Elogio della fatica

di Costanza Miriano
Prova a correre più veloce che puoi per 100 metri. Se non sei giovane e piuttosto allenato probabilmente non andrai alla velocità (16,6 secondi) che tenevano i finalisti dei 10mila a Tokyo. Solo che loro quei 100 metri li hanno fatti per 100 volte di seguito.
Ho visto la finale dei 10mila olimpici con una figlia che fa atletica leggera, e finalmente ho potuto parlare con qualcuno che corre: le dicevo i tempi che stavano tenendo e lei non credeva alle sue orecchie.

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Benedetta fatica

Costanza Miriano vince la Grifonissima 1987

di Costanza Miriano

Qualche tempo fa, in una gelida mattina invernale, a Perugia, ho incontrato un gruppo di ragazzini delle medie. Correvano in un bosco – come me, peraltro -, incuranti della pioggia, del freddo, degli schizzi di fango. Da madre ho avuto un sussulto, poi mi sono ricordata che per tutta l’adolescenza, e a dire il vero per tutta la vita, l’ho fatto anche io: prendere freddo, bagnarmi, sudare, correre tra radici e rami sporgenti; le mie ginocchia piene di cicatrici lo testimoniano, ma insomma sono sopravvissuta.

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Succede oggi. Ritorni

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 di Sara Nevoso

Succede oggi che Costanza aveva ragione quando, parlando nella nostra bellissima cattedrale di Genova, diceva che in ogni matrimonio c’è un momento (magari più di uno) in cui arriva la disillusione.

E’ il momento in cui la nostra bolla di sapone scoppia. E’ il momento in cui lo spazio diviso due sembra non bastare più, in cui le esigenze, i sogni di uno sembrano troppo ingombranti, ed è il momento in cui ci si sente trasformati in revisori dei conti, e i bilanci con DARE/AVERE sono irrecuperabilmente in passivo.

Fin qui nulla di buono… ma il buono c’è sempre. Continua a leggere “Succede oggi. Ritorni”

Famiglie sfinite

Udienza generale di Papa Francesco

di Costanza Miriano

Ieri le parole del Papa mi hanno commossa. Quando ha chiesto di pregare per le famiglie sfinite e stanche mi è sembrato di capire il senso della sua sollecitudine, il senso del Sinodo, forse, anche.

Il Papa sa bene quanto è dura la realtà qui fuori. Il matrimonio, la fedeltà a una sola persona, a una sola vita, a una sola scelta, per sempre, per tutta la vita non è naturale, e infatti i discepoli quando Gesù gliene parla dicono “non conviene sposarsi”. È vero, la stabilità è necessaria ai figli, e infatti nei secoli si è cercato di organizzare la famiglia stabilmente, in modo che potesse durare. L’idea dell’amore romantico, e poi della morale borghese che si è sovrapposta a quella cristiana, hanno introdotto nella cultura l’idea che il matrimonio fosse naturale, ma oggi non possiamo più dire questo. Continua a leggere “Famiglie sfinite”

Settembre, andiamo…

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di Costanza Miriano

Settembre, è tempo di squadernare sul tavolo la mappa della città, infilare le bandierine delle attività dei figli (che vuol dire «non voglio fare sport, al limite parkour»? Tu lo sai, sadico figliuolo, che ti dovrei portare a rischiare la pelle dall’altra parte della città due volte a settimana?), delle scuole, degli orari di ricevimento dei prof, del catechismo con quel sacerdote santo che sta a un’ora di traffico da qui. È tempo di piangere sommessamente guardando la pila dei documenti da riordinare, o di scuotere le spalle contemplando il cesto dei panni. È tempo di stringere i denti trattenendo il fiato, pensando che il peggio passerà, aspettando il momento in cui la vita diventerà facile come una mattina in cui l’autobus passa e il direttore non arriva prima di te e non sbagli giorno per il dermatologo di tuo figlio. Continua a leggere “Settembre, andiamo…”

Perdere il sonno ma non la fede

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di Costanza Miriano

Devo dire la verità, ci sono dei giorni in cui scrivere questo pezzetto per Credere mi costa davvero molto, a parte il fatto che i martedì, giorno di consegna del lavoro, si presentano sempre così, all’improvviso, senza farsi annunciare. Il fatto è che ho un lavoro vero, quattro figli e una vita come tutti piena di complicazioni (bollette e batterie scariche e riunioni scolastiche e dentisti incaricati della manutenzione di un centinaio di denti) e posso scrivere solo di notte: diciamo la verità, la soddisfazione di essere apprezzati c’è, senz’altro, ma il cuscino avrebbe anche lui un suo fascino impareggiabile.

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Chi si ferma è perduto

di Costanza Miriano

Sono profondamente contraria al riposo, anche se mi pare evidente che questo sia uno dei tratti che mi rendono più invisa a mio marito (un uomo un po’ troppo ragionevole). La mia teoria è che è bene non fermarsi, chi si ferma è perduto. Perché se stai correndo a perdifiato, agogni di camminare. Ma se stai camminando ti vorresti fermare, mentre quando sei in piedi dopo un po’ vorresti sederti. Se sei seduta da molte ore, infine, a un certo punto agogni di sdraiarti.

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In bicicletta

di fr. Filippo Maria

Le biciclette (sopratutto le vecchie solide biciclette non le moderne bike fatte essenzialmente per alleviare la fatica) hanno un funzionamento piuttosto semplice, se non va è perché è uscita la catena; a quel punto la cosa migliore è mettersi in ginocchio e rinfilare quello che è andato fuori posto.

 Così ha scritto JoeTurner il 3 aprile 2012 alle 13:17 a margine di una delle tante discussioni, qui, nel blog di Costanza. Questa frase mi ha talmente colpito che l’ho subito copiata e incollata nella mia cartella “Testi preferiti”, lì dove conservo quelle frasi, discorsi, articoli che, a mio avviso, sono molto più che interessanti.

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Il puzzle (elogio della precarietà)

di Gerardo Ferrara  lacapannadellozioblog

Oggi mi sento particolarmente a corto di parole. Sarà perché sono ancora assonnato e reduce da un fine settimana particolarmente intenso, sarà perché a volte può sembrare che la vita quotidiana non sia particolarmente ispirante. Eppure, mi dico, molte persone al mondo darebbero qualsiasi cosa per avere una parvenza di stabilità quotidiana, qualcosa che somigli ad un fine settimana, ad un lunedì mattina, ad un lavoro e ad una famiglia, tutte cose che io ho.

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