Verso la distopia arcobaleno

di Costanza Miriano

Pensavo che questo periodo avrebbe messo in luce le priorità della realtà, questa cosa esotica e sempre più lontana dalla politica, lo strano mondo che si preoccupa delle donne che non diventano amministratore delegato, mentre loro, le donne di carne e ossa, vorrebbero essere aiutate che so, con i permessi per la recita delle elementari o magari ad arrivare a fine mese. Invece niente, la realtà in Parlamento pare non ancora pervenuta. Cosa c’è nei prossimi mesi in calendario, e con una certa fretta?

Un disegno di legge contro la omofobia, un fenomeno di cui prima bisognerebbe verificare l’esistenza, visto che persino l’Unione Europea ha confermato che i casi segnalati sono pochissimi, e in costante calo. L’Oscad, l’osservatorio sugli atti di natura discriminatoria del Ministero dell’Interno, ha registrato dal 2010 al 2018, otto anni, 197 casi di segnalazioni di discriminazioni per l’orientamento sessuale: 26 segnalazioni all’anno. 26. Se questa è un’emergenza, cosa sono le 50 famiglie che potrei elencare solo io, oggi, solo in questo secondo, che non possono comprare gli occhiali o le scarpe ai figli, o pagare le rate del funerale della mamma? E non conto le persone che non conosco ma che vedo in giro, tipo ieri al supermercato la vecchietta che alla cassa ha lasciato i pannoloni perché estraendo da un barattolino di plastica tutte le sue monete è arrivata solo a 17 euro e 10.

Punto primo, dunque: non è un’emergenza, soprattutto non lo è in questo momento.

Ma se ci fosse davvero violenza sulle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, per il solo fatto della loro preferenza sessuale, e se questa cosa non fosse punibile, anche un solo episodio sarebbe sufficiente a imporre la promulgazione di una legge. Il fatto è che le leggi già ci sono, la violenza è già punita dalla legge, e sono già previste anche le aggravanti (come ha chiaramente esposto nella sua magistrale audizione in commissione giustizia Alfredo Mantovano, Consigliere della Corte Suprema di Cassazione ed ex sottosegretario agli Interni).

E se le leggi per proteggere chiunque dalla violenza già ci sono, quello che è a rischio in realtà con questo ddl è l’espressione di una legittima opinione. Diciamo la verità, l’obiettivo vero di questa legge è quello di cambiare la cultura e la percezione sociale dell’omosessualità. Un obiettivo legittimo, secondo me, a patto che sia onestamente dichiarato, che sia perseguito con gli strumenti giusti, e quindi non lesivi della libertà. Cioè, tu puoi cercare di far cambiare idea alle persone, se ci riesci, e se lo desideri. Ma non puoi farlo punendo coloro che non cambiano opinione. Il rischio con questo ddl c’è, ed è molto elevato.

Lo si è visto nei paesi dove leggi simili sono state già approvate, con uomini di Chiesa incriminati (un Cardinale in Spagna) per avere detto che la sessualità è finalizzata alla procreazione e dunque deve essere tra un maschio e una femmina (perché questa è la realtà: i figli nascono da un maschio e da una femmina, per forza). Che questa sia la natura buona della sessualità è un’opinione che a molti suonerà sbagliata, ma è un’opinione e non può essere punita. Per non parlare delle persone comuni arrestate – ripeto, arrestate – in Francia per avere indossato una felpa della Manif pour tous raffigurante padre, madre e bambini.

L’obiettivo del ddl dunque non è solo cercare di rafforzare il già alto consenso sociale intorno all’omosessualità, ma mettere a tacere tutti coloro che la pensano diversamente. Quanto al consenso sociale, finiamola per favore con la storia dei perseguitati: molti personaggi dello spettacolo non fanno mistero o addirittura esibiscono la loro attrazione verso lo stesso sesso, abbiamo avuto il palco di Sanremo invaso dai nastrini arcobaleno, il massimo del nazionalpopolare, lo stesso per molti politici, dunque votati dagli elettori, che sono la prova provata della assoluta mancanza di stigma sociale. Addirittura ci sono persone che della loro ambiguità sessuale hanno fatto una vera e propria carriera (scelta che trovo umiliante e riduttiva, perché ogni persona è molto più grande e preziosa della propria attrazione). Quanto alle aziende, non solo non discriminano, ma ormai sono obbligate all’omaggio alla causa, pena la sollevazione dell’indignazione generale, con conseguenti scuse a tappetino. Obblighi di assunzione di minoranze, quote protette e via dicendo. Vai a teatro a vedere Shakespeare e ti devi sorbire il balletto di uomini in tanga, completamente fuori tema. Vedi la serie netflix e c’è sempre minimo la strizzatina d’occhio, un personaggio e un episodio che, magari infilato a forza serva a dire “ci siete anche voi”. Il Ceo Disney dichiara di voler dare sempre più spazio alla “diversity” e ospita i gay pride nei propri parchi.

Nessuna condanna, dunque, neppure tra i giovani, che a differenza di quanto pretende la narrazione vittimistica non hanno nessun tipo di problema con l’omosessualità, anzi. Spesso ci sono professori che invitano i ragazzi a scegliere liberamente “perché il corpo è solo un involucro”. Quando mesi fa sono stata in un liceo a parlare ai ragazzi di “amore per sempre”, questo doveva essere il tema, alcuni professori scontenti della mia presenza hanno trasformato quella che doveva essere la mia conferenza in una tavola rotonda con loro e dei ragazzi. Quando ha preso la parola una studentessa, dichiarandomi tutta orgogliosa che lei era lesbica, i compagni hanno fatto una specie di ola, come se fosse un’eroina. Nessuna condanna, nessuna risatina, nessuno scandalo (io comunque le ho detto “per me tu sei Giovanna e basta, non sei né lesbica né etero, sei una persona e non vorrei che ti facessi definire da questo). Ovviamente per me molti fischi e poca possibilità di spiegarmi.

Peraltro l’ambito dell’educazione, poiché interviene sulla formazione dei minori, è l’unico nel quale io ritengo lecito discriminare in base all’idea che si ha della sessualità. Ritengo infatti che dovrebbe essere vietato entrare in una sfera valoriale nella quale la libertà educativa delle famiglie va tutelata, ma se ci si entra, i genitori dovrebbero essere informati e messi nelle condizioni di scegliere come si parla di sesso ai loro figli. Io non vorrei che a scuola dei miei figli si facesse propaganda omosessualista, e ritengo lecito che qualcuno disapprovi chi come me va a parlare di un altro modo di intendere la sessualità (“i cattolici reprimono, deprimono, fanno venire i sensi di colpa”, inibiscono eccetera). Ma non mi metto a fare la vittima se mi fischiano, mi tengo le mie opinioni, spero solo che i genitori sappiano cosa si insegna a scuola ai loro figli, mentre loro li pensano immersi nella tragedia greca o nelle equazioni.

Io comunque non mi sono sognata di chiedere un ddl per proteggere le mie idee, anche se sono stata offesa infinite volte nelle piazze e sui social, ho intere pagine a me dedicate, piene di insulti, bestemmie, offese e derisioni di ogni tipo (sono stata anche definita down, e mi dispiace per le persone che hanno quella sindrome, evidentemente molto migliori di quei trogloditi).

Infine l’ultimo tema: la libertà religiosa. Se la legge venisse approvata, molti brani della Bibbia sarebbero fuori legge, così come alcuni articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica. In occasione di ddl precedenti se non sbaglio si era pensato di ovviare a questo stabilendo che quelle parole potessero essere proclamate solo in contesti di fede, dentro le chiese, ma questo evidentemente potrebbe sollevare un problema di costituzionalità della legge (la Costituzione tutela la libertà religiosa nei contesti civili). Va bene che il Papa è un Capo di Stato estero e quindi si sottrae alle nostre leggi, ma se io ripetessi quello che lui ha detto una volta in aereo, cioè che con l’omosessualità la psichiatria “può fare ancora qualcosa quando sono piccoli” sarei penalmente perseguibile? Cioè se io sposassi la posizione del capo del mio credo religioso commetterei un reato? Questo secondo me pone un problema serio di libertà. Io per esempio già sono stata deferita all’Ordine per avere riferito questa affermazione del Papa (di cui esistono prove video), ma l’Ordine ha affermato che è lecito che io riferisca le parole del Santo Padre, essendo tra l’altro il mio lavoro: ma se l’avessi fatta mia, affermando che è una mia convinzione, sarei condannabile in base alla nuova legge, se dovesse essere approvata? Cioè, se la penso come il Papa, cosa che essendo cattolica può succedere, mi denunciano? Cosa potrà dunque sanzionare questa legge, in definitiva? Anche le opinioni generali?

Quindi, prima che venga approvata la legge, provo a dire alcune cose, prima che diventino vietate. Penso che il disegno originario su ogni uomo e su ogni donna, fatti salvi alcuni rarissimi casi di alterazioni, preveda che siamo fatti in modo tale che un’affettività matura, feconda, adulta e generativa si realizzi in rapporto con l’altro sesso. Penso anche che ognuno di noi abbia un nucleo di mistero, un luogo interiore sacro che nessuno può permettersi di giudicare, nel quale il processo di una sana maturazione può in qualche modo alterarsi: per i rapporti familiari, per esperienze esterne alla famiglia, per un abuso, per avere assistito a episodi di violenza tra i genitori, per infinite vicende. Questo, unito alla precoce stimolazione della sessualità nella quale viviamo tutti immersi, nell’epoca del pansessualismo, può portare a una concezione edonistica e narcisistica in cui il sesso è visto esclusivamente come sorgente del proprio piacere, e quindi causare lo sviluppo di una sessualità non armoniosa. Gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati, come dice il Catechismo, cioè non compiono la nostra piena felicità. Sono un male. Perché noi crediamo che esista il bene e il male. Il bene ci fa felici, il male infelici. Se non viviamo per quello per cui siamo stati pensati, soffriamo.

A volte l’omosessualità viene sviluppata e rafforzata come strategia per riparare una ferita che si è subita. Credo che se una persona vive con soddisfazione questa sua attrazione ovviamente deve essere libera di viverla, come infatti avviene, ma credo anche che se uno soffre per questo deve essere libero di confrontarsi con altre opinioni, eventualmente chiedere aiuto, e deve poter trovare professionisti che non vengano per questo sanzionati o radiati dall’albo, come succede sempre più spesso in Italia e altrove (la new entry del club è l’Albania, che paga così il suo tributo all’accettazione nell’UE).

Credo anche che sia vero, alcune volte, in passato e in altre aree probabilmente, le persone omosessuali non si sono sentite accettate dal contesto, famiglia o altro, e questo non è giusto; terribile colpevolizzare o stigmatizzare, soprattutto inutile. Credo però che a moltissime persone succeda di non essere amate o comprese abbastanza, o nel modo giusto, e temo che a rimediare a questo non basti una legge, perché il problema alla radice di tutto si chiama peccato originale.

Credo infine che i bambini abbiano bisogno di un padre e di una madre, condizione minima, necessaria ma non sufficiente alla loro crescita equilibrata, e che togliere a un bambino la madre o il padre e sostituirli con una figura del proprio stesso sesso sia una grave violenza, e un atto di profondo egoismo, perché i figli non sono un diritto ma un regalo che può anche non arrivare.

Per la mia esperienza spesso le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso sono più sensibili e profonde della media, perché hanno dovuto rendere ragione prima di tutto a se stesse di quella ferita di cui dicevo. Ad alcune di loro voglio bene, e proprio perché voglio bene alla loro verità, alla loro felicità, mi è capitato, quando me lo hanno chiesto, di dire loro chiaramente che c’è un bene e un male nel vivere la sessualità, e che non è vero che tutte le emozioni vadano comunque assecondate e vissute, perché alcune sono buone per noi, per la nostra vera felicità, altre no. Credo che questa sia la vera e più alta forma di carità, che va sempre insieme a quella concreta di sostegno, ascolto, aiuto concreto. Con un’amica per esempio abbiamo deciso di aiutare economicamente, in questi giorni difficili, una persona transessuale, proprio perché crediamo che ogni persona sia degna di amore, indipendentemente dalle sue scelte.

Ho il diritto di pensare quanto ho scritto, e ho il diritto di esprimerlo, in modo rispettoso e non offensivo (d’altra parte molti pensano che i cattolici siano squilibrati che credono all’amico immaginario, e lo dicono liberamente senza alcuna conseguenza penale: Marx ci ha costruito un sistema filosofico che ha fatto anche qualche danno, peraltro).

Se invece dovesse passare la legge, ecco la versione riveduta: i gay sono i più felici di tutti, lo dice la parola stessa, e quando sono infelici è tutta colpa dei cattivi come me che li giudicano, e per colpa mia alcuni si uccidono, altri, sempre per colpa di quelli come me, si sentono autorizzati a picchiarli. L’amore è amore, quindi va bene anche comprare bambini da donne povere, perché comunque meglio due uomini o due donne che amano, piuttosto che il modello patriarcale in cui la povera donna fa la schiava al marito violento (quella che uteroaffitta non è schiava, perché è pagata, anche due spicci non importa, l’importante è che non lo faccia per suo marito). Tutte le famiglie etero sono così, soprattutto se cattoliche, tranne quelle di sinistra, si intende. Le famiglie cattoliche si sa sono un covo di nevrosi e inibizioni e perversioni nascoste sotto una patina di perbenismo, ma se vedi la cronologia della navigazione su internet vedrai che schifo, meglio le famiglie allargate, così allegre e libere e per bene. Comunque è tutta colpa della Chiesa.

Va bene così?

85 pensieri su “Verso la distopia arcobaleno

    1. Simonetta

      Condivido tutto quello che hai scritto. La quarantena forzata è stata tutta un pullulare di catechesi di sacerdoti approdati su YouTube. Basta leggere i commenti sotto: oltre ai cattolici entusiasti, ci sono gli insulti dei non credenti. Prova a segnalare il vilipendio della religione…non esiste. Naturalmente voglio vedere se questa gente illuminata e intelligente che vuole fare del bene a noi, poveri pazzi che crediamo nell’amico immaginario va a commentare sotto video di altre religioni, no impossibile.
      Puoi credere in qualsiasi religione, ma essere cristiana guai! Mi chiedo come mai siano sempre e solo lì, gente in fondo disperata e assetata di risposte.
      C’è addirittura gente che apprezza il sacerdote e che lo sprona a dire finalmente che i miracoli di Gesù sono metafore, Gesù non era un mago, oppure credenti che insistono perché finalmente la Chiesa si adegui a sdoganare i rapporti omosessuali, prematrimoniali, masturbazione, ecc. E sarà sempre più pensiero unico. Ma non porterà felicità sentirti dire dagli altri che va bene, perché se qualcuno ti dice che non va bene e te la prendi tanto invece che fare spallucce ed essere felice della tua condizione, significa che dentro di te la verità la conosci, ma non vuoi sentirtela confermare dagli altri. In fondo quelli che la Chiesa considera peccati sessuali, non fanno male a nessuno. La chiesa tace sempre più su queste cose, tutti sanno come la pensa, ma evita di parlarne, anche quando viene punzecchiata, per i motivi che sappiamo. Il Papa può dire certe cose, ma sempre con attenzione, oppure si riporta solo quello che fa comodo, tu no. Se parli piovono insulti. Ma è sempre stato così anche a scuola, se parlavi di politica: ho passato 4 anni a scrivere sui temi o a parlare di certi argomenti, tutto quello che i miei insegnanti volevano scrivessi o dicessi, quando era in ballo un tema politico, ed erano bei voti. Il quinto anno ho iniziato a scrivere o ad esprimere il mio pensiero come mi pare, sempre in modo educato e argomentando, certo non potevano darmi un’insufficienza, ma stranamente i voti si erano un po’ abbassati perché non convincevo. Ricordo la schiacciante vittoria politica a destra e il professore incavolato il giorno dopo: ‘E non ditemi che voi siete gli unici ad avere votato a sinistra perché non vi credo’. Naturalmente erano tutti democratici di sinistra che sarebbero morti per la mia libertà di pensiero (a patto il mio pensiero fosse libero come il loro). Quindi, niente di nuovo, cara Costanza. Noi da cristiani facciamo la nostra parte, Gesù non ci ha promesso gloria e onore qui. Preghiamo piuttosto lo Spirito Santo che Gesù ci ha donato. Oggi è Pentecoste, rinnovi i nostri cuori e sappia toccare i cuori di tanti fratelli che non sanno dove cercare la felicità. Una sola è la nostra felicità, Gesù Cristo, Via Verità e Vita che conduce al Padre. Buona Pentecoste a tutti.

      1. Roberto

        Brava Simonetta! Condivido tutto, dall’inizio alla fine, sia il tuo scritto che, naturalmente il Tema di Costanza Miriano.
        Grazie

    2. buona domenica di Pentecoste Costanza ! Leggerti prima di iniziare a correre è sempre un piacere per la mente ed il cuore ! Il fatto che questo Parlamento si preoccupi di problemi “marginali” piuttosto di cose serie è normale ! Le persone che lo compongono non hanno alcuna cultura politica o gestionale , per cui preferiscono lasciare per ultimo o ignorare completamente i veri problemi! …. e sono buono nel giudizio ! Nella mia lunga vita ho provato di tutto , anche il mondo gay …. e onestamente non ho mai assistito a scene come in questo periodo …. Mi chiedo : perché questo “bisogno” di autenticare una situazione così, quando da anni se non da secoli , persone si sono ritrovate ad essere gay o per nascita o per perversione ? Ho conosciuto, amato persone così che non hanno mai chiesto nulla , perché non c’era ne c’è cose da chiedere …. Perché voler rendere normale , per legge , qualcosa che agli stessi gay non interessa???

    3. Beppe

      E’ una grande gioia leggere che qualcuno ancora usa la ragione. Grazie, Costanza

    1. Vittorio

      Grazie Costanza per il articolo, grazie per la tua azione educativa nelle scuole, grazie per la tua difesa della coscienza cristiana e della Verità. Purtroppo satana è molto astuto e subdolamente lavora per cancellare il concetto di bene e di male: tutto è lecito e l’inferno non esiste!
      Preghiamo, soprattutto oggi, per la venuta dello Spirito Santo e che la Luce possa sconfiggere definitivamente l’oscurità molto spesso presente nei cuori di tante persone.

      1. Gianna

        Grazie Costanza. Grazie per la chiarezza e per la verità delle tue parole…Come al solito riesci a raccontare quello che in tanti crediamo, con forza e dolcezza (e un pizzico di ironia!).
        Sottoscrivo anche io il tuo articolo: qualora in un futuro prossimo ci fosse impossibile esprimere le nostre idee, quelle della Chiesa, la verità sull’uomo, continueremo a pensarla così.

        Sarebbe bello se i tuoi “detrattori” potessero leggere fino in fondo questi articoli, senza pregiudizio e sentendosi realmente amati. Continuiamo ad amarli, annunciando loro la verità tutta intera.

        Ti accompagno nella preghiera e ti ringrazio per la tua testimonianza sofferta e autentica di fede.

  1. Giuseppe

    Costanza, hai un grande dono. Sai raccontare in maniera lucida e semplice argomenti complessi. Sei una lanterna che rischiara il buio di questi tempi. Grazie per quello che fai.

  2. Enrico

    Ma non vi preoccupate, la CEI farà muro contro il disegno di legge, come per le unioni civili….

    1. Antonio

      Qui non è in discussione l’omosessualità, che è sostanzialmente una condizione. Qui si discute l’omesessualismo, che è il disegno attraverso il quale si vuole rendere norma ciò che è eccezione.
      E guarda che la CEI non ha più il potere che aveva qualche decina di anni fa e sempre più spesso strizza l’occhio al modernismo. Non te ne sei accorto?
      Se ti togli il paraocchi, anche tu potrai vedere le storture che si stanno preparando in nome del progresso; un progresso che è una vera e propria deriva morale.La legge sulla cosiddetta omofobia introduce di fatto il reato di opinione.Chiunque dovesse esprimersi, ad esempio, contro il matrimonio omosessuale potrà essere condannato a prestare servizio “socialmente utile” presso un’associazione LGBT. Se non è dittatura questa…

  3. Gg

    Molte volte ho pensato ad amici idraulici ed elettricisti … quanto la natura ha influenzato anche i modi di dire nel loro lavoro … “passami un tubo maschio … manca la femmina” …
    Pensavo che questo tema a scuola potesse essere spiegato semplicemente portando una tv e un cavo antenna per spiegare l’evidenza che la tv riesci a vederla solo con un cavo maschio femmina: maschio maschio non funziona e neanche femmina femmina.
    Serve il riduttore, serve quel pezzettino che forza la natura per far sì che la tv si veda: possono arrabbiarsi strapparsi i vestiti incavolarsi anche bestemmiare ma la tv se vogliono vederla necessita di un cavo maschio femmina. Non sei d’accordo e vuoi che funzioni? Inserisci qualcosa di non previsto che muta la realtà! Questo è quanto.
    Costanza stracondivido!

  4. Andrea Pel

    Cara Miriano, grazie infinite per le sue parole chiare e straboccanti di sano realismo!!!grazie per le sua preziosa e accorata testimonianza della Verità!!il pericolo è assolutamente reale e purtroppo probabile per non dire certo!!!condividendo in tutto e per tutto la sua riflessione constato ancora una volta l assordante silenzio della Cei!!anzi temo e prevedo interventi su Avvenire in cui qualche mente illuminata ci spiegherà, pur con qualche distinguo , l utilità e la necessità di tale legge palesando ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, il totale distacco della Cei dalla realtà!!grazie ancora per le sue illuminanti e illuminate parole!!da fedele fragile e peccatore, in un momento storico di totale Babele,sono ossigeno puro che rinfranca e da beneficio, essenziale per proseguire il faticoso cammino!!GRAZIE!

  5. Tomas

    Verranno giorni in cui gli uomini impazziranno e quando questi vedranno un uomo sano di mente gli diranno:”Tu sei pazzo!”per il fatto che non somiglia a loro.

  6. Fabio

    Stiamo andando verso l’autodistruzione … ma per quanto tempo ancora il Padreterno avrà pazienza?
    Grazie Costanza, condivido tutto … mi spiace per quanto devi subire per testimoniare le tue idee di cattolica aderente al magistero della chiesa.

  7. Pingback: Le leggi sull’omofobia in Italia? – don paolo mojoli sdb

  8. The_Punisher_020

    Francamente non comprendo perche’ un DDL che, oltretutto, nemmeno e’ ancora legge dello Stato, suscettibile, pertanto, di modifiche, debba preoccupare ed irritare taluni.
    Dove sta il problema? Qualora il disegno di legge passasse integro le maglie del parlamento e diventasse legge dello Stato, se ne prendera’ atto e si tireranno le debite conclusioni: trovo prematuro trattare la questione ad usum delphini, quando ancora manco si coniscono gli sviluppi.
    Ad ogni buon conto, a prescindere dall’esito del dibattito parlamentare circa la legge che verra’ discussa, converra’ assumere l’atteggiamento del Papa che ebbe a dire: “chi sono io per giudicare?” – Credo che pure il Vangelo dica qualcosa di simile – Cosi’, si evitera’ qualsiasi provvedimento sanzionatorio previsto dalla legge.

    1. Alessandro

      Non so se tu sia cattolico, tuttavia ti faccio presente che questo è Magistero della Chiesa (traggo dal Catechismo Chiesa Cattolica):

      “2357 L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ».Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

      2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

      2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.”

      Ebbene, se sei cattolico, sei tenuto ad affermare quanto affermato in questi numeri del Catechismo, altrimenti affermi alcunché di quantomeno erroneo, cioè commetti peccato oggettivamente grave.

      E tu credi che chi difendesse pubblicamente questi tre numeri del catechismo, cioè chi è cattolico, “evitera’ qualsiasi provvedimento sanzionatorio previsto dalla legge… a prescindere dall’esito del dibattito parlamentare circa la legge che verra’ discussa”?

      Delle due l’una: o non conosci il DDL, o non conosci la dottrina cattolica.

      1. The_Punisher_020

        Ti rispondero’, benche’ non apprezzo affatto il piglio con cui di regola rispondi ai frequentatori di questo blog. Sappiamo tutti cosa dice il catechismo su questa questione ( o problematica) e, dal canto mio, sono anche meno “elastico” della Miriano, la quale, in passato e pure adesso, dice sostanzialmente che chi abbia tendenze omosessuali o che dir si voglia, possa senz’altro soddisfare quelle passioni purche’ rimanga confinato nei suoi vizi e non imponga quel modus vivendi alla societa’: esiste una sola famiglia, cosi’ come pensata e voluta da Dio.
        Io ritengo, come Buttiglione, che chi nasca con certe tendenze sia chiamato ad una vita di continenza: se ci riesce, molto meglio per lui; in caso contrario, che faccia quel che vuole: non spetta a me giudicare le sue scelte di vita: lo fara’ Dio a tempo debito.
        I vizi ed il malcostume, non risparmiano proprio nessuno, eterosessuali compresi.

        1. Alessandro

          1) “sono anche meno “elastico” della Miriano, la quale, in passato e pure adesso, dice sostanzialmente che chi abbia tendenze omosessuali o che dir si voglia, possa senz’altro soddisfare quelle passioni purche’ rimanga confinato nei suoi vizi e non imponga quel modus vivendi alla societa’ ”

          Complimenti per la sfacciata distorsione della posizione di Costanza Miriano.

          2) Sei d’accordo con Buttiglione?

          Lo stesso Buttiglione che ha votato a favore della legge Cirinnà?

          https://www.lafedequotidiana.it/rocco-buttiglione-sbagliato-promuovere-referendum-contro-la-legge-cirinna/

          Ebbene, sappi che votare a favore della legge Cirinnà è peccato oggettivamente grave:

          “10 Se tutti i fedeli sono tenuti ad opporsi al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, i politici cattolici lo sono in particolare, nella linea della responsabilità che è loro propria. In presenza di progetti di legge favorevoli alle unioni omosessuali, sono da tener presenti le seguenti indicazioni etiche.

          Nel caso in cui si proponga per la prima volta all’Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto GRAVEMENTE immorale.”

          Nel caso in cui il parlamentare cattolico si trovi in presenza di una legge favorevole alle unioni omosessuali già in vigore, egli deve opporsi nei modi a lui possibili e rendere nota la sua opposizione: si tratta di un doveroso atto di testimonianza della verità.”

          http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html

        2. admin @CostanzaMBlog

          @The_Punisher_02
          dire che “la Miriano ha detto in passato e dice a tutt’oggi che non e’ interessata ai costumi privati delle persone con tendenze omosessuali” è una tua interpretazione piuttosto meschina.

          Ti saluto.

        3. Costanza Miriano

          Ritengo anche io che i Cristiani che sentono attrazione verso lo stesso sesso siano chiamati alla continenza, ci mancherebbe!

    2. Vanni

      “Francamente non comprendo…”

      Costanza l’ha spiegato benissimo (ma anche gli altri lettori). Provi a rileggere con calma.

      Ora un clamoroso ot: si sa nulla di Alvise (alias filosofiazzero)? non vorrei che pensasse che l’abbiamo dimenticato.

      1. @Vanni diciamo che è lui che si è dimenticato di “noi” o per essere più corretti, ha avuto altro a cui pensare… Dopo un periodo in cui l’ho sentito anche ogni due tre giorni, da tempo non ho sue notizie.

        Senza entrare in questioni personali che sono sue e non mie, visto che è stato citato, ricordarlo chi vuole nelle proprie preghiere, sarebbe cosa buona.

    3. giovi

      The_Punisher : ci sei o ci fai ?
      Boh, che inconsistenza !
      Passare all’intervento denso e lucidissimo di Costanza alle tue quattro parole di una superficialità imbarazzante fa uno strano effetto !
      Ma tu dove vivi ? Non hai ma letto niente dell’ effetto devastante che queste leggi anti-omofobia hanno avuto ovunque dove siano uscite?
      Mi pare che anche qui se ne sia parlato abbastanza !
      Passi se uno appoggia l’agenda lgbt, ma ,se non è questo il caso , vuol dire proprio essere messi male male come giudizio, cristiano, e umano, sulla realtà.
      Anche se bisogna dire che ad aleggiare in quest’effetto bolla ” vivo nel mondo delle fiabe, non svegliatemi” non sei l’unico.
      Ma forse, chissà, questo candore esibito è tutt’altro che candore : piuttosto lo chiamerei strumentalizzazione .
      A che pro,per un cristiano, non saprei.
      Quando leggo roba simile, penso sempre al “piccolo resto” che rimarrà.

      1. Valeria Maria Monica

        😄 @Giovi, abbiamo avuto la stessa reazione istintiva, on quel “ci sei o vi fai, ci fai o ci sei”…(Non ti avevo ancora letta). Decisamente abbiamo una affinità di caratter(accio) .

        1. Alessandro

          @giovi
          @Valeria Maria Monica

          Paura mi fate 😀

          Prima di postare un commento, penso: stai attento a quello che scrivi altrimenti @giovi e @VMM ti fanno pelo e contropelo… poi ti credo che “il maschio di oggi è in crisi” 😉

        2. giovi

          Valeria, mi riaffaccio ora: che cosa buffa ! 🙂
          Pure in contemporanea ! 🙂
          O forse non potevamo avere altra reazione, tu ed io, col nostro temperamento diretto, davanti al fumo alzato da Punisher !

          Alessandro, stai sereno, con noi non hai da temere , almeno con me no
          di sicuro ! 🙂 🙂 🙂

    4. Brunella Lionetti

      Buona Pentecoste a tutti!
      Riusciremo ad integrare i doni dello Spirito nei nostri pensieri, parole, gesti scelte e omissioni? Perchè, altrimenti, a che servono? È come la pioggia nello scolapasta ! Condivido il tuo articolo, so per esperienza quanto sia diventato un tabú al contrario, la questione omosex!
      Gli amici di gioventú gay, quasi sempre nascosti ( velati, si definivano) hanno sofferto, è vero. Anche se non sono stati deportati, come in passato. Sofferenza, inevitabile pare, nella crescita umana verso la sua vera identitá: a immagine di Dio. E non della sua controfigurazione!
      L’ ondata di autoaffermazione dei gay oggi, mi pare simile a quella dei primi movimenti femministi ( con le dovute differenze) nel cercare con tutti i mezzi, una propria autonomia: sociale, civile, legale. Un vero riconoscimento!
      E quindi, chi puó e dove puó spinge il pedale…prima che la macchina si fermi e li faccia scendere, con leggi fatte a loro misura … per influenzare il piú possibile, soprattutto le nuove generazioni umane.
      Del resto, sono anni che i modelli proposti dai grandi maghi dei mass media, moda e spettacolo primi fra tutti, hanno infiltrato immaginari sempre piú aderenti a tipologie androgine, con espliciti riferimenti sessuali alternativi!
      Non si tratta di giudicare, comunque, ma di capire cosa c’ è in gioco! Una posta
      che di certo riguarda l’ essere umano.
      La sua libertá ma anche responsabilitá.
      L’ effusione dello Spirito Santo maturi nella chiesa e nella famiglia umana i suoi frutti, guidandoci alla svolta epocale, in atto . Saluti. Brunella

    5. Digital

      @ Punisher
      E’ vero che il Papa ha detto ““chi sono io per giudicare?” ma era riferito alla persona omosessuale e non certamente all’omosessualità.
      Quindi, il Papa non ha detto nulla di nuovo in quanto da sempre la Chiesa ha affermato che va condannato il peccato e non il peccatore.
      Ma naturalmente a te fa comodo strumentalizzare le parole del Papa ed interpretare le sue parole come lo sdoganamento dell’omosessualità!
      Ed a riprova della tua malafede non hai riportato la frase del Papa per intero che dice: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?”.
      Ebbene, il Papa parla di buona volontà. Una persona che asseconda i propri istinti sessuali quale buona volontà compie e mostra?
      Infatti, la buona volontà presuppone una condotta che sia andata contro il proprio istinto, la propria inclinazione. Quindi, è naturale che con quelle parole il Papa si riferiva ai gay che vivono la propria condizione in modo casto. Solo costoro mostrano effettivamente una buona volontà!

  9. Beppe

    cara Costanza, mi viene in mente una battuta di un vecchio film di Woody Allen.
    Cito a memoria : “nel ventunesimo secolo non avremo più problemi sessuali, infatti le femmine saranno tutte frigide e i maschi tutti impotenti”.
    I fischi che ti sono stati tributati al liceo vengono da gente frigida e impotente che ha bruciato la propria adolescenza sessuale comprimendola in pochi giorni di esperienze di scarso valore e che hanno lasciato dietro di se un profondo senso di noia irrisolta.
    Così come sono messi, possono solo sperare di trasformare il proprio sesso in un diversivo divertente che spezzi la noia del vivere quotidiano.
    Quella in cui ti sei imbattuta al liceo è nota come la “Fiera della Sterilità” : un luogo in cui si formano individui che dovranno pensare solo a lavorare, guadagnare e spendere al fine di contribuire al dogma noto come “Crescita Economica Infinita”.
    L’omosessuale è per impostazione già sterile, quindi è due volte il benvenuto.
    Mentre l’eterosessuale deve essere “instradato” all’impotenza, con un certo sforzo.
    Ecco quindi la ragione per la quale si eccede in benevolenza verso alcuni e si guarda con sospetto ad altri.
    Se tu non avessi mai avuto figli, avresti avuto molto più tempo ed energie da dedicare al lavoro e alla carriera.
    Quindi avresti dato un contributo maggiore alla crescita del PIL.
    Inoltre considera che una donna frustrata sessualmente, che si sfoga nello shopping, non potendo pensare a null’altro, è un volano irrinunciabile per il rilancio dell’economia : le ragazze che hai incontrato al liceo tra pochi anni saranno così.
    Un ultima cosa : i tuoi figli possono andare a lavorare solo dopo (minimo) 15 anni di spese di crescita, istruzione e sanitarie.
    Da questo punto di vista la manodopera extracomunitaria è molto più conveniente, essendo disponibile da subito al netto di qualsiasi investimento pregresso.
    E questa è la dimostrazione matematica del perché c’è così tanto “globalismo” in circolazione.
    .
    In conclusione : lo stato italiano non ha alcuna convenienza economica alla formazione di ragazze eterosessuali fertili.
    Ed è per questo che fa di tutto per sterilizzarle, prima culturalmente, facendole seguire da insegnanti “adulti” non sviluppati sessualmente, quindi incapaci di dare ad esse una prospettiva di sviluppo alternativa ad un esistente considerato dogmaticamente irrinunciabile.
    Poi lo stato, al di fuori della scuola, le sterilizza fisicamente nel mondo del lavoro attraverso tutti quegli investimenti “sbagliati” che hai citato (e tanti altri ancora …), dove i soldi, il tempo e le energie della Nazione finiscono ovunque tranne dove servono realmente.

    1. Brunella Lionetti

      Dopo aver letto questo articolo, si potrebbe pensare seriamente al suicidio! Grazie a Dio non è del tutto esatta l’ analisi, sebbene ci siano diversi punti di contatto con la realtá attuale!
      C è sempre qualcosa che sfugge, alle dinamiche di estinzione umana, presenti in ogni generazione ! Da Caino in poi, infatti, se fosse stato per noi non sarebbe proseguita la stirpe umana.
      Ma evidentemente, c è chi ci pensa!
      E attua strategie sempre nuove come risposta a quelle inventate dagli uomini, una parte ovviamente. Forse, si diverte pure, a guardare le nostre assurditá!
      Speriamo che impariamo anche noi, a godere della vita che ci è donata e che partecipiamo a donare, nei secoli dei secoli. Saluti

      1. Valeria Maria Monica

        Gentile @Brunella Lionetti!
        In questo intervento Costanza conduce una analisi che anche molti di noi, suoi lettori e ammiratori, condividiamo! (E che, non si preoccupi, non ci induce al suicidio!)
        Trovo invece un po’ infantilista la visione dell’uomo che emerge dal suo intervento, come quella di un essere inesorabilmente irresponsabile! E di un Dio che “si diverte” dall’alto a vedere i casini che combina, pronto sempre a “metterci una pezza” perché i bimbi non si facciano troppo male!
        In realtà l’uomo è stato creato da Dio veramente libero! E per questo la sua libertà anche di scegliere il male è reale, ed è realmente in grado di procurare sofferenze, a lui stesso e agli altri!
        La storia umana, (se non basta la Bibbia), dovrebbe rendere evidente questa verità!
        Quindi, riconoscere che l’uomo è capace di ingiustizia è il presupposto necessario per determinarsi ad agire allo scopo di prevenire il male e la sofferenza derivanti da queste ingiustizie!
        Viceversa, credere l’uomo incapace di fare il male sembra un atteggiamento apparentemente più misericordioso, ma comporta in realtà la rinuncia a difendere proprio coloro che sono più deboli, e che più pagherebbero per le umane “assurdità”!
        (PS: no, il fatto che comunque alla fine dei tempi “Dio asciugherà ogni lacrima dai loro volti” non ci esenta da questo impegno!)

  10. Bisogna anche che aggiorniamo il vocabolario… non è più corretto il termine “omosessuale/i”, ma oggi si deve usare “omoaffettivo/a/i/e”.

    Si sposta così l’attenzione e la percezione (piccola finestra lessicale di Overton).

  11. Mentre l’ideologia gender e LGBT trovano sempre più forza anche in Italia, addirittura vengono proclamate tra le priorità del governo, la Conferenza Episcopale Italiana tace. Anzi il Cardinale Zuppi, sabato 23 maggio 2020, a pagina 18 di Avvenire (giornale della Conferenza Episcopale Italiana), sdogana platealmente l’omosessualità come una bella diversità. Come sempre, non si vogliono giudicare le persone, ma i comportamenti oggettivamente sbagliati. Ma, vista l’importanza del tema, perché la CEI sta zitta? Raccolgo da Berlicche qualche piccolo suggerimento: che la CEI abbia fondate paure a riguardo di una cosina che si chiama 8 x 1.000??? O che abbiano ragione quelli che parlano di una certa politicizzazione della CEI verso una sinistra scatenata? Rimanendo nell’ambito educativo, ma cambiando leggermente il tiro: se il governo fa capire di voler annullare completamente le scuole pubbliche paritarie, perché la CEI non reagisce con energia?

    1. Roberto C

      Io non raccoglierei da Berlicche nessun suggerimento perché è notorio che sia lui (Antonio) ad essere “estremamente (😲)” politicizzato.
      Credo che la CEI, che non è aliena alle vicende della società che riguardano il popolo di Dio, si pronuncerà a tempo debito: ora sarebbe prematuro, e costituirebbe un’indebita ingerenza nelle decisioni e nella volontà politica di uno Stato sovrano.

      1. Alessandro

        @Roberto C

        Già, mi mancava “l’indebita ingerenza”.

        Capito @don Paolo Mojoli?
        Lei è sacerdote salesiano? Allora zitto, al posto suo, altrimenti consuma “indebita ingerenza”. Me lo immagino proprio don Bosco zitto sull’ideologia gender per evitare “l’indebita ingerenza”…

      2. Alda

        Certo che ci vuole un bel coraggio, Roberto, a dire che la Cei non è aliena alle “vicende della società che riguardano il popolo di Dio”..
        E sarebbe ora che “ingerisse” a tempo debito. Anzi, magari in anticipo, visto che fino ad adesso hanno fatto gli zerbini, proni alle ingerenze (quelle si) di uno stato più ateo che laico!!

      3. pecorelle smarrite

        La CEI in qualità di Conferenza Episcopale ITALIANA non fa ingerenza ma esprime il suo parere sul valore etico di una legge nel rispetto reciproco. Purtroppo sembrano gli interventi del vescovo di Roma sopire qualsiasi istinto d’orgoglio e di coerenza dei vescovi italiani. Vuole aspettare l’approvazione della legge e poi piangersi addosso?

        1. Marina Umbra

          Diocesi di Terni riunione Azione Cattolica.. Io intervengo come rappresentante del Comitato Difendiamo i Nostri Figli…. Se fosse entrato il Demonio sarebbe stato trattato meglio.. Ma forse è già entrato…. Queste persone sono il braccio laico della Diocesi. Naturalmente noi non ci arrenderemo mai.

  12. Pier

    Purtroppo la situazione è grave vista l’assenza ed il silenzio assordante dei vescovi, in primis quello di Roma. A pensar male si fa peccato ma l’8xmille è assicurato!
    Se non è Zuppi è pan bagnato

  13. Vale

    Come volevasi dimostrare si giungerà al bipensiero obbligatorio.

    Il mio corpo è solo un involucro sarebbe bastato ricordarsi di: animula vagula blandula hospes comesque corporis…per sapere che persino i pagani del tempo non la pensavano cosi.

    Gay in origine nasce come termine dispregiativo. Solo degli “inutili idioti “parafrasando lenin-ammesso che sia a lui attribuibile la nota battuta-sono riusciti a stravolgere il senso.

    A parte tali precisazioni, sottoscrivo la neanche tanto sottile ironia dell’autrice.

    Spero solo di far parte,anche non meritandomelo,del futuro piccolo resto.

    Oramai mi pare irreversibile la questione
    Motus infine velocior.

    Che DIO CI AIUTI.

  14. Mauro

    Grazie come sempre, uno dei pochi spazi di vera catechesi… purtroppo…e grazie al contributo di tanti amici….dispiace anche che si usi l arcobaleno per andare contro la sua stessa natura originale, ovvero alleanza tra Dio e l uomo! Ma la menzogna prima o dopo finirà… finalmente! Un abbraccio a tutti coloro che cercano la Verità!

  15. Marco

    scusate…ma di legge un po mi intendo…ed intervengo
    La legge proposta integra l’articolo 604 bis del codice penale che oggi dice :
    “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
    a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
    b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.”
    A questi punti a) e b) si aggiungerebbero la frase :
    “« oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere »;
    Vi faccio notare che l’articolo 604Bis è quello che protegge noi cristiani dal fatto che qualcuno , in pubblico, possa dire “cristiani di mer.….., non avete il diritto di parlare”
    Ora non mi sembra scandaloso che anche le persone con tendenze omosessuali siano protette da certe affermazioni.
    Per contro nessuno potrà mai accusare articoli come quelli di Costanza di essere discriminatori o offensivi, questo non avverrà mai e non c’è scritto sulla legge ne è intenzione di nessuno, altrimenti già oggi mezza italia sarebbe in galera , visto che quello che si dice e scrive sulle persone di colore.
    Io non leggo altro che queste tipologie di garanzia su questa legge, a meno che non sia stata stravolta rispetto alla versione che conoscevo di un paio di mesi fa.

    1. Valeria Maria Monica

      @Marco, dove hai vissuto di bello negli ultimi anni? Sul pianeta Terra, e in specifico in Italia, o vieni da una galassia vicina?
      Perché sarebbe un po’una storia lunga raccontarti esattamente come funziona qui. E di solito non si finisce su questo particolare blog se non si ha qualche cognizione e interesse in merito. In un senso o nell’altro…

      1. Marco

        Valeria perdonami…non ho capito, e francamente le tue parole mi sembrano proprio fuori luogo.
        Se il testo della legge non è quello che ho pubblicato io, indicami dove posso trovare il testo definitivo. Se invece lo è , rispondimi nel merito e non in modo generico!
        In passato ho fatto qualche intervento, ma non ricordo il tuo nome. Certamente il tuo non è il modo di rispondere a chi ha semplicemente fatto una osservazione. Non siamo bambini, e nessuno ha il diritto di dare patenti di idoneità a leggere o scrivere. Grazie.

        1. ola

          @Marco provo io a elencare alcuni punti dubbi:

          1. Intanto e’a mio avviso per se problematico che il concetto di “identita’di genere” trovi accoglimento in un testo legale. Il termine non e’definito biologicamente, quindi non e’assolutamente chiaro su quale definizione ci si basera’per applicare il testo.
          “Orientamento sessuale” e’quantomeno nell’accezione comune piu’chiaro, ma anche qui la domanda e’: perche’proprio l’orientamento sessuale e non per esempio l’orientamento politico? Non e’che si vuole usare l’integrazione di questo testo per dare particolare rilevanza a un particolare gruppo? Come su questo blog si scrive da sempre, una legge che protegge tutti i cittadini dalla violenza c’e’gia’.
          2. Non so se navighi sui social media, ma basta uno sguardo ai commenti per esempio all’attuale situazione negli USA per rendersi chiaramente conto che le diciture “propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione” e “istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza” vengono purtroppo interpretate troppo ampiamente per sentirsi confortevoli nel benedire un testo del genere.

          1. Marco

            @Ola grazie per la risposta cortese.
            Per quanto concerne l’aspetto dell’orientamento sessuale, vorrei dire che anche la legge attuale , quando parla di “motivi religiosi” si rivolge a quella che molti potrebbero pensare sia una “idea” (si può cambiare religione, ma non colore della pelle, per esempio). In questo senso hai ragione: “perchè l’orientamento politico no ?”
            Ma c’è una discriminante antropologica molto importante.
            Il realtà la religione , come pure l’identità sessuale (indipendentemente dall’essere d’accordo o meno) sono tratti fortemente identitari di un essere umano. Non a caso l’offesa ed il discrimine ed incitazione all’odio non è verso chi PENSA da cristiano ma verso chi E’ cristiano. Cioè identifico un tratto determinante di una persona nel suo tutto. Ed è questo che accomuna religione, razza, identità sessuale, etc etc . Sicuramente si tratta di terreni scivolosi, come la definizione di genere, ma d’altra parte anche sul catechismo c’è scritto che la genesi dell’omosessualità rimane “inspiegabile”. Qui non si tratta di dare ragione a qualcuno, ma di evitare che caratteristiche umane , che per la religione cattolica sono peccato ma sono anche “inspiegabili”, diventino comunque oggetto di incitazione all’odio personale. Mi pare che nessuno qui, da quello che leggo, abbia nulla da temere.
            Ho letto anche l’intervento di Mantovano e non mi convince del tutto. Quando infatti egli afferma che “se, per es., fosse penalmente sanzionata soltanto l’ingiuria contro persone omosessuali, ciò costituirebbe una violazione del principio di uguaglianza in danno delle persone eterosessuali, poiché la dignità personale è lesa dall’ingiuria allo stesso modo per un omosessuale e per un eterosessuale, e quindi integrerebbe una discriminazione per il secondo” egli dimentica che la legge proposta non fa alcun accenno all’omosessualità. Parla soltanto di discriminazioni ” fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Quindi si applica anche ad un eterosessuale che fosse discriminato per questa causa. Se cosi non fosse, d’altra parte, sarebbe palesemente incostituzionale perchè creerebbe dei diritti per alcuni cittadini si e per altri no.
            Per quanto riguarda il rischio di cadere negli eccessi, mi sembra che prendere d’esempio gli USA sia fuorviante. Si tratta del paese più contraddittorio della storia, dove convive di tutto , dal razzismo alla libertà sfrenata , all’ostentazione della ricchezza al mito delle armi ed ai grandi slanci libertari. Non è certo il caso Europeo, ed infatti certi eccessi da un lato e dall’altro qui non si vedono.
            Grazie per avermi fatto esprimere la mia opinione.

            1. admin @CostanzaMBlog

              Marco ma perché hai cambiato nome? Prima intervenivi come martam e usavi una diversa mail…

              1. giovi

                Certo che rileggere tutta la marea di robaccia postata da “martam” alla luce di “marco”, fa un certo effetto !
                E credo pure che non sia solo un caso di sdoppiamento della personalità, bensì di personalità multiple al cubo : quanti interventi fotocopia che si danno man forte l’un con l’altro, con nick spuntati dal nulla, anche dopo giorni ?
                Ma perché questo tipo di gent(aglia ) ha così spesso bisogno di mistificare in maniera così pesante ? Si vede che non è tanto convinta delle sue idee, ma come si guarda allo specchio ogni giorno ?
                Cercano anche di prenderci per stupidi : io , come cattolica, di qua, io come cattolico di là !
                In un certo senso, pensandoci bene, tiro un sospiro di sollievo , che tanti cattolici si siano bevuti del tutto il cervello non è sempre vero !
                Però, pure, quanto tempo fanno perdere, cara Costanza ?

            2. giovi

              Ma prego, marco-martam, quando non hai di meglio da fare, vieni pure a trollare qui da Costanza !
              Qui siamo tutti così cortesi e rispondiamo gentilmente ed è un piacere parlare con noi ! 🙂 🙂 🙂
              Pochi articoli fa, e anche mesi fa, a dire il vero, avevo avanzato qualche sospetto su alcuni interventi piuttosto speculari, anche se scritti con stile diverso , ricordi quanto avevi piagnucolato ? 🙂 🙂 🙂
              Eh, purtroppo, uno che ha il vizio di farlo non smette, toccherà sopportarti all’infinito, temo !
              Pazienza ! Tanto i tuoi “argomenti” sono presi pari pari dal mondo, in qualche modo si discute col mondo comunque.
              Ma anche Roberto C. sarà un troll ? Boh ! Perché si accodava sempre a martam !
              Anche lui super-cattolico, ma sempre contro il cattolicesimo, in fondo.
              Vabbè, tanto non se ne esce.

          2. giovi

            Ola, mi dispiace che sei incappata in un troll, ma non ti preoccupare, prima o poi tutti noi che commentiamo ci siamo incappati !
            Peccato, perché i tuoi argomenti erano forti !

            Questi troll si presentano con modi affettati, sono melliflui, parlano come se fossero capitati qui per caso, da un’altra galassia , come giustamente ha notato Valeria.
            Di solito nomi spuntati dal nulla, ma che sembrano essere molto bene al corrente delle dinamiche del blog.
            Certo che devono avere una vita veramente triste, poveri troll !
            Ciao, Ola.

        2. giovi

          Valeria, Marco-martam-vattelapesca- forse the punisher- forse roberto c… non ha capito !!!
          Non si ricorda il tuo nome !!!
          Rispondigli nel merito , non in modo generico !!!
          Valeriaaaa
          🙂 🙂 🙂
          Valeria, non sei cortese!!!
          🙂 🙂 🙂

          1. Valeria Maria Monica

            😄 @ Giovi adesso basta infierire sui troll…. Altrimenti la nostra reputazione di cattivone in questo blog peggiora ancora…

            1. giovi

              Valeria,c’è di bello che sono spariti tutti in una volta !
              Con che nuove identità multiple si ripresenterà il nostro ospite ?
              (Anche se secondo me è unA ospite !)
              Di sicuro nelle vesti di una torma di devoti cattolici , maschi e femmine, scommettiamo ? 🙂

              Comunque, sta faccenda del troll, che già si subodorava da un pezzo, è solo una parentesi : la faccenda dell’omofobia è una cosa gravissima e pure che nemmeno se ne parli è gravissimo. Mi sembra che il tema, a parte da Costanza e da pochissimi altri, sia del tutto oscurato.

              Non ricordo se ne ho già parlato : una supplente in classe di un amico di mio figlio, qualche mese fa, si è sbaciucchiata con una studentessa, minorenne, mentre si guardava un film in classe. Nessuno ha detto niente, anzi, la suddetta supplente è stata pure invitata ad un compleanno di un ragazzo, continuando nell’esibizione di intimità con la ragazzina.
              Se fosse stato un professore uomo , sempre nei confronti di una ragazzina ?
              Non credo che si sarebbe permesso, tanto meno in questo modo plateale.
              Ma chi osa, oggi, aprire bocca se di mezzo c’è un gay ?

              C’è già una legge anti-omofobia, manca solo di metterla per iscritto.

              ( Ah, la ragazzina sedotta, naturalmente è di quelle fragili, psicologicamente problematiche, in cui l’ identità sessuale non ben definita è solo un aspetto parziale di problematica psicologica : una preda perfetta ! )

    1. Francesco Paolo Vatti

      Grazie per questo articolo! In realtà (ma so bene di essere vecchio, avendo 55 anni), a me queste cose le avevano insegnate a catechismo negli anni… Purtroppo, però, se si legge, per esempio, ma non solo, Avvenire, si vede come questo in larga misura avvenga già…I numeri ci sono, dice l’articolo: certo, l’attuale maggioranza ha in comune solo l’anticlericalismo e, dunque, in questi temi e nel terrore per il Covid ha il proprio collante, oltre che nella paura di molti cattolici sul fatto che il prossimo Presidente della Repubblica possa non essere eletto dalla sinistra….

  16. Vale

    @vatti
    Vecchio sarà lei.

    @bariom
    Omosessuale, omoaffettivo.
    Ma lo zaloniano “uomosessuale “,nn lo consideriamo?

    1. Francesco Paolo Vatti

      @Vale: Certo che vecchio lo sono io! E’ ben quello che scrivevo…O vuole dirmi che anche lei è nata nel glorioso ’64? Ma, in ogni caso, lo dicevo per ricordare (prima di tutto a me stesso) che le cose possono essere cambiate anche tanto in questi anni..

        1. Francesco Paolo Vatti

          Non credevo che questo blog fosse un covo di giovanilisti a oltranza (non riesco a fare la faccina che ride).
          In realtà, all’inizio del mio scrivere avrei voluto dire che non è vero che al catechismo non insegnano la posizione della Chiesa sull’omosessualità, ma poi mi sono reso conto che da quelle catechesi mi separano oggi quasi 30 anni….

      1. Vale

        @vatti
        Gli È che il dom perignon ma anche il krug del 64 nn sono stati niente male.

        Ovviamente era una battuta. Basta vedere bariom

  17. giovi

    Ragazzi, vi assicuro che i miei figli, diciamo tra i 10 e i 5 anni fa, né i figli delle mie amiche, dell’età corrispondente, hanno mai sentito affrontare il tema a nessun catechismo ! Nelle omelie non ne parliamo nemmeno : sono temi del tutto abbandonati. Tutto ciò che sanno sugli insegnamenti delle Chiesa sull’affettività e sulla sessualità , in generale, lo hanno imparato in famiglia. E si guardano bene, su precisa indicazione dei genitori, di affrontare l’argomento coi compagni di scuola : quando ci hanno provato, con l’entusiasmo della gioventù, sono stati subissati di offese. D’altra parte credo che per i ragazzi , ma anche per gli adulti, in ambienti ” non protetti”, non siano tempi in cui mettere in gioco la dialettica : sia perché è totalmente INUTILE, se non dannoso, sia perché rischioso.
    Dirlo per me è molto triste, soprattutto se penso alla mia, di giovinezza, in cui si discuteva di tutto e di più, in cui la politica e i temi oggi detti “etici” erano all’ordine del giorno, ed io non mi tiravo certo indietro, ma è così.

    1. Oggi più che mai la Famiglia è deputata e chiamata all’educazione dei Figli rispetto la Morale, l’Etica e la Fede, sarebbe un errore abdicare ad “altri” (anche in ambito ecclesiale in senso generico), come pensare di farne a meno… la catechesi del mondo è persistente e continua.

      Peraltro, Morale, Etica e Fede, si apprendomo per simbiosi e tramite figure di riferimento e le prime figure, sin dalla tenera età siamo noi Genitori, pur con tutti nostri limiti.
      La “fatica” dell’educazione e dell’esempio (il “buon” esempio) sono per noi anche “palestra” e motivo per non “uscire dai binari”.

  18. giovi

    Senza dubbio, Bariom: assolutamente non abdicare, semmai incrementare la fatica dell’educazione ! Anche perché i figli ce lo chiedono !
    Diciamo che se il catechismo desse una mano, ne usufruirebbero anche figli di genitori non motivati come noi.
    Però, capisco i catechisti, anzi , le catechiste, e i parroci : forse in quel contesto sarebbe inutile, a questo punto, se non controproducente, allo stato attuale.

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