di Eleonora Barberio
In 16 anni di vita ho avuto modo di imparare qualcosa. Oltre ad aver compreso che ascoltare Prokofiev o Tchaikovsky è molto più emozionante e commovente che ascoltare Rihanna o Shakira (so che mi verrá negato il saluto da tanti miei coetanei per questo, ma è colpa della danza classica che pratico da anni) ho anche capito, così di sfuggita, che l’essere umano è estremamente fragile. È talmente fragile da non volerlo né ammettere, né riconoscere.
Ho imparato che non saremo mai abbastanza forti per rialzarci da soli e che la tentazione più grande sarà sempre quella di scappare, di abbandonare la propria croce ed il proprio campo di battaglia. Ho avuto conferma del fatto che, come disse Lewis, ad un certo punto resta solo ciò in cui si crede. Ho sperimentato che quando Gesù disse “Senza di me non potete far nulla”, sicuramente si dimenticò di aggiungere che senza di Lui, noi, non saremmo nemmeno mai potuti essere qualcuno.
Ho davvero constatato che gli uomini e le donne sono ciò di quanto più meraviglioso e diverso possa esserci nel mondo e che se ad un maschio viene chiesto “cos’hai?” e la sua risposta è “niente”, significa “niente” davvero (incredibile). Ho capito che spesso mollare la presa è la vera forza e che così come il fuoco si spegne con l’acqua, non con altro fuoco, allo stesso modo il male si vince con il bene e non con altro male.
Ho avuto la certezza del fatto che i sacrifici del quotidiano rendano sacra la nostra stessa esistenza e che ad un certo punto, l’essere in disaccordo con 3/4 della gente divenga il primo requisito della sanità mentale, proprio come disse il mio amato Oscar Wilde. Sempre d’accordo con quest’ultimo, ho capito che la religione cattolica è la sola religione per cui valga la pena morire.
Ho notato inoltre che le domande più semplici dei bambini corrispondono alle domande più complesse e profonde degli adulti e che amare i nemici sarà l’impresa più difficile della mia vita. Dopo aver finalmente appreso che Jane Austen diede il meglio di se stessa con il romanzo ‘Orgoglio e Pregiudizio’, ho anche acconsentito nel credere che il perfezionismo, spesso, possa essere una vera e propria arma di autodistruzione.
In questi 16 anni inoltre mi sono resa conto che per un bambino la mamma è la certezza ed il papà la sicurezza.
Ho appurato che in un momento di paura bisognerà sempre comportarsi in maniera contraria rispetto a quanto essa ci suggerirà di fare ed ho compreso che pochi uomini sono davvero virili e che molte poche femmine sono realmente donne. Ho constatato anche che coloro che amano davvero sono proprio quelli che mettono il cervello prima del cuore e amano con lucidità e volontà, non con un qualcosa di instabile ed ingannevole come il sentimento.
Ho capito che per una ragazza ricevere fiori e complimenti sarà sempre una gioia immensa, nonché medicina efficace; alla stessa maniera mi sono accorta che per un ragazzo, un pallone e degli amici saranno sempre il rimedio a quasi tutti i mali del mondo. Ho avuto occasione di imparare che una media alta non sarà mai e poi mai indice di intelligenza e che la bellezza non consiste nel portare la taglia 38.
Nei miei 16 anni di vita ho appreso che le cose più importanti e di valore non verranno da me comprese tramite verifiche o interrogazioni, ma solamente grazie ad esempi di vite vere, vissute nella pienezza.
Ho avuto modo di sperimentare quanto il suolo della sofferenza possa essere terra sacra. Ciò che sto ancora capendo invece, con fatica, è che tutte le nostre ansie e preoccupazioni non saranno mai così tanto grandi da impedirci di affidarci a Chi ci conosce meglio di noi stessi; sto continuando a stupirmi di quanto sia liberante perdonare ed essere perdonati e di quanto sia incredibile che anche una lunga giornata storta possa finire.
In 16 anni, ho appreso quanto l’obbedienza alla propria condizione ed alla propria situazione, soprattutto quando risulta insopportabile, siano la sfida dei santi di oggi. Inoltre ho imparato che la vera amicizia può essere in grado di elevare la nostra anima e di incoraggiarci a resistere in ogni momento. Ho sperimentato anche che, come mi disse un professore a me caro, la missione principale di noi ragazzi credenti sta “nel trasformare in endecasillabi la prosa del quotidiano” e ” nell’illuminare con la fiamma della nostra fede e del nostro amore” tutte le persone che incontriamo.
In tutti questi anni mi sono sempre più convinta di quanto i sacerdoti siano fondamentali per la società, per la salvezza di tutti noi, e di quanto sia inspiegabile credere nell’inesistenza di Dio.
Mi ritrovo, adolescente, a credere che sia giusto e doveroso avere delle certezze e non mettere tutto in dubbio o in discussione come invece ci vuole essere imposto. Sono convinta che in questo mondo, almeno noi cristiani, dovremmo essere come i fiori nell’asfalto: forti, trasmettenti la bellezza e la potenza della vita, nonostante la vita stessa.
Questo, l’ho capito in 16 anni.
Desidero riuscire ad imparare tanto altro, da una scuola speciale che è poi sempre la stessa: la Verità.
L’ha ribloggato su maurostabile.
Brava Eleonora è consolante che ci sua una gioventù così come te rinfranca il cuore.
Sei molto giovane e fra qualche anno cambierai molte delle tue idee.
@monitore: hai qualcosa di utile da dire a Eleonora, magari motivandolo, oltre che queste frasi trite e ritrite da vecchio cinico che non ascolta?
Questa ragazza ha decisamente capito troppe cose!!! Grazie Eleonora!
Continua a capire così! Sei sulla buona strada.
L’ha ribloggato su Dialoghi con Dio.
Sei molto giovane e le tue parole hanno ancora il profumo della speranza e della disarmata non strumentalità: grazie per aver ricordato a noi cinici tutto il bello che abbiamo dimenticato!
Commovente
Pensa che tutto qs io l ho capito dopo 50 anni…
E’ vero, sei molto giovane, ma non credo che cambierai queste idee, anzi, saranno la base di ulteriori scoperte. Io ora ho ottant’anni, ma credo fermamente e tengo alla base del mio pensare proprio ciò in cui credevo e scoprivo a 16 anni! E’ stato bello trovare uomini e donne, famosi e no, con nel cuore le mie stesse certezze, e la mia fede anche con dolori a volte insopportabili, si è rinvigorita, mai spenta. Il segreto è di non staccare mai la mano di Gesù dalla nostra Ti abbraccio, Eleonora, con l’augurioche, anche fra dolori e delusioni, tu sia sempre felice.
A 16 anni non ero di certo come te, ho pochi anni in più di te, ma già hai capito tanto…hai capito quella che io, nella mia adolescenza sfidavo in tutti i modi: la Verità! Grazie per le tue parole bellissime
Cara Eleonora sai bene comunque che ad essere controcorrente c’è da soffrire e faticare tanto…il coraggio ci viene da Lui quando ci dice “rallegratevi ed esultate…”, per dirla alla Chiara Amirante, “e gioia sia!”.
Mi spiace assumere il ruolo di “bastiana contraria” ma da psicologa, che quasi giornalmente opera con adolescenti, sono più che convinta che quella lettera confessione non sia il frutto autentico della farina del sacco di una adolescente di 16 anni.
Ti sbagli perché Eleonora la conosciamo personalmente e ti assicuro che questa ragazza non solo scrive ma parla così.
Eh già. Se invece avesse scritto che si sballa ogni fine settimana sarebbe stata credibile……
@giusi
Purtroppo sì
Io ammetto di aver pensato lo stesso di Nunzia, pur, mi pare di ricordare, l’Admin avesse già garantito sull’identità anagrafica di Eleonora (se non confondo nomi e caso e età)
E purtroppo vien facile pensarlo
Non sia offensivo per Eleonora
Forse per altri giovani come lei di cui però si dubita sulla consistenza numerica
Un altro caso in cui sono/sarei felice di sbagliare
Gentili Signori,
suggerisco agli Organi preposti alla Propagazione della Fede Cattolico di informare i cristiani sul significato, valore e lo spirito nel contesto di ortodossia della catesichesi cattolica.
Sembra che si interpreti la Misericordia come uno slogan privo di conoscenza corretta e che si materializza nell’entrare ed uscire da una porta e la magia di diventare assolti di tutti i nostri sbagli.
In somma un buonismo della Chiesa che nulla a che fare con Misericordia.
Sempre piu’ confusione e prevaricazione: Ma?
Cordili Saluti, Paul
Avrei voluto avere anch’io tutta questa saggezza quando avevo la tua età. Grazie di questa tua bella testimonianza.
Grazie Eleonora sei un bellissimo fiore appena sbocciato continua così con la mano nella mano di Colui che tutto può. Ti abbraccio.
Grande Eleonora!
nonnachiara: alla tua età non avevo forse le idee così chiare, ma la fede cristiana sì, non l’ho mai mollata e, lungo gli anni, anche molto difficili della mia vita,mi ha sempre sostenuta, si è approfondita e oggi devo solo ringraziare Dio di tutte le persone in gamba, forti e profondamente cristiane che mi ha fatto incontrare. E sono contenta della mia vita. Auguri Eleonora!
L’ha ribloggato su sapereperscegliere.
“ho capito che la religione cattolica è la sola religione per cui valga la pena morire.”
Per nessuna religione vale la pena! (secondo me)
(sempre aggiungere ai propri pensierini, in fondo, “secondo me”)
(a parte il fatto che è sottinteso che sia)
(se uno non pretende che quello che lui/lei dice sia così per tutti)
(allora dovrebbe dire: quello che ora dirò/scriverò è così per tutti)
(ma per me, per esempio, filosofiazzero, non è così)
(anche dei grandi musicisti russi uno dovrebbe dire che essi sono
molto più emozionanti dei Rolling Stones, per esempio, “secondo lui/o lei”)
La questione è che la morte arriva comunque, che si pensi che valga la pena o no.
A parte quello che per te non è cos’è quello che per te è?
…per me è: “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti” (per esempio)
…che nel tuo mondo credo che significhi qualcosa di diverso da quello che intendeva Cristo.
E che sarebbe quel qualcosa che intendi tu?
Si parlava di giovani, non di adultesenescenti (a proposito di Rolling Stones)…
chissà se fosse nata in belgio ,dopo un po’ di scuola e dl politici “cristiani” locali ,che avrebbe scritto:
BELGIO: LO STATO IMPONE LA SCUOLA DI STATO
Vietato educare i figli con l’insegnamento parentale, ultimo baluardo per proteggersi dal gender nelle scuole e dalla dittatura del pensiero unico, come la chiama Papa Francesco
…
Un piano liberticida, che, anche in Belgio, proviene proprio dai ranghi ”cristiano-democratici”:
Joëlle Milquet, infatti, è divenuta presidentessa del Partito cristiano sociale (Psc, ex-Partito cattolico) nel 1999. Appena raggiunto il vertice, ha deciso di cancellare la ”C” di ”Cristiano” e trasformarla in una ”H”, mutando la sigla in Cdh ovvero Centro Democratico Umanista, nel 2002.
Una decisione, che ha travolto e stravolto radicalmente le origini ed il programma della formazione politica, dirottandone la storia, il corso e gli obiettivi.
Non stupisce sapere che l’iperlaicista pro-gender ministro della Pubblica Istruzione francese, Najat Vallaud-Belkacem, sia grande amica della collega belga Milquet.
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4166
p.s. cmq anche una 38 ha il suo perchè… 🙂
Vale pure in Italia:
http://www.tempi.it/giudice-sentenzia-mandate-figli-scuola-statale-neutra-storia-mito#.Vvzx6_mLTIU
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sentenza-choc-i-figli-di-genitori-separatinon-possono-piu-frequentare-una-scuola-cattolica-15717.htm
Accidenti! 10-20 anni fa la taglia ambita era la 42! Che cultura severa!
Sono con te !
Che meraviglia. Chi comincia bene è a metà dell’opera. Vai avanti con fiducia, cara Eleonora. Sarà un bel cammino, un viaggio che per la sua bellezza in sé varrà sempre la pena proseguirlo. Come tutti i viaggi, non è detto che sarà sempre comodo (anzi) o che non avrai voglia di fermarti e prendere altre strade (anzi!!!) ma tu scriviti da qualche parte quello che hai scritto qui sopra, e tieniti questo foglio sempre a portata di mano. E quando avrai la tentazione incoercibile di cambiare treno, rotta, universo, riprendi il foglio e rileggi chi sei. No non sei giovane, o meglio non sei troppo giovane per scrivere quello che hai scritto. Hai sedici anni, sei una donna, e io che oggi ne ho trentadue posso dirti che a parte due bastardissimi capelli bianchi che mi spuntano proprio qua davanti sono nei fondamentali quella che ero a sedici anni. Il percorso è a ostacoli, è chiaro, alcuni ostacoli ci saranno sempre, altri cambieranno, capirai nel tempo alcune cose più a fondo, arricchendo le tue prospettive, altre cose non le capirai fra venti anni così come non le capisci oggi. Ma è tutto meglio, è tutto più consistente e tutto ha più sapore, quando cammini con lo sguardo che hai tu e che, ci scommetto, avrai anche fra venti anni. Uno sguardo cioè rivolto in alto, verso un Dio e una croce che ti sono entrati nel cuore, e un amore di cui diventerai sempre più consapevole. Ti abbraccio forte.
Grazie cara Eleonora
È la prima volta che commento un post ma non potevo non farlo! Ho 43 anni e se avessi avuto la tua maturità e fede tante cose certamente dai 16 anni in su sarebbero state diverse. Resta salda nella Verità e di sicuro il tuo cammino sarà luminoso..non sarà privo di sofferenza o cadute xchè la croce fa parte della vita, la incontriamo tutti (“chi non porta la sua croce e mi segue non è degno di me”) ma avrai sempre la speranza, ciò che avverrà avrà sempre un senso, nel tuo cuore dimorerà la pace, prezioso dono che Dio fa a chi lo accoglie e la tua esistenza non sarà vuota ma anzi porterà frutto. Che la tua presenza e la tua vita siano tra i tuoi coetanei come il lievito, non si vede ed è anche poca cosa ma è capace di fermentare tutta la pasta.
Buona vita