Non è cosmico, sarà comico?

di Costanza Miriano 

In casa mia da qualche ora è in azione una squadra di esperti del Massachussets Institute of Technology di Boston per rispondere a due quesiti che potrebbero aprire nuove prospettive all’umanità.

Uno: come è possibile che il quantitativo dei bagagli al ritorno risulti quasi raddoppiato rispetto all’andata, pur non avendo fatto grandi acquisti (per un tronchetto Vic Matié nuovo ho buttato una infradito piatta di epoca borbonica, nel goffo tentativo di placare la coscienza)?

Due: quali micidiali ingredienti vanno sapientemente combinati, e con quali modalità – umidità, salsedine, assenza di lavatrice, buste di plastica dalla sera prima – per far sì che la biancheria sporca sprigioni l’afrore più pestilenziale che la memoria dell’umanità ricordi?

Poiché non sono sicura di voler conoscere i risultati dell’indagine, e poiché sono più di ventiquattro ore che impacchetto e spacchetto e faccio lavatrici, ho deciso di mettermi al computer, pur non essendo, questo, un giorno di nuovo post. E’ tutta una scusa per non fare il mio vero dovere, diciamo la verità.

Volevo dire giusto una piccola cosa prendendo spunto dagli scambi di vedute su di me e sul mio libro che ci sono state nei commenti in questi giorni.

Che io non sia un genio è chiaro a tutti quelli che mi conoscono davvero, basta vedermi tentare di prelevare dal bancomat col tesserino della mensa, o fissare con occhio vitreo gli articoli di analisi di politica internazionale (se nella storia non c’è un bacio mi distraggo, la cosa non mi interessa). Tanto meno ho scritto un manuale che contenesse tutte le risposte sul matrimonio, ci mancherebbe: spero di mandare avanti dignitosamente il mio, che già è molto. Ho scritto delle lettere ad alcune amiche (alcune vere, altre prodotto di crasi tra più persone, ma tutte reali comunque), per sottolineare alcune cose che secondo me andavano messe a punto nella visione del matrimonio che va per la maggiore, ma che evidentemente non funziona un gran che bene. Non ho dato tutte le risposte, non le so. Non sono una maestra, intanto perché Uno solo è il Maestro, poi perché non sono esperta di niente, tranne forse l’allattamento e la conversazione a quattro canali audio.

Credo che la sottomissione in molti casi possa fare il miracolo di risvegliare l’amore, di innescare un circolo virtuoso, reciproco. Credo che le donne siano tendenzialmente – con tutte le virgolette e i distinguo del mondo – un po’ troppo rompiscatole, ma questa è una mia opinione, probabilmente basata sul fatto che lo sono io.

Credo invece – e qui, prima che invochiate il grande capo Estiqaatsi, viene la parte interessante per tutti noi cristiani – di avere colto nel segno, qui sì, trovando un linguaggio nuovo per ribadire cose che la Chiesa dice da sempre. Il mio vero lavoro è la traduzione. Niente di più. Ho cercato di togliere alla morale della Chiesa quel sentore di camicetta fuori moda, di golfino infeltrito, di tristezza che sprigiona di solito dai libri sul matrimonio cristiano: non tutti per carità, ma moltissimi.

Ne ho comprati a ettolitri, di quei libri, li ho letti fino in fondo perché sono una maratoneta e quando comincio una cosa è difficile che mi fermi, ma, ragazzi, che pizza! Una noia tremenda.

Noi cristiani invece dobbiamo essere sicuri e orgogliosi di stare dalla parte migliore, da quella giusta e vera e buona, non perché noi siamo buoni ma perché è buono quello che ci ha redenti, e questo rende la vita una meraviglia, tutta. Non è obbligatorio essere tristi e fuori moda per cercare di essere cristiani. E’ obbligatorio invece cercare di dire il contrario, e sforzarci di trovare linguaggi nuovi, che parlino anche al mondo, che dicano il nostro orgoglio, la nostra felicità, la nostra certezza.

Non pretendo mica di essere chissà chi. La Sophie Kinsella dei poveri. In spirito.

109 pensieri su “Non è cosmico, sarà comico?

  1. “Ne ho comprati a ettolitri, di quei libri, li ho letti fino in fondo perché sono una maratoneta e quando comincio una cosa è difficile che mi fermi, ma, ragazzi, che pizza! Una noia tremenda.”

    Carissima, permettimi di dirti: che bel strumentino sei nelle mani di Quello là su!

  2. Io, come passatempo estivo credendo che fosse un libro per ridere 🙁 , sto leggendo “gli uomini vengo da marte, le donne da venere e sono tutti sotto stress” 😛

    Per rispondere alle tue domande:

    1) le motivazioni possono essere quattro:
    – l’ordine in cui le ripieghi
    – gli indumenti sono ingrassati
    – la moltiplicazione degli indumenti
    – la scissione degli indumenti

    2) butta tutto in acqua e candegina, aggiungi sapone di marsiglia liquido e lascia asciugare moooolto bene _D

  3. Giuseppe

    Non puoi fare la Kinsella: Costanza Miriano è un nome e una faccia, Kinsella è uno pseudonimo in via di abbandono, tra l’altro. Inoltre la Sophia di Kinsella non mi pare molto amica della Sapienza, che pur dovrebbe esser la corretta traduzione.

  4. Comunque la felicità autentica si ha quando nel bel mezzo della solitudine della sera, soli e davanti
    allo specchio mentre non ci guarda nessuno riusciamo a dire: “Io sono felice di quello che sono”.

    Un caro saluto
    Pierluigi Scabini

    1. giuliana z.

      chissà perchè, di tutto l’intervento di Pierluigi, questa conclusiva era la frase che mi ha fatto sentire di più col cappio al collo….

  5. “Ne ho comprati a ettolitri, di quei libri, li ho letti fino in fondo perché sono una maratoneta e quando comincio una cosa è difficile che mi fermi, ma, ragazzi, che pizza! Una noia tremenda.”

    Mica per tutti deve esser così… Cerchiamo di non offrire il fianco a critiche o a scontri.

  6. COSTANZA: la comicità è quella, deriva, sempre la stessa, con modificazioni e peggioramenti successivi, televisivi, nostrani, urbani, provinciali, perfino con Laura Morante eccetra, famiglie trafelate, case in subbuglio, macchine da caricare/scaricare, cucine incrostate di nutelle dosi industriali e/o da cavallo di qiesto e quest’altro, sacro e profano, ma poi tutto amicca a una contentezza di fondo, a un senso positivo e ottimistico della vita del matrimonio dei figlioli che trionferà su tutto e su stutti, il tutto in una lingua da Littizzetto, gichi di parole, paragoni astrusi, grotteschi allusioni, nutella dappertutto, findus in putrefazione…
    Poi su tutto questo il DEUS ex machina, nostro signore gesù, che porta senso, serenità, consapevolezza, serietà…
    ma che bisogno c’era di metterci anche Dio se la famiglia Miriano funzionava già così bene sa sè? Se era una dei milioni di famiglie indaffarate nel dopo vacanze, chi l’ha fatte, a riprendere il loro tran-tran così buffo comico ma così umano e simpatico a tutti?
    Un dio che vienmesso lì quasi per la collottola, che lui non ci vorrebbe nemmeno fare capolino in queste vite di tarme metropolitane al lavoro che siamo noi!!!!

  7. ….ne ho comprati a ETTOLITRI di quei libri!!!!
    Un altro esempio di tecnica del comico, la gigantizzazione, insieme alla accumulazione,
    la compattazione del tutto in una massa puzzolente, eccetra…..
    Del resto non è lo sstesso procedimento che è stato usato da tutti i garndi comici (Rabelais anche forse Giuliana?) o non siamo nel settecento? Quando siamo che siamo?

    1. giuliana z.

      che onore! comica come Rebelais? io al massimo mi definirei ridicola come Oronzo Canà….

  8. Castigat ridendo mores, ma qui anche blondes et calvos direi.
    Ciò che manca oggi a molti saggi non è la saggezza, appunto, ma la capacità di entrare nell’ottica dell’interlocutore.
    Come certe prediche che sembrano rivolte direttamente a chi le pronuncia, in un gioco di specchi che il più delle volte tende ad alimentare l’autostima in modo direttamente proporzionale alla noia e al sonno dei destinatari.
    E in genere, lungi dall’avvicinare alla santità, produce un effetto disgusto.
    Ci manca l’ironia di Nostro Signore che prendeva amabilmente in giro i suoi apostoli -i figli del tuono ad esempio- senza annoiare mai nessuno.
    Il libro e i post di Costanza hanno questo brio, ammetto forse per un uomo sono un po’ lunghini (alcuni almeno) ma molto taglienti.
    Adoro personalmente la bella scrittura, alla Pontiggia, dove ogni parola dice 8 cose contemporaneamente e fa sempre sorridere.
    Riuscire a raggiungere quelle vette è difficilissimo.
    Costanza spesso ci riesce.
    Paolo

  9. Ciao,
    avevo provato ieri a commentare l’intervento di Pierluigi, ma quando lo pubblicavo si mancavano dei pezzi… Siccome Alvise e Giuli lo hanno ritirato in ballo…
    Mo’ ci riprovo:

    Pierluigi,
    Avevo parlato dell’ “l’itinerario nel castello interiore della propria anima e il progredire nella vita spirituale” e tu di “un cammino interiore di autoconsapevolezza”.

    Credo che il punto in comune tra il mio cammino spirituale e il tuo sia proprio la ricerca, la ricerca del senso del proprio essere, una ricerca che porta ad un cammino, un percorso, una crescita.

    La differenza fondamentale invece è che per te <> per me invece la ricerca deve per forza di cosa trascendere il mio essere interiore, perché il mio essere non può solo condividere qualcosa, ma il mio essere È CONDIVISIONE, è forgiato alla condivisione, alla relazione.
    Nel mio personale percorso di riconoscimento della mia “casa delle bambole interiore”, cercando di capire chi sono, presto mi sono accorta che io SONO in quanto relazione.
    Dal momento che io ero nel mondo, ero VISCERALMENTE E IRRIMEDIABILMENTE LEGATA, unita ad un’altra persona. Io da sola non avrei avuto possibilità, ero ineluttabilmente DIPENDENTE DELL’AMORE di mia madre.

    Prima ancora che io fosse, era necessario che due esseri si unissero NELLA CARNE perché potessi essere. Anche la possibilità che io un giorno fosse, dunque, era DIPENDENTE DA UNA RELAZIONE DI DONO RECIPROCO tra due individui.
    L’esistenza di ogni uomo è così, per sua natura, fisicamente dipendente di RELAZIONI. Tutti gli ambiti di espressione umana avvengono in RELAZIONE con gli altri. Tra gli esseri viventi, il “cucciolo umano” è quello più dipendente dai genitori, studi dimostrano, ha bisogno per vivere e crescere sano, più di ogni altro cucciolo e per molto più tempo, di cure e di tanto contatto fisico pelle-a-pelle.

    Quindi, PER SUA INTRINSECA NATURA, l’uomo ha bisogno dei una comunità per essere, per crescere e per moltiplicarsi. L’aspetto spirituale/religioso dell’uomo è, appunto, dell’UOMO, non può essere, secondo me, qualcosa di diverso, di avulso alla SUA NATURA DI UOMO. Ritengo abbastanza logico considerare che non può, a questo punto, trattarsi di un fatto privato. Tutto l’uomo è una MACCHINA IMPRONTATA ALLA RELAZIONE, al DONO, all’AMORE. Siamo tesi verso l’AMORE. L’AMORE è il nostro inizio e la nostra fine ultima, è l’ALFA e l’OMEGA.

    Amandoci gli uni gli altri possiamo trascendere noi stessi, e pregustare un destino che è già iscritto in ogni nostra cellula, quando saremo tutti di nuovo immersi nell’AMORE DA CUI TUTTO PROVIENE.
    “Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
    la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
    Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
    dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.”

    1. Niente da fare dove compare , legasi

      “è il nostro essere interiore che siamo che “ci insegna” (noi stessi insegnamo a noi stessi), si può solo condividere pensiero, sentimento, esperienza (…)”

    2. Niente da fare dove compare , legasi

      “è il nostro essere interiore che siamo che “ci insegna” (noi stessi insegnamo a noi stessi), si può solo condividere pensiero, sentimento, esperienza (…)”

    3. giuliana z.

      Prima di portare ai giardinetti i bambini che oggi tentano di distruggermi la casa, vorrei solo aggingere alla splendida pagina di Danicor la mia modestissima considerazione. E’ da ieri che ci penso, penso a quell’io allo specchio di cui parlava Pierluigi. Io da sola davanti allo specchio: cosa vedo se mi concepisco sola, senza un rapporto? vedo Dorian Gray, il marciume di me stessa. Ma se, come ora, da 20 anni, ma ora meglio e in futuro, se Dio vuole, sempre di più, sono Io solo in rapporto ad un Tu che mi rende più vera, non sono più un marciume. Guardo nello specchio e continuo a vedere il mio limite, ma in virtù di quel rapporto che mi rende, quello sì, davvero essenzialmente felice, vedo sempre più il volto di Colui che mi fa. E non perchè mi sforzo di vedercelo, o perchè mi sento buona e allora gli faccio spazio, ma perchè Lui si è fatto strada col suo fascino, ha fatto breccia in me, e mi vuole vera, come sono, coi miei limiti, le mie demenziali ridicole mosse. Ma sempre nel goffo tentativo di avvicinarmi e voler coincidere sempre più con quel Tu.

  10. In casa mia da qualche ora è in azione una squadra di esperti del Massachussets Institute of Technology di Boston per rispondere a due quesiti che potrebbero aprire nuove prospettive all’umanità.

    Uno: come è possibile che il quantitativo dei bagagli al ritorno risulti quasi raddoppiato rispetto all’andata, pur non avendo fatto grandi acquisti (per un tronchetto Vic Matié nuovo ho buttato una infradito piatta di epoca borbonica, nel goffo tentativo di placare la coscienza)?
    Battute da fondo pagina di dirio dei ragazzi delle scuole medie!!!! Ma noi siamo gente che apprezza queste battute’ non siamo nNOI di un livello un po’ più su, con buona pace di Pugni, senza per questo essere per forza noiosi (io a parte) Costanza riesce a fare discorsi al nostro livello umano normale(che non è quello di un dodicenne) solo quando si smette a parlare di Dio di Gesù, cambia registro e viene fuori Gesù, come ngli organo, voce celeste, voce di violino, da una parte la banalità semi-infantile da Snoopy dall’altra la teologia( e il rosario)

    1. In fondo siamo tutti dei narcisi con complesso di Peter Pan, cioè, Dorian Grey…

      La differenza sta proprio in quel cambio di registro che avviene “quando si smette a parlare di Dio di Gesù”, allora, come ci indegna la saggia Giuli, il riflesso del nostro io allo specchi cambia.

      Vedi che tutto torna…

  11. Simone, hai ragione, non tutti i libri cattolici sono noiosi, ma io non mi riferivo ai grandi, e ce ne sono molti. Mi riferivo ai “manualetti” tipo il mio, riflessioni sulla vita. Ecco, di quelli la maggior parte sono terribilmente noiosi.
    Alvise, hai ragione, sono battute da scuole medie. Adesso però chiudi il diario e mettiti a ripassare le espressioni con le potenze, che è ora.

    1. Ottimo, effettivamente i “manualetti” sono spesso un’arma a doppio taglio… Ci sono autentici mattoni (in quanto a dimensioni) di una bellezza spiazzante! Attualmente sono alle prese con Iota Unum di Romano Amerio e mi sto divertendo un mondo!

  12. paulbratter

    durante una recente audizione al Congresso degli Stati Uniti la rappresentante Sheila Jackson Lee ha messo in guardia che “i militanti cristiani” potrebbero cercare di “far cadere il Paese” e che tali gruppi devono essere controllati.

    Inoltre, secondo un documento scioccante ottenuto dai Custodi del Giuramento, l’FBI sta dando istruzioni ai proprietari di negozi di segnalare loro nuove forme di “attività sospette”. Secondo il documento, le “attività sospette” comprendono “dichiarazioni religiose estreme” e fede nella “teologia radicale”.

    Non solo, un report del Dipartimento per la Sicurezza sull’”estremismo di destra” dell’aprile 2009 elenca le seguenti persone come potenziali terroristi:

    – quelli che credono in profezie sulla fine del mondo;

    – quelli che ritengono che l’aborto sia immorale;

    – quelli che fanno scorte di cibo, munizioni o armi;

    – quelli che sono contro il matrimonio degli omosessuali;

    – quelli che credono nelle teorie del complotto per il “Nuovo Ordine Mondiale.”

    1. giuliana z.

      urca! dovrebero arrestare tutti quelli che il sabato riempiono il carrello della spesa perchè il supermercato è chiuso la domenica!

    2. Maxwell

      Urca !!!
      Manca solo che si metta a fucilare i crocifissi e le statue ed i quadri di Gesù e Maria

      P.S. e’ UNA STORIA VERA…..i royos anarco insurrezionale spagnoli nella guerra civile del ’36. Il Beato Giovanni Paolo II ha canonizzato quasi 2.000 religiosi.trucidati

    3. in questi ultimi 10 anni (in particolare) è passato tranquillamente il concetto FONDAMENTALISTA (islamico)=TERRORISTA.
      Ora sono pronti ad allargare il concetto…(Oslo docet)

    4. giuliana z.

      volevo sdrammatizzare, ma la cosa preoccupante secondo me è che la differenza tra “fondamentalista” e “terrorista” questi signori la conoscano bene, ma hanno opportunamente colto l’effetto esplosivo della miscela….

    5. Adriano

      paulbratter

      Ho letto i link in questione e non ho trovato tracce del fatto che, per esempio, chi condanna l’aborto o le unioni omosessuali debba essere considerato un terrorista. Anzi, viene detto chiaramente che il fatto che qualcuno la pensi diversamente non significa necessariamente che sia sospetto.

  13. Anche se sono un poco oppresso dal lavoro (da vari mesi) dopo aver letto il post di ieri non posso non intervenire (con un giorno di ritardo) per ringraziare la mia eroina, COSTANZA.

    Come tutte le donne hai un po’ esagerato a paragonarmi a Piergiorgio, ma ne sono molto orgoglioso. E soprattutto sono grato di averti conosciuto e come hai detto tu: chi trova un amico trova un tesoro.

    Purtroppo io ho in comune con Frassati solo un poco di passione per la montagna e il fatto che sono ingegnere. Quando ho compiuto 40 anni i miei amici mi hanno dedicato una canzone “L’UOMO CATTIVO” di Claudio Chieffo. Alla fine della canzone (di cui metto il link) mia mamma ha chiesto: ma l’avete scritta apposta per lui?
    E in effetti sono proprio io, ma il Signore ha tanta misericordia.

  14. maria amalia

    ho divorato il tuo libro in pochissime ore… meravigliosamente controtendenza!

    1. francesca

      sono le 17.40 e…..300.099
      Chi è, dov’è il 300.000simo, e quale sarà il premio.
      Occorre sapere, admin

  15. Pudc

    Certo!!! Lei crede che quelli a casa sua siano esperti del Massachussets Institute… ma sono dell’FBI!!!

  16. “Noi cristiani invece dobbiamo essere sicuri e orgogliosi di stare dalla parte migliore, da quella giusta e vera e buona, non perché noi siamo buoni ma perché è buono quello che ci ha redenti, e questo rende la vita una meraviglia, tutta.”
    E gli “altri”? Gli altri 4 -5 miliardi?

    1. Ma io mi chiedevo: e invece per quegl’altri la vita non è una meraviglia, tutta? E come si fa a stabilirlo? eEcome si fa a stabilire se REALMENTE per i cristaiani è una meraviglia, tutta? E se dovrebbe esserlo?O uno dice delle cose così a caso, come viene viene?

    1. Barbara Favi

      Wow un paese dove, se picchi un bambino per strada, vieni fermato dalla polizia anche se e’ tuo figlio. Che posto incivile, che grave minaccia per l’unita’ famigliare.
      Del resto OGNUNO e’ libero di schiaffeggiare i propri figli come e quando vuole, se non obbediscono

    2. paulbratter

      Gente come Barbara pretende che sia lo stato a decidere se un figlio ha bisogno di una sculacciata, e sia poi nelle scuole di Stato che si insegni la vera religione del millennio l’OGNUNISMO e che è identico se un uomo ama un uomo e una donna una donna è solo una libera scelta come un’altra e se la pensi diversamente sei “omofobo” (e arriva l’FBI), e bisogna usare il preservativo e si deve cominciare a dirlo anche ai bambinio di 5 anni perchè sennò arriva la peste del 2000 (che poi è tutta colpa del Papa) …. Tutto gestito, deciso e sovrainteso dallo stato.
      Se non è il grande fratello questo.

    3. Barbara Favi

      Paul Bratter, per favore, non mi mettere in bocca quel che non ho detto. Su omosessualita’, laicita’ e contraccezione ho le mie opinioni che pero’ non sono state tirate in ballo dal mio commento.
      Ne’ ho mai detto che i cattolici debbano essere inseguiti dall’FBI, Dio mi scampi e gamberi (e se sto dialogando in questa sede, mi sembra di dimostrare che considero il dialogo possibile). Ironizzavo solo sul fatto che a me, di principio, una legge che non permette di picchiare i bambini per strada sembra molto buona – poi ogni legge ha le sue possibili applicazioni fallaci, ma insomma, continuo a non pensare che una legge di questo tipo contribuisca a deteroriorare l’immagine della Svezia nel mondo, anzi.
      Di fatto la linea difensiva dell’avvocato del politico pugliese arrestato e’ che IL FATTO NON SUSSISTE, quindi magari costui e’ innocente: la giustizia svedese decidera’.
      Sul tizio in questione, sempre ammesso e non concesso che sia colpevole, avrei solo una considerazione: poteva prendersi la briga di informarsi sulle leggi vigenti. Ho lavorato molto a lungo in Medio-Oriente (Emirati Arabi, Giordania ma anche posticini meno accoglienti come Pakistan e Sudan) e non mi e’ mai passato per l’anticamera del cervello di andarmente in giro in minigonna di notte in suddetti luoghi – sebbene a onor del vero, il velo non mi e’ MAI stato imposto e, durante il ramadan, a me portavano cibo e acqua senza problemi. Paese che vai, usanza che trovi – e bisogna adattarcisi.

    4. Barbara Favi

      @ Alvise – EH!

      @ Paul Bratter – di averlo menato, si’. In Svezia e’ illegale picchiare i bambini. Poi vedra’ il giudice se l’amico pugliese agitava le mani senza colpire “all’italiana” (ma perche’ gli avvocati devono usare i soliti triti stereotipi? sigh), dava un lieve colpetto alla nuca, oppure aveva deciso di drammatizzare “Arancia Meccanica” di Burgess utilizzando i membri della propria famiglia come comparse. Io non c’ero e non lo so. Quel che sto dicendo e’ che, a me, il principio non sembra malvagio e non mi sembra che sia in contrasto coi dettami della Chiesa Cattolica (dettami che, dopo molti lustri dalla Cresima, ammetto di aver scordato in gran parte).

    5. paulbratter

      uno schiaffo, una sculacciata al figlio possono anche essere strumento educativo (magari una volta sola nella vita ma quando ce vo’ ce vo’, te lo assicuro) e NON può essere considerata violenza sui minori (pensa che abbiamo una legge anche in questa scalcagnatissima Italia).
      Comunque nel frattempo il (forse) violento aguzzino si è fatto TRE giorni di galera.

      PS proporrei al Genio Comico di abbandonare il “porca Svizzera” per adottare un ben più giustificato “mannaggia alla Svezia”

      PPS Bentornato Alessandro

    6. Barbara Favi

      E povera Svezia, tutte le colpe c’ha 😀 Anche in Italia si puo’ finire in galera in attesa di giudizio, anche se si e’ innocenti ma incriminati per un atto violento, mi risulta.

      Allora, che io sappia, le punizioni corporali sono illegali in Svezia dal ’79, legge introdotta per cercare di favorire metodi educativi differenti e basati sul dialogo. Tuttavia, l’atto di picchiare un bambino e’ penalmente punibile SOLO se rappresenta una vera e propria “aggressione” – quindi lo scappellotto pedagogico non e’ punibile penalmente, anche se ovviamente non e’ fra i metodi educativi che un pedagogista svedese ti suggerirebbe (ma credo che a nessuno piaccia picchiare i bambini, francamente). Se il nostro connazionale ha solamente allungato un “coppino” al pargolo, dunque, non deve temere. Secondo il mio modesto parere, il giornalista del Corriere che ha redatto l’articolo ha cercato di fare un po’ di sensazionalismo e ha esagerato. Se hanno fermato questo tizio per strada, il mio sospetto e’ che ci fosse stato qualcosa di piu’ di un semplice scappellotto (ma, di nuovo, e’ da vedere perche’ i testimoni potrebbero essersi sbagliati e decidera’ il giudice).
      Il principio di non picchiare i bambini, per strada, secondo me rimane sacrosanto e non mi sognerei mai di indicarlo come segno di incivilta’, salvo restando che scappellotti pedagogici – e spesso giustissimi – ne ho presi anche io e non mi sento particolarmente traumatizzata.

      La mia ironia derivava dal fatto che, criticare la Svezia per questa cosa, mi pare veramente ingiusto (mentre i problemi segnalati da Alessandro sono ben piu’ seri ed effettivi, ad esempio). Ogni tanto mi sembra che in questo blog si critichi la Svezia o in genere il resto del mondo senza troppo conoscerlo (basandosi anche su notizie esagerate come quella del Corriere). Secondo me, prima di sansebastianizzare un Paese, bisognerebbe conoscerlo un po’ e anche, nel caso, avere l’umilta’ di apprezzarne le cose buone dalle quali si puo’ imparare.

    7. paulbratter

      “legge introdotta per cercare di favorire metodi educativi differenti e basati sul dialogo”
      e proprio questo è inquietante che lo stato si immischi nell’educazione familiare.
      Forse Alessandro ci può spiegare se questo ha a che fare con il concetto di “stato etico”…

      PS Barbara ma sei del consolato svedese? 🙂

    8. Barbara Favi

      Paul, grazie per aver nominato Alessandro mia babysitter ufficiale ma credo che lui possa avere qualcos’altro da fare 😉

      Lo Stato Etico lo conosco, anche perche’ ho fatto studi umanistici, purtroppo o per fortuna. Ma e’ etico anche quando “tutela la famiglia” secondo la morale cattolica, secondo me (e dunque sarebbe interessante decidere come, con che livello di intensita’ e in che direzione debba essere etico). Quel che scrive John Rawls secondo me e’ bellissimo ma mi basta leggere il giornale per ritrovarmi a pensare che il liberismo ha fallito e, non essendo io religiosa, mi affido alla Social-democrazia: sarebbe ingiusto dire che ci credo, diciamo che ci spero fortemente, perche’ mi sembra che crei il giusto livello di coesione sociale e partecipazione che ci vuole per rendere un paese vivibile e umano.

      (In generale, in ogni caso, uno stato che e’ etico solo nel suggerire di non picchiare i bambini, non mi pare poi cosi’ intrusivo, suvvia)

      No, non sono del consolato svedese 🙂 E’ che quando sento parlare male ingiustamente di uno dei paesi che conosco e mi piacciono, poi mi arrabbio – succederebbe lo stesso se qualcuno attaccasse la cattolicissima Irlanda, per dire.

    9. paulbratter

      non ti offendere perchè ho chiamato in causa Alessandro, non era mancanza di rispetto per te semmai palesavo una mia ignoranza rispetto ad Alessandro.
      Dell’Irlanda sinceramente non me ne frega niente e non ci sono neanche mai stato, amo gli Stati Uniti ma, se capita, li critico anche aspramente

    10. Barbara Favi

      Non mi ero mica offesa, mi faceva sorridere l’idea del “mentoring” ad opera di uno del blog 😀 (mi sa che comunque Alessandro ne sa molta piu’ di me, quindi magari avercelo come babysitter).

      Buona serata, Paul!

    11. Adriano

      http://www.corriere.it/cronache/11_agosto_31/frusta-figlia-17-anni-troppo-occidentale_7dde17f6-d3bc-11e0-85ce-5b24304f1c1c.shtml

      Chissà se anche chi ha fatto questo pensava che potesse anche esser (prendendo le parole di paulbratter) “strumento educativo (magari una volta sola nella vita ma quando ce vo’ ce vo’, te lo assicuro) e NON può essere considerata violenza sui minori”?

      Cose diverse? Forse. Ma, agli occhi della Polizia svedese quanto fatto dall’italiano doveva sembrare molto simile a questo.

    12. Alessandro

      Adriano, ma che stai dicendo?

      Ma come fai a paragonare uno schiaffo con il comportamento raccontato nell’articolo del link, dove si parla di un padre che “frusta la figlia con un filo elettrico, la picchia violentemente con schiaffi e pugni, la sequestra nella soffitta di casa”?

      “Cose diverse? Forse”. No, cose diverse punto e basta, senza “forse”. Come un cane non è un gatto e un gatto non è un cane.
      E se qualcuno scambia le due cose non sta esprimendo una libera opinione che vale come le altre: sta dicendo una sciocchezza, cioè esprime un’opinione sbagliata, che va trattata come tale, e in nessun caso può essere trattata come un’opinione non sbagliata.

      E se la Polizia svedese trattasse – per ipotesi – le due cose allo stesso modo sbaglierebbe, prenderebbe una cantonata gigantesca.

    13. Adriano

      Alessandro

      Sì, ho paragonato due fatti, nel senso che ho fatto un confronto tra due fatti di cronaca di questi giorni. Certo, anch’io sono convinto che siano due cose diverse… Ma ho un forte sospetto che il padre frustatore abbia pensato di dover farlo per educare la figlia, proprio come ha scritto paulbratter.

      E mi sembra che la reazione che noi tutti abbiamo giustamente avuto di fronte a questo gesto sia la stessa suscitata in Svezia per lo schiaffo al figlio dato dall’italiano.

      Provare le stesse sensazioni di altri può essere utile per capire i loro punti di vista, non ti pare?

      Stammi bene.

    14. Alessandro

      Adriano

      “Mi sembra che la reazione che noi tutti abbiamo giustamente avuto di fronte a questo gesto sia la stessa suscitata in Svezia per lo schiaffo al figlio dato dall’italiano”

      Ecco, quello che sostengo è che SE in Svezia per lo schiaffo ci fosse stata stata la medesima reazione che noi tutti giustamente abbiamo avuto di fronte all’altra violenza, la reazione degli svedesi sarebbe stata del tutto ingiusta, incongrua, sproporzionata, esorbitante, e che il “punto di vista” da cui scaturirebbe quella reazione sarebbe aberrante.

      Voglio cioè evidenziare che a me non basta capire quale sia il “punto di vista”; vorrei capire pure se il “punto di vista” ha plausibilità e validità tali da sospingermi ad aderirvi. Se il punto di vista fosse quello in oggetto, lo riterrei – ribadisco – aberrante, e quindi non solo non lo abbraccerei ma scoraggerei chiunque dall’abbracciarlo.

      Stammi bene pure tu!

  17. luigi swich

    ma che bel post. ogni tanto bisogna mettere i puntini sulle “i”.
    in attesa del 1° ottobre a Piacenza.
    a presto, cara Costanza.

  18. Alessandro

    Nella “civilissima” Svezia per un (presunto) schiaffo al figlio vieni arrestato, però se non ti piace il sesso del nascituro lo puoi sopprimere:

    “Le autorità sanitarie del Paese scandinavo hanno stabilito la piena legalità dell’aborto selettivo basato sul genere.
    È accaduto, infatti, che una donna del sud della Svezia, già madre di due figlie, si sia sottoposta ad amiocentesi per verificare il sesso del nascituro. Delusa per non poter avere il maschietto che tanto desiderava, la donna ha chiesto ai medici dell’Ospedale Mälaren di poter interrompere la gravidanza.
    La direzione sanitaria di quella struttura ospedaliera ha investito della questione la Commissione Nazionale della Salute e del Welfare (Socialstyrelsen)
    La Commissione si è pronunciata nel senso che una simile richiesta non potesse essere rifiutata, giacché l’aborto fino alla diciottesima settimana resta nell’ordinamento giuridico svedese un diritto inalienabile della donna, anche se motivato sulla base della scelta personale del sesso del nascituro”.

    Tra l’altro la “civilissima” Svezia è un esempio lampante di come la diffusione della contraccezione non porti a una diminuzione degli aborti (con buona pace di una delle solite insulse tiritere anticattoliche: più contraccezione = meno aborti):

    “Oggi, stando alle statistiche dello Johnston’s Archive, più del 25% delle gravidanze in quel Paese si concludono con un aborto […]
    Del resto, tale fenomeno non è stato arginato neanche dal fatto che in Svezia l’educazione sessuale faccia parte integrante dei programmi scolastici fin dal 1956, e che proprio la Svezia sia considerata la patria del condom. Tutti abbiamo riso quando nel 1992 in quel Paese vennero venduti profilattici con il coniglio Bernie, emblema del campionato europeo di calcio, o quando, più recentemente, l’Organizzazione svedese per l’educazione sessuale (RFSU) ha lanciato un’iniziativa che prevedeva la consegna rapida di preservativi a domicilio per le coppie rimaste senza sul più bello, mediante quattro vetture, recanti l’insegna “Cho-San Express”.”

    http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2009/5/16/SVEZIA-Libero-aborto-per-chi-vuole-un-figlio-di-sesso-diverso/20741/

    1. Barbara Favi

      Secondo me, per prevenire gli aborti serve una educazione sessuale E ANCHE una educazione sentimentale. Sono contraria agli aborti selettivi in Svezia, India o qualunque altro paese del mondo, cionondimeno non parlavo di aborti selettivi ma di leggi contro la violenza ai minori, anche quelli gia’ nati.
      Non ho detto che tutto quel che fa la Svezia e’ bene, ma penso che tantissime leggi svedesi siano piu’ efficaci delle nostre.

    2. Alessandro

      Per conto mio segnalavo la madornale incoerenza legislativa di un Paese in cui puoi essere arrestato per uno schiaffo al figlio e nel quale al contempo si possono legalmente praticare aborti per qualsiasi motivo (incluso il sesso del nascituro) e di fatto si registrano tassi di abortività altissimi.

    3. Barbara Favi

      Annotato! E sono anche d’accordo, sul problema del tasso di aborti che andrebbe limitato. Continuo a pensare che pero’ la tutela dei bambini nati sia un fattore positivo

      (Bentornato pure da me)

  19. Maxwell

    Qualche anno fa ho visto io la “meglio gioventù” cresciuta senza schiaffi ubriaca fradicia di birra sui traghetti Helsingor – Helsingborg. Non è un gioco di parole ma il confine fra la Svezia ( alcool nel sangue 0,00) e Danimarca.
    Mi facevano uno schifo tremendo ………..a ripensarci oggi provo pena…….povere pecorelle senza un pastore ma solo assistenti sociali!!!!!
    Hanno avuto tutta l’educazione sessuale possibile ma nessuno forse che gli abbia parlato di Gesù e Maria.

    P.S. invece a Turku Abo in Finlandia il venerdi dopo gli indigeni ubriachi si divertivano a tirare lattine e bottiglie ( vuote ) di birra addosso ai turisti. Ubriachi con la birra a 0,6 gradi !!!!!!!!!!!!!!

    1. Barbara Favi

      Marxwell, a me di Gesu’ e Maria ne avevano parlato, cionodimeno alcune colossali ciucche – quando abitavo in Nord Europa – me le sono prese. Non e’ la mentalita’ nordica, e’ (tanta) stupidita’ giovanile, temo.

    2. Maxwell

      non sto parlando di una ciucca, sto parlando di essere ubriachi dal venerdi sera fino alla domenica pomeriggio.
      Sto parlando di senso della vita…….
      Per un cristiano c’è un senso che è quello di guadagnarsi la VITA VERA, per altri può essere spassarsela su questa,
      altri hanno solo il senso di

  20. Sì, è vero, nel nord Europa si sbronzano, e parecchio, ma io avevo solo messo in discussione la pretesa di felicità dei cristiani!!!!
    Come c**** c’è entrata la Svezia?

  21. anna

    Big Costanza!
    Ci sei mancata, ma avrai sicuramente fatto felici i tuoi perché ti hanno avuta a tempo pieno. Ti perdoniamo 🙂
    Che darei per un saluto diretto da parte tua…significherebbe che esisto!
    :-= 🙂 alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

  22. Ciao Anna!!! Certo che esisti, ma indipendentemente dal saluto di una madre degenere che per fingere di non sentire una rissa si è rifugiata al computer…

  23. matrigna di cenerentola

    Qualunque sia la nostra opinione pro o contro ceffoni ai figli e aborto, ci sono certamente campi in cui la Svezia dimostra una civiltà per noi inaudita… mi riferisco allo smaltimento dei rifiuti napoletani, e al guadagno che gli svedesi ricavano dai nostri problemi
    http://www.presseurop.eu/it/content/article/670311-fare-soldi-con-i-rifiuti-di-napoli
    (sulla falsariga di “Qualunque sia la nostra opinione, pro o contro la vivisezione dei bambini delle classi meno abbienti, il punto su cui saremo tutti d’accordo è che essa debba essere fatta da chirurghi esperti” -Chesterton, l’Osteria Volante)

    1. Barbara Favi

      Grazie per questo commento. Quando si parla di tutela dei minori, si dimentica spesso di parlare di diritto alla SALUTE e di quanto questo diritto possa essere leso dalla problematiche ambientali, fra cui il mancato smaltimento dei rifiuti (http://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_della_morte_Acerra-Nola-Marigliano).
      Nel mio “Stato Etico” ideale (leggi, il villaggio dei puffi probabilmente), ecologia e raccolta differenziata sarebbero materia di studio a scuola.

  24. anna

    ahahhahahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa l’hai fatto??!!!!!????? grazie Costanza grazie!!! Sei una persona (“donna” donna, eccezionale) mi hai fatto felice in una serata un po’ giù di tono.
    Io aspetto con ansia il tuo secondo libro e ho già la lista dei nomi di amici a cui lo regalerò. Quindi forza! Non farci aspettare tanto.
    Diciamo che la penso come te su tutto ma tu sei…la penna, la bocca con un tocco speciale in più, quello che ti viene dall’Alto. Dio benedica te e la tua famiglia, esempio per le tante in difficoltà.

    Comunque sappi Costanza che anch’io scappavo per sottrarmi ai figli di tanto in tanto…ora che sono grandi, li rincorro, perché sono loro a scappare! 🙂
    Un bacioooooo

  25. Amici, lo so che non è il tema di oggi, e che arrivo con un giorno di ritardo, ma riporto qui il mio commento al post di ieri.

    Cara Costanza, sono io che ringrazio te, innanzitutto per quanto hai scritto nel libro e per come lo hai scritto, e poi per questa inaspettata e meravigliosa avvenutura del blog (lo so, te ne sei già pentita e non sai come dirmelo, ma ormai sono qui).
    Volevo cogliere l’occasione per ringraziare tutti quanti. Non sono molto brava in queste cose, e chiedo scusa se commento in ritardo (in questi giorni ho avuto un momento di crisi con la tecnologia), ma ci tenevo a spendere due righe per chi fa di rende questo blog una straordinaria agorà.
    La padrona di casa ha lasciato la porta aperta ma voglio dire grazie a tutti voi che, magari senza invito, magari animati solo da un po’ di curiosità, siete entrati e avete reso questo spazio virtuale in un luogo di incontro, confronto e qualche volta scontro. Con rammarico ammetto (mi dispiace proprio tanto!) di essere un po’ assente nei commenti. Mi verrebbe da dire che ho poco tempo, ma la verità è che vorrei rispondere a tutti con la parola giusta e spesso mi rendo conto di non averla. Tuttavia vi assicuro che leggo ogni singola parola di questi commenti e sempre ne ho tratto motivi di riflessione. Grazie a Laura e Cyrano, che con me condividono questa avventura, ma anche a Eleonora, Daniela, Jenny, Fefral (no che non te ne devi andare…), Paola, Giuliana (è stato bello conoscersi al Meeting!) Scriteriato, Alvise, Luigi, Andreas, tutti quelli che mi scrivono o cercano su facebook perchè mi leggono qui, se non ci foste voi, non ci sarebbe il blog. Se non ci foste sarebbe il segno inequivocabile che essere “la sposa sottomessa” è un modello fuori moda. Invece è addirittura controcorrente, un’avanguardia. Cha affascina chi con fatica cerca di incarnarla, e anche chi la considera una pura follia.

    1. Cara Raffa, che bello tornare a leggerti qui! Grazie anche del ricordo che hai voluto regalarmi: sai bene, poi, che il piacere di lavorare insieme è decisamente tutto mio (vabbe’, un po’ te ne lascio pure a te). Mi piace l’assortimento con cui Costanza ci ha disposti e la varietà che ne promana: grazie anche da parte mia, Costanza. Il resto lo dico a tutti domani! 😀

  26. giuliana z.

    Dopo aver attentamente valutato che c’è un paese civilizzato del nord Europa che pratica aborti selettivi, malgrado ci tolga dai piedi la monnezza napoletana, e malgrado le leggi sociali abbiano ampiamente favorito il congedo parentale per i padri, che finalmente potranno cambiare il pannolo cagato del pupo…. Ebbene, dopo questa mia attenta valutazione e comparazione di valori posso solennemente pronunciare:
    PORCA SVEZIA

    1. giuliana z.

      Ciao Dany!
      mi sono letta l’articolo che hai linkato, su Giulia. Mi ha commosso molto e non solo per la pena, grande, di veder morire così una ragazzina di soli 14 anni, ma soprattutto mi ha mosso il cuore leggere di una persona così giovane, praticamente appena uscita dall’infanzia, avere dentro sè una chiarezza così luminosa del suo destino buono. Mi ha colpita perchè nemmeno io a 36 anni ho questa chiarezza. A volte pensi “ok, ho capito tutto!” e invece non hai capito niente. Hai una vaga intuizione, ma non sei davvero consapevole che il momento della prova è il segno d’amore più grande che Dio ha per te. Forse davvero dobbiamo essere ad un passo dalla morte per arrivare a capirlo. Forse davvero dobbiamo vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, e non per sistemare le cose, “gli affari”, mas per dedicare come un’offerta ogni respiro, alla maggior gloria di chi ci ama davvero.

    2. Alessandro

      No, Giuliana, non si può, Ibrahimovic è svedese, mi scateni una sollevazione di milanisti!!

      Pure la Svizzera potrebbe crearti qualche problema, perché immagino che tuo marito tenga per il Napoli, dove gioca Inler, che è svizzero…

      Vabbé, anche alla Juve c’è Lichsteiner (e pure Ziegler che però non si sa se va o resta), ma non si rinuncia all’imprecazione mirianesca per un Lichsteiner (con tutto il rispetto)

    3. giuliana z.

      Ciao Alessandro! mi sei mancato!
      per la Svezia, come per la Svizzera:
      vagliate tutto e trattenete cio’ che vale!
      hanno bravi calciatori? prendiamoci quelli, il resto se lo tengano!

    4. Vero che è una storia incredibile? Io sono rimasta esterrefatta da quella ragazza!
      Mi rendo conto, leggendo queste storie, che è proprio vero che Dio ti sorregge nei momenti di difficoltà. Le imprese, quelle vere, sono fatte passo dopo passo. Quando ci sei dentro vai avanti, affronti un gradino alla volta. Solamente quando le guardi da fuori percepisci la grandezza.
      Questa ragazzina era una gigante della fede. La prova che a 14 anni si può essere grandi, che non dobbiamo fare sconti quando parliamo di certe cose ai nostri ragazzi pensando “sono piccoli, oppure “sono ragazzi”, non capiscono.
      Loro, i ragazzi, sono destinati a cose enormi, se solo li vengono proposte.
      Un abbraccio grande Giuli!

  27. Mondo.1) Persone. Idee. Opinioni:.Famiglie Società. Leggi.(Stato)
    Mondo 2)Possesso di verità,induzione di felicità permanente. La via è una sola: quella vera. Comitato centrale di controllo e di aggiornamento dei modi di applicazione della verità unica.(Chiesa)
    Gente felice e gente infelice.
    Mondo 1) Parecchio più facile essere infelice (vedi Svezia etc.)
    Mondo 2) Parecchio più facile essere felici (in terra e poi in cielo)

  28. Adriano

    Un post che chiarisce qualche punto un po’ oscuro del libro in questione.
    Concordo, il linguaggio è nuovo e accattivante; che poi tutto quello che è scritto corrisponda a ciò che dice la Chiesa da sempre, non so. Su alcuni concetti ho ricevuto indicazioni decisamente diverse da parte di esponenti della Chiesa stessa.
    Sulla questione di sentirsi nel giusto, fortunato (e da invidiare) chi ci riesce: sicuramente si vive meglio così. Ma questa affermazione, proprio come il titolo del libro, mi pare molto fuorviante e che racconti solo metà della storia.

  29. Anche io mi sono letto il link di Daniela: anche a me mi dispiace sentire che muore una giovane, ma ne avrò lette diecimila di storie uguali a questa, tutte uguali, tutte, quasi, scritte con le stesse parole, precise, lo stesso tono, la stessa oratoria (sì, oratoria!)
    E iddio? Che ce l’abbia voluta Lui vicina a sé? DIO NON VUOLE IL MALE, LO PERMETTE!!!
    Ma che avete perso la testa?

    1. Alessandro

      Sempre a brontolare.
      Il papa, i preti (tranne don Gallo), i frati, padre Emidio, Socci, le “orde crociate” della Gmg, il Concordato, l’ 8×1000, il crocifisso nelle scuole, Scalfari, Odifreddi, Augias, gli intellettuali medi, i babbei, i babbuini, gli scimmioni, i regazzini con le ginocchia sbucciate, le famiglie al mare, i pannolinamenti e gli spannolinamenti, la Miriano che scrive come una dodicenne…

      sei sempre in un brontolamento perenne permanente effettivo… ma pigliati una licenza, forse forse un congedo (non parentale)!

  30. «Quando salivo al bar con gli amici coetanei, vedevo che loro avevano tanti figli. E noi niente. Sentivo proprio che mi mancava qualcosa». La svolta decisiva giunse quando Ruggero si recò al Santuario delle Rocche. La sua preghiera per la grazia di un figlio fu veramente sincera, e un mese dopo… Maria Teresa aveva ormai 37 anni: «Non ci volevo proprio credere”
    Altro esempio, ma ce n’è migliaia UGUALI!!!!!!

    1. Alessandro

      Ma uguali de che? Ma se non hai nemmeno finito di leggere la storia!
      Ci sono migliaia di giovani che muoiono a neanche vent’anni dopo mesi di malattia offrendo giorno per giorno con gioia tutte le proprie sofferenze a Cristo? Non credo proprio. E comunque, se ci fossero, ci sarebbe da rallegrarsene: tanti santi in Paradiso, tanti uomini pienamente realizzati, festa grande per i Cherubini e tutta la beata compagnia del Cielo

    1. Alessandro

      Ti devo una precisazione: l’ho scritto con affetto, senza acredine… spero ti sia chiaro, questo

    2. giuliana z.

      Ale, mi sono fatta un sacco di risate con la tua imitazione dello stile di Alvise!
      e devo dire, davvero, che Alvise mi sta ancora più simpatico. Sarà anche un brontolone, ma non si può più fare a meno di lui! (a petulanza è niente in confronto a me!)

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