Post Scriptum

 

Avendovi abbondantemente deliziato con la notizia che sarei andata a Ferrara a presentare il mio libro, ed essendo stata a disposizione la diretta web dell’incontro, vi aspettereste che io ora vi lasci in pace sull’argomento. Ma non è possibile, perché devo assolutamente dire una cosa troppo importante.

Se “vi riconosceranno da come vi amerete”, gli Amici del Timone di Ferrara e i frati francescani dell’Immacolata che li sostengono con la parrocchia di Santo Spirito sono decisamente amici di Cristo.

Un’accoglienza così non si era mai vista. Tanto per cominciare sono stata accompagnata in ogni necessità, scarrozzata, addirittura accolta con una messa ad personam (la mattina l’avevo persa). I servizi segreti poi dovevano avere informato l’organizzazione della mia passione per le cozze col pangrattato (spero però che il dossier su di me non venga divulgato, ci sono alcune cosucce che non vorrei si sapessero, tipo quella volta che ho trascinato quattro figli a fare la spesa sotto la pioggia solo perché avevo finito la coca light) e per le carote julienne fresche (quelle che compro io al supermercato già tagliate oltre a essere quotate in borsa, tanto sono care, sono anche di cartone).

Con Giovanni, appassionato difensore della vita è stato come parlare allo specchio, tanta era la sintonia perfetta sulla rabbia per le bugie che circolano sull’aborto e per l’omertà sul dolore terribile delle donne. Lo sapevate – io no, me lo ha detto Giovanni, parlavamo della Vigna di Rachele – che tra le donne che abortiscono c’è un più alto tasso di suicidi nonché di tumori al seno e all’utero? Non sarà stimolante parlare togliendosi le parole di bocca a vicenda, ma di certo è molto riposante. Uno può togliere l’armatura della lotta contro certe ideologie e riposarsi come un cavaliere accanto al fuoco dopo la battaglia.

Per i frati francescani dell’Immacolata poi ho un debole, e infatti quando mi hanno invitato non mi sono neanche posta il problema se dire di no. Se una cosa te la chiedono insieme san Francesco, la Madonna e padre Kolbe come fai? I frati sono un segno prezioso, una sicurezza, una roccia della tradizione contro il modernismo e l’irenismo. Durante la messa padre Massimiliano ha parlato del miracolo di Lanciano, e già questa è una rarità, i preti non lo fanno spesso. Troppo poco ecumenici i miracoli, meglio parlare di giustizia sociale. Ho così scoperto, non lo sapevo, che la carne nella quale si trasformò quel pezzo di pane, analizzata, era fibra muscolare del cuore, miocardio. Che Gesù del suo corpo ci dia proprio il cuore nell’eucaristia è una cosa davvero sconvolgente.

La sala era piena di persone, e la cosa ha dell’incredibile. Fra l’altro non c’era neanche un mio parente, e che io sappia nessuno che sia stato pagato

Ho firmato tantissimi libri e anche degli autografi (io che firmo autografi, che ridere!) a 5 bellissimi fratelli: uno di loro ha tentato di vendermi una delle sue quattro sorelle in cambio di uno dei miei maschi ma mi sa che il calcio mercato è chiuso, anche se per quella di sette mesi profumata di latte sarei pronta a sborsare una buona cifretta.

In platea il mio pusher di citazioni chestertoniane, e un sacco di persone in gamba, nonché la splendida Chiara del Movimento per la vita, che ha reso con Cecilia la discussione così interessante che io ho preso appunti (io li prendo anche quando parlo). Io ci ho messo il lato scazzafrullone, direbbe il mio caporedattore, padre Massimiliano la sua sapienza teologica.

A proposito di sottomissione, si è detto che noi aspiranti donne sottomesse abbiamo un precedente di un certo peso, Gesù, che è stato sottomesso al padre fino a 33 anni.

Comunque a Ferrara devo tornare, perché devo vigilare su un nuovo amico (ti tengo d’occhio) amico, al quale ho dato sei mesi di tempo per sposarsi.

Infine, oltre a essere stata ospite, ho ricevuto anche una busta con un’offerta per me, che avrei invece dovuto pagare: per una sera non ho sparecchiato né raccolto cadaveri di merendine da terra, e ho chiacchierato dei miei argomenti preferiti. Infatti l’offerta dovrebbe andare a chi mi ha permesso di partire, e quindi essere investita per comprare un regalo per la nonna che mi ha sostituta nel pomeriggio, e per mio marito che ha fatto tutto il resto. Oppure andrebbe data a chi ha più bisogno di noi. Ma l’apposita commissione riunita al mio interno sta valutando anche altre infime, vergognose, inqualificabili ipotesi, quali la costituzione di un fondo per beni di profumeria.

36 pensieri su “Post Scriptum

  1. Alberto Conti

    “Uno può togliere l’armatura della lotta contro certe ideologie e riposarsi come un cavaliere accanto al fuoco dopo la battaglia.” Che bella sensazione, accade di rado ma quando accade stai proprio bene …
    Bisogna organizzare un incontro anche a Piacenza …

  2. …e a Trento, insisto !!!
    Comunque Costy sulla coca light sono con te!!!
    Buona giornata e buona settimana a tutti, in primis a Filippo
    😉
    🙂

  3. Luigi

    Tu parli di armatura, in questi giorni abbiamo sentito spesso pronunciare “Non abbiate paura”, da qualche parte ho sentito parlare di “soldati di Maria”.
    Se due più due fa quattro vuol dire che, bando alle remore, dobbiamo uscire a testa alta come stai facendo tu e indicare la Via, la Verità e la Vita a questo mondo annebbiato e afflitto. Abbiamo delle responsabilità di fronte ai bimbi, ai giovani, ai sofferenti, dobbiamo dare una speranza e rischiarare questo mondo.

  4. Alberto Conti

    Mi permetto di segnalare l’articolo “Uomini non supereroi” sulla Beatificazione di Giovanni Paolo II° che richiama la compiutezza dell’uomo:
    “Non è mica possibile essere veramente e compiutamente uomini. E che diamine, abbassiamo la mira: l’uomo vero è una chimera.
    La Chiesa, invece, annuncia proprio che l’umanità realizzata – in tutte le sue dimensioni, compresa l’esigenza di eternità e la misteriosa salvezza dal male di cui ogni esistenza è intrecciata – è possibile. (…) Nessun titanismo eroico da supereroe, ma la semplicità della fede.”
    http://www.ilsussidiario.net/News/Editoriale/2011/5/9/Uomini-non-supereroi/174743/

  5. Roberto

    A seguire certi blog si imparano sempre cose nuove. Ad esempio che esiste un neologismo onomatopeico e gravido di intrinseci significati escatologici quale “scazzafrullone”. Non mancherò di inserirlo nel mio T9 mentale =)

  6. Buongiorno!
    Vi dò notizie di Filippo, dato che così teneramente Costanza lo ha nominato “mascotte del blog”, mi sono commossa!
    Ancora in ospedale, purtroppo, con le conseguenze inevitabili (ma non per questo meno spaventose, dal punto di vista di un genitore 🙂 ) di un trapianto di midollo osseo.
    Siamo ancora in zona rischio, e ne usciremo, speriamo, verso fine giugno.
    La strada è in salita, abbiamo messo a segno alcuni buoni colpi, stiamo cercando di difenderci come possiamo da tutto il resto.

    Bene, ora che ho detto i fatti miei mi accingo a commentare il post, altrimenti qui si perde il filo.
    La domenica della Divina Misericordia, durante la beatificazione di GPII, io ero a messa in una parrocchia di provincia, (e mi sono persa pure il rito per tv, sigh!), la parrocchia dei miei genitori.
    Il loro parroco è polacco, ha la mia età (vorrei poter dire che è un ragazzo, ma non lo siamo più nessuno dei due!) e fa quello che può tra debiti accumulati durante le precedenti “gestioni”, lavori in corso perché il tetto della chiesa rischia di cadere sulla testa dei fedeli, catechiste che come in ogni parrocchia vogliono comandare, bambini scalmanati, vecchietti da andare a trovare per portare i Sacramenti… eppure nella sua semplicità questo “ragazzo” è un Santo, non è mai arrabbiato, non è mai nervoso (altroché se lo è, ma non lo fa pesare a nessuno), sorride sempre, ha la Chiesa sempre in ordine, ogni domenica un segno pronto per la Messa che si allaccia alla liturgia, fa gesti semplici ma ordinati, è ortodosso… Non so come spiegarlo, ma durante quella celebrazione ho percepito che non è necessario essere GPII (senza nulla togliere, sono stata papa-girl anche io!) per essere Santi, e questo sacerdote che realizza la sua vocazione là dove l’ha portato, senza pretese ma accettandola per quello che è, ne è un esempio.

  7. laura

    …e a Lecce, quando??? organizziamo per tutta la famiglia: la struttura ricettiva adatta a famiglie con 4 figlie la conosco io! 😉

  8. In occasioni come queste, si prova un anticipo delle gioie del Paradiso, come scrisse San Tommaso:
    La vita eterna infine consiste nella gioconda fraternità di tutti i santi. Sarà una comunione di spiriti estremamente deliziosa, perché ognuno avrà tutti i beni di tutti gli altri beati. Ognuno amerà l’altro come se stesso e perciò godrà del bene altrui come proprio. Così il gaudio di uno solo, sarà tanto maggiore quanto più grande sarà la gioia di tutti gli altri beati.
    Quando vorrai tornare a Ferrara, magari con tutta la tua famiglia, saremo lieti di accogliervi e di farvi da guida.
    Giovanni timoniere

  9. Gabriele

    Ovviamente anche quì a Fano. Anzi, quando viene in villeggiatura, mi prenoto una serata (minima distanza, minimo impegno: ci faremo quattro risate su uomini e donne… 😉 ) Non ho a disposizione i frati dell’Immacolata, ma di altri frati ne abbiamo di tutti i tipi!

  10. Leggendo il post di oggi e i commenti mi è subito venuto in mente Charles Peguy. Mi verrebbero da citare molti suoi pensieri, ma mi limito ai seguenti su santi e peccatori:
    “Quando noi parliamo di scristianizzazione, quando noi constatiamo questo disastro della scristianizzazione, bisogna intendersi sui termini. Il peccatore ed il santo sono tutti e due propri del cristianesimo. …
    Ma il disastro, oggi, è che le nostre stesse miserie non sono più cristiane. Ecco la novità. Finchè le nostre bassezze erano cristiane c’era scampo, c’era materia per la grazia…”
    (“Véronique. Dialogo della storia e dell’anima carnale”)
    “Il peccatore, con il santo, entra nel sistema del cristianesimo. Chi non è cristiano, invece, è chi non è letteralmente peccatore, chi non commette alcun peccato, che non può commettere alcun peccato …
    Il peccatore tende la mano al santo, dà la mano al santo, perché il santo dà la mano al peccatore. E tutti insieme, uno con l’altro, fanno una catena che risale fino a Gesù, una catena dalle dita inestricabili.
    Non si è cristiani perché si è a un certo livello morale, intellettuale, spirituale. Si è cristiani perché si è di una certa razza mistica, di una certa razza spirituale e carnale, temporale ed eterna, di un certo sangue.
    Chi non è cristiano è chi non tende la mano.”
    (I Misteri)

  11. giuliana zimucci

    Buongiorno a tutti! che bello il post di oggi! allora, Costy, la presentazione alla libreria di Roma sabato la fai o no? fammi sapere xchè sto mobilitando marito, figli, qualche amica… tutti quelli a cui sto rompendo le scatole da un mese, ovvero da quando ho letto il libro. Tornando alla nota di oggi, devo dire che è bella la sensazione che tu descrivi parlando del “togliersi l’armatura”, e purtroppo si prova sempre più di rado tale “conforto”, specie x chi come me abita lontano dagli amici di sempre, circondata da genitori isterici ai consigli di classe, politicanti mediocri sotto elezioni amministrative, insegnanti neutri e sfuggenti come saponette (anche comprensibile visto il casino della presunta pedoflia nella scuola). Per fortuna ci sono sprazi di luce come la chiacchierata che mi sono fatta con l’amica che mi fa la ceretta (beh, che c’è di strano? si può parlare di Cristo e giudicare fatti anche in un momento così prosaico!). E ringrazio sempre anche l’amica “pasionaria” che mi sopporta durante le nostre passeggiate in collina, anche se ogni tanto mi riprovera dicendo che cammino brandendo la croce come la spada laser di ObiUanKenobi e per quanto mi riguarda non sono ancora riuscita a convincerla a rire il Rosario con me…. Per ultimo ma non meno importante c’è mio marito che tra una partitella di calcio coi colleghi e il campionato in tv, ogni tanto mugugna qualche verso di disapprovazione sentendo parlare di fecondazione in vitro o false testimonianze contro il Papa eccetera.

    PS: trovo la possibilità che tu costituisca un fondo-profumeria non così disdicevole. Se ci pensi bene una sottomessa ranocchia non è il massimo. Sottomessa va benissimo purchè presentabile!

  12. alvise

    “Che Gesù del suo corpo ci dia proprio il cuore nell’eucaristia è una cosa davvero sconvolgente.”

    MIRABOLANTE!!!

    1. Allora, per Roma i dettagli sono: Libreria Aquisgrana, via Ariosto 28/30 sabato 14 alle 17,30. Previsto servizio baby non sitting (cioè li piazzeremo tutti insieme da qualche parte a fare caciara) e servizio mariti orsi (li mettiamo tutti insieme in fondo alla sala a grugnire). Per Gabriele: se riuscissi a organizzare qualcosa a Fano nel mese di agosto ne sarei felicissima, qualsiasi tipo di organizzazione va bene, purché non debba essere in bikini (non mi sento ancora pronta). Per Laura: dove mi invitano con la famiglia vado volentierissimo, mentre da sola devo un po’ selezionare, perché mi dispiace lasciare tutti… Per Alessio e Alberto, anvedi che contributi! Paola, meno male che tu mi capisci con la coca light. E per Roberto, scazzafrullone è davvero una parola evocativa, il merito non è mio però (per quanto io ne rappresenti, diciamo, l’icona). E soprattutto, forza Filippo, tu sai quanto ti sono vicina in tutti i modi che posso (te lo deve avere detto il tuo angelo custode al quale mando continuamente messaggi!)

      1. Gabriele Amadei

        Mi attiverò per Agosto.
        Non c’è problema per il bikini, a me hanno proibito di andare in giro in costume!
        Per la coca light contesto: le sostanze tossiche per far male devono essere integrali :-O !
        Le farò sapere come intendo organizzare
        Buona giornata.

  13. Daniela Corbellini

    Ciao a tutti!!!
    Io e Alessio intanto ci conosceremo sabato per “ogliere l’armatura della lotta contro certe ideologie e riposarsi come un cavaliere accanto al fuoco dopo la battaglia”…
    Pima o poi ci conto di conoscere gli altri…
    GRAZIE ANCORA PER I COMPITI, vi farò sapere il voto appena la maestra ce lo corregge!!!!
    P.S.: grazie sorellastragenoveffa per le news su Filippo! Continuerò a pregare per lui.

  14. francesca siena

    costanza! ti prego è già il terzo che ti scrivo…..quando l’onore di averti nella mia parrocchia di Roma Eur, dove c’è un centro di aiuto alla vita con tante mamme che non vedono l’ora di incontrarti??? ti prego rispondimi!!!!

  15. alvise

    Scusate tanto: per me è troppo!
    Non ce la fo più a sentire parlare delle cellule cardiache (di Cristo) presenti a Lanciano o in altri posti, sparpagliati in tutta Italia e nel mondo, ci ho provato,
    a stare insieme con voi, non ce la fo più, sarà superbia, cattiveria, sarà Satana, sarà che sono un cretino, uno scemo,un poco di buono, che non ho la Grazia, che non mi metto in cammino, non lo so, non ce la fo più, sto male, mi piglia la disperazione, l’angoscia, di non potere parlare, solo, sento, che vi date ragione l’un l’altro, dichiarate la certezza e la gioia della fede, citate Encicliche, Papi, Santi, miracoli, abbiate pazienza, io vi auguro ogni bene, a tutti, vi rispetto, ognuno padrone di pensare quello che vule, anche nulla(nel mio caso) ma mi avete ammutolito!
    Un abbraccio a tutti
    alvise scopel

      1. giuliana zimucci

        come dice un mio amico molto romano : “ammazza! m’hai fatto ammazza’!”

      1. giuliana zimucci

        e poi non ci credo che sia ammutolito! impossibile! ha un lessico così ricco e sfumato che non può tenerlo tutto per se’! Alvì, sei promosso a Zingaretti de’ noantri!

  16. Francesca Miriano

    Grande paulbratter!Intervengo solo per esprimere la mia totale vicinanza e grandissima stima per sorellastragenoveffa. Enorme il fardello che porta e grande anche la saggezza con cui lo fa. Un abbraccio forte a Filippo : con una mamma così accanto arriverà senza dubbio alla meta con successo. Il resto non ha nessuna importanza , ogni parola rischierebbe di essere meschina.

  17. Daniela Corbellini

    Alvi!!!!
    Non ci lasciare!!!! Sono senza parole anch’io ( e non succede spesso!!!!)

    1. Ma come, Alvise, se te ne vai devo scritturare qualcuno che faccia la tua parte, quella di chi rompe le uova nel paniere, e non sarà facile trovare qualcuno alla tua altezza!!! Resta con noi!!!

  18. annarita

    Ciao carissima, ho appena fatto il pieno a Caterina ed ora dorme beata, così sono riuscita a guardare le mail e quelli del Timone mi hanno mandato al tuo sito, così ho letto il tuo post. Grazie tante, specialmente per la tua dolcezza e simpatia! Quasi quasi se riesco vorrei, ma con il tempo, forse passeranno mesi, anni, secoli, mandare qualcosa fatto da me ai tuoi figlioli, perciò, mi sa, che se sei curiosa come una scimmia, come cioè tutte le femmine del mondo, dovrai mandarmi il tuo indirizzo di casa. Una scusa come un’altra per piombare con tutta la carovana a casa tua a mezzogiorno giusto per bere un po’ di coca cola light (preferisco quella normale) e le carote di cartone. Non spaventarti non ti manderò una torta come nonna Papera, nè ti spedirò uno dei miei figli (stavo pensando in verità di mandarti il mio Tommaso), ma qualcosa di……beh! entro l’anno vedrai! I miei figli il 6 sera avrebbero preferito gettarsi dalla finestra, soffocarsi con un quintale di gelato, andare a letto alle 20, piuttosto che venire alla conferenza, poi quando invece sono tornati a casa tutti con la loro dedichetta e autografo hanno detto: PER FORTUNA SIAMO VENUTI! E pensare che dicevano: non verremmo nemmeno se fosse il Papa (che figli devoti!), dunque vedi un po’, più del Papa!!!!! Caspita! Bene carissima, spero tu possa tornare a Ferrara con tutta la banda. Saluta il teologo, il marito grande capo-gentile, le due ballerine mancate, e Bernardo. AH! ricordati Totti! Un abbraccio Annarita da Ferrara!

  19. gli amici dei miei amici sono miei amici..
    giovanni mi ha accennato di te 🙂
    vieni a trovarci,se ti piace stare senza armatura.. e chissà che nasca un feeling.

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