Il sassolino covid nell’ingranaggio dell’utero in affitto

di Costanza Miriano

Quando mi hanno raccontato che a causa dell’emergenza Covid e della chiusura delle frontiere dell’Ucraina 46 bambini partoriti da uteri in affitto erano stati lasciati in un albergo in attesa che i committenti venissero a ritirarli ho pensato: beh, almeno una cosa buona questo virus l’ha fatta. Ha permesso che i bambini restassero con le loro mamme. Che venissero allattati al seno almeno questi mesi. Che qualcuno parlasse loro con la voce che avevano sentito da dentro per nove mesi. Che si addormentassero appoggiati con la testa sul cuore il cui battito avevano imparato a memoria.

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Il bambino il grande assente nel dibattito sull’utero in affitto

di Costanza Miriano

Dunque secondo la Corte Europea di Strasburgo, anche se in Francia l’utero in affitto è vietato, i registri nazionali dovranno in qualche modo tenere conto della posizione del “genitore intenzionale” dei bambini comprati all’estero. Che cavolo vuol dire “genitore intenzionale”? Io mi dichiaro proprietaria intenzionale della borsa di quella signora che è passata adesso; me la posso intestare anche se lei non è d’accordo? Da quando l’intenzione genera un diritto? Soprattutto se per realizzare la mia intenzione commetto un reato, come possono dei giudici legittimare questo?

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L’agenzia di surrogacy cancella gli incontri in Italia

cancelled

di Monica Ricci Sargentini

Alla fine Mario Caballero, il direttore di Extraordinary Conceptions, ha rinunciato a proseguire il suo tour pubblicitario in Italia dopo la pubblicazione di un mio articolo sul Corriere della Sera che raccontava l’incontro (illegale) a Roma con alcune coppie romane. Venerdì sera da San Diego in California Francesca Sordi, la referente per i clienti italiani dell’agenzia, inviava la seguente email alle coppie che avevano un appuntamento a Milano.

“Salve, con la presente sono a cancellare, nostro malgrado, gli incontri di Milano. Siamo stati contattati da un giornalista che ci ha comunicato che sono stati presi provvedimenti contro la persona di Mario Caballero e per la sicurezza di tutti si è scelto di cancellare gli incontri informativi”.

Poco prima Francesca Sordi mi aveva chiamato al telefono:

“Guarda che non ce la siamo presa – ha detto avvertendomi che stava registrando la conversazione -, Mario mi ha chiesto se l’articolo ci danneggiava e io gli ho risposto che poteva andare peggio. Dopotutto hai tutelato la privacy delle coppie. Ma quello che non capisco è perché lo fai”. Continua a leggere “L’agenzia di surrogacy cancella gli incontri in Italia”

«Madre surrogata? La troviamo noi» Gli incontri (illegali) dell’agenzia USA

Una giornata in incognito in un hotel romano con il direttore di Extraordinary Conceptions che incontra potenziali clienti. Prossime tappe a Firenze e Milano


 

di Monica Ricci Sargentini  – Corriere della Sera

L’appuntamento è all’una a Palazzo Montemartini, un albergo a 5 stelle proprio di fronte alla stazione Termini. Mario Caballero, direttore e fondatore dell’agenzia per la maternità surrogata Extraordinary Conceptions, è arrivato apposta da San Diego in California per incontrare le coppie che vogliono ricorrere all’utero in affitto. Una pratica vietata dalla legge 40 che punisce con la reclusione fino a due anni «chiunque realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità».

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Riflessioni sull’utero in affitto e prove di psicopolizia

1984webProponiamo la lettura di questo post di Monica Ricci Sargentini pubblicato sul blog del Corriere la 27ora,  post segnalato dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali) come “omofobo”.

A noi il post della giornalista Monica Ricci Sargentini è sembrata una educata e ragionata riflessione (più o meno condividibile), su le tante critiche che arrivano anche da ambienti femministi alla pratica dell’utero in affitto che , lo ricordiamo, è vietata in Italia. 

 

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Dalla Francia all’Italia le femministe contro la maternità surrogata: «La madre non si cancella»

Le prime a lanciare il sasso sono state le femministe francesi di fronte alle crescenti domande di iscrizione allo stato civile dei bambini nati da madre surrogata in California, Russia, India o altrove.  Il prossimo 2 febbraio all’Assemblea Nazionale si terrà un convegno per l’Abolizione universale della maternità surrogata («Assises pour l’Abolition universelle de la Gpa») cui parteciperanno ricercatori, parlamentari francesi ed europei, associazioni femministe.

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Da bambina volevo essere un maschio. Meno male che allora non c’era il gender

 Io so cosa vuol dire non riconoscersi nel proprio sesso di nascita, perché tra i 5 e i 14 anni volevo essere un maschio. Non un maschiaccio, come si dice bonariamente delle bambine più vivaci, ma proprio un maschio. Odiavo merletti e fiocchi, portavo solo pantaloni ed ero così contenta quando la gente mi scambiava per un bambino.