L’intelligenza del rosario: esame di coscienza meditando i misteri

Grazie allo splendido lavoro di Cristina Fiorini e Paolo Maurina, che ringraziamo di cuore, possiamo mettere a disposizione di tutti i monaci wi-fi l’intervento che padre Barzaghi ha fatto il primo giugno alla giornata di preghiera milanese. A lui vanno ancora i nostri ringraziamenti (io personalmente gli sarò debitrice per sempre, tra le molte altre cose, dell’immagine di Gesù che cammina sulle acque e sembra andare oltre salutando i discepoli, attoniti sulla barca, con una faccia buffissima: non potrò mai più ripensare a quel brano evangelico senza ridere. Il problema è che anche se sul blog mettiamo a disposizione di tutti le catechesi, esserci è un’altra cosa. 
Per questo vi preghiamo di venire a Roma il 19 ottobre, alla giornata sul primo dei cinque pilastri del monastero interiore, la Parola di Dio: non potete mancare, anche perché hanno già confermato Don Fabio Rosini, don Vincent Nagle, padre Antonio Sicari (ma non è finita qui!).
Se potete, iscrivetevi qui https://forms.gle/jqMHgyL5jhvPqW1h7   

di padre Giuseppe Barzaghi

Monastero wifi Milano, sabato 1 giugno 2019

[L’intervento di padre Barzaghi è stato estremamente dinamico, ricchissimo di battute e digressioni. Abbiamo cercato di mantenere fedelmente questo stile fresco e colloquiale. Nelle parentesi quadre alcune note redazionali per capire e interpretare al meglio.]

Sapete perché ho voluto il tavolo? Per far così coi piedi [li agita sotto il tavolo], se no non si vede che sono contento… sai… spirito domenicano. E ringraziate il cielo che non son venuto con la cappamagna. Nera. Per l’occasione sono venuto con l’abito di chiffon [mostra la tonaca vecchia, di stoffa molto consumata, quasi trasparente].

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Meditando il rosario per #VincentLambert

di Costanza Miriano

Questa è la meditazione che avrei voluto fare, e che in parte credo di aver fatto (non mi ricordo mai i discorsi che preparo), al rosario che abbiamo recitato davanti a Montecitorio per Vincent Lambert e per tutte le vite che vengono strappate nel mondo con la scusa della dignità della persona. Era il quarto mistero doloroso, Gesù che sale sul monte Calvario sotto il legno della croce, e mi hanno chiesto di pregare per la Chiesa.

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Ottobre mariano: il Papa invita i fedeli di tutto il mondo a pregare il Rosario

Papa Francesco ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e “a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi”.

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Gli appuntamenti speciali che Dio ci dà

di Costanza Miriano

Oggi alle 17.30 in molte parrocchie italiane si celebrerà un rosario. È per la conclusione del centenario di Fatima, ma sicuramente la voglia di organizzarsi in rete, in gruppi l’ha data anche la notizia del grande rosario collettivo polacco.

Non pensavo sarebbe mai stato necessario riflettere su questo, ma pare sia necessario. Allora, precisiamolo. Una preghiera non potrà mai essere contro nessuno. In un rosario, un rosario intero modello hard come fanno i polacchi, non la versione light degli italiani, si chiede per venti volte al Padre comune di perdonare noi come noi perdoniamo gli altri, si chiede per duecento volte alla Madre comune di pregare per noi che siamo peccatori, e non si dice di certo che i peccatori sono gli altri. Una preghiera, una supplica come questa, non può essere mai un atto di accusa.

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Operation Storm Heaven

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di Michele M. Ippolito  per Il Timone

Operation Storm Heaven. È questo il nome dell’iniziativa portata avanti negli Stati Uniti dal Cardinale Raymond Leo Burke, cardinale diacono di Sant’Agata dei Goti, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta dall’8 novembre 2014 e, dal 26 settembre 2015, membro della Congregazione delle cause dei santi. Si tratta di una campagna nazionale del Rosario, organizzata dalla Catholic Action for Faith and Family, che si propone di riunire un milione di cattolici americani (ma che è estesa ai fedeli cattolici di tutto il mondo) per pregare il Santo Rosario il primo giorno di ogni mese, per tutto l’anno. Le intenzioni specifiche indicate dalla campagna, sotto la guida del cardinale Burke, sono unite a quelli personali di tutti i membri. Globalmente si prega affinchè “nella Chiesa brilli chiaramente la Luce della Verità”, perché “la pace regni nei cuori dei fedeli” e per le intenzioni private di coloro che partecipano alla campagna, pregando il Rosario in solidarietà con gli altri partecipanti di tutto il mondo. Continua a leggere “Operation Storm Heaven”

«Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». #UnMilioneDiBimbi

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Un milione di bambini che recitano insieme il Rosario per l’unità e la pace. È l’invito che il 18 ottobre, ormai da dieci anni, Aiuto alla Chiesa che Soffre rivolge ai bambini di tutto il mondo.

L’iniziativa, chiamata “Un milione di Bambini in Preghiera”, è nata nel 2005 a Caracas in Venezuela. Mentre un gruppo di bambini pregava, alcune donne presenti hanno avvertito la presenza della Vergine. Una di loro si è ricordata allora della promessa di Padre Pio: «Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». Continua a leggere “«Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». #UnMilioneDiBimbi”

Visita delle Sette Chiese

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La tradizionale Visita delle Sette Chiese nell’arco di una notte ci porta a un incontro profondo con noi stessi e con Dio pregando secondo lo schema delle antiche orazioni composte da San Filippo Neri. Questo pellegrinaggio ci aiuta inoltre a scoprire Roma e in un certo senso ad appropriarci della città in cui ci muoviamo convulsamente tutti i giorni.
Le catechesi saranno proposte da Padre Maurizio Botta. Continua a leggere “Visita delle Sette Chiese”

Il vangelo di Maria in TV. Sesta puntata

Sesta puntata della rubrica settimanale  che va in onda  su PadrePioTv all’interno del programma Fuoritempo, sui Misteri del Rosario basata sul libro Il vangelo di Maria del “nostro” Andrea Torquato Giovanoli e che Andrea stesso registra insieme ad Annamaria Salvemini. Continua a leggere “Il vangelo di Maria in TV. Sesta puntata”

Il vangelo di Maria in TV. Quinta puntata

Quinta puntata della rubrica settimanale  che va in onda  su PadrePioTv all’interno del programma Fuoritempo, sui Misteri del Rosario basata sul libro Il vangelo di Maria del “nostro” Andrea Torquato Giovanoli e che Andrea stesso registra insieme ad Annamaria Salvemini. Continua a leggere “Il vangelo di Maria in TV. Quinta puntata”

Il vangelo di Maria in TV

Ci fa molto piacere segnalare una rubrica settimanale  che va in onda  su PadrePioTv all’interno del programma Fuoritempo, sui Misteri del Rosario basata sul libro Il vangelo di Maria del “nostro” Andrea Torquato Giovanoli e che Andrea stesso ha  registrato insieme ad Annamaria Salvemini.

Di seguito le clip delle prime quattro puntate. Continua a leggere “Il vangelo di Maria in TV”

Cose da bambini

 

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di Andrea Piccolo

Gabriele ha quattro anni. Come a tutti i bambini dell’asilo, in occasione delle feste importanti come Pasqua e Natale, ma anche per la recita di fine anno, gli insegnano delle simpatiche filastrocche che lui impara a memoria con solerte diligenza e anche un po’ di divertimento, almeno a giudicare dall’entusiasmo e concentrazione che mette nel declamarle.
Con due settimane buone di anticipo rispetto all’evento che si sta preparando, durante la cena, quando la famiglia è riunita, senza alcun preavviso Gabriele si alza in piedi sulla sedia e, ottenuto il silenzio e l’attenzione di tutti, comincia a recitare la sua poesia; talmente senza preavviso che a volte siamo costretti ad interromperlo per imporgli di trangugiare prima di proseguire, se non per zelo educativo almeno per capire cosa dice.

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Una pausa di riflessione

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 di Andrea Torquato Giovanoli

Due giorni alla settimana accompagno mio figlio all’Istituto Don Gnocchi della mia città, dove egli frequenta le sue consuete sedute di fisioterapia. In quei cinquanta minuti in cui lo aspetto, di solito ne approfitto per sgranare un Rosario, seduto piuttosto in disparte, oppure passeggiando per gli ampi corridoi dello stabile o, se è bel tempo, percorrendo il perimetro esterno dell’istituto.

In questi frangenti d’attesa mi ritrovo immerso in una realtà parallela rispetto al mondo esterno, un sorta di città nella città, dove brulica un andirivieni di persone affette dalle più disparate menomazioni, ed incrociando di continuo gli sguardi aperti e sorridenti degli utenti e le espressioni serene ed allegre dei loro accompagnatori, constato piacevolmente stupito come proprio non mi sia possibile eludere l’interlocuzione che sempre mi coglie sul senso profondo della sofferenza dell’uomo. Continua a leggere “Una pausa di riflessione”

Lasciatevi tentare

di Silvio Roggia*

Carissimi tutti,

sono in viaggio da Doula a Yaoundè sul ‘Garanti’ bus partito stamattina alle sette. Ho un bel cumulo di documenti da tradurre perchè dopodomani iniziamo a uno dei nostri meeting regionali (=Africa e Madagascar) e l’arcobaleno delle lingue è una delle meraviglie con cui fare i conti: bisogna che tutto il materiale sia espresso almeno in inglese, francese e italiano (portoghese se si riesce). Dunque ero immerso nel laptop a tradurre, perchè come al solito sono in ritardo e il tempo stringe.

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Pocket coffee e cavallette

di Costanza Miriano

Sabato con il mio solito astuto tempismo e con la sagacia strategica che da sempre mi caratterizza mi è venuta voglia di fare una corsetta tonificante nel luogo e nel tempo probabilmente al momento meno opportuni del pianeta, se si esclude forse la Somalia. Non avevo, infatti, esattamente realizzato che in quel momento il mio quartiere veniva devastato – sono giornalista per errore e non sto mai sulla notizia –, e mi sono trovata a respirare a pieni polmoni i miasmi delle auto bruciate e le sgassate dei mezzi di Polizia, visto che abitiamo a san Giovanni (quando una parte del corteo, quella pacifica, è passata sotto casa, mio figlio è uscito in giardino a vedere col casco, un coperchio di latta come scudo e il fucile a pallini: il pericolo è il suo mestiere). continua a leggere