L’obbligo di annunciare la buona novella ci costringe a camminare simultaneamente al passo di Dio e al nostro: perciò avremo il più delle volte l’andatura dello zoppo o quella esitante di un cieco. Con tutte le nostre forze, il nostro spirito, il nostro cuore faremo dell’evangelizzazione l’applicazione del programma di Gesù Cristo.
Ma questo programma che noi conosciamo affonda tutto in un piano che ci è oscuro. Del nostro lavoro di ogni giorno, sia pure perfetto, noi non sappiamo ciò che il Signore ne farà… e se molto maldestro o imperfetto, noi non sappiamo a che cosa servirà. Sappiamo soltanto che non andrà perduto ciò che si dona a Dio.
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energie rinnovate e rinnovabili.
Bellissimo! Consolante.
Una boccata d’aria fresca 🙂
un link per iniziare ad approfondire la meravigliosa Delbrel:
http://www.gliscritti.it/approf/areopago/delbrel.htm#titre1
Cosi che quando zoppi salteremo e ciechi sapremo prendere la giusta direzione (sino ad indicarla ad altri), le genti benediranno Dio.
per me fortissimamente miope è davvero rasserenante!!e permette di dare un senso pieno al mio/nostro continuo peregrinare;)merci Madeleine.
“credo fermamente che lo Spirito Santo non abbia smesso di agire nella storia…..
credo che Cristo sia sposato indissolubilmente con la sua sposa,la chiesa, e non le sarà infedele, perciò non permetterà che si perda” sciùra Miriano sul “foglio” di oggi pag.I inserto.
Bellissimo, grazie