Omofobia, in piazza con il vescovo indagato : “Non mi chiuderanno la bocca”

 

festividad-virgen-de-los-desamparados-2016

di Andrea Zambrano  La Nuova Bussola Quotidiama

“Non mi chiuderanno la bocca”. L’arcivescovo di Valencia Antonio Cañizares giovedì ha sentito tutto l’affetto e la fede del suo popolo quando si è svolta la preghiera di riparazione per la blasfema riproduzione del bacio saffico tra la Madonna degli Indifesi e la Virgen Morenita, principale logo utilizzato dalle associazioni Lgbt per propagandare il gay pride.

Le immagini trasmesse dai telegiornali hanno mostrato un popolo intero, dietro il suo pastore e sinceramente attaccato a due delle principali devozioni di Spagna, in quella che è una vera e propria battaglia per la libertà religiosa nel Paese ormai alla mercè di poteri forti imbevuti di ideologia omosessualista. Come raccontato dalla Nuova BQ in più occasioni (qui, qui e qui) Cañizares è ormai un simbolo di resistenza: denunciato da una lobby gay con l’accusa di omofobia e ora indagato, infangato pubblicamente da diversi partiti politici (Podemos, il più scatenato), irriso della fede del popolo che gli è assegnato dalla Chiesa (la Virgen de los desemparados è la principale devozione Valenciana) e avvertito dalle leggi contro l’educazione cattolica che stanno mettendo a rischio la libertà di educazione delle scuole paritarie.

E Cañizares ha risposto alla chiamato dei fedeli, definendo quello di giovedì un giorno emozionante dopo aver sofferto tanto”.

I valenciani sono usciti in strada e si sono radunati nella piazza dedicata proprio alla Madonna degli Indifesi, in Plaza de la Virgen, di fronte alla Cattedrale per difendere la loro fede cattolica dagli attacchi laicisti che in questi mesi nella città spagnola sono stati tanti. Più di mille persone hanno partecipato alla preghiera di riparazione. “In varie occasioni mi hanno voluto far tacere – ha detto il cardinale –. Ma ora sto con il mio popolo in piazza, con grande speranza e senza nessuna intenzione di offendere. Non mi zittiranno, la Parola di Dio non è incatenata. Non mi sono mai sentito abbandonato, né da Dio né dalla gente perché mi hanno appoggiato e la piazza mi sembra che dica: avanti, siamo con te Antonio”.

Parole forti e cariche di determinazione. Così parla un cattolico di fronte ai pericoli delle ideologie distruttive dell’antropologia umana.

Poi ha aggiunto: “Se qualche ferita è rimasta aperta, qui si deve rimarginare. Questo atto di riparazione è un atto di amore alla Vergine Maria. Oggi preghiamo per chiedere perdono per le offese e perché vengano ristabilite la convivenza e il dialogo, per il rispetto del diritto che le persone hanno di professare la loro religione”.

Molte attestazioni di stima e affetto al vescovo sono arrivate dal mondo associativo e dal laicato cattolico. Ma ancora la Conferenza Episcopale Spagnola, che pure nei giorni scorsi era intervenuta per condannare la profanazione alla cappella universitaria dell’Università Complutense di Madrid, non ha manifestato pubblicamente la sua vicinanza all’Arcivescovo.

 

167 pensieri su “Omofobia, in piazza con il vescovo indagato : “Non mi chiuderanno la bocca”

  1. 61angeloextralarge

    Siamo fortunati che il nostro è un Padre misericordioso. Non oso pensare cosa potrebbe aver voglia di fare in questa Babele moderna (moderna?).

  2. Corrado

    Suor Lucia di Fatima lo ha scritto al cardinale Carlo Caffarra «La Madonna gli ha già schiacciato la testa»
    Si agita inutilmente per spaventare i cristiani, ma sa di avere già perso…

    1. Paolo Pagliaro

      Se è per questo, Gesù Cristo ha detto alcuni millenni fa: “Non temete, ho vinto il mondo”. Questo non vuol dire che siano mancate persecuzioni.

  3. Marisa

    Gravissimo il fatto che la Conferenza Episcopale spagnola non abbia espresso il suo sostegno all’arcivescovo Canizares.

    1. Fabrizio Giudici

      “La Conferenza Episcopale”
      Mica vorrete che pregiudichino il dialogo.

      “E Bergoglio, allora?”
      Be’, lui non si impiccia in questioni politiche.

      1. roberta

        II preferisco stare al posto di battaglia che è mio, facendo il meglio che posso, perché la discomunione non viene da Dio

  4. Mauro Barberio

    Attenzione Costanza che sta succedendo qualcosa di analogo e forse più grave qui in Italia! Don Massimiliano Pusceddu a Decimoputzu, vicino a Cagliari, sta subendo un attacco senza precedenti (petizioni “popolari”, aggressioni massmediatiche e pure una denuncia penale per “istigazione a delinquere”) per aver citato, letteralmente, San Paolo e la sua lettera ai Romani, nella quale l’Apostolo delle Genti afferma che chi commette tali cose (tra le altre, anche gli atti omosessuali) merita la morte. Credo sia importante agire immediatamente a difesa e sostegno di Don Massimiliano, mentre il clero locale … come nel Getsemani dorme sonni profondi!

    1. matteo

      Si anche in Italia sta accadendo la stessa cosa. Dobbiamo fare rete tra noi cattolici, intensificare il dialogo tra di noi, il loro primo obbiettivo con un silente appoggio di pochi gerarchi ecclesiastici è sfaldarci come popolo,disgregarci,non renderci 1(popolo) nel Signore.

  5. Nicola

    Nota de la Secretaría General ante la profanación blasfema de las imágenes de Ntra. Sra. de los Desamparados y la Virgen de Montserrat

    La Conferencia Episcopal Española (CEE) manifiesta su firme condena por la profanación blasfema de las imágenes de Ntra. Sra. de los Desamparados y la Virgen de Montserrat contenida en propaganda difundida por Internet y que hiere los sentimientos religiosos arraigados en el pueblo cristiano de la Comunidad Valenciana, de Cataluña y del resto de España.

    Al mismo tiempo, la CEE se une espiritualmente a la ceremonia religiosa de desagravio a la Santísima Virgen María, convocada por el Cardenal Antonio Cañizares Llovera, Arzobispo Metropolitano de Valencia y los obispos con territorios en dicha comunidad autónoma, que se celebrará en la capital valenciana la tarde de mañana, día 16 de junio, y expresa su solidaridad y cercanía con los mencionados pastores y fieles.

    La referida propaganda blasfema es, por desgracia, un episodio más de una espiral que atenta al legítimo ejercicio de la libertad religiosa, así como a la libre predicación del Evangelio en una sociedad plural.

    Madrid, 15 de junio de 2016

    1. Fabrizio Giudici

      Questo comunicato l’avevo letto: ma si parla dell’ultimo episodio, cioè della blasfemia sulla Vergine. Hanno preso posizione sull’attacco al vescovo per via della sua predica?

  6. Giusi

    Il Papa dovrebbe intervenire personalmente a difendere questi figli fedeli della Chiesa a meno che non li consideri tali…..

    1. roberta

      Il Papa è stato il principale oppositore della Kirchner in Argentina, che portava avanti il discorso unioni omosessuali. Non è che forse possiamo fidarci di lui che magari ne sa qualcosina di più?

      1. Giusi

        Si la lettera privata che scrisse alle suore…… Sempre quella. Gioverebbe un aggiornamento. Poi mica gli si chiede la luna. C’è un prete cattolico al quale non fanno dire messa: sarebbe il minimo sindacale che intervenga..

  7. Giusi

    Su Don Pusceddu: c’è una petizione online indirizzata al Papa per chiederne la rimozione! La domanda è: avrebbero mai scritto a Benedetto XVI?

    Se il mostro è un prete contrario alle unioni gay
    di Riccardo Cascioli

    Un sacerdote sardo critica nell’omelia la legge sulle unioni civili, condanna gli atti omosessuali citando San Paolo. E così scoppia il caso, con una petizione online indirizzata al Papa per chiederne la rimozione. È ormai questo il modo per intimidire i preti e ridurre al silenzio qualsiasi forma di dissenso. Senza neanche bisogno della legge Scalfarotto.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-il-mostro-e-un-prete-contrario-alle-unioni-gay-16531.htm

    1. Enrico

      Io sono andato sulla pagina FB della promotrice della petizione e le ho inviato un messaggio personale, unica cosa permessa a chi non è suo amico su FB

  8. alessandra

    Certo è veramente brutto vedere tutte queste parole diffidenti, supponenti e anche ironiche , maliziose, punzecchianti.
    una piccola vergogna, Non si combatte così, il diavolo certamente se ne approfitta se c’è dentro alla critica si cela piccola piccola apparentemente innoqua la malizia . Non è degna dei cristiani, pensateci per favore..!

    1. Giusi

      Di che malizia stai parlando? Sono fatti. La Chiesa non difende i suoi figli migliori. Punto.

      1. Giusi

        E MENTRE C’E’ CHI BLATERA DI MALIGNITA’ A DON PUSCEDDU E’ STATO IMPEDITO DI CELEBRARE MESSA! E IL PAPA CHE FA? PERCHE’ NON INTERVIENE?

        Da facebook:

        Francesco Morcavallo

        Dalla bacheca di mio fratello Paolo Morcavallo:

        A proposito della persecuzione contro don Massimiliano Pusceddu, posto una testimonianza di questa mattina di una cara amica che vive a Cagliari.

        Tempi duri per chi proclama la verità di Cristo. La colpa di don Massimiliano? Aver letto durante l’omelia la lettera ai Romani di San Paolo in cui l’apostolo delle genti condanna senza mezzi termini la pratica dell’omosessualità.

        “Oggi alle 10 celebrava Messa don Max. Veniamo a sapere che un comitato di gay avrebbe manifestato sul sagrato della chiesa. Decidiamo di andare x sostenerlo con la nostra presenza. Molti fanno il nostro stesso pensiero, la Chiesa è gremita di fedeli. Nell’entrare (come x uscire) non accettiamo provocazioni dai manifestanti. Inizia la funzione e al posto del viceparroco don Max fa ingresso il parroco. Fa una premessa: don Massimiliano non celebrerà x motivi di sicurezza su richiesta delle forze dell’ordine. Non solo: non ci sarà l’omelia!!! Piango e piangono in molti. Ci sentiamo addosso la persecuzione contro i cristiani, l’essere lasciati soli di fronte alla battaglia x amare Gesù. Al termine della Messa il parroco ci dice: io non ho potuto parlare, don Massimiliano non ha potuto parlare ma voi, con la vostra presenza qui oggi, avete parlato. Partono applausi, siamo commossi. Fuori di nuovo provocazioni ma nei nostri cuori c’è la pace che solo Dio può dare”.

          1. Giusi

            Peraltro in questa omelia il “povero” Don Pusceddu critica la linea Galantino e invoca la libertà per Asia Bibi: si è praticamente scavato la fossa!

        1. Luigi

          “Ci sentiamo addosso la persecuzione contro i cristiani […]”

          Magari!
          È noto come il sangue dei martiri sia semenza di cristiani.
          Ma non saranno così stupidi… o sì?

          Adesso, per lo meno, nessuno può più credere alla favolette sulla libertà di opinione e religione.
          Big brother is watching you…

          Ciao.
          Luigi

          1. Giusi

            Io trovo che sia un fatto gravissimo che a un prete sia impedito di celebrare e di pronunciare l’omelia (non ha potuto farlo nemmeno l’altro prete). E’ gravissimo sia da parte dello Stato che della Chiesa. E’ una violazione della libertà di religione costituzionalmente garantita. E poi c’è il Concordato. E’ un fatto di fronte al quale i vertici della Chiesa dovrebbero tuonare! Non me ne faccio una ragione!

            1. Luigi

              Io ho altro pensiero, Giusi 🙂

              “Libertà di opinione, di stampa, di religione” sono sempre state mero specchietto per allodole, funzionale all’eradicazione della Verità dal cuore dei popoli d’Europa.
              Droghe per ottenebrare i cervelli degli uomini, insomma, così come il sesso ricreativo e il ludismo.
              Ma non esisteva il minimo dubbio che, una volta ottenuta tale eradicazione, di questi miraggi ci si sarebbe ben presto dimenticati, e nel modo più brusco.

              Del resto tali “libertà” sono “parti” abominevoli di quella Rivoluzione francese (e dintorni: perdonami la brutale semplificazione) che ci ha dato terrore e genocidio.
              Come diceva il poeta, “timeo Danaos et dona ferentes”.

              Sai quante belle cose prevede la Costituzione di benignana bellezza? Un mucchio.
              Sai quante ne garantisce, realmente? Nessuna, perché (per dirla con Ernst Jünger) non è il codicillo di legge che tutela le case degli uomini, ma il padre di famiglia che – con l’ascia in mano e spalleggiato dai figli maschi – si fa sulla soglia per difenderla, se necessario.

              (Comprendi, ora? “Padre di famiglia”… ecco perché lo hanno tolto di mezzo)

              Non per nulla il “liberalismo” – nel senso più ampio dell’accezione – venne infallibilmente condannato dal beato Pio IX, non per nulla, nei secoli, i figli della Chiesa preferirono la morte alla sottomissione a queste illusioni (quale ne fosse il nome del momento).

              “Gravissimo”, quanto accaduto? Forse è gravissimo dal punto di vista dei fanatici dei “diritti dell’uomo”.
              Ma poi cosa pretendi, da Stati che prevedono l’aborto legale? Sei milioni e mezzo di morti solo in Italia, e ancora si continua!

              In ogni caso è risaputo, “la Vandea di Dio e del re non morirà” 😉

              Ciao.
              Luigi

              1. cinzia

                @Luigi

                “Libertà di opinione, di stampa, di religione” sono sempre state mero specchietto per allodole, funzionale all’eradicazione della Verità dal cuore dei popoli d’Europa.
                Droghe per ottenebrare i cervelli degli uomini, insomma, così come il sesso ricreativo e il ludismo.
                Ma non esisteva il minimo dubbio che, una volta ottenuta tale eradicazione, di questi miraggi ci si sarebbe ben presto dimenticati, e nel modo più brusco.

                Penso che tu Luigi abbia colto nel segno. La libertà della Rivoluzione Francese serviva proprio a questo….

                1. Fabrizio Giudici

                  @Luigi “non è il codicillo di legge che tutela le case degli uomini, ma il padre di famiglia che – con l’ascia in mano e spalleggiato dai figli maschi – si fa sulla soglia per difenderla, se necessario.”

                  Esatto. Il che è tutt’altro della rivoluzione francese, ma non distante dalla sana interpretazione di quella americana… Vedasi quell’emendamento costituzionale che garantisce l’accesso alle armi, che per gli americani della destra classica sono – se non altro metaforicamente, sperando che non si arrivi mai ai casi estremi – la possibilità di difendersi dallo stato, quando questo diventa un moloch. E spiega anche perché i democratici hanno la fissazione per quell’emendamento, anche quando non c’entra.

                2. Luigi

                  Ma no, nessun tiro preciso.
                  Più semplicemente, lessi a suo tempo la “Mirari vos” di Gregorio XVI 😀

                  Da http://www.totustuustools.net/magistero/g16mirar.htm:

                  “Da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo, a cui apre il sentiero quella piena e smodata libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e dello Stato, non mancando chi osa vantare con impudenza sfrontata provenire da siffatta licenza qualche vantaggio alla Religione. “Ma qual morte peggiore può darsi all’anima della libertà dell’errore?” esclamava Sant’Agostino [Ep. 166]. Tolto infatti ogni freno che tenga nelle vie della verità gli uomini già diretti al precipizio per la natura inclinata al male, potremmo dire con verità essersi aperto il “pozzo d’abisso” (Ap 9,3), dal quale San Giovanni vide salire tal fumo che il sole ne rimase oscurato, uscendone locuste innumerabili a devastare la terra. Conseguentemente si determina il cambiamento degli spiriti, la depravazione della gioventù, il disprezzo nel popolo delle cose sacre e delle leggi più sante: in una parola, la peste della società più di ogni altra esiziale, mentre l’esperienza di tutti i secoli, fin dalla più remota antichità, dimostra luminosamente che città fiorentissime per opulenza, potere e gloria per questo solo disordine, cioè per una eccessiva libertà di opinioni, per la licenza delle conventicole, per la smania di novità andarono infelicemente in rovina.

                  A questo fine è diretta quella pessima, né mai abbastanza esecrata ed aborrita “libertà della stampa” nel divulgare scritti di qualunque genere; libertà che taluni osano invocare e promuovere con tanto clamore. Inorridiamo, Venerabili Fratelli, nell’osservare quale stravaganza di dottrine ci opprime o, piuttosto, quale portentosa mostruosità di errori si spargono e disseminano per ogni dove con quella sterminata moltitudine di libri, di opuscoli e di scritti, piccoli certamente di mole, ma grandissimi per malizia, dai quali vediamo con le lacrime agli occhi uscire la maledizione ad inondare tutta la faccia della terra. Eppure (ahi, doloroso riflesso!) vi sono taluni che giungono alla sfrontatezza di asserire con insultante protervia che questo inondamento di errori è più che abbondantemente compensato da qualche opera che in mezzo a tanta tempesta di pravità si mette in luce per difesa della Religione e della verità. Nefanda cosa è certamente, e da ogni legge riprovata, compiere a bella posta un male certo e più grave, perché vi è lusinga di poterne trarre qualche bene. Ma potrà mai dirsi da chi sia sano di mente che si debba liberamente ed in pubblico spargere, vendere, trasportare, anzi tracannare ancora il veleno, perché esiste un certo rimedio, usando il quale avviene che qualcuno scampa alla morte?”

                  Ciao.
                  Luigi

              2. Giusi

                Si certo ma facciamo finta di credere a queste libertà e usiamole contro almeno! I musulmani lo fanno. Dobbiamo anche essere furbi come serpenti. Il Padre di famiglia nella fattispecie ci sarebbe e avrebbe pure potere mediatico ma latita…… Resta il fatto che non mi ricordo essere mai successo che viene vietata una messa per motivi di ordine pubblico…

                1. Luigi

                  Giusi,

                  per quanto mi riguarda “facciamo finta di credere” non è opzione contemplata (se lo fanno anche i mussulmani, aggiungo non richiesto, è altro motivo per non farlo io).
                  Se poi leggi il passo dell’Enciclica che riportavo nella risposta a Cinzia, mi sembra che anche Gregorio XVI avesse qualche dubbio su una simile posizione… non si promuove un male perché ne deriva qualche vantaggio accessorio.

                  In altre parole, chiedere che si rispetti un sacerdote di Cristo per questioni di “libertà di religione” è aver già ammesso la propria sconfitta. Parla come mangi, dicono dalle mie parti 😀
                  No, il rispetto a don Massimiliano – quale don Max d’Egitto, non è mio fratello! – è dovuto perché egli è sacerdos in aeternum.

                  È ora di finirla, penso con molta umiltà, di adottare le forme mentali e le categorie di pensiero del mondo.
                  Abbiamo le nostre, e sono eternamente altre.

                  Sull’altro punto che sollevi… sai quale azione mai – mai! – bisogna compiere per rispettare un padre di famiglia, ancor più se “santo”?
                  Criticarlo.

                  Come scriveva Giovannino Guareschi, umiliare un padre di fronte al figlio è una delle azioni più infami che si possano compiere.
                  Questo, sia chiaro, a prescindere dalle qualità del padre.

                  Giovanni scrisse forse qualcosa contro Pietro, per le sue parole e azioni durante la Passione di Cristo?
                  A me non risulta.
                  Si “limitò” a seguire Gesù fin sotto la Croce…

                  Ciao.
                  Luigi

                  1. Piero

                    Giovanni scrisse forse qualcosa contro Pietro, per le sue parole e azioni durante la Passione di Cristo?
                    A me non risulta.

                    Pero’ le scrisse, non le omise “per rispetto”.

                    1. Luigi

                      Sapevo che era meglio se stavo zitto 🙂

                      Mi puoi indicare, per favore i passi, del suo Vangelo dove Giovanni critica l’operato di Pietro?
                      Grazie!

                      Ciao.
                      Luigi

                    2. Piero

                      Non ho detto che lo avesse criticato, ma che ha scritto tutto quello che fece… e’ diverso…

                    3. Giusi

                      Allora andiamocene direttamente nelle catacombe, chiuda i battenti pure il PDF, non votiamo più, anzi non mangiamo nemmeno strappiamo dei rovi che tanto è tutto frutto di questo mondo infame! Un padre non si critica se fa il padre ma se fa le corna a tua madre si critica eccome! Aspettarsi da un padre che faccia il padre non è umiliarlo ma richiamarlo ai suoi doveri, alla sua responsabilità.

                    4. Fabrizio Giudici

                      “In altre parole, chiedere che si rispetti un sacerdote di Cristo per questioni di “libertà di religione” è aver già ammesso la propria sconfitta.”

                      Penso che la cosa sia un po’ più articolata. Il rispetto al sacerdote gli arriva, come dici tu, dalla dignità sacerdotale. La “libertà di religione”, d’altro canto, è una regola di convivenza tra pari, cioè tra semplici uomini. Così come la libertà di parola, eccetera: sia come non sia, fa parte delle regole di convivenza. Se viene violata, la cosa va denunciata davanti a tutti.

                      Quanto a Giovanni e Paolo… francamente non capisco il discorso. Intanto Pietro si era subito pentito; non era tornato immediatamente a proclamare con coraggio la fede perché, come gli altri, non aveva ricevuto lo Spirito Santo a Pentecoste. Di fatto Cristo l’aveva già posto a capo della Chiesa, ma non era ancora in grado di prendersene totalmente la responsabilità. È solo dopo la Pentecoste che Pietro e gli altri apostoli iniziano a governare la Chiesa dinnanzi alla comunità.

                      In compenso, dopo la Pentecoste, abbiamo la correzione di Paolo a Pietro per una sua decisione errata. E Paolo scrisse:

                      “Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto.”

                      Si oppose e a viso aperto, davanti agli altri. Lo fece in modo rispettoso e ovviamente ne aveva in qualche modo titolo; ma lo fece e certo non si preoccupò che l’autorità di Pietro ne fosse sminuita dinnanzi ai fedeli.

                    5. Giusi

                      Certo che bisogna denunciare non fosse altro che per inchiodarli alle loro contraddizioni. Anche perché in questo mondo viviamo e con esso ci dobbiamo relazionare. Altrimenti andiamo a fare gli eremiti in una grotta. Se Don Pusceddu verrà denunciato dovrà difendersi appellandosi alle leggi di questo stato non del Sacro Romano Impero.

        2. Cavaliere di San Michele

          E meno male che anche il parroco lo sosteneva e non l’ha abbandonato!
          Quel che preoccupa e’ che non credo che le forze dell’ordine, a qualsiasi livello possano vietare di pronunciare un’omelia all’interno di una chiesa. O i preti sono stati spaventati parecchio (e non voglio giudicare), o il parroco era a digiuno di diritto ecclesiastico (ma non credo) o tale ordine e’ arrivato da altra provenienza… non laica, temo.

          Come diceva Andreotti…

          1. giulia

            Concordo, mi spaventa che un parroco si faccia intimidire e che si faccia dire da altri chi deve o non deve predicare nella chiesa che lui amministra

            1. Fabrizio Giudici

              “si faccia dire da altri chi deve o non deve predicare nella chiesa che lui amministra”

              Sempre che non lo abbia imposto il vescovo. Queste sono le premesse del vescovo di Cagliari sulla difesa della fede cattolica, e non sono certo esaltanti:

              http://www.intelligonews.it/articoli/13-settembre-2013/12151/l-apertura-di-monsignor-miglio-alle-coppie-di-fatto-e-una-picconata-alla-famiglia
              http://blog.messainlatino.it/2012/02/di-mani-in-peggio.html

              D’altronde è anche sospetta la sua formazione (pupillo di mons. Bettazzi…). Ma questo è solo quello che esce da una veloce ricerca su Google: per il resto non conosco questo vescovo. Tuttavia, di questi tempi, essere sospettosi è il minimo. È fondamentale chiedere chiarimenti espliciti. Anche perché se un vescovo ordina ad un suo prete di tacere, quel prete si trova in una situazione molto difficile. Per questo _devono_ intervenire i laici in sua difesa. Per questo dico che i fedeli coinvolti in ogni diocesi dovrebbero chiedere udienza e farsi dire chiaramente da che parte sta il loro vescovo.

              1. Giusi

                Ho appreso che Don Pusceddu ha sospeso pure una pagina di catechesi su you tube. Ha parlato di silenzio e di obbedienza. Mi sa che c’entra proprio il vescovo! A posto siamo! Viene ridotto al silenzio chi predica la retta dottrina!

                1. Giusi

                  Non voglio usare mezzi termini: questo vescovo mi fa schifo! Invece di difendere il suo sacerdote ha chiesto perdono e ha ridotto Don Pusceddu al silenzio! Mi vergogno per lui!

                  Cagliari, l’Arcivescovo Miglio chiede scusa per le parole di Don Max
                  Netta presa di posizione della Chiesa di Cagliari, con le parole del Monsingnor Arrigo Miglio, che condannano la recente omelia choc antigay del parroco Don Massimiliano Pusceddu: “L’amore contro ogni discriminazione. Chiedo scusa a nome della Chiesa per chi si è sentito ferito. Al sacerdote rinnovo la richiesta di osservare silenzio”

                  http://www.castedduonline.it/cagliari/centro-storico/37504/cagliari-l-arcivescovo-miglio-chiede-scusa-per-le-parole-di-don-max.html

                    1. Giusi

                      Se un vescovo mette un suo prete alla gogna
                      di Riccardo Cascioli

                      Divieto a tempo indeterminato di predicare e di prendere posizioni pubbliche; chiusura del canale You Tube con le sue omelie; sconfessione pubblica del sacerdote e scuse del vescovo a tutto il mondo gay. Sono queste in sintesi le misure prese dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, nei confronti di don Massimiliano Pusceddu, il sacerdote reo di aver duramente criticato in una omelia le unioni civili e avere citato San Paolo per denunciare l’omosessualismo dilagante. Dell’omelia di don Pusceddu e del linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto abbiamo riferito alcuni giorni fa ( http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-il-mostro-e-un-prete-contrario-alle-unioni-gay-16531.htm)

                      Una cagnara indegna nata da una voluta distorsione delle parole del sacerdote: aveva citato il brano della lettera di San Paolo ai Romani che, dopo una lunga intemerata contro chi lascia andare a passioni omosessuali, conclude dicendo: «E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa». Ma i giornali hanno rilanciato affermando che don Massimiliano ha detto che «i gay devono morire». Da qui il crescendo di polemiche, culminate in una denuncia contro il prete e la raccolta firme per una petizione in cui si chiede la sua rimozione addirittura al Papa. Un gruppetto di Lgbt – provenienti da altre parti d’Italia – ha anche pensato bene di fare un picchetto davanti alla chiesa di Decimopotzu domenica scorsa.

                      Dopo qualche giorno di riflessione, l’arcivescovo ha dunque deciso di intervenire: per difendere il proprio sacerdote? Per difendere la Chiesa da attacchi pretestuosi? Per reclamare il diritto dei cattolici di leggere e meditare la Parola di Dio? Neanche per idea: il lungo comunicato (http://www.chiesadicagliari.it/2016/06/22/la-parola-del-vescovo-lamore-contro-ogni-discriminazione/) attacca direttamente don Pusceddu, reo di aver «falsato il pensiero di San Paolo», e chiede «scusa a nome mio e della nostra chiesa diocesana», Oltre all’annuncio delle sanzioni disciplinari di cui sopra.

                      È davvero triste lo spettacolo di un vescovo che corre a inginocchiarsi davanti al “padrone del mondo”, ovviamente nel nome della misericordia e del rispetto verso tutte le persone. Dice monsignor Miglio che San Paolo «nella stessa Lettera (c. 5 e 8), proclama senza ombre la Misericordia di Dio», come se ciò fosse in contrasto con la citazione fatta da don Massimiliano. In realtà proprio la misericordia presuppone la denuncia del peccato, tanto è vero che “ammonire i peccatori” è un’opera di misericordia spirituale, se ancora il vecchio Catechismo è in vigore.

                      Fare finta che il peccato non esista, o non conti, rende inutile anche la misericordia: tanto più oggi che si confonde il male con il bene e tutto sembra lecito, per aprire la strada alla misericordia è importante indicare con chiarezza dove stanno male e bene. Casualmente proprio oggi la Chiesa celebra la solennità della nascita di san Giovanni Battista, che finì con la testa mozzata per aver ammonito pubblicamente il re Erode riguardo al suo rapporto peccaminoso con Erodiade. C’è da chiedersi se oggi non sarebbe stato silenziato prima da qualche vescovo.

                      Ma tornando a San Paolo, proprio i capitoli citati da monsignor Miglio per dimostrare l’errore di don Massimiliano, dimostrano esattamente il contrario. Se il capitolo 5 ci dice che «laddove è abbondato il peccato, sovrabbonda la grazia» (la grazia presuppone il peccato), nel capitolo 8 San Paolo ci dice che «non c’è più nessuna condanna», ma «per quelli che sono in Cristo Gesù». Insomma San Paolo chiede la conversione, coerentemente con la dura reprimenda del capitolo 1 contro chi si lascia andare a comportamenti depravati. Dice ancora nel capitolo 8: «Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio».

                      Aldilà dell’interpretazione di San Paolo, però, la cosa che più amareggia e sconcerta è questo modo in cui un vescovo abbandona un proprio prete nelle mani di chi lo vuole eliminare in nome dell’ideologia che domina il mondo. Si tratta di episodi che purtroppo diventano sempre più ricorrenti, e che suonano come intimidazione per i sacerdoti che volessero seguire e annunciare l’insegnamento tradizionale della Chiesa. Al contrario infatti, preti che da decenni diffondono eresie dal pulpito e si rendono protagonisti di episodi discutibili, e per questo diventano beniamini dei media, proseguono indisturbati le loro attività pubbliche.

                      Ma non si vuole qui ridurre la gravità del fatto a considerazioni che potrebbero suonare ideologiche. Il punto è che il vescovo dovrebbe essere come un padre anzitutto nei confronti dei suoi sacerdoti: e quale padre esporrebbe suo figlio al pubblico ludibrio, anche se avesse commesso un errore? Quando un vescovo abbandona così un prete, è tutta la Chiesa che diventa insicura per i fedeli. Peraltro, colpendo don Massimiliano, monsignor Miglio ha colpito direttamente anche il movimento da lui fondato, gli Apostoli di Maria, ormai diffuso in tutta Italia e altrove nel mondo, il cui carisma consiste nella diffusione della preghiera del rosario nelle famiglie (vedi la testimonianza linkata).

                      Un’ultima nota: il comunicato del vescovo è arrivato alla vigilia del “Sardegna Gay Pride” che si svolgerà domani a Cagliari. Diventa difficile non pensare che si sia sacrificato un prete sperando nel quieto vivere o nella gratitudine dei partecipanti. Ma vale la pena dare un’occhiata allo spot che promuove questo gay pride, che coinvolge anche un ragazzino, per capire meglio a chi ci si sta sottomettendo

                      https://youtu.be/30lhn3WQtSs

                    2. Giusi

                      E hanno fatto fuori pure Don Giovanni Ferrara: un sacerdote cattolico di Padova. La sua colpa? Avere ospitato una scuola parentale no gender. Il vescovo Cipolla, uno dei nuovi vescovi cattocomunisti nominati da Papa Francesco, quello pronto a rinunciare al presepe per non offendere i musulmani, gliel’ha fatta pagare! Sono nauseata. Questa non è la Chiesa di Cristo!

                      http://www.riscossacristiana.it/don-giovanni-ferrara-sacerdote-cattolico-di-padova-diffamato-dal-mattino/

                    3. Giusi

                      Giusto per capire di chi stiamo parlando! Sono fuori di me: Don Giovanni Ferrara lo conosco è un bravissimo sacerdote, un uomo di Dio, di preghiera, mariano, mite e forte in Cristo. A Padova imperversano eretici che nessuno tocca, viene invitato Enzo Bianchi a parlare nelle parrocchie e cacciano Don Giovanni! Confido in un fulmine!

                      https://youtu.be/XVnxDODVVhU

    2. signora

      Hai ragione, non dimentichiamoci che i cristiani dopo il Vangelo hanno come libro Il Galateo di Giovanni della casa…perché i cristiani devono essere educati! eh

    3. paolo

      alessandra
      hai pienamente ragione
      In più, ho cercato ancora di leggere qualche commento al tuo commento… ed è veramente brutto.
      Ho quindi smesso di leggere altri commenti perchè ( come ben tu dici ) è una cosa ” Non degna dei cristiani”.
      Non credo sia questo il modo di cercare il Regno di Dio fra noi.
      paolo

  9. beppino

    Ormai é “necessario” aver paura di omosessualisti e gay friendly. Del resto forse é proprio quello che volevano quando si sono inventati la fesseria dell’omofobia e varianti varie…

  10. cinzia

    Se un sacerdote non può più dire verità di fede o citare le Sacre Scritture nemmeno in Chiesa durante la Messa…. credo ci sia di che preoccuparsi!
    E dove sono gli alti vertici della Chiesa?

  11. Enrico

    Credo che nell’articolo ci sia un errore. Si parla di mille persone ma nelle foto che ho trovato in rete mi paiono molte di più.
    Valencia ha quasi 800mila abitanti, mille in piazza non sarebbe una bella notizia.

    1. Giusi

      Alvise dovresti avere l’onestà intellettuale di riconoscere che se passa la famigerata legge Scalfarotto si può finire in galera per il solo fatto di essere cattolici e di citare San Paolo. Non è ancora passata e vedi cosa succede! Non eri tu quello che ci chiamava esagerati? E anzi se fossi un uomo dovresti indignarti!

        1. Giusi

          Si lo so e se passa la Scalfarotto è esattamente quello che può succedere. Non ne hai perché hai sempre ritenuto che queste fossero esagerazioni e continui a buttarla in vacca non dicendo una parola su un fatto gravissimo qual è quello di impedire a un prete di celebrare per motivi di ordine pubblico.

          1. Non mi sento (sinceramente) di prendere nessuna posizione contro l’impedimento a un prete di celebrare.
            Hai detto bene te, c’è sempre le catacombe, o che altro..

  12. Antonio Spinola

    La “libertà di religione” va senz’altro difesa (eppure, …dove sta la società civile? sono tutti al mare?), e il diritto ristabilito dalle autorità civili e religiose (senza abdicazioni).
    Ma il cristianesimo non si esaurisce in un rito o in pratiche di vita santa dei pochi o tanti fedeli, il cristianesimo deve portare “le parole di vita eterna” di Cristo a tutti gli uomini, ai popoli.
    Ogni cristiano è tale se, come Cristo, non teme di predicare e ammaestrare pubblicamente.
    Questa è la massima opera di carità, opera certamente sgradita a una società che vorrebbe comodamente relegare i cristiani nelle mense per i poveri e nell’accoglienza dei migranti.

  13. Fabrizio Giudici

    “II preferisco stare al posto di battaglia che è mio, facendo il meglio che posso, perché la discomunione non viene da Dio”

    Certo ognuno ha un suo posto di battaglia personale. Tuttavia, rispetto all’ultima frase, è la falsità che non viene da Dio ed è quella che bisogna combattere, anche a costo delle divisioni:

    34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare l figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: 36 e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

    Tradotto in un sermone di Sant’Antonio da Padova:

    «La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo»

    La verità genera odio: se la difendiamo è inevitabile essere odiati. Cristo l’ha dimostrato in prima persona. Negli ultimi decenni frotte di chierici e laici hanno ripetuto il contrario, cioè che se teniamo toni dimessi ed educati tutti si vorranno bene sulla faccia della Terra. È falso. Ma, ripetendolo, hanno intontito molti e li hanno privati della capacità di ribellarsi e reagire. Questo non è il vero cristianesimo. Ecco un altro bel “frutto del Concilio”. Quando mi parlarono di certe cose che Vittorio Messori scrisse in “Ipotesi su Gesù”, non capivo e mi sembrava eccessivo. Invece ora capisco benissimo:

    Troppe le immagini di sentimentali nazareni con i capelli biondi e gli occhi azzurri: il Signore delle signore.

    Tornando ai preti perseguitati: bene quelli che manifestano contro sindaci ed assessori… ma non basta. I vescovi si stanno distinguendo per la loro inesistenza, anche se sospetto che nell’ombra stiano facendo qualcosa, e non necessariamente quella giusta. I fedeli chiedano rispettosamente di essere ascoltati di persona e di avere informazioni chiare su cosa pensano di fare, o cosa stanno facendo, i vescovi. Intanto, se non vorranno concedere udienza, si capirà anche dove sta l’ipocrisia dei “pastori con l’odore delle pecore”.

  14. vale

    http://www.intelligonews.it/articoli/30-giugno-2015/28034/la-lezione-di-padre-zanotti-sorkine-servono-dei-preti-come-dio-comanda

    I tiepidi vanno all’inferno (2014)( mondadori)

    il prete deve dare una scossa, deve provocare non deve predicare rassegnazione, e il libro di padre Michel-Marie ha questo intento. È evidente che la nostra società, quella occidentale, la Vecchia Europa, sta vivendo un “inverno religioso”.

    “Di chi è la colpa? Nostra, prima di tutto, preti di Gesù Cristo, che non lo siamo a sufficienza”, scrive padre Zanotti- Sorkine. “Via, siamo onesti e non appelliamoci alla società moderna, con i suoi sconvolgimenti, i suoi cambiamenti, i suoi conflitti tra culture e altre problematiche emerse, per giustificare il prosciugamento dello spirito cristiano nel nostro paese”. Insiste il prete francese: “Niente scuse, non sarebbe degno della santa Chiesa che si è sempre diffusa al di sopra del paganesimo o della falsità degli dei(…) E poi, pensiamo anche solo a San Paolo! Ha forse beneficiato delle circostanze più favorevoli per annunciare il Regno e edificarlo?(…) La verità è questa: non abbiamo più il sacro fuoco. L’immagine che diamo del sacerdozio è troppo insignificante. Non si tocca il cuore. I modi in cui ci poniamo sono inferiori al risultato atteso”.

    1. Giusi

      Parole sante! E ancora oggi quando ci sono i preti così le chiese sono piene. Due tipi di preti riempiono le chiese: quelli con il fuoco di Cristo e gli eretici. Purtroppo i primi vengono perseguitati, ai secondi ponti d’oro anche da parte della Chiesa (vi risparmio l’elenco)

    2. Fabrizio Giudici

      Visto che nomini padre Zanotti-Sorkine… Io ho letto un po’ di cose su di lui, molte buone e certe un po’ dubbie, ma forse io esagero. Tuttavia, pare proprio che certi frutti siano molto, molto positivi: ad esempio, è stato l’ispiratore della Fraternità dei Santi Apostoli che, a Bruxelles, cioè in un vero e proprio deserto spirituale, si è distinta per un certo numero di vocazioni. Dunque, un’iniziativa in controtendenza, benedetta dall’allora cardinale Léonard. Monsignor De Kesel, fresca nomina di Francesco alla diocesi di Bruxelles, ha pensato bene di chiuderla subito ed espellerla dal Belgio. Motivo? Ci sono troppi preti francesi.

      Ripeto: in Belgio, è considerato un problema avere troppi preti francesi. E poi dice che bisogna abbattere i muri, eh?

      D’altronde, una volta che la mafia di San Gallo si è sbarazzata di Léonard, unico prelato che ancora gli si opponeva (e con un certo successo, essendo primate del Belgio), ha potuto iniziare dedicarsi con ossessione al suo obiettivo primario, ovvero la vendita di un gran numero di edifici sacri, anche in casi in cui c’è ancora una certa frequenza di fedeli. Devastazione, predeterminata ed ossessiva, della Chiesa di Nostro Signore. Questi sono la lobby che ha creato le condizioni per le dimissioni di Benedetto, ha fatto eleggere Francesco, e Francesco si è scelta per pescare i suoi più stretti collaboratori.

      http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/06/21/chiesa-cattolica-bruxelles-fraternit-dei-santi-apostoli___1-v-143490-rubriche_c390.htm

      PS Sia padre Zanotti-Sorkine che mons. Léonard sono oggi al santuario provenzale di Notre Dame de Laus. È quella “chiesa barocca” a cui mi ero riferito poco tempo fa in un commento, che mi fece una gran buona impressione – nella mia limitatissima esperienza, ci sono stato due volte – per l’adorazione al Santissimo. Recentemente ne ho sentito le lodi anche da parte del mio nuovo confessore, che è un prete per bene.

      1. Giusi

        Io sono stata al Laus. Ti riferisci al luogo delle apparizioni o ad un altro Santuario intitolato alla Madonna del Laus? Con l’olio del Laus ho avuto pure una grazia che ho raccontato in un vecchio post.

    3. ola

      Grazie per l’articolo di padre Zanotti-Sorkine che ho letto con piacere pur non conoscendo l’autore. Incluso – ironia?:
      ““Dì ciò che pensi, sii ciò che sei, alla luce di ciò che la Chiesa universale scrive sul tempo esatto che tu vivi. Non sbagliare decennio. Rispondi presente all’appello del papa. Il suo orologio fa l’ora esatta”.”
      ( Pace, chi non e’d’accordo la prenda come battuta! )
      ( O in alternativa se la prenda con l’autore, se questo eventualmente non gli bastasse con chi ha postato il link 🙂 non con chi si limita a citarlo )
      ( Noto con dispiacere che sto mutuando lo stile “parentetico” di Alvise )

      1. ola

        “( Noto con dispiacere che sto mutuando lo stile “parentetico” di Alvise )”
        Qui si impone un chiarimento: non perche’io abbia qualcosa contro di te, Alvise, ma obiettivamente il proliferare di parentesi non aiuta la leggibilità’.

        1. Fabrizio Giudici

          @Ola

          Se di fronte a tutto quello che sta succedendo ti senti rincuorato da una frasetta (guardandoti bene dall’entrare nel dettaglio di cosa sarebbe quell’ora esatta), contento te. D’altronde, vedo che è l’atteggiamento che stanno tenendo tutti i normalisti.

          PS Peraltro, bisognerebbe chiedere al padre cosa ne pensa oggi, visto che l’articolo era di un anno fa. Ad andare negli archivi non sono poche le interviste di certi che, nei primi anni del pontificato, benedivano l’elezione di Francesco e poi, dopo l’ultimo sinodo, hanno iniziato a parlare in tono ben diverso.

          1. ola

            @Fabrizio non ho scritto “rincuorato” come puoi leggere benissimo, e come ho scritto sopra, che cosa esattamente sarebbe quell’ora esatta – e tutte le altre domande che ti possono venire in mente rispetto al testo – e’una domanda che non va posta a me, ma all’autore. Che poi io mi sia “guardato bene” dallo spiegarlo, lo dici tu – qualcuno me lo ha chiesto? Se no avrei risposto di chiederlo all’autore, o ha chi ha linkato il suo articolo.
            Come anche che io sia “contento”, e’una tua interpretazione – forse per colpa della faccina?
            Cerchiamo di attenerci a quello che e’stato scritto senza piazzare direttamente le persone nei cassetti numerati e, come detto, non era assolutamente mia intenzione iniziare l’ennesimo ramo di una discussione gia’ampiamente sviscerata con dovizia di argomenti.
            Ho solo fatto notare che anche quella frase fa parte dell’articolo linkato – ancora, non da me – se questo disturba o viene ritenuto non rilevante si puo’benissimo ignorare il commento, o avanzare ipotesi coerenti con esso, come fai tu quando scrivi che l’articolo e’di un anno fa.
            Se ci sara’un articolo su una posizione “riveduta e corretta” del padre in cui dira’che adesso ha cambiato idea, lo leggero’altrettanto volentieri di questo.

            1. ola

              “Cerchiamo di attenerci a quello che e’stato scritto senza piazzare”
              Prima che qualcuno fraintenda: Notare che questo non ha niente a che fare con l’essere cortesi o scortesi o educati o maleducati, e’solo una distinzione fra il discutere per argomenti o per sentimenti.

              1. Fabrizio Giudici

                @ola

                “qualcuno me lo ha chiesto”

                Vediamo di fare un po’ il punto della situazione. Stiamo commentando un articolo a proposito di un vescovo indagato per aver predicato il Vangelo. E che non è sostenuto dalla gerarchia, né dal Papa. Si aggiungono commenti relativi a preti che stanno vivendo la stessa situazione in Italia: vescovi zitti e Primate d’Italia zitto. Si aggiungono commenti relativi a preti che usano immagini blasfeme della Madonna e che non vengono richiamati dai vescovi. Si aggiungono commenti relativi a cattedrali dove vengono tenute delle feste da discoteca per iniziativa del vescovo locale. Nel contesto, e se ne è già parlato nei giorni scorsi, il Papa dice che “Gesù fa un po’ lo scemo”, frase che è una blasfemia, indipendentemente dal senso che si vuol dare al discorso…

                Normalmente uno si sente di commentare le cose che lo colpiscono di più. Di tutte queste cose, nessuna ti ha spinto a commentare o a esprimere un’opinione (dico per te, ma anche per altri che hanno ritenuto di dover solo spaventarsi per le “divisioni”). Neanche le blasfemie su Gesù e la Madonna. E qui uno parla senza bisogno che gli si chieda qualcosa… Invece no, ti ha spinto a commentare una frase che, vuotamente, invita a seguire il Papa.

                Dunque, alla fine, spiegami perché uno non dovrebbe avere l’impressione che per molti la priorità non è “difendere” Gesù o la Madonna, o i preti che predicano il Vangelo, o la sacralità dei luoghi di culto, non parliamo poi della sana dottrina perché è argomento superato da mesi, ma l’unica cosa veramente importante è spezzare una lancia, più o meno indirettamente, per il Papa.

                Io mi ricordavo che il Primo Comandamento è “Io sono il Signore tuo Dio. Non avrai altro Dio all’infuori di me”. Pare che sia diventato “Non avrai altro Dio al di fuori del Papa”.

                1. ola

                  @Fabrizio c’e’un’incomprensione: su tutti gli altri “filoni” centrali e laterali non ho commentato perche’non avrei aggiunto niente di nuovo a quello che han detto gli altri e con cui ovviamente concordo. Questo a scanso di equivoci.
                  La frase che ho citato era invece un punto del testo che – a mio giudizio, ovviamente passibile di errori – poteva aggiungere qualcosa alla discussione – OK per te la frase e’ “vuota”, benissimo, ma magari per qualcun altro no, io questo non lo posso sapere.
                  Il resto delle “impressioni” sbagliate discende tutto da qui: io penso che un mio commento valga solo per quel che e’scritto, tu lo riferisci e interpreti in un contesto generale. Lo terro’presente per le prossime volte.

                2. Antonio Spinola

                  Riguardo all’inutile spezzare lance per il Papa, sono d’accordo. Ci sono stati in realtà tempi (anche recenti) nei quali era necessario schierarsi per difendere il Papa dalle calunnie e dagli attacchi di cattolici à la carte, agnostici e eretici in genere. E lo abbiamo fatto, anche rimettendoci qualcosa.
                  Oggi la situazione mi pare diversa. Mai come oggi un Papa è stato esaltato, premiato, elogiato da credenti semicredenti e miscredenti d’ogni risma.
                  Il problema oggi è difendere la parte scomoda, “dura” della Verità predicata da Cristo e testimoniata – anche col martirio – dagli apostoli. Ed è proprio questa parte fastidiosa, poco in linea con “lo spirito del tempo”, che appare accantonata, sottaciuta (in attesa di essere lentamente smaltita?).
                  Proprio ora! proprio in un momento così tragicamente cruciale della rivoluzione antropologica in atto(imposta con la forza della propaganda e della legge).

  15. vale

    infatti.
    lo stigma del cristiano è la persecuzione- come per il prete di cui sopra al quale è stato impedito di celebrare messa.

    e se si proclama la Verità, anche per i laici .

    sia chiaro : persecuzione è anche essere silenziati,emarginati, non considerati. o, comunque, essere messi nella condizione di non disturbare il manovratore.

    se sei contro la “volontà generale” come la intendeva rousseau ( quella delle élite che decidono per le masse, giusto come ricordava senmweb ne “la rivoluzione francese” del gaxotte o “le grand déclassement di chaunu),per il cristiano c’è solo l’indifferenza, se va bene. se no l’esilio,la ghigliottina o la vandea.

    situazione simile oggi. non aspettiamoci nulla di buono. d’altronde non siamo forse “servi inutili”?

    1. Giusi

      Vedo che il video è sparito e anche il post che al proposito avevo fatto su un gruppo su facebook. Facebook cancella quello che vuole senza nemmeno avvisare. Siamo proprio in dittatura!

      1. Fabrizio Giudici

        “Vedo che il video è sparito e anche il post che al proposito avevo fatto su un gruppo su facebook. Facebook cancella quello che vuole senza nemmeno avvisare. Siamo proprio in dittatura!”

        Se ho capito bene, Adinolfi ha lasciato per sempre la piattaforma. Facebook è una fogna: l’errore grosso è stato non boicottarlo in massa all’inizio, perché ha trasformato internet da struttura aperta e acefala quale era sempre stata in un cartello di privati (Facebook, Twitter & co.). Capisco che, alla fine, era territorio di evangelizzazione e quindi bisognava anche andarci. Ora censurano spudoratamente? Bene, “Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi”.

        1. Giusi

          Forse qualcuno lo ha salvato. Se mi arriva lo riposto. Facebook tutela le femministe che aggrediscono i fedeli. Bello schifo!

  16. admin @CostanzaMBlog

    **FLASH -UNIONI CIVILI: CASSAZIONE, VIA LIBERA ALLA STEPCHILD ADOPTION- FLASH**

    1. Giusi

      C.V.D. Alfano, Lupi e non solo farebbero meglio a nascondersi ma tanto hanno la faccia come…….

  17. vale

    la cosa peggiore di ‘sta casta,diciamocelo, oramai vergognosa, è che dicono pure di farlo in difesa del bambino.

    1. Giusi

      SE VOLESSERO DAVVERO DIFENDERE I BAMBINI SI OCCUPEREBBERO DI QUESTO! SCUSATE LE PAROLE SONO CRUDE MA SONO DI UN SACERDOTE IN PRIMA LINEA CONTRO QUESTA PIAGA! MA COM’E’ POSSIBILE FARE COSI’ POCO? COM’E’ POSSIBILE CHE IL GOVERNO PENSI AI MATRIMONI GAY INVECE DI COMBATTERE QUESTI ORRORI? IL GARANTE DELL’INFANZIA HA DETTO CHE ESISTONO ZONE IN CAMPANIA DOVE L’INCESTO E’ LA NORMALITA’. MA CHI LI DIFENDE I BAMBINI? MA COME SI PUO’ IGNORARE TUTTO QUESTO? CHE INTERVENGA ANCHE IL PAPA!
      Fortunato Di Noto
      Un neonato costretto a bere lo sperma, a ciucciare non il biberon…. immaginate cosa. Questa è l’ennesima denuncia – con allegato video – che Meter ha denunciato. in pochi minuti (4300 video pedo denunciati). Più che uno schifo. Abusi sotto gli occhi di tutti….la reazione è solo blanda al limite dell’assenza.Ditemi voi cosa ancora dobbiamo fare per chiedere una ‘guerra contro la pedofilia’. (don Fortunato Di Noto)

      http://www.associazionemeter.org/index.php/ct-menu-item-69/987-pedofilia-meter-denuncia-n-4300-video-pedopornografici-un-neonato-costretto-a-bere-immaginate-cosa

  18. Giusi

    VITTORIA PER IL CARDINALE CANIZARES ACCUSATO DI OMOFOBIA PERCHE’ CATTOLICO E FEDELE ALLA DOTTRINA
    Il Cardinale Antonio Cañizares stava “semplicemente esercitando la propria libertà di espressione” Così ha sentenziato il giudice spagnolo che, va detto, ha dimostrato più discernimento di un Vescovo cagliaritano.
    Evviva il Cardinale (e pure il giudice).

    VICTORY FOR SPANISH CARDINAL IN ‘HATE SPEECH’ CASE

    http://www.churchmilitant.com/news/article/victory-for-spanish-cardinal-in-hate-speech-case

    1. Giusi

      Non si può dire altrettanto dei giudici italiani: si devono sempre far riconoscere! Ricordate questa vicenda?

      Il giudice plana sulla libertà di educazione: scuola condannata per licenziamento “gay” mai avvenuto
      di Andrea Zambrano

      Sentenza di condanna e risarcimento monstre per l’Istituto Sacro Cuore di Trento, accusato di aver licenziato un’insegnante perché lesbica. Che però era in scadenza di contratto. Il processo “esemplare” si è svolto con la suora-direttrice ormai deceduta. In più la supposta discriminazione in realtà rientra nella facoltà della scuola cattolica, sancita dalla legge, di scegliere senza costrizioni i propri insegnanti. Un nuovo caso pilota dei Radicali, anch’essi risarciti, che apre interrogativi inquietanti su una sentenza politica. Pronunciata nel nome di quella che sembra essere una libertà di educazione sotto controllo.

      http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-giudice-plana-sulla-liberta-di-educazione-scuolacondannata-per-licenziamento-gay-mai-avvenuto-16577.htm

        1. Luigi

          Da vecchio arnese della reazione, per una mattina anch’io ho fischiettato quello invece che il Serbidiola… 😀

          Ciao.
          Luigi

        2. Quote from HM The Queen –
          «It is obvious that when a society accepts a lot of people from the outside, one must also set the requirement that they understand where they have come.
          We will make space [for them], but they have come to our society and they can therefore not expect that their old societal models can just be carried on in our country…»

            1. Fabrizio Giudici

              “Itexit” suona male, infatti non credo che la faremo mai: vorrebbe dire prendere l’iniziativa, cosa che ormai non sappiamo più cosa voglia dire. Semplicemente, seguiremo la strada che verrà scelta da altri.

              “Renxit” invece mi suona molto bene. A proposito di Renxit… Cameron è l’ennesimo leader che ha fatto del “matrimonio” omosessuale un punto principale del programma di governo e che se ne è andato a gambe all’aria. Riporto un passaggio significativo di un articolo di tre anni fa. Grassetti miei; notate che la fonte non è “ultracattolica”:

              http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/06/matrimonio-gay-in-regno-unito-per-cameron-linizio-della-fine/491354/

              Perché la campagna per le unioni gay anche nelle chiese che desiderino celebrarle, campagna voluta fortemente dal primo ministro David Cameron, è stata secondo molto “l’inizio della fine” della carriera politica del premier. Alle urne, ieri, è uscito infatti un partito conservatore spaccato a metà, con la maggioranza dei parlamentari Tory che ha votato contro o si è astenuta. Alla fine il matrimonio gay è passato con 400 voti a favore e 175 contro. Ma dei 303 deputati conservatori solo 127 hanno votato seguendo le indicazioni del loro leader. Il voto era libero, “secondo coscienza”. Ma la coscienza, fa notare oggi il quotidiano conservatore Daily Telegraph, “ha indebolito Cameron e questo sarà sicuramente un brutto colpo per il partito”.

              Inoltre non mi risulta che alcun giornale ne abbia parlato: il Partito Rivoluzionario Istituzionale in Messico, che aveva messo in agenda il “matrimonio” omosessuale, ha preso una batosta storica alle elezioni per i governatori locali.

              1. Piero

                Molto meglio exIT
                Mah, non so se il testardo impegno a promuovere a tutti i costi “matrimoni” omo e quant’altro abbia realmente mosso l’elettorato, specialmente “conservatore”, a punire gli eletti. Guarda per esempio alle comunali italiane. Non avrebbe dovuto votarlo neppure la moglie, eppure Renzi e il PD hanno “tenuto”, specialmente dopo un’amministrazione disastrosa sotto tutti i punti di vista, specialmente per i milanesi, di Pisapia, incredibilmente ha ri-vinto.

                1. Fabrizio Giudici

                  Piero, la catena di cause ed effetti non è necessariamente lineare… d’altronde “le mie vie sono più alte delle vostre vie”, eccetera. Di quel pezzo del Fatto è interessante notare la previsione di spaccatura del partito, e nei fatti Cameron si è trovato il partito spaccato che l’ha poi impallinato.

                  Comunque, Cameron non aveva detto che si sarebbe dimesso, ma dopo i fatti ha tratto le dovute conseguenze. Questo gli fa onore. Non come quelli che prima dicono che si dimetterebbero in caso di sconfitta e poi cambiano idea.

                  1. Piero

                    Bah.. non ci voleva certo un genio a capire che il partito si sarebbe spaccato.
                    QUello che intendevo io e’ che l’elettorato italiano se ne sia diciamo “fregato” delle tematiche etiche (in questo con lo zampino d’Oltretevere, che “non s’immischia” salvo quando si tratta di “migranti”).visto che il PD e i candidati renziani hanno avuto risultati tutto sommato buoni, insomma il PD “ha tenuto”.
                    Io credo che uno potrebbe anche promettere 72 vergini Ucrì all’elettorato italiano, se poi mette a disposizione un bell’impiegatuccio pubblico inamovibile… E’ questo che fa la differenza nell’elettorato italiano.
                    Cameron si era anche “pentito” di aver forzato quella scelta, visto che poi (naturalmente noi sappiamo tutti che era cosi’) i numeri erano stati FORTEMENTE GONFIATI.
                    http://www.tempi.it/sei-milioni-di-omosessuali-in-inghilterra-no-sono-545-mila-e-cameron-si-pente-del-matrimonio-gay-tremendo-errore

            2. Giusi

              Purtroppo l’italiano si è impecoronito. Vorrei guardare in faccia tutti quelli che hanno dato la preferenza a Milano alla fratella musulmana a meno che non siano tutti musulmani il che è ancora peggio.

                    1. Piero

                      Si’, l’avevano inserito i democristiani per impedire che i comunisti potessero fare un referenum sull’adesione alla NATO.

                    2. Piero

                      Ma la Costituzione (più bella del mondo!) impedisce pure dire CEDERLA la sovranita’, pero’…

                    3. Fabrizio Giudici

                      “Si’, l’avevano inserito i democristiani per impedire che i comunisti potessero fare un referenum sull’adesione alla NATO.”

                      Dimostrazione che le soluzioni contingenti possono pure servire, ma con il tempo si ritorcono contro. Comunque, ci stanno spiegando che la Costituzione si può emendare. Non si può fare una micro-riforma mirata a rimuovere quel vincolo? O è parte delle sezioni inemendabili? Vedo vari giornalisti che ne tsanno parlando.

          1. Vanni

            Dice Elkann ( non Lapo, come potrebbe sembrare dall’acutezza dell’analisi, ma il babbo):

            “Hanno vinto i vecchi, i nostalgici, i furibondi, gli egoisti, i razzisti, gli hooligans e i Populisti”

            E’ una bischerata, ovviamente; tuttavia, nel caso lo scrittore avesse ragione, dovremmo festeggiare: se più della metà degli Inglesi sono cosi, meglio perderli che trovarli.

            1. Fabrizio Giudici

              Non è solo Elkann: già Gramellini, Severgnini, Scalfari, Mauro e altri stanno scrivendo le stesse fesserie. Certi stanno sostenendo che “per votare bisognerebbe avere un patentino”. Non sono solo stronzi, ma proprio fessi: stanno scoprendo le carte su cosa intendono per “democrazia”: pilotare le masse e farle votare come vogliono loro. In Gran Bretagna uno ha addirittura raccolto le firme per proporre al Parlamento una legge per “rifare” il referendum visto che è stato vinto con pochi punti di vantaggio.

              La Brexit ha probabilmente seppellito il Super Stato, loro ora non si rendono conto che con questo modo di fare stanno seppellendo la democrazia.

              1. Piero

                E naturalmente il patentino dovrebbero darlo loro, cosa che d’altronde si sono sempre arrogati il diritto di fare.
                E’ sempre il solito spirito anti-popolare che prende il sopravvento in questi vecchi rottami della sinistra (i comunisti sono stati SEMPRE dalla parte del grandissimo capitale, basta vedere quali lupi di Wall Street hanno aiutato finanziariamente Lenin nel compiere la sua rivoluzione).
                Il parlamento puo’ in ogni caso ribaltare il risultato dato che il referendum era soltanto “consultivo”.
                In Gran Bretagna uno ha addirittura raccolto le firme per proporre al Parlamento una legge per “rifare” il referendum visto che è stato vinto con pochi punti di vantaggio.
                Quindi non illudiamoci che e’ soltanto il primo passo di un lungo percorso di sofferenza.
                Ah ricordiamoci pure che nel 2006 la sinistra ha vinto le Politiche per 536 voti, in collegi tra l’altro molto “equivoci” dove la camorra regna alla grande, e si sono sempre rifiutati di riconteggiare le schede (le hanno buttate via subito, stesso trucco usato tra l’altro anche nel referendum sulla monarchia) riconteggiando le schede nei collegi “sicuri” e poi “interpolando” i risultati.

                1. Giusi

                  «Il Comitato centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo» (B. Brecht)

                2. Luigi

                  Il “Corriere della Sera”, con Severgnini, ha fatto di peggio.
                  Puro razzismo nei confronti degli anziani, con tanto di foto senofoba sul profilo FB del “giornale”.

                  Pensare che per millennî gli anziani sono stati considerati il deposito della saggezza e dell’esperienza.
                  Adesso viene esaltata invece la frolla e idiota “generazione Orgasmus”…

                  Ciao.
                  Luigi

    1. Piero

      Naturalmente l’Avvenire galantiniano ci mette il carico da novanta:

      “Se il progetto europeo si è costruito nel tempo, con leader lungimiranti e capacità di sacrificare egoismi di corto respiro, il referendum britannico ci dice che il ricorso alla democrazia diretta in questa forma e su questi temi può non essere una buona via”.

      TRADOTTO SIGNIFICA: SE I POPOLI BOCCIANO QUELLE CHE DECIDONO LE CASTE E’ MEGLIO PRIVARLI DELLA POSSIBILITA’ DI DECIDERE.
      http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/Vince-la-retorica-della-paura.aspx

      (Antonio Socci)

      1. Fa il paio col commento attribuito a Napolitano dal Giornale: “è incauto proporre questo tipo di referendum”. Non sia mai che la gente colga la palla al balzo. Come diceva la Costituzionepiùetc.? La sovranità appartiene a chi ?

      2. Fabrizio Giudici

        “Naturalmente l’Avvenire galantiniano ci mette il carico da novanta…”

        Il popolo deve solo decidere su questioni di dottrina, evidentemente.

            1. Fabrizio Giudici

              “Si ma nessuna sorpresa: più massone di Casaleggio buonanima……”

              Esatto.

  19. Fabrizio Giudici

    “Si vede che non aveva l’ “odore delle pecore”…”

    Qui si inizia a sentire un po’ troppo puzza di caprone…

    1. Giusi

      Mi hai tolto la battuta. Stavo per scrivere: in compenso loro hanno quello del caprone..

  20. Fabrizio Giudici

    Generalmente detesto l’arte moderna et similia, ma in questo caso farò un’eccezione. Questa per me è un’opera d’arte (anche se tecnicamente non ha autore):

    https://s31.postimg.org/6w939y9cb/Chromium_Screen_Snapz001.jpg

    È una schermata della ormai famigerata petizione per rifare il referendum e trovo che sia notevole nel sintetizzare il momento corrente. Una proposta demenziale, che contraddice nella sua formula mirabilmente sintetica il concetto stesso di democrazia e regole condivise da rispettare; opera che in tempi normali, per essere realizzata, avrebbe richiesto il genio ironico di un surrealista in stile Monty Python o Sacha Baron Cohen. È geniale anche in quel che non dice, ovvero cosa succederebbe se il secondo referendum – come ovvio – finisse di nuovo con uno scarto minimo. Invece c’è quel numero sotto, di due milioni di persone, di “intelligentoni” che prendono la cosa dannatamente sul serio. Ecco, correggendo quello che ho scritto sopra (“non ha autore”), sono loro i veri autori di quest’opera: una vera opera collettiva. Ci sono molte altre sottili ironie sui paradossi democratici da cogliere nell’immagine: quei “Parliament will consider…” e “Government will respond…” che impegnano una presa in considerazione solo sulla base del superamento della soglia numerica di centomila firme, indipendentemente dall’idiozia e inconsistenza della proposta. E, ironia sull’ironia, il fatto che molti giornali stiano riprendendo la cosa sul serio. C’è persino una piccola ombra tragica: che se, per assurdo, la proposta dovesse avere seguito, sarebbe un vero e proprio colpo di stato, possibile prologo di una guerra civile.

    La voglio accostare – tanto per riprendere un discorso di qualche giorno fa, fatto in altro sito – alla famosa “Libertà che guida il popolo” di Delacroix. Se, come molti credono, stiamo vivendo veramente la fine di un’epoca, queste due opere, affiancate, sono una specie di alfa ed omega del totem anticristico della Libertà, così come ci è stata propinata dall’epoca dei Lumi. La promessa di una libertà da conquistare con il sangue dei morti, per far sì che il popolo, ogni singola persona del popolo, di qualsiasi classe sociale (esplicitamente rappresentate nel quadro) potesse finalmente esprimere la sua volontà senza chiedere permessi. Il quadro di Delacroix è dunque l’alfa. L’omega, rappresentata dall’immagine con cui ho aperto, è la solita eterogenesi dei fini: si scopre che la Libertà che “guida” è in realtà “guidata”; che quando poi questi tentativi di guida falliscono i suoi più grandi manovratori smettono i panni dei paladini delle regole e, frustrati, se ne escono fuori non solo con superbia e disprezzo per gli “ignoranti” che non l’hanno pensata come loro, ma poi addirittura se ne escono con le pretese dei “patentini” per il diritto di rappresentanza.

    Sarà un’auto-suggestione di questa sera, ma trovo che queste due immagini affiancate siano un simbolo molto potente.

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a7/Eug%C3%A8ne_Delacroix_-_La_libert%C3%A9_guidant_le_peuple.jpg/1024px-Eug%C3%A8ne_Delacroix_-_La_libert%C3%A9_guidant_le_peuple.jpg

    1. Piero

      Tra l’altro non tengono conto della “logica fuzzy”. Che succede se la percentuale di votanti e’ del 74,999999999999999999999999999% e/o una proposta e’ al 59,999999999999999999999999999999999999999%?
      Si fara’ un’altra proposta ?
      Infine e’ una solenne min****ata la baggiannata che solo gli ignoranti e i “villici” abbiano votato per il “leave”.
      Da una parte dicono che nei giorni precedenti ci sono state milioni di query su google per chiedere cos’e’ la UE, e non mi sembra che vecchi e bifolchi facciano uso di internet.
      Poi dicono che i contadini prendono le sovvenzioni della UE, e quindi chi glielo avrebbe fatto fare di votare exit?
      Poi meno della meta’ dei “ggggiovani” si e’ recata alle urne (e questo e’ desumibile dai dati ufficiali degli uffici elettorali).
      Infine la minch***** dei giovani che votano “remain” e’ dovuta ad un SONDAGGIO di poche migliaia di persone, per lo piu’ a Londra, 3-4 giorni PRIMA del voto.
      Fuffa a non finire.
      Questi sinistri sono stati sinistrati e non si danno pace.

    2. Piero

      Ma poi questa cosa della petizione vale anche per i matrimoni gay o solo per quello che sta bene a loro?

      1. Piero

        E a noi cattolici quando i comunisti e i protestanti ci baceranno i piedi per i 300 anni di persecuzioni con 200 milioni di morti?

  21. Fabrizio Giudici

    Perlone di Avvenire:

    La verità è che molti ci stanno ripensando. Tardivamente, ma ci stanno ripensando e – sono già almeno due milioni – stanno architettando non uno ma due referendum per ribaltare la vittoria della Brexit e riportare l’orologio del Regno Unito indietro di 48 ore.

    Cioè i due milioni di buontemponi mica sarebbero quelli che hanno votato “remain” e sono stati scornati… ma no, figuriamoci. Sono quelli che hanno votato “brexit” e ora si sono pentiti.

    1. Giusi

      Tarquinio il Superbo ha colpito ancora!
      Riporto il commento di Attilio Negrini:
      “La gente del Paese profondo”, non la “Londra multietnica”. Ecco che anche AVVENIRE si adagia sulla retorica RAZZISTA che considera esseri inferiori gli abitanti della campagna. E’ a dir poco vergognoso, credo che Marco Tarquinio dovrebbe chiedere scusa, non si può dare dei trogloditi, degli esseri inferiori a coloro che non vivono nella capitale, questo non è giornalismo, è, ripeto, razzismo. Si ricordino anche quelli di Avvenire che il CIBO NON SI PRODUCE A LONDRA MA IN CAMPAGNA, e ciò avviene in TUTTA EUROPA e in TUTTO IL MONDO. Forse davvero chi ha votato “leave” ha protestato contro la FALLIMENTARE POLITICA AGRICOLA EUROPEA, e se anche in Italia chi lavora, cioè gli agricoltori, potessero votare, sceglierebbero di lasciare gli psico burocrati che stanno AMMAZZANDO la millenaria cultura della nostra campagna proponendo l’appiattimento dei sapori e legittimando ogni TRUFFA alimentare. Ecco, forse l’Inghilterra che ha deciso di far le valigie non porta la corona, caro omonimo degli ultimi re di Roma.

      http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/Vince-la-retorica-della-paura.aspx

I commenti sono chiusi.