La compagnia dell’agnello

Dialogo con Costanza Miriano intorno al menù di Pasqua, pretesto culinario per incontrare la virtù dell’obbedienza, il sacramento della confessione, i pericoli del vegetarianesimo e una domandina sullo Ior

di Camillo Langone

Costanza, cosa preparerai di bello per il pranzo di Pasqua? Io infornerò l’agnello e spero che non si asciughi troppo, è la cosa che più mi preoccupa.
Da me il piatto forte sarà l’agnello in fricassea.

Non ricordo com’è l’agnello in fricassea.
Cotto semplicemente con olio sale e pepe. A fine cottura si aggiunge un uovo sbattuto e il succo di un limone. Una vecchia ricetta imparata come tutte dalla mamma, che a sua volta l’ha imparata da qualche donna della famiglia. Lo servirò con i carciofi, le erbe amare, la scarola…

E cosa stai preparando di bello per i tuoi lettori anzi lettrici? (Mi piace sminuire le scrittrici ipotizzando che il loro pubblico sia solo femminile mentre io mi voglio immaginare scrittore per entrambi i sessi).
A proposito di agnello ho appena consegnato alla Sonzogno un libro che uscirà a metà maggio: si chiama “Obbedire è meglio” e il sottotitolo è “Le regole della compagnia dell’agnello”. La compagnia sono i miei amici che mi hanno insegnato appunto l’obbedienza: alla propria realtà, alla vita, alla vocazione, al matrimonio, ai figli…

Orrore! L’obbedienza ai figli?
L’obbedienza nel senso che, se sei sposato e hai figli, anche se dici o pensi di non amare più il marito o la moglie devi rimanere nella tua condizione, ubbidendo alla necessità di custodire i figli.

Adesso ho capito. 
Devo anche farti notare che i miei libri non li leggono solo le femmine!

Mah. Passando ad altro: tu che vai a messa più di me e per giunta a Roma, con Papa Francesco hai notato un aumento della partecipazione? Io no, ma vivo a Parma, città straordinariamente impermeabile allo Spirito.
Devo dire la verità, sì. Nella parrocchia dove vado a messa tutte le mattine c’è davvero più gente. Io prima ero molto fiera di essere Miss Messa, sai, mi piace vincere facile, ero l’unica under settantacinque… Invece ultimamente almeno una decina di nuove persone si sono aggiunte. Non è una folla, ma è un aumento sensibile.

E riguardo le confessioni? Il Papa punta molto sulla confessione, trovo molto importante la foto in cui si confessa inginocchiato: non capisco cosa possa fare di più per rilanciare questo sacramento.
Non sono in grado di dire se le confessioni siano aumentate, dovrei chiedere a padre Maurizio Botta o a padre Emidio Alessandrini, due fra i tanti che a Roma trascorrono ogni giorno ore e ore a confessare. Però posso dire che facendo delle interviste per Rai Vaticano ho raccolto testimonianze di persone che grazie a questo Papa non hanno più paura di avvicinarsi al confessionale.

Io saranno vent’anni che non mi confesso, ogni domenica ci penso se non altro perché vorrei comunicarmi, poi lascio perdere perché odiare odio meno ma disprezzare disprezzo sempre tanto. E mentre so che odiare non va bene, non sono tanto sicuro che disprezzare persone disprezzabili non sia giusto.
Dovresti confessarti: attraverso il sacramento Dio ci guarisce. Non è per chi ha superato il problema, ma per chi ne soffre. I sacramenti sono per gente disperata, fiacca, traditrice. La confessione non è la terapia, è la tac, la risonanza magnetica, l’accertamento medico. La terapia è l’obbedienza alla nostra realtà.

A proposito di persone disprezzabili, tu conosci, a parte monsignor Luigi Negri, qualche uomo di chiesa che negli animalisti riconosca i nemici dell’uomo, gli eterni gnostici?
Be’, conosco un prete che ha insegnato a mio figlio a sparare agli uccelli.

Sparare agli uccelli? Fantastico!
Ha portato Tommaso in cima al campanile e hanno sparato ai piccioni col fucile.

Purtroppo è vietato e non ti chiederò il nome di quel prete meraviglioso. Oggi è pieno di persone che si dicono cristiane e poi scopri che sono vegetariane. Se a Pasqua incontri qualcuno che si rifiuta di mangiare l’agnello tu cosa gli dici?
Gli dico che se vuole essere vegetariano faccia pure, ci sono tante patologie psichiatriche in giro, e poi visto da vicino nessuno è normale. Gesù la carne la mangiava, Dio ce l’ha data per nutrirci e non possiamo essere più sapienti di Dio. Gli direi anche che, certo, è bene non maltrattare gli animali per il gusto di farlo, ma mangiarli è perfettamente nel disegno di Dio, mentre nessuno si preoccupa dei bambini uccisi quando stanno al sicuro sotto il cuore della loro mamma. Un vegetariano che non sia antiabortista è ridicolo.

Tu pensi che il Papa riuscirà a impedire apostasia e apocalisse? Io ad esempio non capisco perché non abbia chiuso lo Ior e buttato via la chiave. Speravo che il proscioglimento di Gotti Tedeschi rendesse evidente a tutti la natura irredimibile dello Ior che lo aveva calunniato.
Gotti Tedeschi è una persona della cui onestà e competenza non ho mai dubitato perché lo conosco personalmente, e anche se non so niente né di Ior né di finanza mi era molto dispiaciuto il trattamento che aveva subìto. Sono contenta che la giustizia gli abbia dato ragione. Mi piacerebbe che il Papa lo incontrasse e gli desse modo di spiegarsi anche con lui.

Ma tu sei ottimista o pessimista? Il figlio dell’uomo, quando tornerà, troverà la fede sulla terra? 
Non lo so, se lo chiedeva anche Gesù. Io penso che ci siano domande di cui non mi devo occupare, sai quella frase che sta sui gadget cattolici? “Dio esiste ma non sei tu, rilassati”. Ecco, io sono rilassata su queste questioni. Piuttosto sono molto molto preoccupata di fare bene la mia parte nel disegno divino.

Cercherò di rilassarmi, e di cuocere bene l’agnello. Buona Pasqua, Costanza.
Buona Pasqua, Camillo.

di Camillo Langone

14 pensieri su “La compagnia dell’agnello

  1. Sara

    “Obbedire è meglio”!!!!! Il nuovo libro di Costanza!!!! Ed esce nel mese di Maria!!!! Che bel regalo ci fai, cara Costanza!!! Non vedo l’ora di leggerlo!

    Ottima intervista!
    P.S.: almeno via mail ce lo puoi dire il nome di quel prete davvero fantastico che ha portato Tommaso sul campanile a sparare ai piccioni? Ho sempre sognato di incontrare un altro prete così, alla Don Camillo!!!

    1. Sara

      Visto che questa intervista è sua, a certe persone consiglierei lettura accurata dell’ottimo “Manifesto della destra divina. Difendi, conserva, prega!” di Langone.

  2. Mi trovo un po’ “delusa” e rattristata dalla bassa opinione della sig. Miriano sul vegetarismo, vorrei solo ricordare che spesso al giorno d’oggi esso diventa una scelta di salute e prevenzione anch’essa “perfettamente nel disegno di Dio” quando non sfoci in un ossessione puramente individualista.

  3. Maria elena

    Grandi…ma ci sono spunti per riflettere su miriadi di cose, io ho imparato a confessarmi quando mi hanno spiegato cosa era veramente, un secondo battesimo per dirla come un Santo, di cui ovviamente non ricordo il none, i miei catechisti ci hanno impiegato un po’ per spiegarlo, ma la celebrazione con i segni, che adora Francesco, e che condivido, ha fatto il resto. Per fortuna che saremo giudicati da Dio, perchè iio mi farei fuori subito alla prima caduta, ma preferisco aggrapparmi alla figura di Pietro e non a quella di Giuda. Non sparerei mai ad un piccione, ma condivido che animalisti abortisti suona male, “che cosa è l’uomo perchè te ne curi, il figlio dell’uomo perchè te ne dia pensiero? eppure lo hai fatto poco meni degli angeli tutto hai messo sotto i suoi piedi” .(salmo8, piu o meno) Agnello in padella e carciofi come erbe amare, Buona Pasqua, Cristo vince sempre, (soprattutto la sua misericordia).

  4. Rosanna

    Non capisco perché raccontare l’episodio del tiro al piccione? E allora perché non sparare al gattino di casa?
    Essere vegetariani non vuol dire essere affetti di patologie psichiatriche ma vivere in un altro modo.
    Oggi noi facciamo un pranzo vegetariano eppure la carne la mangiamo, e’ una nostra tradizione pasquale.
    Cara sig.ra miriamo questa e’ una caduta di stile che non riconosco nel suo dna. Comunque. Buona Pasqua a tutti.

    1. admin

      Ci sono dei gatti randagi che vengono ogni giorno nel nostro giardino e ai quali diamo da mangiare (di solito avanzi di “poveri animali” macellati, tipo il pollo o maiale), ci sono anche dei piccioni che ci riempiono di guano il balcone e cerchiamo di scacciare in ogni modo. C’è qualche problema?
      Buon pranzo.

  5. Non ho detto che chi è vegetariano non possa essere cristiano, e anche santo. Dico che non si possono addurre motivazioni religiose o spirituali di ispirazione cristiana per quella scelta.
    Comunque buona Pasqua (qualsiasi pranzo facciate).

  6. JoeTurner

    è buffo, negli anni 70 i comunisti li volevano far fuori gli Agnelli, oggi invece sono i più strenui paladini degli agnelli.

  7. admin

    Allora un paio di considerazioni.
    Sono arrivati un certo numero di insulti e offese rivolte a Costanza in primis, ma anche al prete scaccia-piccioni. Vorrei precisare che si trattava di un fucili a pallini (biodegradabili!) e lo scopo era di spaventare i piccioni e farli desistere dal piazzarsi in un punto alquanto dannoso; pensavamo non ci fosse bisogno di puntualizzare che non era un vero fucile, che non si sparava in pieno centro abitato e che i piccioni non venivano uccisi, ma si sa, che in certe categorie di persone l’ottusità raggiunge vette eccelse.
    Altra cosa: nell’articolo si faceva chiaramente riferimento alla contraddizione di certi animalisti che sono il più delle volte anche convinti abortisti. Propongo dunque a tutti coloro che hanno lanciato anatemi scandalizzati per la sorte di piccioni e agnelli di chiarire anche la propria posizione circa la sorte delle creature vittime dell’aborto, allora sì che sarei lieto di pubblicare i loro commenti!
    Saluti

      1. Intanto bisogna considerare in quale regione italiana ci si rivolge a questo detto popolare. Non vorrei insorgessero altre associazioni di persone….
        Comunque tra piccioni, fave agnelli meglio una vega….sentale memmai.
        LIRReverendo

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