A piccoli colpi

0bc79d1cc2-Emanuele Samek Lodovici“Un attacco microstrutturale rivolto non tanto ai temi fondamentali della visione religiosa, ma alla prassi concreta del comportamento cristiano. E’ una rivoluzione culturale nel senso ampio del termine cultura, perché tende a ricostruire un nuovo modo di vivere, di parlare e di comunicare, di essere genitori e di essere figli, di essere marito e di essere moglie, di essere uomo e di essere donna fatto penetrare lentamente come atmosfera nel vissuto quotidiano. (…) La lotta è andata dai grandi principi alle cose quotidiane, facendo in modo che la gente lentamente si abituasse, per quanto riguarda la propria vita ordinaria, a vivere, nella pratica, come se non credesse ai principi che sostiene.”


Emanuele Samek Lodovici (1941-1981) – L’origine e la meta, Edizioni Ares

Con grande piacere segnaliamo un incontro che si terrà venerdì a Peschiera del Garda con il professor Giacomo Samek Lodovici , figlio di Emanuele.

Per informazioni clicca QUI

41 pensieri su “A piccoli colpi

  1. A piccoli colpi, esatto, vero ed operante ed in breve: l’ agire delle forze diaboliche, e massoniche per eliminare dal mondo l’idea di Dio creando una umanita’ atea che serva un falso Cristo= anticristo e serva una falsa Chiesa basata sul materialismo e razionalismo per ottenere la diabolica rovina delle anime. Il lavoro di Satana per rendere vano il sacrificio di redenzione di Cristo. In Fede,Speraza e Carita’ aspettimo pazientemente: “venga il tuo regno”. Cordiali saluti, Paul

  2. Signor Pierre, non perda tempo tanto ha gia capito tutto “sulla crisi della Chiesa” . Ci fu detto 2000 anni fa: sorgeranno falsi profeti e ne seduranno moltissimi. Falsi profeti: ecclesiastici di tutta la gerarchia inclusi noi fedeli diventati aridi e freddi: vi vomitero’ dalla mia bocca. Sedotti da errori,apostasia e massoneria ecclesiastica con la loro razionalizzazione evangelica e teologia di liberazione. Chissa’ a chi avra’ detto Cristo: ” chi mi ama prenda la sua croce e mi segua”. Cordiali saluti, Paul

  3. flavio salvadori

    Ciao Guido,

    ti segnalo che nel post, quando promuovi il convegno del figlio di Lodovici, hai scritto Samel in luogo di Samek.

    Saluti Flavio

  4. Fabrizio Giudici

    Però, per carità, con le forze che hanno messo e mettono in atto questo schema è fondamentale “dialogare”…

  5. Fabrizio Giudici

    Come si può evitare? Parliamo di “confronto” tra mondo e cristianesimo… Ci stiamo dicendo che ci siamo fatti colonizzare, per cui è inevitabile la domanda: quale è il miglior modo per reagire?

      1. Fabrizio Giudici

        Come si vede dalla foto, usava gli occhiali. Molti non lo fanno, e continuano a sbattere sui muri.

  6. Fabrizio Giudici

    Ci sono tanti gnostici? Non so se sono tanti, certo che pesano parecchio. Andate a leggere le ultime del cardinale Danneels, uno dei protagonisti della “rivoluzione culturale” di cui si parla.

    @francesca Visto che ora certe cose, che prima erano ipotesi ora pare siano fatti, visto che se ne vantano gli stessi protagonisti, non è che vuoi rivedere la risposta che hai dato alla mia domanda sugli inviti al Sinodo? 🙂

    1. Anonimo69

      @ Rosa

      se l’omofobo è semplicemente uno che prova antipatia per una categoria di persone…beh c’è poco da dire….ognuno ha simpatie e antipatie……………, ma se tale antipatia si trasfonde in una vivace aggressività, che esplode al minimo pretesto e che talvolta diventa violenza fisica…………….eh…allora…qualche problema psichico, gli omofobi di quest’ultimo tipo, ce l’hanno, mi pare?!

      @ Fabrizio Giudici

      non estendiamo troppo la qualifica di “gnostico”, perchè non credo che, a chiunque, abbia posizioni progressiste, si possa attribuire tale qualifica…………..andrebbe un po’ precisata meglio la categoria degli gnostici…………………

  7. Signori e Signori, ma come cristiani praticanti dove trovate il tempo di occuparvi di questi soggetti ? Che importanza hanno, quando queste disgrezioni non relazionate alla salvezza delle nostre anime. Unica, valida preoccupazione che dovremo avere e’ fare la volonta’ di Dio per salvarci l’anima. Preghiamo, sacrificiamoci, facciamo penitenza per noi e per gl’altri il resto non ci verra’ domandato al giudizio. Paul

  8. Signori e Signore, ma come cristiani cattolici praticanti dove trovate il tempo di occuparvi di questi soggetti ? Che importanza hanno queste disgrezioni non relazionate alla salvezza delle nostre anime?. Unica, valida preoccupazione che dovremo avere e’ fare la volonta’ di Dio per salvarci l’anima. Preghiamo, sacrifichiamoci, facciamo penitenza per noi e per gl’altri il resto non ci verra’ domandato al Giudizio. Paul

  9. Fabrizio Giudici

    Lo gnosticismo non è tanto una singola eresia, quanto uno stampino di eresie, che vengono sfornate in serie lungo i secoli, ogni volta adeguandosi alla mentalità dell’epoca corrente (o forse si potrebbe dire il contrario, che la mentalità dell’epoca corrente è l’ennesima variante gnostica). Il modernismo non è altro che la penultima della serie e il progressismo l’ultima. Una delle costanti di tutte le varianti è il ritenere di dover “superare” (ma oggi si dice “sviluppare”) il Magistero, per “adeguarlo ai tempi”, di fatto svuotandolo di significato; il che poi altro non è che la solita scusa per mettersi al posto del Padreterno e delle sue leggi.

    1. Anonimo 69

      @ fabr.giudici

      mi sembra un’eccessiva semplificazione: tutto ciò che non rientra, o che voglia modificare (magari di voler tornare “alle origini” del cristianesimo) il magistero ufficiale della chiesa è da considerarsi gnosticismo. Io ho sempre saputo che, per aversi gnosticismo, sia necessaria, in primis, una visione altamente negativa e pessimistica del mondo. Ma si trovava questo elemento nel modernismo?

      Al movimento gnostico potevano senz’altro ascriversi i catari (verso i quali, s. romana chiesa, qualche colpa ce l’avrebbe, a mio modesto avviso…..).

      I catari, in effetti avevano una visione tragica della realtà materiale (e non che la realtà non si presti a tali visioni…….), ed il collegamento con lo gnosticismo, in quel caso, si configura molto chiaramente. A69

      1. Anonimo 69

        errata corrige: “……..che voglia modificare (magari PER voler tornare “alle origini” ecc.” A69

      2. Fabrizio Giudici

        Tuttavia, se studia più a fondo la questione, troverà che i catari si infiltravano con nonchalance negli ambienti più mondani, a dispetto del loro “odio del mondo”. Molti trovatori provenzali, che cantavano l’ “amor cortese”, avevano simpatie per il movimento (e probabilmente erano catari essi stessi), nonostante esso predicasse l’impurità dei rapporti sessuali. Se va a leggere a proposito dei bogomili, i loro “padri” di qualche secolo prima in ambiente balcanico e bizantino, troverà parimenti che si trovavano benissimo negli ambienti influenti dell’alta nobiltà. Si può dire che erano i radical-chic dell’epoca (ma è probabilmente più rilevante dire che i radical-chic sono gli gnostici di oggi). L’atteggiamento negativo verso il mondo e la materia, poi, porta alla conseguenza che questo vada “migliorato”, “spiritualizzandolo”, ovviamente non secondo la parola di Dio, ma la propria esperienza umana. Da questo discende l’avversione per il concetto stesso di legge naturale e la conseguenza, di epoca in epoca, è la volontà di potenza, il desiderio di purificare la razza umana in vari modi, oppure la teoria del gender, il transumanesimo, e chissà cos’altro.

        Poi, siccome l’uomo viene messo al posto di Dio, è ovvio che le conseguenze non sono “spirituali”, ma molto materiali, contraddicendo almeno in parte le premesse. D’altronde penso che sia un errore di metodo cercare una perfetta coerenza nelle eresie: proprio per il fatto che sono eresie, non possono essere perfettamente coerenti. Dio è perfettamente coerente, ma qualsiasi cosa che gli si oppone non può esserlo. Quindi non è un caso, ma è inevitabile, che esse poi portino conseguenze del tutto opposte a certi princìpi che, in teoria, appaiono chiaramente espressi come loro fondamento. Il che spiega i “falsi miti di progresso”.

        Nessuno poi sta dicendo che tutto ciò che eretico è gnostico: non si nega che esistono altre eresie “indipendenti” dallo gnosticismo.

        1. Anonimo 69

          @ Fabr. Giudici

          Il fatto, da lei stesso, ammesso, che i catari (soprattutto per quanto riguarda i semplici credenti, ossia la stragrande maggioranza, non i “perfetti”) vivessero nel mondo e che i più potenti feudatari della Francia meridionale (il conte di Tolosa, il conte di Foix, il visconte di Carcassonne ecc) vedessero con simpatia il movimento, dimostra chiaramente che non erano un movimento destabilizzante sul piano sociale e politico (salvo che per la chiesa cattolica ovviamente).

          Il maggior studioso del catarismo, Roquebert, ha sempre ribadito che è difficile trattare della dottrina catara perchè ci è pervenuta quasi solo documentazione di parte avversa.

          Ma da quel poco che ci pervenuto, continua Roquebert (uno studioso serio, NON uno come jean Dumont, per intenderci), si sa che basavano il loro credo sui vangeli e ne sapevano discutere con proprietà, dato che alcuni loro “vescovi” seppero ribattere efficacemente in vari dibattiti pubblici ai maggiori predicatori cattolici, financo a Domenico di Guzman.

          Che il mondo vada migliorato e spiritualizzato non mi sembra poi un’esigenza contraria alla parola di Dio, quale risulta dai Vangeli.

          Ovviamente se si considera la natura come inevitabilmente contaminata e nostra nemica (e non è che una tale tesi non si possa sostenere coi fatti) ne segue il desiderio di “fuggire dal mondo”, ma non necessariamente la volontà di potenza, il razzismo ecc.: queste sono state conseguenze nefaste che gli gnostici originari e i catari, avrebbero disapprovato.

          Come la persecuzione dei pagani dopo Teodosio, l’inquisizione e la crociata albigese sono state conseguenze nefaste del cristianesimo, che i cristiani autentici non avrebbero voluto. A69

          1. ola

            Ovviamente se si considera la natura come inevitabilmente contaminata e nostra nemica (e non è che una tale tesi non si possa sostenere coi fatti)
            Prego 😉

  10. Signor Fabrizio, meno male che c’e’ ancora qualcuno che lo Spirito Santo illumina con il dono del Discernimento: cercano in tutti i modi di confusionarci, questo e’ piu’ che vero, ma per chi viglia, attento e scrupoloso della sua Fede vede il lavoro di Satana. Cordiali saluti, Paul

    1. Anonimo 69

      Scusi una cosa, senor Candiago, ma, uno di quelli che “cercano in tutti i modi di confusionarci”, sarei io, secondo lei?
      (e l’altro magari filosofiazero). A69

  11. Fabrizio Giudici

    “Che il mondo vada migliorato e spiritualizzato non mi sembra poi un’esigenza contraria alla parola di Dio, quale risulta dai Vangeli.”

    Caro anonimo, questo è il succo dell’eresia gnostica. Io ho messo le virgolette alle due parole chiave, per far capire che non è un miglioramento né una spiritualizzazione intesa secondo il disegno di Dio (vedasi il concetto di “resurrezione della carne” e l’opera di San Francesco di Assisi). È abbastanza inutile discutere dei dettagli, dopo duemila anni lo gnosticismo si giudica dai frutti, che non sono avvenuti “nonostante” le premesse, ma proprio in conseguenza di esse.

    Si capisce bene che lei ci crede, invece, perché non ha messo le virgolette: liberissimo di farlo, però poi non si lamenti se le dicono che “cerca di confusionare”, eh… Le dico, tranquillamente, alla Chesterton, che lei sostiene idee eretiche.

    1. Anonimo 69

      @ Fabr. Giudice

      “non è un miglioramento né una spiritualizzazione intesa secondo il disegno di Dio”, ma probabilmente secondo i catari (come sicuramente avranno detto nei grandi dibattiti pubblici con i predicatori cattolici, prima della croiciata albigese) ritenevano che quello che loro proponevano era conforme al disegno di Dio. C’è, d’altra parte, il problema della risurrezione della carne, ma non sappiamo bene come avrebbero risposto in merito.

      Anche se in effetti, lo gnosticismo originario la negava.

      La distinzione fra ciò che avviene “nonostante” le premesse o “in conseguenza” delle stesse, è spesso molto sottile, e, uno studioso protestante, probabilmente replicherebbe che inquisizione, crociata albigese ecc. furono invece la conseguenza inevitabile di come si era concretatemente realizzato il cattolicesimo. A69

      1. Anonimo 69

        errata corrige: “ritenevano che quello che loro proponevano era ecc.” da sostituirsi con “QUELLO che loro proponevano era ecc.” A69

      2. Pierre

        Bisogna anche distinguere tra antica gnosi, pessimistica, e nuova gnosi, rivoluzionaria. Entrambe hanno in comune l’odio per la creazione e il Creatore e vedono il reale come il male. Il gender mi sembra l’ultimo frutto avvelenato della gnosi quando afferma il primato dello spirito interiore sui vincoli corporei (antica gnosi), visti come delle ingiuste costrizioni della natura di cui dobbiamo liberarci (nuova gnosi) con la rivoluzione gender. Io penso che avesse ragione don Giussani quando disse, a Giovanni Paolo II: “non l’agnosticismo, ma lo gnosticismo è il pericolo per la fede cristiana”.

  12. Fabrizio Giudici

    Di quello che direbbe uno studioso protestante, a questo proposito, mi interessa poco 🙂 È eretico pure lui. Trovo curioso il suo modo di argomentare, ovvero pretendere di dimostrare la bontà di un’eresia sostenendola con altre fonti eretiche.

    1. Anonimo 69

      Ma non soltanto uno storico protestante, direbbe che inquisizione, crociata albigese, crociate dei cavalieri teutonici a est, ecc. furono una diretta conseguenza di come “storicamente” si era configurato il cattolicesimo nel corso dell’ultima antichità e del medioevo: anche uno storico laico o uno cattolico molto imparziale, direbbero lo stesso.

      Ci vorrebbe un apologeta che ritenesse di essere uno storico (sul tipo di Messori e Cammilleri) per sostenere la non conseguenzialità da lei affermata.

      Capire se fatti, come inquisizione ecc., siano avvenuti “nonostante” o “a causa” del cattolicesimo, è questione storica, NON teologica (anche se risolverla in un senso o nell’altro, ha, in effetti, RIFLESSI sul piano teologico). A69

  13. Signor Anonimo, nella mia poverta’ di scrivere parlo sempre in generale, noin e’ per me corretto puntare il mio scrivere a persone. E’ vero che leggendo qualsiasi risposta uno la puo’ vedere piu’ o meno ombra personali: non e’ mai nelle mie intenzioni e se ho intenzioni di farlo lo faccio direttamente senza secondi termini e nel migliore del rispetto alla dignita’ umana di qualsiasi persona. Cordiali saluti, Paul

  14. “C’era una vorta un Re cche ddar palazzo
    mannò ffora a li popoli st’editto:
    – Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo,
    sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

    Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
    pozzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
    Io, si vve fo impiccà, nun ve strapazzo,
    ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

    Chi abbita a sto monno senza er titolo
    o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
    quello nun pò avé mmai vosce in capitolo -.

    Co st’editto annò er boja pe ccuriero,
    interroganno tutti in zur tenore;
    e, arisposero tutti: E’ vvero, è vvero.”

    Ma non oggi, però, oggi nessuno riconosce (per fortuna)
    più nessuno! Socci docet!

  15. Signori e Signore, leggendo i soggetti che trattate e come li trattate mi rendo sempre di piu’ conto che non so se sono di Fede Cristiano-cattolica o appartengo ad una setta del passato estinta da tempo. Chi vi capisce e’ veramente bravo di cosa dite e dove volete arrivare perche’ la connessione fra catechismo ufficiale della Chiesa cattolica e i vostri pensamenti razionali e cosi’ pesanti spostano l’anima a chiunque voglia seguire l’insegnamento della Dottrina di Cristo e la sua Sposa la Chiesa dataci da Lui per la nostra redenzione. Cordiali saluti, Paul

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