di Costanza Miriano
Prova a correre più veloce che puoi per 100 metri. Se non sei giovane e piuttosto allenato probabilmente non andrai alla velocità (16,6 secondi) che tenevano i finalisti dei 10mila a Tokyo. Solo che loro quei 100 metri li hanno fatti per 100 volte di seguito.
Ho visto la finale dei 10mila olimpici con una figlia che fa atletica leggera, e finalmente ho potuto parlare con qualcuno che corre: le dicevo i tempi che stavano tenendo e lei non credeva alle sue orecchie.
Quei ragazzi che si inseguivano per 25 giri di campo andavano a una velocità che vedendo in televisione non si riesce neanche a immaginare. In tv è bello, si vedono le facce, i muscoli, i particolari, ma difficilmente ci si rende conto che si sta assistendo a imprese incredibili, uomini e donne che superano i limiti dell’umano, che si giocano in pochi secondi o minuti anni di fatica, sudore, dolore, sacrifici, rinunce. Io mi commuovo sempre.
E ripenso a questo poster che ho avuto per anni accanto al letto, e sono grata all’atletica che mi ha insegnato tante cose. Soprattutto che la fatica, per quanto dura e insopportabile, a un certo punto finisce. Bisogna solo andare avanti, un passo dopo l’altro, e non fermarsi, per nessuna ragione al mondo.
Grande Costanza,
lo sport è una vera scuola di vita e da insegnante aumenterei le ore per praticarlo a scuola.
Gabriella Dorio a Los Angeles 84 io non sono un grandissimo appassionato di atletica ma ero piccolo e ricordo benissimo quella medaglia d’oro.
PS: avrei bisogno di scriverti per una questione urgente e chi mi sta veramente a cuore, come posso fare?
Un saluto, Stefano.
Scusami nel commento c’e’ una ripetizione (Scuola due volte ravvicinato avrei dovuto mettere un altro termine) ma col telefono non mi sono accorto!!!
Stefano
Grazie per averci fatto parte di questa riflessione…sono un ex agonista di arrampicata..è vero, tanto allenamento, tanto potenziamento, sudore, dolore, calli, crampi, cerotti…ma quel momento, quando si arriva su, e guardi il panorama..è un momento prezioso, dura poco ma riempie…questo mi spinge ad un altro pensiero, che il bello è l’allenamento in se, mi fa riflettere sul mio quotidiano, che è fatto di fatiche, urla dei bimbi, poche ore di sonno, tante rinunce del tempo libero…qua la gara è sul servizio e l’allenamento è il quotidiano!!! Chiedo la grazie di metterci lo stesso impegno di una volta, e guadagnarmi il premio, che non è l’elogio, la fama o l’apprezzamento…ma la pace per avere fatto del mio meglio.😊
Grazie Costanza.
Una verità profonda, che infonde sia la forza di continuare a camminare, sia la dolcezza di sapere che il senso del nostro cammino non è il cammino, ma il traguardo. È il riposo in Dio dell’ottavo giorno senza tramonto.
Grazie Costanza lo sport aiuta a crescere e fare sacrificio.
Da giovane ero un atletica leggere, partecipavo alle gare quasi tutte le domenica.
Eravamo per equipe arrivati alle internazionale a Parigi avevo 18 anni.
Posso dire che lo sport mi ha aiutato molte, per la mia crescita, in un abbiente di sacrificio, con tanti allenamenti…
Consiglio a tutti giovani di fare lo sport.
Grazie e buon di tutto.