“Santità,… so che il Vostro cuore soffre molto in questi giorni … soprattutto per la mancanza di obbedienza di alcuni, perfino cattolici, all’alto insegnamento che Voi assistito dallo Spirito Santo e nel nome di Dio ci date.
Vi offro la mia preghiera e sofferenza quotidiana, quale piccolo ma sincero pensiero dell’ultimo dei Vostri figli, affinché il Signore Vi conforti con la sua grazia per continuare il diritto e faticoso cammino, nella difesa dell’eterna verità, che mai si cambia col mutar dei tempi … vi ringrazio per la parola chiara e decisa che avete detto, specie nell’ultima enciclica Humanae vitae, e riaffermo la mia fede, la mia incondizionata obbedienza alle vostre illuminate direttive … Voglia il Signore concedere il trionfo alla verità, la pace alla sua Chiesa, … affinché dissipate queste nubi passeggere, il regno di Dio trionfi in tutti i cuori, mercé la Vostra opera apostolica di supremo Pastore di tutta la cristianità …”
Della Santità Vostra umilissimo figlio
Pio, cappuccino.
(Padre Pio da Pietrelcina, Epistolario, IV– Corrispondenza con diverse categorie di persone, a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni, Edizioni << Padre Pio da Pietrelcina >>, Convento Santa Maria delle Grazie, San Giovanni Rotondo (FG), 1984, pp. 9 –14.)
Direi ci sia poco da aggiungere…
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
@ Bariom,
Come scrivi tu e concordo…Chi ha orecchie per intendere, intenda….buona serata….pace e bene.
non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire…
.sentire l’assordante silenzio.
Dunque per difendere ” l’eterna verità, che mai si cambia col mutar dei tempi” non resta che la preghiera.
Per chi non vuole intendere…
e per avere il coraggio di parlare chiaro
http://www.lanuovabq.it/it/denuncio-la-crisi-di-fede-di-un-clero-che-ha-tradito
soprattutto per la mancanza di obbedienza di alcuni, perfino cattolici, all’alto insegnamento che Voi assistito dallo Spirito Santo e nel nome di Dio ci date.
Il cardinal Sarah in Belgio ha parlato della crisi della fede a partire dalle alte gerarchie ecclesiastiche e non ha esitato a denunciare il tradimento dei chierici per mancanza di fede.
Evvai!
Non ne sbaglia una il buon Sarah!
E temo che per molto tempo resterà il solo….
A volte mi domando come è possibile che sopravviva ancora a Roma: l’unica risposta che mi è venuta è che essendo nero, nero nero, mica un mulatto come Obama, beh un papa a la page non possa proprio toccarlo!
ps consiglio a tutti i suoi libri, of course…..
L’atteggiamento di Padre Pio ora Santo, per me che da laico mi interesso un poco di ecumenismo e quindi un poco di storia della Chiesa, mi ricorda due figure storiche: San Francesco e Lutero. Nei confronti dei grossi problemi delle Chiesa del loro tempo San Francesco rispose con la via del Vangelo vissuto, Lutero con la via della contestazione.
Parli di queste parole in particolare o della vita di San Pio in generale?
Se parli esclusivamente di quanto riportato sopra, in cosa ti ricorda Lutero?
piO e luterO finiscono con la O. ecco cosa hanno in comune
Questo Discorso Giovanni Paolo I NON fece in tempo a leggerlo perché morì la notte stessa… le parole precise erano queste: “non permettete che insegnamenti e pubblicazioni di gesuiti abbiano a causare confusione e disorientamento in mezzo ai fedeli; ricordatevi che la missione affidatavi dal Vicario di Cristo è di annunciare, in maniera bensì adatta alla mentalità di oggi, ma nella sua integrità e purezza, il messaggio cristiano, contenuto nel deposito della rivelazione, di cui interprete autentico è il Magistero della Chiesa…”
Padre Pio, come il card Sarah ed altri che continuano ad esprimere qual’e l’autentica continuità della Tradizione, e a richiamare a ravvedimento con autentico spirito pastorale, sono la prova che il Signore concede che non ha abbandonato la sua Chiesa. In fondo quando Pietro sbaglio il Signore incaricò Paolo perché lo ammonisse e gli indicasse il giusto cammino, Pietro che era un uomo impulsivo ma umile fu grato, alla fine, della correzione fraterna.Ringraziamo il Signore per la sua cura e per le prove che permette, in fondo se ci pensiamo bene è nei tempi di confusione che siamo obbligati a discernere e a scegliere, magari anche contro alle nostre umane simpatie e consolidate abitudini.
ma stiamo ancora parlando di famiglia,humanae vitae e quant’altro…
da “la verità” di oggi. pag.10
“Patti fra sconosciuti sul web per fare un figlio in multiproprietà” articolo sulla cogenitorialità di c.Piano.
c’è anche il sito: : https://www.co-genitori.it/
leggete. e rabbrividite pure. la nuova frontiera.
@ Valle.
Ho dato un occhiato a questo sito https:// http://www.co-genitori.it…….ma è terribile…nn ho parole…..eppure già in uso….Que Dieu nous gardes….
@ Beatrice
Ti rispondo solo ora riguarda il bloc Sei Padre, ho visto che i commenti sono chiusi, ero via per alcuni giorni in convivenza spirituale.
Ti ringrazio di cuore per la tua attenzione di preghiera per mia sorella Nicole, che abita in Francia.
Andiamo avanti e speriamo per la sua guarigione, se è nel disegno di Dio, in tanto affido mia sorella a Gesù e Maria….uniti in preghiere.
Grazie e buona serata Beatrice.
La falsità della supposta mutabilità della dottrina della Humanae Vitae. Circa le tesi di Maurizio Chiodi: il Magistero della Chiesa non s’interpreta con la menzogna – L’ISOLA DI PATMOS
http://isoladipatmos.com/la-falsita-della-supposta-mutabilita-della-dottrina-della-humanae-vitae-circa-le-tesi-di-maurizio-chiodi-il-magistero-della-chiesa-non-sinterpreta-con-la-menzogna/
Vi consiglio di dare una occhiata a questo scritto di Padre Cavalcoli sul sito Isola di Patmos dove demolisce il “Chiodi pensiero”. Il finale poi è da urlo…
Attenzione, il mio commento non è per fare polemiche o accendere dibattiti infuocati, ma è una mia considerazione per cui vorrei sentire qualche vostro parere, anche di Costanza, se possibile.
La mia domanda è questa…
Noi siamo cattolici romani quindi siamo sottomessi al Papa. Il Signore è stato molto chiaro nel Vangelo. Se oggi il Papa decidesse di cambiare la dottrina o desse ex cathedra delle disposizioni diverse da quanto insegnato in precedenza, io mi sentirei assolutamente obbligato a seguirlo, certo, forse controvoglia, ma dovrei comunque rimanergli fedele. Non pensate che lo Spirito Santo con i mezzi che solo lui conosce indirizzi ogni cosa? Io, noi, siamo disposti all’assoluta lealtà al Santo Padre?
Grazie
Se oggi il Papa decidesse di cambiare la dottrina o desse ex cathedra delle disposizioni diverse da quanto insegnato in precedenza, io mi sentirei assolutamente obbligato a seguirlo, certo, forse controvoglia, ma dovrei comunque rimanergli fedele: definizione di PAPOLATRIA…
. 8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9 L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! 10 Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo! Galati, 8-10
@Fabio
Ma secondo lei cio’ che e’stato definito in modo infallibile dagli altri papi non dovrebbe essere creduto ed obbedito? Parlo per assurdo, perche’ l’idea stessa che un papa possa cambiare dottrina ed essere considerato vincolante, mi sembra stravagante. Del resto anche l’attuale pontefice non fa ripetere che la dottrina non e’ cambiata. E, se non e’ cambiata, dobbiamo essere certi che quello che e’ stato definito e creduto per duemila anni rimane valido e che quindi ciò che dice oggi il papà non e’ magistero definitorio ma solo ordinario, che, con la dovuta prudenza, la nostra coscienza puo esaminare e valutare.
OT. Cari tutti,
chiedo il vostro aiuto. Pochi giorni fa è nato al Cielo un anziano signore, mio vicino di casa, vero patriarca di una famiglia numerosa e affettuosa. La vedova mi ha chiesto tuttavia aiuto per trovare una bella frase cristiana sulla ricchezza della famiglia da inserire sul ricordino funebre, dato che (mi dice) figli e nipoti, stirpe di contadini, non sono molto a loro agio con le parole. Avete qualche suggerimento? Grazie. Non voglio disturbare il flusso dei commenti in topic, quindi scrivetemi pure pvt a s.danielino@gmail.com
Penso che è veramente l’ora di dire basta alla papolatria. E anche alzando la voce, perché ora non se ne può più. Nel corso degli ultimi anni qui e altrove sono stati postati innumerevoli volte i documenti fondamentali che riguardano l’autorità papale e questi dimostrano chiaramente quali sono i limiti dell’autorità papale e le ampie possibilità di errore, che un cattolico non deve seguire. Invece, i sostenitori della tesi opposta arrivano qui sempre ed esclusivamente con discorsi basati sul nulla o sul sentito dire. Avete torto perché non è questione di opinioni, ma di Magistero. Che non abbiate uno straccio di documento su cui appoggiarvi dovrebbe essere sufficiente per capire che la vostra tesi non sta in piedi. Se ve l’ha detto il prete o il padre spirituale, be’, il prete o il padre spirituale hanno torto: come si può vedere da fatti evienti di cronaca, è pieno di preti balordi in giro, e purtroppo può capitare anche che ne conosciate qualcuno.
Comunque, tanto per evitare di ripetere sempre gli stessi riferimenti (peraltro LNBQ ha recentemente tradotto alcuni recenti pezzi del card. Mueller), almeno se possibile, pochi giorni fa la questione è stata posta a Padre Bellon su Amici Domenicani: “È possibile che un Papa confonda le sue idee personali con le indicazioni dello Spirito Santo o che possa agire in mala fede?”
https://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=5165
La risposta è in otto punti, che vanno letti tutti; non riporto quelli che dicono cose ovvie, su cui sono tutti d’accordo, o che sono già stati ripetuti qui molte volte. Di rilievo questi:
1. è possibile che un Papa possa essere convinto di seguire le indicazioni dello Spirito Santo mentre in realtà segue le proprie idee personali.
Così come è possibile che un papa sia in mala fede.
Forse in tutti e due le ipotesi si potrebbero trovare diversi casi nella storia della Chiesa.
[…]
5. Ciò non significa che il Papa sia infallibile nelle sue scelte, nel suo governo, nel suo modo di fare e di comportarsi.
Anche lui porta i segni dell’uomo vecchio che tutti abbiamo ereditato in seguito al peccato originale.
Ed è per questo che anche lui regolarmente si confessa.
[…]
7. Poi [Magistero B. Bartmann, autore di “Teologia dogmatica”] prosegue:
“L’infallibilità del corpo episcopale è stata sempre fede universale della Chiesa. Quella del Papa fu particolarmente definita.
A proposito dell’infallibilità del Papa è bene ricordare che essa non significa integrità morale (nella sua condotta privata, n.d.r.), né fermezza personale nella fede;
inoltre non si riferisce se non agli atti d’insegnamento ex cathedra e limitati alla materia di fede e di costumi;
non va estesa a tutto il suo insegnamento, tanto meno a quello privato;
infine non si fonda su una ispirazione positiva, ma solo su una assistenza negativa, la quale, come l’indica la parola (ad-sistere) suppone l’attività umana dello studio e della ricerca delle fonti della rivelazione.
Lo dice chiaramente lo stesso Concilio Vaticano I: «Infatti ai successori di Pietro lo Spirito Santo non è stato promesso perché manifestassero per sua rivelazione una nuova dottrina, ma perché con la sua assistenza custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa agli apostoli, cioè il deposito della fede” (DS 3070)” (Ib.).
Per assistenza negativa s’intende un impedimento a deviare.
[…]
Quindi, non solo un Papa può sbagliare (salvo i pronunciamenti ex cathedra etc…) seguendo lucciole per lanterne, ma è perfettamente possibile che sia addirittura in mala fede, che non sia integro moralmente nella sua condotta privata e che la sua fede in Dio sia fallace. È sufficientemente chiaro?
Ora, se Francesco è in buona o mala fede, da un certo punto di vista, non ci interessa e non è affar nostro, perché non abbiamo sufficiente conoscenza diretta dei fatti (al massimo si può esprimere un’opinione). Ma se è perfettamente legittima la tesi della mala fede, evidentemente lo sono anche altre meno impegnative. Se tenta di sovvertire il Magistero con ambigue note a piè di pagina, con l’appoggio a prelati e teologi evidentemente eretici, con il “pastoralismo” (che è errore esso stesso), con omissioni nella parola o negli atti di governo, nei fatti sta gravemente contravvenendo al suo dovere e nessuno può appoggiarsi ad alcun documento magisteriale per sostenere che in questi atti agisca per ispirazione dello Spirito Santo.
Quindi non tirate fuori frasi a casaccio come “Il Signore è stato molto chiaro”, non tirate in ballo lo Spirito Santo dove non c’entra, non dite assurdità come “il Papa può cambiare il Magistero” né parlate di “lealtà assoluta”, perché si tratta di cose riportate fuori contesto o totalmente inventate. Il Magistero è chiaro ed è messo per iscritto.
@ Fabrizio Giudici,
Verano tanti che si dicono profeti ….per ingannare….non ascoltatele …
E non può esistere una nuova religione….
Dio è stato chiaro e Ha parlato ….tramite i profeti e gli apostoli fino ad noi…..questo è..
Oggi c’è una grande confusione nella chiesa.
La Parola di Dio non si cambia….e mai potrà essere cambiato per fare una religione mondiale.
Sbaglio ??….
@marierose
Non sbagli, per niente.
6 Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. 7 In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. 8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9 L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
San Paolo, lettera ai Galati. Sente la necessità di ripetere due volte l’anàtema.
@ Fabrizio Giudici,
Si è cosi Fabrizio…La Parola di Dio e la sacra scrittura ti viene in aiuto, per un discernimento e non un inganno, come oggi con il modernismo, che è solamente umano e non spirituale, e Divino…guai a noi se questo accade:
In questi tempi l’eresia non manca:
Grazie e buona giornata…pace.
capisco bene adesso cosa poteva intendere chi ha scritto sulla differenza tra san francesco e Lutero
scusate la brevità.
Gent.mo sig. Fabio… devo dire che riguardo la sua riflessione, circa l’obbedienza totale e assoluta che parrebbe doversi ai papi…non posso, in tal caso, che essere d’accordo con la riflessione articolata e come sempre decisa del sig. Fabrizio.
Ovviamente ciò che dice vale non solo per papa Francesco I, ma per TUTTI e 266 papi della storia della Chiesa cattolica… da Pietro a Francesco… passando per Bonifacio VIII, Pio IX, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II… giusto per citarne solo alcuni…
Per ognuno di loro, io mi chiedo quanto abbiano scritto sotto la guida dello Spirito Santo e quanto, assolutamente in buona fede, per loro tratti caratteriali, formazione, esperienze di vita e, anche, momento storico contingente…
Saluti, Guendalina.
Infatti vale per tutti. Solo che non si sono contraddetti a vicenda: per questo i loro contributi si sono consolidati insieme nel Magistero.
Sarà… ma com’è che, per esempio,prima la libertà religiosa veniva condannata e poi esaltata? Com’è che prima le crociate venivano esaltate e,poi, (secondo me sbagliando) ce ne siamo scusati? Anche la libertà di stampa veniva condannata nel Sillabo( se non ricordo male)…ma i papi del XX secolo hanno,poi,inneggiato a codesta libertà, o no? Saluti,Guendalina.
“Com’è che prima le crociate venivano esaltate e,poi, (secondo me sbagliando) ce ne siamo scusati?”
Per quello che importa – nulla… – io non mi sono mai vergognato delle Crociate, tanto di quelle propriamente dette quanto di quelle più estensivamente intese (ad esempio, la crociata contro l’aborto piuttosto che quella contro il comunismo).
Se altri si sono vergognati dei loro padri, tanto da scusarsene, la cosa non intacca minimamente la dottrina cattolica.
Io, nel mio piccolo, mi permetto di continuare a pensarla come sant’Agostino, san Giovanni Crisostomo, san Bernardo di Chiaravalle, san Pio V e non so quanti altri, in duemila anni di storia.
Ricordo infine che la “Quanta cura” e l’annesso “Sillabo” vengono considerati la quintessenza dell’infallibilità pontificia ex cathedra.
Passa quindi una certa differenza, dal punto di vista cattolico, fra tali documenti ed Emma Bonino; anche se nelle chiese, oggi, è quest’ultima a tenere banco.
Ma ritornando al principio, come sempre Dio riconoscerà i suoi… 😀
Ciao.
Luigi
L’ha ribloggato su gipoblog.
Anche a me risulta che il papa è infallibile solo quando parla ex-cathedra e certe condizioni particolari sono soddisfatte. Credevo che l’infallibilità si applicasse automaticamente a tutte le encicliche, ma non è così.
Qualcuno sa per quali delle encicliche vale l’infalliblità? L’Amoris Laetitia? La Humanae Vitae?
Infallibilità o meno, ogni volta che un papa dice qualcosa che mi suona strano io parto dal presupposto che il papa e la Chiesa ne sanno più di me e poi cerco di capire perché hanno detto così. Nel tempo, raccogliendo informazioni, esperienze ecc., ho sempre visto che avevano ragione loro.
Per esempio vi ricordate quando Papa Benedetto disse qualcosa del tipo che distribuire preservativi in Africa non salvava vite, semmai il contrario? Volevano denunciarlo per crimini contro l’umanità. Però anche a me sembrava controintuitivo. Anni dopo ho letto di ricerche che dimostravano che aveva ragione: distribuire profilattici e basta aumenta i comportamenti rischiosi, mentre l’approccio che ha ottenuto più risultati è ABC: Astinenza fino al matrimonio, Be faithful (fedeltà coniugale) e, se proprio uno non riesce a resistere, Condom.
Idem con la Laudato Sii: cosa c’entra il papa con l’ambiente? Poi ho letto “Blood and earth” di Kevin Bales, e ho scoperto cosa succede alla gente più vulnerabile in alcuni dei luoghi dove si perpetrano i peggiori disastri ecologici del mondo. Schiavitù, stupri, omicidi, abusi di tutti i tipi, cose agghiaccianti. Per lo stesso motivo per cui si distrugge l’ambiente: soldi. È per queste persone che il papa ha scritto l’enciclica, mica per i panda e i pinguini.
E ogni volta che sento dire che il Papa ha detto qualcosa di inconcepibile, vado a leggere il discorso completo e scopro quello che ha detto veramente, e la maggior parte delle volte è chiarissimo che ha ragione. Altre volte è meno chiaro, e allora sospendo il giudizio finché non ho più elementi per capire. Ma non mi è mai capitato di aver capito nel tempo che aveva detto una cosa sbagliata.