164 pensieri su “Se il dialogo diventa l’unico valore non negoziabile

    1. Paola

      Grazie Costanza perchè il mio pensiero diventa PAROLA con te!
      Io credo che la vita vada resa salvata fino all’ultimo respiro!
      Preghiamo unite nel nostro MONASTERO!
      Io mi trovo in montagna ad un passo dal cielo e qui le mie preghiere speto arrivino prima!
      Una tua amica perugina,
      Paola Oculista

      1. Rino

        Costanza, nella storia il popolo cristiano ha esercitato la legittima difesa che è legittima appunto quando il pericolo di morte è concreto a causa dell’attacco alla vita propria o dei propri cari ( Lepanto, Vienna, ecc) è giunto il momento ora di esercitarla, poiché il pericolo di morte( spirituale) che corriamo a causa di prelati che emettono puzza di zolfo sta diventando molto concreto e difendersi dal serpente lo si può fare solo schiacciandogli la testa.

  1. carla

    Ci pensano, questi giudici, che prima o poi toccherà a loro? Quando saranno vecchi e infermi verrà deciso, d’ufficio, che la loro vita non è degna di essere vissuta!

        1. Sara

          Se non gli avessero attaccato la peg sarebbe morto 11 anni fa. La moglie giustamente, ha sperato per un po di anni che potesse curarsi …e magari migliorare. Così non è stato. Io direi che chi vuole scriva le dat così deciderà che trattamenti vorrà ricevere. Per quanto mi riguarda la nutrizione artificiale ASSOLUTAMENTE NO.

      1. zezzag

        “Mai nessuno deve essere abbandonato” – mons Paglia scrisse.
        Infatti.
        Lambert non è stato “abbandonato” : è stato “accompagnato” alla morte!
        Nella sua stanza c’erano tante persone che gli “tenevano compagnia” .
        Una domanda. Ma perché lo “hanno sedato profondamente” se non poteva provare ne’ dolore ne’ gioia?

    1. Laura

      Brava Costanza, anche con Alfie e Charlie è stata la stessa cosa. Per me Paglia è uno scandalo. Nei sei ne’ caldo ne’ freddo, percio ti vomito dice l’Apocalisse. Coda di paglia..eccome

  2. Giulia

    Vincent è morto. Per esperienza personale mi sono formata il convincimento che l’eutanasia è già praticata negli ospedali italiani sotto le mentite spoglie delle cure palliative. Tutto il mio disgusto e la mia disapprovazione di cattolica verso questo clan di cattivi pastori che sta avvelenando la Chiesa. “Se qualcuno vi predica un altro Vangelo, sia anàtema”. I nostri “pastori” ci stanno predicando un altro Vangelo. Beato ora chi avrà ricevuto una formazione cristiana e una fede che possa confermarlo nella persecuzioni che ci attendono. Ps. La fuorviante narrazione di Rai, ANSA e via mistificando meriterebbe una sollevazione giornalistica. I giornalisti anche oggi mistificano parlando di stato vegetativo da mesi quando non è vero. Allora una percentuale enorme delle persone disabili croniche e lungodegenti è da uccidere. Un grazie a Costanza e ai giornalisti della Bussola per l’alto livello delle riflessioni e delle denunce. Possa san Benedetto ottenere misericordia per questa Europa che ha vomitato Cristo e i propri figli. Un Leviatano.

    1. Mammafr

      Grazie per quanto scritto, sono molto colpita da tutto quanto accaduto a Vincent, sono di origini francesi e sono davvero alibita da quanto sia stato permesso…cerco di non scandalizzarmi perché si sa, il male c’è, il demonio esiste e annebia la mente a chi non segue con slancio il Signore..
      Quello che mi sento di dire è che Vincent con la sua morte Santa potrebbe cancellare il peccato commesso su di lui, davvero come agnello condotto al macello non si è ribellato, anzi, ha subito fino alla morte, e che morte…legato al letto che era da tempo la sua corce, la sue silenziosa sofferenza li ha sicuramente le porte del Paradiso…
      Oggi giorno si lotta contro una guerra silenziosa dell’eutanasia e dell’aborto, sono certa che il Signore permetta queste morti sante per salvare l’uomo dalla malvagità del suo cuore, come tutti i bimbi aborti (che siano siano sani o non, poco importa, sempre uccisi sono)…
      Mi riccolego a Giulia, purtroppo i media spesso nascondono la verità, anzi la scomoda verità, o meglio, scomoda per loro, perché questa verità se accolta rende liberi, come sull’aborto pochi sanno quello che c’è dietro, e non parlo di complotti, ma di mancata informazioni..uguale per Vincent, Alfie e tutti gli altri inocenti…
      Siamo chiamati ad essere Chiesa, e se qualcosa ci turba oggi su quello che si sente o criticati per quello che si dice io rispondo così: il magistero dice così!!!! È uno solo, c’è chi lo segue e chi no; Il Vangelo è uno solo, c’è chi lo segue e chi lo interpreta ai propri comodi..Grazie a Dio, Dio ci ha lasciati la Santa Bibbia, libro che è molto chiaro e molto attuale..non bisogna avere paura di seguirlo e di viverlo pienamente!!!
      Un ringraziamento particolare e preghiere per i genitori di Vincent che hanno diffeso la sua vita fino alla fine, accompagnandolo fino all’incontro con Cristo, che davvero possano ricevere il centuplo per la loro fedeltà a Dio.

    2. Luca

      Aspetta un attimo le cure palliative sono una cosa, l’eutanasia è un’altra, sono due cose completamente opposte. Io sono un infermiere domiciliare, assistito anche a malati terminali, una paziente l’ho in assistenza in questi giorni. Dire che le cure palliative sono eutanasia, lo dico da cattolico praticante, mi fa veramente arrabbiare, per primo perché denigra tutto il mio lavoro, secondo perché l’opinione pubblica, i giornalisti, gli stessi medici non sanno nulla di cure palliative terzo non è solamente dare farmaci contro il dolore, il rantolo, la nausea, la stitichezza, il vomito, la dispnea e il delirio quello anche una scimmia ci riuscirebbe, abbiamo tutte le soluzioni per quei problemi, ma queste cure sono una relazione con il malato, i familiari, dal punto di vista fisico, psicologico, sociale e spirituale, infatti ad una paziente prima di fare il mio lavoro, insieme ai figli facevamo o le lodi, o l’angelus oppure i vespri, fino alla morte naturale. Ti faccio una esperienza ho assistito una paziente per due anni, le avevano dato un mese di vita, io non mi sono azzardato di togliergli la nutrizione assistita, perchè ancora non era terminale, ma disabile. Poi è morta e la cosa più bella è stato che la figlia i parenti il marito mi hanno ringraziato fortemente per tutto quello che avevo fatto. Poi è vero l’eutanasia arriverà con la legge sulle DAT infatti a un corso sono stato subissato di insulti e mi hanno dato del fondamentalista, integralista, bigotto ecc ecc. Ma non riuscivano a dibattere sulle mie critiche, perché erano tutte documentate da studi universitari, a livello di norma di legge giuridica, civile, penale e costituzionale.

      1. giovi

        Luca, credo ci sia stato un equivoco : credo Giulia volesse dire che sotto mentite spoglie di cure palliative , si possa praticare invece l’eutanasia.
        Il ché sarebbe proprio paradossale, perché le cure palliative correttamente applicate sono proprio un importante argomento contro l’eutanasia.
        Ma che ci possano essere derive non mi sentirei di escluderlo, data la mentalità a favore dell’eutanasia che si sta affermando.

        1. Giulia

          Sì, grazie della spiegazione dell’equivoco. Non entro nei particolari, ma penso che questo sia possibile e facilmente attuabile negli ospedali e anche nelle degenze domiciliari. Anche in buona fede da parte dei sanitari e seguendo protocolli prescritti.

          1. Thelonious

            @Giulia.
            Come già detto c’è grande differenza tra cure palliative ed eutanasia. Quindi: o Lei spiega nel concreto cosa intende oppure “non entrare nei particolari” non aiuta a capire.

            1. Giulia

              http://lanuovabq.it/it/cose-la-sedazione-profonda-e-quando-si-puo-praticare
              Questo articolo è molto chiaro sulla bontà e l’utilità delle cure palliative, in particolare della sedazione profonda. Leggendo attentamente risulta però anche che la linea di demarcazione è molto facilmente valicabile e manipolabile ideologicamente dagli operatori o dai familiari. Ci si riferisce alla volontà del paziente, ma spesso il paziente non è più in grado di esprimere la propria volontà.

      2. Francesco Paolo Vatti

        Ho visto usare le cure palliative su mia madre, alla fine dei suoi giorni, e mi sento di confermare il quadro riportato da Luca. Ci sono state due infermiere e un medico che si sono alternati (purtroppo solo per due settimane,,,) ed erano persone di grandissima umanità, molto gentili con mia madre e con tutti noi e devo dire che hanno alleviato non poco a lei, risolvendo anche a noi dei problemi cui (almeno io) non avremmo saputo far fronte.

    3. Bruno pesci

      Preghiamo veramente tanto per papa Bergoglio e per mons Paglia, ne hanno veramente bisogno. Invochiamo per loro la misericordia di Dio perché senza questo grande amore di Dio sarebbero eternamente persi. Sicuramente Vincent intercedera’ per loro. Pregare per coloro che sono contro il dono della vita è solo un gesto che sgorga dal Cuore di Cristo.

  3. Fabio

    Grazie Costanza per quanto hai scritto. Devo sforzarmi per evitare di scrivere ciò che penso realmente di certi personaggi che guidano la chiesa.
    Uno che definisce “maestro spirituale” uno come Pannella, si è giá definito da solo.
    Capisco bene perché la Madonna a Medjugorje chiede incessantemente di pregare per i pastori …
    Stasera sarò a Messa per Vincent e per i suoi coraggiosi genitori. Dio li protegga e li sostenga in questi giorni tremendi.
    Non praevalebunt!

    1. ANNALISA Bezzi

      “Ma a me risulta che non sia un sentimento a vincere il dramma che incombe su di noi: è invece una persona, GESÙ CRISTO IN CROCE, con il mistero della passione che ha sconfitto la morte”. Grazie infinite cara COSTANZA per il coraggio e la chiarezza con cui ti esponi. La verità ci farà liberi.

  4. Ubaldo

    Affermazioni come queste “ Senza entrare nei tecnicismi della sentenza, possiamo dire che la Cassazione ha ritenuto la scelta della sospensione, a cui in medici erano giunti dopo una accurata valutazione collegiale, compatibile con la legge vigente in Francia”… Accurata valutazione collegiale? Ma gli appelli di decine di neurologi a favore di Vincent che fine hanno fatto? Ma Mons. Paglia da che parte sta? È scandaloso!

  5. Brunella Lionetti

    Tempi duri per I molluschi che tremolano come gelatina davanti alle ombre del mondo! Ma Gesú ha affermato: non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura! Ricordiamocelo.
    Grazie. In comunione di preghiera

    1. Andrea

      Grazie Costanza. Con tristezza e dispiacere io mi chiedo come sia possibile che Paglia sia ancora alla Pav dopo le sue a dir poco infelici uscite di cui questa è l’ennesima. Mi chiedo come, perché e con quali credenziali e quali scopi sia stato messo lì e se le eresie che da tempo dice siano condivise da chi lo ha voluto e messo li.

      1. Francesco Paolo Vatti

        Penso che sarebbe molto meglio se la PAV venisse abrogata: nella migliore delle ipotesi è un ente inutile…

  6. Antonio Spinola

    Dove si nascondono oggi tutti gli osannati neo-samaritani in cerca di vite da salvare? Troppo impegnati a scrutare l’orizzonte, per avere il tempo di dire una parola per un solo innocente obbligato a morire?
    E i vescovi degli ultimi, quelli che “disobbedire alla legge per salvare persone è un principio cristiano…”, quelli che quando si tratta di migranti o di indigeni gridano dai tetti tutto il loro sdegno contro questa “civiltà dello scarto”?
    Son diventati tutti morbidi, la voce sommessa, l’eloquio prudente…

    1. Marina Umbra

      Chi ha parlato forte e chiaro e il cardinale Sarah.. Gli altri saranno giudicati da Dio.. Ma, anche dal loro popolo che hanno dimenticato.. Che dolore… Sei la nostra voce dolce guerriera…

  7. Roberto di Francia

    Splendida, accorata e appassionata riflessione, gentile Costanza. Orrenda, nella sua viscida e vigliacchissima ambiguità la dichiarazione di Mons. Paglia. Ma, in quanto residente in Francia da diversi anni, posso dire che la situazione da queste parti non è davvero migliore. Mi piacerebbe credere, come Costanza, che il Monsignore rappresenti una minoranza di alti prelati. La CEF (equivalente francese della CEI) non ha emesso che deboli comunicati ispirati dal medesimo e codardo cerchiobottismo sdraiato davanti ai poteri che sfigurano l’anima della Francia. Le lodevolissime eccezioni si contano sulle dita di una mano. Con molta più lucidità e coraggio ha parlato oggi un intellettuale non credente come Houellebecq :

    https://www.lemonde.fr/sante/article/2019/07/11/michel-houellebecq-vincent-lambert-mort-pour-l-exemple_5488006_1651302.html

    Da notare come sistematicamente TUTTI i giornali qualificano i genitori di Vincent Lambert “cattolici tradizionalisti”, “vicini a mons. Lefebvre”, “integralisti”, “estremisti”. Immagino che per la stampa sia un modo per squalificarli, come se battersi per la vita del proprio figlio, fosse una bizzarria da “fanatici”. Ma, per la ben nota eterogenesi dei fini nella quale Dio eccelle, non fanno che gridare a gran voce, come i demoni durante gli esorcismi, da che parte sta la Via, la Verità, e la Vita.

  8. Lara Gallina

    Cara Costanza grazie perché, come sempre, sei uno di questi soldati semplici che continua sostenuto dalla fede a sostenere che se una persona è amata ha tutto! E una persona è tale anche quando è disabile, è morente o gravemente sofferente…una persona è tale dal concepimento alla morte naturale a prescindere dal suo stato di salute. Se non hanno il coraggio di affermarlo dalla gerarchia affermiamolo noi, semplici fedeli o consacrati nascosti e privi di potere politico o mediatico…affermiamo noi con la Sua Forza che ci sostiene e incoraggia. Grazie ancora, non mollare!

  9. El

    Se non sei un migrante o meglio un immigrato non sei una persona di cui prendersi cura.
    Certi Pastori hanno a cuore solo alcune pecore..
    Grazie Costanza perché sei sempre chiara e coerente con il messaggio evangelico.
    Grazie perché ci ricordi che tutti i piccoli Cristi sofferenti sono uguali davanti a Dio.
    Che il Signore ti benedica e ti continui ad usare per il suo popolo

  10. carla

    Forse è il caso di dare il proprio parere sulla fine della propria vita : sospendere le terapie NON l’alimentazione, soprattutto l’idratazione

  11. carla

    Ho scritto quanto sopra perchè, leggendo l’articolo di Le Monde, si giudica obbligatorio dare direttive finchè si è in grado di intendere e di volere. Chissà se però verrebbero considerate valide
    da un tribunale civile?

    1. Giulia

      Sì, grazie della spiegazione dell’equivoco. Non entro nei particolari, ma penso che questo sia possibile e facilmente attuabile negli ospedali e anche nelle degenze domiciliari. Anche in buona fede da parte dei sanitari e seguendo protocolli prescritti.

  12. Maria Laura V.

    Grazie per questa riflessione!
    Hai potuto seguire l’indecoroso (ma forse bisognerebbe usare altri termini!) servizio sulla morte di Vincent messo in onda dalla RAI? L’ho visto al Tg1 e su Rai news 24.
    Non ho parole.

  13. blaspas59

    La mancata reazione sostituita del richiamo al dialogo è la reazione della gerarchia al fallimento del suo primo dovere che è trasmettere la fede. Quando è propio tua moglie che vuole ammazzarti chi ti può diffendere? Senza la fede nella società la protesta è inutile.

  14. vale

    Vorrei far notare come già in altre,purtroppo,occasioni, nonostante vi fosse chi si era reso disponibile a continuare il mantenimento senza lacuna spesa per l’ospedale,comunità o stato, lo STATO ha riaffermato che è lui il proprietario della vita e della morte di qualsivoglia abitante oggi e ieri in inghilterra e francia.
    domani in tutta europa.

    non si è più padroni della propria vita se non in funzione di ciò che vuole affermare uno STATO o COMUNITA’ EUROPEA o quant’altro.

    arrivano tempi bui. grazie anche a certi don abbondio.

    1. Luca

      Amen. Ancora una volta sei stata, lucida, chiara, e veritiera. Hai scritto con parresia. Preghiamo per Vincent, ancora di più per i suoi genitori, e preghiamo in ginocchio per la Chiesa.

  15. Beatrice

    Grazie Costanza per aver espresso così bene lo sconcerto di tanti davanti alle parole inqualificabili di Monsignor Paglia! Che Dio ti benedica!

  16. Antonio

    Gentile Signora Costanza
    Le sue parole sono chiare, forti e vere perché sgorgano dalla sua fede in nostro Signore Gesù Cristo unica via di salvezza.
    Spero che questa sua presa di posizione coraggiosa faccia riflettere chi di dovere. Ma ho paura che certi sedicenti pastori vaticani, vigliacchi, perfidi e meschini, prima o poi ed in maniera subdola gliela faranno pagare. Chi non ha coraggio, accoltella alla schiena (in senso figurativo).
    Lei vada avanti per la sua strada e noi con lei.
    Mi scuso per queste parole, sicuramente fuori luogo, ma certe ingiustizie mi fanno ribollire il sangue nelle vene.
    Ora mi affido alla preghiera, per i genitori e familiari di Vincent, per coloro che ne hanno voluto la morte (Dio li perdoni) e per ritrovare la serenità perduta.
    Vincent priez pour nous pauvres pécheurs.

  17. Maria Rita Marinetti

    Eva ha dialogato nel paradiso terrestre e ci è rimasta secca….. “cerchiamo il dialogo” v/s ” Sono venuto a portare la spada, il fuoco “

  18. Grazie Costanza per aver dato voce a tanti di noi, sono d’accordo con ogni parola che hai scritto, soprattutto sull’uso capzioso e strumentale che oggigiorno si fa della parola “dialogo”.
    Stiamo vivendo in una società malatissima, al collasso, e mi chiedo quanto ancora potremo andare avanti così.

  19. Stefano

    Costanza sono pienamente d’accordo con te. La morte di Lambert è un omicidio e la Chiesa ha il compito di annunciare che l’unica salvezza viene da Cristo. E la Chiesa siamo noi, poi che ci siano alcuni che evidentemente non conoscendo Gesù Cristo annacquano la verità, anche se sono in una posizione ragguardevole, beh ci sono sempre stati sin dall’inizio del Cristianesimo e sempre ci saranno. L’erba cattiva ci penserà il Signore a toglierla.

  20. Leggevo l’articolo di Costanza oggi mentre ero in ospedale tenendo stretta la mano di mia madre che l’unica cosa che riesce a fare causa l’ictus che l’ha colpita due giorni fa è che non da speranze di recupero o di concrete cure.

    Ho recito i vespri con e per lei è ho notato che all’ascolto della Parola di Dio sbetteva la palpebre ripetutamente.

    Si avvia, se il Signore non la chiamerà prima, alla lungodegenza… Ho già chiesto ai medici se sarà possibile riportarla a casa per non avere limiti di orari visita e perché a Dio piacendo possa addormentarsi per l’ultima volta nel suo letto.
    Nessun problema mi hanno risposto, se passata la fase acuta.

    Grazie a Dio in Italia, nell’ospedale in cui mi trovavo, è ancora possibile.
    Ancora il malato, il debole, non è sottratto ai propri cari come fosse proprietà dell’ “apparato” o dello Stato per poi portarlo, il più rapidamente possibile, alla morte.

  21. Armando

    Costanza brava. Purtroppo oggi non abbiamo più pastori in molti posti di governo, ma mercenari. E questo dobbiamo dircelo. Paglia ha elogiato Pannella buonanima, ma Altri hanno elogiato Bonino e Napolitano. Credo che siamo al momento di dover scegliere da che parte stare.

  22. Davide Zanelli e Marina Bicchiega

    Grazie Costanza! Grazie e ancora grazie.

    «Quando Giovanni Paolo II ha cominciato il suo ministero, ha detto: non abbiate paura! Ed io penso che bisogna dire ai cattolici che obbediscono al magistero, non abbiate paura, non siete ridicoli se accettate l’insegnamento della Chiesa, poiché è la Chiesa che ha parole di vita. (…) vedrete che usare “le parole di vita” è una verità evidente, coloro che non accettano il magistero hanno parole di morte».
    prof. JEROME LEJEUNE, Servo di Dio e primo presidente della Pontificia Accademia per la vita

    «Il più grande pericolo per una società che legalizza l’eutanasia, medica o no, è di perdere la sua anima»
    LUCIEN ISRAEL, oncologo agnostico

    «Testimoniare significa dire, parlare, annunciare apertamente e pubblicamente. Chi non testimonia in questo modo, è simile al soldato che nel momento decisivo della battaglia scappa. Non siamo più testimoni, ma disertori, se non parliamo apertamente e pubblicamente. (…) Nell’ambito della testimonianza al Vangelo, l’irenismo, il concordismo vanno esclusi. Su questo Gesù è stato esplicito. Sarebbe un pessimo medico chi avesse un’attitudine irenica verso la malattia (…)».
    CARLO CAFFARRA (Rome Life Forum, 19 maggio 2017)

  23. Cinzia

    Che scia’ binidette (che tu sia benedetta) Quand ci li vo ci li vo’ (parere azzeccato e nei termini giusti) non ci conosciamo, ma è bello sentirsi amici. Siam piccoli soldati scalcinati( e io zappaterra) ma riconosciamo ancora il bene e il male e abbiamo fatto esperienza di Cristo crocifisso è risorto. Il sale che non perde il sapore. Costanza ti voglio bene.

  24. L’assassinio di Vincent mi ha annichilito, come quello di Eluana Englaro, perché mi ha dimostrato che nessuno di noi è più al sicuro in questo mondo che legittima l’omicidio quando non si è più utili alla collettività. Tra qualche anno arriveremo anche all’eliminazione dei pensionati per far risparmiare molti soldi allo Stato. Ma soprattutto mi terrifica l’atteggiamento possibilista della Chiesa cattolica che strizza l’occhio al “mondo” credendo di accattivarsene il favore, senza capire che invece si fa fagocitare. Mi consolo solo pensando che il povero Vincent ora sta vedendo Dio “faccia a faccia”, ottenendo così la ricompensa promessa a chi ha condiviso fino in fondo la Croce di Cristo.

  25. Giovanni Paolo

    Monsignor Paglia dovrebbe cambiare mestiere, così come molti altri più o meno alti prelati che ruotano attorno al Papa. Il problema serio è che sono stati scelti proprio dal Papa…

  26. riccardo

    > È rimasta solo la Chiesa ad affermare che ogni vita è sacra dall’inizio alla fine naturale,

    Probabilmente un refuso… credo la versione attuale sia: “Era rimasta solo la Chiesa ad affermare che ogni vita è sacra dall’inizio alla fine naturale,”


  27. Bisogna però aggiungere anche un’altra considerazione, a costo di sembrare ingrati e catastrofisti. All’assenza dei pastori ci stavamo tristemente abituando. Adesso però ci vengono anche a dire che la contrapposizione non va bene, che non bisogna costruire muri per difendersi, che non bisogna esasperare le situazioni. Detto in altri termini: non basta più che veniamo lasciati da soli sul campo di battaglia, mentre i generali condividono allegramente la tavola con quelli che ci stanno facendo fuori; adesso ci ordinano persino di deporre le armi e uscire dalle trincee con dei bei mazzi di fiori verso quelli che sono lì coi mitra spianati; le nuove parole d’ordine sono: appianare i conflitti, discutere sulla complessità delle situazioni, imparare che non esistono mai una scelta giusta e una sbagliata, ma molte scelte, tutte motivate e parziali. Versione ecclesiastica del “fate l’amore e non fate la guerra”. Bisogna prepararsi: questi pastori faranno di tutto per convincerci che siamo dei paranoici che vedono nemici dappertutto, dei guerrafondai che non hanno capito la beatitudine degli operatori di pace.

    “Il Cristo, come moralista ha diviso gli uomini secondo il bene e il male, mentre io li unirò con i benefici che sono ugualmente necessari ai buoni e ai cattivi. Sarò il vero rappresentante di quel Dio che fa sorgere il suo sole e per i buoni e per i cattivi e distribuisce la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. Il Cristo ha portato la spada, io porterò la pace. Egli ha minacciato alla terra il terribile ultimo giudizio. Però l’ultimo giudice sarò io e il mio giudizio non sarà solo un giudizio di giustizia, ma anche un giudizio di clemenza. Ci sarà anche la giustizia nel mio giudizio, ma non una giustizia compensatrice, bensì una giustizia distributiva”. Questa era, secondo Soloviev, la logica dell’anticristo: che i nostri pastori ne siano diventati i precursori e i profeti?

    http://www.lanuovabq.it/it/in-morte-di-vincent-tra-labbandono-dei-pastori-e-il-gregge-che-lotta

  28. Al di là della tristezza e della rabbia per la morte imposta a Vincent – non è il primo e non sarà l’ultimo innocente iniquamente ucciso e questo non può rendere meno cocente il fatto, ma deve rimandarci al senso ultimo delle cose nella certezza che è solo terminato il suo pellegrinaggio terreno, il passaggio per la Vita Eterna e che a Dio appartengono Misericordia e Giustizia – la domanda altrettanto cocente è:

    Pronunciamenti come quelli di monsignor Paglia o di altri come lui, che hanno governo di cose e soprattutto (dovrebbero) di anime, è semplice pusillanimità, su cui potrebbero anche essere fatti passi indietro per Grazia di Dio che anche ai più vili può infondere coraggio, o davvero completa perdita di DISCERNIMENTO che significa avere perso la Stella Polare, la Luce che è Cristo (che di fatto oramai sembra l’Eterno Sconosciuto), il senso profondo e ultimo delle cose??

    Ben preoccupante la seconda ipotesi ancor più della prima.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Temo sia la seconda. Ho sentito parlare di cardinali atei e mi domando se questo non sia un esempio.

      1. La realtà è una per tutti: la Fede va difesa, sostenuta, alimentata e anche quando l’avremo fatto nulla vale senza l’aiuto della Grazia.

        Essere cardinali o vescovi o consacrati a poco giova… Anzi il combattimento è anche più impegnativo.

  29. Francesco Paolo Vatti

    Grazie per questo intervento! Penso che sia stata l’ennesima cosa gravissima e ipocrita: se dovevano proprio ammazzarlo, non potevano farlo in maniera più umana? La Francia, come molta Europa, si scandalizza se viene messo a morte il colpevole. Nella maggior parte dei posti dove si applica la pena capitale, ci si preoccupa di non far soffrire inutilmente il condannato (iniezione letale), qui si fa peggio che se gli si fosse mozzato il capo con un’ascia, secondo la tradizione della Liberté, egalité, fraternité…
    Ma alle cattiverie del mondo siamo avvezzi. Quello che fa veramente male è il tradimento di chi dovrebbe guidarci. Giustamente qualcuno ha fatto notare, oltre alla mala fede evidente del pannelliano Paglia (ma perché non si spreta e non va in una comune radicale?), la pochezza delle frasi della CEF: scandalose! Come si fa a dire che non se ne sa abbastanza per dare un’indicazione? E che senso ha dialogare se il massimo risultato che si può ottenere è comunque negativo? Arridatece Ruini!
    Tra l’altro, oggi, in un numero ristretto, ma non trascurabile, stiamo cercando di rimanere fedeli agli insegnamenti del Magistero, ma come andrà per le prossime generazioni, che saranno formate da questi falsi preti?

    1. vale

      @vatti

      come andrà per le prossime generazioni, che saranno formate da questi falsi preti?

      eccoti la risposta:
      https://www.aldomariavalli.it/2019/07/12/se-il-parroco-non-crede-alla-presenza-reale-di-cristo-nelleucaristia/

      …una domenica, nella Messa per il gruppo scout, il cappellano dice: “E ricordate: il pane e il vino che vedete là sull’altare sono per noi un simbolo, una presenza spirituale.”

      Superato lo smarrimento, la signora prova a replicare parlando della transustanziazione e chiedendo se sia ancora un dogma o se qualcosa, per caso, sia cambiato ultimamente, ma il parroco taglia corto: “Transustanziazione è una parola inventata nel Medioevo e che prima non esisteva”.

      Maria decide allora, sia pure a malincuore, di scrivere al vescovo, chiedendogli di dire una parola chiara, specie sull’Eucaristia. Ma non riceve risposta.

      Resta la domanda di fondo: quanto c’è di veramente cattolico in tante comunità che ormai, forse, sono cattoliche solo di nome? E qual è il futuro della Chiesa dal momento che l’Eucaristia (“fonte e culmine di tutta la vita cristiana”, come ricorda il Catechismo) è trattata in questo modo?

      Aldo Maria Valli

      1. Naturalmente qual è il rischio?

        Di fare di UN caso (ma fossero anche 10 o 100) la regole di un MOLTITUDINE e così dire siamo allo sfascio completo!

        La signora Maria dovrebbe insistere e tampinare il Vescovo e chiedere un’udienza e avere altri tesimoni (come insegna il Vangelo), dovrebbe interpellare e chiedere udienza al consiglio pastorale, dovrebbe con altri Fratelli e Sorelle saldi nella giusta Fede, chiedere nuovamente conto al sacerdote (a dir poco) scriteriato… potrebbe anche con i si spera non pochi fedeli che credono alla Transustanziazione, cambiare chiesa per l’Eucarestia (pur non abbandonando la parrocchia se è la sua).

        Potrebbe creare un gruppo di preghiera, per implorare lo Spirito Santo che faccia rinsavire lo scriteriato di sui sopra… Magari il Signore “esagerando”, concederà uno di quegli straordinari “Miracoli Eucaristici” da “far tremare i polsi” al miserissimo sacerdote! (o semplicemente parlerà al suo cuore o gli manderà un fatto…)

        Ecco anche regalargli un bel libro sui miracoli Eucaristici sarebbe un’idea… 😉

        1. Chiara bellani

          Le sono grata per le indicazioni costruttive su come comportarsi in casi come questi
          Aiutiamoci tra fratelli nella fede, al di là di pur giuste recriminazioni, per affrontare questi tempi bui

  30. buon pomeriggio. Qualcuno/a disponibile a partecipare ad un breve (durata prevista più o meno 5-7 giorni) e semplice esperimento su “idratazione ed alimentazione” vs “accanimento terapeutico”, sotto casa di S.E. Mons. V. Paglia (= Pontificia Accademia per la Vita, via della Conciliazione, Roma)? Chi interessato/a, mi faccia sapere per accordi

  31. Maria Cristina

    Non dubito che mons. Paglia in nome del “dialogo”se potesse riscriverebbe anche nel suo stile certi episodi del Vangelo ad esempio la cacciata dei mercanti dal Tempio:
    Gesù dialogante : Ehm scusate , cari signori , posso chiedervi ..cosa state facendo nel Tempio di mio Padre ?
    Mercanti: Non lo vedi ? stiamo comprando e vendendo , stiamo facendo un sacco di affari, cambiando valuta a tassi altissimi eccetera…stiamo diventando ricchi…
    Gesù dialogante : ehm ma scusate signori mercanti se vi sembro troppo severo.. mah, in teoria non si potrebbero fare affari, soldi ed altre cose simili nel Tempio di mio Padre che è luogo di culto e di preghiera…
    Mercanti.: ma che stai a di’ ma chi te conosce te e tu’ padre? Smamma ragazzo, che qui non abbiamo tempo da perdere in disquisizioni teologiche….vai, vai a chiaccherare coi rabbini…
    Gesù dialogante : ma guardate cari signori che mio Padre mi ha incaricato di scacciarvi…e quindi dobbiamo dialogare , perche se non siete disponibili al dialogo , mi dispiace ma non mi resta che fare delle belle fruste e prendervi a nerbate e rovesciare i tavoli dei cambiavalute.e cacciarv i a calci nel sedere….non vorrei arrivare a tanto, cerchiamo di dialogare..arrivare ad un compromesso ….siamo fra persone civiili!
    Mercanti. ma allora sei proprio scemo , non hai capito , se non te ne vai ti prendiamo a nerbate noi…
    E nel Vangelo riveduto e corretto secondo mons. Paglia a quel punto Gesù dialogante ( e anche un po’ effemminato) rinuncia e se ne va, borbottando fra se: ma che persone sgradevoli questi mercanti, con loro non si può proprio dialogare!E sono anche vestiti malissimo, che ovvove….

  32. Alberto

    La lacerazione ln seno alla famiglia Lambert dice quanto la situazione sia delicata. Undici anni di stato vegetativo in cui le funzioni vitali sono state assicurate attraverso idratazione e alimentazione forzate dovrebbero essere più che sufficienti a porsi qualche interrogativo sul senso di questo stato di limbo in cui si è trovato il povero Vincent.
    Qui invece trovo solo frasi apodittiche e certezze dogmatiche, accuse a tizio e caio formulate con uno spirito che di evangelico ha ben poco.
    Sicuramente Vincent guarderà con pietoso compatimento l’ennesima zuffa fra fratelli di fede

    1. Ma lei come può essere sicuro che si trovasse in un limbo? Cosa ne sa lei di cosa rende felice una persona? Ci sono tanti che pur avendo tutto, salute, lavoro, famiglia, sono profondamente infelici e vorrebbero buttarsi dalla finestra… allora togliamo la sussistenza vitale anche a loro, facciamoli, felici, lasciamo che si tolgano di mezzo…?

      1. the_punisher_020

        Bisogna prendere coscienza che la vita e’ un dono di Dio e, in quanto tale, un bene indisponibile da conservare con ogni mezzo utile. Questa e’ una certezza apodittica che vale per credenti e non.
        Certi movimenti pro-eutanasia, ritengono che se la vita e’ un dono di Dio, non puo’ essere pertanto una imposizione di Dio. Nulla di piu’ sbagliato: Dio pretende che questo dono sia coltivato, onorato, rispettato e tutelato da ogni improvvida aggressione; nessuno, pertanto, dovrebbe arrogarsi l’arbitrarieta’ di decidere chi debba vivere e chi no: ogni vita riveste un significato, e nemmeno chi versa in stato giudicato “vegetativo” puo’ essere ritenuto inservibile.

      2. Alberto

        Intendo dire che lo stato vegetativo assistito si configura come stato in cui l’identità del soggetto è del tutto compromessa. È una sorta di non vita e non morte rispetto alla quale è più che lecito porsi delle domande e chiedersi se protrarre tale condizione promuove chi la subisce.

        1. Ma lei cosa ne sa? La medicina non è una scienza perfetta come la matematica, (che tra l’altro non è che una categoria del pensiero umano per spiegare la materia già creata, fatta e finita intorno a noi) ma cosa ne sa lei dell’identità dell’individuo, quando, come e se venga compromessa? Per caso ha mai “creato” lei qualche individuo, tanto da sapere come si configuri l’identità? Come fa lei a sapere cosa e qual’è l'”identità” di una persona? E’ riuscito ad estrapolarla da qualcuno, ad individuarla e ad osservarla al microscopio? Sa quantificarla e circoscriverla? Qualche “scienziato” di sua conoscenza l’ha mai fatto? Ma come fate voi, che dite che tutto è relativo, che ogni idea e ogni opinione è buona, ad essere categorici su una follia del genere e a non rispettare l’opinione e l’idea di chi grida all’OMICIDIO? Siete incoerenti!

            1. Alda

              Fabrizio…. non è che tutti masticano l’inglese, io tra questi…. Non ho capito se si è risvegliato dal coma dopo 12 anni..

              1. Beatrice

                @Alda
                Te lo traduco io:

                «Martin si ammalò gravemente e andò in coma. I dottori dissero ai suoi genitori che era diventato un vegetale. Per 12 anni la famiglia di Martin si prese cura di lui senza che desse alcun segno di miglioramento. Ma lui si svegliò. “Ero cosciente di tutto, esattamente come ogni persona normale”.»

                1. the_punisher_020

                  @Bea
                  Questo esempio, rispetto ad altri casi equipollenti, e’ ben poca cosa.
                  Alcuni lustri addietro, la RAI (Costanza potrebbe chiedere a qualche archivista di riesumare il servizio) si occupo’ di persone che si risvegliarono da uno stato comatoso ritenuto “vegetativo” ed irreversibile; ebbene, uno di questi riferi’ di essere terrorizzato ogniqualvolta che sentiva avvicinarsi al suo capezzale il personale medico: costoro, incuranti se potesse avvertire dolore, gli infilavano nella pelle spilloni per verificare se avesse reazioni di qualsiasi tipo, reazioni che mancavano alla visibilita’ del corpo medico e dei costosi macchinari.
                  Ciononostante, lui avvertiva il dolore lacerante di chi viene trafitto da un metallo appuntito, ed a questo si aggiungeva il patimento e lo strazio mentale per non poter esternare e chiedere aiuto.

                  1. Scusa Alda, ma stavo per uscire… Grazie Beatrice.

                    Aggiungo la traduzione di un passaggio dell’articolo collegato:


                    [Martin] ha detto “Sì, ero lì, [presente], non proprio dall’inizio, ma dopo circa due anni di stato vegetativo ho iniziato a svegliarmi. Ero consapevole di tutto, come ogni persona normale. Tutti erano così abituati al fatto che non ci fossi che non si sono accorti quando ho iniziato ad essere di nuovo presente. Fui colpito [dal pensiero] che la dura realtà era che avrei passato il resto della mia vita in quel modo, totalmente da solo”.

                    Sfortunatamente, Martin era anche consapevole delle dure parole di sua madre [che, lasciatasi ingannare dai medici, gli disse mentre era in coma “Spero che tu muoia”] e iniziò a credere che nessuno l’amasse veramente.

                    [Martin oggi sta bene, è sposato e ha scritto un libro sulla sua vicenda.]

                    Che Martin sia sopravvissuto è un testamento di quanto poco conosciamo sul cervello umano e uno spunto per ricordare che tutti dobbiamo dare valore alla vita – anche quando sentiamo le terribili parole “il vostro caro è un vegetale” o “stato vegetativo” da un medico.

                    Vincent potrebbe aver sentito della volontà di sua moglie “spero che tu muoia”, anche se magari non gliel’ha mai detto direttamente, ma si è comportata in tal modo; fortunatamente ha avuto due genitori che non solo hanno combattuto come leoni, ma gli sono stati vicino e lo hanno amato sino alla fine. E per questo sono stati bollati come “cattolici tradizionalisti”, eccetera.

                    1. Ora, anche qui, senza entrare nello specifico delle persone in causa e non cadendo nella trappola del “processo alle intenzioni” – intenzioni del cuore di cui nulla sappiamo e possiamo sapere – da una parte è facilmente comprensibile che essere “presente” e consapevole in una situazione in cui si lotta come è naturale, per la propria stessa vita, mentre nessuno intorno ne è consapevole, sentire pronunziare dalla propria madre parole come “spero che tu muoia” è una “mazzata tremenda”.

                      Dall’altra bisogna avere compassione per una madre che può essere stata tratta in inganno (condizionale d’obbligo) dai medici che hanno prospettato la più tragica e irrisolvibile delle situazioni, ma che anche così non fosse, ha pronunziato parole “dure”? Dure certo per la situazione di Martin di cui sopra, ma dure in sé? Forse che non siamo capaci di comprendere parole simili in una simile situazione nel vedere tanto soffrire chi si ama?

                      Forse che simili parole non sono (o possono essere) tanto al “se possibile passi da me – o da lui – questo calice”… SE…

                      O forse si scandalizza chi sente un preghiera che suona come “Signore prendilo/a con te presto, ti prego…”
                      “Allevia a lui/lei questa sofferenza e anche la mia…”

                      Poi possiamo ricordarci il valore della Sofferenza e della Croce e ripetercelo e ripetercelo… ma bisogna passarci, per con-patire queste dinamiche.

                    2. @Bariom
                      La differenza sta tutta nell’interlocutore: in “Signore, ti prego, prendilo” ti rivolgi al Signore (ci siamo passati tutti, credo), in “Spero che tu muoia” ti rivolgi alla persona malata. Il Signore capisce le intenzioni, la persona in oggetto non è detto che sia in grado di farlo – specialmente se non ha nessuna intenzione di morire.

                      Questo direi che fa tutta la differenza – senza entrare nel merito del senso delle parole.

                    3. Vero anche quello che dici Fabrizio…

                      Però di nuovo, ti rivolgi al Signore se il Signore conosci, diversamente, per quanto dure e magari mal poste, in chi le pronunzia possono sgorgare dal cuore come il miglior augurio che si possa fare o esternando un sentimento.
                      Non quello di chi ti odia e ti vorrebbe morto, ma esattamente il contrario.

        2. Vincent piangeva alla notizia di dover morire di fame e di sete…e lei dice che la sua identità era in un limbo? Ma si rende conto della follia delle sue affermazioni?

          1. Dovunque fosse la sua “identità” (ci si sta arrampicando sui termini a trovar giustificazioni) e fermo restando che la nostra vera è completa identità è ciò che ci identifica in Cristo… a chi il diritto di sopprimere quell’identità a cui il nostro corpo partecipa?

    2. La lacerazione ln seno alla famiglia Lambert dice quanto la situazione sia delicata.

      Ma perché persone ignoranti e stupide sentono di poter discutere di questioni delicate quando dimostrano sin dall’incipit di non capire niente, scrivono banalità e poi ricopiano le solite quattro fesserie su chi “ha certezze apodittiche”?

      1. Kosmo

        Ma perché persone ignoranti e stupide sentono di poter discutere di questioni delicate quando dimostrano sin dall’incipit di non capire niente, scrivono banalità e poi ricopiano le solite quattro fesserie su chi “ha certezze apodittiche”?

        Ma perchè, secondo te, chi potrà mai essere costui? 😉

      2. Alberto

        La ringrazio per avermi dato dell’ignorante e dello stupido. Un esempio preclaro di buona educazione e rispetto del pensiero altrui. In questo blog dal pensiero quasi unico le voci dissonanti vengono sistematicamente denigrate da chi come lei pensa di avere una risposta a tutto e poi va berciando di neochiesa e altre amenità del genere.

        1. admin @CostanzaMBlog

          Non so se questo blog è a “pensiero unico”, senz’altro lo è il mondo della comunicazione che conta.

        2. Mi deve davvero ringraziare, perché l’alternativa a ignorante e stupido sarebbe, nel suo caso, nazista. Infatti sono i nazisti a sopprimere le persone che non ritengono più degne di vivere e sono nazisti anche tutti quelli che non si indignano per questo delitto che grida vendetta al cospetto di Dio; così come lo erano quelli che in Germania facevano finta di niente.

          Io poi, come tutti i cattolici degni di questo nome, in questo campo ed altro non “penso” di aver ragione, ma _so_ dove sta la ragione e la giustizia perché ce l’ha insegnato Cristo e la Chiesa in modo chiaro ed infallibile. Punto. Quello che bercia è lei e le do’ un consiglio: continui a farlo ora, finché la neochiesa, fatta di gente come lei, rimarrà ancora al potere, perché non durerà molto tempo ancora. Poi arriverà la giustizia, e dove non arriverà la giustizia umana arriverà di certo quella divina.

    3. @Alberto, seguiamo pure questa linea, ma allora perché 11 anni e non solo UNO o perché non il 12mo??

      E perché l’espropriazione e l’annullamento della volontà dei parenti più prossimi, disposti (come in altri casi) a trasferimento e/o anche ad una assitenza a domicilio?

      Io ho mia madre in questo momento in uno stato simile (simile come stato concreto fisico, non voglio fare alcun paragone) e chi dovrebbe decidere per lei che non può esprimersi – dopo aver ascoltato seriamente e in coscienza il parere medico – ma la cui volontà, la cui Fede e la cui Persona ben conosco?

      E perché allora difronte ad uno stato fisico che potrebbe protrarsi per anni (il cuore è forte), non farle sospendere subito idratazione e alimentazione con sondino?

      Al contrario perché dovrei accettare di buon grado che una simile scelta mi fosse imposta da una struttura dove peraltro era entrata per una “semplice” occlusione intestinale?

      E guardi, non è neppure volontà di tenere il nostro caro “a tutti i costi” (non posso parlare per la famiglia di Vincent), perché quando fu l’ora di Colei che fu mia Sposa – era a casa e si aggravava ma in condizioni assolutamente terminali – mi fu proposto il ricovero che dopo aver parlato con il medico curante, rifiutai… perché nulla aggiungeva o avrebbe modificato, tranne una impersonale camera di ospedale, tubi e tubini che ancor più ci assomigliano ad un Cristo in croce e la quasi certa impossibilità (o estrema difficoltà) di essere tutti riuniti – figli piccoli compresi – al suo capezzale e accompagnarla con la preghiera a quella “certezza dogmatica” che in realtà tutti dovrebbe sostenerci e verso cui dovremmo orientare il nostro DISCERNIMENTO e le nostre scelte.

      Ma non accetto che altri “dogmi” (la “dolce” morte – la “qualità” della vita – e via discorrendo), mi siano imposti da altri, magari per ben più meschini tornaconto e che l’entrata in un Ospedale, possa diventare una “cattura”, un “rapimento” e una sentenza senza appello!

  33. giuseppe

    fede speranza carita’ e discernimento. Ma il discernimento e’ piu’ importante.

  34. Luthien

    Secondo me c’è da prendere atto di un fatto: molti pastori hanno perso la fede ( ammesso l’abbiano mai avuta) e quello che è rimasto è nient’altro che un generico deismo, buono per andare d’accordo con tutti ed un esangue umanitarismo impotente di fronte alla sofferenza, vera , reale, ed alla morte,
    Si sarebbe tentati di spingersi oltre e sostenere che si sta affermando. anche nella Chiesa- ne siano consapevoli o meno vescovi, teologi, pastori, semplici credenti una mentita anticristica. .
    Per noi , c’è una domanda -. come proporre la fede nella sua interezza e che fare per proteggere i deboli e i sofferenti ?

  35. Carmela Mastrangelo

    Purtroppo, oggi molti uomini di Chiesa stanno dimenticando Cristo e la sua croce.Il risultato è un sincretismo religioso in cui va bene tutto. Preghiamo per i nostri pastori e restiamo attaccati alla Parola di Dio ed a Gesù Eucarestia.

  36. Io credo che il “dialogo”, se spinto alle estreme conseguenze, diventi impraticabile perchè condurrà necessariamente alla scelta del “male minore” e quindi alla sconfitta delle argomentazioni cattoliche. L’ho constatato assistendo a un dibattito in parrocchia, in cui un illustre medico ospedaliero sosteneva che anche l’idratazione e l’alimentazione col sondino dei pazienti come Vincent ed Eluana sono da considerarsi atti di accanimento terapeutico perché non possono essere compiuti da tutti (io stessa,non essendo né medico né infermiera, non saprei come praticarli) ma richiedono competenze specifiche in materia. Allora come la mettiamo? Allora io, grande peccatrice, do ragione a Costanza: se non posso impedire che mio figlio sia ucciso con la deprivazione di cibo e acqua, prima cerco di salvarlo (ma come? Anche uccidendo a mia volta il sanitario … ?) poi dialoghiamo. Il mio discorso è paradossale ma vuole dimostrare che mala tempora currunt per i cattolici che vogliono rimanere abbarbicati alla Parola di Dio: dovremo prepararci a praticare sempre più l’obiezione di cosciena e a pagarne le conseguenze. Che Dio ci aiuti ad essere sempre coerenti.

    1. Francesco Paolo Vatti

      Il fatto che l’applicazione del sondino da parte del sanitario configuri accanimento terapeutico è paradossale: che sofferenze sproporzionate infliggerebbe al paziente?

  37. the_punisher_020

    Le parole di chi non ha la coda di paglia:

    Nella lectio tenuta meno di un anno fa alla Università Cattolica di Milano, mons. Paglia disse, circa il fine-vita: «forse una legge è necessaria, ma non sull’eutanasia» perché è azzardato «affidare a una norma giuridica la soluzione delle grandi domande sulla vita e sulla morte».
    Sempre durante quell’intervento, Mons. Paglia evidenzio’ pure la contraddizione di una società che «da una parte allunga tecnicamente la vita e dall’altra ne favorisce politicamente la soppressione».
    Ora, in occasione della morte decretata per legge dal supremo organo della magistratura francese, Mons. Paglia, così si è espresso: «La morte di Vincent Lambert e la sua storia sono una sconfitta per la nostra umanità».
    Credo che si possa dire, al di là di ogni fraintendimento, che il P.A.V. sia persona coerente.

  38. Andrea

    Meglio che io non dica quello che penso… non sono lucido… grazie Costanza per il lavoro che fai

  39. admin @CostanzaMBlog

    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

    Gentile collega (e per conoscenza all’Avvocato di S.E. Mons Paglia, dr. Manlio Morcella),
    In riferimento alla pubblicazione, per mezzo di blog e social network, della notizia di presunte imputazioni penali a carico di Mons. Vincenzo Paglia, chiediamo gentilmente ospitalità al fine di rettificare tale infondata notizia. A questo fine si inoltra testo del decreto di archiviazione, datato Settembre 2015, con il quale la Procura di Terni riconosce l’insistenza di qualsiasi presupposto per procedere nei confronti di Mons. Paglia. Attualmente, dunque, è destituita di qualsiasi fondamento la notizia che riporta l’inesistenza di imputazioni a carico del Presidente della Pontificia Accademia per la Vita sia nella forma di procedimenti penali presso Tribunali sia in quella di iscrizione nel registro di persone indagate presso eventuali Procure.
    Si ringrazia della cortese ospitalità.

    Fabrizio Mastrofini – Ufficio Stampa PAV
    Mons. Riccardo Mensuali – segreteria particolare del Presidente PAV

  40. admin @CostanzaMBlog

    Dichiarazione congiunta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e la Pontificia Accademia per la Vita sul caso del Sig. Vincent Lambert, 21.05.2019

    [B0436]

    Nel condividere pienamente quanto affermato dall’Arcivescovo di Reims, S.E. Mons. Éric de Moulins-Beaufort, e dal Vescovo Ausiliare, S.E. Mons. Bruno Feillet, in relazione alla triste vicenda del Sig. Vincent Lambert, desideriamo ribadire la grave violazione della dignità della persona, che l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione comportano. Lo “stato vegetativo”, infatti, è stato patologico certamente gravoso, che tuttavia non compromette in alcun modo la dignità delle persone che si trovano in questa condizione, né i loro diritti fondamentali alla vita e alla cura, intesa come continuità dell’assistenza umana di base.

    L’alimentazione e l’idratazione costituiscono una forma di cura essenziale sempre proporzionata al mantenimento in vita: alimentare un ammalato non costituisce mai una forma di irragionevole ostinazione terapeutica, finché l’organismo della persona è in grado di assorbire nutrizione e idratazione, a meno che non provochi sofferenze intollerabili o risulti dannosa per il paziente.

    La sospensione di tali cure rappresenta, piuttosto, una forma di abbandono del malato, fondata su un giudizio impietoso sulla sua qualità della vita, espressione di una cultura dello scarto che seleziona le persone più fragili e indifese, senza riconoscerne l’unicità e l’immenso valore. La continuità dell’assistenza è un dovere ineludibile.

    Auspichiamo, dunque, che possano essere trovate al più presto soluzioni efficaci per tutelare la vita del Sig. Lambert. A tale fine, assicuriamo la preghiera del Santo Padre e di tutta la Chiesa.

    Kevin Card. Farrell + Vincenzo Paglia

    Prefetto Presidente
    Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita Pontificia Accademia per la Vita

    [00882-IT.01] [Testo originale: Italiano]

    1. http://www.lanuovabq.it/it/una-chiesa-che-non-ha-nessuna-voglia-di-alzarsi-in-piedi

      Se uno paragona le posizioni di Giovanni Paolo II con quelle della Chiesa di oggi a proposito del tragico scontro tra la cultura della morte e quella della vita rimane sbigottito dalla differenza. Giovanni Paolo II diceva “ci alzeremo in piedi!”, oggi basta un tweet. Il 21 maggio 2019 era stata pubblicata la dichiarazione congiunta del cardinale Farrell (Pontificio Consiglio per i laici, la famiglia e la vita) e dell’arcivescovo Paglia (Pontificia Accademia per la vita), poca cosa in verità ma almeno abbastanza precisa, è poi stata però pressoché annullata dall’intervista di Paglia a Famiglia Cristiana come la Nuova BQ ha già informato: intervista ondivaga, girovaga, ondeggiante, altalenante, sfaccettata, ambigua, reticente … dialogica.

  41. Io penso che il mondo non sia mai stato tanto ipocrita e crudele come nei secoli XX e XXI. Gli antichi romani crocifiggevano gli schiavi e i criminali di bassa condizione, mentre si limitavano a decapitavano i cives romani; i musulmani scorticavano vivi i nemici; gli atzechi li impalavano; Hitler toglieva di mezzo gli ebrei senza tanti complimenti. Il civilissimo Occidente del nostro tempo, invece, elimina dolcemente e ipocritamente gli infelici incapaci di difendersi sostenendo di farlo per salvaguardare il loro diritto a morire “con dignità”. Ma quale dignità? Perde la dignità chi uccide, chi pratica il Male, chi mente, chi inganna, chi tradisce, non chi muore soffrendo senza sua colpa. Il quale invece merita assistenza, amore, cura, vicinanza materiale e spirituale da parte dei familiari e dello Stato. Invece i primi (non tutti per fortuna) oggi se ne infischiano perché non vogliono più perdere tempo dietro a chi non può guarire e il secondo vuole risparmiare i soldi della pubblica assistenza. E allora ecco l’inganno ipocrita e crudele in cui ci fanno cascare facendoci credere di farlo per il nostro bene e la nostra dignità. Il progresso scientifico del XX secolo si è rivelato un’arma a doppio taglio: da un lato ha fatto aumentare i centenari, dall’altro ha reso più difficile il morire; così, all’occorrenza è meglio darci un taglio netto (vedi Terry Schiavo, Eluana e Vincent) così si semplificano i problemi. Ma la vera tragedia è che anche la Chiesa cattolica si sta facendo abbindolare. Le chiese protestanti lo hanno già fatto.

    1. Paolo Azzaroli

      Gentile Sig.a D’Agostino: mi permetta una piccola pignoleria:
      Abbiamo notizie storiche che i turchi scorticavano ed impalavano i nemici; e che gli arabi in passato hanno crocifisso i cristiano. A loro volta gli Atzechi scorticavano i nemici, oppure li sacrificavano agli dei squarciandone il torace ed estraendo il cuore palpitante. Esiste un codice detto RAMIREZ dove un atzeca del XVI secolo descrive le usanze del proprio popolo prima dell’arrivo degli spagnoli, e menziona queste cose, na non l’impalazione . . .

      1. Grazie per avermi corretto. Ho fatto un po’ di confusione. Comunque lei mi offre lo spunto per un’altra considerazione. Il Papa ha chiesto perdono agli indios per i maltrattamenti ricevuti dai cristiani, ma si è ben guardato dall’invitarli a chiedere a loro volta perdono per il soave trattamento che anche essi non esitavano a riservare ai loro nemici. Ormai l’unica colpevole dei misfatti della storia è solo la crudele Chiesa cattolica che continua ad opporsi (sia pure sempre più debolmente) ad aggiustare Parola di Dio secondo i comodi del “mondo”..

    2. Il diavolo ha capito che i cattolici “moderni” sono borghesucci che vogliono stare tranquilli; dunque la forma è più importante della sostanza. I nazisti? Erano dei barbari, a massacrare gli ebrei in quel modo. Ora tutto è diventato asettico, pulito, lindo e biancheggiante come una camera d’ospedale. L’importante è non vedere, poi va tutto bene. L’omicidio si consuma in modo molto civile, girando un interruttore o praticando un’iniezione. La prova generale è stata l’aborto: lì il massacro è ancora sanguinolento, ma l’importante è che non venga visto. La Chiesa visibile e le sue propagazioni laiche, d’altronde, già da quarant’anni hanno assecondato questo modo di fare, opponendosi agli attivisti che facevano troppo rumore. E poi, suvvia, dire che uno è un omicida è brutto, divisivo, e non dobbiamo giudicare.

      Così ecco che si arriva alla dichiarazione “ecumenica” di Reims che ricalca quanto disse a suo tempo il card. Nichols sulla vicenda Charlie: i complimenti anche all’ospedale che si è professionalmente preso cura di Vincent. Tutti bravi, tutti buoni. D’altronde, già da qualche parte certi preti stanno dando la “benedizione” ai pazienti (questa volta coscienti) che scelgono volontariamente di suicidarsi: d’altronde l’importante è “accompagnare” da qualche parte, la destinazione non conta. Dopodiché hanno inventato delle macchine che ammazzano automaticamente il paziente, stile self-service: state tranquilli che prima o poi arriverà il prete a benedirle, così come una volta si benedivano navi ed aerei.

      L’importante è che tutto avvenga ordinatamente e senza sobbalzi. Nessuno si deve offendere, nessuno deve sentirsi giudicato. Tra qualche anno il kerigma verrà così presentato: “Desideriamo sommessamente annunciarvi che Cristo sarebbe morto e risorto per voi, però per carità non prendete la cosa troppo drammaticamente. Tra parentesi, Cristo ha deciso di fare tutto da solo, senza consultarci: se l’avesse fatto, avremmo potuto suggerirgli di intraprendere un percorso con meno clamore mediatico, senza tutto quel sangue; che, signore mie, fa davvero molta impressione”.

      1. Però posso dire una cosa? Quella gente, che faceva parte della Chiesa, esteriormente, e che ha promosso l’apostasia, l’inganno, la crudeltà, la bugia, il lasciar fare al mondo, io non la vorrei chiamare più Chiesa, non la vorrei identificare più come Chiesa cattolica. Io vorrei che iniziassimo a distinguere nei nostri discrosi, scritti e orali, tra la Chiesa cattolica e le persone che ne fanno parte, ne hanno fatto parte, ma che hanno agito e detto contrariamente al Vangelo, al Catechismo e ai comandamenti (questi sconosciuti…). Perché le parole sono importanti e condizionano, inavvertitamente, i nostri pensieri e i nostri pensieri predispongono all’azione. Allora ci vuole chiarezza di idee: non è la Chiesa cattolica che ha sbagliato, sono le persone che fanno parte, in modo “visivo” della Santa Chiesa cattolica, che peccano!

        1. Ed è sempre stato così, ma sinceramente non so cosa si vorrebbe fare?

          La lista dei proscritti? Degli scomunicati (da parte di chi)?

          Anteporre all’apertura di una dichiarazione riportata: “Mons. Tal dei Tali (n.b. pseudo-esponente della Chiesa Cattolica…) (!?) ha dichiarato, ecc. ecc)

          Mah!

          Te la senti tu in coscienza a metter mano alla lista?

          A quel punto però screening di spiritual-ortodossia anche a chi qui cerca, spera o pretende (a seconda dei casi) di dare “dritte” ad urbe et orbi.

          1. In 2 GV 1,7-11 sta scritto:

            7 Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! 8 Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. 9 Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; 11 poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse

            È piuttosto chiaro: i predicatori di false dottrine “non vanno ricevuti in casa”. “È sempre stato così” per quasi duemila anni, tranne che dagli anni ’60 in poi: la Chiesa ha sempre vegliato sul gregge e messo in condizioni di non far danno eretici ed apostati. Non è una cosa opzionale: è un dovere che la Chiesa ha nei confronti di Dio e nostri.

            Te la senti tu in coscienza a metter mano alla lista?

            E questa è una domanda che non ha senso: la Chiesa è gerarchica perché ci sono differenti doveri, e il dovere di giudicare apostati ed eretici è proprio della gerarchia, non dei fedeli. È il dovere dei pastori, di scacciare i lupi: quelli che fuggono davanti ai lupi sono mercenari, secondo il Vangelo; quelli che non fuggono, ma fanno fare ai lupi i loro porci comodi non sono da meno.

            1. Infatti, è proprio per questo, per quello che stiamo vivendo, per questa confusione in cui la gerarchia non fa ciò che faceva prima, che siamo pieni di confusione, io lo vedo, in me, negli altri. Allora io da semplice fedele cosa dovrei fare? Certo, devo stare attenta a non giudicare, ma devo stare attenta anche a non farmi ingannare. Che bella situazione per noi fedeli laici! Almeno parlo per la mia esperienza personale e per la mia sensibiità!

          2. In ogni caso, quello che volevo dire, ma sembra che quello che dico non si capisce, è che se continuiamo a non distinguere, nelle parole, il peccato delle persone che fanno parte della Chiesa, dalla Chiesa come sacramento di salvezza universale, succede che la Chiesa in quanto tale, nella nostra mente e spirito limitati e affetti dal peccato originale, succede che si inizi a dubitare della Chiesa cattolica nella sua interezza (come ho visto in passato e di recente in varie situazioni). Ecco quello che volevo dire, spero ora si capisca!

          3. E ad ogni modo lo screening di spirtual-ortodossia è bene farlo sempre a tutti, innanzi tutto a sè stessi. Detto questo, come ultimo commento riporto quello che penso e che dovrebbe stare più a cuore a tutti: “parlare” per iscritto su questa inutilità che è internet (si proprio così, inutile perchè strumendo di “comodità” ridondante, eravamo già comodissimi alla metà degli anni ’90) è alienante e allontana sempre di più gli individui dalla socialità. Solo 15 anni fa c’erano ancora i catechismi, gli incontri, le scuole di comunità. Sono per l’abolizione del wifi…la Chiesa si è estesa molto meglio nel passato senza internet. Per cui da ora mi “taccio”. Grazie in ogni caso.

            1. Il discorso su Internet è complicato. Io non la amo e nonostante sia connesso dal 1994 per quasi vent’anni ho evitato in tutti i modi di usarla per questioni religiose, considerandola inaffidabile. In effetti ha limiti enormi, ma nel momento in cui l’antichiesa ha occupato gli spazi fisici, quelli virtuali sono diventati molto importanti. Credo che sarà così finché durerà lo stato d’emergenza.

            2. Io però potrei dirti che alcune persone “conosciute” su qualche blog (e anche in particolare questo) le ho poi incontrate di persona (compresa Costanza), ed è stato molto bello e arricchente.
              Con altre ho avuto e ho scambi via mail, ovviamente molto più personali…

              Se non se ne fa un assoluto o se non si finisce per vivere solo dietro un monitor, magari ingannati dall’idea che comunque si “parla di Dio”, internet e il web, possono essere una cosa buona.

              A proposito di wi-fi, guarda cos’ha messo in piedi Costanza con il “monastero wi-fi”…

              Come per ogni cosa, dipende dall’uso e dal discernimento. Vero è anche che è uno strumento potente ma anche infido e se usato per il male, lo può propagare molto in fretta.
              Vero è anche che ormai siamo una generazione – soprattutto i giovani ma non solo – dal collo fisiologicamente torto verso lo schermo dello smartphone e anche a me capita di notare e di esserne coinvolto che siamo ad un pranzo di famiglia, magari quelli di una volta ogni tanto e tutti guardiamo il cellulare più di chi ci sta difronte… E’ una tremenda trappola!

          4. E’ vero Sig. Bariom, è sempre stato così perché il Male è sempre esistito. Nessuno di noi ha l diritto di compilare liste di proscrizione, ma quando vediamo che si compie o si tollera il Male, abbiamo il dovere di gridare, di protestare, di fare obiezione di coscienza essendo pronti, però ad accettarne le conseguenze. Per questo io dico che mala tempora currunt per i cristiani e sempre peggiori saranno. Per quanto mi riguarda vorrei avere 20 anni di meno e le articolazioni meno sinistrate, perché allora farei il diavolo a quattro in tutte le sedi, parrocchia, diocesi, in politica, sulla stampa.

  42. http://www.lanuovabq.it/it/ambiguita-su-vincent-e-lecumenismo-delleutanasia


    Questa dichiarazione prova ancora una volta che anche in casa cattolica – come accennato, due firmatari della stessa sono vescovi cattolici – la dinamica involutiva relativa ai principi non negoziabili ha seguito delle precise tappe. Prima il rifiuto netto di eutanasia, aborto, eccetera. Siamo nel periodo in cui pontefici erano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Poi il silenzio omertoso. Il periodo è quello dei primi anni di pontificato di Francesco. Poi l’accettazione supina. Il periodo è quello attuale, il periodo di eutanasia della Chiesa.

  43. Luthien

    @ Fabrizio, hai ragione quando dici che i cattolici” moderni” sono dei borghesi che vogliono stare tranquilli per cui è importante non vedere, non sentire e che tutto ( anche le cose più orribili, negare a un disabile gravissimo i liquidi di cui ha bisogno, far morire bambini, senza neppure saper di quali malattie soffrano) avvenga in modo ordinato e lindo, senza turbare la pace sociale,ma secondo me, c’è un altro tassello: tutto deve avvenire nel rispetto delle leggi e seguendo le procedure amministrative all’uopo stabilite. insomma, L’unica cosa importante è che le carte siano a posto, debitamente redatte, sottoscritte, datate e registrate. , bisogna salvare la forma , ma la sostanza? Questo è il legalismo: il rispetto scrupoloso, ossessivo di ogni norma, di ogni comma di una legge e il tradimento del suo senso profondo!
    Poi noi siamo stati indotti a credere che se viviamo , respiriamo , non è per grazia di Dio, ma grazie allo stato e alla sua burocrazia che vegliano su di noi , ci proteggono e sanno meglio di noi quale è il mostro interesse e i diritti di cui godiamo non siano intrinseci alla natura umana e , in ultima analisi, derivino da Dio che ci ha creati, ma dipendano dallo stato!

    1. @Luthien
      Esatto. Tutto ciò è molto giacobino, se guardiamo alle origini. Se guardiamo ai futuri sviluppi, è la bestia che viene dal mare, che prepara l’umanità ad una sostituzione della Legge Divina con leggi umane e di Cristo con l’Anticristo. Fanno parte del meccanismo anche preti e vescovi che giurano sulla Costituzione, per non parlare di documenti pseudo-magisteriali che accreditano ONU ed altre istituzioni sovranazionali di un’autorità che non possiedono affatto.

      1. Non dimentichiamo che l’Anticristo, non si presenterà con le corna sputando fuoco e fiamme (perché Satana sempre si presenta sotto mentite spoglie) e saprà trarre in inganno molti – e nei molti ci stanno anche tanti di noi credenti – con discorsi suadenti e apparenti “opere di bene” (ma tipicamente quelle opere di “bene” che invoca il mondo non conoscendo altro bene).

  44. raffaele Terzi

    vi auguro di non trovarvi mai nella situazione del povero Lambert. Vi passerebbero in un attimo i discorsi campati per aria che fate. Ho assistito molti malti terminali, facendo l’infermiere per 45 anni e vi assicuro che chiedevano di morire…non ce la facevano più a vivere…la vita era una condanna ..ed erano lucidi…desideravano la morte…un aiuto a morire. sono profondamente credente e mi arrabbio di fronte alle vostre scellerate sicurezze…

    1. the_punisher_020

      Logicamente, nessuno se lo augura; il “credente”, ma sarebbe meglio puntualizzare e dire “il vero credente”, sa che la Croce che siamo chiamati a portare, normalmente e’ gia’ pronta: deve solo manifestarsi, e per alcuni di noi puo’ essere davvero tremenda.
      Non voglio essere prolisso, per cui la invito a leggere il libro ” Con lui Dio non si era sbagliato”, della teologa Roberta Vinerba: racconta la vicenda di un seminarista che, nel 2014, colpito da cancrena al cuore dopo un complicato intervento chirurgico, commosse tutto il personale del nosocomio dove era ricoverato a tal guisa che persino i professori rinunciarono alle ferie (si era in Agosto).
      Ringraziava gli infermieri per ogni ago che gli veniva infilato e non si lamentava di nulla, quando invece, a detta dei medici, avrebbe dovuto urlare per il dolore. Rimase 23 giorni col torace aperto, sempre cosciente. Non poteva nemmeno tossire.
      Ringrazio Dio per quella Croce, e disse: “Signore, tu hai sofferto solo per tre giorni; io per ventitre.”
      Predi’, cinque giorni prima di spirare, l’ora della sua morte, e disse che dal cielo avrebbe preparato un posto per tutti i suoi amici che pregavano per lui.

      1. @punisher_020 è ovvio che simili tesimonianze che arrivano ad altezze che solo Dio può concedere possono essere proposte a chi sa comprendere una simile esperienza di Fede e anche può aspirare a che il Signore gliela conceda nell’ora della prova (salvo poi sperimentare la sua profonda inadeguatezza sino a rifiutare e maledire la croce…).

        Azzardato avvicinarsi ad un malato terminale o comunque a chi sperimenta – realmente – atroci sofferenze e magari non-credente, per dirgli “devi ringraziare per ogni ago che ti viene infilato nelle braccia…” (l’avesse anche fatto chicchessia).

        Giusto per mettere tutto nella giusta prospettiva, perché il credente o “vero” credente che sia, non è un masochista che agogna soffrire e se pensa di sopportare la croce “perché lui ha fede” è solo da compiangere.

        Anche Cristo ha chiesto al Padre che “Quel Calice” potesse passare oltre e la Sua sofferenza non fu solo quella di essere inchiodato a quella croce.

        1. the_punisher_020

          Caro Bariom, il personaggio del libro di suor Vinerba, e’ Giampiero Morettini, uomo comunissimo di 37 anni che solo qualche anno prima di ammalarsi e di incontrare Cristo, viveva da perfetto ATEO.
          Questo per dirti e significare a chi proclama di “credere profondamente”, che solo la vera fede permette di comprendere il senso ultimo della vita e della prova, anche la piu’ tremenda. Se la fede latita oppure e’ incerta, anche la sofferenza o l’estrema prova a cui siamo chiamati diventa del tutto incomprensibile, ed allora ecco che si fa spazio l’opzione eutanasica; questa, si, scelta SCELLERATA.

        2. @Bariom
          Quello che dici è corretto, però non capisco molto che senso ha in risposta al commento di @punisher_020. Lui ha citato un caso limite, comunque di uno che la sofferenza non se l’è andata a cercare, però l’ha vissuta con autentico spirito cristiano. Essendo un caso eclatante, vale il ragionamento “a maggior ragione” per chi vive situazioni meno eclatanti. Il concetto fondamentale è quello della Croce, a cui aggiungo la certezza che Cristo non ci chiede mai nulla di più di quanto non possiamo sopportare con il Suo aiuto. Certo è che se pensiamo di rifiutarlo o girare intorno al problema, di fatto il Suo aiuto lo rifiutiamo e questo crea un problema.

          Questo dovrebbe essere una cosa evidente per chi si proclama credente, salvo che non abbia sbagliato religione. Per gli atei è tutt’altra faccenda, ma di spiegare le cose agli atei non ho mai avuto molta voglia.

          1. Correzione: Certo è che se pensiamo di _farne a meno_ o girare intorno alla prova a cui siamo sottoposti, di fatto il Suo aiuto lo rifiutiamo e questo crea un problema.

          2. “Per gli atei è tutt’altra faccenda, ma di spiegare le cose agli atei non ho mai avuto molta voglia.”

            Peccato… 😜

            Battuta a parte, io invece ho un certa propensione allo “spiegare le cose agli atei” forse essendolo stato io a lungo o forse perché tra tanti atei che conosco, trovo molta propensione a capire le cose anche partendo da un assunto o un presupposto che faticano a condividere.

            Da ateo mano mano convertito, sono sempre rimasto affascinato dalla perfetta logica delle “Cose di Dio”… Fede e Ragione per dirla con BXVI.

            Poi certo non ho la pretesa ne la presunzione con i miei discorsi di convertire nessuno, ma sento che è un cosa che può e deve essere fatta (e oserei dire che anche lo Spirito che mi da di fare).

            Forse comprendi meglio il senso del mio commento che di certo non contestava quanto detto da @punisher… È anche che credo non ci siano solo credenti tra chi legge qui o chi credende, fatica difronte a certi esempi che sembrano volerci dire “si fa così*.

            Cmq mi accontento del tuo confermare che non ho detto nulla di scorretto difronte a un simile, per i più (me compreso) inarrivabile, esempio.

            1. Peccato… 😜
              Ognuno dev’essere conscio dei propri limiti… Fortunatamente lo Spirito Santo distribuisce tutti i carismi, a l’uno o all’altro.

              Ritornando in topic, purtroppo abbiamo un nuovo caso Charlie Gard, Tafida Raqeeb:

              https://www.dailymail.co.uk/news/article-7253837/Hospital-holding-terminal-girl-5-against-as.html

              Il Gaslini di Genova è disponibile a prendersene cura, ma i maledetti non vogliono farla partire. Storia già vista. È musulmana: visto che i cattolici sono preda di sindrome imbelle, tante parole e pochi atti concreti, spero che la sua comunità sappia agire in modo più energico (come p.es. sta facendo in Gran Bretagna contro l’indottrinamento LGBT nelle scuole).

        3. Non è così, non si stratta di altezze sublimi, tutti possono vivere la gioia e la contentezza nonostante il dolore, sofferenza e malattia, non per masochismo, ma perché l’Amore di Dio, la Santa Trinità che dimora in ciascuno di noi rende soave il giogo della Croce.

          lo ha detto anche il Santo Padre Benedetto XVI :

          Il Magistero di Benedetto XVI
          Angelus, 26 agosto 2007
          Che significa questa “porta stretta”? Perché molti non riescono ad entrarvi? Si tratta forse di un passaggio riservato solo ad alcuni eletti? In effetti, questo modo di ragionare degli interlocutori di Gesù, a ben vedere è sempre attuale: è sempre in agguato la tentazione di interpretare la pratica religiosa come fonte di privilegi o di sicurezze. In realtà, il messaggio di Cristo va proprio in senso opposto: tutti possono entrare nella vita, ma per tutti la porta è “stretta”. Non ci sono privilegiati. Il passaggio alla vita eterna è aperto a tutti, ma è “stretto” perché è esigente, richiede impegno, abnegazione, mortificazione del proprio egoismo.

          Ed inoltre nostro Signore ha spiegato perché pronunciò quelle parole a Santa Faustina Kowalska quando le dettò la Novena alla Divina Misericordia.

          «Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell’abisso della Mia misericordia. Queste anime feriscono il Mio cuore nel modo più doloroso. La Mia anima nell’Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un’ani­ma tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: Padre, allontana da me questo calice, se questa è la Tua volontà. Per loro, ricorrere al­la Mia misericordia costituisce l’ultima tavola di salvezza».

          http://www.preghiamo.org/novena-divina-misericordia-faustina-kowalska.php

          Comunque avevo visto che hanno cancellato il sito wordpress di suor Maria Addolorata Luciani e volevo postare il riferimento a questo link http://testimoni-ando.blogspot.com/2018/11/suor-maria-addolorata-del-sacro-costato.html, ma quando sono andata per postare con il mio account WordPress mi è comparsa la stessa pagina di errore e di connessione non sicura che compare al sito di Madre Addolorata Luciani.

          Sono proprio dei vigliacchi, comunque ecco il post che volevo inviare.

          Hanno cancellato da qualche minuto il sito https://madreaddolorataluciani.wordpress.com/suoi-scritti/, sicuramente qualche malintenzionato per vigliaccheria.

          Allora si può leggere di Suor Maria Addolorata del Sacro Costato qui:

          http://testimoni-ando.blogspot.com/2018/11/suor-maria-addolorata-del-sacro-costato.html

          Fare la Volontà di Dio è vivere la Sua Parola, la Sua Parola è Amore, fare la Sua Volontà è vivere nel Suo Amore (Giulia Gabrieli)

          Bariom e Fabrizio Giudici, siate onesti!

    2. Allora, se parli di “scellerate sicurezze” in questo caso, non dire che sei “profondamente credente”. Le due cose non stanno insieme.

      Detto questo, stai dicendo cose che nel contesto sono di fatto delle falsità. Vincent non chiedeva di morire, affatto. Dunque che certe persone chiedano di morire (è vero) è irrilevante in questo caso.

      È anche totalmente illogico il discorso “vorrei che vi trovaste in quella situazione”: denuncia un modo di pensare totalmente soggettivo e relativista, per cui il bene e il male lo decide il singolo a seconda della condizione in cui si trova. Se io dovessi p.es. pensare ad un aggressore che per strada tenta di far del male ai miei cari potrebbe venirmi voglia, in quella specifica situazione, di ammazzarlo anche se non necessario ai fini della legittima difesa. Ma ciò che è giusto e sbagliato lo è al di fuori di noi, indipendentemente dal nostro stato d’animo.

        1. Nostra gloria è la croce di Cristo,
          in lei la vittoria;
          il Signore è la nostra salvezza,
          la vita, la risurrezione.

          Non c’è amore più grande di chi dona la sua vita.
          O Croce tu doni la vita e splendi di gloria immortale.
          O Albero della vita che ti innalzi come vessillo, tu guidaci verso la meta, o segno potente di grazia.
          Tu insegni ogni sapienza e confondi ogni stoltezza; in te contempliamo l’amore, da te riceviamo la vita.

    3. E quindi @raffaele? Da profondo credente a chi implorasse di morire (se pensi non capisca lo stato d’animo sbagli di grosso) che fai avendone la possibilità?

      Somministri la “dolce morte”? (sempre da credente s’intende)

    4. San José Marìa: “Dio non è un essere lontano, è più di una buona Madre. Non gode del nostro male, ma del nostro bene. Ditelo a quei genitori che hanno i figli malati, glielo dice costui, che è stato ammalato e moribondo (San José Maria Escriva soffrì per diversi anni di una forma gravissima di diabete e cecità, dalle quali guarì in seguito miracolosamente)

      https://www.youtube.com/watch?v=rs8-3o9KkPc

    5. Negli anni ’60 Benedetta Bianchi Porro
      http://www.benedetta.it/index.php/it/la-vita?id=24

      La lettera a Natalino

      Stampa Email

      Caro Natalino,
      in “Epoca” è stata riportata una tua lettera, che la mamma mi ha trasmessa per mezzo delle mani. Sono sorda e cieca, perciò le cose per me diventano abbastanza difficoltose.
      Anch’io, come te, ho ventisette anni, e sono inferma da tempo.

      Un morbo mi ha atrofizzata quando stavo per coronare i miei lunghi anni di studio: ero laureanda in medicina…
      Però nel mio Calvario non sono disperata. Io so, che in fondo alla via, Gesù mi aspetta.
      Prima nella poltrona, ora nel letto che è la mia dimora, ho trovato una sapienza più grande di quella degli uomini.
      Ho trovato che Dio esiste ed è Amore, Fedeltà, Gioia, Fortezza, fino alla consumazione dei secoli…
      Ciao, Natale, la vita è breve; passa velocemente. Tutto è una brevissima passerella, pericolosa per chi vuole sfrenatamente godere, ma sicura per chi coopera con Lui, per giungere in Patria.
      Ti abbraccio.
      Tua sorella in Cristo

      Benedetta

      Negli anni 2000 e 2010 i giovani soprattutto non si stancano di seguire Gesù abbandonato sulla Croce:

      http://www.marcoamatobettiol.it/biografia/

      https://it.aleteia.org/2018/10/01/david-buggi-conversione-cammino-neocatecumenale/

      https://www.youtube.com/watch?v=KkiIz2Yc_Vw

      https://www.matteofarina.com/it/matteo/biografia/

      https://media.famigliacristiana.it/2016/10/chiaralucebadano1_1956091.jpg

      https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/morto-24-anni-tumore-cervello-cristian-1.809713

      http://www.famigliacristiana.it/articolo/a-braccia-aperte-incontro-alla-morte.aspx

      http://www.chiaracorbellapetrillo.it/la-storia-di-chiara-corbella-petrillo/

      https://opusdei.org/it-it/article/lesempio-di-montse-grases/

    6. Gli ammalati sono preziosissimi: essi sono i lavoratori privilegiati nella Vigna del Signore, la loro sofferenza, la Santa Croce di Cristo da loro portata con amore, pace, anche con serenità, gioia e allegria, anche se nel dolore, grazie che solo Dio può dare, serve per salvare le anime di chi è perso nel peccato. (Ecco perchè il demonio cerca di insinuare nella nostra cultura la bugia di pensare che queste anime privilegiate e bellissime siano inutili, ma queste bugie hanno le gambe corte, perché la Verità di Cristo, l’Amore di Cristo, è più forte.) Gesù cerca collaboratori nel Suo piano di salvezza, ditelo agli ammalati, voi infermieri, che non sono inutili, sono le perle preziose nelle braccia di Gesù in Croce, che ama e soffre con loro, chiede solo di abbandonarsi a Lui con fiducia. Dio è onnipotente, la Sua Volontà è IL MEGLIO DEL MEGLIO PER NOI. E voi infermieri, aiutate gli ammalati, fate come San Giuseppe Moscati, il medico santo, che portava le anime a Dio, oltre a guarire i corpi.

      http://www.bertillaantoniazzi.it/spiritualita-di-bertilla-antoniazzi/

      https://madreaddolorataluciani.wordpress.com/suoi-scritti/

      A voi, credenti e non credenti, medici e infermieri, la lettera Apostolica di Giovanni Paolo II Salvifici Doloris:
      http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/hlthwork/documents/hf_jp-ii_apl_11021984_salvifici-doloris_it.html

      1. the_punisher_020

        @Loredanbc
        La malattia, la sofferenza (fisica o mentale), possono mettere a dura prova la persona, e siccome nessuno e’ “disincarnato” non e’ possibile sostenere che l’unica vera sofferenza sia data dal peccato.
        Gesu’, interrogato dai discepoli circa il cieco incontrato per strada, disse che né lui, né i suoi genitori avevano peccato.
        Sembra dunque che la sofferenza sia funzionale ai misteriosi ed imperscrutabili disegni di Dio…

        1. Loredana verosimilmente intendeva che l’unica cosa che veramente l’Uomo deve temere, l’unico vero male che oltre alla morte dell’anima porterà a quella del corpo (non solo rispetto la Vita Eterna), è il peccato.

          ( Altra Verità molto interessante da “spiegare” ad un ateo 😉 )

          1. the_punisher_020

            Il peccato e’ senz’altro da temere, ma ribadisco che non sia possibile, come invece sostiene LOREDANABC, che sia sostanzialmente l’unica vera sofferenza, sebbene anche Agostino inviti a non temere gli oltraggi, le croci e la morte, perché “se nuocessero agli uomini non le avrebbe sofferte l’uomo che il figlio di Dio ha assunto”.
            Come hai detto tu stesso, nella Sua umanita’:
            “anche Cristo ha chiesto al Padre che “Quel Calice” potesse passare oltre e la Sua sofferenza non fu solo quella di essere inchiodato a quella croce”…

  45. carla

    A Raffaele Terzi
    Può darsi che alcuni malati terminali desiderassero morire, ma non certo di fama e sete.
    Operata di appendicite cinquanta e più anni fa, quando non si facevano le flebo, sono stata senza bere per 24 ore, e ricordo come un incubo la notte, in cui sentivo scorrere l’acqua nei lavandini.
    E quale gioia il mezzo bicchiere di camomilla che mi fu concesso al mattino, con la raccomandazione di sorseggiare e invece inghiottito in un solo sorso!
    il pensiero di quel povero ragazzo che pativa per nove giorni questo supplizio mi fa letteralmente stare male
    Questa non è eutanasia, è distanasia.E’ condannare a morte con supplizio
    Se uno Stato trova giusto togliere la vita a un essere perchè invalido abbia il coraggio di ucciderlo direttamente, non lasciarlo morire nei tormenti!

  46. Nulla ci ferma. Sono tutti dalla nostra parte. I baciapile sono poi gli agenti in missione speciale più bravi. Mentre noi sterminiamo nascituri, feti, disabili, famiglie, mentre noi compiamo quotidianamente questa mattanza alla luce del sole delle leggi, degli ometti vestiti di nero o di viola o di porpora o con golfini color grigio topo ci tengono lontani la plebe cattolica, ammorbidendola con parole così banali che fanno venire la nausea anche a noi: accoglienza, inclusività, dialogo, tolleranza, pace. E pensare che siamo stati noi a mettere loro in bocca questo dizionario degli stereotipi.

    Sono bravissimi questi mentecattolici, perché hanno eretto un muro tra noi e quei pochi sopravvissuti allo scoppio della bomba atomica del politicamente corretto, quei pochi che vorrebbero strapparci di mano gli strumenti aguzzi per abortire, la siringa da iniettare al malato mentale, la sentenza di divorzio, la provetta in cui far crescere l’embrione, il registro dove trascrivere le nozze gay, i neonati da dare in adozione alle coppie omosex, il libro delle fiabe letto da un trans ai bambini a scuola. Non riescono ad arrivare a noi grazie ai loro generali. Sublime.

    Sì, siamo stati geniali. Tutti a marciare per il clima e per la salvezza del pianeta e intanto noi dietro a sterminare gli abitanti di questo pianeta. Continuiamo da decenni a massacrarvi e voi vi gettate ormai spontaneamente nelle nostre braccia. Quasi non c’è più gusto.

    http://www.lanuovabq.it/it/muori-lambert-le-vittorie-di-chi-ha-per-meta-il-nulla

  47. Enrico

    “Non può essere negato che il prezzo delle malattie genetiche sia alto, in termini di sofferenza per l’individuo e di oneri per la società; senza menzionare quel che sopportano i genitori!
    Se questi individui potessero essere eliminati precocemente, il risparmio sarebbe enorme!
    Ma noi possiamo assegnare un valore a quel prezzo: è esattamente quello che una società deve pagare per rimanere pienamente umana”.

    [Jerome Lejeune -1987]

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