Omosessualità e Chiesa è tempo di fare chiarezza

di Costanza Miriano

Di fronte allo scandalo orribile che sta emergendo dalla Chiesa americana – abusi nei seminari e molto altro – perché si permette che un militante lgbt parli al meeting delle famiglie? È fuori tema, ed è in plateale conflitto con il magistero della Chiesa, che in questo momento ha bisogno di chiarezza non solo disciplinare – e su questo si stanno prendendo provvedimenti adeguati –, ma anche magisteriale. (Il Papa è chiarissimo su questo, molti vescovi no).

Lo scandalo della Chiesa statunitense è ben presente al cuore di Francesco, le vittime – dice il comunicato della Santa Sede – “sono la priorità del Papa, che vuole ascoltarli per sradicare questo tragico orrore che distrugge la vita degli innocenti”. D’altra parte lo scandalo è precedente al suo pontificato, e non si può negare che “la Chiesa sta vigilando con la massima severità, le riforme hanno ridotto drasticamente l’incidenza degli abusi commessi dal clero. La Santa Shede incoraggia costanti riforme e viglanza, sottolinea l’obbligo di denuncia alle autorità civili”.

In America per lo scandalo in Pennsylvania (centinaia di casi nei seminari in 40 anni) si è formata una rete di laici (complicitclergy.com) per far emergere le responsabilità. Di laici perchè si è capito che si è più efficaci se a raccogliere le denunce è qualcuno che non deve proteggere se stesso, e che non sia parte in causa. Intanto, dopo le dimissioni del Cardinal Mc Carrick, lo “zio Ted”, legate a un altro focolaio di questo stesso male, il rapporto del Gran Giurì in Pennsylvania sta facendo emergere una serie impressionante di connessioni tra alti prelati: c’è più volte – citato 169 volte per la precisione – Donald Wuerl, uno dei consiglieri più vicini a papa Francesco, arcivescovo di Washington. Da vescovo di Pittsburgh avrebbe coperto molti casi di cui sarebbe venuto a conoscenza, lasciando i preti al loro posto nonostante le accuse. Per esempio avrebbe spostato di diocesi in diocesi padre Zirwas, alla fine morto all’Avana ucciso da un prostituto. Si trovava lì in congedo permamente dove continuava ad essere stipendiato con un aumento ottenuto con un ricatto: altrimenti avrebbe rivelato i nomi di una rete di preti omosessuali.

Insomma da Roma si sta facendo il possibile per accertare le responsabilità e agire, ma c’è un’altra cosa molto grave che sta avvenendo sotto i nostri occhi: il dilagare della omoeresia, cioè di coloro che non condividono la posizione della Chiesa sull’omosessualità. E c’è un omoeretico che viene addirittura invitato a parlare ufficialmente a Dublino, al Meeting mondiale delle famiglie. Tra l’altro sarà l’unico dei relatori a parlare da solo, a non condividere il tavolo con altri. Si tratta del gesuita James Martin che già nel 2000 scriveva su America, la rivista dei Gesuiti, un articolo nel quale, letteralmente, si chiede “quali doni possono offrire alla Chiesa i preti omosessuali” che secondo lui sono dal 23 al 58%, anche di più tra i giovani. Martin incoraggia l’outing (“being honest”) e addirittura arriva a dire che gli omosessuali siccome sono stati perseguitati (in America a dire il vero negli ultimi 40 anni è stata la stagione dell’orgoglio e della rivendicazione, non certo della persecuzione, ndr) sono più capaci di amare i poveri, i sofferenti, i soli.

Peccato che invece il Papa ha detto che “nel dubbio meglio che gli omosessuali non entrino in seminario”: lo aveva già chiarito nel 2015 e lo ha ribadito a maggio di quest’anno. Peccato, per padre Martin, che la Congregazione per il clero nel 2016 scrive: “in relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai seminari o che scoprono nel corso della formazione tale situazione, in coerenza con il proprio magistero la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al seminario e agli ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.

Correttamente la Congregazione fa precedere la parola gay da “cosiddetta cultura”, perché gay allude a una militanza orogogliosa e rivendicativa che la Chiesa non può far propria, mentre Martin ci ha scritto su un libro militante.

Come si può da Roma permettere questo? Perché Farrell, il cui nome è stato fatto più volte nei rapporti in arrivo dagli Usa (non per delle responsabilità ma per i legami con Mc Carrick, con cui conviveva) non coglie l’occasione per dire una parola nettissima e ribadire il magistero della Chiesa sull’omosessualità? È importante anche la specchiata credibilità e il non dare scandalo, soprattutto per uno che sta alla guida di ben tre dicasteri, riuniti tutti sotto di lui, laici, famiglia e vita! Perché non viene allontanato dal meeting delle famiglie, che tanto avrebbe da dire al mondo, uno come Martin che dice che l’omosessualità, vista l’alta incidenza, è “uno sviluppo da non ignorare, che potrebbe avere un impatto significativo nella vita della Chiesa cattolica”? Il Papa dice fuori dai seminari, e lui incoraggia l’outing? Perché il Cardinal Farrell non dice una parola netta in questo momento in cui c’è bisogno di chiarezza? Ha scritto la prefazione al libro di Martin, ma adesso è il momento di essere netti, con tutto quello che sta venendo fuori proprio dal suo paese di origine, e non solo.

È vero, non tutti gli omosessuali sono sessualmente attivi, specifica Martin – bontà sua – e certissimamente pochi compiono abusi su minori, ci mancherebbe. Ma è vero che quasi tutti gli abusi su minori sono di natura omosessuale, e il più delle volte si tratta di pedofilia solo formalmente, nel senso che a essere coinvolti nei rapporti sono giovani maschi, adolescenti, non bambini. Quindi il problema della pedofilia è spesso legato al problema dell’omosessualità.

Nella Chiesa ci sono altre proposte che indicano la via dell’accoglienza alle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso: gruppi di spiritualità e di accompagnamento anche professionale delle fragilità, che curino lo spirito e la mente. Ci sono tante realtà a cui invece a Dublino non si darà voce, anche perché non è il tema del meeting, non dovrebbe esserlo. Se a chi ha fatto il panel del Meeting stesse davvero a cuore la felicità delle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso – che non sono comunque il tema del meeting – sarebbero stati altri gli ospiti (per esempio Courage). Sarebbe importantissimo allontanare dalla Chiesa ogni ombra di ambiguità sul tema. La tesi di Martin è che le persone omosessuali soffrono perché sono perseguitate, per lo stigma sociale, per il giudizio della gente: lo scrive nella rivista dei Gesuiti, lo scrive nel suo libro. Dando spazio a questa posizione, avallandola, la Chiesa fa un grave torto alle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, perché le abbandona alla loro sofferenza che solo in minima parte viene dal giudizio esterno, in gran parte viene da dentro e dalla propria storia.

Concludo con una nota su Martin, perché qualcuno potrebbe pensare che ce l’abbia con lui visto che non è la prima volta che ne scrivo: io non dubito che sia sincero. Che non sia sessualmente attivo e che non voglia difendere alcun interesse. Non conosco la sua storia personale ma credo che non dovrebbe costruire sulla sua propria storia un sistema di pensiero contrario al progetto di Dio sull’uomo e sulla donna, un progetto meraviglioso e oggi minacciato da più parti. Dovrebbe vedersela da solo con Dio e casomai con i suoi superiori e confratelli, e non usare il suo potere e la sua influenza (è anche consultore della Santa Sede in tema di comunicazione) per fare militanza “lgbt”. Il solo fatto che usi questo acronimo militante e che definisca un prete “omosessuale” è offensivo della dignità di un sacerdote: nessuno di noi, tanto meno un figlio prediletto di Cristo, è definibile in base alla propria inclinazione sessuale, ma è sempre molto, molto di più.

 

77 pensieri su “Omosessualità e Chiesa è tempo di fare chiarezza

  1. Omar

    Grazie Costanza,assolutamente d’accordo. Questo è un caso di grande scandalo per i credenti. Possibile che nessuno degli organizzatori dell’incontro mondiale delle famiglie possa essere interpellato in proposito e dare spiegazioni?
    Per favore, come in occasione di quanto fatto a difesa di HV, puoi circolare l’indirizzo mail di Farrell? Così possiamo chiedere direttamente a lui di fermare Martin. E lo potremo fare tutti insieme inviando centinaia di mail.
    Grazie

  2. giovi

    Un grande sponsor di padre Martin, di cui pedissequamente ricorda gli importanti incarichi in Vaticano, è Mauro Leonardi, prete molto attivo nello sdoganare la cosiddetta cultura gay nella Chiesa.
    Ora, mi ha molto colpito il fatto che questo Leonardi abbia indetto una
    ( fallimentare) petizione per introdurre il peccato di pedofilia nel catechismo . Possibile che questo prete mediatico sia così sciocco da non accorgersi che il peccato di pedofilia è del tutto sostenuto e incoraggiato dalle sue posizioni fortemente filo-lgbt ?
    Mettersi a piangere sul latte versato non ha senso, sostenere la causa gay è sostenere la pedofilia , anche se sul suo blog è vietato dirlo !
    Un’altra contraddizione fortissima è nella ( debole) difesa dei bambini ottenuti , usa proprio questo termine, con maternità surrogata, altrimenti detta in tutto il resto del mondo utero in affitto, da parte di un suo accolito , dunque da parte sua, perché ogni fiato pubblicato passa il suo filtro sovietico.
    Ebbene, come si può sostenere che due maschi cattolici debbano e possano vivere la loro omosessualità nella Chiesa nella massima serenità, debbano fare outing, debbano essere accolti tout court in quanto lgbt, possano essere educatori dei piccoli e dei giovani, debbano essere valorizzati per il loro orientamento e la loro pratica sessuale e poi, invece, debbano rinunciare ad accaparrarsi i figli altrui, detto pure tra mille cautele ?
    Quanto fumo di Satana nella Chiesa!

    1. Alberto

      Ma questo è niente, Giovi. Li vengono bannati commentatori che non fanno altro che opporsi alle bestemmie che vengono dette costantemente in quel blog (vedere i commenti a questo https://mauroleonardi.it/2018/08/14/le-lettere-di-luciano-sesta-la-maternita-surrogata-e-il-diritto-gay-di-essere-capace-come-gli-altri-di-rinunciarvi/ articolo, dove gente che si autoproclama Cattolica difende l’omosessualità e la maternità surrogata con argomenti allucinanti) e vengono fatti passare commentatori che affermano che sia peggio abbandonare un cane in autostrada che abortire https://mauroleonardi.it/2018/08/12/le-lettere-di-luciano-sesto-vietare-laborto-non-lo-impedisce-una-replica/#comment-4035651859

      Parlare di “fumo di Satana”, ormai, è tutt’al più un simpatico eufemismo.

      Saluti.

  3. don Giuseppe Mattiello

    Trabocca dalla tua passione di mamma il bisogno della chiarezza per i tuoi cari e per gli amici. E questa stessa chiarezza è necessaria nella grande famiglia che è la Chiesa. Grazie Costanza per le tue parole. In arrivo c’è anche il Sinodo sui giovani e la GMG di Panama… L’incontro di Domenica a Roma è parso a molti un po’… stiracchiato, senza verve… messaggi un po’ generici, validi per tutti e per nessuno. Speriamo che al Sinodo si vogliano offrire ai giovani le linee più incisive e coraggiose della vera chiamata al rinnovamento secondo il Vangelo, in Cristo, in tutti gli ambiti, nel matrimonio, nella liturgia, in tutte le vocazioni …

  4. Francesco Paolo Vatti

    Certo che fa proprio impressione vedere quanto accanimento per far parlare questo tizio! Addirittura l’unico senza contraddittorio! Peccato!

  5. Elio

    Cara sig.ra Costanza, lei è propria così convinta della buona fede di Bergoglio? Ma se in Vaticano e dintorni non si muove foglia che Bergoglio non voglia, se da quando lui è Papa nella Chiesa succede di tutto e il contrario di tutto, se le cose in materia di omosessualità, e non solo,vanno sempre peggio, è proprio sicura , ripeto, che sul soglio di Pietro sieda questo granitico baluardo a difesa dei principi bimillenari della dottrina della fede cattolica?

    1. Maria Cristina

      E’ ovvio che padre Martin, gesuita, ha protezioni altolocate. E’ ingenuo pensare che gli attuali vertici della Chiesa, compreso il Papa, si dissocino dalla linea del gesuita Martin il quale non solo e’ m9lto potente e apprezzato ma probabilmente e’ l’ uomo scelto apposta dai vertici ecclesiastici.
      Siamo noi cattolici ancora fedeli alla dottrina perenne della Chiesa ch dobbiamo dissociarci non solo da Martin, ma anche da Farrel, da Tobin, da Kasper e da tutta la “ lavender mafia” .
      Vogliono far entrare il fumo di Satana non piu’ da un pertugio ma spalancandogli le porte.
      Non possiamo e non dobbiamo per un malinteso Spirito di “ gregge” essere complici .
      Perche’ non sia ha il coraggio di dire le cose come stanno ? Martin e’ l’ uomo scelto dai vertici della Chiesa e con vertici intendo il Papa

  6. prando riccardo

    Condivido al 101 per cento. Così si induce solo confusione tra i fedeli. Ma il Papa non può mettere il divieto all’oratore?

  7. Valeria

    Purtroppo concordo con Elio: evidentemente il papa non può essere contrario a quanto accade a Dublino.
    E se poi lo fosse, e ciononostante le cose a Dublino andassero avanti a sua insaputa… Beh, che razza di papa sarebbe?
    O è connivente ( e per giunta in modo subdolo, non apertamente), o dovremmo pensare che è un debole e uno sprovveduto.
    E lo dico con grande costernazione. Mai avrei pensato di arrivare nella mia vita a pensare cose così brutte del papa.
    Ma la Chiesa non è del Papa, la Chiesa è di Cristo, e Lui saprà condurla. Restiamo fedeli e fiduciosi.

  8. Natale

    Con la mano destra si scrive che si prova “dolore e vergogna” per quanto rivelato dal Rapporto americano, poi con la sinistra si offre visibilità e ufficialità a chi sostiene tesi che di fatto sono contigue al mondo gay.
    Che sia una nuova esegesi dell’evangelico “Non sappia la tua mano destra ciò che fa la sinistra”?

  9. Francesco

    Il principio di cautela impone in questo caso che venga posto il veto all’intervento o quanto meno che il testo scritto dell’intervento venga vagliato e corretto, ove necessario, dal dicastero pontificio competente. Questo intervento può segnare un punto di non ritorno per la Chiesa. Come fedele sono molto turbato.

  10. Leggendo la Genesi Dio è stato chiaro, un uomo e una donna creo…a Sua immagine ….
    Il resto è tutto fumo…..e non credo che questo incendio si possa fare finto di nulla….
    oggi…..la chiesa è di Cristo.
    Grazie.

  11. Giovanni

    Personalmente sono convinto che il principale responsabile della situazione attuale sia Bergoglio, che non è interessato a “confermare i fratelli nella fede” ma a “hacer lio”. Se con una nota a piè di pagina si mettono in dubbio tre sacramenti, e con un rescritto una dottrina tramandata per secoli, cosa resta di solido nella dottrina cattolica? Penso che in futuro assisteremo a stravolgimenti sempre più gravi, senza che nessuno (cardinali etc.) osi dire una parola, perché terrorizzati dalle rappresaglie della “chiesa della misericordia”. Una volta non avrei esitato a definirmi cattolico, adesso non lo so perché non non so più quale sia la dottrina della mia chiesa.

  12. Giovanni

    scrivo: io non dubito che sia sincero. Che non sia sessualmente attivo … Quindi è sessualmente attivo per lei? Lei ha grande fiducia nell attuale papa, a mio modesto avviso l ha mal riposta.

  13. Raffaele

    Suggerisco a tutti la lettura del libro “Oltre la crisi. È cambiato qualcosa?” di Amedeo Cencini, sacerdote e psicologo. Parla con grande lucidità e competenza scientifica del problema degli abusi nel clero e della formazione degli stessi sacerdoti. Penso Costanza che tu possa trovare molti spunti utili.

  14. Lorenza

    Cara Costanza,condivido ciò che dici tranne il bisogno di far credere o di credere, perché molti di noi hanno aperto gli occhi da un pezzo, che il Papa non sia parte del problema. Parafrasando Cafarra, solo un cieco può negare che la pastorale di Francesco abbia dato il la ad eretici e nemici della chiesa, ai più pericolosi, quelli che vogliono distruggerla dall’ interno. Occorre avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e chiamarla col suo nome. Comunque lo scandalo che investe la chiesa sta trascinando nel fango gli amici di Francesco uno ad uno . Significherà pur qualcosa: Dio agisce anche se talvolta facciamo fatica a capirlo

    1. Francesco Paolo Vatti

      Può darsi che sia parte del problema, ma non come sembra scrivere qualcuno qui: non credo che sia qualcosa che stia facendo “scientificamente”. Può darsi, piuttosto, che nutra eccessiva fiducia nel genere umano e in alcuni personaggi. Ma, se abbiamo fede, dobbiamo credere che questa crisi passerà. Bergoglio non è regolarmente stato eletto in un conclave? E non c’è lo Spirito Santo a scegliere? E non si dice nelle Scritture che le Sue vie non sono le nostre vie? Un po’ di fiducia non guasterebbe….

      1. Giovanni

        Non è lo Spirito Santo a scegliere, sono i cardinali, come ha spiegato tra gli altri anche Papa Ratzinger. Se no dove va a finire il libero arbitrio? Si potrà semmai dire che lo Spirito Santo ha il suo candidato, ma non è affatto detto che venga scelto.

        1. Francesco Paolo Vatti

          Ma, se lo Spirito Santo nel conclave non c’entra ed è il libero arbitrio dei Cardinali a eleggere il Papa, che differenza c’è fra l’elezione di Trump o di Macron e quella del Papa? Allora come posso fidarmi dell’infallibilità o comunque del primato petrino? Se resta una cosa puramente umana, è fallibile come le altre.No?

          1. Antonio il medievale

            Non è puramente umana perché si basa sulla promessa di Cristo, quindi non esiste fallibilità.

  15. Paolo

    Un dubbio, per me che sono ignorante nonché l’ultimo dei peccatori: ma perché la via del seminario dovrebbe essere preclusa a chi manifesta tendenze omosessuali? Se la castità è richiesta, lo è per tutti, quindi l’orientamento sessuale non dovrebbe essere pertinente, visto che chi sceglie la via del sacerdozio semplicemente rinuncia ad esercitare la sessualità.

    1. giovi

      Paolo, solo il fatto che i seminari siano maschili, dai…senza scomodare la teologia…

      1. Fabrizio Giudici

        @Paolo
        La tua osservazione potrebbe avere un senso: castità per castità, dici, dovrebbe valere per etero e per omo. Ma il punto è che si tratta di una considerazione riduttiva. La castità è uno dei requisiti per poter essere preti, ma c’è molto di più. Infatti esistono persone caste nella società, che però non sono preti non solo perché non hanno la chiamata, ma anche perché non hanno il carisma. Un prete deve essere una persona molto equilibrata, in quanto deve poter fungere da guida per gli altri. La tendenza omosessuale, se non messa in pratica, certamente non è peccato, ma rimane un grave disordine: dunque non è compatibile con l’esser prete. Non è certo l’unico problema: potrei dire che anche una persona con manie ossessive compulsive di vario tipo non è adatto a fare il prete, così come una persona ansiosa, eccetera.

        1. giovi

          Mah, sarò superficiale, ma vivere in seminario per un seminarista che avesse tendenze omosessuali, mi sembrerebbe uno strazio: se i futuri preti non vivono in un seminario insieme alle suore o a gruppi di donne, ci sarà un motivo. Questo, per quanto riguarda la vita in seminario, che è una fetta importantissima e basilare della formazione del sacerdote, poi per la vita del sacerdote tra la gente, ovvio che rimangono le considerazioni di Fabrizio.

        2. Paolo

          @Fabrizio

          Secondo te, stante l’attuale calo delle vocazioni, vengono effettuate delle approfondite analisi sul profilo psicologico dei futuri sacerdoti? Ovviamente chi si assume la responsabilità di guidare anime deve essere selezionato tra quelli che possiedono virtù umane non comuni, ma da qui ad occuparsi del profilo psicologico ce ne passa… E continuo ad avere il dubbio che non sarebbe corretto; dal punto di vista teorico una persona potrebbe le preferenze più varie in tema di sessualità ( o di erotismo, se preferite ) senza per questo impartire insegnamenti difformi dal magistero della chiesa, ovviamente praticando la castità che la vocazione scelta gli impone. Del resto, nell’articolo da te riportato si legge:”I am convinced that most homosexual priests are good and holy men. One example of many I know is a priest who serves as a hospital chaplain. He regularly accompanies families through the pain of physical trauma, illness, and the death of loved ones. He has a special charism for men dying with AIDS, which I’m certain comes from his love for others with deep-seated homosexual tendencies like him. He has helped many of them reconcile with Christ before death.”

    2. Celia

      Grazie, Paolo.
      Me lo chiedo anch’io e ancora non ho avuto una risposta adeguata, anzi.

    3. Mario Grossi

      La tendenza OMOEROTICA è molto più grave di altre tendenze perché il peccato che gli corrisponde è più grave di altri e grida vendetta al cospetto di Dio cui il peccatore, se mette in atto la sua tendenza omosessuale, è direttamente ribelle. Sarebbe un hsndicap troppo grande per uno che si avvia a diventare sacerdote.

    4. @Paolo

      Credo ci sia anche una base scritturale. Gesù fa un discorso su coloro che sono impossibilitati alla scelta matrimoniale (in senso metaforico, eunuchi) che è difficile da capire, per sua stessa ammissione.
      Ora, dice che alcuni nascono così, altri che lo sono resi dagli uomini, altri si rendono tali per il Regno di Dio.
      Forse possiamo mettere nella prima categorie coloro che nascono già con tendenze omosessuali e nella seconda quelli che le sviluppano o per la loro storia di vita (una possibilità che certi gruppi rifiutano con sdegno di considerare). Naturalmente non credo che Gesù si riferisse direttamente alle tendenze omosessuali, ma a tutte quelle condizioni fisiche e caratteriali che impediscono di costruire un rapporto sano con l’altro sesso. In fondo anche una persona dalla storia familiare sofferta che ha sviluppato una timidezza estrema vi rientrerebbe. E in un certo senso anche un libertino dipendente dal sesso è “eunuco” nel senso che è impossibilitato a costruire una famiglia.
      Al contrario la terza categoria è quella di coloro che hanno abbracciato la “verginità per il Regno” che ha senso solo come profonda scelta personale (“si rendono tali”). È in questa categoria che la Chiesa Cattolica sceglie i suoi sacerdoti, per quanto non tutti quelli che la fanno abbiano automaticamente la vocazione ad essere pastori (monaci e frati non devono per forza essere sacerdoti), mentre la Chiesa Ortodossa ha scelto di scegliere solo i vescovi da questa categoria.

      Tutto questo non esclude che un membro delle prime due categorie non possa passare alla terza, ma credo che questo abbia senso solo all’interno di un percorso di Fede che include un’esperienza di guarigione profonda. Scopri cioè che Dio ha guarito la tua ferita (psicologica, esistenziale o magari anche fisica) e liberamente scegli di rinunciare ai tesori che il Re ti ha donato per seguire il Re. Come San Pietro abbandona i pesci che Gesù gli ha permesso di pescare, o come uno dei dieci lebbrosi rinuncia a tornare alla sua vita di prima.

      1. Bradamante

        Facciamo attenzione a parlare di persone che “nascono con tendenze omosessuali”, espressione che ne contiene in realtà due, una non provata e una satanica, cioè (1) che i bambini possono nascere attratti dallo stesso sesso ma soprattutto, (2) attratti da un qualsiasi sesso. Desidero ricordare che i bambini NON nascono con alcuna pulsione sessuale! Quando sopraggiunge la maturità sessuale, in adolescenza, il bambino ha già un vissuto, che con tutta probabilità ne influenza le pulsioni. Ho notato che in tutte le fiction in cui sia presente una persona ASS (cioè in quasi tutte) non si manchi mai di sottolineare quanto lo fosse sin dall’infanzia, inventando improbabili “innamoramenti”. c’è chi dice che la deriva omosessualista sia l’apripista per la pedofilia, e la pista sarebbe proprio questa. I bambini non nascono “omo” o “etero”, nascono maschi o femmine. Quello che si può avere durante l’infanzia, la c.d. preomosessualità, è in realtà una difficoltà a confrontarsi con il proprio essere maschio o femmina, cioè con il gruppo di maschi o di femmine, che non ha nulla a che vedere con l’attrazione erotica. Lo sottolineo perché mi è già capitato di parlare con mamme pro-gender convinte che la presunta purezza dei bambini è un’invenzione della Chiesa per opprimerli.

  16. ttps://www.sabinopaciolla.com/10-000-firme-per-bloccare-la-relazione-di-padre-martin-allincontro-mondiale-delle-famiglie/

    1. Luigi

      Grazie mille Lucetta. Ho appena firmato. Ho visto che sono arrivati a 14000 firme.
      Queste petizioni servono molto, anche se i “protettori” dello pseudoGesuita lo faranno parlare lo stesso. Tacere vuol dire acconsentire.

  17. carlo

    Grazie Costanza della tua testimonianza, è necessario arginare il dilagare di questa cultura contro il buon progetto di Dio sull’uomo.

  18. Mario Grossi

    Di fatto la cosiddetta omosessualità è totalitaria nella dimensione sociale perchè, ponendo al primo posto lo sterile erotismo, di fatto scalza e mette in secondo piano il valore unitivo e riproduttivo della famiglia che si fonda sull’amore tra uomo e donna ed è la prima istituzione naturale. In questo senso dire omosessualità od OMOSESSISMO è la stessa cosa in sede pratica, a meno che coloro che praticano omoerotismo non ammettano che sia un COMPORTAMENTO e NON una identità sociale.

  19. Mario Grossi

    Le due premesse che ho messo, introducono e definiscono il tono del mio impegno contro le forze omosessiste che tuttavia vanno inquadrate in una dimensione molto più vasta e profonda di una cultura che non ha più i fondamenti cristiani. Per rientrare nel tema del blog posso dire che trovo giustissimo il divieto del papa di entrare in seminario o di continuarlo a coloro che hanno tendenze omoerotiche ( non uso omosessuale perché è un termine ideologico ) perché non è una tendenza al peccato come le altre ma è più grave e, se messa in atto, porta ad un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. È un handicap maggiore che pregiudica il percorso al sacerdozio, un fardello che non si può portare senza la grazia divina nella vita normale, figuriamoci da sacerdoti.

  20. Giancarlo Belli

    Mi rivolgo ad Admin.

    Ho risposto ad una domanda di Paolo:
    https://costanzamiriano.com/2018/08/17/omosessualita-e-chiesa-e-tempo-di-fare-chiarezza/#comment-138571
    Il quale domandava come mai i seminari dovrebbero essere chiusi alle persone con tendenze omoerotiche, dato che a tutti i sacerdoti, che siano “eterosessuali” o “omosessuali”, viene comunque richiesta la castità.

    Ho risposto una cosa molto semplice: i sacerdoti con tendenze omoerotiche (c.d. “omosessuali”) non sono normali, cioè sono gravemente disturbati nel loro equilibrio psichiatrico. Per questo motivo, perché non sono normali (perché sono disturbati), non possono essere fatti sacerdoti. D’altronde è sotto gli occhi di tutti il fatto che, nella Chiesa Cattolica, la stragrande maggioranza degli abusi sessuali vengono commessi proprio da sacerdoti con tendenze omoerotiche; perché ? Perché non sono capaci, a differenza delle persone normali, di controllare le proprie pulsioni erotiche.

    Caro Admin, hai cancellato la mia semplice (ma fondata ed onesta, ritengo) risposta. Vorrei che tu spiegassi a me ed a tutti, come mai non si può dire che le persone con tendenze omoerotiche non sono normali. Grazie.

      1. Paolo

        Questo è il problema, i moderatori non possono permettersi di andare in vacanza! 😉😀

    1. giovi

      Però, Giancarlo Belli, stai più sereno, che faresti se ti venisse in mente di commentare sul blog “come Gesù” ?
      Appena ieri o l’altro ieri hanno bannato a vita un commentatore che aveva portato avanti una discussione di decine e decine di post, confutando sistematicamente e onestamente l’omoeresia dilagante, a un certo punto, puff, bannato !
      E, ironia della sorte, un utente ha commentato qualcosa come “grazie di questo spazio in cui è bello confrontarsi ” !
      Ma come, parli con una persona per un tempo tot, civilmente e argomentando, poi ti bannano l’interlocutore, di botto e per sempre, e tu ringrazi per quanto è bello il libero confronto ???
      La gente va fuori di testa col caldo , nell’ipotesi migliore !
      Dunque, Giancarlo Belli, non ti lamentare per un ritardo di pubblicazione !

      1. giovi

        Vedo ora che la Benny cui hanno sottratto l’interlocutore ( dove lei ringrazia per lo spirito di condivisione !!!) , legge questo blog.
        Vorrei dirle solo che mi fa tanto effetto che occorra citare studi ( dimostratisi farlocchi in tutti i casi, ne abbiamo parlato a iosa e ci sono documentazioni sul web a iosa ) per dire che per un bambino va benissimo crescere senza papà o senza mamma, sapendo prima o poi, di essere stato comprato e sottratto alla mamma o al papà , e anche se non lo sapesse mai, crescere essendo stato trattato come un oggetto.
        . Dico io, Benny, sarai una giovane studentessa in medicina , ma sarai anche una figlia, secondo te occorrono degli studi per dimostrare che un bambino trattato come un oggetto , privato del papà o della mamma, cresciuto senza la figura di riferimento maschile o femminile, cresciuto da una coppia omosessuale come esempio di vita, solo ed esclusivamente per la ( presunta) soddisfazione personale di due uomini o due donne, non può crescere felice in nessun caso ?
        Ai tempi del divorzio si diceva che per i figli era il trauma minore, salvo oggi constatare che la depressione giovanile è in aumento esponenziale ( cit articolo recentissimo sul corriere della sera ),
        che i risultati scolastici dei figli cresciuti senza entrambi i genitori sono traballanti ecc ecc.
        Dico io, non conosciamo tutti la devastazione che produce il divorzio sui bambini e sui ragazzi ? Ora , piano piano, gli studi escono fuori, ma ce n’era bisogno, non bastava guardare la realtà da figli, da genitori, da uomini ?
        Idem per le devastazioni prodotte dall’aborto su mamme e società tutta.
        Poi, si cresce bene pure sotto le bombe, se si è molto forti e molto fortunati, ma che ci vogliano degli studi sul grado di soddisfazione di esseri umani comprati sul mercato, sottratti alla mamma al momento del parto, mi sembra uno stravolgimento dell’umano.
        Va beh, scusa Costanza.

  21. fra' Centanni

    Mi rivolgo ad Admin.

    Ho risposto ad una domanda di Paolo:
    https://costanzamiriano.com/2018/08/17/omosessualita-e-chiesa-e-tempo-di-fare-chiarezza/#comment-138571
    Il quale domandava come mai i seminari dovrebbero essere chiusi alle persone con tendenze omoerotiche, dato che a tutti i sacerdoti, che siano “eterosessuali” o “omosessuali”, viene comunque richiesta la castità.

    Ho risposto una cosa molto semplice: i sacerdoti con tendenze omoerotiche (c.d. “omosessuali”) non sono normali, cioè sono gravemente disturbati nel loro equilibrio psichiatrico. Per questo motivo, perché non sono normali (perché sono disturbati), non possono essere fatti sacerdoti. D’altronde è sotto gli occhi di tutti il fatto che, nella Chiesa Cattolica, la stragrande maggioranza degli abusi sessuali vengono commessi proprio da sacerdoti con tendenze omoerotiche; perché ? Perché non sono capaci, a differenza delle persone normali, di controllare le proprie pulsioni erotiche.

    Caro Admin, hai cancellato la mia semplice (ma fondata ed onesta, ritengo) risposta. Vorrei che tu spiegassi a me ed a tutti, come mai non si può dire che le persone con tendenze omoerotiche non sono normali. Grazie.

  22. Luigi

    Purtroppo l’omoeresia è sorella del Neomodernismo. Due virus pericolosissimi inoculati nell’organismo della Chiesa da vari decenni.
    Per questo non si può accusare questo pontificato di essere responsabile per questi scandali. Ma è un dato di fatto che personaggi come Martin (Omoeresia) o Kasper e Marx (Neomodernismo) , sotto questo pontificato si siano sentiti liberi e sicuri di uscire allo scoperto. Su questo, Papa Francesco è responsabile e non può più fare il pesce in barile. Ad esempio, la sua “gestione” della questione intercomunione ai coniugi cattolici e protestanti è a dir poco scandalosa.

  23. Non so se il mio pensiero è giusto……ma spesso ho notato che chi sceglie la via del sacerdote, è perché c’è una grande sofferenza dietro, oppure è una chiamata vero e propria di Dio….che sarebbe più giusto..

    Io non so scrivere bene, non ho questa dota, ma vi leggo…..la vita spesso ti mette d’avanti a scelte, e non credo che sia facile discernere senza lo Spirito Santo…che sia per il matrimonio, o vita consacrati…

    Lo vedo già nella mia famiglia, quante cose non accetto e non posso comprendere, eppure, il combattere non ha sosta, anche se ti fa soffrire…..

    Ho un forte ricordo di mia carissima figlia in cielo, che spesso mi diceva questa vita sulla terra è molto difficile, con gli anni che passano, …mi dico mia piccola come avevi ragione….penso anche a tutte le persone che sono stati vittime del ponte di Genova…..ora queste persone sono passati su un ponte che non crolla mai e mai….

    Grazie e ancora buona domenica a tutti.

    1. Maradiaga, che – in risposta ad una presa di posizione di alcuni seminaristi che denunciavano l’infiltrazione omoeretica in seminario – gli ha ammoniti a non comportarsi da pettegoli.

      È inutile, per non dire ipocrita, scrivere lettere di scuse se poi, nei fatti, questi personaggi non solo non sono stati allontanati, ma proprio con questo pontificato hanno raggiunto posizioni di vertice.

      1. vale

        @giudici
        nota che il dimissionario ha scritti ” se ho sbagliato “. eh! ( ma si riferisce solo a questioni finanziarie. dei seminaristi “pettegoli” neppure l’ombra).

        sono sempre più perplesso.

  24. Domenico Carlucci

    Bastò un po’ di luce della fede….da quel nefasto ”buonasera” ….per comprendere dove siamo andati a finire.

    1. sugli ultimi avvenimenti “omo”.

      Per modo di dire, perché non c’è il minimo accenno all’omosessualità, che è il vero nocciolo del problema anche perché ormai è stato provato in modo sostanziale che la lobby gay ha creato queste cordate di lerci che poi si sono anche sostenuti a vicenda, penetrando ovunque. Finché Papa Francesco li ha messi nei posti più alti, incluso quelli che si occupano di pastorale familiare.

      È molto grave che non ci sia questo riferimento al nocciolo del problema: hai voglia a parlare di scuse. Alla fine, sembra un comunicato di Autostrade per l’Italia.

      Commenta ampiamente su questa strana mancanza Stefano Fontana:

      http://www.lanuovabq.it/it/lomosessualita-devasta-la-chiesa-ma-non-se-ne-parla-piu

      e nel frattempo un vescovo americano, Robert Morlino, parla invece in modo molto chiaro:

      http://lanuovabq.it/it/vescovo-esce-allo-scoperto-ce-sottocultura-omosessuale

      Certo che a dire di questi tempi cose come quella che riporto sotto, è un vescovo coraggioso:

      “Troppo a lungo abbiamo minimizzato la realtà del peccato – abbiamo rifiutato di chiamare il peccato peccato – e abbiamo scusato il peccato in nome di una malintesa nozione di misericordia

      1. Francesco Paolo Vatti

        Bellissimo l’articolo di Morlino, che mette l’accento su un fatto molto importante: si parla di misericordia spesso in un modo che non è affatto misericordioso: si dimentica di dire che, quando la Chiesa ci condanna, intende dirci: “Guarda che sei in pericolo!”. Richiamare il mio peccato, vuol dire aiutarmi a raggiungere la salvezza. Mio padre mi diceva sempre di diffidare dai confessori che mi facessero sentire troppo a posto. Perché è tanto difficile oggi?

  25. sabino

    Il fatto è, come osservai in un precedente blog, che la componente omosessuale della chiesa è stata tra gli artefici dell’elezione di papa Francesco. Posso supporre che egli non ne fosse a conoscenza, ma quel che conta è che non può agire, se non a parole, perchè tale componente e’ indissolubilmente legata alle altre due, quella neo modernista e quella della rivoluzione sociale. che spesso convivono con la prima nelle stesse persone e che comunque, chi non ne fa parte, non può darvi molta importanza nella visione orizzontale che le caratterizza tutte. L’attuale papa si trova in un vicolo cieco, perchè si rende conto che fare pulizia della omoeresia significherebbe colpire molti degli esponenti della prima che fanno parte anche delle altre due correnti che egli condivide. Notate la debolezza nei confronti del cardinale cileno e di quello statunitense .A. M. Valli ha riportato lo studio di un gruppo di laici della Pennsylvania, inizialmente sorto a difesa di accusati di efebofilia, ma che ha dovuto poi prendere atto dell scandalosa verità. Ebbene essi hanno ricostruito, attraverso le amicizie, gli appoggi, le proposte di nomine, la chiusura degli occhi e delle orecchie, la rete omoeretica di tanti prelati. E dove sono arrivati? A Cupich e a Tobin, che il papa ha promosso anche al cardinalato. Con lo stesso sistema si potrebbe ricostruire la stessa rete in tutte le chiese locali e prendere i provvedimenti opportuni, che però non possono essere adottati perchè ciò significherebbe la liquidazione della maggior parte della cerchia che oggi domina.

  26. Vale

    @Sabino
    Nn credo nn sapesse. Penso ke nnstante l’infelice scelta di diversi collaboratori, unita ad un filo di gesuitica presupponenza ,nn sia riuscito a ripulire.

  27. Può darsi, piuttosto, che nutra eccessiva fiducia nel genere umano e in alcuni personaggi.
    Se le cose stessero così, sarebbe ingenuo oltre l’immaginabile. Ma non c’è niente nel carattere del personaggio che suggerisca l’ingenuità. Un uomo ingenuo dimostrerebbe di esserlo verso tutti, come fece p.es. Giovanni XXIII. Qui invece vediamo il pugno di ferro applicato nei confronti di prelati scomodi, da Burke a Sarah passando per Mueller. Vediamo non solo lo scandalo di certi membri della Chiesa, ma una serie infinita di pronunciamenti ambigui e contraddittori da parte del Papa stesso e il rifiuto a chiarirli. Come è stato testimoniato da più parti, non assistiamo solamente al proliferare dei cattivi, ma alla persecuzione dei buoni. Comunque, anche se fosse solo ingenuità, sarebbe un’ingenuità grave, vista la sua responsabilità nei confronti della Chiesa Universale.

    Ma, se abbiamo fede, dobbiamo credere che questa crisi passerà.
    Senza dubbio. Però non sappiamo quanto tempo ci vorrà né quante vittime farà. Inoltre non è che possiamo stare così a guardare in attesa che passi. È vero che è così grave che solo il Padreterno può risolverla, ma il Padreterno richiede sempre un minimo di collaborazione da parte nostra.

    E non c’è lo Spirito Santo a scegliere?
    No, no, no, no, no e poi ancora no. Non so da dove sia venuta fuori questa leggenda in ambito cattolico, che non è supportata da nessun Magistero, sin dai tempi antichi. San Vincenzo di Lérins, e siamo nei primi secoli della Chiesa, già diceva che molti papi sono incapaci (“Dio li tollera”) e certi pestiferi (“Dio li infligge” come castigo). In tempi recenti Ratzinger ha spiegato chiaramente che il ruolo dello Spirito Santo è notevole, ma solo pedagogico: ovvero, da’ suggerimenti. Poi, in coerenza con il Suo atteggiamento nei nostri confronti, sta alla porta. Se i cardinali non vogliono stare a sentire, o non ne sono capaci presi in pensieri troppo mondani, non Lo ascoltano. Ratzinger concluse questa spiegazione con una nota storica: nella lista dei duecento e passa papi eletti da Pietro in poi ce ne sono alcuni che in modo fin troppo evidente non sono stati scelti dallo Spirito Santo.

    È indubbio che un Papa riceva una speciale assistenza dallo Spirito Santo. Però può decidere di lasciarLo alla porta. Quello che lo Spirito Santo garantisce è sostanzialmente che non vengano sostenute cose eretiche nei pronunciamenti ex cathedra (e anche in questo caso i teologi sono divisi sul come questo venga impedito). Qui di pronunciamenti ex cathedra non ce n’è neanche uno. Sono stati chiesti con i “dubia” e Francesco si è rifiutato di darli.

    E non si dice nelle Scritture che le Sue vie non sono le nostre vie? Un po’ di fiducia non guasterebbe….
    Qui non si tratta di non aver fiducia, ma di non cadere in una specie di fatalismo. La II Guerra Mondiale e le centinaia di milioni di morti dei regimi comunisti li ha voluti lo Spirito Santo? Certo che no, sarebbe blasfemo dirlo. Però sono capitati lo stesso. Perché se l’uomo non ascolta lo Spirito Santo fa spazio a spiriti maligni. Cornacchiola ebbe una visione in cui la Madonna profetizzava “lo Spirito Santo si ritira dalla Terra”. Non è che si ritira di Sua iniziativa; è l’umanità che Lo respinge. Questo vale nella società laica e vale nella Chiesa, dove da decenni pullulano personaggi lerci ed eretici. Non si può giustificare tutto quello che accade con l’intervento dello Spirito Santo. “Lo Spirito soffia dove vuole” è un’ambigua locuzione usata proprio da eretici e lerci per giustificare le proprie azioni. Non possiamo farci abbindolare.

    1. Kosmo

      Un uomo ingenuo dimostrerebbe di esserlo verso tutti, come fece p.es. Giovanni XXIII

      Davvero credi che Giovanni XXIII sia stato un ingenuo???

      1. @Kosmo
        La mia valutazione su Giovanni XXIII è per forza limitata perché non ho vissuto ai suoi tempi e non ho tutta questa voglia di approfondire dettagli che alla fine non sono così importanti. Tanto ci pensa poi la Storia a fare giustizia (e ha già iniziato pienamente il proprio lavoro). La parola più chiara nei suoi confronti la disse Spaemann: papa dallo “scellerato ottimismo”, o giù di lì, e forse questo mi basta.

        Se devo spingermi più in là, potrei notare che: a) non seppe riconoscere un santo sopraffino come Padre Pio b) non seppe riconoscere santi sopraffini e per giunta profeti, scelti direttamente dalla Beata Vergine Maria, come i tre piccoli di Fatima, arrivando a definirli “profeti del malaugurio” c) si ostinò a non ascoltare la profezia di Fatima, negando che fosse soprattutto a lui rivolta (eppure la Madonna fece riferimento esplicito al 1960) d) si permise di avere uno scatto di insofferenza nei confronti di San Pio X (proprio il Papa che più di tutti aveva avuto il dono della profezia per contrastare il modernismo) durante un’intervista con Montanelli.

        Ne concluderei che pure Giovann XXIII lo Spirito Santo lo lasciava un po’ troppo fuori dalla porta, e questo accade sempre quando c’è della superbia. Ma, ripeto, questo giudizio lo lascio alla Storia. Non ci vorrà molto, al punto in cui siamo.

        1. Kosmo

          Neanche io ho vissuto quegli anni, ma ne ho “sentito parlare” e ne ho letto come te.
          La parola più chiara nei suoi confronti la disse Spaemann: papa dallo “scellerato ottimismo”
          Beh,a rigor di logica, questo non vuol affatto dire che Giovanni XXIII sia stato “ingenuo”, semmai tutt’altro! 😉
          In altre parole, io ho una naturale “allergia” quando qualcuno/qualcosa viene continuamente idealizzato, viene passato continuamente in TV, viene inappropriatamente citato, ecc…
          Vedi per esempio Kennedy… ma torniamo in topic.
          a) non seppe riconoscere un santo sopraffino come Padre Pio
          Purtroppo pare essere un problema secolare della Chiesa. Qualche Santa venne pure bruciata (la Pulzella d’Orleans), qualche veggente venne addirittura spinta a mentire rinnegando quello che invece aveva visto davvero (la veggente di Ghiaie di Bonate, che per ironia della sorte si chiamava Roncalli!). Questo per stare ai primi due esempi che mi vengono in mente.
          b) non seppe riconoscere santi sopraffini e per giunta profeti, scelti direttamente dalla Beata Vergine Maria, come i tre piccoli di Fatima, arrivando a definirli “profeti del malaugurio”
          Questo è vero, come è vero quello del punto prima, anche se qualcuno arrampicandosi sugli specchi nega che egli avesse voluto riferirsi a loro. Ma comunque neanche qua vedo indizi di “ingenuità”, anzi, tutt’altro.
          si ostinò a non ascoltare la profezia di Fatima, negando che fosse soprattutto a lui rivolta (eppure la Madonna fece riferimento esplicito al 1960)
          Per la verità qua ci sarebbe tanto da dire, a cominciare da quel testo spurio apparso per intorbidire le acque. Perchè io, e a detta di molti, “locuzioni astruse e espressioni dialettali portoghesi” non ne ho viste nel testo originale pubblicato da Ratzinger nel 2000! Quindi magari si riferiva ad ALTRO… E vista la fine che fa chi mette il naso in questo genere di cose…
          d) si permise di avere uno scatto di insofferenza nei confronti di San Pio X
          Non conosco assolutamente questo episodio quindi mi astengo.

          Quello che voglio dire, anche dall’elenco che tu hai fatto (tutte cose verissime!) non riesco a trovare un qualcosa che mi faccia pensare ad “ingenuità”, semmai a tutt’altro.
          Quello che vorrei confutare è il dipinto di Giovanni XXIII che ne fanno molti, quello di un semplice ed ingenuo curato di campagna, pacioccone e bonaccione che a chi avesse combinato una strage avesse dato un buffettino e rimandato a casa…
          A me è sembrato tutto tranne che “ingenuo”…

          1. @Kosmo
            Per evitare di lasciare voci vaghe, questo è il resoconto di Montanelli, pubblicato su 30 Giorni:

            http://www.30giorni.it/articoli_id_12748_l1.htm


            Aveva simpatia per Roncalli?
            MONTANELLI: Provavo grande simpatia per Roncalli, questo sì. Perché Roncalli veramente aveva una capacità di comunicazione straordinaria, un calore umano che ti avvolgeva. E poi fu in grado di farmi capire certe cose, perché ad un certo momento mi raccontò un po’ la sua vita: mi diceva che lui con Roma aveva poca dimestichezza. La prima volta che c’era venuto era stato per portare a papa Sarto il prodotto di una sottoscrizione indetta dal vescovo di Bergamo, Radini Tedeschi, per non so quale opera caritativa. Allora, quando lui mi disse «in quell’occasione venni a Roma e fui ricevuto da papa Sarto», io feci quasi automaticamente: «È un santo…», e lui, mi ricordo, replicò e di scatto dette un colpo sul bracciolo della sua sedia: «Ma quale santo!». Però si riprese subito, e disse: «No, no, naturalmente era un santo, ma un santo anomalo». «Perché anomalo?» incalzai io. «Perché era un uomo triste, malinconico. I santi non possono essere tristi e malinconici: hanno Dio». Poi seppi perché lui ce l’aveva tanto con papa Sarto. Perché papa Sarto a sua volta ce l’aveva tanto con Radini Tedeschi di cui Roncalli era stato segretario, e ce l’aveva con lui per via della protezione concessa ai modernisti: Ernesto Buonaiuti e gli altri. Ma questo lo sapevo e lì trovai conferma. E per farmelo confermare dissi: «Santità, non si viene da lei, da un papa, per fare raccomandazioni, ma io ho trovato a Bologna un mio vecchio professore di filosofia, che ora è stato restituito al suo abito talare, che è un santo, un santo per quello che fa, per una comunità di ragazzi che lui ha organizzato…». Dice: «E chi è?». «Don Marella». «Eh, come no?! Il caro don Marella…». Marella era stato privato dell’abito talare per l’aiuto dato a Buonaiuti. Allora io cominciai a capire questo ingranaggio che prima ignoravo, capii perché papa Sarto non gli andava giù. Ma sono cose a cui bisognerebbe dedicare la vita, mentre questi sono solo piccoli lampi che ho potuto percepire e che poi mi spiegò lo stesso Negro, quando mi disse: «Hai visto giusto». Ovviamente di questo non c’è traccia nella mia intervista.

            Ovviamente, va nella direzione che tu dici, altro che ingenuità. È piuttosto grave per un Papa parlare male (un vero e proprio malignare, perché non c’era un’argomentazione a sostegno di una critica legittima) di un predecessore, per giunta santo, e per giunta di fronte ad un giornalista, per giunta laico (che mostrò molta più saggezza di lui, non pubblicando questo passaggio e rivelandolo solo molto tempo dopo).

            Ma, come ho detto prima, non voglio formulare un giudizio definitivo sulla persona, basta quello su ciò che ha fatto.

            Due cose sole. È vero che un santo non può essere triste, ma qui traspare una pessima capacità di discernimento da parte di Roncalli, che scambiava la prudenza, la fortezza e lo spirito di profezia (doti di cui era probabilmente sprovvisto) per tristezza. Chissà poi cosa avrebbe detto di Paolo VI e della sua “tristezza”.

            Quanto ai santi che non subito sono riconosciuti… è vero che anche in passato accadeva. Però, intanto questioni come quella di Santa Giovanna d’Arco furono pesantemente contaminate da questioni politiche. D’altro canto un San Francesco, un signor nessuno e pezzente, poteva arrivare a Roma, essere giudicato malissimo dalla Curia, ma essere comunque riconosciuto da Innocenzo III. Forse la situazione è peggiorata dopo la Controriforma per effetti collaterali. Ma non è normale, per lo meno per certi santi così evidenti.

    2. Francesco Paolo Vatti

      Resto un po’ interdetto da quanto Fabrizio Giudici dice sul conclave. Avevo sempre sentito dire che si trattava di un’elezione particolare, guidata dallo Spirito Santo. Anche i Papi inflitti per punizione (quante volte mi viene da pensare che Francesco I sia stato scelto dal buon Dio per mettere alla prova il mio cattolicesimo [sono modesto, vero?]) mi parrebbero una scelta divina….
      Se non è così, allora è un’elezione come le altre e il papa risulta solamente un capo di governo e di un’organizzazione multinazionale… Se così fosse, entrerei davvero in crisi….Anche perché avevo trovato scritti notevolissimi perfino di Alessandro VI….

  28. Raffaele

    Tito 1,7-11; 2,1-8
    Dall’ufficio delle letture del comune dei pastori ( oggi San Pio X, papa)

  29. sabino

    Come volevasi dimostrare il Papa non ha nemmeno pronunciato a Dublino la parola omosessualità che è la vera causa degli scandali e comunque non ha detto nulla di nuovo, oltre a ribadire la tolleranza zero, che riguarda, non lo si dimentichi ,prima ancora chi non solo non apre gli occhi ma copre gli abusi. Se volesse essere coerente, Francesco, avrebbe dovuto cominciare con il rimuovere, per rimanere in Itaiia, di cui è il primate, i vescovi lombardi che di fronte a un caso pacifico di un minore abusato da un prete, si limitarono a trasferirlo in altro parrocchia, sempre a contatto con adolescenti. Il caso è di molti mesi fa e con tutta la prudenza necessaria ci sarebbe stato tutto il tempo per agire. Ma si tratta di vescovi in sintonia ideologica con il pontefice e, una volta stabilito il principio, le conseguenze sarebbero venute a valanga. Dobbiamo sperare che laddove non dominano coloro che approvano l’attuale corso, i presuli onesti non si diano tregua nè nell’indagare. nè nel chiedere le necessarie rimozioni. Ma anche nelle situazioni peggiori, siano i laici, come in Pennsylvania, a raccogliere materiale d’accusa e ad esigere i necessari provvedimenti. La preghiera accompagni tali iniziative, anche da parte di chi non opera direttamente, sia per Chiesa, sia per le vittime di abusi, sia a favore degli sciagurati ecclesiastici che, essendone causa o coprendoli, ne hanno bisogno più di ogni altro-

  30. @Vatti
    Mi scuserà se scrivo in modo molto diretto – ma è necessario. Sia chiaro che non è una questione personale, lei in realtà è uno dei commentatori qui che mi sta più simpatico.

    Il fatto è che non è “Fabrizio Giudici” che “ha detto”, ma Ratzinger. Se Tizio riporta un’asserzione di Caio, non è “Tizio dice”, ma “Caio dice”. Se c’è i dubbio che Tizio riporti male, basta cercare la fonta. Ora, il passaggio di Ratzinger è stra-noto e qui sarà stato ripetuto decine di volte. Eccolo per l’ennesima:

    https://www.tempi.it/e-lo-spirito-santo-che-elegge-il-papa-ecco-come-rispose-con-una-certa-ironia-lallora-cardinale-ratzinger


    Oggi Avvenire riporta un’interessante risposta che Joseph Ratzinger diede nel 1997 alla domanda sull’azione dello Spirito Santo in Conclave.

    È lo Spirito Santo il responsabile dell’elezione del Papa?, gli fu domandato.

    Ratzinger, non rinunciando nel finale a una certa ironia, rispose così: «Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto».

    Se si dubitasse di Ratzinger (legittimo: non era papa nel ’97, ma certo non era l’ultimo degli incompetenti) basterebbe cercare a cosa si riferiva e leggersi qualche pagina di storia della Chiesa. Per esempio andare al cosiddetto “secolo di ferro”, prima dell’anno 1000, per trovare una sequenza di papi indegni, come p.es. Giovanni XII, di cui gli storici tramandano:

    « Venuto in giovinezza immatura al possesso di una dignità che gli dava diritto alla reverenza di tutto il mondo, smarrì la moderazione dell’intelletto, e si gettò nel vortice dei piaceri più sfrenati. Le sue case del Laterano diventarono un ridotto di piaceri, un vero harem; la gioventù ragguardevole di Roma diventò sua compagnia favorita; passava tutto il suo tempo in cacce, in giuochi, in amorazzi, a mensa col bicchiere alla mano. Un tempo, Caligola aveva fatto senatore il suo cavallo; adesso Giovanni XII dava in una stalla di cavalli la consecrazione ad un diacono, forse in quella che erasi alzato ubbriaco fradicio da tavola, dove, con lepidezza pagana, aveva fatto frequenti libazioni ad onore dei numi antichi. »

    Secondo le fonti, morì ammazzato da un tizio che lo scoprì con la moglie. Fu eletto papa da giochi di potere, in quanto rampollo di una famiglia potente di Roma. La sua elezione fu perfettamente valida ed è uno dei duecento e passa papi ufficialmente menzionati nella storia della Chiesa, ma non si può certo pensare che lo Spirito Santo volesse a capo della Chiesa un tale depravato.

    1. Dimenticavo un pezzo. È verissimo che “si sente dire” in giro il contrario. Ma quando mai il Magistero è un “sentito dire”? Se la voce fosse vera, ci sarebbe un articolo scritto del Catechismo, del Denzinger, di un’enciclica o altro che riporterebbe l’asserzione contraria: “Il Papa è eletto direttamente dallo Spirito Santo”. Dov’è?

I commenti sono chiusi.