Arrivo alla messa prefestiva di sabato 28 agosto portando in modo depresso il peso della mia età, come dice un lavoro sociologico che, come spesso (non sempre) scopre l’acqua calda: le persone sui settant’anni si sentono vecchie quando arrivano gli acciacchi. Io arrivo a messa dopo aver iniziato una cura per combattere un’alta pressione agli occhi che mi ha causato mal di testa fastidioso e invalidante , cura cui sono arrivata a)autofacendomi una anamnesi con l’aiuto del pc b) rivolgendomi all’oculista. La cura mi rimbecillisce, dà un po’ di nausea e vertigini e si inserisce nell’esperienza depressiva del giorno precedente quando sono stata “ costretta” , sempre con tali sintomi, a vedere pure la mia immagine nello specchio di un ottico (che ingrandisce, forse, rughe e occhiaie ) per il cambio occhiali.
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Imprevisti e probabilità
di Innocenza Laguri
Sono al secondo imprevisto -salute -nell’età anziana . Lo scorso settembre sono svenuta in strada (-sincope- dice la dimissione dal pronto soccorso). Questa volta l’imprevisto ha toccato mio marito: rimozione di un ematoma, creatosi per una recente caduta in treno (inciampo in bagaglio mal riposto), partenza per la vacanza rimandata, decisioni da prendere ( visite private o pronto soccorso?), poi ore al pronto soccorso, poi operazione, poi ancora male di testa e seconda operazione per completamento drenaggio, tempi lunghi e, quando non angoscianti, noiosi in ospedale, ecc).
Età anziana : non è sempre stata così
di Innocenza Laguri
Il vecchio saggi e il vecchio debole di papa Francesco
C’è un testo di Aldo Maria Valli piccolo, molto leggibile, intitolato “Avete un grande compito” (Mondadori Store) che racconta dell’attenzione del Papa per gli anziani. Tutto il breve percorso, compreso le pagine dedicate alla grande nonna di Francesco, mostra l’ importante funzione attribuita da Francesco ai vecchi , in quanto saggi, contrariamente a quanto oggi avviene. il Papa nel testo sottolinea il loro contributo fondamentale, soprattutto in quanto nonni, mentre in altre occasioni si preoccupa della necessità di assisterli quando sono deboli. Fabrice Hadjadj , nella sua rubrica su Avvenire “Ultime notizie dell’uomo” nota che la nostra società tecnologica ha prodotto una gravissima inversione del venerabile e del vulnerabile: i vulnerabili sono diventati gli anziani mentre i venerabili sono i giovani . Continua a leggere “Età anziana : non è sempre stata così”
Accompagnare e imparare
L’età anziana è anche l’età in cui accompagnare nella malattia prima di essere a nostra volta accompagnati, come da questa testimonianza che un amico mi ha inviato e che col suo permesso, vi invio.
Innocenza Laguri
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Carla, mia sorella, era ammalata di Alzheimer da alcuni anni ma da tre stava in poltrona o a letto e più il tempo passava, meno riconosceva e capiva. Ogni mercoledì, prima di prendere il treno per Milano, dove lavoro, l’andavo a trovare. In macchina, mentre percorrevo il tratto di strada da Giussano a Capriano, pensando a lei così immobile e sofferente, volevo esser degno di stare con lei. Quante volte dopo esser stato un po’ in sua compagnia e averla salutata, mentre mi recavo al treno a Carugo, più che la soddisfazione di una visita fatta, mi prendeva una strana amarezza. Continua a leggere “Accompagnare e imparare”
Un pomeriggio al Pronto Soccorso
di Innocenza Laguri
Quell’affermazione del filosofo Petrosino che poco della vita diventa esperienza mi ha stimolato a non “subire” soltanto la circostanza che mi è capitata. Finito il pranzo in un bar con un’amica mi alzo, sento la testa che gira e non riesco a stare in piedi, una cosa improvvisa e soprattutto, diversamente da altri malanni (non poi molti) che ho avuto, incontrollabile. Continua a leggere “Un pomeriggio al Pronto Soccorso”
Non invecchiare davanti alla parola di Dio
di Innocenza Laguri
Tre suggestioni, tratti da letture di questo periodo, mi sono di aiuto nel vivere la famosa età anziana e mi permettono anche di praticare , almeno un po’ di più, cose già intuite ( e messe nei precedenti contributi) Continua a leggere “Non invecchiare davanti alla parola di Dio”
Una nuova vita interiore
di Innocenza Laguri
Ricevo da un’amica alcune pagine di una biografia scritta da una psicologa di 88 anni, Elena Amisano, morta anni fa. Il testo da cui sono tratte si intitola Una vita ritrovata da Dio, Kolbe. Poiché cerco di fare in modo che ciò che leggo diventi un aiuto, un’ipotesi utile e incamminarmi verso quella spiritualità dell’età anziana di cui diceva papa Francesco, ne riporto in corsivo i passi che, per me, più hanno questo valore. Continua a leggere “Una nuova vita interiore”
Per una spiritualità delle persone anziane
di Innocenza Laguri
Delineare una spiritualità delle persone anziane , dice il Papa. E’ un’importante affermazione del Papa in una delle due recenti udienze di marzo sugli anziani, ci ho riflettuto. Intanto mi pare evidente che il Papa propone la questione della vecchiaia a due diverse categorie di persone. Nella prima udienza del 10-3 in verità non si rivolge agli anziani, ma a chi non è vecchio o non lo è troppo e lo invita a prendersi cura degli anziani non autosufficienti (termine che la dice lunga perché sottintende che tutti gli altri..bastano a se stessi). Continua a leggere “Per una spiritualità delle persone anziane”
Un qualcosa sul cosa c’entri la morte con la vita.
di Innocenza Laguri
Nel primo piccolo contributo ho accennato alla censura della vecchiaia e della morte che rende difficile illuminare quella particolare condizione esistenziale che è l’ultima fase della vita. Nel secondo, utilizzando spunti di lettura che mi sono risultati utili, ho, in positivo,indicato nella vecchiaia il tempo umano che raccoglie le verità contenute nelle altre età e nell’esperienza di nonni l’aiuto a recuperare la verità sulla vita implicita nell’infanzia. Continua a leggere “Un qualcosa sul cosa c’entri la morte con la vita.”
Per una vecchiaia come compimento della vita
di Innocenza Laguri
“Condivido quello che hai detto, ma come si fa a vivere una vecchiaia non censurata, non rimbambita, ma saggia e consapevole come auspicavi nel testo precedente?” Così ha osservato mia cognata che ha letto le cosette scritte e un’altra mi ha ringraziato se posso aiutare …
Inevitabili domande, che impegneranno tutte le cosette che ho trovato e troverò da sagge fonti. Intendiamoci: quelle che illuminano la mia esperienza, non teorie.
Comincio da spunti trovati in un testo intitolato Le età della vita: accelerazione del tempo e identità sfuggente, Glossa. Sono raccolti gli atti di un convegno che a sua volta si ispira al bel libro di R. Guardini Le età della vita. Consiglio tutti e due i libri. Continua a leggere “Per una vecchiaia come compimento della vita”
Due questioni poco popolari
di Innocenza Laguri
Ci sono due questioni che mi impegnano molto, avendo 68 anni , interconnesse e molto censurate: la vecchiaia e la morte.
Pochi anni fa è uscito un libro di un giovane, acuto, scrittore e filosofo francese, convertitosi dopo un sofferto e impegnato itinerario, il libro si intitola Farcela con la morte ( Il titolo francese è ancora più penetrante: Réussir la mort) L’autore si chiama Fabrice Hadjadj Confesso che, siccome mi annoio facilmente nelle attese e porto spesso con me un libro, durante il tempo di lettura ho deciso di ricoprirlo perché in metrò chi vedeva il titolo faceva qualche ironia. Non parliamo di quando ho voluto regalarlo, per esempio a Natale. Mio fratello, malato di cancro al pancreas coraggiosamente non si è offeso, mi ha detto: aspetto a leggerlo negli ultimi giorni, ma poi il male l’ha travolto e non l’ha più letto. Continua a leggere “Due questioni poco popolari”