La tregua di Natale del 1914, una profezia di speranza per tutti noi

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di Antonello Iapicca Pbro

Natale è anche una tregua. Come quella che accadde, improvvisa, sul fronte franco-tedesco della Prima Guerra mondiale. Un film, bellissimo, ce la racconta, ed è come una brezza soave in mezzo al freddo e al buio della guerra. Il potere di un Bambino è stato, quella notte, più forte dell’arroganza dei grandi della terra. Ma questo episodio è solo la profezia di quello che davvero la nascita di Dio può originare. Quest’anno sono giusto cento anni da quell’episodio, che a noi piace guardare come a una Parola di Dio per ogni uomo. Provate a guardare questo film a casa, con i vostri figli, con gli amici, e magari, meglio ancora, con i vostri nemici. Guardate le scene e mettetevi anche voi tra i soldati; non importa in quale schieramento, perché proprio il prodigio del Natale rivela che se i peccati ci rendono tutti colpevoli agli occhi di Dio, il suo amore infinito ha abbreviato ogni distanza tra noi e Lui e tra ogni uomo. Nel mistero dell’Incarnazione, infatti, più dei peccati ci unisce e riconcilia il seme di vita eterna, buona e santa deposto in tutti gli uomini risvegliato dalla visita di Dio. Il segno che fermò le ostilità fu un albero di Natale, ornamento dalle origine pagane, ma che per noi è immagine della Croce, l’albero di vita eterna che ha messo le sue radici in terra alla nascita di Gesù: in esso i soldati dei diversi schieramenti “trovarono “un legame improvviso e straordinario”, come ha registrato dopo la guerra l’autore britannico Arthur Conan Doyle : “Era uno spettacolo stupefacente”, perché il Natale è un passo verso la Pasqua: la luce della notte di Betlemme prelude a quella senza tramonto brillata sul sepolcro alle porte di Gerusalemme. Così vi invito a guardare questo film come una preghiera al Dio che si fa carne, perché inauguri, già da stanotte, la Pace nella nostra vita. Non ci basta più una tregua, non abbiamo più forse per continuare a spararci.

Troppo sangue, troppa sofferenza. Sì o Signore, fa che da stanotte possiamo guardare ai nemici che abbaiamo accanto – forse la moglie o il marito, i figli o i genitori, chiunque sia – con lo stesso sguardo stupito e gioioso di quei soldati che, cento anni fa, sono usciti, disarmati, dalle loro trincee per abbracciare in Te chi sino ad un istante prima era loro nemico. Fa della terra di nessuno che ci separa dagli altri la tua terra di pace dove ritrovare tutti quelli che il demonio ci ha fatto perdere nella superbia. facci uscire dalle nostre trincee, issando finalmente la bandiera bianca dell’umiltà, come quella disarmata dei pastori che ti son venuti a vedere. Perché il Bambino, stanotte, è proprio chi ho creduto nemico, ormai fratello e amico nella misericordia infinita che ha visitato con la Pace la nostra terra in guerra.

 

18 pensieri su “La tregua di Natale del 1914, una profezia di speranza per tutti noi

    1. Sara

      Nonostante non abbia tempo di rimettermi in pari con la lettura dei post, non potevo non passare di qui per augurare a tutti di cuore un Santo Natale!
      Sara

  1. ..è vergognoso, mi sembra a me, che i cristiani (cosiddetti) si approfittino anche di una occasione come questa della tregua di Natale per farne una faccenda privata cristiana. Fu una tregua fra uomini che ne avevano le palle piene
    delle trincee e delle macellazioni tra i quali c’erano socialisti anarchici eccetra eccetra. Ma la cosa terribile è che la tregua non continuò.

    1. Dio che palla d’un uomo…!

      L’episodio può certamente essere letto in molti modi, ma che fossero tra quegli uomini socialisti anarchici ecc, ecc. che significa?
      Perché proprio quella notte? Perché a Natale?

      Cos’è non è mai capitato prima che dei soldati ne avessero le “palle piene” (o meglio il cuore e la mente) di quei macelli…. però guarda caso a Natale, con scambi odi doni e tutto il resto.

      Cosa c’entra la “faccenda privata cristiana”? Cosa c’è di vergognoso… di che parli tu che non conosci vergogna (ma fai la punta agli altri)?

      Mi pari proprio un povero omuncolo con questo voler sempre riportare tutto a sangue e merda, a livello di è tutto uguale tutto piatto nulla di nuovo…
      In effetti alcuni ti hanno incluso nei loro auguri qui e io te li ho inviati anche privatamente… ma in questo caso veramente dubito abbia un senso… sono le classiche perle…

      Intanto rileggiamoci cosa ricorda il sergente Bernard Joseph Brookes nel suo diario, «è stato davvero un Natale ideale». Infatti, egli continua, «uno apprezza davvero in una nuova luce lo spirito della Cristianità», per questo «è stato certamente meraviglioso che un simile cambiamento nel comportamento dei due eserciti opposti possa essere stato generato da un Evento che è accaduto una notte di duemila anni fa».

      Magari era pure un socialista o un anarchico, magari era credente, magari lo è divenuto dopo… che differenza fa?

      Buon Natale Alvise.

      1. Elena Maffei

        Tregua, Alvise. Perdona a noi cristiani la debolezza di cercare Dio ovunque. Capita, a volte, che lo troviamo e non riusciamo a nasconderlo. Buon Natale.

  2. …come ho cercato di dire anche altre volte è indubbio che il Natale, la festa dell’anno che muore e che ricomincia, è sempre stata speciale e fascinosa e pacificante e favorevole a buoni propositi per tutti gli uomini di buona volontà.

    p.s. io povero omuncolo: su questo hai ragione!

      1. Alla fine del XIX secolo il contenuto della religione mitraica dell’età imperiale fu ricostruito da Franz Cumont come una combinazione in culto sincretico del Mithra persiano con altre divinità persiane e probabilmente anatoliche. Dopo il congresso di Manchester del 1971, invece, gli studiosi si sono orientati a sottolineare le differenze fra il nuovo culto e quello indo-persiano.

        Le origini del culto mitraico nell’impero romano non sono del tutto chiare e sarebbero state influenzate significativamente dalla scoperta della precessione degli equinozi da parte di Ipparco di Nicea. Mitra, appunto, sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno. Il culto si sviluppò forse a Pergamo nel II secolo a.C.; Ulansey, invece, ne localizza l’origine in Cilicia nei pressi di Tarso. Il dio entra nella storia greco-romana con in testa il berretto frigio sotto la protezione dei re del Ponto e dei Parti (molti dei quali ebbero il nome Mitridate = dono di Mitra) e delle armi dei pirati della Cilicia collegati a Mitridate VI del Ponto. Comunque questo nuovo culto non divenne mai popolare nell’entroterra greco, mentre si diffuse a Roma all’incirca nel I secolo a.C., si propagò attraverso tutto l’Impero romano e in seguito fu accolto da alcuni imperatori come una religione ufficiale. Nella cultura ellenistica Mitra era confuso con Apollo – Helios. Il sacrificio caratteristico di questo nuovo culto, assente nel culto indo-persiano, era la tauroctonia.

  3. Silvana

    Bene! E proprio quell’episodio sarà l’argomento della veglia di Natale del nostro oratorio! A Poggiridenti risuoneranno spari e bombe…ma poi ecco la tregua, la breve pace che ha reso tutti amici! Buon Natale! Che questo momento di Grazia illumini la nostra vita e non finisca mai! Silvana

  4. anonimo69

    Giacchè il Natale è ormai passato, vorrei augurare a tutti i partecipanti al blog, un FELICE ANNO NUOVO, e, vorrei nuovamente ringraziare l’Admin per avermi permesso di parteciparvi.

    Un saluto particolare poi a 2 bloggisti:

    @ SENM_WEBMRS e @ THELONIOUS

    in quanto, mi dispiace che i dibattiti che avevamo in corso sul thread “postumano” siano stati chiusi (anche se giustamente) per l’arrivo del Natale, poichè:
    al PRIMO vorrei dire che mi accingevo a rispondere, con dovizia di argomenti, al suo post sulla vandea e sulla storico Secher;
    al SECONDO vorrei dire che mi accingevo a replicare con una piccola precisazione (non di più) al suo post sul principio di indeterminazione.
    Naturalmente potremmo proseguire in questa sede, come OT, i dialoghi di cui sopra, ma naturalmente ciò sarà possibile solo se gli interessati e l’Admin saranno d’accordo. Io, qua, sono un OSPITE e devo muovermi con discrezione e delicatezza. A69

    1. anonimo69

      Contrordine: anche i commenti a “postumano” sono stati riattivati, proseguo il dialogo con senm_webmrs e Theloniuos in quella sede. A69

I commenti sono chiusi.