di Costanza Signorelli
Scrivere la recensione di un libro di Costanza Miriano non è affatto semplice. Se dovessi trovare un aggettivo per definire i suoi libri direi senz’altro che sono esplosivi. (Sarà per questo che il Catholic Herladl’ha recentemente definita «la scrittrice cattolica più pericolosa del mondo»?). Ad ogni modo, sono esplosivi perché, pagina dopo pagina, la Miriano ti trascina nella sua vita a dir poco movimentata, e anche in quella degli altri. Ti fa conoscere un sacco di persone, ti porta in casa di amici, parenti e conoscenti e ti ci fa pure ficcare un po’ il naso. E poi ti fa ridere (tanto) e piangere (poco), riflettere e scherzare, soffrire e gioire e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo lo fa, tendenzialmente, sempre di corsa: ha quattro figli, un solo marito (precisa lei), è giornalista, scrittrice e ha molte, moltissime altre cose da fare.
Corre, corre trafelata,
Mangia sempre cioccolata,
Quando gli altri sono a letto
Lei ti scrive un romanzetto
La mattina in torpedone
Per andare alla riunione
Conferenze catechesi
Poi in palestra a fare pesi
Giornalisto a tempo perso
Di tenore assai dverso
Che di quello dei felloni
Giornalisti, ma cialtroni
Asserviti alle teorie
Che raccontano bugie!
Ho comprato il libro Costanza… e non vedo l’ora di cominciarlo! Cristina
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