Quanto fanno soffrire le bugie di Martin

di Costanza Miriano

Avevo appena cliccato salva quando il plin del cellulare mi ha distratto. E’ un sms del mio amico x, che sta facendo un cammino di guarigione, per delle sofferenze che hanno messo in crisi – passeggera ma dolorosa – la sua identità sessuale. “Carissima amica – mi scrive – in tutta questa confusione soffro molto, nuovi dubbi si fanno strada dentro di me. Soprattutto in questi giorni in cui Martin e seguito fanno tremare la terra sotto i piedi alle persone “come me”. Ciò che mi rincuora è sapere che la Verità abita il nostro cuore, anche il mio. Di fronte alla confusione del mondo e della Chiesa posso incontrare la Verità in me stesso, come insegna sant’Agostino”.

Ecco, caro padre Martin, lupo travestito da agnello, lei è responsabile della sofferenza del mio amico, e le mie viscere materne ribollono. Lei finge di avere pietà del mio amico, ma il mio amico non se ne fa niente del suo abbraccio, di essere accolto in parrocchia e abbracciato e magari di avere qualche ruolo, tipo leggere dall’altare o dirigere il coro. Queste soddisfazioni da quattro soldi non interessano nessuno, se le tenga pure. Il mio amico vuole l’amore e una vita piena e feconda, vuole sapere chi è.

Io voglio molto bene al mio amico, quasi come a un figlio, ed è per lui che mi arrabbio da morire con Martin, con chi lo ha fatto parlare e con chi gli ha dato un ruolo in Vaticano (lo dico serenamente, anche i predecessori di Papa Francesco hanno preso delle cantonate clamororse nella scelta dei collaboratori).

Martin usa le sofferenze delle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso per perseguire i suoi fini ideologici, cioè costringere la Chiesa a dire che l’omosessualità è una semplice variante normale della sessualità umana. La vuole costringere col solito vecchio trucchetto: finora la Chiesa è stata crudele con gli omo, e loro stanno male per colpa della Chiesa. Martin non vuole ammettere che la sofferenza delle persone che provano, o meglio credono di provare, attrazione verso lo stesso sesso è una sofferenza interiore e radicata, e preferisce invece dare la colpa alla condanna sociale. Ma siccome gli ultimi ad avere il coraggio di dire che l’ASS è un disordine sono rimasti ALCUNI cattolici, sempre di meno, e il Catechismo della Chiesa Cattolica, l’equazione è presto fatta: la Chiesa deve smettere di essere cattiva e così quelle persone saranno finalmente felici.

Lo ha detto, nella sostanza, anche a Dublino, e lo ha fatto impunemente, nella sua relazione che gli è stata scandalosamente consentita davanti a una platea di famiglie che hanno bisogno di tantissimo sostegno e conforto e aiuto – sono le famiglie le vere emarginate della società – per di più in un momento in cui la questione dell’omosessualità nella Chiesa è deflagrata con incredibile potenza.

La sua narrazione è sempre quella, e da uno che appartiene a un ordine che rappresentava la crema intellettuale della Chiesa ci aspettavamo più raffinatezza. Il ritornello, variamente declinato, si ripete. Poverini gli omosessuali. Soffrono perché sono emarginati. Piangono. Si sentono esclusi. Sono vittime di stragi (peccato che quella di Orlando su cui ha scritto un libro è stata ad opera, si è poi scoperto, di un frequentatore del locale gay). Sono giudicati. Sono tagliati fuori (peccato che sono tantissimi nella Chiesa, e fanno carriere fulminanti, occupano seminari, hanno siti di incontri per preti gay pubblici, diventano cardinali).

La realtà è esattamente opposta a questa narrazione, e più gli omosessuali prendono potere nella Chiesa, più bisogna oscurare questa realtà ripetendo più e più volte la bugia che loro sono normali e la Chiesa è cattiva.

La cosa più grave della relazione di Martin, la colpa di coloro che lo stanno appoggiando, è che le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso soffrono davvero. Se anche la Chiesa smette di dire loro la verità, non ci sarà via di uscita alla loro sofferenza. C’è in loro una ferita, e la loro attrazione è una risposta a quella ferita. Quelli come padre Martin li incoraggiano a stare in pieno nella loro ferita, invece che a cercare un percorso, a far passare attraverso quella ferita, nella castità e in un rapporto sempre più vero e reale con l’unico che ci ama in modo perfetto, un fiume di amore vero che risani e porti alla felicità. Quelli come padre Martin incoraggiano le persone a buttarsi, spesso con voracità, in relazioni false, incapaci di compiere il desiderio e la sete del loro cuore.

Secondo lui l’omosessualità è una condizione innata, e invoca la scienza a conforto di questa sua posizione. Ma non si può negare che sulla questione della genesi dell’omosessualità non ci sia unanimità. Allora perchè a Dublino è stato invitato a parlare di questo solo un prete, con grande probabilità parte in causa nella questione, e non un qualche esperto, uno psichiatra, che sostenesse anche l’opinione contraria, cioè quello che dice il catechismo? Ce ne sono, ce ne sono molti. Perché almeno non si è fatto un contraddittorio?

Caro, tenerissimo amico x, ricordati: nella Chiesa, nonostante le gerarchie e i padri Martin, i cardinali stupratori seriali e i seminari teatri di orge, la Verità rimane custodita, ferma e salda, e voi non siete soli. Troverete sempre dei fratelli pronti ad accompagnarvi nel cammino verso la cima, e non a darvi, come fanno i pastori bugiardi, una spinta perché cadiate definitivamente nell’abisso.

 

103 pensieri su “Quanto fanno soffrire le bugie di Martin

    1. Alberto

      Purtroppo si vuole continuare a coprire sempre e cmq non solo i cardinali e i vescovi coinvolti ma anche il Papa

    2. Intensificate tutti le preghiere, perché dall’inizio di questo 2018 pare che i coperchi di Satana stiano saltando e ci avviciniamo al redde rationem. Preghiamo perché un gran numero di persone dentro la Chiesa, che sanno e possono testimoniare come mons. Viganò, trovino finalmente il coraggio di farlo, tutti insieme. La situazione si farà ora sempre più incandescente, ma si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.

      1. giovi

        Il documento di mons. Viganò è sconvolgente. Capisco come in Italia i tanti preti sostenitori , meglio, emuli, di padre Martin, come Mauro Leonardi , che ha accesso ai più importanti media cattolici e a tv nazionali ( sorprendentemente , per me, anche a sussidiario.net ) possano dire impunemente quello che dicono.
        Affossando i tanti giovani che cercano la loro strada nella vita, affossando anche persone che stavano compiendo un cammino di conversione e di felicità vera, come, per esempio, leggo dal web, il povero Eliseo del deserto.
        Prego che non sia così per il caro amico di Costanza e che tutti questi giovani deviati dalla loro vocazione alla santità, comune a tutti noi, possano incontrare persone che testimonino loro la bellezza del cristianesimo, che non diano pacche sulle spalle per spingerli nel burrone.

        1. Adolfo

          sussidiario.net ha da tempo abbracciato la linea modernistica; basti ripensare ai tanti articoli pro-eutanasia che pubblicarono non molto tempo fa…

          Mi accodo all’invito di Fabrizio: preghiamo affinché il carname possa essere ripulito; e preghiamo anche per tutte le anime che sono e saranno scandalizzate da questi eventi, con seri rischi per la propria fede.

          http://www.marcotosatti.com/2018/08/26/mccarrick-il-papa-sapeva-tutto-dal-2013-lha-coperto-per-cinque-anni-la-denuncia-del-nunzio-in-usa-vigano/

          https://www.aldomariavalli.it/2018/08/26/caso-mccarrick-il-papa-sapeva-ecco-perche-deve-dimettersi/


          1. Quanto al cardinale Kevin Farrell, attuale prefetto del Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita, il quale a sua volta ha detto di non aver mai avuto sentore degli abusi di McCarrick, Viganò scrive: «Tenuto conto del suo curriculum a Washington, a Dallas e ora a Roma, credo che nessuno possa onestamente credergli». Infine del cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e capo della Commissione vaticana per la protezione dei minori, Viganò afferma: «Mi limito a dire che le sue ultime dichiarazioni sul caso McCarrick sono sconcertanti, anzi hanno oscurato totalmente la sua trasparenza e credibilità».
            Ma a questo punto la drammaticità del memoriale di monsignor Viganò sale ulteriormente di tono, perché coinvolge direttamente papa Francesco.
            L’anno è il 2013, il mese giugno. A Roma c’è una riunione dei nunzi di tutto il mondo e anche Viganò è presente. Emozionato per la prospettiva del primo incontro con il nuovo pontefice, l’arcivescovo si reca a Casa Santa Marta, la residenza scelta da Bergoglio al posto del palazzo apostolico, e chi trova lì? Un cardinale McCarrick sorridente e sereno, che indossa la veste filettata e saluta Viganò facendogli sapere in tono baldanzoso: «Il Papa mi ha ricevuto ieri, domani vado in Cina!».
            Annota Viganò: «Allora nulla sapevo della sua lunga amicizia con il Card. Bergoglio e della parte di rilievo che aveva giocato per la sua recente elezione, come lo stesso McCarrick avrebbe successivamente rivelato in una conferenza alla Villanova University ed in un’intervista al Catholic National Reporter, né avevo mai pensato al fatto che aveva partecipato agli incontri preliminari del recente conclave, e al ruolo che aveva potuto avere come elettore in quello del 2005. Non colsi perciò immediatamente il significato del messaggio criptato che McCarrick mi aveva comunicato, ma che mi sarebbe diventato evidente nei giorni immediatamente successivi».
            Il primo, atteso incontro di Viganò con il papa ha un che di surreale e lascia il povero nunzio senza parole. Ma il peggio deve venire.
            È il 23 giugno 2013, domenica. Il papa riceve Viganò prima dell’Angelus. Fa alcune affermazioni che all’arcivescovo suonano quanto meno sibilline, poi, di punto in bianco, gli chiede: «Il card. McCarrick com’è?».
            Al che il nunzio risponde: «Santo Padre, non so se lei conosce il card. McCarrick, ma se chiede alla Congregazione per i Vescovi c’è un dossier grande così su di lui. Ha corrotto generazioni di seminaristi e di sacerdoti e papa Benedetto gli ha imposto di ritirarsi ad una vita di preghiera e di penitenza».
            Reazione del papa? Nessuna. Anzi, Bergoglio cambia subito argomento. Ma allora, si chiede uno sconcertato Viganò, perché mi ha fatto la domanda?
            Il nunzio lo capisce una volta tornato a Washington. Lì apprende che tra il papa e McCarrick c’è uno stretto legame. La domanda posta da Bergoglio al nunzio era dunque una trappola. Sta di fatto che, secondo il racconto di monsignor Viganò, almeno dal 23 giugno 2013 papa Francesco è a conoscenza del caso McCarrick.

        2. Vorrei confortarti. Non sono stato affossato da nessuno.
          Continuo il mio cammino cristiano con gioia e fatica come tutti, invocando l’amore di Dio e la Sua Misericordia. Mi sento amato da Dio e desidero che tutti si sentano così.
          Sono fedele alla Chiesa cattolica, ma penso che sull’omosessualità ci sia ancora molto da capire (io per primo).

          Su padre Martin la penso in modo differente da Costanza e dal suo amico x. Pur restando prudente nei confronti di padre Martin, mi sento più critico verso il modo di esprimere “solidarietà” agli omosessuali di questo articolo.
          Detto ciò tranquilla/o non mi sono perduto.
          Forse ho semplicemente una prospettiva differente.

          Mi auguro che non consideriamo perduti tutti quelli che hanno un’opinione diversa dalla nostra.

          Buon cammino.
          Eliseo

          1. @Eliseo,

            “Pur restando prudente nei confronti di padre Martin, mi sento più critico verso il modo di esprimere “solidarietà” agli omosessuali di questo articolo.
            Detto ciò tranquilla/o non mi sono perduto.
            Forse ho semplicemente una prospettiva differente.”

            Potresti approfondire, mi interessa…

          2. giovi

            Caro Eliseo, dal mio punto di vista , per quello che scrivi sul web, dato che non ti conosco di persona, i vari padri martin, anche gli untuosi padri martin nostrani, ti hanno affossato, eccome.
            Stavi facendo un cammino importante, ma ti hanno riacciuffato, ti hanno blandito e riacciuffato.
            Un po’ come, sempre da quel che leggo, cercano di riacciuffare l’amico di Costanza.
            inutile dettagliare, sarebbe stucchevole da parte mia.
            Buon cammino anche a te, abbi cura di te, hai un cuore grande e nessuno è perduto , fino all’ultimo !

      2. Frenchman

        Mi permetto, sommessamente, di far notar che ieri (domenica 26 Agosto, giorno della pubblicazione del memoriale del Mons. Vigano’), secondo il messale della “forma straordinaria” si festeggiava Il Cuore Immacolato di Maria.

  1. Enrico

    Per capire l’origine dell’avanzata LGBT consiglio vivamente di leggere “i leoni entrano nell’arena: perchè l‘Europa e l‘America stanno andando verso una nuova tirannia” di Vladimir Palko, ex-Ministro degli Interni Slovacco, uomo di grandissima fede e cultura.

  2. Mario Grossi

    Mi stupisce il fatto che la Miriamo accetti e ripeta acriticamente la frase ” ha messo in crisi la sua identità sessuale “. Se noi di cultura cristiana usiamo questi termini senza connotarli con il valore ideologico che hanno, facciamo il gioco degli omosessisti . Diciamo invece che la crisi indotta da Martin è nelle coscienze cristiane di chi si sente dire che il comportamento omoerotico è naturale …

    1. fra' Centanni

      Attenzione Mario, Costanza ha correttamente parlato di “identità sessuale”, che fa parte dell’identità di qualunque persone e che, nel suo aspetto psicologico, può davvero essere messa in crisi da affermazioni false.

    2. exdemocristianononpentito

      Mario Grossi, mi perdoni l’indiscrezione, ma è Lei quel Mario Grossi che scrive spesso su youtube in difesa della cultura cattolica? Se è lei, mi complimento per la sua pazienza e la sopportazione che dimostra, dato che è spesso attaccato, insultato e strapazzato.

  3. Rino

    Grazie Costanza ancora una volta. Ma lo sa don Martin ( non riesco a chiamarlo padre) che nei paesi del nord Europa dove l’omosessualità e l’omosessuale è accettato e certamente non discriminato da molti anni le sofferenze e i suicidi degli omosessuali soffrono percentuali altissime e in proporzione molto maggiori che da noi. Perché un gesuita, un prete, è cosi colpevolmente ignorante? E perché con lui tanti altri sino ai vertici della chiesa ? È ignoranza o malafede ? Purtroppo opto per la seconda.

  4. Lettera ai Romani 12, 1-2

    Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. (il neretto è mio)

    Prima Lettera ai Corinzi 6, 9-10
    O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. (il neretto è mio )

    il Transito di San Francesco, Leggenda Maggiore, Fonti Francescane n. 1236

    Diceva ai frati: “Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perché finora abbiamo combinato poco ”.

  5. fra' Centanni

    Caro amico X di Costanza, oggi una decina del mio Rosario sarà per te, perché Maria Regina della pace e dell’universo, ti confermi nella fede e nella verità. Confida nel Signore. Ciao.

    1. Si preghiamo per l’amico x di Costanza, e per tutti. Serve tanta preghiera e discernimento, …..

      Tutte queste notizie, ed eresie fanno molto male, solo pregando si trova la pace.
      Ciao.

  6. Mario

    Sono d’accordo in tutto. Desidererei aggiungere alcune considerazioni per chiarire aspetti ambigui di tutto il problema delle cosiddette diversità sessuali. Sono medico e chirurgo, ho seguito un corso universitario di psicologia presso l’Università di Padova, ho lavorato anche in terra di missione. Questo lo premetto per non essere accusato di faciloneria. Sarò breve. La sigla LGBTI, dal mio punto di vista è un cavallo di Troia che serve a sdoganare quello che non è sdoganabile. Nel senso che la sigla comprende differenze sessuali dovute a diversità ereditarie, come per esempio l’ermafroditismo, insieme a quelle acquisite in soggetti perfettamente normali. È evidente per esempio che, dal mio punto di vista, l’omosessualità maschile non corrisponde ad una corretta funzione fisiologica. Nel senso che l’ano, dal punto di vista fisiologico, non è deputato ai rapporti sessuali. Ci possono essere state delle cause sociali ed ambientali che fin da piccoli abbiano influenzato comportamenti e tendenze diverse. Konrad Lorenz, nobel per la fisiologia, ci ha ben spiegato che cosa sia l’imprinting. Questo però non significa che, con una buona rieducazione, non si possa tornare alla normalità.

  7. fra' Centanni

    Clamoroso! Papa Francesco ha sapeva tutto già dal 2013 sulla questione dell’ex cardinale Theodore McCarrick e non ha fatto nulla per ristabilire verità e giustizia, anzi, lo ha coperto e si è fatto consigliare da lui per le nomine di vescovi e cardinali della Chiesa Americana. Questo è tradimento: papa Francesco si dimetta subito e si vergogni.

    http://www.marcotosatti.com/2018/08/26/mccarrick-il-papa-sapeva-tutto-dal-2013-lha-coperto-per-cinque-anni-la-denuncia-del-nunzio-in-usa-vigano/

    1. Pietro

      Ho letto TUTTO il memoriale, con nomi cognomi, date e documenti: se si può si contesta nel merito, non con allusioni e manipolazioni (a cominciare dalla foto con la scritta in sovraimpressione “Bufala?”).
      Questo articolo è un coacervo di malafede , una patetica difesa basata sull’oliata macchina della disinformazione.

      1. Quel sito sconciamente turiferario che risponde al nome di UCCR sta difendendo sé stesso, perché il ponte su cui si trova sta franando.

        La maggior parte di quello che dice mons. Viganò è il segreto di Pulcinella: da anni un gran numero di persone, compreso semplici fedeli, sta denunciando tutto quello che c’è scritto nella denuncia, tra gli sberleffi e l’incredulità di un sacco di gente.: c’erano i fatti ben circostanziati e bastava unire i puntini. Benedetto è stato eliminato da questa purulenta cricca di culatton-modernisti e al suo posto hanno messo Francesco, che ha ricambiato non solo lasciandoli liberi di agire, ma mettendoli in tutti i posti di comando. L’unica cosa nuova è che ora abbiamo, grazie a Dio, un testimone, e ne arriveranno altri.

    2. Beatrice

      @Luigi igiul
      Quel sito è clericale in una maniera insopportabile. Qui per esempio arriva addirittura a negare che Padre Pio sia stato perseguitato dalla Chiesa, cosa invece storicamente certa come la persecuzione di vari altri Santi:
      https://www.uccronline.it/2012/03/16/padre-pio-fu-perseguitato-e-se-caparezza-fosse-ancora-nel-tunnel/
      Poi tutto l’articolo è pieno di insulti gratuiti a giornalisti di provata fede e professionalità come Marco Tosatti e Sandro Magister, solo perché hanno avuto l’onestà intellettuale di esprimere le loro perplessità su questo pontificato. Per non parlare del fatto che invece di rispondere alle accuse di Viganò si è cercato di infangarne la persona, cadendo nella fallacia ad personam: a me non interessa se il monsignore è un uomo orrendo, interessa sapere se quello che dice è vero o no.
      In più il loro tentativo di difesa di Papa Francesco risiede anche nel dire che Viganò con le sue parole mette in luce anche errori e mancanze varie da parte dei due Papi precedenti: quando l’ho letto ho pensato “hanno scoperto l’acqua calda! Se siamo arrivati a questo punto mi sembra evidente che qualche nomina quei due Papi l’hanno cileccata!”

  8. Pamela VR

    Soffro anch’io con mio marito perché così si scandalizzano i piccoli.
    Soffro per le persone oggetto del sermone di p. Martin perché vengono ingannate dal nemico senza che nemmeno se ne rendano conto.
    Soffro per papa Francesco e per il momento storico che sta attraversando e continuo a volergli bene.
    Gioisco perché tutto questo fumo fa scaturire in alcuni forze nuove, parresia, fede purificata ed è questo che porterà avanti la Chiesa e non renderà vano il Sacrificio di Cristo. Santa Maria prega per noi, per tutti noi che siamo peccatori.

  9. PaulBratter

    Secondo Torniell, UCCR e soci Carlo Maria Viganò avrebbe scritto il memoriale per risentimento dopo la sua rimozione (voluta da Bertone, insieme a quella di Gotti Tedeschi) dalle finanze vaticane e la nomina a Nunzio negli USA nel 2011 (sorvolando beatamente sulla veridicità dei fatti).

    1) il memoriale è abbastanza lungo ma non credo ci siano voluti 7 anni per scriverlo
    2) un parte importante del memoriale fa riferimento a fatti appresi proprio in veste di Nunzio negli USA e negli ultimi 7 anni.

    Questa linea potrà funzionare per i loro lettori superficiali, distratti e inclini all’asservimento mediatico.

  10. sabino

    Dubitare si può e anzi si deve. Vorrei però osservare che mons. Viganò, quali che siano le sue motivazioni. ha indicato circostanze precise, documenti, provvedimenti e persone. Il controllo è facile, e la smentita del Vaticano può essere appoggiata su dati inequivocabili. Perciò attendiamo risposte circostanziate e non grida scandalizzate.

  11. Luigi

    Ieri sera sono andato a letto dopo aver scritto su questo sito:
    “Tutto è iniziato circa 50 anni fa, ma adesso il disfacimento sta prendendo una accelerazione inarrestabile. E credo che non siamo ancora al gran finale, devono accadere altre cose. Teniamoci stretti perciò (a Cristo Eucaristia e a sua Madre col Santo Rosario) perché fin’ora si è solo scherzato.”
    E questa mattina ho trovato la pesante denuncia su Life site del Nunzio Viganò:
    https://www.lifesitenews.com/news/former-us-nuncio-pope-francis-knew-of-mccarricks-misdeeds-repealed-sanctionhttps://www.lifesitenews.com/news/former-us-nuncio-pope-francis-knew-of-mccarricks-misdeeds-repealed-sanction.
    Non credevo di essere così profetico! 😢
    Se un Arcivescovo ed ex Nunzio inizia ad aprire il pentolone, chissà cosa verrà fuori nel prossimo futuro!
    Preghiamo e vigiliamo.

  12. Napo

    Se sta volta la Chiesa Cattolica si salva…..
    Se non ricordo male un cardinale disse a Napoleone che restava stupito della sua incapacità di distruggere la Chiesa Cattolica: se in 1800 anni non ci siamo riusciti noi….

  13. rosa

    Scusatemi ma qualcuno mi fa un riassunto?
    Perchè se capisco bene uno paio di sti loschi figuri, in primis l’ex (in quanto dimesso) cardinale di Washington, iniziò la sua “carriera” sotto SAN GIOVANNI PAOLO II!
    Aho ma se è così non c’è speranza!

    1. @Rosa
      Sì. Se è per questo, GPII fece cardinale pure Karl Rahner, uno dei peggiori punti di riferimento dei modernisti. Ma, complessivamente, GPII creò cardinali che poi, nel 2005, elessero Benedetto in conclave, e per quanto riguarda gli USA ribaltò gli equilibri della Conferenza Episcopale che, sin dalla fine del secolo scorso, aveva una pessima composizione. Dunque, GPII ha fatto errori, certamente; sulle nomine vescovili è noto che si fidasse troppo dei suoi collaboratori, e Benedetto invece fu più scrupoloso; ma pure Benedetto disse che era veramente difficile riuscire a valutare i candidati, e anche le sue nomine non sono state esenti da errori . Basta pensare a quanti voltagabbana abbiamo visto negli ultimi cinque anni.

      Questo è ben differente dalla sistematica promozione dei membri di questa lobby, e dal sistematico boicottaggio di buoni prelati, che vediamo portati avanti in questi ultimi anni.

      Senza speranza? Umanamente sì. Ma ci pensa la Madonna.

      1. rosa

        Fabrizio grazie…
        Si GPII è il mio papa ci sono nata sotto di lui….(mica pretendi l’anno?).
        Si che è un uomo ma resta il mio super eroe preferito.
        Tu usi la parola lobby io direi una camorra bella e buona.
        E la cosa terribile è al prossimo conclave che verrà fuori?
        Ve beh va mi faccio un rosario di 11 avemarie.
        Grazie di tutto e buona settimana.

        1. @Rosa
          Certo che non ti chiedo l’anno, comunque sei più giovane di me. Io dunque non sono nato sotto GPII, ma alla fine è come se ci fossi nato, perché il Conclave del ’78 fu il mio primo conclave, e poi ci fu tutto il clamore per il papa straniero, dunque attirò la mia attenzione. “Eroe” è proprio la parola adatta a GPII: io me lo immagino sempre vestito con tutti i paramenti, in sella ad un cavallo bianco, sul campo di battaglia; prima esorta le truppe e poi le conduce alla battaglia, alla loro testa. Tutti gli eroi fanno degli errori e questo alla fine ci ricorda semplicemente che nessuno di noi potrà presentarsi al cospetto del Padreterno dicendo “ho fatto bene tutto quello che mi hai chiesto di fare”.

          Per il prossimo conclave… ne vedremo delle belle. Forse si prenderanno a cazzotti. Non dovremmo preoccuparcene: andiamo a rileggerci certi passaggi della storia della Chiesa, specie quando ci furono papi ed antipapi, così ci renderemo conto che anche quei momentacci alla fine passano. Onestamente, se volasse qualche cazzotto ne sarei anche lieto: dopotutto il grandissimo San Nicola, secondo la tradizione, durante un sinodo (o un concilio?) diede uno schiaffo (o forse qualcosa in più?) all’eretico Ario. Vorrà dire che è finalmente finito il democristianismo nella Chiesa.

          Piuttosto, io già lancio la cosa, che spero che qualcuno in vista – sempre che non l’abbia già pensato, come credo – la riprenda e la proponga al momento giusto: al prossimo conclave dovremo fare penitenza! Con tanto di digiuni, adorazioni, processioni. Anche pubbliche. Primo, perché è necessario farle, mi pare evidente; secondo, così almeno sarà un po’ più chiaro a tutti che il conclave non è una cosa automatica, che va sempre bene. Se poi non andrà bene, terremo comunque duro fino alla fine, perché la vittoria è solo questione di “quando”, non di “se”.

          1. exdemocristianononpentito

            Il concilio a cui ti riferisci è quello famoso di Nicea a cui s. Nicola sembra proprio aver partecipato (anche se residua qualche dubbio).
            Invece pare proprio infondata la leggenda dello schiaffo, come ben argomenta e documenta il Centro Studi nicolaiani (www.centrostudinicolaiani.it/articoli/allegato/st-nick-80-schiaffo.pdf).
            In quanto agli schiaffi o qualcosa di più, io non ne sono lieto, perché so che non convincono, non persuadono chi li riceve, anzi……
            Magari assolvono ad altri scopi, ma di sicuro non a quello di persuadere l’interlocutore che è nel torto.

            1. È difficile che qualcuno possa mettere una parola definitiva su questi episodi della vita di santi di tempi antichi. Certi studiosi ritengono che l’episodio non sia una leggenda.

              Schiaffi e cazzotti certamente assolvono ad altri scopi, che sono di fondalmentale importanza. Ma possono anche aiutare a persuadere l’interlocutore, umiliandolo. Dopodiché, certi non si fanno persuadere, e peggio per loro.

              1. exdemocristianononpentito

                Mah!,gli schiaffi e i cazzotti, possono costringere gli uomini a compprtatsi in un certo modo e finchè è possibile esercitare su di essi un’adeguata sorveglianza, ma cambiarli intoimamemte, convincerli nel profondo ad aderire a certi principi morali e dello “spessore” di quelli cristiani, poi…………sarà……ma ho molti dubbi che ciò possa accadere, specialmente oggigiorno.
                Inoltre, ricordiamoci che usare il mezzo sbagliato per convertire (e sapendo che molto probailmente ciò sortirà l’effetto contrario), può comportare una responsabilità in capo a chi voleva “persuadere” .
                In sostanza, al momento del Giudizio, il persuasore mancato potrebbe sentirsi dire: “Hai scelto il modo errato per convertire, e sapendo che lo era! ed ora quel peccatore è perduto, ANCHE per colpa tua”. .
                Ho detto “ANCHE per colpa tua”, NON ho detto semplicemente “per colpa tua: sia chiaro.
                Riguardo all’episodio dello schiaffo di san. Nicola, l’ultima parola non è certamente stata detta, però l’opinione più accreditata è quella negativa. Perlomeno, allo stato attuale della ricerca storica.
                “Domani” potrebbe essere scoperta una pergamena autografa di un partecipante al concilio niceno che confermi il fatto. Chi lo sà?

                1. Guarda, io rimango terra terra e seguo quel che dicono i santi. Ribadisco che qui stiamo parlando di eretici.

                  San Paolo, l’apostolo della Carità paziente, diceva che, fallite le ammonizioni, gli eretici perseveranti devono essere lasciati in balia di Satana, il che vuol dire espulsi dalla comunità, ovvero scomunicati.

                  Nella Filotea, San Francesco di Sales è noto per l’approccio dolce, paziente e comprensivo per convertire le persone (ed è noto per averne convertite a decine di migliaia). Però dice anche:

                  Faccio eccezione per i nemici dichiarati di Dio e della Chiesa; quelli vanno screditati il più
                  possibile: ad esempio, le sette eretiche e scismatiche con i loro capi. E’ carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove.

                  1. exdemocristianononpentito

                    Un momento! Ma qui, allora, c’è un equivoco. Io parlavo dello schiaffo e del cazzotto come metodo di persuasione e conversione, te (a quel che ho capito) parlavi dei suddetti gesti come sanzione, come presa d’atto, di un allontanamento dell’eretico dalla comunità dei cristiani: come riaffermazione del principio: “sia per voi come un pagano o un pubblicano”.
                    Non si tratta dunque di correzione, ma di esclusione: allora la cosa cambia aspetto.
                    Solo, anche in questo caso, io sarei prudente con gli schiaffi e i cazzotti e mi limiterei ad allontanare l’eretico con le parole e i mezzi legali, per la semplice ragione che la gente ha spesso la cattiva abitudine di reagire alla violenza con altrettanta, o maggiore, violenza.

          2. rosa

            Fabrizio è che al matrimonio di mamma e papà arrivò la sua benedizione apostolica: sta sul muro tra l’ingresso/soggiorno e la cucina.
            Da piccola quando ero in braccio mentre mi vestivano lo avevo proprio davanti agli occhi….. non so se capisci!
            Ogni tanto mamma diceva dai un bacio al nonno!
            E sta ancora li e quando ci passo beh un bacio ce lo do ancora!
            Cioè poi sul conclave ho letto una bio di San Bernardo di Chiaravalle. In pratica ci fu un conclave e non ci si raccapezzava: allora un cardinale non sapendo che pesci prendere scrisse a San Bernardo: (mo te la semplifico, chiaro) e gli disse c’è uno sapientissimo, uno piissimo ed uno prudente. S.Bernardo di rimando rispose: il sapiente ci istruisca, il pio ci conforti con la preghiera, il prudente ci guidi.
            Che santi in giro ce ne siano, mi risulta, per me il problema del prossimo Conclave è : ci sarà qualcuno abbastanza umile di scrivere al S.Bernardo di turno?

            Per il resto sei uno gnocco.

            1. “gnocco” – leggasi “tosto” (immagino)

              Dalle mie parti uno “gnocco” è una spece di zuccone per di più testardo… ;-P

                    1. Secondo me parliamo di due “gnocchi” diversi…

                      Tu credo quello di patate, io di quello Emiliano che di base è pasta di pane 😉

        2. cinzia

          “è al prossimo conclave che verrà fuori?”
          La tragedia è che la nomina dei nuovi cardinali sta tutta da una parte, il che non fa presagire nulla di buono. Altro che “mafia di San Gallo”!
          Pur con tutti i suoi errori qualche tentativo di arginare alcuni problemi Benedetto XVI l’ha fatto.
          Ora siamo al disastro più completo.
          Non so perché questa testimonianza di Viganò sia uscita ora… perché non ha parlato prima non ci è dato sapere, almeno al momento. Per molti, comunque, è stata, purtroppo, solo la conferma di forti sospetti….
          Ma davvero ancora qualcuno crede ancora che Martin ha parlato Irlanda senza l’ok del vescovo di Roma?

          1. Comunque, una giornalista coraggiosa ha chiesto al Papa, in aereo, un commento sulle dichiarazioni di Viganò. Il Papa ha risposto che non risponde. Eppure sarebbe stato facile confutare almeno due punti fondamentali, come le sanzioni comminate da BXVI a Mc Carrick e poi revocate, oppure il ruolo che Mc Carrick ha avuto nelle nomine di alti prelati negli USA.

            Nel fatto che non risponda alle domande, però, gli si deve riconoscere una certa coerenza.

  14. MenteLIbera65

    Qualche tempo fa Papa Francesco ha tolto la porpora cardinalizia al cardinal McCarrick per ragioni di pedofila. E’ una caso rarissimo nella chiesa, a conferma dalla durezza con la quale il Papa affronta il problema.
    Ora emerge che il Papa avrebbe troppo ritardato a fare un gesto che nella storia della chiesa non era praticamente mai avvenuto per ragioni analoghe.
    In pratica, dopo secoli di copertura a tutti i livelli di pratiche pedofile e nefandezze sessuali, purtroppo sempre presenti tra il clero (a meno di non voler nascodersi dietro ad un dito) uno dei primi Papi che prendono proveddimenti pubblici viene accusato di averlo fatto troppo tardi, di averci pensato troppo, e per questo dovrebbero addirittura dimettersi!
    E allora che dovremmo fare dei tanti Papi, Cardinai, Vescovi, etc che nella storia hanno purtroppo guardato con troppa leggerezza a questi fatti ? Andrebbero almeno esposti al pubblico ludibrio, ed i loro scritti e pensieri cancellati!.
    Chi è poi che propone queste accuse ? Un tal monsignor Viganò , non noto per la sua irreprensibile vita personale, e rimosso dalla sua carica .
    Un monsignore che non esita a condannare il suo Papa (vicario di Cristo, colonna della chiesa) , con modalità di sospetta vendetta (avendo infatti Francesco rimosso McCarrick, l’intervento di Viganò non è necessario per proteggere nessuno).
    Ma cosa ancor più grave….in una disputa tra un semisconosciuto monsignore (mai stato paladino dei piccoli e dei deboli, avente mille ragioni di livore e tipicamente vicino agli ambienti tradizionalisti e sedevacanzisti) ed il Papa, un parte di cattolici si schierano col monsignore “fino a prova contraria”, pretedendo che sia il Papa a dover dimostrare la sua “innocenza”, a fronte di accuse così gravi ma in buona parte derivanti da discorsi privati e sensazioni.
    Ora mi chiedo se questa è ancora la Chiesa Cattolica Universale, speranza del mondo e sposa di Cristo, o invece un piccolo partito politico dove astio e vendetta la fanno da padrone, senza tener conto dello scandalo e del danno che creano.

    1. @mentelibera
      A te, distributore di fregnacce, non bisognerebbe neanche rispondere. Faccio solo presente, per svergognare la tua mistificazione che:

      “Qualche tempo fa Papa Francesco ha tolto la porpora cardinalizia al cardinal McCarrick” sarebbero poche settimane fa, dopo che lo scandalo era esploso (negli USA su tutti i giornali, mentre qui se ne parla pochissimo, tranne che sulle solite riviste coraggiose).

      “Ora emerge che il Papa avrebbe troppo ritardato”: falso e tendenzioso. Secondo il rapporto McCarrick era già stato sanzionato nel 2008 da Benedetto, dunque Francesco ha annullato la sanzione. Dopodiché il ritardo è di CINQUE ANNI perché Viganò lo mise al corrente della condotta di McCarrick nel 2013. Inoltre Francesco ha promosso cardinali tutti i raccomandati di McCarrick.

      La verità si porterà via tutti i menzogneri, da quelli più alti in carica ai trollatori da quattro soldi.

  15. Devis Bellucci

    Buonasera Costanza, buonasera a tutti. Seguo da molto tempo questo blog, anche se è la prima volta che commento. Non sono un teologo ma un fisico, e la sensibilità con cui provo a leggere il mondo risente sicuramente della mia formazione e dei miei studi. Allo stesso tempo, come tanti che scrivono qui, ho avuto la gioia (e la fortuna) di vedere la mia vita scompigliata dall’incontro con Gesù, in una terra – l’Emilia Romagna – ricca di “mangiapreti” per tradizione. L’osservazione che vorrei fare non è tanto su Padre Martin e sull’opportunità o meno del suo intervento, ma proprio sulla questione dell’omosessualità, in particolare sulla sua origine. Scrive costanza: “C’è in loro una ferita, e la loro attrazione è una risposta a quella ferita”. E ancora: “Secondo lui l’omosessualità è una condizione innata, e invoca la scienza a conforto di questa sua posizione. Ma non si può negare che sulla questione della genesi dell’omosessualità non ci sia unanimità”. Con tutta la mia buona volontà, questa visione mi pare quanto meno parziale, data la varietà delle situazioni e delle vite. Riconosco perfettamente che in moltissime persone l’attrazione – non solo fisica, ovviamente, ma anche affettiva, d’amore – verso persone dello stesso sesso può essere dovuta a quelle che Costanza chiama ferite, e per loro da qui occorre partire. Come giustamente osserva Costanza, tuttavia, non c’è unanimità nel mondo scientifico sulla questione. Gli studi procedono e la questione, forse, diventerà sempre più chiara. Ciò non toglie che esistono sicuramente persone per le quali questa condizione è “innata”, come il colore degli occhi. Vogliamo che siano una minoranza? Va bene, ammettiamolo. Ma dire che non esistono a priori, dando una lettura della psicologia umana non suffragata da studi, cercando la ferita da sanare a prescindire è proprio ciò che alcune di queste persone chiamano “omofobia”. Non bisogna cercare la ferita, bisogna dunque cercare di capire, nell’accoglienza. Riconosco appunto che il cammino condurrà molti fratelli e sorelle a vedere il proprio atteggiamento come sintomo di una ferita, un dolore, un trauma… chiamiamolo come vogliamo, ma dobbiamo ammettere che in altri casi potrebbe non essere così, data la complessità della natura umana. Premetto che non ha senso interpretare il mondo in base alla propria esperienza personale, tuttavia la stessa Costanza racconta spesso le vicende di amiche, amici e conoscenti, com’è giusto che sia, dunque lo farò anche io. E devo ammettere a me stesso e a tutti voi – sarebbe più facile accettare il contrario – di avere conosciuto coppie innamorate, dello stesso sesso (non mi piace dire “omosessuali”), serene, felici, equilibrate, prive di ogni “pride” e tra l’altro assai critiche nei confronti delle varie parate, che mai si sarebbero sognate di adottare un bambino (“perché ogni figlio ha diritto a un papà e a una mamma e due papà è innaturale”, parole loro), generose, che al loro confronto sono io quello che ha bisogno dello psichiatra per far venire a galla le ferite. Dobbiamo riconoscere che esiste anche questa realtà, se no è come incapponirsi che il sole gira intorno alla terra, che la teoria evolutiva è una baggianata a prescindere dai dati sperimentali (questione ancora aperta, eh! E’ solo per fare un esempio), ma basandosi solo sulla Bibbia, etc. Finché la lettura sarà – perdonate la semplificazione – “se una donna ama un’altra donna allora di sicuro ha subito un trauma, ha una ferita che dobbiamo trattare, etc” e non esiste alternativa a questo, non credo che se ne venga fuori e la Chiesa verrà sempre tacciata di omofobia.

    A questo punto alcuni di voi potrebbero dire: e quindi? Che si fa?

    La mia risposta è facile: nulla. Il magistero resta e il percorso rimane comunque doloroso per i fratelli e le sorelle che si trovano in queste situazioni. Vanno accompagnate, cercando di discernere il progetto di vita che Dio ha in serbo per loro. Un progetto che, come per tutti noi, ha tanto di gioia, tanto di dolore, tanto di rinuncia, tanto di attesa trepidante.

    1. giovi

      Caro Devis, sono una semplice lettrice, senza titoli, ma il tuo intervento mi ricorda la famosa frase di Chesterton , sulle spade da sguainare per difendere il fatto che le foglie sono verdi d’estate.
      Al di là del magistero , possibile che ci siamo così assuefatti al considerare una evenienza come un’altra nella vita il fatto che un uomo provi attrazione per un altro uomo ? E’ come se non fossimo più in contatto con quello che siamo, uomo e donna, complementari, per ragioni biologiche, antropologiche, culturali, storiche…uomo e donna !
      Come fai a dire che una coppia di donne è equilibrata in sé ?
      Mi sembra negare una problematicità colossale.
      Sulla pelle , anche ,di queste persone, soprattutto le più giovani.
      L’ho già raccontato: un’amica di mia figlia, quando aveva 14 anni, aveva un’attrazione verso una donna più grande, per fortuna conosciuta solo nel mondo virtuale e si era convinta di essere lesbica.
      Ne parlava in giro con le amiche e se la prendeva se non davano peso a questa “.scoperta”. Sono passati 4 anni, quella ragazzina è felicemente innamorata e fidanzata di un ragazzo.
      Se fosse capitata tra gente che sostiene e incoraggia l’omosessualità, che ne sarebbe stato di quella ragazzina? Veramente pensi che per lei sarebbe stata la stessa cosa ? Sarebbero state esperienze indolori ?
      Per come la vedo io, Costanza difende i giovani da questo martellamento lgbt, che ha scavato, piano piano, anche la roccia di persone come te.

    2. Vedi @Devis, è vero che sulla faccia della terra esistono tantissime realtà e tantissime sensibilità, ma il problema è che la Verità rivelata, la Scrittura, la Sapienza della Chiesa ci insegnano che NON tutto ciò che sta sotto il sole è cosa buona per l’Uomo.

      Se sei credente, come dici di essere, non puoi prescindere da questi insegnamenti e se su questi metti in discussione, allora puoi mettere in discussione tutto, sino ad arrivare ai Dogmi… quindi come la mettiamo?

      Per di più la questione della sessualità, dell’affettività, delle unioni, non sono questioni “marginali” o demandabili alla libera interpretazione, ma hanno una primaria importanza rispetto la reale felicità dell’Uomo che per il credente concide con lo stare nella Volontà di Dio.
      Questo assioma poi non è una sola questione “fideistica”, perché per fede sappiamo che siamo non solo invitati, ma comandati a portare queste Verità agli altri sapendo che sono la REALE strada per una vita piena, feconda e il viatico per la Vita Eterna.

      Quindi,come la mettiamo con quelle coppie che vivono una realtà di omosessualità (anche se a te il termine non piace) che paiono tanto felici?
      Sai che anche nell’inganno ci si può sentire “felici”.
      Sai che l’Ingannatore per eccellenza non è così stupido da presentarti un male come tale, ma da Lucifero (portatore di luce) quale è, ti sa presentare un male come un “luminoso” bene?
      Dovresti saperlo…

      Mi spiace ma neppure convince la visone (da fisico o non fisico in molti ne sono convinti) che “si nasce così”…
      Anche prendendo per buona questa premessa, significa poco nell’ottica di una vita terrena che è cammino di conversione e che ci vede nascere tutti in uno stato di natura ferita e suscettibili alla concupiscenza e all’errore.

      E se io sono nato con un’indole violenta, irosa o se sono un incontenibile lussurioso, che posso farci se Dio mi ha fatto così? Perché dovrei combattere con un pulsione che potrei definire in me “naturale” se non addirittura “genetica”?
      Bada che è lo stesso discorso per portano avanti i neo-pedofili (neo in quanto figli di una società mutevole e in mutazione…).

      Lo so che non piace a chi sente un moto di desiderio o di affettività (lasciamo stare l’amore che spesso persino nei rapporti etero o famigliare è del tutto mal inteso) verso persone dello stesso sesso, vedere i propri “moti dell’animo” paragonati ad altri che chiunque riconosce come negativi, ma il problema sta proprio qui…
      E se tu hai amore a Cristo che ti spinge all’amore al prossimo, quello che vuole il vero bene dell’altro e della sua anima, dovresti riflettere bene dove e quale sia la Verità sulla sessualità dell’Uomo e non solo su questo.

      1. Perché il rischio è (aggiungo) di accompagnarle si – va benissimo – ma dove? Verso cosa? Per un cammino che prevede quali tappe?

        Il rischio cioè di essere ciechi che conducono altri ciechi…

      1. Beatrice

        @Fabrizio
        Hai chiesto a Devis riguardo alla coppia omosessuale da lui conociuta: «come definiresti “serene” e “felici”?»
        Io sinceramente ne conosco molte di coppie irregolari (conviventi, divorziati risposati, omosessuali) che appaiono serene e felici, nel senso che hanno una relazione stabile e appagante che dura da tanto tempo. Uno potrebbe chiedersi “come è possibile che qualcuno viva nel peccato e sia apparentemente felice?”
        È possibile perché il diavolo è furbo e a volte fa vivere le persone in una falsa pace attraverso cui può fregarle meglio, come un veleno che distrugge l’anima poco alla volta in maniera impercettibile finché non si arriva al redde rationem finale. Nel film “Dio è morto” (che è stato fatto da protestanti) avevo visto spiegata bene questa eventualità: https://www.youtube.com/watch?v=vLxzT1DLyJI

  16. sabino

    Per San GPII bisogna anche ricordare il periodo della sua malattia, nella quale il peso della curia si fece preponderante. Inoltre sia Lui che Benedetto cercarono di recuperare i dissidenti, sforzandosi di vedere quanto di buono poteva esserci nelle loro tesi. Questo non significa che non fecero errori, ma nella loro valutazione di deve pur considerare che essi nella loro nobiltà d’animo stentavano a rendersi conto che stava operando una vera e propria setta di modernisti, liberatori sociali ed omosessuali che lavorava in silenzio e nell’ombra, anche dissimulando le reali intenzioni. Di tutto questo ci siamo resi conto solo gradatamente e nelle sue estreme conseguenze solo adesso. Son però certo che il Signore ha permesso questo per punire quella parte della chiesa infedele e per purificare quel resto da cui bisognerà ripartire. La chiesa stata sempre salvata dai santi e di questi c’è oggi un estremo bisogno. L’appello è per tutti e non per pochi privilegiati.

    1. @Sabino
      Giusto ricordare gli ultimi anni di GPII, periodo nel quale questi fetenti chissà quante ne hanno combinate alle sue spalle. Su Rahner cardinale ritiro: non trovo i riferimenti, quindi evidentemente ricordo male; ma Kasper è stato certamente fatto cardinale da GPII.

      Ora, se la lobby gay era certamente difficile da scoprire (e alla fine l’unico modo per poterla identificare è stato lasciare che andasse al potere), i neomodernisti erano evidenti nei loro pensieri e andavano espulsi. L’errore grave di quei due papi è stato proprio la “nobiltà d’animo”, che in realtà è una debolezza. I grandi papi del passato, santi inclusi, questo facevano. Questa debolezza è conseguenza della linea inaugurata da Giovanni XXIII “non si scomunica nessuno”. Va detto e ridetto, perché quando la cricca sarà crollata insieme a chi l’ha protetta bisognerà affrontare senza sconti tutti gli errori che ci hanno portato a questa situazione.

      1. Lucia

        Caro Fabrizio secondo lei quando cadra questo castello modernista e si potra ricominciare daccapo? Sarei felice di una sua risposta.

  17. sabino

    Non posso darti torto, ma la tua linea si ragionamento mi sembra troppo schematica e non tiene conto che i tempi erano molto cambiati,anche per effetto di un’opinione pubblica laica divenuta assai più forte e che sosteneva a spada tratta i novatori, di guisa che anche il pericolo di una scisma, divenuto maggiore per il diffondersi di tesi eterodosse in cerchie molto più larghe, si faceva più minaccioso e rafforzava in quei papi un’atteggiamento più elastico. fondato anche sul la fiducia che il rafforzamento dottrinale dei loro grandi documenti potesse costituire argine all’errore. Certo gli avvenimenti hanno dimostrato che le speranze non erano fondate. Ma,a parte altre considerazioni su cui non voglio dilungarmi, a me piace riconoscere ai due grandi papi una limpidezza ed una elevatezza d’animo che li rende degni di ammirazione.

    1. Ma,a parte altre considerazioni su cui non voglio dilungarmi, a me piace riconoscere ai due grandi papi una limpidezza ed una elevatezza d’animo che li rende degni di ammirazione.

      Non v’è dubbio e io sono molto affezionato ad entrambi.

      i tempi erano molto cambiati,anche per effetto di un’opinione pubblica laica divenuta assai più forte e che sosteneva a spada tratta i novatori

      È vero, ma la Chiesa è docente proprio perché il popolo, da solo, si farebbe infinocchiare da qualsiasi ideologia, convinto di essersi “liberato”. Inoltre, la Chiesa trae forza da Cristo, non dal popolo: se si cambiano le strategie di governo perché si teme un calo di popolarità, mi vien da pensare che s’è già infiltrata l’ideologia liberale, per non dire schiettamente che manca la fede nello Spirito Santo. E comunque c’erano uomini di Chiesa che dicevano chiaramente di non temere le nuove ideologie, perché sarebbero state mode passeggere. Tutte voci cadute nel vuoto.

  18. Emanuele

    Grazie Costanza,

    in questi giorni sembra di essere in una tempesta con venti che soffiano in ogni direzione… Speriamo che il vento dello Spirito sovrasti presto questi mali venti!

  19. sabino

    GIUDICI
    Non avrei voluto replicare, anche perchè non mi piacciono i ping-pong che si prolungano troppo, ma voglio solo correggere un malinteso. Se ho parlato di potenza dei media moderni l’ho fatto non per giustificare un presunto timore dei dei due grandi papi, che sono convinto essi non avessero, perchè non erano certo uomini cui mancava il coraggio per affrontarli, ma solo quale elemento che avrebbe potuto catalizzare uno scisma che essi, e giustamente, temevano, e che avevano cercato di scongiurare. Può darsi che sia stata una valutazione sbagliata, ma non una dimostrazione di debolezza verso gli avversari.

  20. Barbara

    Ho letto e riletto il memoriale completo e continuo a ripensare a questo ultimo passaggio:

    “È nei momenti di grande prova che la grazia del Signore si rivela sovrabbondante e mette la sua MISERICORDIA senza limiti a disposizione di tutti; ma è concessa solo a chi è veramente pentito e propone sinceramente di emendarsi… ”

    Dunque a fronte dei tentativi di demolire questa coraggiosa testimonianza, riecheggia questa parola: MISERICORDIA. Quella di Dio. Che è per tutti ma è concessa SOLO a chi è pentito davvero e propone di correggersi. Ineccepibile Viganò!!

    Preghiamo davvero perché il Signore aiuti la Sua Chiesa.

  21. @Devis (abbi pazienza, non avevo gli occhiali)

    Ti spiego perché il tuo ragionamento non va ancora bene, nonostante si differenzi grandemente dall’eresia di Padre Martin.

    Mi spiego con un’analogia, perché la questione è generale (poi vedo che Bariom ha già detto molte cose). Pochi giorni fa ero a Bolsena, dove finalmente ho potuto visitare la Basilica del Miracolo Eucaristico. La storia la conoscevo già, ma la visita in quei luoghi mi ha fatto riflettere su alcune cose. Credo che la vicenda sia nota, comunque repetita iuvant e poi mi serve esplicitare i punti per chiarire la mia analogia.

    Tutto inizia con un prete boemo che ha il grave dubbio sull’effettiva realtà della Presenza Reale: dunque non è affatto convinto che l’Ostia consacrata sia in tutto e per tutto, nonostante le apparenze, il Corpo e il Sangue di Cristo.

    Come avrebbe reagito all’epoca un eretico come Padre Martin? Avrebbe messo in dubbio la Tradizione: la dottrina si evolve, è un fardello inutile, oppure bisogna spiegare all’uomo “moderno” (all’epoca avrebbero usato un altro termine per designare quello contemporaneo) in modo diverso ciò che gli antichi credevano, il dubbio è fecondo di nuovi pensieri, eccetera. Avrebbe compiuto studi di teologia, si sarebbe sognato spiegazioni alternative, per finire con una corrente eretica. Non vado oltre, perché tu hai già detto che non lo approvi. Diciamo che su questo punto di partenza siamo tutti d’accordo.

    Ora vediamo l’analogia della tua posizione al problema del prete e ti spiego perché, nonostante si differenzi già molto dall’approccio precedente, non va bene lo stesso. Sarebbe stato come dire a quel prete: vabbè, ma in Dio ci credi? Sì. Che Cristo è il Figlio di Dio? Sì. Nei Comandamenti? Sì. Eccetera. Allora sei comunque un buon prete, non ti angustiare, vivi tranquillo e felice e prenditi cura come prima dei tuoi parrocchiani. Non sto a tirare fuori argomenti tipo “piano inclinato”, che pur sarebbero validi. Dico solo cosa è successo. Che quel prete: 1) non ha ignorato il dubbio, mettendo la testa sotto la sabbia; 2) ha compreso che era un peccato, perché si è _fidato_ del Magistero. 3) Ha sentito l’esigenza di ricorrere al confessionale (e questo, si badi bene, vuol dire che si è proposto di non peccare più, ma certo non ha risolto il problema che per un po’ è rimasto). 4) Ha seguito la penitenza impostagli dal proprio padre spirituale: ha intrapreso il pellegrinaggio per Roma e 5) alla fine ha ricevuto il dono di quell’Ostia sanguinante. Nota bene: dono non solo personale, perché è fruttato alla Chiesa intera la solennità del Corpus Domini, più altre fioriture di Grazia collaterali, tipo il duomo di Orvieto o la basilica di Santa Cristina. Ha fatto come Pietro, che mentre affondava dopo aver percorso due passi sull’acqua, invece di porsi tante domande o cercare di galleggiare alla bell’e meglio ha semplicemente invocato “Signore aiutami!”.

    Morale della favola: Cristo ha posto una croce su quel prete e quel prete 1) non l’ha ignorata 2) l’ha affrontata come croce 3) ha chiesto aiuto alla Chiesa 4) ha seguito le indicazioni della Chiesa e 5) da quella croce è venuto fuori molto frutto per lui e per tutta l’umanità.

    Allora una persona con tendenze omosessuali deve fare lo stesso: 1) prendere coscienza della propria condizione (indipendentemente da cosa ne dica la scienza e qui si taglia gordianamente il nodo della tendenza innata), 2) affrontarla come croce 3) chiedere aiuto alla Chiesa, 4) seguire le indicazioni e 5) confidare che ne verrà fuori grande frutto per sé e per gli altri. Da quelle persone Cristo vuole qualcosa, in funzione di un bene molto grande: loro gliela stanno rifiutando. Capisco benissimo che non vedano quale bene e quale frutto potrebbe nascerne: ma così era per quel prete boemo e nessuno di noi è in grado di vedere certe cose, perché le vie del Signore sovrastano le nostre. In questo consiste la fede: mettere tutto nelle Sue mani, riconoscere che il Magistero della Chiesa è la Sua Parola senza maneggiamenti, e dunque quello che ci chiede la Chiesa è quello che ci chiede Cristo.

    Vedi bene che non ho impostato la questione in negativo, sul peccato mortale, sulla rottura della Grazia con Dio (cose tutte vere e valide). Il punto chiave è che cercare la felicità a modo proprio va contro la chiamata di Cristo: come il giovane ricco. Perché poi sarebbe il caso di finirla di considerare la crisi che le persone cattoliche e con tendenze omosessuali come la più grande croce del mondo: vediamo persone morire come mosche, dalle guerre ai ponti che crollano, e persone che sopravvivono con grandi sofferenze per le perdite dei propri cari e dei propri beni. Saranno croci più grandi che non mantenersi casti o no? E dunque ognuno ha la propria croce, di pesi diversi, ma che Cristo compensa con Grazia in abbondanza. Ognuno invochi “Signore aiutami!” e la porti.

    Mi pare chiara questa preghiera che viene a volte recitata dai preti dopo il Rosario di Lourdes:


    “Ho paura di affezionarmi a te, di rimettere il mio destino nelle tue mani, perché ho paura della sofferenza, dell’ingiustizia e della solitudine. Così, non posso dirti : «Fai di me il tuo amore e plasmami a tuo piacimento, come lo sposo massaggia la spalla della sua sposa…».

    Ho paura che tu mi conduca nell’ignoto, là dove non sarò che di fronte a te, solo di fronte a te; là dove forse la tua volontà contrasterà talmente la mia che tutta la mia vita ne risulterà cambiata.

    Eppure, Signore, io so che il mio destino è interamente nelle tue mani. So che qualsiasi cosa faccia è a te che spetta l’ultima parola, che la mia anima è tua perché tu mi ami.

    Anch’io ti amo. Da dove vengono, allora, la mia paura, le mie reticenze e a volte la mia ribellione? È perché non ho abbastanza fede? Sì, è questo, Signore, non ho abbastanza fede…

    PS Sul “si nasce così”… La Beata Eustochio di Padova fu un’indemoniata. Sì: letteralmente posseduta dal Demonio, che le faceva fare cose gravi e violente, contro la sua volontà. Andatevi a documentare sui dettagli. Una possessione demoniaca non è una questione né di scelte né di biologia, ma si può fare il paragone con “si nasce così” nel senso che la povera donna se la trovò sulle spalle senza essersela cercata. Potete immaginare cosa voglia dire vivere per gran parte della propria vita, sino alla morte, con il Demonio che prende possesso del proprio corpo e l’anima che ventiquattr’ore su ventiquattro combatte per non cedere. Una vita di sofferenze fisiche che ne deturparono il corpo e non fu mai “serena e felice”, se non poco prima di morire. Questa era una croce pesante che Cristo pose su di lei. Le nostre, al confronto, fanno ridere. Ma da quelle sofferenze la Beata ha ottenuto grande frutto e certamente grandi frutti hanno portato a tutta la Chiesa.

    1. @Fabrizio ha (hai) fatto benissimo a porre l’accento sulla Croce!
      (male io a tralasciarlo, ma per fortuna qui c’è una pluralità che aiuta sempre…)

      Aggiungo solo: perché la Croce? Perché proprio a me Signore questa croce e non un’altra? (e qui si insinua il dubbio di Satana che vuol farti credere che Dio non ti ama… “Può un padre appiccicarmi addosso una simile iattura!?”)

      La croce per ognuno di noi è fatta “su misura” (e può ovviamente cambiare nel tempo)… è l’impalcatura che regge in piedi il nostro rapporto e il nostro crescere nel rapporto con Dio.
      Spesso è l’unico modo che Dio ha perché noi si rimanga aggrappati a Cristo, non credendo di essere dei “padreterni”, noi stessi dio della nostra vita.

      E’ la croce strumento di tortura? Per come i Romani l’applicarono anche a Cristo certo, ma IN Cristo, CON Cristo e PER Cristo, diviene l’ “albero della nostra salvezza” *, perché Cristo ha reso la croce gloriosa.

      Dalla Sua Croce sono sgorgate infinite benedizioni assieme all’acqua e al sangue del Suo costato.
      Come già ha accennato Fabrizio, così è per la croce di ogni Cristiano accettata come “giogo soave”.

      Il discorso fatto da Fabrizio mi rammenta una eccellente considerazione, guarda caso fatta dal quel fratello con pulsioni omoerotiche di cui ha già accennato in altro commento: molto spesso diceva (oserei dire sempre) dietro le grosse sofferenze delle persone che vivono un sessualità deviante, c’è un grosso problema di immaturità della Fede, di un rapporto non pienamente risolto con Dio.

      *(Si legga l’Omelia attribuita a Melitone)
      https://piovonomiracoli.wordpress.com/2016/03/25/la-croce-gloriosa/

      1. Spesso è l’unico modo che Dio ha perché noi si rimanga aggrappati a Cristo, non credendo di essere dei “padreterni”, noi stessi dio della nostra vita.

        Mi dice molto la Croce…. Dio mi ha guardato, l’Ha pesato, e me l’Ha dato, per un bene maggiore anche nella sofferenza, ma so che un giorno tutto, mi sarà ancora più chiaro, senza un perché….Grazie.

      1. Adolfo

        Mi fai pensare che il contesto familiare (non c’è stato neppure il programmato incontro a due, ma tutto si è svolto in quella famiglia), forse, non è un caso. Non solo stupefacente e bellissimo, dunque, ma pure significativo.

        In fondo cosa altro è, l’inversione sessuale, se non l’attacco alla famiglia, così come voluta da Dio?

      2. Barbara

        Cmq fa un certo effetto ripensare ora a Paolo VI e alla sua denuncia del ” fumo di Satana”…
        Si è parlato genericamente di “tristezza” … Ma che altro? Se l’Amore non e’ Amato?

  22. blaspas59

    Scusate ma quello che dice Viganó é irrilevante e ci distrae dal problema che é il rapporto della corte del Pennsilvanya. Li si racconta con prove che McCarrick era capo di un organizzazione di ingaggiamento di ragazzi con tendenze omosessuali a scopo ricreativo é che questa organizzazione agiva dentro é con la copertura della Chiesa.
    Che Bergoglio lo abbia saputo prima o no é un problema in fondo suo, il nostro problema é cosa fará con la Chiesa di Pennsilvanya e se non sará il caso di fare forti indagini nel resto sel pianeta.

    1. Luigi

      E no caro, è importante che non siano solo i giudici a scoperchiare il pentolone. Devono parlare anche gli uomini di Chiesa che sanno. E che tutto si sappia, anche se fa male, perché come fedeli della Chiesa abbiamo il sacrosanto diritto a sapere che i mercenari, come li chiama Cristo, vengano cacciati dall’ovile della Chiesa. E il Papa si assuma le sue responsabilità come pastore se non ha vigilato. Altro che letterina al Popolo…

      1. Luigi ha ragione e questo articolo spiega perché:

        https://www.lifesitenews.com//blogs/abp.-viganos-testimony-may-have-just-foiled-pope-francis-plan-to-bury-us-ab

        In sintesi: prima della bomba atomica di Viganò, i due massimi trombettieri papali, Spadaro e Tornielli, avevano ribadito che il Papa non avrebbe più preso posizione sulla questione e che la lettera “al popolo di Dio” (quella farlocca in cui ci sono accenni al “clericalismo”, ma non ai prelati omosessuali) sarebbe stata più che sufficiente; richiamando l’intenzione del Papa di “decentrare”, già espressa da tempo, la questione avrebbe dovuto essere gestita esclusivamente dalla Conferenza Episcopale. Piccolo dettaglio: solo un Papa può rimuovere un vescovo o un cardinale: dunque, questa trovata gesuitica serviva a scaricare la patata bollente su un organismo, la CE USA, che non ha gli strumenti per comminare le sanzioni richieste in questi casi. Di fatto la mossa serviva ad assicurarsi che Wuerl, Cupich e Farrell, di cui i cattolici americani stanno chiedendo le dimissioni, sarebbero senz’altro rimasti al loro posto. Tanto che Rod Dreher aveva commentato “I cattolici USA possono scordarsi che il Papa venga a salvarli”.

        Il punto chiave è proprio questo: solo un Papa può sanzionare un vescovo o un cardinale. Ma se è un Papa che li copre, come si può pensare che faccia giustizia? Questi problemi non verranno mai affrontati finché Francesco rimane in carica.

      2. blaspas59

        Appunto, non mi importa se Bergoglio lo sapeva o no, mi importa cosa fa ora che tutti lo sappiamo. E finora se la vuol cavare con una lettera al popolo di Dio.
        Non so mi aspetterei comitive di domenicane che arrivano con pieni poteri alle diocesi americane e fanno dei bei giudizi pubblici a tutti i vescovi e i suoi amici come minimo.

  23. Di nuovo ciao a tutti e grazie per le vostre osservazioni. Intervengo nuovamente sul tema solo perché temo di non essermi ben spiegato, quindi cercherò di essere più diretto. Dopo di che, chiaramente, ognuno potrà non essere d’accordo. Io non condivido in alcun modo la posizione di Padre Martin, né mi pare di mettere in discussione il magistero della Chiesa. La mia riflessione non riguarda ciò che si deve fare/come agire/quale cammino offrire/ alla persona omosessuale. Il magistero lì è chiaro com’è chiaro quando afferma che la tendenza omosessuale, di per sé, non è peccato. La mia riflessione riguarda solo ed esclusivamente l’origine della tendenza omosessuale nella persona. Non credo assolutamente che questa sia SEMPRE e SOLO espressione di un disagio, di un trauma, di una ferita. Penso che possa essere anche innata in moltissime persone, esattamente come afferma la stragrande maggioranza della comunità scientifica internazionale. Ovviamente non c’è unanimità; come potrebbe esserci, in un discorso di una simile complessità? Ora chiedo: perché credere questo andrebbe contro l’insegnamento della Chiesa? E se la scienza, un domani, dimostrasse senza ombra di dubbio ciò che dico, cadrebbe forse il magistero della Chiesa? Certo che no! Rimarrebbe tale e quale. Sono le azioni che costituiscono peccato, ma la mia posizione non toglie a nessuno il libero arbitrio, sia che le tendenze siano o innate o dovute a traumi o come vogliamo chiamarli. E’ una croce? Certo che sì. Esistono croci peggiori (penso all’esempio fatto dall’amico più sopra riguardo alla beata che ha dovuto lottare tutta la vita col Demonio)? Certo che sì. Mi basta pensare a un figlio che muore o una persona immobile in un letto con la SLA.

    Infine, riguardo alla scienza. Mi definisco anche uomo di scienza e passo del tempo a dibattere con amici per tranquillizzarli di un fatto: non esiste né esisterà mai scoperta scientifica, nemmeno la più sconvolgente (all’apparenza) che possa mettere in discussione il magistero: né la teoria evolutiva, né la cosmogenesi che ci insegna la fisica, né la medicina/psicologia quando parla di omosessualità. Però la scienza va saputa ascoltare, anche quando dice che la tendenza omosessuale può essere una caratteristica innata dell’individuo, una variante naturale. Questo modifica solo il punto di partenza, il non far sentire “ammalata” o “traumatizzata” la persona di default. Ma la croce resta, così come il cammino proposto dalla Chiesa, che seppur con delicatezza e amore, non si cambia.

    1. @Devis
      Su una cosa ti sei spiegato benissimo, che non condividi la posizione di Padre Martin, né ritieni che il Magistero debba cambiare. Su altre ti ho effettivamente chiesto chiarimenti: per esempio, cosa intendi per “serene e felici”? Facciamo pure, solo per quanto mi riguarda e solo per questa discussione, che il discorso innato/non innato lo teniamo fuori.

    2. giovi

      Non sono un’esperta, solo una lettrice, una mamma, ma tutta questa sicurezza che la scienza dica che l’omosessualità è innata, da dove ti viene, caro Devis ?
      Ne parli come se stesse per arrivare chissà quale scoperta, se non, quasi, che ci sia già stata.
      Sono frasi ripetute all’infinito, quelle che l’omosessualità è una normale variante ecc ecc, ma non per questo diventano vere.
      Come nessun tipo di scienza mai mi convincerà che un figlio nel ventre materno si può uccidere , perché non è una persona ( e ce ne sono parecchi di medici, di uomini di scienza che lo affermano, lo disse la Montalcini, per esempio ), che ci sono razze umane inferiori, che la vita di una persona sofferente non è vita degna, che la donna è inferiore all’uomo…. così la scienza non mi potrà mai convincere che un uomo non è fatto per una donna, per dirla in breve.
      Come non basteranno un milione di studi a convincermi che un bambino sottratto alla mamma e cresciuto da due uomini è felice come tutti i bambini.
      La scienza, in questo caso, è tirata per i capelli , è una questione di metodo: mai sentito che il metodo è imposto dall’ oggetto ? 🙂
      La propaganda è un’altra cosa e sappiamo tutti quanti danni abbia fatto la propaganda nella storia dell’uomo.

      1. exdemocristianononpentito

        Veramente, Devis non ha detto che l’omosessualità è innata e che è sicuro di questo.
        Ha detto solo che la scienza dice che l’omosessualità PUO’ essere una caratteristica innata dell’individuo. Ha detto “può”, non ha detto che è sicuro di questo, e poi, cosa più importante, ha ribadito la sua fedeltà al Magistero della Chiesa.
        Quando imputiamo qualcosa a qualuno, verifichiamo il quantum ed il quomodo di ciò che gli attribuiamo.

    3. Beatrice

      @Devis
      Condivido quello che hai detto. Non capisco perché molti dei cattolici che difendono la famiglia naturale si ostinino nel sostenere a tutti i costi che l’omosessualità non possa in alcun modo essere una condizione innata. La scienza non dà dati certi in merito, ma anche si scoprisse che davvero è innata non andrebbe a incidere minimamente sulla morale sessuale della Chiesa. Forse che, dimostrato che l’eterosessualità è un carattere innato nella persona, allora una donna nubile o un uomo celibe possono avere liberamente rapporti intimi con chi vogliono? Oppure un divorziato risposato è legittimato ad avere rapporti col nuovo partner perché segue semplicemente le sue inclinazioni sessuali? O peggio ancora: siccome uno nasce pedofilo deve essere libero di vivere la sua sessualità con le nefaste conseguenze del caso? Evidentemente no. La Chiesa fa bene a indicare a tutte quelle persone qual è per loro la via della salvezza: la castità, un qualcosa che con l’aiuto della grazia tutti quanti possiamo perseguire, visto che non siamo animali in totale balia delle nostre pulsioni sessuali! Quello che dice la Chiesa sin da quando è nata duemila anni fa è semplice e chiaro: se si vuole raggiungere la salvezza eterna rapporti intimi si possono avere solo all’interno del matrimonio indissolubile e monogamico tra uomo e donna, tutto il resto è proibito perché fortemente dannoso per la propria anima. Poi uno ci può credere e agire di conseguenza oppure fregarsene di quello che dice la Chiesa e vivere come meglio crede. È tutta una questione di fede alla fin fine.
      Adesso faccio un esempio per assurdo: possono anche venirmi a dire che la ludopatia è una malattia che uno non sceglie di avere, ma che gli capita per ragioni genetiche, questo non significa che chi ne è affetto sia legittimato a rovinare la vita a sé e ai suoi cari, deve per il suo bene lottare per vincere quel comportamento che è portato ad assumere naturalmente, per vizio o per disturbo comportamentale.

      Poi se devo dire la mia opinione, io penso che effettivamente ci siano persone in cui l’omosessualità è evidente e sembra (ribadisco sembra) qualcosa di innato, che non deriva né da abusi né da traumi vari. Per esempio, mi ricordo che in tv avevo sentito dire al professor Nicolosi che le sue terapie riparative su alcuni omosessuali non avrebbero mai potuto funzionare perché era troppo radicata in loro l’omosessualità. Qualche tempo fa lessi anche una dichiarazione di Padre Amorth su questo tema: “Se uno è nato gay, non ci può fare nulla. Deve solo cercare la castità e pregare. Io cerco, per quanto possibile, di incoraggiare queste persone, di aiutarle pastoralmente. Differente mi pare il discorso per coloro i quali non siano nati gay, ma si abbandonino a questa pratica per volontà o vizio. In questo caso, è possibile parlare di seduzione satanica”.

      http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2012/10/29/news/qualcuno-fermi-padre-amorth-1.47778

      Tanto tempo fa mi ricordo che vidi Mika in tv e pensai “è un bel ragazzo, ma non mi attrae per niente perché si vede lontano un miglio che è omosessuale”. Ecco, poco tempo dopo fece coming out. Ho conosciuto poi vari ragazzi in cui l’omosessualità era evidente senza che dicessero niente e infatti scoprivo puntualmente che avevano il compagno.

      1. giovi

        Scusa, Beatrice, mi pare che il tuo discorso sia troppo pieno di “se”: “se” la ludopatia si dimostrasse di origine genetica, “se” l’omosessualità di dimostrasse di origine genetica, “se” la pedofilia si dimostrasse di origine genetica…in realtà tutto questo non si è mai dimostrato, dunque il tuo ragionamento è piuttosto campato per aria.
        Poi, il discorso che fai su una persona evidentemente omosessuale non c’entra niente con fatto che l’omosessualità possa o meno essere di origine genetica , cerchiamo di non essere così banali.

        1. Beatrice

          Certo, Giovi, che il mio discorso è pieno di “se”, perché di certezze scientifiche su quell’argomento non ce ne sono! Sei tu e molti altri cattolici che sembrate certi al 100% che non possa esserci alcunché di innato nell’omosessualità e non capisco da dove vi derivi tutta questa sicurezza. Poi ho semplicemente portato la mia esperienza personale su omosessuali che ho conosciuto e che mi hanno portato a credere che “siano nati così” come si usa dire, ovviamente una mia opinione personale che potrebbe essere errata e che però a quanto pare era condivisa anche da un signor esorcista come Padre Amorth!

          1. giovi

            Che ti devo dire, Beatrice, dato che non ci sono assolutamente evidenze scientifiche, non riesco a seguire un ragionamento per assurdo, anche perché lo vedo parecchio strumentale, dico in generale, oggi
            Poi, non mi risulta che padre Amorth sia un esperto di genetica, e il tuo discorso su gente evidentemente effemminata, che porti a sostegno di un’ipotesi di origine genetica, non ha niente a che fare con la genetica.

            1. Beatrice

              Sul fatto che non ci siano evidenze scientifiche siamo d’accordo, non ho mai inteso sostenere il contrario. Ho solo dato la mia opinione, che ho già detto potrebbe essere pure errata. Padre Amorth non è un esperto di genetica, ma è uno che il male e il modo in cui agisce l’ha visto di persona e lo conosce bene. Insomma l’ho portato in quanto esperto del tentatore e del modo in cui tenta. Era solo per dimostrare che la mia opinione era condivisa da un prete cattolico di sicura ortodossia, quindi un’opinione non contraria al Magistero della Chiesa.

          2. Ciò di cui tu Beatrice e tanti altri sembra non vi rendite conto è che proprio insistendo sulla supposta (perché tale è e tale rimane) “naturalità” delle pulsioni omoerotiche, molti “omosessuali” e non, affermano che non c’è nulla da combattere, nulla da cambiare, nulla di immorale. Da lì tutta la serie di rivendicazione di supposta diritti “genitoriali” è quant’altro.

            Che questo sia il ragionare del mondo non fa meraviglia, ma lo stesso principio chi ragiona come te, lo porta consapevolmente o meno all’interno della Chiesa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

  24. Valeria

    Volevo solo ringraziare Fabrizio Giudici e Bariom per le meravigliose riflessioni sulla fecondità della Croce.
    Grazie.
    In questa Chiesa scossa dalla tempesta il Signore continua a parlare e confortare, oggi anche attraverso queste vostre parole.
    Grazie fratelli.
    E grazie a te, Costanza, perché siamo a casa tua, e hai raccolto intorno a te persone che vale la pena ascoltare.

  25. Natale

    Sulla croce che il Signore affida a ciascuno di noi permettemi un ricordo di mia nonna.
    Raccontava spesso a noi nipoti la visone di un Santo (non ne faceva il nome): egli vedeva che dopo la morte ogni anima si incamminava portando la Croce che aveva avuto nella vita sulle spalle.
    Ogni anima aveva una Croce di dimensione diversa e spesso chi trascinava una Croce pesante guardava senza ben capire chi portava un carico più leggero.
    Poi ogni anima giungeva ad un profondissimo crepaccio che doveva attraversare per poter raggiungere il Paradiso. Qui l’anima si serviva della Croce che aveva sulle spalle come fosse una passerella e così, camminando su di Essa, attraversava il burrone e giungeva in Paradiso. E in quel preciso istante l’anima scopriva con meraviglia che la sua Croce era esattamente della misura adatta ad attraversare quel burrone che la separava dalla salvezza. Un po’ più piccola non sarebbe stata sufficiente per l’attraversamento , più grande inutilmente lunga.
    E allora ogni anima ringraziava Dio per la Croce che aveva dovuto portare nella vita anche quando Essa era pesante e a volte pareva eccessiva.
    Forse oggi, a molti, tutto questo fa solo sorridere, ma mia nonna aveva avuto tante sofferenze nella vita eppure, da come mi raccontava questa storia, era certa che esse non erano una cattiveria di Dio, un Suo capriccio o una fatalità ma, in quanto partecipazione alla Croce di Cristo, ciò che avrebbe permesso a lei di raggiungere il bene più grande, il Paradiso appunto.

  26. Marina umbra

    Il problema carissima che molti preti e moltissimi cattolici pensano che il Paradiso sia un diritto per tutti….

  27. @Beatrice @giovi
    Io interpreto gli argomenti di Beatrice come un’affermazione di invarianza della premessa rispetto alle conclusioni. Ovvero, lei dice: ma anche se per ipotesi quelle cose fossero innate, rimarrebbero comunque ingiustificabili. Su questo sono d’accordo; l’argomento, da un certo punto di vista, taglia la testa al toro.

    Sulla questione scientifica dell’essere innate o no, non sono esperto. Tuttavia preferisco fidarmi, fino a prova contraria, del gran numero di medici cattolici che sono esperti del settore e si esprimono scetticamente.

    Sulla felicità apparente, Beatrice, era proprio il mio punto. Peccato che Devis ha abbandonato la discussione.

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