
Paolo VI Udienza Generale del 3 aprile 1968
«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Matth. 24, 35).
[…] Che cosa è lo studio se non una ricerca di tante, belle e meravigliose verità? Ma che cosa vi dice, a questo proposito, la mentalità moderna, non esclusa quella scientifica? Vi dice che la verità non è immobile, non è definitiva, non è sicura; tanto che oggi si definisce la scuola piuttosto come una ricerca di verità, che non come possesso e conquista di verità. Infatti: tutto cambia, tutto progredisce, tutto si trasforma; il pensiero umano è caratterizzato dal suo movimento, dal suo procedimento storico, dal così detto storicismo, eretto a sistema fino a fare del tempo il generatore e il divoratore delle verità che la scuola viene, man mano, insegnando; la «cronolatria» domina la cultura, con questo risultato, che nulla più è certo, nulla stabile, nulla degno d’essere accettato e creduto come valore al quale si possa confidare la guida e il senso della vita. Continua a leggere “Liberi dalla “cronolatria”” →
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