L’intima compassione di Gesù: ἐσπλαγχνίσθη

di padre Maurizio Botta

ἐσπλαγχνίσθη. Questa parola greca vuol dire letteralmente il movimento interiore delle viscere. Gesù ebbe compassione intima, profonda, viscerale. In ebraico ci sono almeno tre radici per indicare la misericordia.

hèsed: è la fedeltà misericordiosa di Dio, la sua misericordiosa ostinazione verso il peccatore;

hanan: questa radice indica invece gratuità e grazia;

 raham: è una radice verbale che evoca il seno materno, la tenerezza della madre (letteralmente indica la membrana attraverso la quale il mondo antico era convinto che il bambino comunicasse con la madre).

Il termine greco di oggi esprime quest’ultima misericordia. Il movimento uterino della misericordia di una madre.

E’ bello allora oggi ricordare i passi della Parola di Dio in cui è utilizzata questo verbo ἐσπλαγχνίσθη da noi tradotto con un più tranquillo “sentire compassione”.

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