Pericolo global wedding!

 

di Raffaella Frullone

Ragazzi, abbiamo preso un granchio. Devo dirlo a Costanza, ma non so come fare. Devo anche dirlo alle 27 amiche che ho visto pronunciare il fatidico sì, ma soprattutto mettere in guardia le tre che hanno pianificato si sposarsi quest’anno: si possono ancora salvare. Avete presente il matrimonio? Ecco, ho scoperto che non solo è una scelta egoistica, ma che rappresenta la più grande rovina del pianeta.

 Ad illuminarmi è stato il mensile Focus, nello specifico l’inserto Focus Domande e Risposte, che nel numero di giugno ci annuncia, attenzione attenzione, che il matrimonio inquina. Di più. «Può danneggiare l’ambiente provocando danni clima-alteranti». Terribile. Il dito è puntato innanzitutto sull’abnorme quantità di anidride carbonica che ciascun matrimonio emette, pari a 7,5 tonnellate. «Frutto – si legge – del consumo elettrico necessario a soddisfare un banchetto con una media di 100 invitati e il riscaldamento a metano di una chiesa di 1000 metri quadrati» (E se il matrimonio è d’estate? Mah). Non solo. A questo va aggiunto l’impatto ambientale degli abiti degli sposi, la carta per le partecipazioni, lo spostamento con l’auto d’epoca. Ma la voce che costa di più all’ambiente è certamente il viaggio di nozze che tra aereo, pernottamenti e spostamenti provoca l’emissione di ben tre tonnellate di anidride carbonica. Un disastro, ancora più terribile se si considera che l’inchiesta non ha contato gli involucri delle scarpe delle invitate, e i viaggi in macchina per trovare la pochette color carta da zucchero che si abbini alla perfezione al sandalo gioiello.

Ma non è tutto. Il vero “crimine ecologico” è un altro: fare figli. In questo caso, la letteratura sul tema si spreca, e internet, come immaginabile, è una fonte feconda in merito. Secondo il Daily Green, per esempio (pubblicazione fortunatamente ignota ai più), «l’impatto ambientale di un figlio è 20 volte più significativo di qualsiasi pratica green che una famiglia possa intraprendere nel corso di una intera vita». Sulla stessa linea John Guillebaud, professore “emeritus” di pianificazione familiare all’University College London che in un rapporto datato 2007 sostiene che «le famiglie numerose dovrebbero essere equiparate a chi guida i fuoristrada mangia-benzina, non ricicla i sacchetti di plastica o vola a tutto spiano in aereo». Prendiamo un pannolino. In media, ci impiega 500 anni per degradarsi completamente e «considerato che un bambino, nei primi 3 anni di vita, consuma circa 4500 di questo prodotto, il problema diventa veramente serio». (citazione tratta da Green Economy e News)

E se invece chi legge non è ancora convinto della serietà della questione , sappia che c’è di più. Come il Movimento volontario per l’estinzione umana per salvare la Terra. Si legge nel loro statuto «Non siamo un gruppo di disadattati maltusiani misantropi e asociali che provano un piacere morboso ogni volta che qualche disastro colpisce gli umani» ( Certo … chi mai potrebbe pensare un’assurdità del genere? ) «L’estinzione umana volontaria è piuttosto l’alternativa umanitaria ai disastri che colpiscono la gente. Non insistiamo sul modo in cui la specie umana si è dimostrata un parassita avido ed amorale su un pianeta che era in buona salute, piuttosto, il Movimento propone un’alternativa incoraggiante ( che coraggio!) alla distruzione impietosa e completa dell’ecologia della Terra. La speranza che si presenta come alternativa all’estinzione di milioni di specie vegetali ed animali è l’estinzione volontaria di una sola specie: l’homo sapiens, …la nostra estinzione».

E se avete ridacchiato leggendo tutto questo, certi che nessuna persona, non dico intelligente, ma dotata di un minimo di buon senso, possa prendere anche solo lontanamente in considerazione queste deliranti parole, chiudo raccontandovi la storia di Toni Vernelli. Ambientalista ed ecologista, la donna inglese da sempre sostiene che «avere un figlio sia un atto di profondo egoismo, volto a mantenere la linea della propria eredità genetica a spese del pianeta». Impiegata presso una Ong, la Vernelli a 27 anni, rimane incinta, e senza fare una piega decide di abortire. Proprio cosi: spegne la vita del suo bambino per salvare il pianeta. E non si è affatto pentita, tanto che subito dopo ha deciso di farsi sterilizzare perche «un errore come la gravidanza non deve mai più accadere». Inutile aggiungere altro alla vicenda, ma vi assicuro che basta digitare il nome di Toni Vernelli su facebook per scoprire che la sua esperienza sta facendo scuola.

 Scrive il Movimento per l’estinzione umana volontaria «Ogni volta che qualcuno decide di non generare altri umani da aggiungere ai miliardi brulicanti che già si accalcano su questo pianeta devastato, un nuovo raggio di speranza attenua le tenebre».

 Per fortuna noi viviamo di tutt’altra Speranza.

102 pensieri su “Pericolo global wedding!

  1. Sono i nuovi catari, col loro culto della morte e l’odio per la materia, la carne, il sangue: in una parola, per la vita. La loro lunga marcia verso l’annichilimento del Creato e dell’uomo cela sempre il medesimo odio gnostico contro l’Essere.

  2. alvise

    Prima cosa RAFFAELLA complimenti per l’articolo davvero interessante e di grande potenziale per ulteriori discussioni!!! la mia citazione a proposito di Dawkins vuole mettere in luce il fatto che, probabilmente, comunque, mi permetto di dire, “non prevalebunt”l, le intenzioni ingegneristiche di regolazione della vita saranno destinate a fallire, così forte è l’impeto vitale biologico insito nella pulsione riproduttiva -“L’universo e’ costituito da schemi stabili di atomi e fra essi vi sono le molecole replicatori, le cui proprietà fondamentali sono la fecondità, l’accuratezza o fedeltà della replicazione, la longevità, l’essere soggette ad errori (caratteristica che favorisce l’evoluzione). I replicatori che sono sopravvissuti nel tempo sono i geni, e per sopravvivere (per propagarsi come replicatori), hanno
    costruito veicoli,macchine di sopravvivenza (animali, vegetali, uomo); di conseguenza anche noi siamo macchine da sopravvivenza programmate per preservare i geni I geni sono unità che sopravvivono “passando attraverso un gran numero di corpi successivi” e risulta, quindi, ovvio che la loro aspettativa di vita è lunghissima”. da Richard Dowkins “Il gene egoista”

    1. Roberto

      Questo mi ricorda la visione della vita che mi trasmise mio padre quand’ero ragazzo: l’Egoismo portato a Motore Primo (e Unico) dell’agire biologico e soprattutto umano, dal livello “molecolare” a quello personale e sociale. Dato che noi esseri umani siamo creature dotate di ragione, anche questa visione della realtà, se fosse vera, dovrebbe per mere ragioni logiche portare alla decisione di non riprodursi, seppur per motivazioni diverse da quelle dell’ecologismo fanatico (che, in quanto -ismo, è fanatico per definizione, potrei dire… 😉 )

  3. Roberto

    Che meraviglia 😀
    A me piacerebbe capire, una volta che avessi preso atto di far parte di una razza di parassiti senza ragione di esistere, perché dovrebbe fregarmene qualcosa del destino del pianeta. Voglio dire, perché mai dovrei preoccuparmene? Oltre tutto, l’unica conclusione coerente del delirio di costoro è il suicidio: chissà perché non traggono mai le conclusioni ultime del loro sragionare…

    1. Gabriele

      Si, per logica si potrebbe pensare che alla fine tutti gli ecologisti si autodistruggerebbero; purtroppo non è una tara genetica ma una grave infezione che si contrae per prossimità!

  4. Alessandro

    già altra volta scrivevo che l’ossessione del presunto global warming è ormai un’ideologia penetrata perfino nei testi di scuola delle medie (a causa del riscaldamento globale e del conseguente scioglimento dei ghiacci la Corrente del Golfo si raffredderà, l’Europa atlantica gelerà, e avanti con questo bla bla catastrofista che gli studenti devono ripetere nelle interrogazioni). Non si crede più che si possa peccare ma si stigmatizzano, senza chiamarli così, i presunti peccati dell’uomo postmoderno, tra i quali il contribuire (con emissione di CO2 e quant’altro) a generare ed aggravare il global warming. E per questi peccati, nell’imperversante libertinismo bacchettone dei nostri giorni, non è prevista remissione (la remissione dei peccati è una frottola cattolica, no?): la colpa è inescusabile, la condanna senza appello.
    E così devi vergognarti per la CO2 che produci se ti sposi, se copuli (sapete quanta CO2 emessa in quell’atto?). La sera, prima di andare a nanna, devi fare il tuo esame di coscienza postmoderno, cioè calcolare (per contrirtene) quanta CO2 hai prodotto durante la giornata. Esistono appositi sussidi per l’esame di coscienza, eccone uno:

    http://racconta.repubblica.it/wwf-calcolatore-co2/main.php

    che aiuta- cito – a “Scoprire quanto le tue attivitá quotidiane contribuiscono alle emissioni di anidride carbonica nell’arco di un anno e dunque incrementano i cambiamenti climatici. Attraverso le seguenti domande, il calcolatore misurerà la tua impronta di carbonio e ti mostrerà la differenza tra il tuo stile di vita, quello dell’italiano medio e quello dell’abitante medio del pianeta, raffrontati con l’obiettivo di forte riduzione auspicato dal WWF e dalla comunitá scientifica internazionale per contrastare i cambiamenti climatici”. Così potrai “modificare la tua impronta di carbonio per ridurre il tuo peso sulla Terra (sic!)”

  5. giuliana z.

    Ma c’è veramente chi propugna idee tanto stupide????? ma dico, perchè non si ammazza direttamente, così 1.non rompe più i co… altrui, 2.smette subito di produrre CO2…
    Secondo me queste assurdità sono davvero opera demoniaca. Senza andare a rievocare i passati furori catari (che comunque sono tutt’altro che morti!), credo che oggi più che mai si capisce bene qual è lo scopo del demonio: arrivare all’estinzione di tutto il creato, a partire dalla specie umana, che con la sua mente, il suo cuore e la sua bocca loda Dio ogni giorno. Forse di questo non tutti ci rendiamo conto, ma il solo fatto di esistere, di essere al mondo è un atto d’amore di Dio verso di noi e nel nostro esistere siamo inconsapevolmente lode Sua. Ed è per questo che il demonio ci odia, ci ha in spregio, vuole la nostra morte definitiva, ci vuole seppellire sotto la sua lurida merda. Che c’è di meglio per lui che farlo attraverso noi stessi, attirandoci al suicidio, ovvero il massimo peccato? deve solo sussurrarci qualche buona idea, anzi ideologia, meglio se vestita di ottimo ambientalismo che è anche molto di tendenza (già la parola “green-qualcosa” è molto corretta!).

    1. Alessandro

      E’ così, Satana vuole la morte degli uomini (lui, omicida fin dal principio). E quindi chi avversa la procreazione e sogna un mondo senza uomini sta facendo il gioco di Satana. Per fortuna Dio odia tanto gli uomini da essersi fatto uomo, nato da donna…

    2. paulbratter

      certo se si accorgono che da queste parti si “aspetta la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà”, siamo fritti!

      1. pare tuttavia, da fonti attendibili, che i corpi risorti siano totalmente ecosostenibili. Una sorta di “versione beta” del prototipo! 😀

    3. giuliana z.

      Paul, sai che casino quando tutte le generazioni passate presenti e future saranno qui???
      Cyrano: Balliamo sul mondooooo-oo!

      1. «Mi porto le scarpe da tip-tap!»
        Ma direi pure: «Fine del mondo in mondovisione, diretta da san Pietro per l’occasione. […] Le liste del Giudizio universale verranno trasmesse dal telegiornale» 😀

  6. alvise

    ALESSANDRO E ROBERTO: sì avete ragione, quello che suggerivo io, al dilà del noi essere provvisti di ragione (sic!?) che, ammesso questa spinta biologica primordiale, che potrebbe accordarsi con creazionismo, un creazionismo allostato germinale, iniziale, per es., questa spinta lo sarbbe INCONTROLLABILE ga qualsiasi egoismo ragionato e prevarrebbe sempre, comunque quello genetico, conservativo, (anche per un volere, sempre iniziale di Dio (creando Dio vuole e volendo predestina, per così dire, a esserci nel tempo, tanto tempo, ma quanto tempo ci volete restare voi ancora a vivere milioni di anni ancora, fino alla
    prossima glaciazione?)

    prossima glaciazione,
    ?

    1. Alessandro

      Alvise, non pretendo di vivere milioni di anni, ma vorrei evitare di farmi del male per compiacere la Terra e di farmi rovinare quei pochi anni che campo dai fondamentalisti dell’ “impatto ambientale”, con i loro codici morali sgangherati non meno che bacchettoni

  7. Gabriele

    … e ci faranno stare anche senza latte! Hanno calcolato che una mucca produce talmente tanto CO2 che ne dovrà essere contingentato il numero.
    … e in Australia, dove incautamente hanno importato dei cammelli che si sono moltiplicati all’inverosimile, è in atto un progetto di abbattimento per contenere la produzione di CO2 prodotte dalle vie naturali :-O

    1. Alessandro

      Giusto, Gabriele. Come vedete, la lista della nefandezze perpetrabili ai danni della (dea? Sì, è neopaganaesimo) Terra coinvolge mucche, cammelli e quant’altro. Non si può nemmeno più fare allevamento. Non si può più far niente. Ci lasceremo morire? O forse no, perché la sepoltura non è a “impatto zero”?

  8. paulbratter

    PS quello del “global warming” ormai è un gioco svelato, un bluff per nuovi e diversi affari…

  9. Fefral

    Il mondo ha avuto un inizio e avrà una fine. A noi sta di viverci, custodirlo, se possibile migliorarlo, ma anche usufruirne. “mangiate di tutti gli alberi del giardino”
    Ecologia e fede non sono assolutamente in contrasto. Ma il mondo è stato affidato all’uomo, e l’uomo non può esserne succube…in ogni senso, anche nel senso assurdo di questa gente che auspica l’estinzione del genere umano per proteggere il pianeta.
    Chiusa la parentesi “pia”…scusate ma ‘sta gente cosa fuma secondo voi? Roba avariata senz’altro! Ma proprio coi vermi che si muovono e gli mangiano il cervello!

  10. alvise

    ANCORA LUI: Antonio Socci: Lo straniero 19 giugno2011
    “Dunque la Chiesa deve avere una sola preoccupazione: che (anche nei seminari e nelle facoltà teologiche) si annunci davvero il fatto cristiano nella sua verità e integralità, che nelle parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti lo si viva in tutte le sue dimensioni (la cultura, la carità e la missione) alla sequela del Papa”
    Che vuol dire questo, in che senso, in che modo….?
    Anche, tornando alla discussione in corso nel blog, con la esostazione a sposarsi, a fare figli (per fare solo un esempio)o invece “lasciate tutto e seguitemi?”

    1. giuliana z.

      secondo me è la stessa cosa, Alvise! sequela significa rispondere nelle circostanze che ci troviamo davanti alla chiamata (vocazione)

  11. Roberto

    Eppure, Alvise, questa spinta biologica è controllabile, come gli ecologisti fanatici in fondo riconoscono e propugnano: è il nostro non essere schiavi dei nostri istinti e quindi dotati di ragione a essere, dal loro punto di vista, il male. In questo ci differenziamo dagli animali e siamo un’anomalia della natura.
    Ma se la realtà è “il gene egoista” questo significa che riprodursi è un imperativo biologico, un’egoistica necessità impostami dalla natura o da Dio, a seconda: io però non ne sono schiavo, quindi posso sottrarmene.
    Se c’è la natura, devo sottrarmene, perché è profondamente crudele e ingiustificato che io soggiacia a un cieco e, in definitiva, irrazionale impulso biologico che mi costringe a mettere al mondo altri poveracci che si ritrovano a vivere una vita senza senso (la vita è un inferno, non sei stato tu a scriverlo, una volta?) costretti, come pupazzi a molla, a riprodurre fino alla fine del pianeta questa stessa catena vitale che, in definitiva, non trova ragione in se stessa.
    Se c’è Dio ed Egli ha posto a fondamento della vita una Necessità Egoistica, Egli stesso è Egoista nel proprio essere e quindi è meglio che non esista: la prospettiva di essere etarnamente legato a un’Entità Infinita e quindi Infinitamente Egoista è un pessimo affare! E’ più ragionevole sperare nella propria dissoluzione, allora.

    Socci capisce bene che solo l’interezza della nostra Fede può salvare per intero la ragione e la volontà umana! Qualunque altra opzione “non tiene”.

    1. alvise

      ROBERTO: molto interessante e stimolatore di pensieri quello che scrivi a proposito del presupposto egoismo o delle molecole o di Dio, naturalmenete non c’è risposte possibili, anche quella di Dawkins è solo uan sua ipotisi quasi direi romanzesca (anche se argomentata e esemplificata magistralente):
      Ad ogni modo io credo che nella gran massa della popolazione umana sia la spinta alla congiunzione (o se preferite copulazione) e alla riproduzione “a molla”
      che avrà il sopravvento, almeno non si verifichino scenari di società bloccate di tipo fantascientifico (ma non troppo?).

  12. Alberto Conti

    “La natura è espressione di un disegno di amore e di verità. Essa ci precede e ci è donata da Dio come ambiente di vita. Ci parla del Creatore (cfr Rm 1, 20) e del suo amore per l’umanità. È destinata ad essere « ricapitolata » in Cristo alla fine dei tempi (cfr Ef 1, 9-10; Col 1, 19-20). Anch’essa, quindi, è una « vocazione » [115]. La natura è a nostra disposizione non come « un mucchio di rifiuti sparsi a caso » [116], bensì come un dono del Creatore che ne ha disegnato gli ordinamenti intrinseci, affinché l’uomo ne tragga gli orientamenti doverosi per “custodirla e coltivarla” (Gn 2,15). Ma bisogna anche sottolineare che è contrario al vero sviluppo considerare la natura più importante della stessa persona umana. Questa posizione induce ad atteggiamenti neopagani o di nuovo panteismo: dalla sola natura, intesa in senso puramente naturalistico, non può derivare la salvezza per l’uomo.” (Benedetto XVI – Caritas in Veritate – punto 48)

    Il Papa è stato magistrale nel riportare la questione alla sua ragionevolezza rivalutando la centralità dell’uomo come essere responsabile della Natura in quanto dono ricevuto in funzione di lui e non a prescindere da lui.

    Sull’aspetto figli seguo ciecamente le tesi del prof. Gotti Tedeschi (illustre concittadino nonchè padre di cotanta figlia coautrice di codesto blog)

  13. Antonio

    Saggia la chiusura di Raffaella.

    Dopo aver riportato l’ennesimo scempio, tradotto in uno spreco di energie cerebrali non da poco, provvidenziale arriva l’opportuna chiosa. Bene!

    Tuttavia non sottovalutiamo questa accozzaglia di stronzate. Non tanto perché meritino di essere prese sul serio, quanto perché a sostenerle ci sono i non meglio definiti “poteri forti”. Uno dei pargoli della famiglia Rockfeller, con tanto di capello lungo e barba folta, si è talmente calato nella parte che è inevitabile farsi delle domande.

    La sua famiglia, peraltro, sostiene e appoggia le teorie malthusiane da tempi non sospetti. La decimazione della specie pare essere un ossessione in certi circoli. Non fosse per delle remore vagamente legate al buon senso, vorrei capire come avrebbe intenzione di passare il tempo questa gente una volta rimasta sola, in compagnia del proprio circolo di bridge. Mah…

    Il punto, però, è che già al Summit di Copenaghen, tempo addietro, lorsignori furono anche troppo espliciti. Seppur in maniera furbescamente tecnica, qualcuno tirò fuori dal proprio taschino un pezzettino di carta, in cui venivano riportate le percentuali di spartizione del prossimo, redditizio mercato: l’aria!

    Beh, se volete potete anche ridere (e ne avreste ben donde), ma dietro questa loro verve comica, certi loschi figuri celano un progetto un attimino più ampio. Rendendosi conto che “fare soldi con i soldi” è una pratica che sta collassando su sé stessa, corrono ai ripari limitando le emissioni di CO2.

    Detto alla buona, da ignorante quale sono in materia, ad ogni nazione verrebbe imposto un tetto massimo di emissione. Superato quello, paghi! Ma non è una multa, nossignore! In “democrazia” tutto si perdona, e non ci sono vere e proprie sanzioni. No, in realtà si dovrà chiedere in prestito ad una nazione una fetta della propria disponibilità di CO2.

    In parole povere: se non è ardita la mia conclusione, basterà abbassare di molto il tetto nei Paesi “meno forti” ed alzarlo di molto in quelli “forti”, di modo che i primi s’indebitino con i secondi in saecula saecolorum. Furbi eh! E questa non è che una delle possibili conclusioni. Chi è più ferrato del sottoscritto potrà certamente essere più chiaro ed entrare più in profondità nella questione.

    Insomma, come diceva qualcuno, l’Ecologismo sarà la dittatura del ventunesimo secolo, al pari di Nazismo e Comunismo. Gli assetti sono diversi, quindi chissà come si eserciterà tale tirannia – ammesso che venga posta in essere.

    Nonostante tutto, però, chi è pienamente convinto che i tizi di cui sopra riusciranno ad attuare i loro propositi, beh, penso tenda a nutrire una stima un po’ eccessiva nei loro confronti – giustificata, ma eccessiva.

    Butto lì una considerazione. Chi crede, sa che non siamo fatti per questo mondo, e va bene. Chi non crede, sa che, in un modo o nell’altro, lo dovrà abbandonare, e va bene pure questo. Tuttavia è difficile, spesso e volentieri, non sentirsi profondamente attaccati a questa vita. Posta tale premessa, torniamo a queste comiche correnti. Io, personalmente, soffermandomi su tanta idiozia, non posso fare a meno di credere che avere i giorni contati su questa Terra sia una benedizione, altro che una condanna!

    Niente sofferenza, se possibile però, grazie! E poi, oh, pensate a quante sane risate possiamo farci. No, davvero, non vi fate avvelenare da certe prese di coscienza. Il bicchiere mezzo pieno c’è veramente. Quante scene grottesche vi perdereste se vi lasciaste andare del tutto!

    Ve ne riporto una io. Tempo fa andai a buttare la spazzatura. Essendomi trasferito da poco, non sapevo che servirmi dei cestini del palazzo accanto fosse proibito più del palpeggiamento delle natiche di avvenenti donne passanti. Allorché il portiere, un curioso tizio (col pizzetto) in tuta e mocassini, si avvicina a me chiedendomi in quale stabile abitassi. Sapendo che la frittata era fatta, gli dissi la verità. Male! Credevo me la sarei cavata con una simpatica cazziata, e invece… invece successe di meglio. Ciò che avvenne non me le sarei immaginato nemmeno sforzandomi. Il portiere in questione ha cominciato a rovistare nelle mie due buste! Voglio dire, immaginatevi la scena: io da una parte che lo osservo a mo’ di oggetto di studio, mentre lui si dà da fare con bottiglie di latte e scatole di tonno vuote.

    Lì per lì fui talmente preso dall’interesse verso certe dinamiche, che l’indole pseudo-accademica prese il sopravvento su quella sarcastica. Ma mi è bastato allontanarmi qualche metro e ripensare al portiere che mi informava sulle pratiche della differenziata, come fa uno di quei pastori protestanti sul pulpito, per uscirmene con un sorriso composto e compiaciuto. Voi non potete vederlo, ma in questo momento, mentre scrivo, ho stampato lo stesso sorriso. C’è gente che va al cinema o a teatro per certe cose!

    L’ecologismo, signori miei, serve… serve eccome! Se non altro fa risparmiare su beni e svaghi accessori.

    P.S. Rileggendomi, mi rendo conto di aver glissato sull’argomento copula. Beh, se in Chiesa ripetessero più spesso certe cose, chissà che in molti non cominceremmo a prendere sul serio l’idea di figliare. Non c’è miglior tesi che avalla la procreazione, dei deliri anti-procrazionisti di certe correnti di (s)pensiero.

  14. Fefral

    Voglio fare il bastian contrario su un punto (e lo faccio solo perché stiamo parlando tra noi): attenzione a sponsorizzare alla leggera famiglie numerose. È un rischio che riguarda quelli di noi (forse in questo blog in maggioranza, decisamente in minoranza nel mondo reale) che sono cattolici, praticanti, aperti alla vita, contro i metodi di contraccezione, fiduciosi nella provvidenza ecc ecc ecc
    Ricordiamoci che di paternità responsabile ha parlato molto il caro beato GPII. Quindi sì, accogliamo con gioia i figli che arrivano, attenzione a non fare delle famiglie numerose una bandiera da sventolare: fiducia nella provvidenza non significa essere degli irresponsabili e figliare come conigli senza metterci anche un po’ di buon senso!
    E ora mi eclisso di nuovo (non sparate per favore: ho tre figli e ne sono felice 🙂 )

    1. Alberto Conti

      Condivido: ho visto famiglie con 9 figli che erano uno meglio dell’altro, un’educazione, un ordine, una maturità mai viste altrove, ne ho viste altre con prole anche più contenute con figli, e genitori, allo sbando.
      La paternità responsabile probabilmente non è solo una questione di numeri, probabilmente anche di “Talenti”.

      Pensando ad un eventuale 4° figlio le obiezioni che possiamo porre si stanno riducendo quasi tutte a un “ma chi ve lo fa fare”, cosa vorrà dire? 🙂 😉 🙁

  15. Sara

    Accidenti…nell’ultimo anno e mezzo, scopro ora, sono stato davvero cattiva nei confronti del pianeta: matrimonio, gravidanza e nascita di ben 2 gemelli (Dio oltre ad avere chiaro il concetto di dono ha anche un gran senso dell’umorismo!!!)

  16. Luigi

    Se si preoccupano tanto del global warming dovrebbero invitare ad essere cristiani e non rischiare di andare all’inferno, lì c’è addirittura il global burning. Ma davanti a cotante cialtronerie, mi chiedo, il rutto libero è ancora valido?

  17. alvise

    Ho letto l’aricolo del Prof. Gotti Tedeschi e credo che non siano che da condividere le sue critiche nei confronti dei teorici della decrescita della popolazione: Del resto Malthus era già stato messo parte dagli economisti classici già sul nascere della Scienza Economica. Anche Marx ha scritto contro.
    Per quanto riguarda la forza e la debolezza (dipende, ma è forse più giusto considerarle come forti sennò che ideologie sarebbero?) si è sempre verificato, o inverato qualcuno ha detto, nella storia la forza di idee che sono riuscite a cambiare il mondo( ma anche qui i pareri sono tanti, chi vede nei progressi materiali la vera natura del cambiamento delle nostre civiltà, mentre le ideologia seguvano in retroguardia anche per vanificare i cambiamenti tecnici etc. come si vede questa avversione alla tecnica anche oggi) una soluzione a questi problemi COSMICI non esiste, esiste solo la via di riforme vere che aiutino i più deboli a vivere e a fare anche più figli..per quanto riguarda il fatto che la famiglia sia una creazione del cristianesimo bisognerebbe discuterne…ad ogni modo, ripeto, secondo me, la copulazione continuerà….

  18. Antonio

    Purtroppo l’incorporamento è stato disattivato, quindi mi limito a passarvi il link. Paul gradirà.

    http://youtu.be/gXvdlUuyHis

    Questo film fu girato a seguito di una ricerca condotta dal MIT su commissione del Club di Roma. Insomma, bello bello bello… ma state attenti a non farvi prendere i fondelli. Le ultime sequenze di questa clip sono memorabili. Quel poveretto morirà come ha vissuto: da ignorante.

  19. DaniCor

    Ciao a tutti!
    Torno oggi da tre giorni vissuti in una realtà parallela e mi ero dimenticata di com’era il mondo qui fuori. Cinquanta persone tra adulti e bambini in un posto dove la natura è meravigliosa con montagne verdi, fiori, cascate, laghetti. Abbiamo parlato di famiglie e di Dio, abbiamo pregato tanto insieme ai figli, c’erano due persone meravigliose che ci hanno illuminato cuori e menti: la Prof. Ornella Moschettini che ci ha illuminato sulla comunicazione nella coppia e la Prof. Laura Boccenti che ci ha fatto aprire il cuore davanti alla sua esposizione del matrimonio nel magistero di Giovanni Paolo II.
    Ma la cosa più bella è vedere i nostri bambini guidati da ragazzi poco più grandi di loro, ragazzi dai 16 ai 24 anni. Giovani belli dentro e fuori, di una bellezza che dà speranza. Vedere questa gioventù impegnata, che si dona gratuitamente nel nome di Cristo mi ha dato una speranza che non posso spiegare a parole. Per me oggi il mondo è più bello, il sole splende di più, il cielo è più blu. Altroché finire con gli uomini, farli nuovi, questo si. Gettare l’uomo vecchio che oramai domina il creato con il suo disordine interiore e formare dentro di ognuno di noi l’uomo nuovo ispirato a Cristo e che può riordinare tutte le cose a seconda dei piani iniziali di Dio!
    Come diceva Laura Boccenti ieri: con la menzogna non si dialoga, si dialoga con l’essere. La menzogna è il non essere. Il peccato originale ha introdotto in noi il germe del sospetto, ha gettato il noi il dubbio, il dubbio sulla bontà delle cosa, il dubbio sulla bontà della nostra natura, sulla bontà del nostro essere e sul nostro Creatore.
    E questi signori citati magistralmente da Raffaella nel post di oggi ne sono la prova vivente del fine ultimo del serpente: annientarci!

  20. Velenia

    Mi chiamo Velenia e con quanto segue intendo autodenunciare gli orrendi crimini da me commessi negli ultimi 16 anni:
    1)16 anni fa ho contratto matrimonio in una chiesa madrice di più di 1000mq (non riscaldata,era fine aprile) dove già 30 anni prima avevano commesso lo stesso crimine i miei genitori.Prova che,come sosteneva Lombroso, la delinquenza è genetica!
    2)Oer l’occasione indossavo un abito bianco che solo in minima parte conteneva fibre naturali e,aggravante,un velo lungo quasi 2m che,a scopo simbolico,copriva anche il viso.Taccio sui bottoni gioiello di mia madre e sul cappello con veletta (stile Qeen Elisabeth) di mia suocera.Sono obbligata a dire che,durante la cerimonia,cantava un coro polifonico,con conseguente emissione di livelli altissimi di CO2

    3) alla suddetta cerimonia ha fatto seguito il tradizionale rinfresco con 200 invitati,molti dei quali al di sotto dei 30 anni.nessuno dei cibi serviti era bio,avevo anche un boquet di fiori d’arancio.Gli invitati più giovani hanno riso,scherzato e sghignazzato fino ad ore indecenti,cantando,addirittura,la serenata sotto le mie finestre.
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  21. Velenia

    Mi chiamo Velenia e con quanto segue intendo autodenunciare gli orrendi crimini da me commessi negli ultimi 16 anni:
    1)16 anni fa ho contratto matrimonio in una chiesa madrice di più di 1000mq (non riscaldata,era fine aprile) dove già 30 anni prima avevano commesso lo stesso crimine i miei genitori.Prova che,come sosteneva Lombroso, la delinquenza è genetica!
    2)Oer l’occasione indossavo un abito bianco che solo in minima parte conteneva fibre naturali e,aggravante,un velo lungo quasi 2m che,a scopo simbolico,copriva anche il viso.Taccio sui bottoni gioiello di mia madre e sul cappello con veletta (stile Qeen Elisabeth) di mia suocera.Sono obbligata a dire che,durante la cerimonia,cantava un coro polifonico,con conseguente emissione di livelli altissimi di CO2

    3) alla suddetta cerimonia ha fatto seguito il tradizionale rinfresco con 200 invitati,molti dei quali al di sotto dei 30 anni.nessuno dei cibi serviti era bio,avevo anche un boquet di fiori d’arancio.Gli invitati più giovani hanno riso,scherzato e sghignazzato fino ad ore indecenti,cantando,addirittura,la serenata sotto le mie finestre.ma quello che fa di me una vere delinquente seriale è l’avere messo al mondo 4 figli in 7 anni.in maniera selvaggia,incontrollata,fregandomene delle sacre leggi dell’ eugenetica del danno arrecato al pianeta e di quant’altro.confesso di avere utilizzato vagoni di pannolini,litri di achua per interminabili bagnetti serali.

    confesso di accompagnare ogni giorno i miei figli a scuola,di farli studiare su libri e quaderni di carta,di accompagnarli a sport e attività ludiche,di tenete accesa la luce fino a tardi per legger

  22. Livio

    1: sei al mondo e hai la possibilita’ di sparare cazzate perche’ qualcun altro, i tuoi genitori, la pensavano diversamente.
    2: mentre tu non fai figli e non ti sposi, diciamolo, per puro egoismo (non ti va proprio di rinunciare alla palestra, ai viaggi, etc, vero?), nei paesi in via di sviluppo i figli si fanno eccome ed il risultato e’ che fra 50 anni quelle razze li’ saranno maggioritarie anche sui nostri sacri suoli.
    3: Dio ti ha fatta per dare continuita’ alla specie occupandotene direttamente, mentre il maschio porta a casa la selvaggina che sfama te e la tua prole; e’ una visione antiquata ma e’ l’unica che funziona perche’ in armonia con la natura
    4: se il pannolino inquina, il culo al bambino glielo pulisci tu, donna, con le tue manine
    5: la storia della ragazza che abortisce e si fa sterilizzare per il bene del pianeta….mah…servirebbe l’inquisizione spagnola

  23. Velenia

    per leggere favole,romanzi fantasy,classici della letteratura per ragazzi e ,orrore,pregare,traviando così le loro giovani menti.Confesso di mangiare mais ogm,confesso di scatenarmi spesso con i miei figli in balli in cucina,di portarli al mare,di avere loro addirittura detto che al mare si può anche fare pipì in acqua,in piscina no,ma non so se mi hanno sentita.Confesso che mio marito li porta a pescare, depredando la fauna ittica del mediterraneo,che permette loro di allevare girini in veranda e salamandre in cucina,tenendo così prigionieri poveri animali,che addirittura,figlio n.3 tiene alcune piante in cattività nel balcone.confesso di abitare in una zona della mia città in cui non solo non c’è la raccolta differenziata,ma a volte neanche la raccolta. Confesso inoltre di non essere per nulla pentita di tutto ciò, anzi felice di avere 4 figli e non 4 aborti.

  24. Ragazzi sabato sera sono andata alla messa del mare, e il sacerdote, durante la predica che sembrava non volesse proprio fare (e sarebbe stato meglio) a un certo punto ha chiesto: chiediamoci perché siamo cristiani, perché? La risposta è che abbiamo sentito la parola “amore” (e io che pensavo che avessimo incontrato Qualcuno…) e ha imperversato dicendo: e amore non solo verso il prossimo, verso i nostri amici, ma anche amore verso il mondo, infatti chi la settimana scorsa è andato a votare al referendum ha manifestato questo amore….
    a questo punto il resto l’ho perso, perché ho dovuto trattenere mio marito dall’alzarsi e picchiare il celebrante… Giuliana, quanto ti ho pensato!!!
    Se pure i sacerdoti si mettono a fare gli ecologisti qui chi si salva???

    1. Fefral

      Il giorno del referendum sono andata alla messa dei ragazzi (di solito lascio questo onore a mio marito, io non amo le messe troppo cantate e le schitarrate durante l’eucarestia, nulla in contrario ma è questione di gusti). Ero già abbastanza maldisposta per questo, e poi in questo periodo confesso che non trovo molta consolazione nella preghiera quindi sicuramente non ero nella migliore disposizione d’animo per ascoltare devotamente la predica del viceparroco. Sono riuscita ad arrivare a fine messa piu o meno tranquilla. Ma alla fine della celebrazione il sacerdote, da sopra all’altare, ha esortato l’assemblea ad andare a votare “perché votare è un dovere e dobbiamo votare sì, altrimenti cI tolgono l’acqua. La chiesa sta dicendo a noi cattolici di votare sì”
      È partito un applauso…dico per fortuna: almeno i vicini non hanno sentito le parolacce che sono partite dalla mia bocca nei confronti del ministro di Dio che con addosso i paramenti sacri stava facendo politica per giunta nel giorno stesso delle votazioni.
      Sono corsa avanti, ho recuperato le bambine e sono tornata di corsa a casa continuando a borbottare…ho pensato che forse alzare le mani sul sacerdote non sarebbe stato molto cristiano.
      Sorellastra, esprimi a tuo marito tutta la mia simpatia

    2. Luigi

      Genny, mia cara, Raffaella mi ha messo di cattivo umore con il suo post (aggiungiamo che è lunedì) ((lunedì di rientro dalle ferie)).
      Dany mi ha risollevato un pochino
      Tu mi abbatti di nuovo
      Dovrò prendere delle pastiglie per l’aritmia.
      Al mare io non sono andato a Messa, ho peccato ma piuttosto che finire in galera per sacerdoticidio.

    3. Alessandro

      sorellastra, fefral, vi voglio molto bene, ma voi ne volete a me?

      sto cercando di dimenticare copertine e articoli dei settimanali cattolici festanti con foto e dichiarazioni del “dopo quorum” (roba tipo questa:
      http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/i-commenti-del-mondo-cattolico_130611184223.aspx

      insomma, mi voglio lasciare alle spalle la triste vicenda “sacerdoti e referendum” e voi a gettare sale sulla ferita? (che emoticon devo usare per dire a ‘sti preti che provo, fefral?)

    4. Fefral

      Alessandro conosco sacerdoti dedicati anima e corpo al loro ministero e sono molti. Una maggioranza silenziosa che mette le proprie opinioni personali (anche i preti possono parlare di politica, chi lo nega?) al secondo posto rispetto al proprio ruolo.
      Penso che dobbiamo essere grati a loro per la disponibilità e il sacrificio continuo e nascosto.
      Per gli altri forse dovremmo pregare un po’ di più e amarli anche se ci fanno incazzare. Quindi metterei solo una faccina triste, e un cuoricino…che peró non credo che sul blog si legga bene 🙁 <3

  25. DaniCor

    @Velenia: ti pensavo una persona per bene!!!! Vergognati! 🙂

    @Sorellastra: aiutoooooooooo!!! Ti sono vicina in una situazione del genere!

    @ Alvi tu dici alle 14:16
    “per quanto riguarda il fatto che la famiglia sia una creazione del cristianesimo bisognerebbe discuterne…”
    Infatti lui dice “se è vero”, sicuramente ironicamente. E’ una critica che si fa perché attualmente sono rimasti praticamente solo i cristiani a difendere la famiglia (monogamica, costituita da due individui di sessi opposti) come la cellula della società.
    Il magistero definisce la famiglia come un “proto sacramento”, Dio ha creato l’uomo maschio e femmina, questa è la realtà ontologica dell’uomo: la PERSONA UMANA è maschio e femmina e realizza la propria umanità nella relazione di dono reciproco.

  26. DaniCor

    Mi è venuto in mente un aneddoto (vero) per risollevare la categoria dei sacerdoti:
    Bambino: D. Piero, perché i dinosauri si sono estinti?
    D. Piero: Perché il buon Dio ha preferito noi a loro.

    Passo e chiudo, vado a prendere il pargolo (perché nel mio piccolo ho contribuito anch’io al Global wedding, compresi invitati che arrivavano dal Brasile sia per matrimoni che per la nascita del figlio, chi sa quanta C=2 per il viaggio!!!)

    1. alvise

      DANICOR: “Se è vero che la famiglia è stata inventata dal cristianesimo, solo questo basterebbe a renderlo benemerito per i valori economici creati nei secoli”
      Ecco, ho ritrovato il punto. La famiglia è esistita e esiste in varie forme cominciando da molto prima che il critianesimo si espandesse. Quanto ai valori su cui poggia la nostra civiltà occidentale, (nonostante la cosiddetta globalizzazione ne esistono altre), uno tra tutti, a parte la famiglia, è il diritto e tutto quanto questo significa , famiglia, appunto, successioni, contratti, proprietà, obbligazioni eccetra che costituiscono una intelaiatura culturale mentale organizzativa non trascurabile…

  27. alvise

    FEFRAL: sto preparando un enorme cuore immenso fatto con fascine di legna secca…
    quando ripasserai, perchè ripasserai (in volo) vero!?!?!….quando ripasserai, al minuto preciso,
    darò foco, un enorme Cuore tu vedrai, in fiamme!!!

    1. WOW, Alvise, gajardissimo! 🙂
      Fefral lo prenderà senz’altro per una tua devozione particolare al Sacro Cuore… dato il mese di giugno… 😉

    2. Alessandro

      no, l’unica che lo prenderà è la Neurodeliri o l’Arma
      fefral, rinuncia all’aereo, piglia il treno, cambia tragitto, insomma fa’ qualcosa, perché quello lì è capace di farlo vermante, il cuore di fascine fiammanti…

    3. Alessandro

      ma sì, festeggiamo il solstizio con un bel falò, in fondo estate deriva da aestus (“calore, ardore, vampa”)

  28. Rodolfo

    Ma chissà quanto inquinano Daily Green, Focus et similia per stampare e distribuire le loro stronzate !

    Brava Raffaella, il tuo é un ottimo post. Ed é pure ecologico.

  29. alvise

    LUIGI: sì, è vero, oggi l’enologo la fa da padrone pur troppo!!!
    Ma colle vostre viti cachettiche, dovuto alla zona , prealpina!!!, al clima, all’umido, al terreno non adatto, si potrebbe dire quasi a nulla altro che a formentòn, bietole, pomi, fagioli borlotti, faggi, abeti, castagni, e altri alberi cupi, a dir tanto,o poco, l’intervento dell’enologo è credo IMPRESCINDIBILE, per trasformare in un vino standard da turisti tedesci dei mosti alquanto fiapi…..

    1. Luigi

      Se è per questo ho bevuto delle vere e proprie ciofeche dalle vostre parti fatte da contadini senza ausili tecnologici di alcun tipo. Aseo par condir l’insalata e gnanca.

    2. Luigi

      Sulle grave del Piave (Ponte di Piave-Salgareda) qualche buon rosso vien fuori. Raboso? Refosco? Cabernet franc? Da noi sulle colline il Prosecco la fa da padrone. E’ un vino leggero, leggermente mosso, fresco, fruttato, giovane, delicato, suadente, leggiadro, inebriante, seduttore. Ottimo aperitivo e abbinato ai cicchetti. La Toscana se lo sogna uno spumante così anche se non c’è una cantina che non cerchi di proporre qualcosa di simile perché volete cavalcare il nostro successo. E allora giù con i trebbiani, i chiaretti e altri intrugli spumantizzati senza successo. Abbiamo soppiantato gli Champagne in tutto il mondo. Purtroppo ci sono molte false imitazioni al ribasso che si svendono e ci penalizzano.

  30. alvise

    ANDREAS HOFER:
    “Sono i nuovi catari, col loro culto della morte e l’odio per la materia, la carne, il sangue: in una parola, per la vita. La loro lunga marcia verso l’annichilimento del Creato e dell’uomo cela sempre il medesimo odio gnostico contro l’Essere.”
    A parte che i Catari….ma lasciamo perdere. Ma perché tutte queste parole solo per dire che questi apocalittici sono de fori?

    1. Hai ragione: forse il catarismo era una cosa più seria e, in fondo, aveva una sua tragica nobiltà. Non esaltiamo troppo questi decerebrati. Solo semplici nullità, larve sub-umane possono seriamente sostenere, come la sig.ra Vernelli, che dare la luce a un figlio sia «un atto di profondo egoismo» e che «un errore come la gravidanza non deve mai più accadere». È la prova provata che «un amore che ha il nulla come essenza, rifiuta logicamente di avere l’essere come risultato» (Gustave Thibon, Quel che Dio ha unito. Saggio sull’amore, tr. it., Società Editrice Siciliana, Mazara del Vallo [Trapani] 1947, p. 191)

    2. alvise

      Ma in particolare Catari non avevano il culto della morte e l’odio per la materia etc.
      Quanto a questa signora che dici mi sembra più una folle che altro.

    1. Alessandro

      sì, magari un po’ prima, ci vuole qualche minuto perché s’infiammi tutto il cuore; e se prima di fefral passa un canadair pazienza, t’accontenterai, Alvi’

  31. Come tutti gli gnostici, odiavano il Dio Creatore, cui preferivano il Demiurgo. Ma non ho molta voglia di duellare a colpi di bibliografia per dimostrare che l’endura non sta ad indicare un grande amore per la vita. Nel caso della signora – che è quella citata nell’articolo soprastante – sicuramente siamo di fronte a un grave caso di follia, nel senso in cui si dice che il folle è colui che ha perso tutto fuorché la ragione.

  32. giuliana z.

    Amici! vi rileggo dopo un pomeriggio passato dall’amica vicina di villa che ha deturpato il mondo coi suoi splendidi 3 figli e che per giunta hanno giocato con i miei emettendo parecchi etti di CO2 …. e ne vado molto molto fiera!!!!! nel frattempo mio marito sta riscaldando il pianeta giocando a pallone, dovrò mettere il suo orrido completo da football di fibra sintetica in lavatrice e quindi userò il detersivo…. che dire, una vergogna indicibile. Reputo piuttosto che la dovrebbero smettere di inquinare il mondo i produttori di carta straccia, tipo Famiglia Cristiana, che da decenni mi chiedo cosa abbia di cristiano….

    1. Giuliana, dopo un commento del genere l’istinto sarebbe di portarti in trionfo o di candidarti alla presidenza della repubblica. Scegli tu l’opzione più consona.

    2. giuliana z.

      mi basterebbe accendere la pira cuoriforme di Alvise e dare foco a tutta la carta straccia…sai che soddisfazione!!!! 🙂

    1. giuliana z.

      ottimo utilizzo! e poi il 24 si festeggia san Giovanni Battista con falò in ogni dove.
      A ripensarci neppure le ricette pubblicate su quel giornalaccio mi riuscivano …..

    2. Alessandro

      Beh, insomma, non prendiamocela poi tanto con questo settimanale paolino, è solo un filiiiino appena appena ma proprio solo un’anticchia cattocomunista (o meglio catto(?)comunista: si può dire?)

      http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/pisapia-buona-la-prima_050611110218.aspx

      http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/l-aria-che-tira_130611173350.aspx

      e poi mica è un giornale solo di carta, come vedete è pure on line

      Direi: evitiamo le pire del suddetto spettabile settimanale, ma siamo liberi – se vogliamo (io lo voglio) – di lasciarlo invenduto nelle edicole, intatto negli espositori in fondo alla chiesa…

  33. DaniCor

    Che orgoglio:
    dopo un Alvise con un falò totalmenti ecologicamente scorretto…
    Sara, Velenia e Giuliana totalmente inquinanti…
    Sorellastra e Luigi con istinti assassini…
    Fefral che addirittura prende l’aereo, per non parlare della Costy che per promuovere il libro ne prende tantissimi…
    Mi rendo conto di essere perfettamente a mio agio in questa allegra compagnia di disadattati nella società.

  34. Ele86

    Mitico sono più o meno equiparabile a un killer omicida. Al mio matrimonio ho invitato 700 persone alla Messa, 500 al ricevimento. Abbiamo fatto i fuochi d’artificio e per ben 5 ore c’era uno di quei gonfiabili per bambini, non so con cosa venga gonfiato ma immagino che inquini.
    In casa abbiamo un solo rusco ( scusate pattume, sono bolognese)niente raccolta differenziata la casa è minuscola e che nessuno rompa. E’ già tanto che butto il cartone della pizza nella raccolta della carta. Per concludere non sono sposata da neanche un anno e già sforno un figlio. Mi verranno ad arretare?
    Non lo dico per scherzare ma secondo me fra un pò pagheremo una multa per ogni figlio che faremo nascere.

    1. Alessandro

      Grande Ele!!!! Voglio un parto altamente clima-alterante (e poi non vorrai fermarti a uno solo? 😀 ) e un battesimo ecoinsostenibile da 1000 invitati in San Petronio!!!!

  35. Ele86

    Noi avevamo pensato a 12: 4 preti, 4 suore e 4 per la specie….ma non ci va di mettere limiti alla provvidenza! Per i 1000al battesimo vediamo, lo propongo al marito.

  36. Pingback: Pericolo global wedding! (di Raffaella Frullone) « Scelti per voi

  37. Sebastiano Putinato

    Raffeella: hai già pubblicato qualche libro?
    Leggerti è un piacere, sia qui, sia nella Bussola quotidiana.
    e leggere questo blog è una boccata di aria frizzante e pulita nella mia giornata.

  38. Pingback: Cuori in fiamme « Sposati e sii sottomessa

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