiltrate nella Chiesa Cattolica. Perché il suo discorso è totalmente privo di logica.

      Tralascio la discussione sulla reale efficacia dell’obamiano Affordable Care Act: facciamo finta che per la signora ha funzionato. Ma solo una piccola parte di donne abortiscono perché hanno un bambino con gravi problemi di salute e temono di non poterlo curare. Quindi, se la scelta esclusiva è tra Obama/Clinton, che pianifica l’aborto di massa e contemporaneamente fa una legge per la tutela sanitaria, ammesso che sia efficace (e che però, come cavallo di Troia, vorrebbe imporre supporto per aborto e contraccezione anche a strutture cattoliche), e Trump, che forse lavorerà contro l’aborto e – ammesso ma NON concesso – peggiori l’assistenza sanitaria, è del tutto ovvio che voto per Trump. Perché un bambino ammazzato non si può resuscitare, mentre un bambino nato intanto è nato. Una massima di saggezza, dimenticata spesso, è “primum vivere, deinde philosophari”.

      1. zoe vianello

        Personalmente non mi piace usare questi toni (“scrive strozzate, è scema”) nei confronti di una persona solo perché non ne condivido l’opinione, a maggior ragione se scrive basandosi sulla sua esperienza personale, in questo caso tra l’altro delicata e con una buona dose di dolore.

        Detto questo, non voglio entrare nel merito della scelta che avresti fatto se avessi dovuto votare per le presidenziali americane, sinceramente non mi interessa. Il mio intento era soltanto quello di mettere in luce, attraverso le parole di chi vive negli USA e quindi ha un’opinione dall’interno della scena politica, come l’essere dichiaratamente pro-life di Trump strida con le varie occasioni in cui ha dimostrato scarso rispetto per le donne e per i disabili e posizioni razziste, oltre a sottolineare che i principi e i valori sono una gran cosa (personalmente sono contro l’aborto in ogni caso, compresi stupri, incesti e rischi per la vita della madre, che sono le eccezioni elencate da Trump, giusto per mettere le cose in chiaro), ma questi alti principi non dovrebbero essere una comoda bandiera da sventolare bensì la base su cui fondare interventi concreti che supportino e diffondano una cultura della dignità della vita umana, anche di quella con disabilità e gravi deficit.

        Certo, un bambino nato intanto è nato, sono d’accordo, ma vallo a dire ai genitori che (anche qui in Italia) sono costretti ad aspettare anche un anno prima di poter avere per il loro figlio in difficoltà gli aiuti di cui ha bisogno, e ti risponderanno che loro non si accontentano di averlo salvato dall’aborto, il loro bambino, vogliono anche assicurargli la miglior vita possibile.

        Concludo, scusandomi per la lunghezza del commento, che forse in termini numerici l’aborto per problemi di nascituri sarà anche un fenomeno di minori proporzioni rispetto alla scelta di rifiutare la vita per altre ragioni, ma personalmente è quello che mi fa più orrore, i bimbi ancora in pancia e già malati sono le creature che più di tutte dovrebbero ricordarci che siamo tutti figli di Dio e suo dono inestimabile, indipendentemente dalla nostra integrità fisica e mentale, mentre la loro soppressione presuppone un giudizio sul valore della vita a seconda del suo grado di funzionamento, giudizio che agli occhi di un cristiano dovrebbe essere fonte indiscutibile di scandalo .

        1. Piero

          A me piacerebbe che qualcuno registrasse tutto quello che dite a bassa voce in ogni momento della giornata (e della nottata) voi “anime belle” e poi lo pubblicasse… Certamente ne sentiremmo di quelle…
          Cmq non ho sentito altrettanta indignazione per quello che “Killary” ha FATTO in Libia e Siria (e in Italia), per quello che ha detto, consigliato, ordinato nelle e-mail, in quello che pianificava e ordinava sulla “primavera nella Chiesa Cattolica” (visti i successi precedenti delle loro “primavere”, poi…), su quello che ha detto dell’aborto a nascita parziale…
          “Ipocriti” e’ il minimo…

          1. Roberto

            Ma se tra chi vive negli USA ci sono parecchi neri e latini, e se Trump fosse così orribilmente razzista, costoro non avrebbero dovuto votare in massa per la Clinton? Oppure quelli che tra costoro hanno votato per Trump, e ce ne sono!, sono come le persone con inclinazioni omosessuali che hanno sfilato al Family Day secondo la definizione di Grillini? “Come quegli ebrei che stavano con il partito nazista” (parole sue, a quanto ricordo?). E’ davvero così? Oh, ma è possibile che contino sempre e solo “”le parole di chi vive negli USA”” se dicono quello che i padroni del vapore vogliono che venga detto? Ma non è proprio possibile fare uno sforzo di ragione ulteriore?? Ma una battuta da caserma, che per giunta vorrei proprio ascoltare nel suo contesto, conta quanto il macello mediorientale di cui è responsabile Obama, la tensione assurda con la Russia che dobbiamo pagare di tasca nostra, l’aborto e l’omosessualismo selvaggio…. mha!

            Peraltro, a quanto mi risulta il famoso Obamacare è così malfatto – prende tantissimo dalle tasche dei contribuenti per dare pochissimo – che anche i Clinton ne hanno preso le distanze in campagna elettorale, e non certo per le ragioni di ordine etico e di minaccia del diritto all’obiezione di coscienza che preoccupa noi. Ma che cosa si vuole dimostrare con queste testimonianze? Possibile che neppure il più grosso, vergognoso fallimento del sistema mediatico propagandistico (e non informativo) a cui abbiamo assistito, non induca a chiedersi se magari queste cosiddette testimonianze non sono tutte manipolate e accuratamente selezionate per conseguire un preciso effetto nell’opinione pubblica? Possibile che proprio non ci si voglia mettere in discussione? E’ davvero frustrante.

            Gli evangelici dimostrano di essere molto più coraggiosi e combattivi di noi cattolici, e infatti non per nulla gli intellettuali USA li dipingono sistematicamente come dei rozzi fanatici: ma scommetto che questa non è una base sulla quale costruire del “sano ecumenismo”… il sano ecumenismo è tale solo quando orientato verso il peggior progressimo…

            1. Luigi

              “Ma una battuta da caserma, che per giunta vorrei proprio ascoltare nel suo contesto […]”

              Non te la prendere, Roberto, per la mia osservazione, che però non posso evitare: certe battute si sentono molto più spesso negli uffici, nelle aule, nei parlamenti, negli studi medici, e non so in quanti altri ambienti “borghesi”, che nelle caserme.
              A meno che non si tratti di caserme imborghesite, come oggi la quasi totalità 🙁

              Detto questo, si potrebbe una buona volta capire di che battuta/e si tratta?

              Perché se è quella, riferita dal “sistema mediatico propagandistico”, sul comportamento di molte donne di fronte a ricchezza e potere, beh, dispiace ammetterlo ma è la semplice verità.
              Basta ad esempio leggersi nella biografia di Mike Tyson – non proprio un gentleman, mi pare – di come centinaia di donne lo assediassero, ogni sera, implorando soltanto una mezz’ora di sesso con lui. A qualcuna sarebbe bastato pure un quarto d’ora.

              Del resto come si è comportata Hillary Rodham nei confronti del marito?
              Avrebbe agito ugualmente, se non fosse dipesa da lui la sua carriera politica? E il cancelliere Kasner, che continua a proclamarsi Merkel?

              Ciao.
              Luigi

              P.S.: del macello medio-orientale non porta le colpe solo Obama, ma anche i Bush e i Clinton (vogliamo ricordare la Albright e il mezzo milione di bambini iracheni morti? Ma “ne valeva la pena”).
              Guarda caso tutta gente ostilissima a Trump…

              1. Roberto

                Ma hai assolutamente ragione, Luigi. Si continua a ripetere pappagallescamente qualsiasi frottola mediatica, utilizzando un linguaggio mediatico che è studiato allo scopo di veicolare al meglio quelle stesse frottole, e neanche i più sodi scrolloni riescono a risvegliare alla realtà.

              2. Enrico Turomar

                Bush senior ha detto che non avrebbe votato Trump perché aveva trattato male Jed Bush alle primarie, amici sicuramente no ma ostilissimi fino ad un certo punto

            2. Enrico Turomar

              ‘Peraltro, a quanto mi risulta il famoso Obamacare è così malfatto – prende tantissimo dalle tasche dei contribuenti per dare pochissimo’

              Può darsi che sia malfatto, sicuramente a quelli che avevano già l’assicurazione e che si sono visti aumentare le tasse senza avere nulla in cambio non è piaciuto. E quindi ci sta che la Clinton non ci abbia pigiato sopra in campagna elettorale: i voti dei poveri contava di averli già, quelli della classe media rischiava di perderli. Bisognerebbe chiederlo a quelli che prima non facevano visite ed esami, perché tanto non si potevano pagare eventuali cure, cosa ne pensano. Anche il card. Burke spera che Trump garantisca l’assistenza sanitaria agli americani, ma tutti sono convinti che la toglierà. Magari sbagliano come hanno sbagliano nel pronostico del Presidente.

              1. Roberto

                Enrico, non conosco i dettagli del sistema, ma non è proprio possibile limitarsi a dire: “”Bisognerebbe chiederlo a quelli che prima non facevano visite ed esami, perché tanto non si potevano pagare eventuali cure, cosa ne pensano”” perché argomenti “di pancia”(!) di questo tipo non hanno senso per chi ha responsabilità politica. Se tu dai servizi per, che ne so, 100, e fai pagare alla collettività 1.000, non puoi nasconderti dietro al dito del “ho dato qualcosa a chi prima non aveva”. La carità, specie coi soldi degli altri, deve essere responsabile. Altrimenti si crea un sistema welfaristico che semplicemente impoverisce tutti nel lungo periodo, erode i corpi intermedi, e con una scusa che è in fondo uno stratagemma verbale populista(!) rovescia il principio di sussidiarietà. Noi italiani, che subiamo un fisco di rapina con la scusa costante della “solidarietà”, questo dovremmo capirlo (ma non lo capiamo). Gli americani invece, anche quelli che di certo non si possono definire ricchi, sono molto sensibili sul punto, e buon per loro.

                Insomma, rubare ai ricchi per dare ai poveri va bene se, nel passaggio, non ci si intasca il 90% del bottino.

                1. Giusi

                  Io non ho mai saputo se sia vera la leggenda metropolitana che in America se stai mezzo morto in mezzo a una strada prima ti chiedono se hai l’assicurazione e se no non ti curano, se fosse veramente così sarebbe deprecabile da chiunque provenisse, so per certo (una mia parente lavora in un centro di terapie) che in Italia ci sono sempre più persone anziane (italiane) che non possono curarsi e proprio ieri ho letto questo articolo di Benedetta Frigerio:

                  Emergenza farmaci: si rinuncia alle cure
                  di Benedetta Frigerio

                  Mai tante famiglie sono state costrette a rinunciare alle cure. Lo dice il rapporto 2016 “Donare per curare”, promosso dal Banco Farmaceutico. Il rapporto segnala una forte riduzione della spesa per i farmaci da parte delle famiglie con 557 mila persone (37% in più rispetto al 2015) impossibilitate a comprare medicinali. Urgente sprecare di meno e donare di più.

                  http://www.lanuovabq.it/it/articoli-emergenza-farmaci-si-rinuncia-alle-cure-17996.htm

                  1. Enrico Turomar

                    Giusi,
                    in teoria i farmaci importanti sono tutti disponibili e gratis per tutti, però…
                    Però ad esempio per certe malattie degli occhi (dalla secchezza oculare alla degenerazione maculare senile) farmaci non ce ne sono, ma solo integratori e dispositivi medici da pagare di tasca propria.
                    Però certe malattie, tipo emorroidi, sono state cancellate dallo Stato. E i milioni di persone che ne soffrono devono pagarsi le cure.
                    Il problema maggiore credo sia su visite ed esami. Se con la mutua ce li hai dopo mesi, mesi e mesi (da me non va malaccio ma qualche problema c’è) e non hai i soldi per farli privatamente rischiano di essere inutili, quindi la gente rinuncia in partenza.
                    Nel frattempo sta crescendo il malcontento della classe media. I ticket per chi sta oltre certe fasce di reddito sono esosi e magari spendi meno pagando l’esame privatamente. Quindi queste persone pagano forti tasse e poi sono costrette a pagare ulteriori balzelli o a non usufruire del SSN.
                    Se si elimina il SSN scoppia la rivoluzione, ma se lo si fa lavorare male sarà la gente a chiederne la chiusura

                    1. Piero

                      Ma lo scopo E’ chiudere il SSN a vantaggio delle assicurazioni private.
                      Già volevano farci pagare i terremoti con le assicurazioni private, i bocconiani…

                2. Enrico Turomar

                  Roberto,
                  stiamo parlando entrambi in generale, perché non conosciamo effettivamente la situazione. Certo un sistema che prende 1000 e dà 100, come sembra essere diventato il nostro, non va bene. Però bisogna vedere se effettivamente è così. Forse non sono stato chiaro, volevo dire che bisogna sentire tutte le campane, quella che ora paga di più e quella che ora ha qualche servizio in più.
                  Sarà un ragionamento da Italiano, ma per me un servizio sanitario per tutti i cittadini è irrinunciabile in un Paese civile. Se non funziona bisogna farlo funzionare, in America e in Italia, non può essere una scusa per smantellarlo.

                  1. Piero

                    OH, basterebbe copiare il sistema sanitario della Lombardia (il migliore d’Italia e tra i migliori d’europa) che a tra l’altro i conti abbastanza a posto…
                    La cosa che non si capisce e’ perche’ mai una siringa a Biella debba costare 3 euro (comunque uno sproposito!) e a Vibo Valentia 35 euro!
                    GUARDA CASO, non appena si e’ proposto, da parte di quel buzzurro razzista xenofobo legista di Bossi, di adottare il costo standard delle regioni piu’ virtuose, si e’ scatenata la fronda di quel sant’uomo tutto d’un pezzo di Fini & C…

                  2. Roberto

                    Ma infatti il problema non è smantellarlo, Enrico, ma riconoscere che – a quanto pare, e al di là della componente gravemente ideologica che si porta dietro in tema di minaccia alla libertà religiosa – come accade spessissimo, il sistema si poggia sul tipico gioco delle tre carte. Spendo, tanto e male, quello che non è mio e faccio girare le poste di bilancio affinché il problema ricada su qualcun altro, come scrive Fabrizio sotto.
                    Quando il meccanismo comincia a scricchiolare, procedo man mano per tentativi e pezze che non hanno alcuna ratio medica, seconda quanto tu stesso scrivi qua sopra, per spingere sempre più avanti il problema senza risolverlo e creando crescente malcontento, finché il meccanismo si rompe.
                    Aggiustarlo in corso d’opera costerebbe troppo in termini di consenso e costringerebbe ad ammettere che c’era qualcosa che non funzionava prima. Giammai.

                    Allora meglio chi ha il coraggio di dire che c’è qualcosa che non va: se poi invece di correggere, distrugge, allora male, siamo d’accordo.

                3. Piero

                  Tuitti dimenticano che una specie di “riforma sanitaria” (che favoriva specialmente i “latinos”) l’aveva fatta in precedenza Bush jr., ma fu bloccata dal Congresso dalla democratica “cattolica” Nancy Pelosi (osannata come al solito dai “democrat” nostrani come nuovo messia, ben prima dell’invaghimento per Obama) perche’ non contemplava l’aborto…
                  O almeno cosi’ ricordo io…

          2. Giusi

            Hai ragione Piero: non sopporto nemmeno io le anime belle. Ho una morale che cerco umilmente e faticosamente di vivere con l’aiuto di Dio ma aborro (mo’ ci vuole Mughini..) il moralismo. Da qualche parte ho letto che il ministro Orlando è addirittura intervenuto perché in un reality un poliziotto mentre era senza microfono e ritenendo di non essere sentito si è abbandonato a commenti da caserma con un altro concorrente dicendo tra l’altro qualcosa tipo che se la moglie gli facesse le corna l’ammazzerebbe. Frasi certamente deprecabili ma per caso tutti gli uomini tra di loro parlano delle donne come scala al fattore? Nessun fidanzato ha mai detto alla fidanzata o viceversa: se mi fai le corna ti ammazzo? E noi donne parliamo sempre degli uomini come fossero cavalieri della tavola rotonda? Una delle più alte forme di inciviltà a cui non si è mai posto rimedio è quello spiare dal buco della serratura, quelle lenzuolate di intercettazioni carpite del tutto estranee a presunti reati e soprattutto quell’ergersi sdegnati a giudici come se nessuno avesse mai parlato a briglia sciolta con amici e parenti dicendo cose che non hanno una rispondenza reale, che estrapolate da un contesto di intimità e anche di scherzo trasformerebbero tutti noi in dei mostri. Veramente insopportabile! Ha detto questo il mostro io invece nell’intimità sempre e solo litanie, giaculatorie, mai una parolaccia, mai una maldicenza (che se resta tra consanguinei spesso si fa per ridere e non fa male a nessuno) e mai un giudizio! Ma mi facciano un piacere!

            1. E soprattutto, per qual motivo “programmi” come GF e GFV (vip… sic!) vengono confezionati e trasmessi???

              Cosa si aspetta e vuole vedere la gente???

              Non pigliamoci per i fondelli!

                1. Giusi

                  Ah beh certo quella è un’ipocrisia somma. Si fa finta di sdegnarsi e poi si fa audience su chi è stato mandato dentro come carne al macello.

            2. Piero

              Conseguenza del 68iino “il privato e’ pubblico”.
              Tra l’altro notate la differenza (che qualcuno piu’ in basso si ostina a chiamare “visione comune”) tra il “pubblico ludibrio” 68ino e la confessione PRIVATA ad un ministro di Cristo (sempre che ce ne siano ormai…)
              Tra i disastri degli ammmeriggani tutti si scordano le minc**ate del ’68ismo, gli hippy, il politicamente corretto, che spesso hanno fatto piu’ danni delle guerre ” a portar la democrazia”…

                    1. Piero

                      tutti e due, amico mio…tutti e due…
                      Io so solo che negli anni ’70 e anni ’80 andavano dietro scondinzolando appresso ai comunisti (e Dio solo sa quanti e quanto piu’ dei comunisti avrebbero voluto fare harakiri quel 9 novembre 1989… toh! una data che ritorna!).
                      Adesso vanno dietro al politicamente corretto… (vedi il mio commento piu’ in fondo su Blondet)

        2. CP

          La storia postata da Zoe è un esempio di come la questione aborto sia molto più complessa di un semplice slogan pro-life o pro-choice. Se anche l’aborto diventasse illegale dall’oggi al domani, non è che la gente smetterebbe magicamente di abortire e ogni problema sarebbe risolto, anzi. Ci vogliono, come dice Zoe, “interventi concreti che supportino e diffondano una cultura della dignità della vita umana, amche di quella con disabilità”.

          Un candidato può essere pro-choice e promuovere iniziative che rendano più facile per le madri in crisi scegliere la vita. Un candidato può dichiararsi pro-life solo per pigliare voti e poi non fare niente di concreto in questo senso.

          Non so se Trump crede davvero alle belle parole che dice. Ma almeno sono belle.
          So invece che Hillary crede tantissimo nell’aborto, che quando dice, difendendo la partial-birth abortion, che il governo non deve entrare nel corpo di una donna (che brutta immagine!) è assolutamente convinta. So che avrebbe fatto di tutto per favorire Planned Parenthood, una catena di cliniche squallidissime situate strategicamente nei quartieri più poveri delle città per evitare che i poveri (specialmente i neri, nelle intenzioni della fondatrice) si riproducano troppo. Probabilmente avrebbe sponsorizzato i corsi di educazione sessuale di Planned Parenthood nelle scuole, dove per compito a casa ti fanno comprare profilattici e trovare la clinica abortiva più vicina. Avrebbe nominato giudici della corte suprema pronti a criminalizzare i medici obiettori di coscienza, i pasticceri che rifiutano di fare la torta per il matrimonio gay, le agenzie che rifiutano di dare bambini in adozione a coppie omosessuali (tutte cose già successe in singoli stati, che potrebbero essere sancite a livello federale). Avrebbe difeso a spada tratta il diritto delle donne alla carriera, al divertimento, a tutto quello che desiderano, anche a costo di distruggere i loro bimbi non nati.
          Una cosí non diffonde una cultura della dignità della vita umana.

          E comunque la riforma della sanità di Obama, pur avendo fatto alcune cose molto giuste, che hanno aiutato quella mamma col bambino disabile, ha anche fatto aumentare in maniera esorbitante i premi delle assicurazioni sanitarie per TUTTI. Comprese chissà quante altre migliaia di mamme in difficoltà.

          1. Enrico Turomar

            Le assicurazioni trovano sempre il modo di fregarti: Bersani aveva imposto che tutte le auto della stessa famiglia fossero nella stessa classe di merito e loro hanno risposto alzando il premio della classe per le altre auto.
            Ci vorrebbe il SSN, ma credo che negli USA un’idea simile sarebbe etichettata come comunista e scartata.

  7. …però, come scritto sopra a proposito del decimo emendamento, negli Stati Uniti, in alcuni stati c’è la pena di morte, e in altri no.
    Non dipende dal presidente, nemmeno se è Trump!
    (Trump il costruttore!)

    1. Piero

      COn la differenza che con la pena di morte si uccide un colpevole certo, mentre con l’aborto si uccide un innocente certo!
      Ti e’ chiara la differenza?

        1. Giusi

          Io non son d’accordo con la pena di morte ma non è mica colpa di Trump! E poi mi sembra che in America ogni stato decida singolarmente al proposito infatti non c’è dappertutto.

          1. In California, massicciamente pro Clinton e anti Trump, insieme alle presidenziali si è votato per alcuni referendum tra cui quello per la’bolizione della pena di morte e la legalizzazione della marijuana. Ebbene la pena di morte non è stata abolita e la marijuana è stata legalizzata.
            Di che stamo a parla?

            1. vale

              @paulbratter

              appunto di che stiamo a parla’?

              gli è che codesta gente non ha nulla a che spartire con la”cosidetta”gente comune.quella magari senza laurea che si deve fare un mazzo per trovare un lavoro appena dignitoso. ( detto in generale e con le dovute eccezioni.)

              lo ricorda anche la sciùra miriano oggi in un articolo su “la verità” : “boeri dia 4 ore a me,non 15 gg.a mio marito”

              ad un certo punto dell’articolo scrive: “Che la proposta sia ideologica (ma il presidente dell’inps ha figli?) me lo confermano le motivazioni: serve a togliere potere contrattuale agli uomini.”

              perlappunto. è gente che della vita reale-degli altri-non sa nulla. la prima pippa mentale che gli viene in mente dovrebbe essere utile ad educare-stile laogai-il popolaccio bue.

              di che stiamo a parla’?

        2. Piero

          @Bariom
          Oh con me sfondi una porta aperta sugli errori giudiziari.
          Certo, avrei dovuto dire IN TEORIA, e fare un discorso pieno di SE, MA…
          Insomma avrei dovuto scrivere un “Dei delitti e delle pene”, e lo spazio nei commenti di un blog e’ troppo piccolo 😉
          Inoltre non si puo’ stare tutta la vita a commentare su Internet no?
          Cmq, hai ragione.
          Anche io come Giusi sono contrario alla pena di morte, ma per via della scarsa sicurezza di applicazione. In piu’ ormai in Occidente se ne puo’ fare tranquillamente a meno, rimpiazzandola anche per i casi piu’ gravi con l’ergastolo (sempre che lo si faccia!).
          Cmq, voglio ribadire che la pena di morte non e’ PER PRINCIPIO contraria alla morale cattolica.

    1. Piero

      discorso senza senso (come al solito!).
      Se bastasse il peccato originale per condannare una persona a morte non si salverebbe nessuno, oltre che non avergli dato il modo, con l’aborto, di cancellarlo (mediante battesimo),

  8. Giusi

    Filippo Savarese.

    IL “GANDOLFINI AMERICANO” ALLA CASA BIANCA
    Benjamin Carson, per trent’anni al Johns Hopkins Hospital come primario di neurochirurgia pediatrica, di cui è un luminare di fama internazionale, viene segnalato come possibile Segretario alla Sanità o all’Educazione. È stato il primo candidato alla nomination repubblicana a ritirarsi dalla corsa per sostenere quella di Donald Trump, e perciò si è meritato una menzione speciale da parte del neo-Presidente durante il discorso della vittoria. Decorato con la medaglia presidenziale alla Libertà da George W. Bush nel 2008, l’anno successivo la sua eccezionale storia umana e professionale è stata interpretata da Cuba Gooding Jr. nel film “Gifted Hands – Il Dono”. Autentico difensore della vita, della famiglia e della libertà educativa e religiosa, la sua presenza nell’amministrazione Trump porterebbere a un ribaltamento talmente significativo dei rapporti di forza nelle nostre battaglie a livello internazionale e di rimando nazionale che in questo momento non saprei nemmeno quantificarne e qualificarne la portata. Comunque epocale. #GoBenGo

  9. In tutta la campagna elettorale i media sono stati pagati dalle lobby LGBT e dalle associazioni abortiste, come le proteste di questi giorni! Ci vogliono lobotomizzare! Sono molto contento che la Clinton se ne sia andata a casa sconfitta!

  10. Aggiungo, che proprio ieri sera durante il servizio di Porta a Porta è stato detto chiaramente che uno dei fedelissimi di Trump (di cui ora non ricordo il nome) fervido cattolico ha preso a cuore il problema del laicismo dilagante nelle scuole americane.
    Suggerirei di pregare di più per il Papa, perchè possa condividere tale pensiero ….

      1. Fabrizio Giudici

        @Pino @Giusi
        Unica nota: Ben Carson non è Cattolico, ma Avventista del Settimo Giorno.

  11. Fabrizio Giudici

    Francamente, la questione se era meglio votare Hillary o Trump, che è già stata affrontata a sufficienza, mi pare ormai superflua. Dopo aver ripetuto la mia soddisfazione per l’elezione di Trump, io entro in modalità “mo’ vediamo che fa”.

    Sulla sua moralità: faccio presente una cosa, che le cose più insopportabili che ha detto (per esempio certe frasi sulle donne) erano frasi dette in privato, sbattute in pubblico. Se da un lato è vero che chiaramente rappresentano il suo pensiero, non necessariamente questo mi fa concludere che sia peggio degli altri. Clinton Bill era certamente sobrio nel parlare, ma si faceva fare i ***** sotto la scrivania dell’ufficio ovale. JFK, invece, si faceva trovare sempre una prostituta pronta durante i viaggi di lavoro. Ecco, quindi questi moralisti a senso unico che si scandalizzano di Trump si becchino l’unico epiteto che gli compete: ipocriti, perché basano il loro giudizio sulle apparenze e non sulla sostanza.

    C’è un solo aspetto sulla morale dell’uomo che va valutato: si deve legittimamente dubitare che abbia grandi princìpi personali. Dubitare non vuol dire che sia impossibile. Poi, se supporta i pro-life per mero vantaggio elettorale, invece che per convinzione personale, non me ne frega niente. L’importante è che lo faccia. Anzi, vi dirò che mi accontento di meno: basta che non si opponga, e magari certe tematiche le lasci portare avanti da altri (il vice-presidente, ad esempio, mi pare che abbia un pedigree pro-life di tutto rispetto). Il senatore Rand Paul, per esempio, già da qualche settimana ha lanciato l’iniziativa di dare personalità giuridica al feto, il che disinnescherebbe la Roe vs Wade. Può essere una cosa che porta avanti il Senato. Ecco, con Obama e Clinton sarebbe stato lavoro inutile, perché avrebbero posto il veto presidenziale. Se Trump lascia fare, mi basta e avanza.

    Il dubbio, semmai, è se Trump non manterrà la parola. Sui nomi di possibili membri del governo che stanno uscendo sui giornali avrei delle perplessità. C’è anche qualcuno nel giro di Goldman Sachs e della fondazione Soros. Ecco, l’altra cosa che temo di uno come Trump è che, nonostante sia evidentemente uno che sta fuori dai giri maggiori, comunque è necessariamente legato a certi ambienti. Questo mi piace poco.

    Detto questo, è inutile discuterne ora: no? Si vedrà in concreto giorno per giorno, dal 20 gennaio prossimo.

      1. Piero

        Certamente, altra cosa che e’ in comune con le cose italiche, e’ che i soggetti avevano piu’ nemici tra le proprie fila che tra gli avversari… basta guardare agli ultimi anni

    1. Piero

      Diciamo anche che, gran parte della colpa per quello che e’ successo in Italia, e in parte anche negli USA, e’ da attribuire proprio ai “cattolici” (naturalmente quelli sempre con il ditino alzato e “progressisti”) che sbavavano per Obama semplicemente perche’ nero (quindi un pregiudizio meramente RAZZISTA perche’ semplicemente basato sul colore della pelle)

          1. Enrico Turomar

            Bariom,
            in un fumetto di Asterix la moglie del capo del villaggio dice: ‘Io non ho nulla contro i forestieri, è che non sono di qui!’ 🙂

            1. Il massimo sono i Napoletani (adoro i Napoletani) ormai trapiantati a Milano, che esclamano: “Va a laurà terun!” (che è l’aternativa a barun) 😀 😀 😀

              Anche se bisognerebbe riuscire a digitare lo slang milanese indorato d’accento napoletano, che mai se ne va… 😉

                1. Giusi

                  I meridionali, lo sono anch’io, quando vanno al nord si trasformano in perfetti “settentrionali”: lavorano sodo e non buttano una carta per terra neanche a morire! Ma perché non fanno lo stesso anche al sud? Lo dico col dolore nel cuore perché io amo la mia terra (peraltro la Puglia, non perché è la mia regione, è alquanto “nordica”). Ma ci sono realtà al sud (non dico dove) con spiagge bellissime che sembrano delle discariche. Ma perché? Potremmo avere tutto, abbiamo tutto, come si fa a non amare la propria terra, il proprio mare? Al nord il mare è quello che è (ci vado pure verso giugno, magari è pulito ma i fondali sono quelli che sono) ma le spiagge sono pulite, ordinate…. Cambiando discorso ma non tanto quando nel ’75 mi trasferii a Padova c’era il “razzismo” della Lega nei confronti dei meridionali. Razzismo teorico che si infrangeva contro la realtà. Non ho mai avuto problemi a fare amicizie. I miei insegnavano, noi figli studiavamo, nel mio palazzo erano tutti settentrionali ma ben presto facemmo amicizia con tutti. Ora c’è un medico arabo, siriano per la precisione. Come ho detto forse qualche altra volta: se tutti gli arabi fossero come lui vorrei vivere in mezzo agli arabi. Questo per dire che l’italiano non è razzista, lo diventa quando lo straniero è pericoloso e maleducato. Mia mamma è sempre stata aiutata in casa da straniere: mai avuto problemi con nessuna: tutte brave persone con cui siamo ancora in rapporto. I popoli che vivono al sole parlano a voce più alta rispetto a quelli che vivono al freddo. E’ ovvio: all’aperto le distanze sono maggiori. Ricordo che i primi tempi che stavamo a Padova dissi a mia mamma che dovevamo abbassare il tono della voce per non disturbare, Cioè ci ponemmo il problema di smussare qualcosa che potesse dare fastidio. Io uso i mezzi pubblici per muovermi: bus e tram ma è sempre peggio. Le persone di colore urlano come pazzi al telefono come se fossero a casa loro, baldi giovani muscolosi con vestiti firmati, pieni di oro e telefoni ultimo modello non si alzano nemmeno se entra una vecchietta piegata in due, se gli dici qualcosa apriti cielo! Rischi la tua incolumità! Una mia amica in treno, dopo aver sopportato per ore una ragazza nera che urlava al telefono, le ha fatto un cenno con la mano come a dire abbassa un po’ la voce. Questa l’ha ricoperta di parolacce irripetibili e le ha detto che aveva bisogno di una certa parte del corpo di un nigeriano. Siamo ostaggi in casa nostra e dobbiamo pure stare zitti perché non ci difende nessuno. Ieri in tram c’era una banda di zingari puzzolentissimi (non è razzismo: puzzavano), urlavano come pazzi, i bambini correvano lungo il tram e avevano ostruito una parte: non si riusciva a passare, la gente era inorridita. Questi non sono poveri caro Papa,vivono così è la loro “cultura”, rubano e non lavorano. Lo so in Vaticano non possono entrare, è facile fare la sceneggiata in un campo rom ma poi ce li dobbiamo sorbire noi……

                  1. Luigi

                    “Questo per dire che l’italiano non è razzista, lo diventa quando lo straniero è pericoloso e maleducato”

                    Ma questo non è diventare razzista, è invece esercitare il diritto – cattolico e costituzionale – alla legittima difesa.

                    Ciao.
                    Luigi

                  2. Piero

                    Per la “teoria delle finestre rotte”…
                    https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte

                    Per inciso, poi mi piacerebbe capire, una volta per tutte, (e lo dico da meridionale “di ferro”) perche’ se un leghista dice che i meridionali sono lavativi e maneggioni non va bene, e’ razzismo, mentre le lo dice “L’ Europa” degli italiani e dei greci, nulla da eccepire…

        1. Piero

          Parafrasandolo nel mondo del politicamente corretto si potrebbe dire
          Non lo voto perché è bravo ma perché è nero

      1. CP

        Non sono stati i cattolici a votare Obama solo perché nero, sono stati i neri. Tradizionalmente i neri votano repubblicano, perché Lincoln che li ha liberati era repubblicano. Tradizionalmente i cattolici votano democratico, perché i democratici erano dalla parte dei poveri (più tasse, più welfare) e degli immigranti. Kennedy, unico presidente cattolico, era democratico. Quando però i democratici hanno sposato tutte le posizioni liberal per aborto, LGBT ecc., i cattolici che ritengono immorale votare per un abortista sono passati dall’altra parte. Ma tantissimi altri sono prima democratici, e poi cattolici.
        Almeno così mi hanno spiegato.

        1. Fabrizio Giudici

          Kennedy era un cattolico di facciata: un po’ come Renzi (anche se effettivamente il paragone fa ridere) disse in un celebre discorso che prima sarebbe stato il presidente, poi cattolico. Questo vecchio articolo di Magister ricorda la questione, e contiene un discorso del vescovo Chaput che individua quel discorso come un clamoroso errore del cattolicesimo americano:

          http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1342344

          Da un certo punto di vista tattico-politico era comprensibile: mai un presidente era stato cattolico, e Kennedy lo disse per superare certe diffidenze. Ma fu una specie di anticipazione simbolica di quello che sarebbe successo con il Concilio: a furia di sbracciarsi per superare le diffidenze dei non cattolici e conquistarli si snaturò il cattolicesimo. Qualche anno dopo una schiera di preti e vescovi post-conciliari e progressisti completarono il danno con i fedeli.

          Anche i neri iniziarono la transmigrazione dal partito repubblicano a quello democratico in quell’epoca, per via di Martin Luther King e dell’abolizione del segregazionismo da parte di JFK. Dopodiché il partito democratico li indirizzò dritti dritti nei nuovi ghetti (sociali e culturali), fatti di assistenzialismo, per assicurarsi un serbatoio di voti stabile.

          Nel frattempo, il partito democratico compiva la svolta liberal-intellettuale, iniziando a mollare la sua base tradizionale, che era la maggioranza “bianca”, per puntare alla cosiddetta alleanza delle minoranze (sia etniche, che sociali – come le donne – completata recentemente imbarcando gli LGBT).

            1. Vanni

              Ne estrapolo questo brano:

              “… abbiamo cattolici in cariche pubbliche nazionali più numerosi che in passato. Ma io mi chiedo se ne abbiamo mai avuti anche solo alcuni che possano coerentemente spiegare come la loro fede ispiri le loro opere, o almeno si sentano obbligati a provarci. La vita del nostro paese non è più “cattolica” o “cristiana” di quanto lo fosse cento anni fa. Di fatto si può pensare che lo sia di meno. E almeno uno dei motivi è il seguente: troppi cattolici confondono le loro opinioni personali con una reale coscienza cristiana. Troppi vivono la loro fede come se fosse un’idiosincrasia privata: una cosa che non permetteranno mai diventi una seccatura per gli altri. E troppi semplicemente non credono. “

              1. Fabrizio Giudici

                “Il discorso di Chaput è davvero bello.”

                Proprio come i discorsi dei nostri vescovi, no?

  12. Fabrizio Giudici

    Facendo zapping sono capitato su TV2000, che evito come la peste, salvo rare eccezioni. Ma c’era uno speciale “L’America di Trump” e mi sono incuriosito. Preciso che ho sentito solo l’ultima parte. Comunque: l’esperto (di fregnacce) invitato a commentare era Furio Colombo, che ha schizzato molto veleno: “La più grande vittoria del razzismo”; “Trump userà la bomba atomica per l’ISIS” (seppur detto iperbolicamente); “Non è una vittoria del popolo, ma una macchinazione dell’FBI.”; eccetera. Commentando qualche notizia sparsa non collegata agli USA, in fondo, non si è risparmiato un “Orban filo-nazista”.

    Tra i servizi dagli USA, un’intervista ad un prete, padre Eric Andrews. Ha dipinto i parroci americani come succubi ed intimiditi dai vescovi, che sono preoccupati di aborto e “matrimoni omosessuali” (a parte che: magari fosse vero ovunque, ma non è così; ma sarebbe una cosa normale, invece è stata fatto passare come un’ossessione). E si è rammaricato per la mancanza di considerazione per la povertà e il cambiamento climatico.

    Informazione made by Galantino.

    1. Luigi

      “Comunque: l’esperto (di fregnacce) invitato a commentare era Furio Colombo […]”
      Furio Colombo alias Marc Saudade?
      Oserei dire che è ben peggio, che un mero esperto di fregnacce…

      Ciao.
      Luigi

  13. Alessandro

    Il Papa ha incontrato il suo portavoce ufficioso Scalfari e gli ha affidato alcune considerazioni su Trump e altro.

    “Ci siamo incontrati lunedì 7 e siamo stati insieme oltre un’ora. Due giorni prima e cioè sabato 5 il Papa aveva incontrato i rappresentanti del Movimento popolare. Si tratta di un movimento che conta centinaia di migliaia di aderenti nei principali Paesi dove la presenza cristiana è molto diffusa. Il discorso di papa Francesco a questi volontari della fede occupa sei pagine dell’Osservatore Romano. Naturalmente quando due giorni dopo ha incontrato me avevo già letto il testo integrale di quel discorso. Più volte ho scritto che Francesco è un rivoluzionario ma questa volta altroché rivoluzione…”

    “Santità – gli ho chiesto – cosa pensa di Donald Trump?
    “Io non do giudizi sulle persone e sugli uomini politici, voglio solo capire quali sono le sofferenze che il loro modo di procedere causa ai poveri e agli esclusi”.

    Al fondatore di Repubblica il Papa ha poi parlato del tema che gli sta a cuore: muri e ponti.

    “Qual è allora in questo momento tanto agitato la sua preoccupazione principale?
    “Quella dei profughi e degli immigrati. In piccola parte cristiani ma questo non cambia la situazione per quanto ci riguarda, la loro sofferenza e il loro disagio; le cause sono molte e noi facciamo il possibile per farle rimuovere. Purtroppo molte volte sono soltanto provvedimenti avversati dalle popolazioni che temono di vedersi sottrarre il lavoro e ridurre i salari. Il denaro è contro i poveri oltreché contro gli immigrati e i rifugiati, ma ci sono anche i poveri dei Paesi ricchi i quali temono l’accoglienza dei loro simili provenienti da Paesi poveri.
    E’ un circolo perverso e deve essere interrotto. Dobbiamo abbattere i muri che dividono: tentare di accrescere il benessere e renderlo più diffuso, ma per raggiungere questo risultato dobbiamo abbattere quei muri e costruire ponti che consentono di far diminuire le diseguaglianze e accrescono la libertà e i diritti. Maggiori diritti e maggiore libertà”

    “Uno dei fenomeni che le diseguaglianze incoraggiano è il movimento di molti popoli da un paese ad un altro, da un continente ad un altro. Dopo due, tre, quattro generazioni, quei popoli si integrano e la loro diversità tende a scomparire del tutto”

    – Io lo chiamo un meticciato universale nel senso positivo del termine.
    “Bravo, è la parola giusta. Non so se sarà universale ma sarà comunque più diffuso di oggi. Quello che noi vogliamo è la lotta contro le diseguaglianze, questo è il male maggiore che esiste nel mondo. E’ il danaro che le crea ed è contro quei provvedimenti che tendono a livellare il benessere e favorire quindi l’eguaglianza”.

    – Lei pensa dunque una società del tipo marxiano?
    “Più volte è stato detto e la mia risposta è sempre stata che, semmai, sono i comunisti che la pensano come i cristiani.”

    Secondo il Papa, “Cristo ha parlato di una società dove i poveri, i deboli, gli esclusi, siano loro a decidere. Non i demagoghi, non i barabba, ma il popolo, i poveri, che abbiano fede nel Dio trascendente oppure no, sono loro che dobbiamo aiutare per ottenere l’eguaglianza e la libertà”.

    http://www.repubblica.it/vaticano/2016/11/11/news/intervista_del_papa_a_repubblica_abbattere_i_muri_che_dividono_bisogna_costruire_ponti_-151774646/

    1. Giusi

      Che film ha visto il Papa? In Belgio, in Inghilterra, in Francia si sono per caso integrati? Ci sono interi quartieri di immigrati di seconda e terza generazione dove applicano la sharia e da dove vengono reclutati i terroristi.
      “I comunisti che la pensano come i cristiani” (sigh!)

    2. Piero

      Primo macroscopico errore: i comunisti NON lA PENSANO come i cristiani.
      Secondo macroscopico errore: i cristiani NON LA PENSANO come lui.
      Terzo: i comunisti e El Papa la pensano come i marxisti! 🙁

      Ma poi un poivero che diventa ricco, perde i “diritti”?
      E un immigrato che diventa ricco, da che parte sta?

      Non sapevo che San Pietro prima di aprire i cancelli frugasse nelle tasche dei cristiani…

      P.S.: Giusi mi batte sempre sul tempO!

  14. Fabrizio Giudici

    “Oserei dire che è ben peggio, che un mero esperto di fregnacce…”

    Non sembra, ma a volte mi modero 🙂 Forse è una specie di ironia implicita.

    “E dove, di grazia? Intendo le affermazioni reali”

    Ecco, il punto è questo. Non è che la cosa ovviamente mi piaccia: si può parlare francamente e duramente, ma con precisione e proprietà di linguaggio. Ma dobbiamo prendere atto che i politici non fanno così, e specialmente accade durante le presidenziali americane, quando i candidati prima devono demolire la concorrenza interna e poi andare a recuperare l’elettorato dei candidati che hanno affondato. Ne risulta che tra quello che dicono e quello che poi fanno c’è una grande differenza. Abbiamo la memoria corta: ma Obama, nel 2008, si presentò come un grande mediatore e smussatore delle differenze; durante la campagna elettorale e per i primi anni di mandato si disse contrario ai “matrimoni” omosessuali. E invece…

    “Ma se tra chi vive negli USA ci sono parecchi neri e latini, e se Trump fosse così orribilmente razzista, costoro non avrebbero dovuto votare in massa per la Clinton? ”

    Credo che circa un terzo di non “bianchi” abbia votato per Trump. Il motivo è semplice: hanno capito che la veemenza verbale contro i messicani e gli immigrati in generale era rivolta agli irregolari. Gli irregolari, per definizione, non votano. Certamente hanno un “traino” perché avranno molti parenti con la cittadinanza che desiderano una riunificazione. Ma poi ci sono anche quelli – come una signora intervistata, ma messa in poca evidenza, che ha detto: io sono immigrata regolare, mi sono fatta un mazzo per entrare con tutte le carte in regola e pago le tasse. Perché invece certi devono violare tutte le regole impunemente? Curioso che la sinistra sia ossessionata dall’equità, ma non veda che in questo caso si consuma una grande disequità.

    Ovviamente, se stiamo dicendo che le parole durante la campagna elettorale non sono necessariamente connesse con i fatti che seguiranno, si aprono grandi interrogativi.

    “Se tu dai servizi per, che ne so, 100, e fai pagare alla collettività 1.000, non puoi nasconderti dietro al dito del “ho dato qualcosa a chi prima non aveva”. La carità, specie coi soldi degli altri, deve essere responsabile”

    Sull’Obamacare, la discussione è sempre superficiale. Sembra ridursi a: Obama ha esteso la copertura sanitaria a chi non ce l’aveva e gli oppositori sono inumani. Il punto chiave, in prospettiva economica, è il rapporto costo-benefici (i 1000 vs 100 dollari citati da Roberto) e la sostenibilità economica. Tale sostenibilità per ora non c’è ed è stata furbamente pianificata con la cosiddetta Cadillac Tax. Riporto integralmente la descrizione da Wikipedia:

    The Patient Protection and Affordable Care Act (PPACA, as amended by the Health Care and Education Reconciliation Act of 2010), imposes an annual 40% excise tax on plans with annual premiums exceeding $10,200 for individuals or $27,500 for a family starting in 2018, to be paid by insurers.[4][7] The tax is not imposed on the total cost of the plan, but on the costs exceeding the aforementioned values, which, after 2018, will adjust to inflation annually. These costs include any part of a person’s income allocated to flexible spending accounts, health reimbursement accounts, and health savings accounts, but not expenditures for stand-alone dental, vision, accident, disability, or long-term care insurance coverage.[7][8] The tax is not a deductible business expense and so plan administrators pay income tax on the excise tax, significantly increasing the effect of the 40% tax.[8] The tax is intended to do three things: help finance the PPACA; reduce overall health care costs; and address the unequal tax benefit of excluding employer-based health insurance coverage from taxes.[9]
    Although the tax plan was positioned to combat a “luxury”, it is not indexed for the increasing costs of care. This means as healthcare costs rise, more employees’ plans will be subjected to the tax. It also will impact, possibly eliminate, some healthcare savings accounts which are included in the plan cost calculation. A study from the nonpartisan Kaiser Family Foundation estimated 26 percent of all employers would face the tax in at least one of their plans in 2018 when the taxes are first implemented.[10] Labor union have also opposed this tax because it would be “very disruptive” to their generous healthcare plans and have asked that their members to be eligible for the same federal subsidies available to low-income workers in the new health exchanges.[11]

    Cioè Obama il furbone ha previsto una drastica correzione dei costi, in senso peggiorativo per il contribuente, a partire dal 2018… casualmente dopo il suo mandato. Notate che la tassa è una batosta (il 40%) e – sebbene sia farloccamente descritta come una tassa sul lusso – in realtà si paga sulle polizze oltre un certo costo. Ma sono le compagnie assicurative che decideranno liberamente di aumentare le polizze: potranno farlo liberamente, tanto pagherà il contribuente. Infatti, si sono opposti anche i sindacati. È sempre il solito discorso: facile parlare di diritti e coperture, il punto è far quadrare i conti. Cosa c’è di più ammaliante di una riforma che indebita pesantemente le casse dello stato, dando l’illusione di una certa convenienza immediata, rimandando solo di qualche anno, dopo la fine del mandato, le misure per ripianare il debito?

    ” in America se stai mezzo morto in mezzo a una strada prima ti chiedono se hai l’assicurazione e se no non ti curano”

    È falso. Se sei in pericolo di vita, ti curano comunque. Lo dimostrano anche i vari telefilm da pronto soccorso: nel classico tormentone “bianco, maschio, adulto, sintomi da infarto”, come si può ben vedere, non c’è la verifica se la vittima ha l’assicurazione, ma la portano subito nella emergency room. Se la lasciassero morire per strada, te lo sbatterebbero in faccia ad ogni telefilm, visto che sono di marca liberal.

    Se non puoi pagare, vieni dimesso appena esci dalle condizioni critiche. Ovviamente non va bene, perché non sei guarito e la prossima crisi, invece di lasciarti mezzo morto per strada, può farti crepare per strada. Infatti è pieno di barboni per la strada in evidenti condizioni di salute assai precarie.

  15. Antonio Spinola

    Ieri pensavo ai bambini, a tutti quelli magari non perfetti cui è stato negato il diritto di nascere, e a quelli che già si stanno preparando a questa entrata nella vita. Ecco, pensavo, tutti questi bambini si aspettano un dono dal nuovo presidente americano: il permesso di venire al mondo e essere amati.
    Sperano in questo perché glielo ha promesso, e i bambini stringendosi al loro Creatore ci fanno conto; forse sanno che Dio può servirsi anche delle persone non eccellenti, umanamente più povere o impresentabili per ristabilire la Sua giustizia sulla Terra.

  16. rosa

    Un politico che ha detto una cosa in campagna elettorale e una volta eletto ha fatto il contrario ne ho visti parecchi….
    Renzi, parteciapa al Family day fa un discorso memorabile a difesa del matrimonio e abbiamo le unioni civili….
    Quindi se son rose (ne dubito) fioriranno.

    1. Piero

      Mica tanto “paradosso”… Sai qual e’ lo stato degli USA con il minor numero di morti per arma da fuoco? il TEXAS

  17. Giusi

    Mi dispiace per Costanza Miriano: non so se la light sia salva….. Si potrà sempre provare a chiedere una dispensa
    papale….

    VANDANA SHIVA IN VATICANO: OGNI CHIESA DIVENTI UN SANTUARIO DI SEMENTI; COCA COLA SIA MESSA AL BANDO

    Vandana Shiva ha ricordato che “nel 93% delle terre coltivate non vi sono più tutte le specie originarie, perché è in atto un processo di distruzione della biodiversità”. In India però, “siamo riusciti a salvare 120 sementi autoctone dall’accaparramento delle multinazionali”. “Sono grata a Papa Francesco – ha sottolineato – perché con il suo magistero sta cercando di porre rimedio ai danni compiuti negli ultimi 500 anni da questo sistema”. Ogni Chiesa, ha proposto, “dovrebbe diventare la sede per un santuario delle sementi”. Vandana Shiva si è detta stupita per aver visto “preti che bevono Coca Cola nel refettorio” (nel collegio Mater Ecclesiae risiedono molti preti e seminaristi): “Dovrebbe essere messa al bando in Vaticano”. “Non sapevo quanto fosse dannosa – ha precisato – finché non ho scoperto che per ogni litro di Coca Cola una tonnellata di acqua viene distrutta. Nel 2002 insieme a 500 donne abbiamo lottato contro l’insediamento di uno stabilimento in India che distruggeva il territorio. Dopo due anni ha chiuso”. Vandana Shiva si batte anche per promuovere un’alimentazione sana: “Il 55% delle malattie sono collegate ad una alimentazione industriale, all’uso eccessivo di junk food: non dobbiamo né produrre né mangiare questo cibo criminale”, ha concluso.

    http://www.iltimone.org/35326,News.html

    1. Giusi

      L’Agenzia Sir dà spazio a ‘ste minchiate: Gesù aveva per caso previsto che la chiesa sarebbe stata sommersa dal ridicolo?

    2. Piero

      che minchiata…
      finché non ho scoperto che per ogni litro di Coca Cola una tonnellata di acqua viene distrutta

      Ma la legge della conservazione della massa l’hai mai sentita questa?

        1. Siamo al sessantottino più becero, ai figli dei fiori di alcuni decenni addietro, quelli che hanno messo in disfacimento
          i valori cristiani su cui si è fondata la nostra civiltà!
          Chi è oggi il loro leader? Bergoglio che ha il cattolicesimo
          ” in gran dispitto ” !

          1. Fabrizio Giudici

            Vandana Shiva (a.k.a. Panzana Shiva) è una nota ciarlatana che spara affermazioni apodittiche su varie questioni ambientali, senza portare prove o inventandosele. Per esempio, asserì che l’uso di coltivazioni OGM e tecniche di agricoltura moderna avrebbero impoverito i contadini indiani, causando anche un grandissimo numero di suicidi. Una semplice verifica presso l’OMS ha permesso di verificare che non c’è stato alcun aumento di suicidi nelle regioni e nei periodi indicati dalla “studiosa”. In compenso, grazie all’agricoltura moderna, l’India è diventata da importatrice di grano ad una dei più grandi produttori mondiali, che esporta verso l’estero.

            Ovviamente le panzane che afferma vengono fotocopiate da attivisti e da media compiacenti o ingenui, e la cosa diventa virale.

            Questo non vuol dire che non ci siano OGM dannosi, anche semplicemente per politiche di vendita e di gestione. Né che la Coca Cola, in quel caso particolare, non abbia prodotto danni. È che Panzana Shiva è inaffidabile e se si vogliono affrontare certi temi bisogna ricorrere a fonti affidabili.

            1. Giusi

              Ma scusate la mia ignoranza (a me peraltro la coca cola non piace nemmeno) al mondo ci sono milioni di bevande: solo la Coca Cola consuma l’acqua? Sono discorsi che ho già sentito quando dicono di mangiare l’hamburger di soia (piuttosto muoio di fame) al posto della carne perché per produrlo si consuma meno acqua. O che bisogna tirare lo scarico dopo aver fatto fare pipì a tutto il condominio. Che vadano a quel paese!

            2. Piero

              Né che la Coca Cola, in quel caso particolare, non abbia prodotto danni.
              Certamente potra’ produrre danni, ma non potra’ in alcun caso violare le leggi della fisica, per la quali una tonnellata d’acqua (dire mille litri non sarebbe stato altrettanto efficace mediaticamente) verra’ distrutta, a meno di un realizzare una reazione nucleare… Dicono ci sia di tutto nella coca cola, ma il plutonio mi mancava! 😉

              Tra l’altro, i dipendenti della Coca Cola India avevano quasi tutti i “benefit” (chiamiamoli cosi’) degli operai occidentali, per cui se la passavano molto meglio del resto degli altri indiani con mansioni simili…
              Questo fa parte della retorica dell’anti-occidentalismo e dell’ anti-modernismo piu’ retrivo, e come al solito, la chiesa nostrana e gli allocchi occidentali ci cascano con tutte le scarpe…

              1. Fabrizio Giudici

                @Piero “verra’ distrutta”

                Ecco, riflettevo: prima parlavo della campagna elettorale di Trump. Quelli come Vandana Shiva parlano esattamente come Trump in campagna elettorale. Iperboli, uso improprio del linguaggio, passaggio improprio dal particolare al generale… Trump sbaglia a dire “i messicani sono delinquenti”, ma c’è del vero che gli immigrati illegali portano delinquenza. Shiva non si inventerà le cose quando sostiene che le multinazionali in certi casi possono far danni, ma tutte le produzioni con tecnologia moderna diventano diaboliche. Chissà perché, però, Trump viene stigmatizzato e Shiva invece viene santificata.

                1. Piero

                  Io non sono contrario alla “semplificazione del linguaggio” quando si tratta di parlare ad un vasto pubblico, non necessariamente preparato sull’argomento, ma dire cazzate del genere…

  18. vale

    @ ola

    vandana shiva.non bandana.
    inoltre praticamente tutte le sue bufale sono state smentite. inclusa quella del suicidi di massa dei contadini in india..

    Non è ancora detto che trump sia il prossimo presidente.

    bisogna aspettare il 19 dicembre quando i 537 grandi elettori voteranno ognuno nella capitale del proprio stato.

    e considerando le mega multinazionali (apple,amazon,microsoft,ecc,i sauditi e i loro alleati, soros e compagnia,
    non credo sia così difficile comprarsi una ventina di grandi elettori…

    per precauzione,la lettera andava inviata anche alla clinton!

    1. ola

      @vale ops scusate 😉
      fra le grandi multinazionali apple,amazon,microsoft,ecc. hai dimenticato appunto la coca-cola 😉

    2. Giusi

      Ma davvero dici? Non lo sapevo questo fatto!

      Stefano Brancato

      ·
      Attivate i sottotitoli cliccando su cc…
      Il motivo per cui Trump ha vinto le elezioni (per cui il popolo lo ha votato) è tutto in questo video e le reazioni scomposte dell’enstablishment mondiale che rifiuta la sconfitta, è nella verità di queste parole; loro non potevamo permettersi di perdere e faranno di tutto, anche oggi, perché questo non avvenga, manca ancora un mese all’insediamento ufficiale…e non molleranno l’osso…sono rabbiosi, sono violenti, sono intolleranti ma soprattutto non sono democratici.

      https://youtu.be/TOTwE5olMmw

    3. Fabrizio Giudici

      Traparentesi, la cosa è assurda su più piani. Non ho niente in contrario alle banche dei semi, che servono per preservare la ricchezza biologica. Ma: esistono già, non è certo necessario che le faccia la Chiesa; e soprattutto non ha senso che lo faccia la Chiesa! La Chiesa deve fare altre cose: ma se le stanno inventando tutte per distoglierla dal suo vero scopo. È intollerabile.

      @vale
      Se taroccano i grandi elettori, negli USA scoppia la seconda guerra civile. Non penso che ci proveranno.

    4. E’ quasi impossibile che succeda, non è mai successo e sarebbe più grave di un golpe.
      A quel punto sarebbe più conveniente uccidere Trump dopo il 20 gennaio.
      Così sarebbe presidente Pence un uomo che già in passato ha dimostrato di essere “affidabile” …

          1. Giusi

            Questa è la mail:

            Cari avaaziani,

            È successo quello che francamente non pensavamo possibile. Il presidente Trump.

            E purtroppo siamo pieni di Trump, in tutto il mondo, che già minacciano le nostre democrazie.

            Questo momento storico ha bisogno di un movimento che possa contrastarli, a partire dai nostri principi. In due milioni abbiamo già firmato la lettera aperta qui sotto, indirizzata a Trump. Vogliamo farla diventare un manifesto per i prossimi 4 anni, che pubblicheremo a tutta pagina sui maggiori giornali e proietteremo sulla Trump Tower a New York. Aiutaci a dare ancora più forza a questo messaggio, firma con un solo click e condividila ovunque tu possa:
            Caro sig. Trump,

            Quello che sta facendo non ha nulla di “grande”.

            Noi, da tutto il mondo, rifiutiamo la paura, l’odio, l’intolleranza e il fanatismo delle sue parole.
            Rifiutiamo il suo sostegno alla tortura, i suoi appelli all’assassinio di civili, il suo continuo richiamo generico alla violenza.
            Rifiutiamo le offese a donne, musulmani, messicani, in pratica a tutti i miliardi di persone che non sono come lei, non parlano come lei, non pregano come lei.

            Di fronte alle sue paure, noi scegliamo l’ascolto. Lei fa perdere la speranza nel mondo, noi la coltiviamo. Vedendo la sua ignoranza scegliamo la voglia di capire.

            Come cittadini di tutto il mondo, noi siamo uniti contro la sua propaganda di odio e divisione.

            Cordialmente,
            Nei tempi più bui, c’è bisogno di creare una luce ancora più forte. Rendiamo la vittoria di Trump una scossa che porti il mondo a essere più unito nel combattere per tutto ciò che amiamo.

            Con speranza,

            Ricken, Alice, Emma, Christoph e tutto il team di Avaaz

  19. Fabrizio Giudici

    @Giusi

    “solo la Coca Cola consuma l’acqua?”
    È il classico discorso truffaldino. Magari quello specifico stabilimento sarebbe stato costruito in dispregio di ogni buon senso e avrebbe tolto l’acqua per altri usi, forse inquinando. Può essere benissimo. Ma ecco il trucco: si passa dal caso particolare a quello generale: estendere il ragionamento a qualsiasi fabbrica della Coca Cola e boicottare il marchio.

    “Sono discorsi che ho già sentito quando dicono di mangiare l’hamburger di soia (piuttosto muoio di fame) al posto della carne perché per produrlo si consuma meno acqua.”

    Stesso salto logico di prima, ancora peggiore, perché si estende il problema non già ad una singola azienda e processo produttivo, ma a tutto un settore. In questo caso, traparentesi, quello che consumano le vacche lo restituiscono (p.es. con l’urina): fa parte del ciclo dell’acqua. Lo sterco di vacca può essere usato come concime, eccetera. Insomma, c’è tutto un mondo in equilibrio con scambi complessi, ma se ne stigmatizza solo un particolare.

    “O che bisogna tirare lo scarico dopo aver fatto fare pipì a tutto il condominio.”

    E qui c’è un terzo salto logico: che se esiste un paese dove gli abitanti sono in penuria d’acqua, il fatto che noi la risparmiamo possa aiutarli. Ma non mi risulta che esportiamo navi piene d’acqua dolce e che se ne consumiamo meno noi, ne abbiamo di più da dare agli altri.

  20. Pingback: «La mia visione per una cultura della vita» La lettera pro life di Trump - NonLoSai.it

  21. Filippo

    Ok, accogliamo con piacere la revisione di Trump da proabortista a contro l’aborto. Ma questo non cancella quello che lui ha detto e fatto, il suo essere sprezzante verso gli ultimi o i suoi tanti divorzi e matrimoni o il suo ostentato sfarzo solo per il gusto di farlo. Uscendo dalla questione Trump: non è che se uno ammazza il vicino ma si dichiara contro l’aborto, questo rende il suo peccato meno grave!

  22. Giusi

    PADRE LIVIO A RADIO MARIA HA LETTO QUESTA LETTERA DI UNA CATTOLICA AMERICANA. LEGGETELA: E’ BELLISSIMA!
    Cara Radio Maria,caro Padre Livio
    Ho seguito con attenzione in questi giorni, dopo la grande vittoria di Donald Trump, il suo reportage ogni mattina sulle elezioni in america. Mentre avere spiegato bene quello che riportavano i giornali in Italia, i sondaggi, ed i commenti durante i dibattiti, non siete risusciti a catturare il sentimento dei Cattolici in queste ultime settimane culminando con il voto ed anche l’immensa gioia della vincita. Davvero abbiamo vissuto un momento di “koinonia” mai sentita fra di noi. Dobbiamo dare merito ai vescovi,
    parroci, e presbiteri che si sono veramente impegnati in una maniera aperta e con zelo per spiegare durante le omelie e tante altre occasioni, l’importanza del voto…non necessariamente per una persona, ma per una piattaforma che più si avvicinava ai
    valori della chiesa Cattolica.
    Dal West Coast al East Coast, i sacerdoti ed anche laici
    non sono rimasti nel silenzio PC (politically correct). Si sono svegliati dal clericalismo per suscitare le anime dei parrocchiani nel riconoscere l’orrore del aborto durante il nono mese ed anche nel giorno prima della nascita del bambino. Non e` stato un
    movimento dei “pro life activists” a fare campagna elettorale contro Hillary. Siamo stati tutti noi a voler scegliere la vita e non la morte di un’ anima nel grembo della madre.
    Nella mia parrocchia di Holy Family Church a Nutley, New Jersey, il sacerdote parroco ha fatto un omelia fantastica, spiegando bene il dovere del cristiano nel votare con piena coscienza delle conseguenze della decisione. La sua predica ha procurato un applauso sostenuto e tanti sguardi di condivisione e sollievo fra la gente.
    In modo particolare, includo un link per l’omelia del 2 ottobre, 2016 and Jude Cathedral nella diocesi di Phoenix, Arizona
    che non ha bisogno di ulteriori commenti.
    Anche gli evangelici sono andati porta a porta incoraggiando le persone di votare con la coscienza Cristiana e contro l’agenda secolare.
    Mi dispiace che in Italia nessuno ha capito il vero danno che avrebbe procurato Hillary Clinton all’umanità, espandendo la cultura della morte, l’ideologia di Obama, e la promessa di estirpare i dogma della chiesa Cattolica. Era difficile se non, raro di trovare un Italiano che non faceva il tifo per Hillary, sacredoti inclusi. Mi rallegro nel pensare che il manto della Madonna di Medjugorje ha protetto i neonati. Lei e stata fedele al popolo Cattolico degli Stati Uniti che l’ha interpellata con tantissimi rosari, messe, e “all night vigils” davanti alle cliniche di Planned Parenthood, i centri piu` grandi dell’ aborto, che poche settimane fa’ Obama, per tutelare la sua “legacy” ha voluto finanziare permanentemente con i fondi federali.
    La nostra gioia e’ immensa!! La nostra conquista per tante future anime e inestimabile, e sicuramente con la persona che sta emergendo nel President Elect Donald Trump, anche la pace nel medio oriente ci sembra tangibile sul orizzonte.
    La saluto cordialmente in Cristo
    M. C. P
    Nutley, New Jersey

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