Amare da soli è impossibile

di Costanza Miriano

Per lavoro ho dovuto ascoltare l’omelia di insediamento di monsignor Delpini, arcivescovo di Milano, quella del 24 settembre, di cui avevo letto qualche eco nei titoli online, e che mi era distrattamente piaciuta (una volta, poi, facciamo un post a parte sulla gestione della quantità eccessiva di informazioni che arrivano dalla rete, e anche sull’assalto di cose belle alla nostra portata: sono troppe e, anche qui, come nella vita spirituale, ci vuole un metodo. Poi mi dite il vostro, io vi dico il mio, versione reale e versione photoshoppata, quella in cui una me stessa disciplinata come un monaco ortodosso ha un elenco di libri da leggere, e procede ordinata, e non apre facebook se non dopo avere ultimato la liturgia delle ore. La versione reale la racconto in privato a chi mi promette che mi vorrà bene comunque).

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Cosa mi ha detto una chiesa

 

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di Emanuele Fant

C’è una chiesa che parla, vicino a Milano. L’ha costruita a mani nude fratel Ettore Boschini coi suoi barboni. Si rivolge in questi giorni alle comunità impegnate a stabilire se accogliere (o meno) una famiglia di richiedenti asilo. Lo ha chiesto il papa in persona, eppure abbiamo mille comprensibili ragioni per provare paura. “Aiutiamoli a casa loro” è una saggia proposizione, ma non c’entra, a mio giudizio, con l’innesco della provocazione (che è interiore, non sociale). Continua a leggere “Cosa mi ha detto una chiesa”

Un po’ di tempo con il prossimo

AppuntamentoaBelleville40

di Costanza Miriano

Amare il povero bambino africano derelitto è abbastanza facile, amare la vecchia zia noiosa con la frutta finta sulle scarpe non tanto. Nel primo caso il cuore si stringe, le emozioni fluiscono facili. Tanto che ci costa? Il povero bambino sta di là dal mare, non è molesto, e aiutarlo, che è comunque una cosa buona e santa, ci fa stare bene Continua a leggere “Un po’ di tempo con il prossimo”