HUMANAE VITAE, l’audacia di un’enciclica sulla sessualità e la procreazione

 

di Costanza Miriano

Soprattutto adesso che in Italia la pillola anticoncezionale e quella del giorno dopo e dei cinque giorni dopo sono fornite gratuitamente (leggi: a spese nostre) a tutte le donne e ragazze e anche alle poco più che bambine, adesso che ormai da un pezzo in tutto il mondo ha dilagato, pacificamente, la mentalità contraccettiva – “il sesso è per il piacere, sono io a decidere quando e se accogliere una vita” – credo sia il momento giusto per la Chiesa di far sentire coraggiosamente la sua voce. Fuori moda, impopolare, rivoluzionaria, controcorrente. La Chiesa intesa come popolo di Dio, la Chiesa come comunità di persone che hanno incontrato Cristo, e che da questo incontro lasciano che ogni cosa venga giudicata.

La proposta della Chiesa è molto più affascinante di quella del mondo che ha ridotto il sesso a una specie di ginnastica, accessibile velocemente e senza troppi problemi o implicazioni; la proposta della Chiesa invece è da avventurieri, da gente che decide di raccogliere le sfide della vita, di prendersi le proprie responsabilità. È quella contenuta in un’enciclica breve, potente, scandalosa: si chiama Humanae Vitae. Non contiene un no alla contraccezione, contiene invece un sì a una sessualità bella, valorizzata, vissuta in pienezza. Una sessualità vissuta non in modo genitale, ma da persone, perché è al cristianesimo che dobbiamo il concetto di persona, un uomo e una donna pieni: nel rapporto sessuale non sono infatti coinvolti due corpi, ma due persone, che decidono di accogliersi in pienezza. Il corpo, la mente, l’anima, il cuore, la tua storia, le tue ferite, i tuoi limiti: in un rapporto sessuale vissuto secondo il cuore di Dio mi prendo tutto di te, e non solo il piacere che puoi darmi. Sono disponibile a mischiare la mia vita con la tua, e se da questo verrà un figlio, sarà una benedizione, chiederemo a Dio la grazia di saperlo accogliere. Un figlio fatto della nostra carne, perché ti voglio bene, ti amo, ti scelgo. Non voglio solo divertirmi. E non voglio che tu ti diverta solamente con me. Voglio che tu prenda tutto di me. Le mie lamentele, i miei difetti, la mia bellezza e la mia bruttezza, la mia allegria e la mia tristezza.

La sessualità di Humanae Vitae non è un no alla contraccezione, è un sì alla bellezza. Perché tutti vogliamo essere amati, scelti, presi in blocco. Nessuno vuole essere amato con una barriera: ti amo, ma con dei paletti. Un paletto è per esempio: se da questo viene un figlio, non lo voglio. È come dire: la mia vita non la metto in gioco tutta, con te. Io sto con te ma non proprio senza riserve. C’è qualcosa che non voglio rischiare. Il sesso vissuto nel matrimonio è questo: io non ti sto usando, e non penserò mai che tu voglia usare me, perché so che mi hai preso per sempre, pacchetto completo. Per sempre.

Direi che nel modo più comune di pensare – ovviamente ci sono un’infinità di eccezioni, ma penso che si possa generalizzare – la contraccezione è un mezzo per avere esperienze sessuali, o per conoscersi, prima di impegnarsi definitivamente, casomai. Il problema è anche quello: l’attrazione sessuale certo non aiuta a capire meglio la relazione, quali siano i problemi, quali le cose che funzionano.

Il modo di intendere la sessualità è davvero fondante dell’essere umano, e il cambiamento a cui abbiamo assistito in questi decenni, complice la contraccezione, ha avuto una portata epocale, di cui secondo me fatichiamo a valutare il peso. Ha cambiato il modo di progettare le nostre vite, il modo di spendere, di consumare, ha cambiato l’economia e la cultura. È fondamentale che almeno la Chiesa, mentre tutto il mondo dice il contrario, continui a credere nella profezia di Humanae Vitae. E invece si legge in continuazione di credenti, sacerdoti e persino vescovi, che cercano il modo di andare incontro al mondo, pensando che la proposta di Paolo VI sia davvero troppo ardua, e che rischi di allontanare le persone. Un’obiezione, per esempio, è che anche i metodi naturali possono essere usati in modo contraccettivo, e quindi tanto vale che la Chiesa consenta la contraccezione. Ora, è ovvio che anche i metodi naturali possono essere usati male, come ogni atto buono; per esempio posso fare qualcosa oggettivamente buona per fare bella figura. Tutto può essere fatto con un’intenzione poco limpida, ma il bene rimane bene, in assoluto, e il male è male. Se si fa volontariamente e con piena coscienza qualcosa che è male, l’intenzione non può essere retta. Il fatto che anche il bene possa essere fatto in modo opaco, non lo trasforma in male, né il male può essere bene.

L’Humanae Vitae è una diga che impedisce il trionfo di una visione della sessualità finalizzata al mio piacere, se salta questo, allora qualsiasi tipo di sessualità diventa accettabile, compresa quella con persone dello stesso sesso, con bambini, qualsiasi forma di perversione… la sessualità ordinata al disegno di Dio è aperta alla vita, quindi fra un uomo e una donna adulti, gli unici che possano generare la vita, e da questo discendono una quantità enorme di implicazioni, dobbiamo fare attenzione a non dimenticarlo.

Non è un cavillo, è una questione centrale. E se Dio, attraverso la sapienza della Chiesa e di un papa santo, indica una strada, non è perché è contro il nostro piacere, non è che voglia toglierci il divertimento, ma vuole custodire il nostro cuore, vuole che la nostra vita sia piena e porti frutto. La liberazione sessuale non ha portato tutta la felicità che prometteva, mi pare che sia un dato innegabile, e forse la Chiesa invece che chiedersi come andare dietro al mondo in questo fallimento, dovrebbe riflettere su come rilanciare la sua proposta. Su questo si ragionerà al convegno che si svolgerà a Roma il 19 e 20 maggio (il sabato solo la mattina, perché il pomeriggio c’è la Marcia per la vita): vale la pena esserci, e se non potete mandate qualcuno. Ci saranno riflessioni (don Antonello Iapicca viene apposta dal Giappone!) e persone che racconteranno la loro esperienza: gente che si è fidata di Dio (magari anche non subito, non c’è bisogno di avere la “fedina penale” immacolata per stringere alleanza con Dio) e ha potuto testimoniare la sua fedeltà, perché se ti fidi di Lui e ti metti in gioco, lui non si fa battere in generosità.

https://www.congreshumanaevitae.org/it/accueil-italiano-2/

 

13 pensieri su “HUMANAE VITAE, l’audacia di un’enciclica sulla sessualità e la procreazione

  1. Lucia Frigerio

    Grandissima Costanza! Credo proprio che sia, come dici tu, il momento che la Chiesa, intesa proprio come popolo di Dio ed insieme di persone che hanno incontrato Cristo, levi forte e chiara la sua voce. Troppe commistioni da parte di sacerdoti e vescovi con il mondo, troppe “facilitazioni” e scorciatoie proposte, volte ad aggirare l’unica via di salvezza, che è quella della porta stretta. E mi commuove e rafforza nello spirito proprio sapere che la vediamo allo stesso modo.
    Ho appena scritto una mail ad uno dei posti più cattolici che ci siano, il Santuario di Lourdes, e l’ho conclusa dicendo che umilmente suggerirei di indirizzare le persone a scegliere la via stretta. Questo perché avevo letto un articolo( sul sito di Aldo Maria Valli) in cui davanti al Santuario una coppia di pellegrini aveva visto un banchetto color arcobaleno, non cattolico (a detta di chi lo presiedeva e mi domando allora cosa ci facesse in quel luogo santo) che promuoveva la pastorale famigliare. Insospettiti, i due pellegrini hanno fatto a lor signori delle domande, da cui è uscito che, secondo loro, i divorziati risposati che vivono come marito e moglie possono accedere all’Eucarestia e che l’omosessualità attiva non è peccato. E i libri sul banchetto erano anticattolici. Alla mia mail indignata di come ciò sia potuto accadere, dal Santuario mi è stato gentilmente risposto che verificheranno l’accaduto e comunque di attenersi, per la pastorale famigliare, ad Amoris Laetitiae. Si sì, proprio a quella! Quella per cui 4 cardinali hanno sollevato i dubia, a cui la massima autorità della Chiesa si è sempre rifiutata di rispondere, e sempre quella del capitolo 8, controversissimo, nel quale si sostiene l’impossibilità per alcune coppie di divorziati risposati a praticare la perfetta castità, perché andrebbe a minare la loro fedeltà. Contraddicendo così la Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II dove invece si afferma che le nuove unioni sono “tollerate” per il bene dei figli sopraggiunti, ma solo se vivano l’astinenza. E avvallando così, sempre Al, le unioni irregolari, visto che parlano di fedeltà nella nuova copia, e sminuendo invece la vera fedeltà matrimoniale, di chi, abbandonato, per rimanere fedele a Cristo, che sicuramente, proprio per questo, gli darà la Grazia necessaria per vivere la sua fedeltà a Lui, decide di rimanere solo e di pregare per il coniuge che lo ha lasciato. E di oggi altra notizia di una lettera aperta di padre Cavalcoli al quotidiano Avvenire, contro una lettera pubblicata sul giornale della Cei, di un teologo che afferma che la Santa Messa non si deve intendere come Sacrificio. Così siamo messi…per cui è veramente indispensabile che noi, popolo di Dio, proprio in questo contesto storico, facciamo sentire sempre più forte la nostra voce, a difesa e diffusione del vero Magistero, di 2000 anni. Le porte degli Inferi non prevarranno.

  2. Lucia Frigerio

    Anzi inviterei anche altri, sicuramente di buona volontà, a scrivere al Santuario di Lourdes. Grazie!

    1. Valeria Maria Monica

      Forse il fatto che l’insegnamento dell’Humanae Vitae sia stato ridotto a relitto imbarazzante e improponibile è stato proprio il cavallo di Troia, la falla da cui è entrata poi la distruzione progressiva non solo della “visione cristiana della sessualità”, ma della fede cristiana tout court, e della civiltà che ne era espressione.
      Forse è cominciata proprio lì la schizofrenia del ritenere normale il considerarsi cattolici, ma nello stesso tempo l’ignorare consapevolmente il Magistero della Chiesa in una parte importantissima della propria vita. E da lì tutta una rovinosa caduta nell’abituarsi a vivere la propria dimensione di fede come qualcosa di sempre più superficiale e scollato dalla propria vita e dalle proprie scelte.
      Fino alla terribile, surreale situazione attuale, che è superfluo descrivere.

  3. Vale

    In merito alla distruzione della famiglia( in questo caso x via del sesso ), che ricordo essere il terreno di battaglia secondo profezia fatima, ed alla ” nuova etica ” ,leggere anche articolo della de mari su ” la verità ” di oggi.

  4. Marco Ruggio

    Data la qualità dei relatori e l’importanza del tema sarebbe stato oltremodo opportuno consentire la partecipazione “online” ai tanti, forse molti, impossibilitati a recarsi in Roma; non solo per impegni o difficoltà logistiche ma soprattutto per le forme più diverse di disabilità. È un po’, mi si passi il paragone, come costruire una bellissima cattedrale, adornata di affreschi e statue “parlanti” la ricchezza del Vangelo e del magistero ecclesiale, alla quale però si accede attraverso una scalinata impraticabile si diversamente abili. Grazie cordiali saluti

  5. Francesco Paolo Vatti

    Credo anche io che la scissione fra sesso e procreazione abbia portato una buona parte dei guai che vediamo oggi.

    1. Vale

      @vatti
      Già. Se poi aggiungi che ( da “la verità ” 12 maggio pag.1,122 e 13 di f.agnoli) l’articolo: ” ma ormai siamo già arrivati all’intero artificiale ” parla di fatti che diventeranno a breve la normalità, ti lascio immaginare il prossimo futuro.

      1. Vale

        Utero artificiale,ovviamente.
        E poi parlano di intelligenza artificiale. Se un misero correttore automatico ti costringe a rivedere se è sensato quello che si sta scrivendo…

  6. Roberto

    cara Costanza
    Sono stufo di parlare .
    Non è forse giunto il momento della battaglia contro le forze del male? Queste indifferentemente vanno avanti e fanno proseliti per diffondere il male. I cardinali ipocriti tacciono. Sono concordi coi papa precedenti e con il papa attuale che dice cose diverse dai precedenti.

  7. Vale

    Utero artificiale,ovviamente.
    E poi parlano di intelligenza artificiale. Se un misero correttore automatico ti costringe a rivedere se è sensato quello che si sta scrivendo…

  8. Vale

    Scusate se son “partite “troppe risposte simili a vatti. Il Tel.prende così così.
    Toccherà pregare molto x fermare la valanga prima che ci spazzi via tutti. Colpevoli e innocenti.
    Su “the atlantic ” katherine wu scrive della iniziata sperimentazione del vaccino anticoncezionale ( reversibile,però).
    Motus infine velocior.

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