La Storia di un’anima

di Costanza Miriano

La mia valigia per il mare rimane sempre per ultima, si sa, è così per tutte le mamme. E poi sabato scorso tornavo dal campo del post cresima, dove dopo la mia testimonianza avevo dormito solo due ore per poi salire con i ragazzi in cima alla montagna, per celebrare la messa all’aurora. Tornata a Roma senza più chiudere occhio avevo stirato per circa dodici ore consecutive. Insomma, alla fine costumi, biancheria e libri per il mare li ho presi un po’ a caso, dall’enorme pila che incombe su di me ormai da anni.

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Annunciare zoppicando

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di Madeleine Delbrel

L’obbligo di annunciare la buona novella ci costringe a camminare simultaneamente al passo di Dio e al nostro: perciò avremo il più delle volte l’andatura dello zoppo o quella esitante di un cieco. Con tutte le nostre forze, il nostro spirito, il nostro cuore faremo dell’evangelizzazione l’applicazione del programma di Gesù Cristo.

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La passione delle pazienze

di Madeleine Delbrêl

La passione, la nostra passione, sì, noi l’attendiamo. Noi sappiamo che deve venire, e naturalmente intendiamo viverla con una certa grandezza.

Il sacrificio di noi stessi: noi non aspettiamo altro che ne scocchi l’ora.

Come un ceppo nel fuoco, così noi sappiamo di dover essere consumati. Come un filo di lana tagliato dalle forbici, così noi dobbiamo essere separati. Come un giovane animale che viene sgozzato, così noi dobbiamo essere uccisi.

La passione, noi l’attendiamo. Noi l’attendiamo, ed essa non viene. Continua a leggere “La passione delle pazienze”

L’uomo vecchio in attesa del verde

Ci sono momenti in cui la mia nobile saggezza, il mio solenne equilibrio, la mia serafica accettazione degli eventi vacillano. E non perché sto gestendo una crisi in Medio Oriente, con i missili iraniani e israeliani che dipendono da una mia decisione. Non mi capita perché una cordata lancia un’opa ostile contro le società di famiglia, o perché mi è sfuggita di un soffio quella nomina a direttore del Corriere della Sera. Bastano eventi leggermente meno epocali, come un camion che fa i lavori in mezzo alla strada davanti a via della Conciliazione (e se non fosse per Wojtyla direi che non se ne può più delle code sul Lungotevere), perché mancano diciassette minuti e dodici al suono della campanella per un figlio piuttosto permaloso, mentre ti chiedi cosa avresti potuto eliminare (effettivamente quella tappa in bagno poteva essere evitata) con il catechismo a cui bisogna portare di corsa un figlio e poi l’altro. continua a leggere