di Raffaella Frullone
Tra qualche settimana, giorno più secondo me, giorno meno spererebbe sua madre, nascerà Giulia. Giulia al momento giace, o meglio scalcia, nel grembo di quella che per 5 anni è stata la mia compagna di banco al liceo e della quale non rivelo il nome poiché, da quando ha scoperto di aspettare un bambino, abbiamo convenuto che fosse il caso di ricostruire una reputazione dignitosa perduta, e che certi episodi che la, o meglio ci, vedono protagonista è bene non siano in alcun modo ricollegabili al suo nome.
Questa donna, che per tutelare la sua privacy chiamerò Miluna, 15 anni e qualche borsa sotto gli occhi fa ha condiviso con me cose che forse non sono esattamente da prima della classe. L’intento era anche nobile, c’eravamo fissate con il senso della giustizia e della democrazia e così finivamo per mettere tutto sotto le cosiddette “questioni di principio” con le quali giustificavamo ogni cosa. Tipo esortare tutti quanti a consegnare in bianco verifiche di qualunque materia ordine e grado, improvvisare emergenze umanitarie di fronte alle quali le lezioni non potevano assolutamente svolgersi, partecipare a scioperi contro riforme a caso (da cui la famosa“riforma protestante”), contro le “istituzioni centri del potere”, tipo il bidello che si ostinava a vietarci di fare le fotocopie rimpicciolite delle formule di matematica. Questo non era che una parte della nostra attività politica che aveva anche un’espressione artistica quando ci portava ad esprimere le nostre idee scrivendole con cura sulle pareti della scuola o, in alternativa, ad attaccare manifesti con le frasi di Jovanotti in segno di sfida verso professori che, pensate, avevano l’ardire di volerci interrogare.
Devo ammettere che nell’economia della classe non eravamo nemmeno le peggiori, anzi, non avevamo bucato le ruote a nessuno, non avevamo minacciato nessun professore, e non eravamo nemmeno presenti quando qualcuno aveva pensato bene di incendiare una paio di aule, così tanto per gradire. Se però anche voi avete avuto una compagna di banco una con la quale avete trascorso ore a discutere su chi fosse più bello tra Paolo Maldini e Gary dei Take That (lo so, sono antica che ci volete fare?), una con la quale tradurre le canzoni dei Queen durante le ore di fisica, con la quale condividere il totale senso di fronte alla matematica, una con la quale festeggiare come un risultato epocale un 6 – (leggi “sei meno meno”) in tedesco, allora potete certamente capire il mio stato di smarrimento quando ho saputo che sarebbe diventata madre. Cioè lei, che in seconda aveva fatto morire il Tamagotchi, sarebbe diventata mamma, lei, correa insieme a me delle scuse più improbabili per non farsi interrogare, era chiamata ad educare un bambino.
Dopo circa 8 mesi e 4 sedute di shopping compulsivo + un barattolo di Nutella, ce l’ho fatta, non solo ho superato il trauma, ma.riesco anche a parlare con lei convincendomi che sia tutto normale, in effetti è tutto normalmente straordinario. Giulia scalcia che è una meraviglia, io sono a dir poco euforica e la mamma fatica a portare il pancione che cresce sempre di più. Miluna sta preparando tutto con cura (tutine, pannolini, fasciatoi &Co), tutto tranne una cosa:la Tv.«Non serve, non è essenziale». Ok certo, non lo è ma non puoi privarla della Tv! «Sì, posso. C’è il computer, ci sono i dvd. In questa casa la tv non c’è, è una scelta mia e di suo padre, non è educativo. Se ne farà una ragione, non è un dramma ».
Ok ammettiamolo, vivere senza televisione non è un dramma, ma le parole di Miluna sono andate dritte dritte a finire nel mio file “Gente che ha deciso di non guardare più la tv e ha eliminato il televisore” e mi sono ritrovata a pensare che cominciano ad essere un discreto numero. C’è l’amica dell’università che qualche tempo fa mi ha scritto «Ho buttato il televisore nello sgabuzzino, non mi serve, è inutile. Non so chi entra ed esce dalla casa del Grande Fratello, non mi interessa sapere chi vince X factor e nemmeno vedere le veline che sculettano, è trash, non mi serve», poche settimane fa un mio ex collega, giornalista: «Io e mia moglie abbiamo deciso di non tenere la tv in casa, è diseducativa e vogliamo cominciare ad abituarci in vista dei figli che avremo, i tg sono pilotati, per informarsi basta la rete.La Tvè per il popolo bue», ultima in ordine di tempo la parrucchiera: «Io da anni vivo senza Tv, non lo capisci? La tv ha rovinato intere generazioni, soprattutto quelle degli anni Ottanta! Per questo il paese va a rotoli, la tv ci ha fatto il lavaggio del cervello, la tv ha rovinato per sempre l’immagine della donna».
Ok, ammetto che il mio campionario non possa fare statistica, però basta farsi un giro in rete per capire che le iniziative contro il piccolo schermo si moltiplicano e si allargano a macchia d’olio. Ci sono i comitati contro la tv baby sitter, le iniziative contro la tv spazzatura, i digiuni da pubblicità e televendite, i programmi di disintossicazione graduale per addicted del piccolo schermo.
Faccio subito outing: io ho visto un sacco di tv da bambina: avendo un sacco di tempo libero (cosa che è andata inspiegabilmente assottigliandosi negli anni) avevo la fantastica possibilità di giocare in cortile, leggere libri, passeggiare con mamma, papà o nonna e guardare un sacco di tv. Non mi sono fatta mancare nulla: da Bim Bum Bam alla Casa nella prateria, da Happy days a Ok il prezzo è giusto, da Kiss me Licia a Hazard, dall’Angelus del Papa la domenica per finire, sempre la domenica, prima di pranzo, prima dell’Angelus, gli incontri di Wrestling perché i miei cugini monopolizzavano il telecomando. In 19 anni vita, ok 30 scherzavo, ho visto un po’ di tutto: programmi noiosissimi, trasmissioni divertenti, film romantici, scene volgari, il troppo che stroppia, il nuovo che avanza, “paghi due prendi tre”, nudo è meglio, la villetta di Cogne, lo zainetto di Ambra, l’armadio di Vicky, Excalibur,la Gialappa’s, il matrimonio di Carlo e Diana, Piero Angela, il Karaoke di Fiorello, il tg5 di Mentana, San Remo di Baudo, Chi l’ha visto, Chi vuol esser milionario, Chi ha ucciso Laura Palmer. E spesso ho spento, cambiato canale, tolto il volume.
Faccio outing di nuovo, il mio primo amore resta la radio, non sono quindi la persona più adatta per un’arringa di difesa del piccolo schermo, inoltre ammetto di aver sperimentato in prima persona il pericoloso effetto catalessi che un’eccessiva esposizione al medium può provocare, e di aver capito che le immagini ingannano, per esempio non è possibile uscire da una cella frigorifera utilizzando soltanto un rossetto, come ci voleva far credere quel furbastro di Mc Gyver.
Tuttavia non mi sento di bollare questa compagna di tante serate come la causa di tutti i mali del mondo, della rovina di generazioni, soprattutto di donne. E è vero che non racconta sempre tutta la verità, e se non sempre è un esempio di virtù, certo è che è in buona compagnia, c’è Repubblica per esempio, il Corriere, ci sono A e Vanity Fair e quanti altri mezzi di informazione. Poi c’è la realtà che vediamo coi nostri occhi e quella che incontriamo, di fronte alla quale non possiamo spegnere, o cambiare canale, di fronte alla quale conviene esser preparati. Che ne sarà di Giulia quando incontrerà due spavalde liceali che si bulleranno per aver pasticciato un muro? Molto meglio una puntata di SOS Tata. Che ne sarà di lei quando nella tua libreria troverà Odifreddi che spiega “Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici? Non sarebbe meno indigesta una puntata di Cotto e Mangiato?
Io non ce l’ho…
Anche io mi sono fatto il mio periodo da “teledipendente” e ricordo d’aver ricevuto fondamentali lezioni di vita dal capitano Kirk e da Mr. Spock (qualche anno fa Palmaro scrisse un bell’articolo sul tema per Studi cattolici).
MI PIACE! Sono un trekker anche io, DEVO avere quell’articolo
@ Don Fabio
Detto, fatto! 😉 (guardare la messaggeria privata di fb).
Il riferimento esatto è Mario Palmaro, “La filosofia di Star Trek”, in “Studi Cattolici” 449/50 (1998), pp. 567-571.
Gary dei Take That! 🙂
Ma chi è Gary dei Take That? 🙂
Vabbe’, ho svelato la mia età (risalgo a Febo Conti, Thierry la Fronde e Poly il pony).
Comunque sia perché prendersela tanto con quello che in fondo è solo un povero strumento? Se qualcuno si impicca, vogliamo dare la colpa alla corda?
Anticipato, nel commento 😉
La televisione è un mezzo, e non ritengo che sia tutto da buttare via; anzi sono particolarmente contento dell’avvento del digitale terrestre che ha portato tantissimi canali quasi monotematici con contenuti più che dignitosi (per i bambini piccoli Rai Yo-Yo è fatta bene, i canali di film e serial TV sono ben graditi per lo svacco serale e Rai Sport è una garanzia per chi ama anche sport diversi dal calcio).
La televisione può essere dannosa? Forse si, ma sicuramente la Rete è molto più pericolosa; noi abbiamo fatto la scelta di avere un’unica televisione (lotte ai coltelli tra il piccolo e le altre due per il telecomando) in sala (praticamente l’unica stanza dove si fa tutto in casa mia) in modo da avere sempre sottocchio cosa stanno guardando; lo stesso vale per Internet (per il momento molto meno usato) mai senza uno di noi due.
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Io non la guardo più. Vivo con due sudamericani e il solo motivo per cui ancora ce l’ho è per permettere loro di avere notizie dal satellite. Ma la mia non è una posizione ideologica, è solo pratica, la TV di oggi non è quella di quando eravamo giovani, dopo trent’anni di duopolio e di corsa all’audience è diventata di una noia mortale, perfino il varietà del sabato sera (che è sempre stato per tradizione il punto più basso dell’offerta televisiva) è irresistibilmente peggiorato da Drive-in in poi… volete mettere “Canzonissima”…?
Per quanto mi riguarda le sole cose che guardo in TV sono le partite della Roma e i (rari) film di fantascienza, nemmeno più l’informazione, da qualche anno a questa parte, è avvicinabile.
Tuttavia non ho figli e capisco che questo sposta considerevolmente il problema, perché se dovessi decidere anche per loro probabilmente alla fine una TV la comprerei, però credo che farei come una coppia di amici che ha fatto una cosa secondo me molto intelligente. Loro ritengono che la cosa peggiore della TV sia lo zapping compulsivo, quindi hanno applicato all’apparecchio un piccolo timer che lo fa funzionare solo per tre ore ogni 24, questo fa si che i figli (ne hanno due, di sei e otto anni) sono costretti a decidere prima che cosa vogliono vedere e a fare delle scelte, e delle scelte condivise. In questo modo li abituano da subito ad essere critici rispetto a ciò che guardano, ad applicare un primo discernimento senza essere passivi di fronte al mezzo.
ça va sans dir che hanno la tempra dell’animatore di club mediterranee per riempire le serate dei figli ed in questo sono per me fonte di un’ammirazione straordinaria, fatto sta che di solito nell’alternativa se giocare con i genitori o guardare la TV la sera i figli preferiscono la prima.
Durerà nell’adolescenza quando i figli avranno scoperto il modo di disabilitare il timer? (succederà prima o poi, non c’è dubbio) Loro sperano che a quel punto saranno ormai vaccinati…
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Ciao Raffaella. Pure io non ho la tv e devo dire che non mi manca. Tramite internet credo ci si possa informare come o forse meglio in quanto si è “interattivi” e non è monodirezionale come la tv. Se poi c’è qualche cosa di davvero interessante esiste lo streaming….
Ciao, a presto.
La TV serve per le partite in diretta, tutto il resto è scaricabile.
In tutti i sensi, anche in quello legale.
Ciò non toglie che i miei figli si stanno facendo dosi massicce di
Hell’s Kitchen, Master Chef, Discovery Channel, X factor et alia.
Eh bei i tempi di
i racconti del faro
i ragazzi di padre tobia
happy days
ciuffettino
shirley & laverne
amore in soffitta
tre nipoti e un maggiordomo
George e Mildred
90° Minuto
chissà chi lo sa
scacco al re
e qui mi fermo… 😉
Tutto però senza nostalgia, caro Paolo 😉
La TV come i giornali “usati” con la testa e lasciando spazio al dialogo in famiglia… (che fatica, però, che faccio… non so voi)
Anche noi come coppia abbiamo avuto la nostra parentesi “zen” senza televisione, tra il 2000 e il 2001. Avevamo il primo figlio allora e ci sentivamo alternativi.
Poi è successo l’11 settembre con l’attentato alle torri gemelle, avevamo internet ma i modem erano lumache. Con il piccolo abbiamo iniziato con videocassette e dvd che sapevamo a memoria. Infine ci siamo arresi alla televisione. Secondo me l’importante è non averne più di una e metterla in salotto e non in cucina o in camera. Ora abbiamo Sky sport e cultura. Essenzialmente guardo le partite di calcio e qualche spezzone di film sul digitale terrestre. La piccola guarda cartonito e i ragazzi guardano sport e documentari di vario genere. In ogni caso alla sera siamo prevalentemente nel salotto e chi vince il telecomando impone agli altri il suo programma.
Anche noi nel fidanzamento abbiamo scelto niente tv. Ma c rimaneva un desiderio;i film. Allora c siamo attrezzati con un proiettore e un mega telo attaccato al soffitto. E’ meglio del cinema. Per il dolby surround aspettiamo una casa un pò più grande (ora siamo in tre in 41mq,senza terrazza!!). La scelta è nata perchè pensiamo che in tv non ci sia niente da salvare,nn un telefilm,non un programma valido. I cartoni i film e certi programmi saranno scaricabili. Mio marito non è amante del calcio, guardiamo solo la nazionale…nn è ancora capitato, vedremo come fare…per gli europei di pallavolo siamo andati da amici.
Senza tv abbiamo scoperto che è più faticoso,ma immensamente più bello il dialogo. Forse dipende anche dalla grandezza della casa, ma nn c’è un momento di rifugio/fuga dentro la scatola nera.
Molto meglio leggere…la casa è piccola ma piena di libri.
Io adoravo vedere il tg,sapete cosa ho scoperto? Che i tg sono come le telenovelas, anche se le abbandoni quando torni capisci subito tutto.
Mio papà comprava sempre il giornale una due o tre testate,così in famiglia da me si è imparato a leggerlo. Si chiacchierava in questo modo di ciò che accadeva, un pò alla don Milani.
Con mio marito abbiamo ripreso questa scelta,nn compriamo il giornale tutti i giorni, non serve, c’è internet dove tra l’altro ci sono info non presenti sui giornali (vedi il sito http://www.bastabugie.it;dove ho scoperto il libro di costanza!).
Noi siamo contenti della scelta, la tv non ci manca per niente.
Siamo consapevoli che nell’adolescenza i nostri figli scapperanno per guardarla dagli amici;saranno liberi di farlo e di scegliere per la loro famiglia ciò che più ritengono giusto.
Come mamma voglio però offrigli una possibilità diversa,fargli vedere che è possibile e che si sta bene,che ci sono tante altre possibili alternative,più belle,più fantasiose. Al posto della tv,momenti di gioco e riposo con gli altri e forse anche momenti noiosi in cui finalmente fermarsi e inventare cose nuove.Santa noia!!!
…Per la cronaca, siamo certi della nostra scelta ma ci domandiamo spesso se in questo mdo i figli non cresceranno un pò troppo fuori dal mondo…eterno dilemma quanto essere nel mondo ma non del mondo!!
ok, non sono fan della tv da quando mia madre mi ha insegnato che ” i libri sono tuoi amici “. La sera, quando cedo il pc leggo. Attualmente ho libri ammonticchiati ovunque perchè mamma impallidisce all’idea di un nuovo ripiano oltre ai vari scaffali e alla libreria.
Come darle torto in 5 in 49 metri quadrati?
E intanto la sera leggo, perchè quello che vedo in tv non rispecchia la mia generazione ( non tutta almeno ), perchè mi cascano le ali se sento dire ad una ragazza ” sono a miss italia per dimostrare che sono intelligente “, perchè non voglio sapere quante pensioni prendono i politici con i miei genitori in cassaintegrazione, perchè non me ne frega niente di vedere donne sempre nude, perchè questa mattina il mio primo pensiero alzandomi è andato a chi stà male e a chi non potrà festeggiare Natale.
A questo punto di perchè ce ne sarebbero a milioni, ma quello che più mi piace fare la sera è alzare gli occhi dal libro e parlare con le persone che amo, chiedergli com’è andata la loro di giornata, infilarmi sotto le coperte e stringere un bambino che mi dice che sono la migliore sorella del mondo.
A casa ce l’abbiamo, ma io non la guardo praticamente mai, ho smesso circa sette anni fa…però tanto guardo tutto su Internet (sostanzialmente, Ballarò, Crozza e Santoro e basta :)) , perciò alla fine è uguale. però siccome abbiamo Sky è bello ogni tanto guardare dei film e le serie TV tipo N.C.I.S., mia sorella ed io ne siamo innamorate.
Cmq: quando ero piccola ho visto anche io ore e ore di cartoni animati e serie TV tipo Genitori in blue jeans e Super Vicky, ed erano fighissimi! Vorrei che anche i miei figli potessero vederli! Però mi sembra che rispetto a sette anni fa la qualità faccia decisamente pù schifo. Quando avrò dei figli, TV o non TV..boh. Penso che come facciamo gli amici di D.Fabio sia la cosa migliore, cmq, posto anche che mi sposi fra un anno, i figli saranno “da Tv” non prima di fra cinque anni e per allora cissà come sarà il mondo..magari ci saranno solo PC!
I miei genitori mi permettevano di guardare la tv una volta alla settimana, quindi ho imparato a scegliere bene cosa guardare…
La tv è tra gli arcani oggetti (insieme a barattoli di creme esfolianti/idratanti, la piastra per capelli e le presine da forno) che ho portato “in dote” a mio marito, che guarda sdegnato i suddetti oggetti, per lui misteriosissimi e assolutamente inutili.
Noi, per fortuna, non abbiamo né tempo né voglia per la tv. Il tempo libero lo dedichiamo a cinema, amici, giornali e internet, però mi fa rabbia pensare che tante persone, soprattutto malati, anziani, persone sole, per forza di cose cerchino un po’ di svago nella tv e si vedano appioppare Il Grande Bordello.
Scelta coraggiosa, quella di vivere senza tv. Pur condividendo i ragionamenti che stanno alla base di una simile decisione, non ce la farei mai a rinunciare alla mia piccola dose di cazzate quotidiana.
Forse un giorno crescerò, forse mi sveglierò, boh.
E comunque: Maldini tutta la vita!
Un tempo la tv era uno dei pochi media disponibili. La tanto mitizzata tv degli anni 80 (la generazione precedente aveva carosello e i sceneggiati in tv o i varietà classici). Oggi abbiamo internet. Io la guardo la tv ma rifiuto di guardare i reality. Non per snobismo ma perche non mi piacciono. Anche se non mi e’ dispiaciuto guardare 2 serie di x-factor (forse per la compagnia e perche mi piace la musica). Telefilm,news,film ,tg, dibattiti, Crozza su la7 (anche se si trova anche tutto in streaming). Le informazioni spesso le leggi prima su internet. I film e i telefilm li trovi in streaming. Le cose cambiano. Non e’ il mezzo il male ma cosa si guarda.
Aggiungo che la tv di oggi e’ lo specchio della società. Tv digitale, sky, tv dedicata (canali di cinema,calcio,news, musica,ect). Ognuno si guarda e si sceglie il palinsesto.
Io penso che la TV sia allo stesso modo sopravvalutata sia da chi la guarda troppo che da chi non la guarda affatto
Ottima citazione Paul.
e chi si addormenta sul divano come viene classificato?
Quello Fefral è il miglior uso
la categoria peggiore è quella di chi si addormenta davanti a un film e poi si sveglia di botto dicendo “no no, non dormivo…( e dopo un minuto)…ma che è successo?”
“riposo gli occhi un minuto solo”
Non parliamo poi di quelli che si svegliano alle 5 della domenica mattina per guardare il gran premio e poi solleticati dal ronzio della telecronaca si addormentano.
il gran premio alle 3 del pomeriggio è troppo bello per dormire!
Oggi guardo TV cum grano salis, ma non trovo ragioni per evitarla del tutto.
Ma in passato gravemente peccai… 🙂
Nei miei Ottanta ci sono Hazard (visto e rivisto, una leggenda), Anna dai capelli rossi, Babil Junior, Belle e Sebastien, Calendar Men, L’uomo tigre I e II (fanatismo puro), Capitan Futuro, Capitan Harlock, Pollon, Chobin, Coccinella, David Gnomo amico mio, Grisù, E’ quasi magia Johnny, Fantaman, G.I. Joe, Heidi, Hela supergirl, Hello Spank, He-Man, Holly e Benji, I Cavalieri dello Zodiaco, I predatori del tempo, Il Tulipano Nero, Teppei, Ken il guerriero, Kimba il leone bianco, Lady Oscar, Lalabel, L’ape Magà, L’ape Maia, Lupin III, Gli incredibili casi dell’ispettore Nasy, L’incredibile Hulk, L’ispettore Gadget, Mademoiselle Anne, Magica magica Emi, Memole dolce Memole, Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, Mister Magoo, Golgrake, Daitarn III, Gig Robot d’acciaio, Occhi di gatto, Remì, Ryu il ragazzo delle caverne, Sally la maga, Sampei, Starzinger, Mazinga, Tekkaman, Tutti in campo con Lotti, Yattaman e qualcuno me lo dimentico
HAI DIMENTICATO CANDY CANDY!!!!!!! ERESIA, ORRORE, PROFANAZIONE! noi bambine volevamo fare tutte le infermiere e incontrare il Terence dei nostri sogni…..
no, non l’ho dimenticato, non l’ho inserito di proposito, Candy candy non mi andava giù, e dire che guardavo di moooolto peggio. 🙂
Cmq faccio ammenda (grandissima sigla)
grazie!!!!!! 3,8 minuti di pura spensieratezza e ritorno all’infanzia!
e allora permettimi di mettere anche Goldrake. Per me commozione pura. Chi è nato a metà anni 70 può capirmi
Snif! Ho la lacrimuccia! Sigh!
ancora Atlas Ufo Robot (Goldrake)… VEGA: ditemi se si scrivono ancora canzoni così per cartoni!!! (FERMATEMI, perché avrei ancora l’altra sigla di Goldrake e la romanticissima VENUSIA… e … e …)
Brava! Mai dimenticarsi di Candy Candy!
Idem per me!!!
Concordo con la newentry Zuccannella: la tv in linea di massima non è un granchè, ma non rinuncerei mai alla mia dose di cazzate quotidiane. E ora inorridite a sentire cosa guardo: Chi l’ha visto? (spero sempre di poter individuare un disperso per telefonare al numero in sovrimpressione!), L’albero Azzurro (lo impongo anche ai figli, non si può non amare Dodò!), l’Italia sul2 (ammetto, lo guardo per arrabbiarmi… non sopporto la melensaggine della Bianchetti), Sex and the city in tutte le repliche, Medium, Fiorello, Diario Italiano con Augias (altra incazzatura), i cartoni di Garfield.
Le serie americane pseudo-scientifiche-poliziesche no, preferivo decisamente tutte le puntate dell’Ispettore Derrik. Ovviamente 3 sere su 7 non vedo la tv, perchè è monopolio del marito tifoso di Juve e Napoli, ma che ogni scusa è buona anche per vedere l’Inter o il Milan…
I reality? ho guardato tutte le edizioni dell’Isola dei famosi, ma mi sono molto annoiata con l’ulitima e non credo che la guarderò ancora. Tutti le altre serie sono per me assolutamente inutili e barbosissime.
I miei figli guardano solo quello che dico io, ovvero un po’ di Rai Yoyo e i dvd e a volte è difficile spegnere quando bisogna andare a tavola e il cartone non è finito. Ma se trovano di meglio da fare, giocare, correre, uscire per andare da un amichetto, la tv se la dimenticano proprio. Ammetto che a volte li anestetizzerei volentieri con una seduta davanti alla scatola magica, ma di solito è quando più ce li piazzerei che meno ci vogliono stare…. chissà come mai! I bambini hanno un sesto senso per cui quando sentono che tu vorresti riposare un momento, puntualmente ti chiedono la tavolozza e i colori per dipingere, poi ti chiamano per avere la merenda, ti siedi un attimo e vogliono il vasino per fare cacca, ti risiedi e loro ti richiamano perchè l’hanno fatta e vogliono farti vedere il capolavoro…..
Insomma la tv è molto comoda, ma per quanto intrattenga bene, insegna poco. Ora sono piccoli e hanno ancora poche pretese, ma quando saranno più grandi e ci sarà l’inevitabile confronto coi compagni di scuola che guarderanno un po’ di tutto, allora il lavoro si farà più impegnativo, sia per le scelte di cosa guardare, sia per il quanto guardarne. Ho amici che non hanno la tv, ma noto che i loro bambini appena vanno a casa di altri non desiderano altro che vederla accesa. Giorni fa il figlio 10enne di un amico è venuto a cena e mi ha chiesto di vedere Walker Texas Ranger……
Cara Giuly, non posso che dissociarmi dalla tua affermazione su Candy: la terribile fanciulla portava morte e disgrazia ovunque andasse (e viaggiava parecchio…) e dunque, pur condividendo l’infatuazione per il bel tenebroso Terence, da bambina pensavo fosse meglio intraprendere la carriera della bella e serena Suor Mary…
🙂
Vorresti dire che portafa s…? Ma se andava tutto bene, poi finiva la serie! Scherzo!
Giuliana! Tutto per noi!
http://www.youtube.com/watch?v=evtlL-SXwrI&feature=player_embedded
il lieto fineeeeee!
Smack!
Per continuare negli outing, noi a casa di tv ne abbiamo 2, una in sala , nessuna in cucina (da sempre) per quello le cene sono sempre di grande intensità.
E’ quello ufficiale: qui si vedono le partite, sky, i tg…
E’ un pezzo da museo, un Mivar del 1998 da circa 32 pollici (più o meno).
Poi ce n’è uno riservato, un tesoretto, piccolo e vecchio (una scart e il videoregistratore incorporato) nel talamo nuziale, per il relax presonno, più spesso usato come monitor per il dvd che non come tv…
Sopravviviamo.
“nessuna in cucina (da sempre) per quello le cene sono sempre di grande intensità”: ottima scelta, soprattutto se i momenti del pasto sono quelli durante i quali tutti i componenti della famiglia stanno FINALMENTE INSIEME.
Qualcuno se la ricorda? Tutte innamorate di Aldo Reggiani!
Presente.
e di loretta goggi…
Ho un rapporto particolare con la tv: credo che l’importante sia l’uso che se ne fa, come in tutte le cose, quindi, dopo aver passato la fase: PER CARITA’ LA TV! NON VALE LA PENA! attualmente la guardo quando c’è qualcosa di disimpegnato, così TANTO PER… Esempio: il giovedì sera è dedicato a Don Matteo.
Sono tra quelle cresciute con il mitico CAROSELLO e a volte ne sento l’astinenza, e vado su You Tube:
Personalmente simpatizzo con l’amica di Raffaella Frullone: la tv, come tutti i “video”, sono difficili da governare, specie quando in famiglia ci sono dei bambini; trovo del tutto ragionevole la soluzione di tenerli fuori di casa. Allo stesso modo trovo legittima (anche se oggettivamente più laboriosa) una soluzione diversa: farli entrare limitandone l’invadenza.
In casa nostra abbiamo la tv solo in sala. I bambini in settimana hanno diritto al max a un’ora al giorno di video (cioè tv O videogiochi O computer). Nel fine settimana, un paio d’ore al giorno. Inoltre mai la mattina prima di scuola. Ancora: non possono vedere i canali generalisti, ma solo dvd e canali tematici (ad esempio, Disney Channel). Onestamente, a volte preferirei non averla del tutto, perché chiedere il rispetto di queste regole è davvero causa di lotte continue. L’unica soluzione che mi sembra inaccettabile è la deregulation: la tv di oggi è molto diversa da quella della nostra infanzia, assolutamente pericolosa, ad esempio, per la purezza degli adolescenti. Inoltre vi regnano il cattivo gusto, la volgarità, la violenza fisica e verbale e anche una fortissima componente di pensiero anti-cristiano. Trovo che i genitori abbiano il compito di filtrare al massimo tutti questi elementi, anche quando costa fatica.
Ho fatto un po’ di insalata grammaticale tra singolari e plurali: mi scuso.
“mangia libri di cibernetica INSALATA DI MATEMATICA e a giocar su Marte va”
ecco l’assist per l’altra sigla di Goldrake
questa era per l’insalata grammaticale di perfectionconversationis
Grazie Alessandro! Viva Lady Oscar!
W LA TV DEI RAGAZZI !!!!
tempo fa mi è capitato di dare un’occhiata ai programmi pomeridiani di Italia 1. Sono rimasta letteralmente di sasso per le trasmissioni, una vera indecenza e un disastro per gli adolescenti che ci passano le ore, di fronte a ‘ste porcherie…. pensare che a 15 anni io vedevo ancora i cartoni…. Concordo con te, Perfectioc. meglio niente tv. E poi scusate, ma i compiti??? con tutto quello che ci sarebbe da studiare…. quand’è che questi ragazzi trovano il tempo per vedere la tv? basterebbe imporre degli orari. La regola a casa mia era “prima il dovere, poi….”. E alle 21-22, nanna.
Scusate ma cosa mi avete ricordato………………….con Candy candy piangevo tutte le volte. Io da Paperella combattiva però preferisco Lady Oscar! Ne ero innamorata, già mi vedevo …..piume all’aria e spada in mano ad affrontare i nemici!
La più grande colpa della TV secondo me è che piano piano, un colpo oggi e uno domani, ha fatto perdere a tanta gente la percezione della propria dignità: sapere che persone adulte, addirittura anziane, sono disposte a barattare il pudore (del loro corpo, dei loro sentimenti) pur di diventare popolari e non si rendono conto (o si?) di quanto si rendano ridicoli, mi riempie di tristezza.
OT
Devo rispondere alla domanda che mi ha fatto ieri Alvise ma che ho letto solo oggi:
Caro Alvise, ho chiesto al marito marinaio la questione del comandante della nave. Mi ha spiegato che è fondamentale in situazioni di pericolo che il comandante non abbandoni la nave finchè tutti i suoi sottoposti non si siano messi in salvo. Il comandante non è un aspirante suicida, ma ha il dovere di essere l’ultimo a mettersi in salvo, come se fosse un tutt’uno con la nave. Quasi sempre il comandante che compie il suo dovere fino all’ultimo finisce per morire. Ma se non facesse in questo modo, se si mettesse al riparo dal pericolo e causasse anche involontariamente la perdita di un solo membro dell’equipaggio, cadrebbe in un grandissimo disonore.
Hai mai visto il film “we were soldiers”? Mel Gibson, il protagonista, è il primo a scendere dall’elicottero all’inizio della missione e l’ultimo a risalire, finchè non è certo di aver recuperato tutti i suoi uomini che sobno riusciti a salvarsi.
ecco…. grazie a voi ho guardato per un’ora vecchie sigle di cartoni animati cantando a squarciagola davanti ai miei bimbi! (ho scoperto che conosco a memoria l’ape maia, lady oscar e il tulipano nero!)
Il primo amore non si scorda mai!
Anche a casa nostra una sola ed in salotto. Vanno i canali satelitari che hanno del buono, se sono sola è per ló più spenta. Anche per me è solo uno strumento… Imparare a vivere nel secolo doce siamo capitati è importante, imparare il discernimento.
Altrimenti finiamo come la mamma del bambino che all’asilo, dopo essere stata chiamata per la terza volta, questa volta perché il piccino aveva cercato di infilare (e per fortuna mancato) un rametto raccolto in giardino nell’occhio di un compagno, disse “ma insomma, non è possibile che in giardino si possano trovare legnetti, dovevate pulirlo!”. Non possiamo pulire il mondo dai legnetti, dai coltelli, dalle droghe, dalla violenza, non è quella la soluzione. Dobbiamo dare ai nostri figli gli strumenti per affrontare le cose e per scegliere cosa è giusto o non è giusto fare.
Nelle vacanze estive invece niente tv, leggiamo insieme, inventiamo storie…
Il mio sogno erotico era Bia,la strega e Lamu (pero mi sono anche innamorato della suora all’asilo dalle monache…suonava la chitarra..insomma mi innamoravo facilmente da piccolo).
Pensare che all’epoca gli adulti ritenevano questi cartoon diseducativi e violenti…figurati cosa avrebbero detto con quelli che fanno adesso.
p.s. ultimamente guardo la televisione praticamente solo per il rosario da Lourdes su TV2000, per l’ispettore Barnaby e SOS Tata (però ormai son solo repliche), oltre che usarla come lettore di dvd
Off topic nessun acquirente per Gianni e il magico Alverman?
mitico!!!! quasi come Ciuffettino e Belle e Sebastian
ma quello originale in b/n mica il cartone!
Maurizio Ancidoni
Bugs Bunny & Daffy Duck – Caccia al Coniglio (Spara!)
Ops! Eccolo!
e Zorro!
Admin! Che succede ai commenti? Qui ho sbagliato il copia-incolla: me lo cancelli? ma gli altri miei sopra (quelli con i video) erano la risposta a
babyduckling 30 novembre 2011 a 18:26 #
Nella notte dei tempi!
qualcuno un po’ più “anziano” (40-50 anni) mi può aiutare a ricordare un telefilm con dei ragazzini con un pony a Venezia? lo ricordo vagamente ma su internet non c’è traccia.
Poly a Venise (e poi c’è anche Poly in Spagna ecc…)
eccezionale! come hai fatto???
ho cercato su google “ragazzi con un pony a Venezia” e… voilà 🙂
Ragazzi, sono riuscita a farmi restituire il pc solo adesso, vado a ninna, domani non ci sarò tutto il giorno, ma ci risentiamo la sera. Domani è un giorno importante e accompagno il mio ragazzo alla riunione sindacale.Non lo hanno ancora licenziato, ma andiamo a fare coraggio e a sostenere i ragazzi e padri che hanno perso il lavoro recentemente e ingiustamente aggiungerei io.
Oggi mentre ero in giro non potevo fare a meno di pensarci. A domani e una buona notte a tutti e a tutte le persone che amate!
bene buonanotte e tanti auguri per una “buona battaglia”
buonanotte anche da parte mia!
Ho sempre visto la mia dose di televisione italiana senza farmi troppi problemi fino a quando, all’alba dei 24 anni, mi sono trasferita all’estero, ho conosciuto la televisione inglese e me ne sono innamorata a prima vista: potendo, avrei passato le mie giornate a guardare Discovery Channel, qualsiasi cosa, dal serial sulla pesca dei granchi a Mythbusters (due pazzi che, usando metodi pseudoscientifici, sfatano leggende urbane: geniale!), dai programmi che spiegano come si producono le cose che usiamo tutti i giorni ai ripassoni di storia mondiale, dalle trasmissioni sui grandi progetti ingegneristici a quelle sulle catastrofi naturali. Da allora, ogni volta che torno a casa e mi capita di accendere la tv mi si accartoccia lo stomaco, ma soprattutto mi sorgono spontanee le seguenti domande: perché in Italia non è possibile concepire un programma che interessi una larga fascia della popolazione e che non contenga donne svestite, persone che si vomitano addosso opinioni in modo più o meno violento, montepremi distribuiti in modo casuale da un conduttore gigione o filmati rai d’archivio di vecchi show? Perché sembra impossibile che un programma in prima serata possa avere dei contenuti, uno spessore, divulgare un qualche tipo di informazione, e al tempo stesso essere piacevole e godibile? Sinceramente non ho ancora trovato risposta, nel frattempo mi sono trasferita ancora e ho smesso di guardare la tv per non morire di noia: alla fine conosco modi più piacevoli per buttare via il mio tempo.
A casa mia abbiamo una sola tv in salotto/tinello/cucina… (ok la casa è piccola e c’è una sola zona giorno). A primavera si era rotta e, complice anche una malattia del riparatore, siamo rimasti quasi quattro settimane senza. Devo dire che dopo un primo panico iniziale ci si abitua velocemente: i film si scaricano, ci sono i dvd, le serie (quelle 2/3 che ci piacciono) le vediamo in streaming.
E’ però anche vero che la battaglia deve essere continua e basta cedere qualche giorno per riprecipitare di colpo nel baratro dello zapping ossessivo/compulsivo.
Poi, da quando c’è il digitale, mio figlio (2 anni) ha scoperto cartoonito e, contemporaneamente, i dvd di Cars e allora sono iniziate le vere lotte…