La società civile vive oggi all’interno di un complesso processo culturale che evidenzia, da un lato, la fine di un’epoca e, dall’altro, l’incertezza per la nuova che emerge all’orizzonte.
In questo contesto la fa da padrone un relativismo culturale che teorizza e difende il pluralismo etico, ritenuto addirittura condizione per la democrazia, decretando così la decadenza e la dissoluzione della ragione e dei principi della legge morale naturale.
Accade che i singoli rivendicano nelle proprie scelte morali la più completa autonomia, con la pretesa che il legislatore le assecondi promulgando leggi che prescindono dai principi dell’etica naturale. Qui il desiderio diventa diritto!
Quando però è in gioco la dignità dell’uomo non si può nascondere la verità, iscritta nella cultura giuridica occidentale che trova le proprie fonti costitutive nella natura e nella ragione, armonicamente unite da un ordine che rimanda al Dio creatore.
Su questa idea si basa il patrimonio culturale dell’Europa e da essa sono sorti i concetti di diritti umani, uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, inviolabilità della dignità umana, responsabilità degli uomini per il loro agire.
Queste conoscenze costituiscono la nostra memoria culturale e i criteri da difendere in questo contesto storico. A custodia di questo patrimonio tre sono i principi non negoziabili: famiglia, libertà di educazione, vita. Sono principi in quanto reggono, sono a fondamento, fungono da criterio ed indirizzano ad un fine. E in quanto principi non possono dipendere da quanto viene dopo ed hanno valore di assolutezza, cioè non sono disponibili né tanto meno negoziabili.
Venerdì 12 gennaio 2018 ore 20:45
il primo di tre incontri dal titolo “
“FAMIGLIA”
con Costanza Miriano
ORATORIO DON BOSCO
San Donà di Piave (VE) – Via XIII Martiri, 86
Tel. 0421 338911 – http://www.inoratorio.it
Beh,adesso una famiglia in più,c’è. Dopo l’abate vescovo omosessuale di Montecassino,anke il monaco segretario dell’ abbazia se ne è andato.si è convertito all’ anglicanesimo ed ha sposato una di Montecassino con la quale aveva da tempo una relazione. A Westminster. Officiante il decano.
Alla faccia del bicarbonato di sodio,Totò dixit.
E pure dei nn negoziabili.
Oramai è tutto relativo.
Eterosessuale, dunque: incredibile!
Grazie, è proprio Mt18, 23-35; giusto, non è l’amministratore, ma un servo pure lui (ecco perché non riuscivo a ritrovare il riferimento).
Oopss… il commento qua sopra era in risposta a Bariom dall’altra parte…
Della presentazione a Milano c’è qualche video?
Guido non ho voglia di lavorare!
che io sappia no
Purtroppo nella scuola i cattolici si sono contraddistinti per dommilanismo deteriore, abbraccio del digitale, buonismo totale per pargoli indisciplinati, abbandono di sani principi educativi; mondialismo esasperato.
Su questo dovrebbero fare una certa autopenitenza.
È sempre x i principi nn negoziabili, dal”foglio “di oggi pag. 1,:”benedizioni same-sex”: … il n.2 dei vescovi tedeschi è appoggiato anche dal potente comitato centrale dei cattolici tedeschi (zdk vi ricorda qualcosa la definizione?nota mia) ha chiesto il via libera alla benedizione delle unioni omosessuali e la piena accettazione di tutte le forme di convivenza. Trattasi del punto 2 e 3 della lista dei desideri presentata 3 anni fa.al 1°punto c’era la comunione ai divorziati risposati.
Indovinate come andrà a finire.
Ma che fissazione questa degli omosessuali. Ma non ci sono altri argomenti? La Chiesa ha avuto grandi santi, artisti, studiosi, i libri sacri, la liturgia, la scuola, il monachesimo… sta tutto in soffitta?
Ma non ci sono altri argomenti?
Be’, intanto è dirompente e quindi è ragionevole che venga usato da chi vuole demolire la Chiesa. Ma poi, evidentemente, se hanno quello in mente, ci saranno anche ragioni personali…
https://www.lifesitenews.com/opinion/more-proof-that-francis-pontificate-has-been-hijacked-by-the-gay-lobby
Ce ne sono di altri.
Pare che anche dalle parti del Vaticano, la misericordia,si concentri particolarmente su omo e convivenze varie.
Come ricorda Gotti tedeschi oggi su la verità A pag.13.
Ricordo anche che l,ultima battaglia contro il maligno si combatterà proprio sulla famiglia. ( uomo donna,s’intende).
Se pare poco come argomento,chiedo venia.
Se pensiamo che all’ interno della comunità’ cattolica in pochissimo tempo il rapporto contro natura e’ passato da essere uno dei peccati che ” gridano vendetta al cospetto di Dio” , ad essere solo un ” disordine” e infine attualmente ad essere visto come qualcosa di positivo da ” benedire” , vengono i brividi. Una enorme finestra di Overton si spalanca davanti a noi che ancora ci teniamo aggrappati alla dottrina tradizionale della Chiesa: se un peccato un tempo ritenuto odioso e particolarmente sgradito a Dio ora e’ benedetto, probabilmente questa sara’ la sorte di tanti altri peccati. Prima sdoganati, poi trasformati in bene.
Il Cornuto e’ in azione con la complicità’ di tanti membri del clero cattolico.
A me risultava che solo l’omicidio fosse un peccato che “grida vendetta al cospetto di Dio”… e non l’omosessualita’ ; che sia poi diventata addirittura un qualcosa da benedire, lo sostiene solo lei. Sicuramente esiste una lobby che opera nemmeno troppo sommessamente affinche` le coppie gay abbiano i diritti della famiglia tradizionale ma la Chiesa su questo punto e’ risoluta quanto categorica.
Tratto dal
-Catechismo Maggiore-
966. Quali sono i peccati che si dicono gridare vendetta nel cospetto di Dio?
I peccati che diconsi gridar vendetta nel cospetto di Dio sono quattro:
omicidio volontario;
peccato impuro contro l’ordine della natura;
oppressione dei poveri;
fraudare la mercede agli operai.
967. Perché si dice che questi peccati gridano vendetta al cospetto di Dio?
Questi peccati diconsi gridare vendetta al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi.
Grazie per la nota. Pero’ non rimanda espressamente all’omosessualita’ ed il card. Martini ha affermato che sia giusto che alle coppie omosessuali stabili vengano riconosciuti certi diritti, pur stabilendo che non si possa certo equiparare queste situazioni alla famiglia tradizionale.
Forse le sfugge che il Catechismo maggiore è del 1905, credo che neanche si usasse la parola “omosessuale”. Ma lei trova che l’espressione “peccato impuro contro l’ordine della natura” sia troppo generica?
Il card. Martini diceva un sacco di c******. Qui si riporta chiaramente il peccato contro natura (se ce ne fosse bisogno) alla sodomia:
https://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=685
Da notare che stanno maciullando le Scritture per i loro fini:
http://www.scuolaecclesiamater.org/2018/01/lo-strano-caso-della-seconda-lettura.html
Non mi sfuggiva, ma stia tranquilla che l’omosessualita’ era “virulenta” allora come oggi , mancando solo il proscenio mass-mediatico che ne desse risalto ed il fenomeno era tabu’ come lo sarebbe stato per ancora 70 anni a venire. Il card. Martini e , se vogliamo, pure Papa Francesco (chi sono io per giudicare…), non propendono certo per un’interpretazione cosi’ “ferale” circa l’omosessualita’, pur non benedicendola sicuramente, per cui e’ da intendersi che tale norma non fosse meramente circoscritta a quella condizione ma piu’ generalmente ad altro e, ad ogni modo, i sentimenti ed il modo di approcciarsi ad una questione mutano nel tempo, vuoi una consapevolezza e una sensibilita’ acquisita che antecedentemente mancava per ragioni contingenti.
Nota: non posso esprimermi su quanto esposto dal sig. Giudici in quanto non lo leggo.
Ma esistono ancora principi non negoziabili? Alla Ploumen, ministro olandese, distintasi nella campagna pro aborto e finanziatrice della maggiore internazionale che diffonde l’uccisione degli innocenti e pratica il commercio dei loro organi, e’ stato conferito l’ordine Vaticano di S. Gregorio Magno. Ho sperato che la notizia fosse falsa, ma a quattro giorni dalla sua diffusione ad opera dalla stessa Ploumen non e’ pervenuta nessuna smentita, sicché può considerarsi vera. La più benevola delle interpretazioni e’ che l’attività della nuova insignita, ancora in corso e quindi mai rinnegata, viene ritenuta irrilevante. Che stia avvenendo una mutazione genetica della Chiesa che avevamo conosciuto credo che sia innegabile.
@Sabino
La Ploumen è una grande olandese.
Si noti la solita tattica: pochi giorni fa Francesco ha parlato esplicitamente dei bambini non nati, così i normalisti hanno potuto nascondersi dietro la loro ipocrita facciata. Ma questi rari discorsi ortodossi di Francesco non hanno mai conseguenze pratiche. Ce le hanno invece queste altre mosse: guarda caso, si viene a sapere – con un mese di ritardo – che il presidente del Movimento per la Vita, Gigli, agli ordini di Galantino ha lanciato una fatwa contro la prossima Marcia per la Vita del 19 maggio. Era tutto partito da quell’apparentemente secondaria critica a quelli che pregano il rosario “con gli occhi inespressivi” davanti agli abortifici. I piccoli segni non vanno trascurati, perché sono il punto di partenza della finestra di Overton (in questo momento stiamo subendo Overton multipli, a diversi gradi di realizzazione).
Così come, esattamente come era stato previsto. dalla nuova Accademia Pontificia della Vita abbiamo uno che dice che la contraccezione non solo non è peccato, ma addirittura “doverosa”. E ovviamente lo fa richiamandosi ad Amoris Laetitia, che sta ribaltando duemila anni di Magistero: a confermare quanto predetto da molti, che i divorziati risposati sono solo la scusa per il sovvertimento totale sull’onda del “discernimento”.
Appena uscito un commento di Querculanus (grassetto mio):
[… ] in questi anni l’annuncio missionario concentrato sull’essenziale deve essermi sfuggito. Forse ero distratto. Quello che finora ho percepito è solo che all’insistenza, forse ossessiva, su certi temi si è sostituita l’insistenza, non meno ossessiva, su altri temi. Ma, a parte questa incoerenza che solo i ciechi potrebbero negare, va onestamente riconosciuto che tutte le volte in cui Papa Bergoglio ha parlato di aborto, non ha mai mancato di esprimere una netta condanna. Quindi il problema non si pone su questo piano. Il problema nasce quando si passa dalle parole ai gesti.
In questi giorni si è diffusa la notizia del conferimento della croce dell’Ordine di San Gregorio Magno a Lilianne Ploumen, ex-ministra olandese, sostenitrice dell’aborto e dei “diritti” LGBT. Negli Stati Uniti la notizia è stata data dal Lepanto Institute e dal sito OnePeterFive. In Italia l’hanno ripresa Marco Tosatti e La Nuova Bussola Quotidiana. Beh, un gesto del genere vale piú di mille parole, è piú eloquente di tanti discorsi: esso spazza via, in un solo colpo, qualsiasi dichiarazione verbale a favore della vita umana.
Naturalmente non si tratta del primo caso. Esso va ad aggiungersi a una lunga serie di situazioni analoghe, opportunamente ricordate dalla NBQ: si va dalla scelta di Eugenio Scalfari come interlocutore privilegiato se non esclusivo di Papa Francesco, all’inserimento di Emma Bonino fra i “grandi d’Italia”, alla nomina di abortisti fra i membri della Pontificia Accademia per la Vita, all’invito, rivolto ai sostenitori del controllo delle nascite, a partecipare ai simposi ambientalisti organizzati dalla Pontificia Accademia delle Scienze. Si tratta, in tutti questi casi, di gesti inequivocabili, attraverso cui si vuole far passare un chiaro messaggio: i principi finora sostenuti, promossi e difesi dalla Chiesa cattolica in campo etico, ancorché non espressamente ritrattati, sono di fatto considerati superati, a favore di una visione maggiormente in linea con quella oggi dominante.
Tali gesti non solo contribuiscono ad accrescere la confusione nella Chiesa; ma sono causa di sconcerto, indignazione e scandalo presso quei fedeli, che hanno sempre creduto che, fra le tante questioni opinabili, ce ne fossero alcune assolutamente non-negoziabili, come la sacralità della vita umana. Ebbene, di fronte a certe decisioni, è inevitabile chiedersi a quale sistema di valori faccia oggi riferimento la Santa Sede: se la sua fonte di ispirazione continuino a essere i comandamenti di Dio o se essi siano stati sostituiti dall’ideologia dominante. Ci si chiede se essa possa essere ancora considerata l’interprete autentica del Vangelo o se non sia diventata piuttosto una sezione distaccata delle agenzie internazionali. Ma soprattutto viene spontanea la domanda: chi comanda oggi realmente in Vaticano?
http://querculanus.blogspot.com/2018/01/chi-comanda-in-vaticano.html
Nota: Obbiettivamente si puo’ dissentire dal pensiero del card. Martini e criticare cio’ che riteniamo sia errato a nostro giudizio , motivandone il dissenso; quello che trovo inaccettabile e’ il vilipendio del personaggio perche’ non rispondente ad una posizione ideologica, la propria.
@Trolley
Ecco un altro figlio della menzogna. Ciccio, se ci sono posizioni personali ed ideologiche, quelle sono proprio del card. Martini e dei suoi seguaci, evidentemente te incluso. Posizioni eretiche che, contraddicendo il Magistero, hanno iniettato veleno anticristico nel corpo della Chiesa.
Trolley
bisogna chiedersi perchè il peccato contro natura ( cioe’ avere rapporti sessuali contro natura) sia così brutto agli occhi di Dio, dai tempi di Sodoma e Gomorra in poi . Siccome in Dio non vi può essere mutazione di opinione coi tempi, altrimenti sarebbe un Dio antropomorfo che
si adegua alle mode e cambia opionione col passar del tempo, perchè il peccato contro natura è sempre stato e sempre sarà un abominio agli occhi di Dio,( e specularmente sempre stato il cavallo di battaglia di Satana)? perchè il peccato contro natura è appunto luciferino, demoniaco: si cambia la natura stabilita dal Creatore, si beffa la natura che vuole l’accoppiamento fra un individuo maschio e uno femmina come fonte di vita ( maschio e femmina li creò) , si perverte
l’atto sessuale stabilito da Dio come fondamento della procreazione,.
Chi non coglie il senso demoniaco di questo peccato non ha alcuna sensibilità spirituale: e ancor più demoniaco quando oltre che l’atto contro natura lo si compie su un bambino o un innocente.Gli abitanti di sodoma e Gomorra volevano “farsi” gli angeli del signore.
La profanazione dell’innocenza e della purezza con la penetrazione contro natura è tipico delle messe nere: stupro di bambini e stupro sodomitico. Gran gaudio di Satana
e secondo lei Trolley questo peccato non “grida vendetta al cospetto di Dio?
Sebbene a volte possa sembrare eccessivo entrare in certi dettagli, talvolta è necessario, visto che sembra esserci chi non vuole intendere: Nel rapporto “contronatura” di tipo sodomita (vale anche se sono un maschio ed una femmina a praticarlo), il seme, fonte della vita così come Dio lo ha pensato, finisce inevitabilmente in organi interni del corpo destinati a null’altro che a produrre o espellere feci.
Se in questo non si riesce a vedere un insulto, uno sfregio (direi quasi una bestemmia) verso l’ordine naturale delle cose e del Creato – atteggiamento non dissimile da quello luciferino – non saprei che altro aggiungere…
Se il Signore Dio nostro avesse trovato un solo giusto in quelle citta’, avrebbe accolto la richiesta di misericordia di Abramo , risparmiando tutti gli ingiusti ma, il livello di corruzione ed il peccato (oltreche` la pratica della sodomia, praticata verosimilmente dagli eterosessuali…in aggiunta ad ogni altro vizio), erano tali da non lasciare alternative al Creatore. Ora, a distanza di tre e piu’ millenni, pare che l’omosessualita’, sia addirittura una condizione e nemmeno piu’ una malattia e, sia che la si consideri in un senso o nell’altro, non si puo’ dunque farla rientrare in quei peccati che interdicono e precludono la grazia e la vita celeste e che tantomeno gridano vendetta al cospetto di Dio. Casomai Dio e’ forse piu’ indispettito con chi pensa di prevaricare ed escludere dalla comunione con Egli chi, per condizione o malattia (?), non riesce a comportarsi diversamente.
Signor trolley, nessuno si è mai sognato di far rientrare la condizione “omosessuale” (meglio omoerotica) tra i “peccati che interdicono e precludono la grazia e la vita celeste e che tantomeno gridano vendetta al cospetto di Dio”. La condizione omoerotica, come insegna il CCC, è semplicemente una tendenza disordinata rispetto al progetto di Dio. Inoltre questa condizione non obbliga ad assumere alcun comportamento, esattamente come la condizione di cecità non obbliga nessuno a guidare un’auto.
Pressappoco era quello che volevo dire…
Saluti.
E la libertà dell’individuo in tutto questo dove starebbe, Trolley? Una persona che sente attrazione per il proprio sesso “non riesce a comportarsi diversamente” dal commettere o subire sodomia, quasi fosse un magnete?
Io ho più fiducia nell’essere umano, che non è uno schiavo delle proprie pulsioni ma con la buona volontà può elevarsi fino al Cielo.
Saremmo disposti a dire “non può comportarsi diversamente” di una persona irascibile, se prendesse a cazzotti chiunque lo infastidisse?
E’ proprio questo i punto Law.
Oggi sulla morale sessuale (vera morale liberatoria per l’Uomo) sembra nulla possa essere “impedito” o “impedibile”… e non tanto da leggi esterne, ma dalla volontà stessa dell’individuo sostenuta dalla Grazia (chiaro che se non impegnamo la volontà almeno come desiderio di non compiere il male, non possiamo sperare nella sola Grazia di Dio).
E ciò vale non solo per le pulsioni omoerotiche, ma per tutte le pulsioni sessuali.
Quelle che al di fuori del Matrimonio vorrebbero la castità, quelle che all’interno del Matrimonio vorrebbero castità comunque, nel senso più alto del termine, quelle che nella Consacrazione chiamano a castità.
Per cui fuori del Matrimonio (e parlo di fidanzati che si dicono Cristiani) come è possibile vivere in castità?! Nel Matrimonio come si fa a rimanere fedeli?! Nella Consacrazione, molti sono coloro che pensano che annullare il celibato sarebbe la panacea di tutti i mali di origine sessuale.
Di fondo bel poco è riamasto da considerarsi peccato nella morale sessuale del mondo (non che la cosa faccia meraviglia), ma questa mentalità mondana ha di non poco attecchito nel mondo Cattolico, così il parallelo che perfettamente proponi e che vale per tutti gli altri 6 peccati capitali (Ira, Invidia, Avarizia, Gola, Accidia, Superbia), non sembra valere più per la Lussuria (Lussuria? Cos’è ‘sta lussuria??)
@Trolley
Nelle condizioni avverse o nella malattia, il Cristino implora Dio e si affida conpletamente a Dio perché venga a salvarlo (nel tempi e nei modi che Egli dispone).
Al contempo risonosce umilmente la sua condizione e per quanto sta a lui combatte il male che può derivare dalla sua consizione o malattia… non ne fa un vanto e non invoca leggi che confermino o facilitino il suo vivere in condizione svantaggiosa o malata.
Se la propria condizione è riconosciuta come Croce, andrebbe vissuta come tale, sapendo che Cristo è vittorioso su ogni morte di croce, al contempo vedendo nella Croce lo strumento della nostra Salvezza.
Le cadute sono all’ordine del giorno e Dio ne ha infinita misericordia… ma le cadute sono “incidente di percorso”, non di rado possono essere propedeutiche al nostro cammno di Santità.
Vuol dire perdere qualche battaglia, ma non rinunciare al combattimento, sapendo che la guerra è e sarà vinta, perché abbiamo scelto come alleato il Più Forte.
Il resto è mistificazione. E’ indicare il Male come fosse un Bene o che il Male è più forte e non può essere sconfitto e che la nostra condizione subalterna di schiavitù è l’unica alternativa!
In un dibattito televisivo ricordo Cecchi Paone, alquanto stizzito, dire ad un antagonista che criticava i costumi degli omosessuali: ” ma quelli che dovrebbero fare? Tagliarselo via?” Con questa “sboccata” ma eloquente risposta, l’illustre eretico intese significare che le pulsioni erotiche non sono assolutamente facili da contrastare, tanto per gli etero quanto per gli omosex, e tanto piu’ quando si ritiene che con tale atto non si compia nessun male nemmeno a terzi. Il suo paragone con l’irascibile non e’ pertanto calzante…poiche’ questi necessita’ di trattamenti anche obbligatori, se e’ il caso, che lo riportino alla ragione. Solo la Vergine Maria e nessun altro, per intervento divino, venne preservata dagli impulsi disordinati della concupiscenza sessuale, (verginitas sensus), perche’ doveva essere il sacro tempio custode di Dio ed era conveniente che anche successivamente mantenesse la sua purezza.
Stigmatizzare ed escludere dalla vita ecclesiale e dai sacramenti chi vive la sua omosessualita’ con moderazione e discrezionalita’ , secondo me e’ solo una prevaricazione oltreche’ un atteggiamento per nulla cristiano.