“Cásate y sé sumisa”: genial lectura.

Il Ministro della Sanità spagnolo (Ministerio de Sanidad, Servicios Sociales e Igualdad) Ana Mato, Partido Popular,  ha chiesto ancora oggi che “Sposati e sii sottomessa” sia ritirato dal mercato iberico. Capita però anche che qualcuno in Spagna lo legga il libro, e ne scriva…  “Cásate y sé sumisa”: genial lectura.

Religión en Libertad

di José Manuel Puerta Sánchez

Ho appena letto il famoso e vilipeso libro.
Diciamo innanzitutto che non ho nessun interesse in comune con l’autrice, Costanza Miriano, né con la casa editrice Nuevo Inicio, che lo ha pubblicato in Spagna. E né l’una né l’altra mi costringono, da questo umile angolo del ciberspazio, a venirli a difendere.
In proposito hanno emesso dei chiarissimi comunicati stampa, per chiunque voglia intendere. Del resto, in suo favore può parlare persino lo stesso Papa, visto che continuano a volerla equivocare.

Ciononostante non voglio far mancare il mio piccolo contributo su quanto il libro mi ha dato, e perdonate se non sono “politicamente corretto” ma piuttosto un po’ audace. Di politicamente corretto ce n’è già parecchio in giro … cosicchè andiamo al sodo.

Il libro è geniale, dall’inizio alla fine. La lettura è molto gradevole e francamente divertente. Ma innanzitutto è pratico, sta coi piedi per terra, e ricorrendo in molte occasioni all’umorismo e all’ironia fa un’analisi accertata delle situazioni che giorno per giorno si vivono nella routine del matrimonio. E la cosa più bella è che lo fa senza perdere la prospettiva di una visione cristiana.
Chiunque sia sposato, specie se ha figli, si vedrà riflesso in molte delle scene dell’affanno quotidiano che l’autrice descrive. Gli spunterà più di un sorriso, a volte una sonora risata, e si sentirà finalmente compreso da qualcuno, sollevato al vedere che il suo non è un caso isolato.

Oltre a tutto questo, trovo fantastico lo smascheramento che l’autrice compie di molte menzogne che vengono sparse intorno a noi e che tante volte abbiamo assunto come verità.
Ci parla di questo concetto attuale di amore secondo il quale tutto si basa sui sentimenti, e che condanna al fallimento ogni relazione nel momento in cui viene a mancare “l’appetito”.
Racconta che c’è altro aldilà del “e vissero a lungo felici e contenti”, quando il principe arriva a palazzo e si toglie i vestiti della festa. Dice di quei coniugi che vivono la loro relazione come se si trattasse di un contratto, facendo valere i propri diritti, l’uno nei confronti dell’altro. Menziona anche la schiavitù a cui il moderno femminismo condanna la donna, esigendo che sia una perfetta lavoratrice, moglie, madre e padrona di casa. Ci sono dentro pannolini, punti di sutura, l’allattamento, la playstation. Critica la condanna imposta ai bambini, che in paesi come il suo (l’Italia), e in questo caso anche come il nostro, si vedono privati delle madri quando più ne hanno bisogno, a differenza di quanto accade nei paesi del centro e nord Europa.

E prima di tutto, pone l’accento specialmente sul fatto che l’uomo e la donna possano ritrovare il proprio posto all’interno del matrimonio, delle proprie famiglie. Parla del servizio, scelto liberamente e per amore, della donna verso la sua famiglia, e della dedizione reciproca dello sposo. Rifiuta l’idea attuale di parità, secondo la quale gli uomini e le donne devono dividersi gli stessi compiti nella stessa misura, dando piuttosto a ciascuno pari dignità, in ciò per cui si è chiamati, ciò che è naturale per ognuno, dove può dare il meglio.
Esalta il ruolo vitale della donna nella famiglia, come colei che unisce, sostiene, consola; ricorda la sua intelligenza, la sua capacità di far sì che l’uomo arrivi ad essere la guida amorevole della famiglia, disposto a dare la vita in essa e per essa.

Che poco si parla oggigiorno nella Chiesa di tutte queste realtà che gli sposi vivono giorno per giorno. Che poco della routine che li erode e li distrugge. Che poco del mutuo servizio. Che poco della donazione. Allo stesso modo, non basta esortare ad aver figli se poi non c’è alcun accompagnamento nel nuovo, vasto e sconosciuto universo in cui uno si addentra con loro.

Perciò sarebbe utilissimo che lo leggessero i fidanzati che si preparano al matrimonio, aprendo loro gli occhi a ciò che vi troveranno, che non sono i principi e le principesse e le stucchevoli storie con cui Hollywood ci martella dalla nostra più tenera infanzia. Ugualmente risulterebbe pratico per tante coppie che si sentono perdute. E anche, mi perdonerete, per tanti sacerdoti che di fronte alla problematica che deve affrontare un matrimonio nel suo cammino quotidiano, sono più persi della madre di Marco. (v. “Dagli Appennini alle Ande”, n.d.t.)

Non posso terminare senza ricordare che il demonio cerca, insistentemente, di distruggere i matrimoni cristiani. Per lui è un’ossessione. Questo libro, in quanto può essere di aiuto agli sposi, di sicuro è ugualmente da lui odiato. La persecuzione suscitata al libro, all’autrice, alla casa editrice e allo stesso Arcivescovo di Granada lo testimoniano. Tenetelo presente qualora vi invitassero a condannarlo. So che molti si stracceranno le vesti davanti a questo (“chi ti credi di essere”, “che impudenza”, etc.) però che Dio sia benedetto se servirà a che una sola persona si ricreda sul fatto che, criticando ciò che non si conosce (curiosamente in sintonia con partiti politici, sindacati e mezzi di comunicazione, che già pensano e decidono per noi), forse stiamo preparando la stanza degli ospiti per il demonio.

fonte: Religion en Libertad    –  traduzione Sebastiano Zappalà

33 pensieri su ““Cásate y sé sumisa”: genial lectura.

  1. Pingback: noncerosasenzaspine

  2. Davide

    Che bello!
    Nel senso che questo articolo è uno dei primi frutti (spero ne vengano tanti altri) della “persecuzione” in atto contro l’autrice e l’editore e del libro! Costanza sono vicino a te e la tua famiglia nella preghiera. Il Signore doni a tutti noi la perseveranza nel combattere la Buona Battaglia, di cui questi fatti temo siano ancora avvisaglie. 😉

  3. Domani sarò in via Merulana 124 alle 18 per un incontro aperto a tutti organizzato dal Centro Culturale di Cl per Cantiere Famiglia. Il genitore uno lavora, mi dispiace per le femministe spagnole, non l’ho lasciato a casa. Per cena porterò delle schifezze pronte, a base di trigliceridi. Spero che il ministro della sanità e delle pari opportunità non si arrabbi.

  4. valeria

    Sono d’accordo con l’autore che, tra l’altro, prima di esprimere un giudizio sul libro ha voluto leggerlo, a differenza di molte femministe che non hanno letto più in là del titolo.
    Bel libro, divertente, utile per le coppie, comprerò sicuramente anche il secondo.

    1. Giusi

      Su Amazon il libro di Costanza è al primo posto!

      http://www.amazon.es/gp/bestsellers/books/ref=amb_link_177804027_7?pf_rd_m=A1AT7YVPFBWXBL&pf_rd_s=left-1&pf_rd_r=1SPPWQRDS0XG3S84DY3M&pf_rd_t=101&pf_rd_p=436341047&pf_rd_i=599364031

      Volevo inoltre segnalare alla ministra che sono in vendita pure Diario de una sumisa e Confesiones de una sumisa con tanto di donne incatenate: non lo chiede il ritiro?

      http://ecx.images-amazon.com/images/I/41MyZpBn1AL._AA160_.jpg

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      1. Sai com’è Giusi, in questo caso si tratta di leggittimo “ORIENTAMENTO”… 😐
        Non siamo di fronte ad un palese caso di “subdolo indottrinamento” 😉

        1. Io rimango sempre basito per come in un caso come questo (parlo del titolo riportato da Giusi e ben altri ce ne sono di anche maggior gravità) la “laica intelligenza” vada completamente a farsi benedire… !?!?

          Ma che dico…?! MAGARI la laica intelligenza ogni tanto andasse a “farsi benedire” (aggiungerei anche una “preghiera di liberazione”… ;-))

      2. Eh no… Perchè se una donna sceglie di farsi picchiare in camera da letto dal fidanzato è emancipazione, se invece sceglie di rispettare e amare il proprio marito senza riempirlo di grida è pericolosa… Strane incongruenze

  5. Sara

    Bella recensione. La Spagna, quella bella, è ancora cattolicissima e non ideologizzata: Deo gratias!
    Forza Costanza! Come era? “Muro o non muro…”!

  6. Alessandro

    Certo che in Spagna c’è un problema culturale ben grave e serio se addirittura un ministro si dedica a censurare un libro come “Sposati e sii sottomessa”. In Italia (un paese squinternato mica poco di suo) sarebbe impensabile che ciò accadesse.
    E’ una reazione così abnorme e forsennata e incontinente da far pensare che in parte della nazione spagnola si sia sedimentata e incistata negli ultimi decenni una colossale, patologica incapacità a pensare in termini non conflittuali il rapporto tra maschio e femmina.
    Se si trattasse di una persona, suggerirei di rivolgersi a un bravo psicologo.

    Trattandosi di parte di una nazione, suggerirei sommessamente a femministe e femministi e pariopportunisti di domandarsi se è normale, se è sano, se è da consorzio civile moderno che parte di una nazione campi con una tonnellata di rabbia in corpo, pronta a straripare allo scoccare del più implausibile “casus belli”.

    1. Tornando poi alla “persona” del Ministro, di nuovo è da farsi la domanda di base: lo ha letto? (!!)

      Se si, sottoscriverei il tuo invito Alessandro ad un seduta dallo psicologo…
      Se no, come può una figura che ricopre il ruolo di tale responsabilità, fare una simile grave proposta “per sentito dire”, su lettura di “altri” o sul semplice “scandaloso titolo”? (!)
      Lo dico a priori e al di là dello specifico caso che coinvolge questo libro.

      1. Alessandro

        Purtroppo e non di rado i politici non hanno opinioni proprie, ma fanno loro l’opinione che hanno fiutato essere per loro la più redditizia dal punto di vista dei consensi… salvo cambiarla se annusano che il vento comincia a tirare da un’altra parte…

        1. Non c’è dubbio… ed è così ovunque 😐

          Cio che ci si aspetterebbe (e non dovrebbe essere un’utopia :-|) è che in un caso o nell’altro – pensiero personale o opinione di tendenza), chi ha la responsabilità di un potere legislativo/decisionale, mediasse e cercasse la visone più oggettiva ed informata possibile.

      2. Da quello che dice si capisce che non l’ha letto affatto: si è limitata a leggere il titolo e due frasi in croce estrapolate dai giornalisti. A che serve informarsi prima di giudicare quando si può gridare a più non posso senza alcuna ragione?
        Veramente pericoloso il libro di Costanza, altro che la schiavitù delle donne indiane costrette dalla povertà a fare gli “uteri in affitto”…

    2. Lalla

      Anch’io sono costernata, Alessandro. Nei giorni scorsi, grazie a post e commenti, mi sono fatta un’idea più chiara del contesto sociale, storico e culturale spagnolo che può spiegare certe reazioni. Ma sono proprio i concetti di “censura” e “ritiro dal mercato” che non trovano spiegazione! Sono proprio reazioni al di là di ogni forma di ragionamento sensato. Da parte di figure istituzionali, poi…

      1. Alessandro

        E’ proprio l’abnormità, la totale incongruità della reazione che sorprende e francamente un po’ spaventa…

  7. admin

    Cásate y se sumisa es el primero de “Los más vendidos de Amazon” in España
    (Sposati e sii sottomessa è il primo dei più venduti su Amazon in Spagna.

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  9. 61Angeloextralarge

    Questo giornalista sì che l’ha letto! E ha anche capito il messaggio che Costanza da’ alle coppie attraverso i suoi libri. Uno smackmegagigante a Josè Manuel (il nome è già un programma evangelico!). 😀
    Il ministro Ana Mato (ma che… poco poco il suo cognome significa “matto”? Loco?) chiederà che le copie del libro siano anche bruciate in piazza, con i “gendarmi” e la “baionetta”? 😉

      1. Giusi

        Questa è una sorte prossima ventura per tutta l’Europa (l’Eurabia), dovuta a delle politiche miopi e a un buonismo autolesionista e masochista. Poi altro che sottomissione alla maniera di San Paolo, che la Mato cominci a prepararsi un burka! Che poi loro sono coerenti, siamo noi che siamo scemi. Non hanno mai nascosto di considerare l’Islam una forma di Governo, per loro la legge è quella del Corano, siamo noi i deficienti che abbiamo abdicato alla nostra cultura, alla nostra civiltà. Cosa c’è di più alto, di più libero, di più rispettoso degli uomini, delle donne, dei bambini, del creato della religione cristiana? Quale legge può essere più giusta di quella di Dio? E invece no! Buttiamo tutto a mare, lo Stato dev’essere laico, non sia mai vada un prete a scuola a trasmettere due valori, meglio una sex box! Quasi quasi ce lo meritiamo di soccombere….

  10. lamigliortata

    Fantastica recensione!!! Coglie nel segno tutte le questioni rilanciate dal libro di Costanza!! E intanto…è prima in classifica!!! E’ proprio vero che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!!!

  11. Álex Holgado Fernández

    Las declaraciones de la ministra y las ventas del libro evidencian la tremenda hipocresía que se ha instalado en España, donde además la mayoría piensa que los poderes públicos tienen el monopolio del pensamiento y la educación. ¡Socorro!

  12. Giada

    Vivo in Spagna, mi sono sposata da pochi mesi con un madrileño meraviglioso, Jesús (un nome, una promessa!!) e la mia testimone di nozze mi regalo’ qualche settimana prima del matrimonio entrambi i libri di Costanza Miriano. La lettura fu una avventura, un addentrarsi nel mondo della vita di coppia cristiana, nel mio ruolo di moglie e futura madre. La reazione qui in Spagna per il titolo del libro è molto accesa… Se il titolo, provocatorio, è criticabile, non lo è certamente il contenuto. Purtoppo molta gente sta dando sentenze su “Sposati e sii sottomessa” senza averne letto nemmeno una riga. Sono dispiaciuta per tanto accanimento, tanta ignoranza, tanto ateismo. Infine, credo che lo zampino del demonietto españolito stia facendo il suo lavoro. Lato positivo? Cara Costanza, ti stanno facendo un sacco di pubblicitá gratis!

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