Un giorno, per sempre

di Jane

Un ragazzo e una ragazza si incontrano, un giorno. Appena laureati, ubriachi, dopo aver festeggiato come di dovere uno dei giorni più belli della vita, si ritrovano seduti sullo stesso letto a chiacchierare in attesa di smaltire la sbornia, attratti l’uno dall’altra da qualcosa di indefinito. Si trovano a guardarsi negli occhi e a dirsi “Proviamo a restare amici”.

Due ragazzi molto diversi: lui, scapestrato, di buona famiglia, nullafacente e  privo di ogni obiettivo che vada oltre la giornata. Ma buono, sinceramente attaccato alla famiglia e bisognoso che qualcuno creda in lui. Lei, con quegli occhiali un po’ troppo spessi per poter vedere cosa ci fosse dietro, è in realtà bella, intelligente, umile e altruista, innamorata di lui da ancor prima che lui la notasse (grazie agli effetti miracolosi dell’alcol).

Si incontrano, un giorno, e si rincontreranno per i successivi vent’anni, sempre un giorno. Ciascuno con la propria vita da raccontare, con le proprie esperienze da condividere, con i propri consigli da scambiarsi, i rimproveri, gli incoraggiamenti, le parole d’affetto, gli abbracci. Lei che fatica a realizzare i suoi sogni della vita, lui che di sogni non ne ha, butta via il suo tempo facendo il cretino in un programma tipo Pomeriggio 5 versione trash (vi lascio immaginare il livello altamente culturale). Nonostante il tempo che trascorre, le vite che si sviluppano, le strade che non si incontrano, la loro mente è sempre, costantemente, rivolta l’uno all’altra.

Ho raccontato in breve la trama (volutamente e necessariamente incompleta, non vorrei rovinare il finale a nessuno) di un film uscito da poco nei cinema, One day. Vale la pena vederlo solo per la locandina, bellissima, una specie di opera d’arte, un Bacio di Hayez in versione moderna. Vale la pena vederlo perché è una storia romantica insolita, strappalacrime al punto giusto (in realtà mi si era insinuata una ciglia tra l’occhio e la lente a contatto), e che affronta l’eterno dilemma dell’amicizia possibile tra uomo e donna, che, stando al film, prima o poi si tramuta in amore. D’altronde gli amanti non sono anche, e soprattutto, amici?

One day è un film senza nessuna pretesa, assolutamente imparagonabile ad un mostro sacro come Harry ti presento Sally, di cui questo film, sotto sotto, vuole essere una brutta copia, ma di cui non riesce a sfiorare nemmeno con un dito la perfezione. Il romanticismo, il dialogo sempre brillante, la bravura degli attori, la caratterizzazione dei personaggi, anche secondari, la cura dei particolari, e soprattutto, l’ironia geniale e intelligente, fanno del film di Harry e Sally un gioiello di poesia. Quella è una storia di amicizia nata da un’antipatia, che evolve in amore, ma in cui i due protagonisti maturano l’uno lontano dall’altra e capiscono ogni volta che si rivedono, che sono fatti, irrimediabilmente, l’uno per l’altra.

One day ha il grande difetto di trasmettere un’idea sbagliata di amore: l’amore come bisogno di qualcuno. I due protagonisti hanno bisogno di stare insieme per non perdersi. Lui ha bisogno di lei per non andare al programma di Barbara D’Urso versione americana, per non sniffare coca, per non ubriacarsi, per combinare qualcosa nella vita. Ma l’amore non è il Pronto Soccorso. Altrimenti svanisce non appena non si ha più bisogno dell’altro, o non appena si incontra qualcuno che soddisfa di più le tue esigenze.

La bellezza di Harry ti presento Sally è che i personaggi nonostante cambino e maturino, si vogliono reciprocamente continuamente e per il futuro, malgrado i difetti, malgrado i litigi, malgrado il tempo che passa. Splendida la battuta di lui che dice “Quando capisci che vuoi passare il resto della tua vita con quella persona, vuoi che il resto della tua vita arrivi il più presto possibile”.

I due protagonisti non stanno insieme perché hanno bisogno l’uno dell’altra, ma perché sono stati fatti l’uno per l’altra e perché vogliono stare insieme per tutta la vita. Ciò che è destinato a stare insieme, prima o poi, starà insieme. E quel momento, quel giorno, sarà per sempre.

168 pensieri su “Un giorno, per sempre

    1. Alberto Conti

      Notare ce lui corre la maratona di New York al gelo del 31 dicembre, sale correndo una scalinata e arriva senza neanche avere il fiatone; a parte questo dettaglio probabilmente il più bel film da donne per un uomo

  1. “Ho raccontato in breve la trama (volutamente e necessariamente incompleta, non vorrei rovinare il finale a nessuno) di un film uscito da poco nei cinema”

    Incipit mozzafiato fino al terzo capoverso: dai primi due, per pathos, sembrava il racconto di quando Cupido colpì LGT. 😀

  2. Ho letto il libro da cui è stato tratto il film, in un raro momento in cui avendo bisogno di letture “leggere” ho trovato anche il tempo per leggere. Piacevole e rilassante, tuttavia mi piacerebbe “un giorno” leggere un libro o vedere un film in cui l’amicizia non sia raccontata come anticamera dell’amore ma semplicemente come amicizia
    ” D’altronde gli amanti non sono anche, e soprattutto, amici?” No, gli amanti sono amanti, gli amici sono amici. A volte gli amanti sono anche amici, ma non sempre è così. Anzi, molto più spesso due amanti, ma anche due innamorati, due fidanzati, due coniugi, non sono affatto amici.
    I due del libro (e immagino anche del film, dal racconto di Lgt mi sembra fedele alla trama) sono fondamentalmente amici. L’amore in quel caso è un’aggiunta, e mi sembra anche un’aggiunta un po’ posticcia, perchè concordo con Lgt (apriti cielo!) l’amore che viene descritto là è raccontato come un bisogno reciproco. E’ anche vero che l’amore che ci viene proposto oggi è quasi sempre così. L’idea di un progetto di vita condiviso, che guarda al futuro, che richiede fedeltà e impegno per essere portato avanti, risulta purtroppo desueto. E l’amore dei due protagonisti non ha nulla della libera progettualità che fa la differenza tra le farfalle nello stomaco e l’amore fedele di un marito e una moglie. Però (almeno nel libro) ho trovato un po’ di spunti per l’amore di amicizia e mi sarebbe piaciuto se fosse rimasto davvero tale anche per i due protagonisti.
    Non capisco perchè l’amicizia viene sempre vista come qualcosa di meno rispetto all’innamoramento. Secondo me è molto, ma molto di più.

  3. Velenia

    Vorrei dire una cosa forte e chiara,mio marito è il mio migliore amico,da 26 anni.
    Non riesco a capire quegli amori che non hanno come base forte e certa l’amicizia.In un matrimonio è sicuramente importantissima la sessualità ma senza l’ amicizia,la confidenza,il rivelarsi i pensieri,il sostegno reciproco mi sembra un involucro vuoto,una farfalla che muore al finire dell’estate.Una grande amicizia è l’ impalcatura dell’amore

    1. Sono d’accordo con te Velenia, anche il mio fidanzato è per me il mio migliore amico. La mia spalla. E lo è diventato man man che cresceva il nostro amore, non prima. La tua ultima frase racchiude tutto ciò.

  4. nonpuoiessereserio

    In linea teorica uomo e donna possono essere amici ma in pratica lo saranno in modo limitato. In questi giorni mi trovo per lavoro a Bruxelles ( non sono Monti), dormo da una coppia di amici che mi lasciano le chiavi dell’ appartamento. Se invece si fosse trattato di un’amica non sarei mai venuto e credo che la maggior parte di voi agirebbe allo stesso modo per mille motivi.

    1. perfectioconversationis

      @ nonpuoiessereserio: anch’io ho qualche scrupolo in più nel relazionarmi con amici maschi, non perché ci sia qualcosa di male, ma per delicatezza nei confronti di mio marito. Allo stesso modo, pur sapendo che lui ha amicizie femminili, mi aspetto una minore intimità, un’attenzione nei miei confronti anche quando non ci sono. Non è ovviamente nulla di rigido o di obbligatorio, ma penso che dimostriamo rispetto al nostro coniuge anche riservando a lui solo alcune intimità (e non parlo esclusivamente di quelle fisiche).

  5. Erika

    @fefral: l’amico ti completa, ma l’amante (inteso come innamorato, fidanzato, marito) arriva a fare parte di te. Gli amici aggiungono sempre qualcosa alla tua vita, mentre l’amore per poter dare frutto ti sottrae qualcosa, ti sottrae tempo, fatica, dedizione, spesso anche alcune delle tue certezze. Non ne farei questione di “gerarchie”, ma l’amore è un sentimento molto più violento, viscerale, e quando lo trovi non fa parte della tua vita. E’ la tua vita.

  6. Da ogggi, lavoro permettendo, mi sprofonderò negli studi storici, religiosi, teologici.
    Tra qualche annetto, forse, sarò, almeno, spero, in grado di avvicinarmi a Messori e Introvigne etc.
    Fino ad allora non mi farò vivo.
    Buon proseguimento
    alvise

    1. Caro Alvise,
      Con la tua testa, che è una carpa tanta, e lo dico sul serio, poi arrivare fino ad un certo punto. Ma su questi argomenti, ad un certo punto, devi buttarti, devi gettare via la diffidenza e il preconcetto… Devi anche pregare.
      In ogni caso, visto che per il momento. Credo che non pregherai, pregherò per te, affinché tu possa trovare quello che cerchi.

    2. Alessandro

      ma guarda Alvise che per andare oltre Antonio Petta non ci vogliono mica mesi di studio: basta un po’ di buon senso.
      Ad esempio sulla famigerata Inquisizione qualche numero è assodato con ragionevole certezza (fermo restando che la condanna a morte va deplorata, non è irrilevante sapere se i condannati a morte sono stati 100 e 100.000, gli zeri contano). Si può leggere qui:

      “Su 100.000 processi effettuati da tribunali civili ed ecclesiastici secondo la procedura dell’Inquisizione, “le condanne al rogo comminate da tribunali ecclesiastici sono state 4 in Portogallo, 59 in Spagna, 36 in Italia, in tutto, quindi, meno di 100 casi”, ha precisato il prof. Borromeo.
      Ciò sfata la leggenda nera sull’Inquisizione, creata ad arte dalla propaganda anticattolica. Prendendo spunto da quanto affermato dal prof. Borromeo, il Card. Georges Cottier, Pro-Teologo della Casa Pontificia, ha detto che “una domanda di perdono che la Chiesa deve fare a riguardo dei propri errori del passato, non può riguardare che fatti veri e obbiettivamente riconosciuti. Non si chiede cioè perdono per alcune immagini diffuse all’opinione pubblica, che hanno più del mito che della realtà”. “La Chiesa” ha continuato il Card. Cottier “non vuole domandare perdono in maniera disordinata, ma con la conoscenza effettiva di ciò che è successo, anche perché la verità non può far paura”.

      http://www.documentazione.info/article.php?idsez=2&id=165

      1. Alessandro

        per quanto riguarda invece la “caccia alla streghe”, i numeri sono dolorosi ma distanti da quelli circolanti:

        “Per ultimo arriviamo all’argomento più delicato, quello del numero delle vittime. La cifra oggi proposta dagli storici, nonostante le sue oscillazioni, è lontanissima dai «sei» o «nove milioni di streghe» ripetuta acriticamente dai tanti improvvisati «storici della caccia alle streghe», e persino da intellettuali come Élemire Zolla, ed è pure lontana dalle centomila vittime che costituivano il calcolo di Voltaire. Il team internazionale di esperti riunito nell’opera di Golden, incrociando i dati disponibili, propende per circa trenta-quarantamila vittime in circa 350 anni.
        Una cifra spaventosa, certamente, che segnala l’importanza e la gravità del fenomeno, e l’impegno che ancora richiede il suo studio e la sua interpretazione. Lo stesso impegno che impone correttezza e limpidezza nella divulgazione dei risultati della ricerca storica – pur senza occultare la presenza di opinioni contrastanti, che dialogano anche fra le voci di questa grande «Enciclopedia». Affinché queste lontane tragedie non facciano il gioco di interessi contemporanei.”

        http://www.documentazione.info/article.php?idsez=38&id=818

  7. (avvertimento per Alvise: segue un commento in cui mescolo amore umano e divino, ma come ho già scritto da qualche parte ho imparato l’amicizia da Cristo e ho trovato l’amicizia di Cristo nell’amicizia umana, anche in alcune amicizie con atei.)

    L’amore di amicizia è il tipo di amore con cui Dio fatto uomo ha scelto di amarci “vi ho chiamati amici”: questo mi appassiona da sempre, da quando ero ragazzina, e mi ha spinta ad andare a fondo sul senso dell’amicizia. Sono arrivata alla conclusione (una conclusione per nulla definitiva, intendiamoci: la strada per arrivare a conoscere l’Amore non finisce certo in questa vita) che se Gesù ci indica l’amicizia come l’affetto che meglio descrive la nostra vocazione cristiana allora è qualcosa che supera in un certo senso tutti gli altri tipi di amori, non nel senso che gli altri amori non siano immagine dell’amore di Dio (ogni amore umano richiama in un modo diverso all’Amore divino senza spiegarlo mai del tutto) ma sicuramente ci deve essere una qualche cosa nell’amicizia che “somiglia” un po’ di più all’amore di Dio.
    Una delle caratteristiche dell’amicizia è l’assoluta gratuità. Mentre gli altri legami hanno tutti una componente “necessaria”, dei “doveri”, l’amicizia è puro dono di sé all’altro, senz’altro fine che l’amicizia stessa. Non sono tanto d’accordo con Erika sull’amico che “completa”. L’amico l’ho sempre visto come un compagno di strada, lui ha la sua vita, io la mia, e casualmente ci s i scopre diretti dalla stessa parte. Un compagno di viaggio con cui il viaggio non è stato programmato, ma che ad ogni bivio si scopre essere diretto nella mia stessa direzione, e si ferma a guardare gli stessi panorami che incantano anche me.
    Un marito (che può essere, ed è bello se è così, anche amico) è invece qualcuno con cui si decide di fare insieme un viaggio, si decide insieme la meta e si programma il percorso. Un viaggio che ha quindi una meta ben precisa, il matrimonio ha dei fini prestabiliti, e che va necessariamente fatto in due. Per questo a volte l’amore sponsale è molto più “faticoso” dell’amore d’amicizia. Per questo ci si promette di amarsi, per questo ha un senso parlare di fedeltà anche quando sembra che l’amore tra due coniugi sia finito.
    @Velenia anche io e mio marito siamo amici. Ma conosco coppie (senza andare troppo lontano: i miei genitori) in cui pur in presenza di un amore autentico e fedele non penso si possa parlare di amicizia.
    @Luigi: per quanto mi riguarda in linea teorica sono molto prudente nello sponsorizzare l’amicizia tra uomo e donna e anche nel gettarmi in relazioni di amicizia con uomini. In linea pratica ho un discreto numero di buoni, ottimi, migliori (migliore al singolare nell’amicizia lo trovo riduttivo) amici uomini.
    @Gabriele, ho letto quel libro e l’ho trovato molto bello. Ci ho trovato raccontata l’amicizia che vivo da tutta la vita, a volte descritta con le stesse immagini e parole che da sempre uso anche io.

  8. perfectioconversationis

    Da assoluta cultrice di commedie romantiche, durante le quali piango come un agnellino sgozzato in modo assolutamente disdicevole a una madre di famiglia di mezza età, devo dire che trovo Harry, ti presento Sally un filino sopravvalutato.

    La mia personale top list è la seguente:

    1. C’è posta per te (avendo fatto per anni la libraia, c’è anche il fattore identificazione)
    2 e 3. Indiscreto (con Cary Grant e Ingrid Bergman) e A piedi nudi nel parco (vero, Paul?)
    4, 5, 6 e 7. L’amore non va in vacanza, Love, Actually, French Kiss e Notting Hill(ex aequo)
    8. Un mondo senza pietà
    9. I ponti di Madison County
    10. Pretty Woman
    11. Quattro matrimoni e un funerale
    12. I due film di Bridget Jones (più il secondo del primo)
    13. Prima o poi mi sposo
    14 e 15. Harry, ti presento Sally e Forget Paris (ex aequo)

    E non ho parlato delle riduzioni di Jane Austen, perché entriamo davvero in un santuario.

    Mi piacciono inoltre i risvolti romantici in film come Ocean’s Eleven, ma anche in Dracula, di Francis Ford Coppola. Sono malata?

    Il bello è che mi sembra di aver capito che queste storie mi piacciono così tanto perché, con mille sfumature, parlano di come vorrei essere amata.
    Da quando ho conosciuto mio marito, però, non ho mai trovato un film che mi sembrasse più bello della nostra storia d’amore, né un protagonista più romantico (se non consideriamo qualche capello in più e un filo di pancetta in meno!). E non dipende dalla dotazione di romanticismo di mio marito (che è mediamente pari a quella degli altri uomini), ma dal fatto che ho sempre sentito che siamo davvero una cosa sola, che lui è il mio destino e una parte di me.

    Donne del forum: perché non segnalate anche voi le vostre commedie romantiche preferite? Potremmo creare una filmografia di primo soccorso per le serate in cui i mariti hanno importanti riunioni di lavoro o partite a calcetto con gli amici… 😉

        1. però tra i miei preferiti c’è “il favoloso mondo di amelie” che non è stato ancora citato da nessuno
          “C’è posta per te” mi è piaciuto un sacco (@perfect ho sempre sognato di fare la libraia, che invidia!)

          1. paulbratter

            non è il mio anatema ma (presumo) di molti del blog. Per me se hai visto almeno 3 di questi film stai a posto 😉

            CITIZEN KANE
            VIALE DEL TRAMONTO
            IL SORPASSO
            SHINING
            I TRE GIORNI DEL CONDOR
            TORO SCATENATO
            PULP FICTION
            MAGNOLIA
            MEMENTO

            1. Alessandro

              Grandi film.

              Ma se devo nominare 2 pellicole 2, viste da adolescente, che non mi tolgo dalla testa, direi:

              “2001: Odissea nello spazio”

              “8½”

            2. sì, almeno tre li ho visti 🙂
              ma confesso che non sono appassionata di film, mi addormento sia al cinema che sul divano, sono capace di rivedere un film anche tre volte e di arrivare alla scena finale per ricordarmi che l’ho già visto.
              e adesso? Anatema anche per te, Paul? 🙂

            3. sorellastragenoveffa

              Paul, abbi pietà, ho appena sanato la mia lacuna di “a piedi nudi nel parco”, sono certa che mio marito apprezzerebbe molto la tua lista, ma non è che aggiungeresti qualcosa di più soft? 😉

            4. paulbratter

              “Se mi lasci ti cancello” pessima traduzione di “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”

            5. perfectioconversationis

              Paul, tu m’hai provocato…
              sono una vera patita di cinema, non solo per quanto riguarda le commedie romantiche, rilancio, dunque:
              Il sole ingannatore
              Il cielo sopra Berlino (e il sequel, Così lontano, così vicino)
              Oci Ciornie
              Il decalogo di Kieslowskij
              Film blu
              Il barbiere di Siberia
              This must be the place (recentissimo)
              Birdy, le ali della libertà
              The sound of music (Tutti insieme appassionatamente)
              Il Signore degli anelli
              La saga di Star Wars
              Trecento
              Il gladiatore
              Settimo sigillo


            6. sorellastragenoveffa

              “se mi lasci ti cancello” ce l’ho, così come “tutti insieme appassionatamente” unicooooo!!!

            7. paulbratter

              andando un po’ in ordine sparso:

              Il posto delle fragole
              Requiem for a dream
              Barry Lindon
              Blade Runner
              Carlito’s way
              Tempi moderni
              Clockers
              Jules et Jim
              L.A. confidential
              Crimini e misfatti
              Psycho
              Dersu Uzala

            8. Alessandro

              “Nosferatu” di Murnau
              “M” di Fritz Lang
              “La passione di Giovanna d’Arco” di Dreyer
              “L’Atalante” di Vigo
              “Duck Soup” con i fratelli Marx

              e poi tutto o quasi Chaplin, tutto o quasi Hitchcock…

            9. perfectioconversationis

              Alessandro, sapevo che non mi avresti delusa.
              A me sono piaciuti anche Europa e Le onde del destino (film durissimo), entrambi di Lars von Triers

            10. Alessandro

              “Le onde del destino” visto insieme a una signora settantenne che è mezza svenuta alla vista delle scene di nudo (ti parlo di una decina di anni fa)

              Mi scordavo “Freaks” di Tod Browning, un pugno nello stomaco

    1. annalisa

      Non ho resistito all’invito di perfectioconversationis! E neanche al fatto di inserire solo commedie romantiche….scusate!

      1. Shakespeare in love
      2. Love Actually
      3. L’amore non va in vacanza e Notting Hill (ex aequo)
      4. tutti pazzi per Mary
      5. Pretty Woman
      6. I soliti sospetti
      7. Il sesto senso
      8. Gli intoccabili
      9. Dirty dancing
      10. Ovo sodo
      11. Into the wild
      12. Senza via di scampo
      13. La settima stanza
      14. L’avvocato del diavolo

            1. ho scoperto che la nostra top-ten è identica!
              aggiungo solo che uno dei più bei film d’amore è “paura d’amare” con Al Pacino e M.Pfeiffer. E OVVIAMENTE tutti le nsplendide commedie con Cary Grant, che quanto ad ironia è assolutamente imbattibile. L’ultimo film romantico davvero bello che ho visto è stato “un’ottima annata” con Russell Crowe.

          1. Velenia

            Ma “Il profumo del mosto selvatico” non l’ha visto nessuno?
            Perfectio,hai dimenticato “La doppia vita di Veronica”

    2. la lista dei film d’amore più carini puo’ includere:

      – l’amore ha due facce

      – le pagine della nostra vita

      – prima dammi un bacio

      – serendipity

      – canone inverso

      🙂 io ho usato le locandine dei film d’amore per personalizzare i tavoli al mio matrimonio!!!

  9. Ragazzi che dire……….io conosco il mio ragazzo da quando avevo 14 anni. La prima volta che l’ho visto……….ho pensato che era un’insopportabile pallone gonfiato che camminava come chi si tiene il mondo in tasca. Abbiamo litigato, siamo diventati amici, e ci abbiamo messo 8 anni per capire di essere fatti per stare insieme, che non avremmo rovinato tutto. Ora è il mio ragazzo da 5 anni, ma è anche mio amico. Secondo me quello che prima ci univa è stata un’ottima base.
    Abbiamo capito di voler stare insieme solo quando abbiamo rischiato di separarci, quando l’ho guardato negli occhi ho capito che era l’unica persona che volevo vedere al mio fianco tutti i giorni della mia vita.
    Perchè a volte succede: la persona che ami è lì, ma tu hai paura di quello che provi. Amare è davvero una cosa coraggiosa.

  10. michele

    Sono capitato qui su questo blog, così sfacciatamente limpido, quasi beatamente fastidioso agli occhi. Ma è come andare dal dentista: non sono del tutto certo che mi faccia male la punta del trapano che mi pulisce dal tartaro. E’ dolore sì, ma non del tutto. La sensazione mi affonda nel cervello facendomi conoscere zone reattive delle quali non conoscevo l’esistenza quindi l’effetto. C’è qualcosa di meraviglioso nell’abbandono al dolore, nel dare fiducia al boia. C’è qualcosa che attira nella donna che ci sta fortemente antipatica, esattamente come c’è già la morte in ogni nascita. Questo per dire che qui dentro mi pare si faccia un uso delle parole solo apparentemente giustificato dalla ricerca di un senso nel rapporto sentimentale.Quando si parla di amore/amiciza e di tutti questi dilemmi un po’ patetici, sorrido perchè il linguaggio che qui si utilizza, a mio giudizio, è più frutto di uno sforzo intellettuale atto a comunicare un equilibrato apparente del mondo, un’intelligenza interna, vera in sè, dei concetti che muovono il mondo, riuscendoci anche molto bene devo dire. In realtà l’uso di questo linguaggio rende solo apparentemente sensato ciò che scrive. Si danno per scontati determinati valori “alti” all’interno di concetti aleatori come amore e/o amicizia, o assolutismi come il gettonatissimo “per sempre”, avendo chirurgicamente e preventivamente cavato via, come sporcizia, ciò che ha attinenza con la sfera, anche semantica, relativa alla parola “bisogno”; parola che genera sospetto a paura atavica, relegata a impatto, per chi voglia dimostrare una possibilità di riscatto morale a tutti i costi, con la fisiologia. Continua il post con la volontà di escludere l’evidenza ( di qui il malessere a cui mi sottopongo incredulo): il non tener conto che ogni relazione passa necessariamente per il proprio egoismo e viene selezionato in relazione esclusiva ai propri bisogni del momento, di quel periodo. Certo, il linguaggio utilizzato si vuole rendere inattaccabile trincerandosi dietro alla manifestazione più pura del sentimento, ma trasformandolo in sentimentalismo, non nella forza vitale, e quindi violenta, che unisce due esseri; il sentimento di cui qui si parla è una modalità che nella vita pratica non esiste: questo perchè ogni relazione è a termine, come la vita; ciò che segue dopo l’innamoramento è, di fatto, un riuscire a convivere con l’abitudine e la noia che due persone prima o poi arrivano ad infliggersi, che lo vogliano o no. Cosa ci fa continuare? La piacevolezza impagabile di un punto fermo, il cosìdetto focolare insomma. Non è cosa da poco, anzi, è quasi tutto, soprattutto se non si hanno più 30 anni e il tempo per gli esperimenti pare finito e il tempo stringe e non si è più attraenti come un tempo. Lo so, questo non ha molto a che vedere con l’essere fatti l’uno per l’altra nel senso che si vuole suggerire qui, lo stesso senso che a mio parere rende il film che si cita solo un prodotto altamente superficiale, divertente, deprivato dalla solitudine del singolo davanti all’ignoto, ovvero togliendo l’unico aspetto reale e dignitiso che appartiene all’uomo, il suo destino tragico; l’unico ingrediente che differenzia, per il 99% dei casi un’opera d’arte da un prodotto di intrattenimento. ( l’1% intendo, non so, Picasso, che non aveva bisogno di mostrare il dolore).
    E’ per evitare questo ignoto ( giustamente) che si preferisce affondare nell’altro, sopportare l’altro, e ce lo fa sopportare, ci si augura, il più affettuosamente possibile. E’ accettare che tutto attorno è bruciato o pare lo sia che ci fa restare, superare le difficoltà. Abbiamo bisogno di un testimone della propria vita, quando e se i nostri occhi, a un certo punto, non ci bastano più. Potrei portare queste mie personali convinzioni sul terreno piccante che pare innervare gli ultimi post: amicizia/sesso: ecco, le donne sono in media più brave a indietreggiare davanti al sesso con l’amico, è risaputo. Ma il motivo è che possono attuare il sesso in tempi decisamente più brevi, e praticamente in qualunque situazione, cosa non altrettanto realizzabile, purtroppo, per un uomo medio. Quindi, questa nello specifico, non è una qualità morale, ma una prerogativa intrinseca al genere sessuale a cui si appartiene; L’bilità nel farla apparire come tale è lasciata ad un uso di un certo tipo di linguaggio ( più o meno conscio). Bisognerebbe sforzarsi di prendere atto dei soli fenomeni per non incappare, o incapparvi il meno possibile, in significati indotti.

    1. non credo che il riferimento a valori “alti” faccia perdere di vista (almeno alla maggior parte di noi) il rischio insito in ogni legame affettivo: il passaggio dall’amore al possesso dell’altro. Ma il fatto che gli uomini (e le donne) sappiano essere egoisti e cattivi (e tante volte lo siamo) non significa che non siano anche in grado di amare davvero (e tante volte ci riusciamo)
      Il destino dell’uomo non è tragico, siamo destinati alla felicità. Ma certo, se ci convinciamo che la vita è a termine, come tu scrivi qua sopra, la felicità rimarrà solo un sogno impossibile da raggiungere. E ogni contentino che riusciamo a trovare rimarrà acqua che non leva sete

    2. Caro Michele,

      hai ragione a dire che ci sono altre dimensioni, oltre al romanticismo (la tragica, l’animale, quella del reciproco sostegno e conforto). Per come vivo io il matrimonio, tutte queste dimensioni si integrano e si arricchiscono: non con la facilità e la leggerezza di una commedia brillante, con la fatica e gli errori e le piccolezze di tutti noi. Si può non condividere questa prospettiva ma, per come la vedo io, anche Nostro Signore per manifestarci il suo amore non ha trovato niente di meglio che incarnarsi.
      L’amore che non si incarna, che vive solo sull’onda dei sentimenti, per quanto forti, che ha bisogno di brividi ma rifugge la quotidianità, è un amore che sembra più splendido, più intenso, invece è soltanto meno ricco, meno profondo.
      Incarnarsi significa entrare anche negli aspetti più prosaici dell’esistenza: gli odori, gli egoismi, le piccolezze, i mille fastidi. Ma, se non posso essere amata così, per come sono davvero, a me sembra che manchi qualcosa. Io voglio essere amata anche mentre invecchio, quando non sono più la ragazza di un tempo, quando sono malata, o giù di morale, o noiosa. Non vogliamo tutti, un amore così? Può essere una semplificazione, anzi: certamente lo è, ma io nel “vissero per sempre felici e contenti” ci vedo tutto questo.

      1. Non sia mai ch’io ponga impedimenti

        all’unione di anime fedeli; Amore non è amore

        se muta quando scopre un mutamento

        o tende a svanire quando l’altro s’allontana.

        Oh no! Amore è un faro sempre fisso

        che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

        è la stella-guida di ogni sperduta barca,

        il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

        Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote

        dovran cadere sotto la sua curva lama;

        Amore non muta in poche ore o settimane,

        ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:

        se questo è errore e mi sarà provato,

        io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

        WILLIAM SHAKESPEARE

        1. perfectioconversationis

          Grazie, paperella, apprezzo e ricambio:

          “Merciful love that tantalizes not”

          John Keats

      2. michele

        Mi rendo conto che non posso interagire con chi ha un’impronta escatologica dell’esistenza; posso solo accettare che all’improvviso, nel discorso, appaia una presenza esterna atta a giustificare e a innervare ciò che va dicendo ( senza per questo mettere in dubbio la sincertià con la quele viene espressa). Posso solo accetare che di colpo, nel dialogo, il fedele cambi sotto i miei occhi: non è più un lui/lei, ma il veicolo di un deux ex machina, o una voce fuori campo, una sorta di passpartout linguistico dal quale preleva in modalità semi automatica un costrutto preconfenzionato che pare adatto all’occasione. Cioè, posso solo accettare che non sto parlando con quella persona ma semmai con il suo riflesso in uno specchio.

        1. michè, se parli di me non sono un riflesso, ti assicuro, però per favore, riesci a parlare un po’ più in pane e salamese? mentre leggo il blog sto lavorando e oggi ho un mal di testa da analisi grammaticale finita tardi ieri ieri sera che mi viene difficile capire il significato profondo di innervare (voce del verbo innervare, 1a coniugazione, modo infinito)
          e intanto lo spread si allarga!

  11. Velenia

    1) The family man.
    2) Storia di noi due.
    3)Cinderella man (memorabile Russel Crowe che dice “Che donna!”,Mio marito dice che lo sottoscrive in pieno.
    4)Pretty woman.
    5)P.S.I love You.
    6)Colazione da Tiffany.

  12. Stavolta concordo, magari più che lo spacciatore gli serve l’amore. Dovrebbe vedere mio fratello in questi giorni, da quando la ragazza è entrata nella sua vita sembra ” strafatto ” e in senso molto positivo. Sorride sempre, non tiene più il broncio, passa ore al telefono ( ieri l’ho sentito accordarsi con lei per il colore dei vestiti), prendeva in giro me e ora i nomignoli se li fà dare anche lui. Ho provato a guardare se ancora cammina perché sembra fluttuare. Adesso è preciso, puntuale, non mi fà arrabbiare per svegliarlo la mattina, è tutto una coccola.
    Pensare che lei è una sua compagna di classe già da 5 anni. Almeno non ci ha messo tutto il tempo che si è presa la sorella! Se l’amore gli fà questo effetto sono davvero felice!

  13. sorellastragenoveffa

    Per la mia lista di film d’amore, d., il primo è senz’altro Sabrina, il remake con julia Ormond e Harrison Ford (ma davvero é buddista? Vi prego, no, anche se lo fosse non voglio saperlo!!!). A parte che l’ho visto poco prima di fidanzarmi col mio attuale marito, trovo che sia stupendo come lei, innamorata da sempre di un uomo, prima scopre se stessa e poi scopre l’amore. Perchè se non stai bene con te stesso é difficile costruire qualcosa con qualcun altro.
    Sono daccordo con Velenia, mio marito è anche il mio amico, non che non ne abbia altri, ma non credo di poter stare insieme a una persona che non sia anche mia amica. Mi sembrerebbe un amore a metà.
    Velenia, come sono andati i controlli?

    1. Alberto Conti

      Non mi puoi mettere come primo film preferito il remake, anche se ben fatto, di un CAPOLAVORO, capisco l’affetto che ti lega al film per la tua storia ma non può reggere il confronto con il vero unico ineguagliabile SABRINA

      1. sorellastragenoveffa

        Che ho visto e mi è piaciuto, forse hai ragione, sarà stata la vicinanza con la mia storia, ma ribadisco, e poi H.Ford non si batte!

    2. paulbratter

      No questa no! non solo non si può preferire ma come hanno potuto pensare di fare il remake di un film perfetto di Billy Wilder, con Humphrey Bogart, Audrey Hepburn e William Holden. è come pensare di ridipingere la Gioconda!

      1. sorellastragenoveffa

        Prrrrr!!!! 😛
        A me piace, lei è bellissima ed elegante, anche se non sarà Audrey Hepburn, lui è molto più affascinante di Humphrey Bogart, anche se questo mi costerà le ire di molti, e per lo meno non ha un nome da scemo come Larry!!!

        Film non d’amore? (esistono due categorie di film, quelli d’amore e tutti gli altri)
        Codice d’onore (a cadenze regolari viene riproiettato nella nostra sala)
        Le ali della libertà
        Il sesto senso
        Il miglio verde

  14. eleonora

    tu secondo me non hai visto bene il film!forse volevi insegnare a tutti cosa è l’amore e hai usato qs film per dire cosa e giusto e cosa è sbagliato. però mi occorre dirti che nn c’entra proprio nulla con harry ti presento sally. immagino sia dura trovare ogni gg cosa scrivere e quali pipponi fare alla gente, ma nn se la prenda con dei film belli!
    il finale poi ti fa proprio capire che i 2 non hanno bisogno l’uno dell’altro per vivere, ma solo per essere migliori. lui si redime anche senza di lei! inoltre il loro non è un rapporto da “amici”, è chiaro sin dall’inizio e il finale te lo svela!
    harry ti presento sally è un altro genere e capisco ti piaccia molto, è anche uno dei miei preferiti, ma non si può prenderlo come pietra di paragone per tutto.
    questo è una storia d’amore, un dramma e vuole comunicare contenuti a cui harry ti presento sally nemmeno pensa.
    lascia stare le recensioni cinematografiche, please e magari venerdì, torna al cinema a rivedere one day!

    1. admin

      a lei signora eleonora è piaciuto il film a LGT non molto tutto qua.
      Quanto agli argomenti, grazie, non abbiamo difficoltà a trovarli visto che sono in molti ormai a scrivere quanto ai “pipponi” se pensa che su questo blog la tendenza sia questa le do un consiglio: non ci legga.

  15. Velenia

    Vedo che il mio velenoso commento è sparito,mah meglio così,admin,sono istintiva di natura.
    Sorellastra è andata così.così.la buona notizia è che la situazione cardiaca è stabile,quella brutta che se la rx torace conferma quello che pensa la fisiatra, dovrà mettere il busto,cosa che non lo aiuterebbe certo a socializzare.La dietista ha messo a “regime alimentare controllato” tutta la famiglia,pure i figli sottopeso.Ha detto,in pratica, che siamo”maleducati alimentari”.Comunque dovrà fare altri controlli nei prossimi mesi,quindi una preghierina è sempre ben accetta.

  16. Erika

    Sono d’accordo con Perfectioconvesationis: l’amore per me non è romanticismo e non è “focolare”, ma un meraviglioso, perfetto connubio.
    E’ osservare mio marito mentre si lava i denti e trovarlo piu’ affascinante e romantico di quando mi regala dei fiori. E’ perdere più tempo del solito a stirargli una camicia perché pregusti il piacere che proverà indossandola. E’ saper stare in silenzio quando capisci che lui si sta un po’ smarrendo e ha bisogno di quiete.
    Soprattutto, per me, è mio nonno, vecchio contadino burbero e temprato, i cui occhi si velano di un dolce sorriso solo quando guarda lei, la sua abitudine più radicata, la sua sposa da più di cinquant’anni.

    1. Ecco, è esattamente come tuo nonno e tua nonna che vorrei essere tra 50 anni. A volte, dato che siamo giovani ci scherziamo sulle rughe, ma davvero a me sembrerà bello come il primo giorno ( o forse dovrei dire come la prima litigata ), quando lo guarderò tra 20 anni, dovesse diventare anche calvo

  17. Ele86

    Io adoro tantissimo “50 volte il primo bacio”, “Le parole che non ti ho detto”, “L’amore non va in vacanza”, “Fireproof”, “10 cose che odio di te”, “about a boy”,”caso mai”…per ora mi vengono in mente questi. Ma il film più bello in assoluto per me è un cartone “Le follie dell’imperatore”, è stupendo e molto molto divertente!

  18. Sybille

    In ordine sparso:
    Il Gattopardo
    Radio Days
    Divorzio all’Italiana
    Fantozzi
    La cena dei cretini
    Apocalypse now
    L’età dell’innocenza
    Tutti gli uomini del presidente
    In the mood for love
    il tempo delle mele 1

  19. Sybille

    e Clint Eastwood: Million Dollar Baby e Gran Torino. Qualcuno ha per caso già visto Bad Teacher con Cameron Diaz? Non so se da noi è già uscito, a me ha fatto morire dal ridere

    1. vale

      ma quei mitici tipo:
      ultimo tango a zagarolo
      l’esorciccio
      giovannona coscialunga disonorata con onore
      le spie vengono dal semifreddo
      ciccio perdona…io no
      le tardone
      pugni pupe e marinai
      e via citando,proprio non li vogliamo considerare, no????

      1. vale

        a parte gli scherzi,presunta l’età media dei bloggers qui presenti,
        com’è che Love story non me lo avete citato???

        1. Sybille

          ma scherzi? Banfi è l’erede cinematografico dell’avanspettacolo! Pre nonno libero è un macigno, una pietra miliare!

    2. paulbratter

      sì l’ho visto, non mi ha entusiasmato….
      ultimamente ho trovato bellissimo INCEPTION.

      PS l’unico film che mia moglie ha visto tutto senza MAI abbassare la palpebra è LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA (Notebook, di Nick Cassavetes)

      1. perfectioconversationis

        Inception mi è piaciuto, più visivamente però, che per i contenuti.
        Non conosco il film che citi di Cassavetes, cercherò di rimediare.

    1. Angela

      Ecco Love story, nonostante il pc in tilt (la proprietaria lo è da più tempo di lui…)! Quanto ho, anzi abbiamo pianto! Kleenex a iosa!

    2. Sybille

      ma come mai la gran parte delle persone si ostinano a dire che ‘sto film è un capolavoro? Io l’ho sempre trovato un filino scontato e moralmente abbastanza osceno (non per il fatto che lei faccia la puttana, ma per il cliché maschile del principe azzurro come uomo ricco)

      1. Sybille

        mi riferivo ovviamente a Pretty Woman, non a Love Story, sul quale ho versato tinozze di lacrime

      2. Angela

        Personalmente non lo ritengo un capolavoro. Mi è piaciuto guardare il lieto fine.. Anzi, chiarisco: non guardo molto i film romantici e le storie d’amore, ma a volte una “favoletta rosa” fa piacere al cuor, no?

      3. Velenia

        La cosa bella di Pretty woman,secondo me,è proprio nell’ultima scena quando il miliardario dice” Cosa accade qiuando lui salva lei?” ” Lei salva lui.”Non è la solita storia di principi azzurri,lui è capace di vedere la vera Vivian,oltre i vestiti da escort (così suona meglio?) Lei è capace di restituirgli il suo vero io,di renderlo capace di camminare a piedi nudi sull’erba,di fidarsi e amare di nuovo.E questo è contagioso,Vivian dà i soldi all’ amica percè riprenda a studiare:-Io? IO HO GRANDI POSSIBILITA’?-Chiede l’amica? e l’amica lo dice ad un’altra “collega”,e quella vuole andare a fare l’estetista ecc..
        “In fondo la vita di coppia è ricevere se stessi da un altro,come il più delicato dei dolci2

          1. a proposito, ho scoperto solo qualche giorno fa che forse “escort” viene dal latino! :-O
            Leggevo di un tale “per innumera scorta dissipatus”… insomma, che s’era ridotto proprio maluccio 😉

            1. Velenia

              Mi fai pensare al padre della sposa in “il mio grosso,grasso matrimonio greco” tutte le parole provenivano dal greco.

              1. Ma anche “Save”, “Ins”, “Del”, “Edit” delle tastiere vengono dal latino! 😛
                Aggiungerei pure che non pochi di questi termini, come appunto “Save” e “Justify”, sono di chiara ascendenza teologica! 🙂
                Che dici, non ci starebbe bene il mio personaggio nel terzo film della serie?

  20. perfectioconversationis

    Scusate, ma solo io mi commuovo quando lui dice “ha la mia carta di credito”? E’ la mia battuta preferita di tutto il film…

          1. vale

            quando fuma per l’eccessivo utilizzo. in special modo se non è la tua…(ma del marito,fidanzato,amico,babbo,ecc..)

              1. paulbratter

                ok alziamo un po’ il livello di testosterone:

                Black hawk down
                Bullit
                Full metal Jacket
                La sottile linea rossa
                La grande fuga
                La trilogia di Bourne
                Le Iene
                Un dollaro d’onore
                Il giorno più lungo
                …….
                …..

                1. “Gettysburg” (1993). Molto tecnico, molto tattico, cast tutto maschile (Tom Berenger, Jeff Daniels, Martin Sheen et alii), la più strabiliante collezione di baffi, barbe, pizzi, fedine e chiome incolte della storia del cinema recente.

                2. Alessandro

                  Gli spietati
                  Il mucchio selvaggio
                  Voglio la testa di Garcia
                  Arancia meccanica
                  Duel
                  Salvate il soldato Ryan
                  Ombre rosse
                  Furore

    1. Velenia

      In effetti la carta di credito era ,in quel momento,la sua consistenza quindi le ha affidato sè stesso.

  21. chi stila una classifica dei film PIU’ BRUTTI della storia?

    inizio con “Titus”, interpretato da Antony Hopkins….terrificante e molto pulp!

    1. Alessandro

      se non l’avete visto recuperate “Plan 9 from Outer Space” di Ed Wood (1959), talmente sgangherato da essere un cult.

      Poi ci sono i film che vorrebberro essere capolavori e che non lo sono (e qui secondo ci sarebbero da stroncare tanti Antonioni Bertolucci e Moretti…)

      Io voto per “Il silenzio dei prosciutti” di Ezio Greggio

  22. perfectioconversationis

    Se admin permette, a proposito di cinema, segnalo che questa sera a Torino, presso il TEATRO FAA’ DI BRUNO – via Le Chiuse 30, alle ore 21, ci sarà la proiezione del film DUNS SCOTO. L’ingresso è gratuito. Il film è stato premiato come miglior film e miglior attore protagonista al Festival Internazionale del Cinema Cattolico.
    Io ci vado.

  23. Vabbe’, signore e signori, quanto letto finora mi conferma quanto quanto già sapevo, ossia che cinematograficamente io sono La Cosa da Un Altro Mondo. In altre parole, tranne Il Signore degli Anelli (versione estesa), C’è posta per te, la colonna sonora del Gladiatore e l’idea di 300, non ci siamo. Il mondo è bello perché è vario 🙂

    Se si dovesse pensare a un concorso per “la scena più bella del Signore degli Anelli”, voto ex aequo per la morte di Boromir e Eowyn che si toglie l’elmo.

  24. G

    E “Molto rumore per nulla”, con Kenneth Branagh ed Emma Thompson? “City of Angels”? “Autumn in New York?

  25. Velenia

    Nessuno ha citato “The rain man”,come un delinquentello può cambiare quando scopre di essere stato amato,sia pure dal fratello autistico.

  26. credo che valga la pena soffermarsi ancora sull’ interessante commneto di Michele… ora non ho tempo, ma dico che se non avessi la fede, la penserei esattamente come lui. Ma sarebbe riduttivo dire che fare appello a Cristo come al deus ex machina del rapporto è l’unico motivo per cui i credenti sono “felici e contenti”. Qui c’è da porsi l’onesta domanda: “ma io da solo di cosa sono capace?” e riconoscere semplicemente che da soli, malgrado ci sforziamo e facciamo del nostro megliio per rendere piacevole il focolare, prima o poi il tarlo del vecchiume, il baco, la muffa, la polvere prevarranno. Solo la fonte eterna dell’amore di Cristo, solo la richiesta del Suo aiuto ci permette di andare oltre la caducità, che c’è, ma non è il fine.

  27. Alessandro

    Ci si dimentica dei film di Don Camillo e Peppone con Gino Cervi e Fernandel , i preferiti da BXVI

  28. Angela

    Ma… ma… ma che succede? Tutti spariti? E Alvise?
    Alviseeeeee! Tornaaaa! Che ci fai con l’avvicinamento a Messori e Introvigne etc. SENZA DI NOI? Eh, no!

  29. Angela

    Admni, credo che stavolta non c’entri il mio pc: questo commento andava sotto: Angela 23 novembre 2011 a 13:58
    Doppio è perché non avendolo visto dove ho cercato di “infilarlo” l’ho reinviato.
    Abbi pietà!

  30. E io mi riguardo Titanic. Tra l’altro il mio ragazzo mi ha fatto trovare il cd sotto il cuscino, ed è stato molto romantico da parte sua, sopratutto per uno che considera 300 il film più bello mai realizzato!

      1. Alessandro

        Admin, e questo che c’entra collocato qua? Questo era in risposta a paperella delle 17.59…

  31. Classifica commedie romantiche recenti (esclusi i classici del passato), stillata a quattro mani tra me ed il consorte, che è un romanticone più di me:

    1. Nothing Hill
    2. The Family Man, The Company Man
    3. La casa sul lago del tempo
    4. Qualcosa di speciale
    5. Ghost
    6. Pretty woman
    7. Insonnia d’amore
    8. Love story
    9. Jerry Maguire
    10. About a Boy, C’è posta per te , Forget Paris, Casoma, Dirty dancing

    @annalisa, “L’Avvocato del Diavolo” cone commedia romantica?

    Avevo visto l’appello di perfectioconversationis stamattina, vedo che poi le classifiche sono andate ad altri generi…

  32. nonpuoiessereserio

    Comunque con un amico posso pisciare insieme, ruttare e scoreggiare, con un’ amica no.

  33. Alessandro

    Benedetto XVI: il mio AMICO Cristo

    “Non più servi ma amici”: in questa parola è racchiuso l’intero programma di una vita sacerdotale. Che cosa è veramente l’amicizia? Idem velle, idem nolle – volere le stesse cose e non volere le stesse cose, dicevano gli antichi. L’amicizia è una comunione del pensare e del volere. Il Signore ci dice la stessa cosa con grande insistenza: “Conosco i miei e i miei conoscono me” (cfr Gv 10,14). Il Pastore chiama i suoi per nome (cfr Gv 10,3). Egli mi conosce per nome. Non sono un qualsiasi essere anonimo nell’infinità dell’universo. Mi conosce in modo del tutto personale. Ed io, conosco Lui? L’amicizia che Egli mi dona può solo significare che anch’io cerchi di conoscere sempre meglio Lui; che io, nella Scrittura, nei Sacramenti, nell’incontro della preghiera, nella comunione dei Santi, nelle persone che si avvicinano a me e che Egli mi manda, cerchi di conoscere sempre di più Lui stesso. L’amicizia non è soltanto conoscenza, è soprattutto comunione del volere. Significa che la mia volontà cresce verso il “sì” dell’adesione alla sua. La sua volontà, infatti, non è per me una volontà esterna ed estranea, alla quale mi piego più o meno volentieri oppure non mi piego. No, nell’amicizia la mia volontà crescendo si unisce alla sua, la sua volontà diventa la mia, e proprio così divento veramente me stesso. Oltre alla comunione di pensiero e di volontà, il Signore menziona un terzo, nuovo elemento: Egli dà la sua vita per noi (cfr Gv 15,13; 10,15). Signore, aiutami a conoscerti sempre meglio! Aiutami ad essere sempre più una cosa sola con la tua volontà! Aiutami a vivere la mia vita non per me stesso, ma a viverla insieme con Te per gli altri! Aiutami a diventare sempre di più Tuo amico!

    La parola di Gesù sull’amicizia sta nel contesto del discorso sulla vite. Il Signore collega l’immagine della vite con un compito dato ai discepoli: “Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). Il primo compito dato ai discepoli, agli amici, è quello di mettersi in cammino – costituiti perché andiate -, di uscire da se stessi e di andare verso gli altri. Possiamo qui sentire insieme anche la parola del Risorto rivolta ai suoi, con la quale san Matteo conclude il suo Vangelo: “Andate ed insegnate a tutti i popoli…” (cfr Mt 28,19s). Il Signore ci esorta a superare i confini dell’ambiente in cui viviamo, a portare il Vangelo nel mondo degli altri, affinché pervada il tutto e così il mondo si apra per il Regno di Dio.

    (Benedetto XVI, dall’omelia nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, 29 giugno 2011)

  34. paulbratter

    è arrivato il momento di parlare di EYES WIDE SHUT, il film più sottovalutato e incompreso di Kubrick , e invece è quello che più di tutti rende evidente il tema che più di tutti ha ossessionato Kubrick (almeno da 2001 Odiessea nello Spazio, in poi). IL POTERE, quello occulto il più pericoloso il più intangibile. Kubrick sicuramente era venuto a contatto con questo mondo e nel suo ultimo film (e sapeva che era l’ultimo) si è spinto oltre come un testamento, come una confessione. Se vi ho incuriosito abbastanza leggete qua:
    http://www.giusepperausa.it/eyes_wide_shut.html
    e poi correte a rivedervi EYES WIDE SHUT con occhi nuovi.

  35. Mario G.

    Propongo ai lettori di questo blog il libro ‘I baci non dati’ di p. Ermes Ronchi. Un volumetto così prezioso e sorprendente che ha accompagnato e segnato il bel rapporto di Amicizia tra un’Amica e me. Un rapporto sempre più stringente e coinvolgente in cui, per le nostre diverse condizioni vocazionali, non osavamo ammettere né accettare che tra noi potesse esistere un sentimento di amorosa Amicizia: vergogna e sensi di colpa ce lo impedivano. Avevamo scelto come nostri santi Patroni: San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca de Chantal, anche loro esempio di san(t)a Amicizia tra uomo e donna. Poi grazie alla scoperta e alla lettura di questo libro e delle storie di amicizie spirituali di alcuni Santi, lì raccontate, il nostro cuore si è aperto e la nostra amicizia spirituale si è esplicitata in quello che in realtà era ed è (per Grazia!): puro amore, ovvero amore senza possesso.

    Non abbiamo più temuto di esternarci l’un l’altra con tenerezza e dolcezza i nostri sentimenti. Sentimenti tenaci, ma casti e profondi, la cui intensità poggia nell’abbraccio dell’amore a/di Cristo che aveva permesso il nostro incontro e la nostra Amicizia. Vigili sempre, ma finalmente liberati da quel giogo opprimente di sentirci in peccato, perché ci vogliamo bene (= vogliamo il bene dell’altra/o).

    [dedicato a M*]

  36. Francesca Miriano

    Sono ancora in tempo?
    Pretty woman (visto circa 10 volte)
    Arsenico e vecchi merletti
    Operazione sottoveste
    A qualcuno piace caldo
    Frankenstein Jr
    Hollywood Party
    Speriamo che sia femmina
    Ricomincio da tre
    Truman show
    Witness
    Picknic ad Hanging Rock
    E poi Kubrick : Dottor Stranamore, Shining , Full Metal Jacket
    Per la serie ‘facciamoci del male’: Scene da un matrimonio,Il posto delle fragole, Fanny e Alexander ( nel senso di belli e impossibili).
    E per farsi ancora un po’ male:Shuter Island
    Le dormite cinematografiche più inquietanti( nel senso di addormentarsi sulla spalla del vicino sconosciuto):Aldo giovanni e giacomo e Checco Zalone ( io ci provo a ridere ma non mi viene)poi Il discorso del re (micidiale)e , a suo tempo. La voce della luna di Fellini( oltre Amarcord e 8 1/2 lo reggo poco).Poi adoro Benigni dei monologhi ( Dante mi ha un po’ rotto) ma non lo reggo come attore a parte Daunbailò.. Concordo su Chaplin e Hitchcock

  37. Francesca Miriano

    Proseguendo con l’insalata: Rosemary’s baby e l’ultimo di Polanski ‘Carnage’ e poi sempre Polanski ”Frantic’

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