#womenagainstfeminism

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traduco:
Non ho bisogno del femminismo perché:
– adoro gli uomini
– credo che le donne che chiedono gli stessi diritti degli uomini manchino di fantasia e di ambizione
– so che nella benedetta, misteriosa distanza tra uomini e donne è nascosto il mistero di Dio
– non sono mai stata discriminata come donna (come madre sì).
 

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La logica del pesce spada

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“Prima le donne e i bambini”. Una volta nelle situazioni di pericolo questa era una regola ferrea, anzi, si poteva star certi che non c’era un pericolo vero se prima non si mettevano in salvo le donne e i bambini.

Temo che questa nobile pratica sia ormai caduta in disuso, ma prima di chiedermi perché, prima di cedere alla tentazione della caccia al colpevole, voglio capirne il senso, scoprirne la ragione.

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Due ostinati pezzi di ferro

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di Gilbert K. Chesterton

Vorrei dire per via di metafora che i sessi sono due ostinati pezzi di ferro, che se mai si potranno fondere, si fonderanno allo stato incandescente. Ogni donna finirà per scoprire che suo marito è un animale egoista, se paragonato all’ideale femminile. Ma è bene che ella compia la scoperta della bestia mentre entrambi si trovano ancora a vivere la storia de “La Bella e il Mostro”.

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Una precisa strategia

Nel corso dell’incontro all’Antonianum Costanza ha citato la lettera del 2004 del cardinal Joseph Ratzinger sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo . Ecco l’estratto citato, ma vi invitiamo a leggere la lettera integrale.

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di Joseph Ratzinger

[…] In questi ultimi anni si sono delineate nuove tendenze nell’affrontare la questione femminile. Una prima tendenza sottolinea fortemente la condizione di subordinazione della donna, allo scopo di suscitare un atteggiamento di contestazione. La donna, per essere se stessa, si costituisce quale antagonista dell’uomo. Agli abusi di potere, essa risponde con una strategia di ricerca del potere. Questo processo porta ad una rivalità tra i sessi, in cui l’identità ed il ruolo dell’uno sono assunti a svantaggio dell’altro, con la conseguenza di introdurre nell’antropologia una confusione deleteria che ha il suo risvolto più immediato e nefasto nella struttura della famiglia. Continua a leggere “Una precisa strategia”

La Croce e le rose

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di Costanza Miriano

Sarà che sono di Perugia, e san Valentino è il patrono di Terni, e si sa che il campanilismo provinciale raggiunge agilmente le vette del ridicolo; sarà che ero la ragazzina secca e lunga a cui nessuno regalava cioccolatini; sarà che Mister Right per lunghi anni è sembrato introvabile, dovendo rispettare canoni di perfezione elevatissimi – leggermente più affascinante del Grande Gatsby, leggermente più bravo a scrivere di Michel Houellebecq, leggermente più brillante dei fratelli Marx messi insieme…

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Maschi e femmine

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di Costanza Miriano

Ho due figli maschi e due figlie femmine. I maschi sono venuti prima, tappezzando la mia casa, appena sono stati dotati della facoltà di parola (in particolare di articolare la locuzione “mamma mi compri…?”) di poster di supereroi, armi letali, raggi laser, vestiti da jedi, che sono andati a rimpiazzare il corredo di giochi educativi con cui avevo cercato di stimolarli finché ho detenuto la golden share in casa (diciamo fino ai loro due anni al massimo).

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Caro, sono a casa!

Beyond Work/Life: Changing The Debate & Making Change - 2013 SXSW Music, Film + Interactive Festival
di Jane

Ogni donna che lavora e che aspira a fare carriera ai massimi livelli aumenterà la sua possibilità di successo se suo marito starà a casa ad occuparsi dei figli. Lo afferma Anne-Marie Slaughter, che già nel 2012 aveva lasciato le donne a bocca aperta con un articolo intitolato “Perché le donne non possono ancora avere tutto”  Continua a leggere “Caro, sono a casa!”

Sposati, Lady Oscar!

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di Maria Elena Rosati    trenatmenouno

Come molti bambini nati nei primi anni ’80, sono cresciuta con i cartoni animati giapponesi. Quelle serie lunghe, che duravano un’infinità di puntate, e che parlavano spesso di robot, di amici magici, di ragazzini che facevano sport.

Il mio preferito, su tutti, senza gara, è Lady Oscar. Lo sa bene la mia amica Barbara,  con cui ho commentato quasi tutte le puntate, per telefono,  durante tutta l’adolescenza.

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Ma va a’ morì… per lei!

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 di Paolo Pugni

Nell’invitarci a morire per loro, per le mogli, Costanza non intendeva in terra lontana, nella missione straniera, in crociata, abbandonata casa e famiglia, per combattere su territori distanti.

Ho il terrore che accanto alle marines che affollano le truppe di Gudbrando si debba creare una Legion d’Onore di Gudbranda, per difendere matrimoni e mogli da mariti sempre più ingobbiti e assenti. Volevo scrivere una lettera al Pierino della situazione, figura mitica che in realtà rappresenta più di un marito, ma preferisco andare giù piatto e sintetico.

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Uno vero

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di Raffaella Frullone

Il problema di Andrea Torquato Giovanoli è che è vero. Vero, in carne, ossa e sangue.

Solo quando l’ho visto per la prima volta ho capito che il titolo del suo libro non poteva essere più azzeccato. Glielo confesso qui, a bassa voce, speriamo che non senta, o al limite che non si offenda, la foto che ha sul suo profilo facebook non gli rende giustizia. Troppo in posa, troppo statico, con quell’ombra che gli incupisce lo sguardo quando invece basta incontrare i suoi occhi una volta per capire che di statico non c’è nulla, e nemmeno di cupo, si è lasciato scavare nella carne al punto che i suoi occhi parlano d’Altro anche mentre ti racconta dove vive e che lavoro fa sua moglie.

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Il sorriso e il mandato

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 di Mario Barbieri

A quel tempo ero quello che si chiama un “magnaccia” o un “pappone”, insomma avevo una mia “scuderia” di ragazze che battevano la strada per me e da cui incassavo un bel po’ di soldi, lasciando a loro pochi spiccioli, tanto pensavo a tutto io, anche a “proteggerle”. Ero conosciuto e rispettato, rispettato perché non permettevo a nessuno di mancarmi di rispetto, chi ci provava quantomeno ci rimetteva i denti… tutti i denti.

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Il bene non è mai banale

1929Focherinidi Odoardo Focherini

“Per un cristiano il bene non è mai banale,

perché da quando Cristo nel Getsemani tolse la spada dalle mani di Pietro
rispondere al male con il bene è l’unica arma che il Signore ha posto nelle mani dei suoi fedeli.
Il Bene non è mai banale.
Anche se quando hai eretto pietra su pietra con sacrifici e rinunce la costruzione che pur deve servire a Dio,
una raffica spezza ogni cosa.
Può apparire questa una delle tante contraddizioni del cristianesimo,
e racchiude invece una grande verità:
la fatica val più dell’opera, agli occhi di Dio. L’opera può farci inorgoglire;
la fatica rimane il solo titolo davanti al Signore.”

O Dio vieni a salvarmi…

O Dio vieni a salvarmi...-

di Mario Barbieri

Non ricordo se fosse un semplice storiella o addirittura una barzelletta, ma ricordo recitava circa così:

“Un tale, devoto, pio e timorato di Dio, si trova per sua sventura, a cadere nell’aperto mare, dalla nave che in viaggio lo trasportava… Non si perde d’animo e oltre a sostenersi a nuoto, fiducioso invoca Dio in cui tutta la sua fiducia ripone Prega e invoca, quando sopraggiunge una barca di poveri pescatori. “Allunga un braccio buon uomo che ti lancio una cima…” “Ti ringrazio, ma ho pregato Dio. Egli verrà a salvarmi!” Continua a leggere “O Dio vieni a salvarmi…”

Scommetti che ti innamori? (replay)

di Costanza Miriano

Vorrei possedere l’archivietto delle amiche di Sally, che sfogliavano prontamente lo schedario quando lei rimaneva sola, senza fidanzato, per vedere quale dell’elenco potesse adattarsi a lei. Dallo schedario toglievano solo i morti, mentre per gli sposati bastava fare un’orecchietta sul foglio, in attesa come il cinese sulla riva del fiume che il soggetto tornasse libero.

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L’ovvietà del vero

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di Andrea Torquato Giovanoli

Ieri mia moglie ha fatto la pizza.
Una tantum ha espresso le sue doti culinarie in favore del salato anziché del dolce.
Ed ammirandola armeggiare con gli strumenti del mestiere ho notato come, per tagliare il prodotto della sua fatica, abbia usato un attrezzo che riposava da tempi immemori appeso alla rastrelliera della cucina, tanto che ormai io lo spacciavo per un oggetto d’arredo, in coppia con la mannaietta dal sottoscritto volitivamente pretesa in lista nozze e mai usata. Continua a leggere “L’ovvietà del vero”

Benvenuti!

CARDINAL-DESIGNATE TIMOTHY M. DOLAN

 del card. Timothy Dolan

C’è una lezione che ho cominciato a imparare quando avevo sette o otto anni…
Il mio amico Freddie, che abitava di fronte a casa, ed io stavamo giocando fuori. Mamma mi ha chiamato per la cena.
Le ho chiesto: “Può rimanere anche Freddie e stare a cena con noi?”
“E’ certamente il benvenuto, se va bene a sua mamma e papà”, rispose lei.
“Grazie, signora Dolan,” rispose Freddie. “Sono sicuro che va bene, perché mamma e papà sono fuori, e la babysitter aveva intenzione di farmi un panino quando sarei rientrato”.
Ero così orgoglioso e felice. Freddie era il benvenuto a casa nostra, alla nostra tavola. Tutti e due siamo corsi dentro e ci siamo seduti. Continua a leggere “Benvenuti!”

Senza due corpi e due pensieri differenti non c’è futuro

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di Giorgio Gaber

“Secondo me,
la donna e l’uomo
sono destinati
a rimanere assolutamente differenti.
E, contrariamente a molti,
io credo
che sia necessario mantenerle,
se non addirittura esaltarle,
queste differenze.
Perché è proprio da questo scontro/incontro
tra un uomo e una donna
che si muove l’universo intero.
All’universo non importa niente
dei popoli e delle nazioni.

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Il Sessantotto ha ucciso l’amore?

Il Sessantotto

di Massimo Introvigne  

 È in arrivo in Italia, pubblicato dal Mulino, «Perché l’amore fa soffrire» della sociologa israeliana Eva Illouz, probabilmente il libro di sociologia più venduto nel mondo degli ultimi anni.

La studiosa israeliana è stata descritta come la sociologa più influente nell’orbe terracqueo. Ha anche dovuto subire infinite battute nei congressi internazionali di sociologi su come, volendo diventare ricco, un giovane che inizia a praticare la sociologia dovrebbe seguire il suo esempio e occuparsi di tormenti amorosi invece che affaticarsi sulla politica, l’economia o la religione che non assicurano certo tirature milionarie. Continua a leggere “Il Sessantotto ha ucciso l’amore?”