Chi non è contro la famiglia è per la famiglia

di Costanza Miriano  da facebook

Vedo che sulla mia e su altre bacheche facebook ci si scanna su Verona, ovviamente richiamando all’unità dei cattolici. Io, che davvero non sono interessata alla politica ma molto al mio essere cattolica e all’unità, ho adottato questo metodo: chiunque faccia o dica qualcosa per mettere a tema la famiglia sta dalla mia parte. Quindi se c’è da marciare marcio, se c’è da leggere in piedi in silenzio faccio la sentinella, se c’è da dire il rosario in piazza vado. Al momento del voto mi regolo, ma non è quello che mi interessa. Mi interessa che la famiglia non è mai messa al centro del dibattito, e la vita non è mai aiutata. 

Continua a leggere “Chi non è contro la famiglia è per la famiglia”

TANA LIBERA TUTTI – incontri sui principi non negoziabili a san Donà di Piave

La società civile vive oggi all’interno di un complesso processo culturale che evidenzia, da un lato, la fine di un’epoca e, dall’altro, l’incertezza per la nuova che emerge all’orizzonte.

In questo contesto la fa da padrone un relativismo culturale che teorizza e difende il pluralismo etico, ritenuto addirittura condizione per la democrazia, decretando così la decadenza e la dissoluzione della ragione e dei principi della legge morale naturale.

Continua a leggere “TANA LIBERA TUTTI – incontri sui principi non negoziabili a san Donà di Piave”

La voce dei media non è quella della fede

12106784_10208023366965908_7667067775140755906_n

dal discorso del Santo Padre BENEDETTO XVI  Aula Paolo VI   –  Giovedì, 14 febbraio 2013

[…]  c’era il Concilio dei Padri – il vero Concilio –, ma c’era anche il Concilio dei media. Era quasi un Concilio a sé, e il mondo ha percepito il Concilio tramite questi, tramite i media. Quindi il Concilio immediatamente efficiente arrivato al popolo, è stato quello dei media, non quello dei Padri. E mentre il Concilio dei Padri si realizzava all’interno della fede, era un Concilio della fede che cerca l’intellectus, che cerca di comprendersi e cerca di comprendere i segni di Dio in quel momento, che cerca di rispondere alla sfida di Dio in quel momento e di trovare nella Parola di Dio la parola per oggi e domani, mentre tutto il Concilio – come ho detto – si muoveva all’interno della fede, come fides quaerens intellectum, il Concilio dei giornalisti non si è realizzato, naturalmente, all’interno della fede, ma all’interno delle categorie dei media di oggi, cioè fuori dalla fede, con un’ermeneutica diversa. Era un’ermeneutica politica: per i media, il Concilio era una lotta politica, una lotta di potere tra diverse correnti nella Chiesa.

Continua a leggere “La voce dei media non è quella della fede”