di Costanza Miriano
La bambina dopo un pomeriggio di musi mi abbraccia con la consueta grazia da escavatrice e mi scaraventa sul lettone. Poi con la faccia nascosta sotto la mia ascella prosegue:
“La verità è che per tutte le cose brutte che mi succedono – se ho sonno, se non mi piace la merenda, se non mi va di fare i compiti – io preferisco arrabbiarmi con te. È più semplice”.
Guardo mia figlia come se fossi davanti a un prodigio. Ha solo dieci anni, ma ha fatto un passaggio di consapevolezza a cui certi – certe – cinquantenni faticano ad arrivare (e tenderei a pensare che dopo una certa età, salvo miracoli, è difficile che ci si arrivi). Capire che il problema siamo noi e non gli altri è un punto cruciale, direi il punto di svolta della conversione, o della maturazione se vogliamo usare un termine laico. Continua a leggere “È il tempo della responsabilità personale”