Non seguitemi, mi sono persa anch’io

 

Che Dio benedica le compagne di liceo.

Ieri mi è venuta a trovare a Roma Federica, che vive a Washington, ed è in tournée italiana di zii e parenti vari con suo marito (due metri di militare esultante perché finalmente “Osama met the Maker”). Vorrei precisare che Federica ha una lettera di auguri per il suo compleanno firmata Michelle e Obama e quindi io, essendo sua amica, per osmosi sono una persona importante.

Chiarito questo, comunque Dio benedica le compagne perché con un’amica del liceo tu puoi rivederti dopo venti anni venti, e capirti senza nessun bisogno di spiegazioni, a mezze parole, come i matti che ridono delle barzellette solo citandone il numero. E non parlando di cose remote – il liceo, chi se lo ricorda più? – ma di tutto quello che è successo in questi anni, l’amore, il lavoro, la vita. Probabilmente avere massacrato insieme i neuroni sotto le stesse montagne di Tucidide e Livio deve avere marchiato in modo indelebile le nostre menti implumi. E questa amicizia impressa a fuoco ha spinto la mia amica a passare sopra al fatto che io ai tempi della scuola ero una ragazzetta veramente insopportabile, veramente, credetemi (ma Federica mi ha perdonata ed è arrivata all’assurdità di volermi bene).

Comunque, ieri è stato anche il giorno dell’atteso meeting dei blogger in vaticano. Ovviamente sono arrivata in ritardo, rigorosamente per ultima, avendo tentato fino all’ultimo secondo utile di rimuovere alcuni tragici problemi estetici, come il topo muschiato che mi ritrovo in testa (i colpi di sole mi hanno preso la mano). I parrucchieri però di lunedì sono chiusi, che inciviltà. In compenso allo smalto sbeccato avrei potuto provvedere, sono certa che padre Lombardi avrebbe apprezzato. Invece niente, neanche quello.

Quindi, per ultima, sbeccata e tra i pochissimi non online (in compenso con i crackers, l’acqua e le mele disidratate) c’ero anche io. E non ero neanche la più sgabinata della compagnia. C’era un prete olandese, Roderick Vonhogen, che ha cominciato a bloggare sul tema di Star Wars, ottenendo 10mila contatti al giorno, è riuscito a fare delle prediche distribuendo consigli su Farmville, ha fatto un blog su Tolkien e ieri ha seguito la beatificazione in diretta su twitter, rispondendo a domande come “ma per essere beatificati bisogna essere morti?”; “ma il Papa era polacco o tedesco?” In un primo momento ho provato del raccapriccio, perché penso che in un certo senso la Chiesa non debba inseguire il mondo. Ma effettivamente, lo ammetto, se si vogliono pescare uomini bisogna spingersi in tutti i tipi di acque, e avere anche un’esca. Insomma ci deve essere anche chi pesca tra coloro la cui attenzione viene scossa solo da Farmville. Come ha detto don sgabinato “quando predico in chiesa ci sono sempre le stesse duecento persone, che probabilmente dormono mentre parlo. Quando scrivo il blog sullo Hobbit la gente mi ascolta davvero, e posso anche inserire cenni sulla fede”.

Se è per questo tanto normale non era neanche il mio vicino di sedia che ascoltava discorsi in inglese francese italiano e spagnolo senza cuffia col traduttore e intanto twittava, postava su fb e cliccava freneticamente da un sito all’altro senza neanche darmi il tempo di capire che pagine fossero (io infatti, certa di avere il secchione come compagno di banco, volevo copiare), oppure faceva foto a tutto spiano con vari mezzi tecnologici da me mai visti, compreso il computer. Ha anche fatto cadere il traduttore di proprietà della Santa Sede, tanto che c’era, ma non rivelerò il suo nome neanche sotto tortura.

Per venire ai temi seri, si è parlato di inserire i blogger anche nei canali ufficiali di comunicazione della Chiesa istituzionale (ma sicuramente quando mi chiameranno io non sentirò il telefono).

Poi si è parlato di come twitter e fb hanno cambiato il mondo dei blog, ma qui vi chiedo di non farmi scendere nei dettagli, perché io twitter non so manco che è, e quanto al blog io scrivo il post ma il mio web master privato e segreto fa tutto il resto. Infatti, cercando una categoria nella quale eccellere, ho pensato di provare a concorrere per il miglior lato B della sala. La Pippa del Blog vatican meeting. In tutti i sensi.

Si è detto di quali siano le motivazioni che spingono qualcuno a scrivere un blog: profitto, ideologia, coltivare il proprio ego (non ho sentito nominare il puro piacere di scrivere che per me è prevalente, insieme a quello dell’ego, lo ammetto: ricevere complimenti mi manda in brodo di giuggiole). Padre Lombardi veramente ha detto che lui non fa il suo lavoro per l’ego, ma per servire. E ci credo, io al suo posto non ci vorrei mai stare, tutti col fucile puntato contro!

Si è parlato del rapporto tra blog e mainstream media nell’uso delle notizie, ma la cosa non mi riguarda perché io dalle notizie mi tengo alla larga, le schivo con una certa abilità (di Bin Laden me l’ha detto un marinaio americano stamattina).

Quanto al blog come strumento di evangelizzazione (tutti siamo missionari, ci hanno ricordato ieri), quello sarebbe il mio sogno. Padre Lombardi ha detto che il Papa è molto attento ai nuovi media, disponibilissimo aperto a ogni possibilità di comunicazione che gli venga offerta. In più dai bloggers la Chiesa si aspetta di capire cosa pensa la sua opinione pubblica.

Dopo circa tre ore di chiacch… ops di relazioni mi è tornato mal di testa. Mi è sembrato che si parlasse senza cogliere il centro. Comunicare cosa. D’altra parte a un convegno sulla comunicazione si parla di come comunicare non di cosa.

Personalmente comunque il mio intervento preferito è stato quello di Elizabeth Scalia – non a caso una donna? Le donne hanno una forte connessione con il senso – che diceva la grande tentazione di Internet è quella della dispersione. Puoi distrarti, perderti, soddisfare soprattutto la tua curiosità di sapere, sapere tutto, vedere tutto. Si può cadere in una sorta di lussuria intellettuale. Per quanto mi riguarda la vita mi salva abbastanza da questo rischio al quale indulgerei volentieri. Le esigenze dei figli mi richiamano alla vita vera, concreta, mi impediscono di controllare le mail e facebook e i commenti ogni volta che vorrei, cioè sempre.

Un sacerdote blogger, Marco Sanavio, ha fatto un paragone tra quanto la macchina ha cambiato la velocità degli spostamenti rispetto al carro. Allo stesso modo la rete ha cambiato la comunicazione. Ma sia con l’auto che col cavallo, vorrei dire, uno deve sapere da che parte andare.

Se uno mette le cose nella giusta gerarchia il tempo che rimane per social network e blog è ragionevomente ridotto (annullato?), altrimenti il blog diventa un blob che invade tutti gli spazi possibili.

A me personalmente l’accumulo di informazioni dà l’ansia. In questi casi mi metto a dire il rosario, fatto che azzera quasi il tempo per informarmi. Anche perché se dico il rosario finisco per addormentarmi. Un ottimo rimedio contro lo stress da eccesso di connessione.

83 pensieri su “Non seguitemi, mi sono persa anch’io

  1. veronica

    un post delizioso…davvero. Mi sarebbe piaciuto essere lì, con te, e scopiazzare dal vicino geniale. Ora, vista l’ora, vado a dire il rosario…sperando che almeno quello faccia effetto sulla mia insonnia perenne.

  2. f@ben

    Da un po di tempo mi sembra di soffrire di una malattia abbastanza comune: la blog-socialite compulsiva acuta. Quella malattia… anzi quell’ossessione che ti porta ad essere sempre dipendente dal blog di turno (ma non il tuo peró 😀 ) oppure dal social-network del momento.
    Se penso a quanto tempo sottraggo a cose più sane per stare davanti al mac, mi sento un vero idiota.
    P.S. Voleva essere una confessione a voce alta… Ora Costanza perfavore potresti darmi l’assoluzione?
    Buona notte a tutti. 🙂

  3. Pingback: «…e i suoi “portali” non prevarranno contro di essa…»

  4. Buongiorno !!
    Ma come? Io e Dalila eravamo contente perchè pensavamo che conoscendo TE (una addirittura di noi è una tua parente spirituale) eravamo importanti???!!!
    Io stamattina posso lasciare un piccolo tributo alle mie compagne alle superiori, perchè sul blog (a parte il tuo!! 🙂 ), non so cosa dire se non che è bello e fa compagnia.
    La mia compagna storica alle Magistrali è stata la mia amica Giò, che però è arrivata in terza e a quell’epoca una bocciatura al liceo quinquennale si recuperava con una fuga al magistrale, quadriennale. E questo la dice lunga sulla motivazione a fare le maestre per le quali ci vuole una vocazione (SCUSATEMI MA VE LO ASSICURO) più robusta degli stessi sacerdoti!!!
    Un altro compagno meraviglioso era Lorenzo, un ragazzo cieco per un incidente infantile, che ci guardava con le mani senza mai approfittarne (eravamo quasi tutte femmine). E azzeccava il mio umore molto più puntualmente di mio marito col quale sto da ventanni…;-)
    Detto questo mi fermo: stamattina ho un incontro con due prof di mio figlio per fare il punto di una situazione scolastica non proprio rosea. Inoltre oggi ha il suo primo saggio di canto lirico solistico : deve cantare Moon River e Oh cessate di piagarmi di Scarlatti…ditemi voi se vi sembra un titolo da dare ad un adolescente!!! 🙂

    Abbiamo bisogno delle vostre preghiere (pure di Alvise) baci a tutti (anche ad Alvise
    🙂 )

  5. claudia

    Cara Costanza stamattina proprio mi hai scaricato nell’oceano come Osama….ed io che oltre ad osannarti ogni tanto mi rilasso coltivando il mio orticello virtuale, PS:ora ne ho uno anche in Inghilterra, cosa succederà???? verrò bannata????
    Pregate per me che mi rilasso su Farmville e buona giornata!

    1. paulbratter

      Claudia, Costanza non ha scaricato in mare nessuno (come neanche gli americani hanno scaricato osama se è per questo…)

  6. alvise

    Scusate l’interruzione…
    Rispondo ora alla domanda di Paul Bratter di ieri sera
    (ero già a letto con il mio cane!)
    Paul Bratter chiedeva: “tu chiedi di dimostrarti l’esitenza di Dio o che io credo in Dio?”
    …la numero 2.

    1. paulbratter

      “Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.”
      così ha detto Gesù ed è l’unico modo di dimostrare la nostra fede. Infatti continua:
      “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.”
      E credo che sia proprio questo il nodo: se abbiamo fede si vede, se non si vede….
      per quanto mi riguarda purtroppo non si vede, per questo mi definisco “non ancora convertito”.

      PS per chi non avesse capito di cosa stiamo parlando la domanda che ho posto ieri ad Alvise era questa:

      non ho capito, tu chiedi di dimostrarti l’esistenza di Dio o che io credo in Dio?
      perchè nel secondo caso la domanda è intrigante….

  7. “E’ tutt’altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza” (Imitazione di Cristo, II, 1). Il rosario mi sembra una buona strada … 🙂

  8. Luigi

    Riprendendo Tolkien si può dire che Costanza e gli altri blogger sono come la Compagnia dell’Anello che deve intraprendere un lungo viaggio pieno di insidie e soprese. Che lo Spirito Santo illumini e protegga questi nostri inviati.

  9. STB

    Un post che fa sgabinare dalle risate. Decisamente e definitivamente: la Dott.ssa Miriano (ho appreso essercene più d’una, ma, evidentemente, per antonomasia qui si intende L’AUTRICE) è un genio totale ed assoluto.

  10. alvise

    Di nuovo: Alessio Pesaro: ho visto le scene del film Francesco: la Cavani bravissima, tutto è drammaticamente difficile e contradditorio nelle scelte estreme, credo sia proprio così, grande Mikckey Rourke!!!

  11. Alberto Conti

    “Ma sia con l’auto che col cavallo, vorrei dire, uno deve sapere da che parte andare”: una sintesi perfetta, Internet, come l’auto, è lo strumento.

  12. Cara Costanza, c’é qualcuno che arriva più tardi di te: io dell’incontro dei bloggers l’ho saputo dal tuo blog. non che avessi speranze, ma almeno ci avrei provato.

    Riguardo al perché bloggo me lo chiedo tutti i giorni, e tutti i giorni mi do la setta risposta: scripta manent.
    Troppi ricordi andrebbero persi di questo periodo così bello: il blog é un momento per riflettere, ironizzare, esorcizzare, fare poesia della propria prosaica quotidianità.
    E poi ha il pregio di essere un canale di comunicazione senz’altro virtuale, ma anche molto reale: avendo amici, fratelli, sorella e cugini lontani loro sanno sempre dove trovarmi (e cosa combino).

    Riguardo alla dipendenza dal web e alla dispersione, ammetto di esserne un po’ affetta, ma per fortuna anche qui la vita concreta pretende di esere vissuta: a casa non riesco a parlare al telefono, figuriamoci accendere un pc! E poi: cosa scriverei sul blog? 🙂

    1. isabella

      Cara Corie, ho sbirciato il suo blog ed è molto bello. Fa piacere trovare un’altra napoletana!

  13. Federica

    Coki, non vale! Cosi’ mi fai commuovere…
    I nostri prof di certo non potranno dire che non abbiamo imparato a fare sintesi: vent’anni di vita in due ore di conversazione!!
    Ieri sera, mentre raccontavo a Flavia – per i non-reduci del nostro liceo, altra compagna di classe – del nostro incontro, dicevamo che questa intesa istantanea poi non si ricrea nelle amicizie successive. Stiamo mitizzando quegli anni, secondo te?
    Quanto al fatto di perdonare (che e’ stato reciproco, questo hai dimenticato di dirlo), sono sempre piu’ convinta che non ci si riesce se prima non lo hai chiesto al Capo. Non e’ farina del mio sacco, insomma.

    PS Dal momento che ormai sono un’arrogante sbruffona da competizione, posso vantarmi con i miei studenti di conoscerti?

  14. alvise

    “L’eliminazione da parte delle forze Usa dello sceicco del terrore “Osama Bin Laden” all’indomani della beatificazione di Giovanni Paolo II può essere letta come un nuovo enorme miracolo per il mondo regalato dal Papa più amato che tanto tuonò contro la rete del terrore in particolare ammonendola con le parole “il male è accompagnato sempre dal bene” questa è quanto leggo, riportata dallUnità, la dichiarazione della onorevole Biancofiore all’indomani della uccisione di Bin Laden…Che ne pensate?

    1. Luigi

      L’ho letto anche tra alcuni miei conoscenti su Facebook, non li ho commentati per non farmi levare l’amicizia.

  15. paulbratter

    sì l’ho letta anch’io!
    sono estasiato dalla capacità di qualcuno di raggiungere tali vette di IDIOZIA!!!

      1. giuliana zimucci

        concordo, ieri appena l’ho letta mi è uscito uno spontaneo: che cretinata!

  16. giuliana zimucci

    Cara Costy! ho letto il post ieri notte, appena il tuo misterioso Admin lo ha pubblicato. Mi ero da poco svegliata dal mio rosario, che aveva indotto al sonno me e il mio piccolo Riccardo afflitto da una influenza intestinale da ormai 4 giorni. Quando è letto il titolo “non seguitemi…” mi è venuto un attimo il panico: non vorrà mica dire che ci molla qui? “ma siete passi??” direbbe mio figlio 4enne. Poi ho continuato la lettura ed ho tiraro un sospiro di sollievo. Questo è l’unico blog che seguo e non voglio rimanere orfana! eccheccavolo! le vie del Signore sono infinite, e per quanto io creda che l’incontro fatto faccia a faccia sia insostituibile, se anche il Papa sta prendendo in considerazione questi nuovi media, beh un motivo ci sarà!
    Per quanto mi riguarda, io uso FB soprattutto per tenermi in contatto con gli amici lontani. Abito in centro Italia, sono del nord e ho sposato un meridionale… quindi mi sento giustificata. Come se non bastasse non abito al centro di Roma ma in provincia!
    Farmville lo evito come tutte le altre applicazioni del social network, ho troppo poco tempo per stare dietro a tutto. E ho paura di perdere il contatto con la realtà. Sembra incredibile, ma anche quando faccio i mestieri di casa, se tengo acceso il pc do’ un’occhio ogni 2 minuti!

    Ecco: Ricky piange e ora vado a cambiare l’ennesimo pannolino… Che dite? meglio o peggio di Farmville?

  17. Alessandro

    Solo due spunti
    1) anche tra i battezzati imperversa l’analfabetismo religioso. Si critica la Chiesa il Papa e quant’altro, ma si hanno idee confusissime sul Credo (incarnazione? resurrezione? Trinità? grazia? peccato? novissimi? successione apostolica? primato petrino? sacramenti? presenza reale? Booohhh). Le Scritture sono pressoché ignote ai battezzati. Non parliamo del Magistero (il Vaticano II è molto citato e quasi niente letto, non parliamo di encicliche ecc.). C’è ignoranza su tutto ciò e c’è fame di sapere. Le parrocchie da sole non ce la fanno più a formare. Perdono di vista i battezzati dopo la cresima… I movimenti riescono in qualche misura a supplire, ad accompagnare in un itinerario di fede in età adulta. Penso che un blogger possa svolgere un’opera di carità verso i nostri fratelli: con parole limpide e chiare (e fedeli al Magistero: niente smania di protagonismo”) cercare di rispondere alle domande elementari, fondamentali (che stanno nel cuore di ogni uomo), aiutare a rialfabetizzare alla fede, ritornare a proclamare una verità che fino a 60 anni fa si riceveva con il latte materno e che oggi non risuona (quasi) più: Gesù di Nazaret è veramente risorto;
    2) il blog può stimolare, può essere un sussidio. Ma poi bisogna staccarsi dal computer. La meditazione della Parola di Dio non la fai sul PC. Un’enciclica devi prenderti del tempo per leggerla. In rete c’è fretta, ma la fretta è nemica della fede. Non ti puoi confessare né comunicare su internet. Stiamo pure immersi nel mondo, nel flusso telematico, ma coscienti che un cristiano deve ritagliarsi tempi e spazi per stare con il suo Dio.
    Ecco, solo due ideuzze che mi sono venute leggendo il bellissimo post di Costanza

    1. giuliana zimucci

      pensa che qualcuno ha suggerito la possibilità di confessarsi attraverso un Iphone (se ho capito bene, ma non sono pratica di tecnologia!) …. eh sì, molti hanno preso la Chiesa per un supermercato dei sacramenti! (io ho un’amica che è sposata solo civilmente, si rifiuta di farlo in chiesa, ma ha battezzato la figlia di 7 mesi perchè un giorno le è caduta e non si è rotta la testa, tipo rito apotropaico…)

      1. Alessandro

        Sì, ci manca solo che con la ricarica si accumulino i “punti paradiso” e che dopo un tot scatti il bonus “indulgenza plenaria”. Non so quali siano le ragioni per cui la tua amica rifiuta il matrimonio cristiano, ma in quel battezzare la figlia come rito apotropaico provo a vederci il lato positivo: le sta a cuore la salute della figlia. Mi piace sperare che sia una breccia dischiusa sull’orizzonte più vasto di Chi ha a cuore la salute di tutti i Suoi figli…

      2. Cara Isabella, troppo buona. 🙂

        Rigurado all’uso della tecnologia per l’apostolato concordo pienamente con Alessandro:

        il blog può stimolare, può essere un sussidio. Ma poi bisogna staccarsi dal computer. La meditazione della Parola di Dio non la fai sul PC. Un’enciclica devi prenderti del tempo per leggerla.

        In rete c’è fretta, ma la fretta è nemica della fede.

        Non ti puoi confessare né comunicare su internet. Stiamo pure immersi nel mondo, nel flusso telematico, ma coscienti che un cristiano deve ritagliarsi tempi e spazi per stare con il suo Dio.

  18. alvise

    …corregetemi se sbaglio, ma, mi sembra, una volta, la Messa via televisione non era “valida”, e ora sì. Allo stesso modo, andando avanti, ci si potrà, forse, anche,
    confessare e comunicare da casa?

    1. Daniela Corbellini

      Caro Alvise,

      Non mi risulta che il Catechismo della Chiesa Cattolica lo consenta…
      La Santa Messa, così come tutti i Sacramenti, sono un incontro con Dio in comunità.
      La Messa domenicale, per assolvere il precetto, deve essere vissuta in comunità.
      Se una persona è impossibilitata (per malattia e cura ai lattanti, per esempio) e la assiste in TV o alla Radio devotamente e desiderando ardentemente in cuor suo di poter ricevere quel sacramento, allora è una cosa buona per l’anima sua. Ma in realtà non compie il precetto, è giustificato all’assenza.
      Un’altro caso nel quale la messa “mediale” è molto utile nel caso in mancanza del ministro, in quel caso i fedeli sono invitati dalla Chiesa a prendere parte della liturgia della Parola, “se ve n’è qualcuna nella chiesa parrocchiale o in un altro luogo sacro”, se non c’è allora sono invitati a farlo in famiglia, in quel caso possono ascoltarla insieme alla radio o guardarla in TV.
      In ogni caso come la mettiamo con l’eucarestia????
      Abbiamo il 3D, ma il teletrasporto non è ancora disponibile!!!!

  19. alvise

    …ho scritto una e-mail privata a Costanza, che mi permetto di rendere pubblica.
    Le raccomandavo ,come il solito, di essere più ambiziosa
    (nello scrivere) di cercare di uscire dallo schema (anche mentale) della spiritosaggine-contemporanea-compulsiva-coatta che si riflette anche, naturalmente,
    nello stile, che è uno stile da blog, con ammicchi a temi comuni, a battute condivise,a situazioni scontate,
    code in auto, semafori, divani di casa, pannolini, pannoloni, presentato come “questo mondo buffo, complicato, ma tanto caruccio, nel quale dentro ci siamo”. Proponevo di trovare altri modi, più seriosi, ulteriori
    approfondimneti che non fossero (tutte queste cose gliele avevo già dettte) la appiccicatura della fede a questo mondo birbone così, in fondo, buffo, e divertente.
    La risposta?: Mi “interessa solo il rosario”. A un, cosiddetto, amico.

      1. Indelicato, sì, è vero, ma deve servire alla discussione, non c’è stato chi ha parlato della copulazione coi fringuelli? “Del maiale…” chi l’ha detto?

      2. sposatiesiisottomessaadmin

        ma no Luigi, anche Costanza ha preso spunto ad alcune scambi di vedute privati con Alvise per alcuni post. solamente una precisazione che mi ha chiesto di fare Costanza:la risposta alla esortazione di Alvise “Mai adagiarsi, la mente deve lavorare! Non rosari, ma opere! Non
        computer , ma libri!”
        è stata
        ” i rosari sono la cosa più utile che possiamo fare!”

    1. paulbratter

      quella di Costanza non è un posa (o una prosa). Lei è convinta che la fede c’entri con la vita e la vita con la fede, tutto qui, parla dell’una e dell’altra e si intrecciano di continuo.
      Inoltre Costanza non ha inventato niente, non ha teorizzato niente non è un dottore della chiesa, sta solo cercando un linguaggio per comunicare la propria fede che non sia “barboso”. A giudicare dai risultati forse un po’ ci sta riuscendo.

      PS tornando al discorso di stamattina ti assicuro che in lei “si vede!”.

  20. Velenia

    In questo blog,e anche nel libro di Costanza,la fede non mi sembra per nulla appicicata,è una fede che c’entra con la vita, piuttosto.
    Per dirla in soldoni, alzarsi di notte per cambiare un pannolino o per fare un rapido aereosol al figlio in preda alla tosse o per raccogliere il vomito di un altro figlio ha lo stesso peso eterno delle preghiere notturne di una monaca trappista, anzi per quella cosa misteriosa che si chiama comunione dei santi la monaca trappista prega anche per me e io offro il mio risveglio notturno anche per lei.
    Il cristianesimo è una fede molto carnale Alvì,per questo sin dagli inizi è stata “scandalo per i giudei,stoltezza per i pagani”.

    1. alvise

      Allora c’è n’è, diciamo, un miliardo, di monache trappiste, nel mondo, in qusto momento, considerando anche dove, di pannolini, nemmeno l’ombra.

      1. Velenia

        @ sarà l’orario ma non ho capito che vuoi dire.
        Comunque io pannolini non ne cambio più,in questo momento della mia vita (ma in futuro potrebbe anche darsi).Ma se hai voglia di fare una bella stirata alta quanto le torri gemelle, casa mia è sempre aperta.
        E siccome il cristianesimo è una fede molto carnale in cambio posso offrirti dell’ottimo cuscus di pesce incocciato a mano come vuole la tradizione,vino bianco e per finire cassata.

  21. Alessio Pesaro

    Sono contento che ad alvise sia piaciuto lo spezzone del film “Francesco”. Secondo me è un film che fa capire bene come nasce e si sviluppa il cristianesimo. Tutto inizia per un fascino ed una curiosità, come testimoniano gli amici di Francesco che uno ad uno lo seguono fino a lasciare tutto.
    Rispetto al post di oggi non posso non citare Benedetto dal suo messaggio del 24/01/2011 per la giornata delle comunicazioni sociali: “Come ogni altro frutto dell’ingegno umano, le nuove tecnologie della comunicazione chiedono di essere poste al servizio del bene integrale della persona e dell’umanità intera. Se usate saggiamente, esse possono contribuire a soddisfare il desiderio di senso, di verità e di unità che rimane l’aspirazione più profonda dell’essere umano.”
    Io sono sempre grato alla tecnologia. E soprattutto a questo blog che mi ha permesso di conoscere Costanza e tutti voi che vi scrivete. Ovviamente il mio desiderio è che prima o poi ci vediamo faccia a faccia. Il virtuale va bene per iniziare, ma l’umano vero (e il cristianesimo ancora di più) esige un corpo ed un volto.
    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/communications/documents/hf_ben-xvi_mes_20110124_45th-world-communications-day_it.html

  22. giuliana zimucci

    Eccomi qua, di ritorno dopo pannolini, pappe e sonnellini (ce la faremo a uscire dal tunnel dell’influenza?). Anche io ho un bel po’ di panni da stirare visto che il mio koala mi è stato attaccato addosso tutto il giorno. Concordo con Velenia: ci mancherebbe che le mie veglie notturne non abbiano un peso eterno! e se non ce l’avessero, chi me lo farebbe fare? sì, lo farei per forza, ma sbuffando sbrottando e rompendo le scatole a mio marito. La verità è che non c’è nulla di peggio del lamento: ti fa sentire mille volte più pesante tutto, dalle piccole cose alle grandi (e io spesso sono campionessa in questo sport, ma non ho mai vinto medaglie). Ultimamente mi sono aggrappata molto al rosario e devo dire che funziona. Non so spiegarvi perchè ma è così. Avete presente quelli che nel Giudizio universale di Michelangelo ci si aggrappano per farsi tirare su in Paradiso? ecco, mi sento un po’ così.
    Detto tra noi, lo stile di Costanza a me piace molto, lo trovo vicino a me e al mio modo di sentire le cose concrete. E non vedo l’ora di conoscerla di persona!

  23. alvise

    …sì, è vero, “i rosari sono la cosa più utile che possiamo fare”. A me mi sembra un pensiero delirante! Delirante, non trovo un altro termine. O si considera che tutti pensieri degli omini siano deliranti, e allora nulla, o sennò questa è una frase delirante! E’ più facile per un uomo copulare con un fringillide, che non sia delirante questo pensiero! nel senso che gli va troppo stretto a un uomo un pensiero a questa maniera!!!

    1. giuliana zimucci

      mi sento un tantino piccata! delirante lo dici a qualcunaltro! io mi sento lucidissima!

      1. alvise

        Hai8 ragione, in realtà, quello di Costanza, era solo un modo per dirmi “non rompere più le palle” e questo lo capisco…

    2. paulbratter

      @Alvise: non fai altro che prendere a capocciate la fede.
      Se anche Dio non esistesse, vincerebbe sempre lei lo stesso!

    3. Alessandro

      Perché “delirante”? E’ chiaro che tu non sei cattolico (nel senso che magari sei battezzato e cresimato, ma non sei credente), e quindi pensi che recitare il rosario sia perdere tempo rivolgendo preghiere a nessuno. Ecco, ho cercato di mettermi dal tuo punto di vista, anche se non lo condivido. Però se vuoi capire che significa recitare il rosario per un cattolico devi fare anche tu lo sforzo di metterti dal suo punto di vista. E dal punto di vista di un cattolico il rosario è preghiera a Qualcuno, a Cristo per mezzo di Maria: “Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità […] Si può dire che il Rosario è, in un certo modo, un commento-preghiera dell’ultimo capitolo della Costituzione Lumen gentium del Vaticano II, capitolo che tratta della mirabile presenza della Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa” (Giovanni Paolo II, Angelus del 29 ottobre 1978); “Con queste parole, miei cari fratelli e sorelle, immettevo nel ritmo quotidiano del Rosario il mio primo anno di Pontificato. Oggi, all’inizio del venticinquesimo anno di servizio come Successore di Pietro, desidero fare altrettanto. Quante grazie ho ricevuto in questi anni dalla Vergine Santa attraverso il Rosario: Magnificat anima mea Dominum! Desidero elevare il mio grazie al Signore con le parole della sua Madre Santissima, sotto la cui protezione ho posto il mio ministero petrino: Totus tuus!” (Giovanni Paolo II, Rosarium Virginis Mariae, 16 ottobre 2002). Come vedi, per un fior di pensatore come il cattolico beato Giovanni Paolo II la recita del rosario è piena di senso e di valore, e non certo qualcosa di delirante.

  24. claudia

    @Paul anch’io che non sono preparata come te, stamattina ho pensato che il corpo dopo aver sfiorato l’acqua non abbia raggiunto il fondo dell’oceano e comunque la mia era pura ironia…non me la sono presa…per niente!!!!

  25. alvise

    Paul Bratter:
    dicevo, sei troppo arguto, non ti seguo, prima parli di cazzate dette a proposito del miracolo della morte di Bin Laden, poi dici che io meno capocciate, non so cosa vuoi dire?
    Io credo che c’è la fede, è un fatto, non credo che sia vero l’ooggetto, invece chi ha la fede, pretende anche che sia vero, e che gli altri concordino che sia vero,
    che il rosario non sia una forma di superstizione, che uno crede, in tante religioni c’è i rosarii, nella mente degli omini: O te vuoi dire altre cose stratosferiche che io non arrivo a intendere…

    1. Alessandro

      mi scuso con paulbratter se intervengo su un punto della risposta che gli rivolge Alvise. Non è vero che chi ha fede “pretende che gli altri concordino che sia vero” l’oggetto della loro fede; ognuno è libero di credere o non credere, ci mancherebbe, ma visto che il contenuto della fede è quel Dio che solo può dare la piena felicità a ogni uomo, come può il credente non auspicare che tutti credano in Dio e lo amino? Non auspicarlo sarebbe come non auspicare che tutti gli uomini siano felici.

  26. paulbratter

    “invece chi ha la fede(in Dio), pretende anche che sia vero(Dio e le preghiere a lui rivolte),” per forza, mi sembra evidente!
    Io credo di dire cose così banali che poi tu vai cercando un altro significato che ti sfugge (perchè non c’è) e ti appaio arguto.

    Sul rosario un quanto tale non so che dire, io non lo recito (non sono ancora convertito) ma credo che abbia una grande potenza per chi ha fede, ma anche chi ha fede non pensa che sia una formula magica(quindi superstizione). se Costanza trovasse qualcuno agonizzante per strada non si inginocchierebbe a recitare il rosario ma se lo caricherebbe sulle spalle fino al più vicino ospedale e dopo averlo consegnato ai medici allora sì potrebbe inginocchiarsi e pregare per lui.

      1. alvise

        PAUL BRATTER:Prima cosa leggi bene quello che ho scritto sopra,
        e poi, te vai ripentendo, “non sono “ancora” convertito”, cosa vuole dire? C’è una lista d’attesa? Te sei in lista? Cosa vuoi dire? Non mi riesce di capire, spiegati meglio!

      2. paulbratter

        «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi»
        Io non sono ancora pronto.

  27. Antonio

    Qualcuno paventava un abbassamento della Chiesa verso il mondo abbracciando certi mezzi, tuttavia non sono pienamente convinto che sia così. La Chiesa ed i suoi battezzati non sono DEL mondo, ma è innegabile che si trovino NEL mondo.

    Per quanto la differenza sia sostanziale, è evidente che doversi muovere entro questi confini implichi l’utilizzo di quanto è necessario per arrivare alla gente. L’altro giorno, molto argutamente, un mio amico mi domandava se fosse possibile oggi l’instaurarsi di una nuova religione a livello delle cosiddette “maggiori” (Cristianesimo, Islam, Induismo ed Ebraismo). La domanda coglie nel segno, e lo fa nella misura in cui entra come un treno nel campo della comunicazione – d’altra parte parliamo di un futuro professore in quest’ambito.

    La mia risposta, di primo acchito, fu che oggi, salvo stravolgimenti epocali di portata fantascientifica/apocalittica, non sarebbe possibile l’instaurarsi di una religione a quei livelli. Almeno, non per come la intendiamo. In fondo possiamo dire che col VII secolo d.C. si è chiuso un po’ tutto, visto che le confessioni sopra citate sono piuttosto “antiche”.

    Ebbene, in un mondo in cui tutti ci chiamiamo Tommaso, in pochi, suppongo, crederebbero a qualche nuovo Messia, o ad una nuova divinità, senza vedere “di persona”. Questo è a sua volta frutto di una fede altrettanto radicata, che per molti ha la stessa valenza di una religione, ossia quella sorta in seno all’Illuminismo.

    A suo modo, anche quella può dirsi una “fede”. Ci sono i dogmi, c’è il proselitismo, ed in fondo, a voler leggere un po’ più tra le righe, c’è pure la trascendenza. Trattasi però di un tipo diverso di trascendenza, che anziché muoversi in verticale si muove in orizzontale. E’ un continuo “dopo”, in attesa del tanto reclamizzato superuomo. L’ermetismo verso qualsivoglia concetto di aldilà non ha impedito ai padri fondatori di ipotizzare qualcosa di simile, anche se in Terra. Non a caso, i nipoti, basandosi sulle loro “sacre scritture”, portano più che degnamente avanti la fede imposta dai loro avi, con la stessa veemenza nonché la stessa tensione sacrale. Così va il mondo.

    Ergo, oggi sfondare su questo fronte non è così facile. E non è nemmeno facile capire quali possano essere le direzioni che l’uomo sarà capace di intraprendere. Come dicevo in un’altra occasione, a lui la fantasia non manca di certo!

    Ci sono religioni che devono tutto agli ultimi ritrovati nell’ambito della comunicazione, come il protestantesimo, che senza la stampa su larga scala (il cui impatto fu certamente maggiore di quello che fino ad ora ha comportato un qualsiasi social network) difficilmente avrebbe varcato i confini della ristretta immaginazione di Lutero.

    Se un tempo, dunque, per acchiappare un toro dalle corna “bastava” un lazo, oggi serve anche la rete. Internet, per certi aspetti, è provvidenziale. Ma non bisogna certamente cadere nella trappola. La stessa tesa da Lutero, magari inavvertitamente, a tutti i propri adepti. La sua religione, nata con la diffusione della stampa, ha finito per esaltare il mezzo anziché il fine. Da qui, credo, si è arrivato al nefasto sola scriptura. Per loro, tutt’oggi, tutto si limita qualche paginetta di un libro (peraltro monco). Ecco l’esaltazione massima del fine a discapito del mezzo!

    L’incontro, dove che avvenga, va testato e sperimentato oltre le mura del luogo (fisico o virtuale) di quel primo approccio. E’ come se Paolo fosse rimasto a vita a farsi lunghe passeggiate in quella via di Damasco, certo che l’illuminazione che lo colpì fosse strettamente limitata a quel minuscolo territorio. E con buona pace di chi vorrebbe dimostrare il contrario, ahinoi, anche in questo caso la Chiesa ha avuto ragione!

    Un ultimo pensiero lo rivolgo a paulbratter, la cui considerazione riguardo la propria conversione mi ha ricordato qualcuno che conosco molto bene (talmente bene che potrei dire essere io…). Non farti scoraggiare dal grado di perfezione che richiede la santità. Il fatto di essere tutti chiamati a quel modello ci spinge anzitutto a tendere verso quella perfezione, in un percorso che non è mai perfetto ma sempre perfettibile.

    Sappi che non esiste solo il cattolico santo, bensì è più comune il cattolico peccatore. La frenesia della perfezione, a mio parere, puzza di zolfo! Lasciamo volentieri certe cose ad altri, che vanno avanti a pane ed holy bible. Quale che sia il nostro peccato, resta pur sempre nulla in confronto a Chi, Lui solo, può perdonarlo. Si dice che Giuda patisca il caldo per superbia, non per tradimento…

    Non scagliare pietre, questo sì. Ma non sforzarti nemmeno di trovare ragioni per cui tu non possa far parte del gregge. E’ dura, ma il primo passo per la guarigione è riconoscere di essere malato. Io mi fido del Medico, nonostante mi trovi ancora in degenza.

    Have fun!

    1. paulbratter

      Grazie, ma non è desiderio di perfezione: è che puoi bluffare con tutti ma non con Dio.

    2. alvise

      Antonio (non mi paventa): alora così, chiunque pensa pensa e in quanto pensa (crede) in quello che pensa,
      ergo anche gli illuministi credono e credendo impongono il loro credo che è di non credere e di seguito…
      Va bene, e allora? e poi? cosa c’entra coi rosari? il Papa? I Santi e i santini? Io penso che credere consista in qualcosa di serio, profondo, umano, come , es. il messaggio dei Vangeli,
      l’amore, la carità, la fratellanza, no Cristo risorto. Allora è vero che Cristo è risorto perché anche l’illuminismo ha i suoi dogmi?
      Ma ora basta. Devo andare a copulare col mio cane…

      1. Antonio

        Alvise, sei davvero un personaggio curioso. A pochi ho visto porre così tante domande e così poca voglia di sentire le risposte. E forse il problema è proprio questo: ne fai troppe per ascoltare quello che dicono gli altri.

        Se ti calassi di meno nella parte, chissà che qualche discussione interessante non ne possa venir fuori. Per il momento faccio semplicemente fatica a seguirti, tutto qui. E non è affatto detto che non sia colpa mia, eh…

        @ paulblatter

        Non posso darti torto… in giro si dice la stessa cosa!

  28. Francesca Miriano

    Bravo paulbratter!E se uscissimo da questo loop claustrofobico rosario si rosario no ,io ci credo io no,fede si fede no ecc,?Questo è un blog con maggioranza di credenti cattolici e qualche voce in controtendenza :non può andare bene così e basta? Tanto nessuno cambierà mai idea e allora conosciamoci e rispettiamoci:ognuno segua il suo percorso nella ricerca della felicità.Torno invece alla prima frase della Cochi: god bless schoolfriends!Spezzo una lancia a favore:ne ho sposato uno anche se ci siamo filati al terzo anno di università.Sono l’ossatura della mia vita sociale. Oltre all’orso marsicano che ho sposato ne frequento regolarmente almeno 7, la mia compagna di banco è una delle mie migliori amiche anche se vive in un’altra città abbastanza lontano. Di 30 che eravamo (15+15)ho notizie di quasi tutti, se devo fare l’elenco dei nomi vedo ancora i banchi dove eravamo seduti. E’ vero anche quello che dice Cochi: se ci si rivede dopo tanto tempo scatta qualcosa e si ricomincia a parlare e a ridere quasi come se non ci fossimo mai lasciati.Anni fa per lavoro ho rivisto dopo 15 anni uno dei più pazzi( capelli crespi e alti sulla testa, jeans e maglietta bianca a maniche corte anche sotto la neve), grande pianista,diventato capo neurochirurgo pediatra a Stoccarda. Dopo qualche iniziale timidezza(mia naturalmente)siamo partiti a valanga prima coi ricordi e le risate, poi con le confidenze come facevamo a scuola.Siamo rimasti in contatto anche col nostro prof di latino e greco: quando ha avuto bisogno per motivi di salute si è mossa una macchina da guerra che ha cercato di aiutarlo al meglio.Questa è una delle cose belle della mia vita.

  29. chiara

    E allora Francesca questo deve essere un cromosoma mirianico..anche Giovanni ha come migliori amici i compagni del liceo, che hanno poi fatto l’università con lui, aggiungo che se non ci fossi stata io con il mio casino del più siamo e meglio è, sarebbero rimasti i suoi UNICI amici!

    1. @chiara Nel mio caso non sono i migliori, ma sono una bella fetta! Tra le più care una è recente, una ben più antica del liceo, risale ai tempi del catechismo, quindi terza elementare.
      @antonio Ci devi svelare qualcosa! Studi teologia? Filosofia? Sono troppo curiosa, anche se forse questa domanda non è prevista dalla netiquette.

      1. Antonio

        Nessun problema, cara Costanza, non per me. Teologia non saprei, ma la Filosofia mi ha quasi sempre affascinato. In realtà, però, non mi occupo di alcuna delle due: “studio” (le virgolette sono d’obbligo) altro. L’importante è non farsi ingabbiare dai due estremi opposti, ossia il dilettantismo da un lato, e lo specialismo dall’altro.

        In compenso ho il piacere di poter dire che ho avuto dei buoni maestri. Alcuni sono ancora in tempo per conoscerli, per altri è troppo tardi. Poco male, c’est la vie…

    1. sposatiesiisottomessaadmin

      ti invito a esprimere il tuo parere e mi dispiace se il nostro confronto-scontro è andato un po’ oltre.

  30. Elena

    Perfettamente detto da costanza: comunicare, comunicare… macomunicare cosa? i primi cristiani comunicavano il vangelo con la vita. forse è quella la strada: che tutti siano uno affinché il mondo creda.

  31. Antoine-Marie

    Salve Costanza,

    che piacere leggere questo post… sono il secchione. Mi fai passare per un vero pazzo ! Che risate…
    Ti voglio rassicurare, non ho roto la cuffia della Santa Sede !

    Bacci ed abbracci.

    1. Ciao secchione! Uffa, speravo di farti fare brutta figura con la Santa Sede invece niente, la cuffia è a posto, tu sei bravissimo, tecnologico, e parli tutte le lingue!

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