C’è agnello e Agnello

El-Cordero-Expiatorio

di Benedetta Moreschini 

La Pasqua che è appena passata (e che in realtà stiamo ancora festeggiando perché, fino alla Pentecoste, ci aspettano 50 giorni di gioia), mi ha lasciato dentro una riflessione.

Riflessione dettata dalla visione di svariati post sui social che pretendono di voler difendere la sorte degli agnelli sacrificati a Pasqua per essere mangiati , come da tradizione. Spesso tali post sono corredati da video più o meno verosimili, nei quali viene mostrato il modo “barbaro” in cui gli agnellini vengono strappati alle madri e uccisi in modo becero per la goduria dei nostri palati.
Premetto che a me l’agnello non piace e che non lo mangio né a Pasqua né mai, quindi non sono “di parte”…
La riflessione che ho fatto, in pochissime parole è la seguente: l’agnello (animale) ha preso il posto dell’ Agnello Gesù. La Pasqua, la festa più importante per i Cristiani, le festa delle feste, è diventata il simbolo della presunta crudeltà dell’uomo contro gli animali.
Siamo arrivati ad adorare ed avere a cuore la sorte delle bestie, piuttosto che ad adorare il Signore, che Lui sì che è stato davvero ucciso barbaramente, è morto per noi e che per noi è Risuscitato, aprendoci le porte del Paradiso.
Stiamo assistendo alla messa in atto di una nuova religione: il culto della bestia. Oso definirlo come qualcosa di molto vicino al Satanismo. La sorte degli esseri umani non ci interessa più, ci lascia indifferenti. La cosa importante è non abbandonare i cani in autostrada, non mangiare carne perché negli allevamenti intensivi gli animali vivono male, non mangiare le uova perché le galline soffrono, non indossare lana perché le pecore buttano litri di sangue quando le tosano (vabbè… ho esagerato…).
Che sia chiara una cosa: non sto implicitamente difendendo il maltrattamento degli animali. Sono Creature di Dio che vanno rispettate in quanto tali. Però tra il rispetto e l’umanizzazione ce ne passa… eh sì, perché questo è il presupposto dell’ideologia animalista: tutte le creature sono allo stesso livello. Gli animali sono come e noi e noi siamo come tutti gli altri animali. Allora se noi non dobbiamo mangiare carne per non fare del male alle mucche,e visto che tutti siamo animali e tutti siamo uguali, nemmeno il leone può mangiare la gazzella… No vabbè sfido chiunque a convertire un leone al veganismo. Come? Quello è l’istinto e noi invece possiamo scegliere perché abbiamo una mente razionale? Ah… allora vedete che non siamo proprio allo stesso livello? Possiamo dire che noi umani siamo un tantino al di sopra di tutti gli altri animali?
Direi un bel po’ al di sopra.
A parte il fatto che non ho mai conosciuto nessuna bestia che costruisce strade, palazzi, aeroporti, che studia, va all’università, che agisce al di fuori del bisogno e dell’istinto, che ha una spiritualità o che scopre le onde gravitazionali. Ma poi io da Cattolica dico che l’uomo è l’unica Creatura nella quale Dio ha soffiato il Suo alito di vita e l’unica Creatura fatta a Sua immagine e somiglianza. E questo significa che, al contrario di tutte le altre bestie, noi abbiamo un’anima e siamo fatti per l’eternità.
Certo che non è giusto maltrattare gli animali, ma è Dio stesso che dice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” .
Definizione di dominare: tenere soggetto alla propria autorità, volontà. E anche: essere superiore, prevalere. Si capisce che chi domina non può stare allo stesso livello di chi è dominato.
Il fatto è che, come purtroppo tanto altro, l’animalismo sembra una cosa positiva, mascherato com’è da una spessa patina di buonismo che cela la sua vera natura: elemento che vuole allontanare l’uomo da Dio, facendogli credere di stare facendo una cosa buona, quando invece lo porta all’idolatria, perché si arriva ad adorare la creatura al posto del Creatore. Una creatura molto semplice da amare e con la quale è facile entrare in relazione: l’animale non chiede niente in cambio dell’affetto che gli si dà, non crea problemi, non controbatte… è “comodo” amare un animale, fondamentalmente perché non parla  (Per lo stesso motivo, invece, è molto più difficile entrare in relazione con gli esseri umani, … soprattutto con noi donne…)
Tra l’altro proprio in questa Pasqua abbiamo assistito all’ennesima strage di cristiani in Pakistan.

Però noi, a Pasqua, pensiamo a non mangiare l’agnello.
Mentre il vero Agnello ancora in tutto il modo, viene quotidianamente abbandonato, torturato e ucciso.

60 pensieri su “C’è agnello e Agnello

  1. Giusi

    Quand’ero piccola vivevo in un piccolo paese del sud dove tanti avevano le galline, i conigli (anche mia nonna). Finché vivevano si tenevano bene, razzolavano all’aperto, mangiavano bene: orzo, erba, nulla di artificiale poi arrivava il momento che gli si tirava il collo o non so come si ammazzassero i conigli e si mangiavano. Le uova erano sempre fresche. Gli agnelli si compravano vivi perché per essere buoni devono essere lattanti. Io, in verità non ne ho mai ammazzato uno né ho assistito, l’addetta era mia zia, lei faceva di tutto: sgozzava agnelli, tirava il collo alle galline ma tutto avveniva in breve tempo non è che ci fossero torture cinesi. Tutti andavano a messa, il parroco sapeva tutto di tutti e girava per le famiglie, il Rosario veniva detto ogni giorno al microfono per tutto il paese così anche chi lavorava poteva recitarlo. Ho ancora nelle orecchie la voce di Don Antonio: Deus, in adiutòrium meum intende. E tutti (nessuno che dicesse: ah ma io non so il latino!): Domine, ad adiuvandum me festina… Poi è arrivato il ’68, a un certo punto vinsero i comunisti cominciarono a dire che il Rosario non si poteva dire al microfono perché si offendevano gli atei (non c’erano ancora i musulmani) gradualmente le chiese cominciarono a svuotarsi, si smise di adorare Dio e si cominciarono ad adorare gli agnelli….. A proposito io lo mangio e non solo a Pasqua però quelli comprati vivi sgozzati da mia zia avevano un sapore che non ho più sentito….

  2. Enrico

    Se i difensori degli animali fossero difensori con altrettanta convinzione della vita umana sarebbero molto più credibili.

    1. Giusi

      Ma difensori de che? A che serve l’agnello se non ad essere mangiato? Tra l’altro non mangiarlo nuoce agli agnelli stessi. Partiamo dal presupposto che si sacrificano gli agnelli maschi. Se nessuno dovesse mangiare questi agnelli, essi si trasformerebbero in pochi anni in montoni. Ma un gregge di montoni non si è mai visto. Nessun pastore potrebbe mantenere un gregge con tanti montoni, perché entrerebbero in competizione per il cibo con le pecore e gli agnelli. In pratica, il gregge collasserebbe, e ne pagherebbero le conseguenze pecore e agnelli, gli anelli deboli, che morirebbero di fame. Le pecore non mangerebbero abbastanza erba per produrre il latte. Ecco perché vengono sacrificati gli agnelli maschi, e sarebbe un ignobile spreco se venissero distrutti senza essere consumati.
      Se nessuno dovesse mangiare gli agnelli, essi verrebbero dati ai cani, o abbandonati ai corvi, alle volpi e ai cinghiali che li mangerebbero vivi appena nati, senz’altro, perché l’allevatore non è in grado di mantenerli.
      Solo nella prospettiva che ci sia qualcuno che consumi quella carne, all’allevatore è data la possibilità di mantenere vivi gli agnelli per quei mesi in cui vivono. Migliaia di anni fa si costituì una particolare simbiosi a tre, tra l’uomo, il cane, e la pecora selvatica, simile al muflone. Il cane proteggeva il gregge dalle fiere carnivore, che per questo stava unito e compatto, e l’uomo procurava il cibo per tutti, in cambio del prelievo del latte e della carne per il suo sostentamento. E’ un ciclo vitale che dura dal neolitico e che unisce, con la comunione della carne, queste tre specie animali, tanto da entrare dentro la mitologia simbolica della religione.
      L’agnello toglie i peccati del mondo perché, con il suo sacrificio, tiene simbolicamente in piedi il ciclo vitale delle cose.
      Ma l’uomo oggi, nel suo comodo divano, tra le pareti domestiche, davanti al tablet o al televisore, abituato a mangiare cibi in scatola che non devono, per cultura, avere forma e neppure il sapore di animali o piante, si è talmente allontanato dalla natura che, il meraviglioso ciclo naturale delle cose, non è più in grado di comprenderlo.
      Se nessuno consumasse agnelli, dunque, essi non vivrebbero neppure quei pochi mesi che gli vengono dati, che sono uno scampolo di vita felice strappata ad un destino altrimenti ancora più crudele e ingiusto. Capire questo è la conseguenza di un semplice ragionamento logico, di una riflessione semplice ma compiuta. Ma come oggi si tende a spezzare il ciclo naturale delle cose, allo stesso modo si tende a non concludere le riflessioni, a lasciarle a metà. E’ un segno dei nostri tempi veloci e frenetici, dove il pensiero non è circolare ma si ferma a mezz’aria, incompiuto (cit.)

      1. Enrico

        Sugli agnelli penso tu abbia ragione, certo bisognerebbe vedere come sono allevati ed uccisi, se come una volta o in condizioni che potrebbero, diciamo così, essere migliorate. Io mi riferivo agli animali in generale, da compagnia e non. Una parte di quelli che vorrebbero evitare la minima sofferenza al gatto o al pollo, sono completamente indifferenti, se non favorevoli, su questioni come aborto ed eutanasia.

    2. Michela V. Brambilla si è presentata a tutti i telegiornali nei giorni prima di Pasqua intimando ai cristiani di rinunciare alla loro “tradizione insensata”. Per decidere se è credibile aspetto di vedere se si ripresenterà anche in previsione di ʿīd al-naḥr ({arabo عيد ﺍﻟﻨﺤﺮ “festa dello sgozzamento”).

  3. “A parte il fatto che non ho mai conosciuto nessuna bestia che costruisce strade, palazzi, aeroporti, che studia, va all’università, che agisce al di fuori del bisogno e dell’istinto, che ha una spiritualità o che scopre le onde gravitazionali.”

    Ci hai ragione (chi ci avrebbe mai pensato)!
    Ma però bestie universitarie ce n’è e ce n’è state parecchie!

  4. Annarita

    Diciamolo anche gli agnelli prima o poi dovranno morire, se non mangiati da noi, moriranno magari da pecore o da montoni, ma sempre di qualcosa si muore, non è che il mondo può essere popolato di soli agnelli. C’è un ciclo vitale, con la differenza che i bambini sono in potenza dei popolatori del Paradiso per la gloria di Dio, gli agnelli una volta morti, nulla, di nulla. Allora bisognerebbe aver più cura dei bambini: non abortirli, farli nascere, educarli,istruirli nella Verità, farli crescere, spiegando loro il loro fine ultimo, dare loro le cose buone, tipo una buona scuola (non quella orribile di Renzi), etc. Insomma ci si occupi più dei bambini che degli agnelli, perchè la differenza è infinita, perchè è la vita eterna che spetta agli uomini e bisogna far si che le anime approdino all’eterno gaudio, non all’eterno stridor di denti

  5. Annarita

    Comunque sia la colpa è mica degli svitati, è di quelli che li hanno resi tali e quelli che li hanno resi tali sono gli uomini di Chiesa, fino alle alte gerarchie, che invece di educare ed istruire le anime nella verità e nel buon senso, si allineano alle follie del mondo. Ormai gli uomini lasciati a se stessi sono diventati dei brucatori di erba (oltre che dei fumatori di erba) e odiano talmente se stessi da credere di essere inferiori agli animali per importanza, infatti ai cani si lasciano 6o giorni di allattamento a mamma cane, invece a certi bambini viene negato questo e vengono comprati e venduti con il compiacimento dei politici cinofili, sempre poi se vengono lasciati vivere e non ammazzati in grembo. Un uomo che ha perso il proprio fine, un uomo che non sa di avere in eredità lo stesso Regno di Dio, un uomo che odia se stesso come un cancro della natura, come può amare un Dio che si è messo in croce per amor suo? Ritorniamo a sentirci figli di Dio, ad essere grati per l’amore gratuito ed immeritato, che ci è stato riservato e smettiamola di brucar erba, l’uomo è ben più che un semplice animale e ha un destino eterno. Ci vogliono far dimenticare chi siamo e chi è nostro Padre.

    1. Enrico

      Dove per uomini di Chiesa dobbiamo intendere il clero o tutti i cattolici (comprese le donne)? Cercherei di non esagerare, esiste anche la responsabilità personale in quello che si fa, non deriva tutto dall’ambiente (ammettendo che chi ama gli animali più delle persone frequenti o abbia frequentato ambienti cattolici).

      1. Giusi

        Purtroppo ci sono anche vescovi che invitano a non mangiare gli agnellini…… e molti animalisti pure tra i cattolici (più donne che uomini)

  6. L’ha ribloggato su Dialoghi con Dioe ha commentato:
    Magari qualche conoscente mi toglierà il saluto dopo questo ma non ho mai letto nulla di più vero e sensato. Grazie a Costanza Miriano per questa bella riflessione.

    1. Benedetta Moreschini

      @elyf74
      mi fa piacere che ti sia piaciuta la riflessione e sono contenta che addirittura hai pensato che fosse di Costanza Miriano, ma l’autrice in questo caso sono io. Grazie a Costanza per averlo pubblicato e a te per averlo ribloggato

      1. Grazie a te, per la tua bellissima riflessione che descrive perfettamente anche il mio pensiero e le idee mie e di mio marito sull’argomento.

  7. Giusi

    Guardate e ascoltate l’animalista: preferisce la morte di sua madre piuttosto che si curi con un farmaco testato su animali, se vede una donna con la pelliccia cerca di danneggiargliela, se vede uno che mangia un panino se può gli sputa dentro, preferisce che uno che mangia carne muoia altrimenti alla fine dell’anno avrà mangiato 100 animali. Si definisce nazivegano. Come ho sempre detto: i nuovi nazisti sono i vegani. Cruciani questa volta è stato grande. Bravo!

    https://www.facebook.com/losai.eu/videos/1118707588169156/

  8. Enrico

    Vassallo dice che fa parte dell’associazione META. Io non sono ne vegano ne vegetariano ma se un vegano è nazista non si può dire che tutti i vegani siano nazisti. Credo si debbano distinguere coloro che scelgono una dieta vegana ritenendo che sia utile alla propria salute da quelli che lo fanno perché per loro persone e animali sono uguali.

      1. Enrico

        Hai ragione, non ero molto informato sui vegan. Magari c’è chi lo fa per motivi di salute (o per moda), ma all’origine del veganismo c’è il considerare gli animali almeno uguali agli uomini (se non superiori, come scrivi tu).

  9. Marco

    Sono Cristiano amo gli animali ne riconosco i limiti,ritengo che debbano vivere al loro posto e l’uomo possa e debba dominare su di loro .Ma come l’uomo possiedono un cuore che batte e la loro sofferenza non credo sia differente dalla nostra ed è propio per questo motivo che dovremmo cercare di evitargliela il più possibile .Altrimenti corriamo il rischio di seguire l’istinto….. propio come il Leone

    1. Giusi

      Non ho mai capito cosa significhi questo discorso. Il maltrattamento degli animali è un reato: è ovvio che se si possiede un animale domestico bisogna trattarlo bene ma io conosco persone che comprano i vestiti firmati ai cani dopo aver abortito per scelta (perché non volevano bambini! Parlo di gente con tanti soldi!) e festeggiano il compleanno in ristorante con torta apposita per cani! A cosa servono i vestiti ai cani? Che ce l’hanno a fare il pelo? Per quanto riguarda gli animali che si mangiano che vuol dire non farli soffrire? Alle galline si tira il collo, gli agnelli si sgozzano, come li vuoi ammazzare col violino? Gli allevamenti intensivi andrebbero vietati in primis perché nuocciono all’uomo perché lì gli animali vengono imbottiti di antibiotici e gonfiati artificialmente ma non ci sono solo queli Io compro i polli da un’azienda (che ho visitato) dove razzolano e hanno spazio a disposizione e queste realtà esistono da nord a sud basta cercarle. Ma anche se trattati bene (come è giusto per noi e per loro) a un certo punto li devi ammazzare. Per i vegani è maltrattamento ammazzarli: è questo il punto.

      1. Bri

        @giusi
        ah, se ci mettete me a suonare il violino, ammazzarli diventa un atto di carità 🙂

  10. Francesca

    Non ho capito dove sta scritto che se uno ama gli animali, creature di Dio, non possa amare gli uomini. C’è un limite all’amore? C’è un’equazione che dice che se io amo un gatto sono favorevole all’aborto? L’amore forse è una quantità finita che se si da a un animale si toglie agli uomini? Ok l’uomo è essere superiore. e allora? Non può essere sensibile alle sofferenze degli esseri inferiori se queste oltretutto sono senza uno scopo utile? Non si può credere in Dio e ringraziarlo per le splendide creature di cui ci ha donato la compagnia e in molti casi l’amore?
    “A parte il fatto che non ho mai conosciuto nessuna bestia che costruisce strade, palazzi, aeroporti, che studia, va all’università, che agisce al di fuori del bisogno e dell’istinto, che ha una spiritualità o che scopre le onde gravitazionali.” sarebbero questi gli indici di valore dell’uomo? Io pensavo fosse la sua capacità di amare. Di amare, anche, gli animali.

    Perchè amare gli animali? Di Madre Teresa Di Calcutta……

    Perché ti danno tutto, senza chiedere niente.
    Perché contro il potere dell’uomo con le armi, sono indifesi.
    Perché sono eterni bambini, perché non sanno cosa è l’odio nè la guerra.
    Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo.
    Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima.
    Perché non conoscono l’invidia né il rancore, perché il perdono è ancora naturale in loro.
    Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora.
    Perché non comprano l’amore, semplicemente lo aspettano e perché sono nostri compagni,eterni amici, che niente potrà separare.
    Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se imparassimo ad amarli come meritano, saremmo molto vicini a Dio.

    Madre Teresa di Calcutta

    1. Giusi

      Ecco mancava il love is love. E’ arrivato! Non ho capito dov’è scritto che non si possa tenere un gatto. Ma trovo assurdo dormire nel letto con gli animali, vestirli, trattarli come esseri umani, fargli leccare i bambini neonati (il web è pieno di questi video disgustosi) e purtroppo ho spesso verificato che le persone che amano in modo insano e maniacale gli animali amano molto meno gli esseri umani. Conoscevo una che poi è morta prematuramente di tumore al fegato che in seguito alla morte del gatto lo ha tenuto per una settimana in un cesta sul tavolo dell cucina a vegliarlo e da credente che era è diventata atea perché il Signore le aveva fatto morire il gatto! Spero si sia convertita prima di morire. Non ti dico quanto era incattivita nei confronti degli esseri umani! Le ho fatto dire delle messe. Non so se Madre Teresa abbia scritto quel cumulo di idiozie, le attribuiscono di tutto, lo escludo. Pure di Papa Francesco girano vignette false dove dice di non mangiare l’agnello. In realtà non solo mangia la carne ma gli piace in particolar modo la carne cruda (anche per me una tartare fatta a regola d’arte non ha eguali!) Fammi capire che intendi per sofferenze senza uno scopo utile? Che dobbiamo cibarci tutti di miglio o di seitan che non so nemmeno cosa sia?

      1. Enrico

        Papa Francesco condanna l’esagerato ‘amore’ per gli animali e dell’esagerazione era quello che si stava discutendo qui, forse Francesca non l’ha capito. C’è da dire che ci sono anche persone che trattano con crudeltà gli animali e con le persone non si comportano molto meglio. Sofferenze senza scopo forse sono quelle subite negli allevamenti intensivi, nei trasporti da un Paese all’altro, nella maniera in cui vengono trattati prima di essere uccisi e nel momento di essere uccisi. A volte però non si pensa che si provoca sofferenza all’animale da compagnia scegliendone uno a cui non siamo in grado di offrire condizioni di vita adatte alla sua natura (ad esempio chiudiamo in appartamenti animali che hanno bisogno di spazio e movimento).

      2. Francesca

        Scusa Giusi, senza offesa, ma io ho commentato l’articolo e non il tuo cumolo di idiozie (che forse, permettimi il dubbio, ne dici più tu di Madre Teresa di Calcutta). Non so cosa ti abbiano fatto di male i vegetariani/vegani, io fra l’altro non lo sono, il mio discorso è di più ampio respiro e non voleva limitarsi a confrontare il gusto della tartare o del seitan. Se comunque credi che gli animali siano stati creati perché tu possa gustarti la tartare fai pure.

        1. Giusi

          No ci sono anche i formaggi, il latte, le uova, la fiorentina, la costata, l’impepata di cozze, le vongole, le aragoste, il pesce, il capretto al forno, il prosciutto di cinta senese, l’arrosto, l’anatra all’arancia et. etc. etc. Che idiozie avrei detto?

          1. Giusi

            Non mi hanno fatto nulla i vegetariani purché si mangino l’erba e non rompano le scatole!

      3. Marco

        Giusi: sono d’accordo col cumulo di idiozie attribuite a Madre Teresa. La più grande: “Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima”. Non sapevo che gli animali avessero un’anima.

        1. Giusi

          Figuriamoci se colei che fece il meraviglioso discorso contro l’aborto a Stoccolma poteva mai scrivere queste scemenze!

  11. Giusi

    Io sono profondamente convinta che questo problema è sottovalutato e ci sono anche tanti cattolici che fanno discorsi deliranti (soprattutto donne). Se non si pone un argine verranno approvate leggi proposte dalla Brambilla che vieteranno per esempio di uccidere gli agnelli (ne ha già proposta una) ma ancora peggio prima o poi ci scapperà il morto: per questi chi mangia carne è un assassino, le pagine vegane brulicano di maledizioni e di auguri di morte, ci sono racconti deliranti di insulti a donne che al supermercato compravano l’agnello e quant’altro. Per loro uccidere chi mangia un agnello è un atto di giustizia perché vale più la vita di un agnello di quella di un uomo. Neanche il latte si può bere perché viene tolto ai cuccioli….
    Questo delirio l’ho trovato sulla pagina di una cattolica alla quale gliene ho dette finché mi son stufata! Dal Vangelo secondo la Brambilla:

    http://blog.libero.it/ALFCOSMOS/8646011.html

    1. vale

      e il capitone? vogliamo tutelare anche il capitone,eh?

      a questo proposito,mi veniva in mente una vecchia battuta su uno che avrebbe dato il suo voto ad un monogamo,animalista,vegetariano,astemio e non fumatore invece che all’obeso,alcolizzato,gaudente e notorio fumatore di sigari.

      avrebbe votato hitler e non churchill,insomma. 🙂

      1. Giusi

        A voler essere conseguenziali gli animalisti dovrebbero girare non con un agnellino in braccio (è avvenuta anche questa follia sotto Pasqua): questo è razzismo! Perché l’agnellino? Perché è carino? Devono girare con un ratto o con degli scarafaggi che vengono uccisi per pura crudeltà, non vengono nemmeno mangiati! Oppure ricoperti di zanzare. Perché uccidere quelle povere zanzare? Avranno pur diritto di cibarsi! Mica moriamo a dargli un po’ di sangue!

        1. Enrico

          Hai toccato uno dei loro punti deboli. Gli animalisti si muovono solo per animali di una certa dimensione e meglio se carini. Gli altri, anche non fastidiosi come quelli che hai citato tu, sono ignorati. Spesso prendono a cuore un animale ma ignorano completamente il ciclo vitale di cui questo fa parte

  12. Giusi

    Ma poiché la realtà supera la fantasia qualche giorno fa ho acceso la televisione e ho beccato su Rai 2 la storia di una fulminata che vive con dieci ratti che tiene come animali domestici!

  13. Benedetta Moreschini

    @elyf74
    mi fa piacere che ti sia piaciuta la riflessione e sono contenta che addirittura hai pensato che fosse di Costanza Miriano, ma l’autrice in questo caso sono io. Grazie a Costanza per averlo pubblicato e a te per averlo ribloggato

  14. Benedetta Moreschini

    Comunque tra le varie profezie sull’Anticristo ce n’è una che dice che l’Anticristo sarà ambientalista e vegetariano….(reduce dalla lettura: “la profezia finale” di Antonio Socci)

    1. vale

      L’Anticristo un sarà ‘convinto spiritualista’, un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e solerte,UN VEGETARIANO OSSERVANTE, un animalista determinato e attivo”.

      E ancora, ironizzava il Cardinale Biffi, quell’Anticristo sarà “anche un esperto esegeta: la sua cultura biblica gli propizierà addirittura una laurea honoris causa a Tubinga.

      Soprattutto, si dimostrerà un eccellente ecumenista, capace di dialogare ‘con parole piene di dolcezza, saggezza ed eloquenza’”.

      (il card.Biffi che ricorda l’anticristo di solov’ev )

  15. Qualche anno fa, se non ricordo male in Svizzera, si dovevano tenere degli esperimenti con lo scopo di studiare in modo il più possibile realistico, gli effetti dell’assideramento del corpo umano specificatamente negli incidenti di alta montagna (valanghe e similari). Lo studio doveva portare a importanti risultati sui possibili interventi e relative tempistiche al fine di salvare vite umane.
    Esperimenti del tutto legali, finanziati dalla Comunità Europea, ecc ecc.

    Non potendo (ovviamente) assiderare esseri umani, furono scelti i maiali, che forse non tutti sanno, sono come metabolismo e quant’altro, i più simili all’essere umano.
    Bene, gli esprimenti non hanno avuto corso, perché un gruppo di (nazi)animalisti, ha assalito i ricercatori, minacciandoli di morte… No dico, di morte!

    Salvi i maiali, che cmq non erano destinati a morte certa… Morte da cui non sono poi scampati trasformandosi da nobili cavie a semplici (e ottimi) insaccati! 😏

  16. Benedetta Moreschini

    Sono una ricercatrice universitaria e, tra le altre cose, conduco anche delle sperimentazioni sui topi. Io penso che sulla carta d’identità di ciascuno dovrebbe esserci scritto se è favorevole o no alla sperimentazione animale e, per coerenza, gli animalisti non dovrebbero neanche chiedere cure mediche nè comprare farmaci, perchè TUTTO, tutte le medicine che usiamo, i farmaci, le conoscenze di medicina, le dobbiamo alla sperimentazione animale.

    1. Giusi

      Intanto quel cadavere ambulante che parla nel video con Cruciani farebbe morire la mamma piuttosto che curarla, bisogna vedere se succede a lui…

    2. …ci dovrebbe pure essere scritto sulla carta d’identità chi credesse allo Spirito Santo.
      Chi ci credesse, certificato in parrocchia, nessun aiuto sociale di nessun genere né assistenza medica né nulla!
      I vegani, invece, costretti a mangiare salsicce tutti i giorni!
      Gliela farei passare io la voglia di fare i vegani!
      (Oh vegani, vil razza dannataaaa!)

      1. Giusi

        Alvise Gesù si è incarnato, dunque crede nell’uomo, nelle sue facoltà e nella sua intelligenza. Le scoperte mediche sono merito di quello che ci ha dato. Non ci ha creati per l’ignavia. Bisogna pregare e curarsi, usare i talenti. Te la ricordi la parabola?

      2. Giusi

        I vegani, per quel che mi riguarda, possono pure brucare come le capre ma non devono rompere. Guarda che sono di una violenza inaudita, credo per davvero che se non si arginano prima o poi ci scapperà il morto. Mia mamma, qualche mese fa, era uscita dal parrucchiere con mia sorella. Indossavano entrambe una normale pelliccia di visone mica chissà che cosa! In uno stretto passaggio del centro c’era un signore con un cane enorme. Mia sorella ha gentilmente chiesto se poteva spostarlo perché aveva paura. Questo gli ha gridato dietro: Vergognatevi piuttosto! Per via delle pellicce! A una signora di 84 anni! Così siamo ridotti! Non che mia madre si sia fatta irretire! Gli ha risposto: si vergogni lei scostumato! E’ buona e cara fino a quando non le girano…..

  17. Per me va bene che ci sia chi rifiuta di mangiare la cotoletta alla milanese, il lampredotto alla fiorentina o le olive all’ascolana (ripieno di carni multiple) perché non vuole mangiare animali.
    Sempre che non pretenda di impedirlo anche a me, ovviamente.
    Quello che non capisco è la smania del succedaneo: la cotoletta di soia, il lampredotto di melanzane, le olive ripiene di insalata e carote tritate. Non sarebbe più coerente se mangiassero soia, melanzane e insalata senza travestirli da quello che non sono? Che bisogno c’è di travestirli?

    1. vale

      @senmweb

      siamo nell’epoca dei trans- vestiti-gender ecc.

      vorrai mica escludere le melanzane e l’insalata che magari si sentono soggettivamente una cotoletta o quant’altro,razzista sessista vegetofoba che non sei altro… 🙂

    2. Giusi

      Perché non hai visto il salame di seitan! E’ l’invidia della carne….. Freud avrebbe qualcosa da dire e pure Crozza quando fa lo chef vegano!

    1. Enrico

      Visto che non possono/vogliono sfruttare gli animali, sai mica di cosa si vestono? Se non usano lana, alpaca ecc d’inverno cosa gli rimane per proteggersi dal freddo?

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