Risposte a un cattolico perplesso

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Intervista di Camillo Langone a Costanza Miriano per Il Giornale

Sono un cattolico suonato, come certi pugili. Ho cominciato a barcollare dal famoso «Buonasera» pronunciato dalla loggia di San Pietro: buonasera lo può dire chiunque, da un Papa avevo bisogno di sentire uno squillante «Sia lodato Gesù Cristo»…

Da quel 13 marzo 2013 è stata una gragnuola di colpi: non sulla mia fede in Dio ma sulla mia fiducia nella Chiesa. Ogni chiacchierata aerea del Santo Padre, ogni dichiarazione di monsignor Galantino della Cei, ogni intervista ai cardinali Kasper o Marx o Schönborn mi ha lasciato almeno un livido. Continua a leggere “Risposte a un cattolico perplesso”

Il vero potere di noi donne. Intervista a Costanza Miriano

di Benedetta Frigerio

È vero, il nuovo libro di Costanza Miriano incolla le donne perché descrive, svelandola, la sofferenza come caratteristica innata di ogni “femmina”, ma sopratutto perché cercare di suggerire «come rendere feconda la nostra condizione». Leggendo Quando eravamo femmine (Sonzogno, 174 pagine, 15 euro) non solo si capisce come «quello che ci fa soffrire diventa combustibile per un amore più grande», ma anche quanto sia grandiosa e potente la natura femminile delle donne, se assecondata. Continua a leggere “Il vero potere di noi donne. Intervista a Costanza Miriano”

«Se essere mamme fosse una pratica agonistica… la messa sarebbe doping»

In foto: Costanza Miriano in cucina con le figlie più piccole.

Emanuele Fant intervista Costanza Miriano per CREDERE

Scrivo di buon’ora un messaggio a Costanza Miriano: «Ho bisogno di chiamarti, qual è il momento migliore?». Risposta inaspettata: «Più o meno sempre». Il «sempre» mi suona strano, mi preoccupa il «più o meno». Costanza è nota come giornalista, scrittrice, blogger, maratoneta, multimamma. Si vede che oggi ha deciso di tirare il fiato. Provo alle undici, non risponde nessuno. Alle tredici, nemmeno.

A pomeriggio inoltrato, mi richiama: «Sai, stamattina ero al colloquio coi professori e ho lasciato da qualche parte il telefonino, ora siamo al pronto soccorso perché mio figlio forse ha una colica, ma sembra niente di grave». Come temevo: sono caduto in un suo libro solo chiamandola al cellulare.

Sapete perché la redazione di Credere mi ha chiesto di fare quattro chiacchiere con Costanza Miriano? Non per il successo editoriale di tutto quello che scrive, nemmeno per le battaglie sacrosante che combatte. Ma perché ti viene in mente lei, e la sua borsa a scomparti, quando pensi a una mamma vera. Continua a leggere “«Se essere mamme fosse una pratica agonistica… la messa sarebbe doping»”

Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no

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di Marta Rovagna  per donnaeuropa

Costanza Miriano, perugina e giornalista Rai da 20 anni, prima al Tg3 oggi a Rai Vaticano, è madre di 4 figli e autrice di tre libri che sono diventati un caso editoriale per il loro successo: Sposati e sii sottomessa, Sposala e muori per lei e Obbedire è meglio, quest’ultimo uscito nel 2014. Laureata in lettere classiche, è approdata alla scuola di giornalismo di Perugia e ha iniziato una carriera di giornalista.

Ci parla della sua vita, delle sue scelte, del successo dei suoi libri, di chiara ispirazione cattolica (i tre titoli sono tutti citazioni bibliche) del suo modo di vedere il mondo maschile e femminile e di un certo tipo di femminismo, che lei proprio non riesce a sopportare.

 Quale messaggio vuoi fare passare con i tuoi libri?

O mamma mia, che domanda! Ci ho messo tre anni a scriverli, adesso in quattro righe mi viene un po’ difficile spiegarlo… diciamo che in sostanza avevo voglia di dire alle mie amiche – e in tutta sincerità ti dico, puoi crederci o no, che quando ho scritto il primo ero certa che lo avrebbero letto solo loro, e mia mamma, e mia sorella, e le cugine, che con le zie avrebbero potuto sfiorare quota cento copie – quello che aveva funzionato per me, per la mia esperienza, che mi aveva resa più felice. Continua a leggere “Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no”

Ma di cosa state parlando?

Costanza Miriano intervistata per  El Huffington Post  sempre in merito alle polemiche sull’uscita del libro “Cásate y sé sumisa”

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           (aquí en español)

A cosa si deve il successo del suo libro in Italia?

Il libro inizia con me che rispondo a una telefonata di un’amica in crisi, che non si decide a sposarsi. Una telefonata tra amiche sul tema dell’identità femminile, che è, io credo, quello su cui si gioca la partita centrale della nostra culturale. Cosa vuol dire essere uomo e donna oggi. Teorie di genere o antropologia cristiana. Il tutto tradotto in un linguaggio pop, passando dalle calze parigine al Catechismo, dai trucchi per dormire in bagno quando ci sono i figli neonati (appoggiando la testa al rotolo di carta igienica) alla Bibbia.

Una mia amica mi ha chiamata arrabbiata perché nella sua libreria mi ha trovata nel settore umorismo. Invece non mi avrebbero potuto fare un complimento migliore. Ridere parlando di San Paolo! E così è partito un passaparola tra i credenti, che finalmente si sono visti rappresentati in modo non deprimente, molto deciso nei contenuti, molto allegro nella forma. All’inizio sono state stampate 1200 copie. Io telefonavo alla mia famiglia nella speranza che almeno loro ne comprassero una mezza dozzina. Poi il libro ha avuto non so più quante ristampe, ormai oltre venti credo. Continua a leggere “Ma di cosa state parlando?”