di Costanza Miriano
Il problema della pedofilia nella Chiesa è dovuto al fatto che abbiamo smesso di parlare di Dio – ha scritto Ratzinger nel suo memoriale in occasione del vertice sugli abusi. Leggevo le sue parole alla ricerca della ricetta, del colpo contro l’ideologia omosessualista, degli effetti speciali, e invece è arrivato a ricordarci questo. Senza fronzoli. Dio è, questa è la buona notizia. Rimetti al centro Dio, cioè dove deve stare, e tutto prende il suo posto. Non ci sono ricette sociologiche, psicologiche, economiche che possano minimamente avvicinarsi a questa. È solo la presenza vera e viva di Dio a mettere a posto tutti i tasselli della nostra vita.
Che poi io la teoria la sapevo anche. La so. Solo che me la dimentico. Sono angosciata? Chiamo mio marito (il quale se è al lavoro mi ha posizionato sul tasto off, e quindi di solito non ha proprio voglissima di ascoltare le mie angosce). Poi chiamo una delle amiche da lamento (la Raffa, la Paola, la Monica, Marisa, l’Elisabetta, Federica, Alessia, la Cimi – l’articolo dipende dalla provenienza geografica – e molte altre). Mi avvolgo sempre più a fondo nella mia angoscia, mi ci avviluppo comoda comoda, anche grazie al fatto che le amiche o mi danno ragione o comunque mi ascoltano a lungo. Non mi lascio cambiare, perché se c’è un problema, il problema è lui, fuori da me, e non sono io che devo cambiare. Se neanche le amiche bastano mi compenso con qualcos’altro, che riempia il vuoto: cose o cibo o tempo per me.
E invece la soluzione sarebbe solo una: entrare in relazione con Dio. È lui che ti cambia la testa, che ti guarisce il cuore, è lui che ti fa intravedere soluzioni, o nuovi modi di guardare ai problemi, tanto che tu stai bene anche se le cose non cambiano. È la preghiera, cioè la relazione, che cura. È stare in rapporto con Dio che ci aiuta a vivere la sessualità, il rapporto con i soldi, con le persone che ci sono consegnate, con il tempo e le forze, con tutto. È la preghiera, soprattutto, che ci permette di fare ciò che da soli non possiamo, cioè amare.
Rimettere Dio al centro, trovare il tempo per la preghiera, per lasciarci guardare da Dio.
Come accogliere questo sguardo, nell’obbedienza alla realtà? Alla nostra dico, proprio a quella, con quel lavoro sbagliato, quelle persone che oggi ci infastidiscono, quei figli che ci deludono, quelle mancanze che non sono un errore ma esattamente il luogo dell’incontro.
Come incontrare Dio in questa fatica quotidiana?
Se ne parlerà a Milano, il 1 giugno, nella giornata di ritiro milanese, che prevede una catechesi di don Vincent Nagle al mattino: per la sua particolare missione – accompagnare i malati terminali o comunque inguaribili – don Vincent ha uno sguardo specialissimo, sub specie aeternitatis, cioè guarda tutto dal punto di vista dell’eternità come chi sta vicino alla morte tutti i giorni, e trova sempre un’angolazione che non avevi mai visto, una via attraverso cui passare per trasformare quello che ti è dato da vivere, in via per la salvezza.
Poi ci sarà la messa, il rosario in pausa pranzo, e dopo – tanto alle milanesi non viene la cecagna perché si nutrono di nulla – la catechesi di padre Giuseppe Barzaghi, un domenicano che cercherà di svelare le vie per costruire una vita spirituale e monacale nel quotidiano più convulso o faticoso. Infine l’adorazione per riconsegnare al Signore tutto quello che si è ascoltato.
L’incontro è aperto a tutti e gratuito, ma siccome le milanesi vogliono organizzare tutto per bene, è bene prenotare alla mail monasterowifimilano@gmail.com , specificando se si ha bisogno di qualsiasi tipo di aiuto – logistico e/o economico – o se lo si può offrire – organizzativo e/o economico – e se servono baby sitter o si intende usufruire del pranzo che verrebbe fornito dal luogo che offrirà anche gli spazi. A pranzo ci sarà tempo per abbracci e sguardi e confidenze e scambi di numeri di telefono e intrecci vari.
Si sta realizzando la profezia di Ratzinger, dunque? Io credo di sì, e so che siamo anche noi parte di questa profezia, che parla di “una Chiesa cattolica di minoranza, poco influente nella scelte politiche, socialmente irrilevante, umiliata e costretta a “ripartire dalle origini”. Ma anche una Chiesa che, attraverso questo “enorme sconvolgimento”, ritroverà se stessa e rinascerà “semplificata e più spirituale”.
per favore mettete le registrazioni! grazie
Le parole del Papa Emerito, in un tempo come quello che viviamo, sono come bere un bicchiere d’acqua per un assetato.
Uno scritto sottile, asciutto, essenziale, quello di Ratzinger, con l’inconfondibile stile del teologo “gentile” ma deciso, chiaro, diretto. Parole che rivelano – se mai ce ne fosse bisogno – che il timone spirituale della Chiesa è nelle mani di un uomo che – per Grazia di DIo – non ha dismesso l’abito bianco.
Non so se Benedetto XVI legge questo blog. In ogni caso desidero ringraziarlo per il suo intervento, pacato e chiaro, si/si no/no come dice il Vangelo. Come respirare l’aria pura in alta montagna. Basta con i giri di parole, si ma anche no… Le sue parole mi hanno riempito il cuore di letizia. Grazie a Dio per avercelo donato!
Perché dovrebbe leggerlo?
Ieri leggere le parole del “papa” mi ha ridato coraggio….e le tue parole stamattina ,Come al solito,dato voce ai miei pensieri più profondi.
Ieri sera mi sono detta con ffiducia” sono parte di una piccola comunità che prega!Dio ci guida e ci sostiene” teniamo duro!
La preghiera apre il cuore a Dio. Se manteniamo costante questa relazione con Lui non ci allontaniamo e cadiamo meno nel peccato. Ecco perché è importante pregare. Il Papa emerito centra il problema, tanti sacerdoti stanno nella Chiesa ma sono lontani da Dio, e non solo quelli che commettono questi gravi abusi. Preghiamo anche per loro e affidiamoci a Dio, perché le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa, comunque stia andando. Grazie Costanza per avermi fatto conoscere Don Fabio Rosini. Sto leggendo un suo libro.
“Rimetti al centro Dio, cioè dove deve stare, e tutto prende il suo posto.”
Il giorno in cui riusciremo a fare questo tutti i problemi saranno risolti!
E sicuramente abbiamo bisogno dell’esempio… E li vorremmo da chi rappresenta la chiesa. Non per venir meno alle nostre responsabilità personali, ma perché abbiamo bisogno di esempi terra terra. E gli ordinati e i consacrati sono i primi a doverci aiutare, perché dovrebbero essere più vicini a Dio e pregare più di noi che siamo un po’più invischiati nel mondo. Consacrati e ordinati ammirevoli da questo punto di vista ci sono, e quando li incontriamo sentiamo la differenza. Ma ne servono di più.
Poi, ovviamente, ognuno di noi deve fare il suo e contribuire….
Rimettere al centro Dio, in ogni circostanza, nelle piccole e grandi cose. Vivere con Lui un rapporto quotidiano, diretto, personale, intimo. Preghiera, adorazione, sacramenti, buone letture, testimonianza. I santi (oggi ce ne sono tanti, molti giovani) ci ricordano che questo e’ possibile per ciascuno di noi, con la grazia e la volonta’ rinnovata. Se siamo pieni di Lui, non c’e’ posto neppure per una mosca.
Ma se non li incontriamo è dura… È difficile (ma non impossibile) mantenere la barra della fede diritta se non sei spiritualmente accompagnato da un Sacerdote…
@alda
speriamo di non essere accompagnati da sacerdoti che danno retta ( e ce ne sono ) al vito mancuso di turno su twitter :
“è a mio avviso un testo ideologico che strumentalizza la pedofilia per lottare indebitamente contro il progressismo teologico.
profonda delusione, ma non grande sorpresa.”
( da “la verità” di oggi pag 5 ” silenzi o tweet sguaiati, il grande imbarazzo dei corifei di Bergoglio ” di g. gandola)
Nada te turbe
nada te espante,
quien a Dios tiene
nada le falta.
Solo Dios basta.
(S. Teresa D’Avila)
So che è OT ma ieri era presente all’ingiusto verdetto contro Simone Pillon.. Preghiamo per lui. Purtroppo moti sedicenti cattolici che filtrano con il mondo progressista esulteranno…
Magari “filtrassero”! E’ che flirtano 😉
Scusate tanto è che non ho dormito per il dolore.. Voi dove eravate.??
Anche io credo di si.
Dove “semplificata e più spirituale” non significa che non inciderà sulla vita sociale e che si occuperà solo del “sesso degli angeli”, come alcuni potrebbero pensare, ma assolverà alla sua funzione originaria definita da Cristo stesso:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.» (Mt 5, 13-16)
Penso che finalmente si tornerà ad essere cristiani per via di una scelta consapevole, sicuramente non per una convenzione culturale e neppure per convenienza. sarà una scelta a volte difficile ed una posizione spesso scomoda perché il mondo, la “cultura”, la società, chiamiamole come vogliamo, sta andando nella direzione opposta ma si tratterà sempre di una risposta ad una chiamata ben precisa.
personalmente che ciò si avveri me lo auspico perché di sale insipido e di lucerne sotto il moggio ne abbiamo anche troppo.
Vito Mancuso non è cattolico. È eretico. Le parole hanno un significato, non temiamo di utilizzarle quando servono.
Il Papa emerito ha dimostrato ancora una volta di essere un grande Papa e noi abbiamo il privilegio di sentire la sua costante presenza – seppur silenziosa – nella preghiera incessante che lui ha voluto dedicare alla Chiesa tutta, oltre che con questi testi che sono autentiche perle di saggezza profonda (… alla faccia del mancuso di turno che ho letto nel posto poco sopra…).
Per quanto riguarda il Monastero Wifi Milanese io sono iscritta e non vedo l’ora di ricevere info e dettagli.
Bellissima riflessione Costanza. Leggere Papa BXVI ieri è stato come un balsamo, mi ha rimesso in moto per questo scorcio di Quaresima, e in attesa della Pasqua.
Mi convinco sempre più che l’ “opzione Benedetto” sia una profezia su cui pregare, meditate e iniziare a operare.
Nei primi secoli i cristiani erano un’infima minoranza, ma Qualcuno li ha sostenuti, e quale prezzo han pagato molti, e quale prezzo pagano moltissimi cristiani nel mondo! Mi chiedo se in caso di necessità ci riuscirei anche io?
Pregare, pregare di più e meglio
@cabassa
Quale prezzo pagheremo tutti.
Tutto sommato a chi crede, può importare relativamente.
Ma il male che si spandera sarà immenso.
Vedi sito di blondet sui megaricchi che si informano su come sopravvivere alle future rivolte.
Tuttavia, il campo è ancora il campo di Dio e la rete è la rete da pesca di Dio. E in ogni momento, non ci sono solo le erbacce e il pesce malvagio, ma anche il raccolto di Dio e il buon pesce. Proclamare entrambi con enfasi non è una falsa forma di apologetica, ma un necessario servizio alla Verità.
Ripartire dalle origini.
Grazie
“ma siccome le milanesi vogliono organizzare tutto per bene”…….. È necessario sapere anche DOVE, per poter programmare minuziosamente sulla mappa ogni spostamento e metterci dentro nel frattempo anche un paio di altre cose, o tirare su in auto almeno 3 amiche,…… GRAZIE. Raffaella (con il marito Ciro, che non vorrebbe perdersi Nagle e Barzaghi)
OT….
Benedetto XVI ha detto che non bisogna fare una altra chiesa!
Ma credo che si possa rifare la stessa chiesa in modo più bello.
Non diverso solo più bello1
Io sto a pianger…
Il video non l’ho capito…. Non mastico l’inglese🤔
Pingback: Se rimettiamo Dio al centro della nostra vita tutto torna al suo posto
Il video non l’ho capito…. Non mastico l’inglese🤔